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Palermo, sventato incendio al Monte Pellegrino
Gli operai del Corpo forestale della Regione siciliana hanno sventato un incendio sul Monte Pellegrino. Nel bel mezzo della riserva naturale, in un tratto in cima al promontorio di Palermo, qualcuno aveva preparato già tutto per accendere il fuoco. Sono stati ritrovati cumuli di sterpaglie e rami secchi lungo la strada sul costone che si affaccia sul litorale dell’Addaura. E a pochi passi anche oggetti per accenderli, come uno straccio di cotone imbevuto di benzina. Secondo le autorità, i piromani aspettavano il caldo torrido dei prossimi giorni prima di dare vita ai roghi.
L’assessore Mineo: «Sei milioni di euro per la forestazione»
Intanto sul tema è intervenuto anche l’assessore comunale all’Ambiente, Andrea Mineo, che promette: «Stiamo studiando un nuovo piano per la pulizia dei viali senza contare i progetti di forestazione che stiamo portando a termine grazie ai fondi comunitari del piano React Eu. Abbiamo a disposizione quasi sei milioni di euro per la forestazione di circa 180 ettari di terreni su Monte Pellegrino». La ferita generata dagli incendi di fine luglio in tutta la Sicilia è ancora aperta.

Monte Pellegrino in fiamme a Ferragosto
La scoperta del Corpo forestale arriva poche ore dopo un incendio che ha colpito proprio uno dei versanti di Monte Pellegrino nella serata di Ferragosto. Le fiamme hanno risalito uno dei costoni e con due fronti hanno minacciato il Castello Utveggio, una costruzione che risale agli anni Trenta del Novecento. Il direttore della riserva, Giovanni Provinzano, ha dichiarato: «L’incendio molto probabilmente è stato innescato da un razzo, o da un gioco d’artificio, sparato da via Bonanno verso la parete rocciosa. Questa è l’ipotesi più accreditata sull’innesco del rogo che ha sfiorato il castello. Mi sembra difficile che sia stato un errore. Qualcuno voleva provocare danni che potevano bloccare i cantieri di rimboschimento avviati dopo la devastazione dell’incendio del 16 giugno 2016».