Daily Archives: 4 Agosto 2023

Il viaggio delle ragazze stasera su La5: trama, cast e curiosità

Stasera 4 agosto 2023 andrà in onda Il viaggio delle ragazze, alle ore 21.10 su La5. Il regista della pellicola è Malcolm D. Lee mentre la sceneggiatura è stata scritta da Kenya Barris e Tracy Oliver. Nel cast ci sono Regina Hall, Queen Latifah, Jada Pinkett Smith, Tiffany Haddish e Larenz Tate.

Il viaggio delle ragazze è un film che andrà in onda questa sera sul canale La5, ecco trama, cast e curiosità al riguardo.
Locandina del film (Twitter).

Il viaggio delle ragazze, trama e cast del film in onda stasera 4 agosto 2023 su La5

La trama racconta la storia di Ryan Pierce (Regina Hall), considerata la nuova regina del lifestyle, che ha un solo obiettivo: ritornare insieme alle amiche del college e ritrovare con loro la sintonia che avevano un tempo. Per questa ragione decide di organizzare un viaggio con le sue storiche amiche all’Essence Music Festival di New Orleans, dove sarà impegnata come presentatrice. Il gruppo si riunisce ed è composto da Sasha (Queen Latifah), ex giornalista del Time con problemi finanziari, Lisa (Jada Pinkett Smith), madre single divorziata e senza un uomo dai tempi della sua separazione e Dina (Tiffany Haddish), festaiola e appena licenziata per aver aggredito un suo collega.

Durante il viaggio, però, accade un evento spiacevole: Sasha riceve una foto di Stewart (Mike Colter), marito di Ryan, intento a baciare un’altra ragazza. L’ex giornalista lo dice alle altre e il gruppo non sa se dirlo alla diretta interessata oppure no. Tuttavia, Ryan già sa tutto e confessa che lei e il marito stanno seguendo una terapia di coppia. A quel punto le ragazze, infuriate per il dolore che prova la loro amica, decidono di trasformare il viaggio in una continua festa. Tra flirt, birre, balli e risse, le ragazze ritroveranno la loro sintonia e riusciranno a rivivere i tempi d’oro del college.

Il viaggio delle ragazze, 5 curiosità sul film 

Il viaggio delle ragazze, le origini della sceneggiatura

La sceneggiatura è stata scritta da Kenya Barris e Tracy Oliver. In realtà le due sceneggiatrici avevano già creato le basi per questo progetto anni prima quando avevano scritto una storia con l’aiuto dell’autrice Erica Rivinoja, basandosi sulle loro esperienze personali con le amiche. Si può dire, quindi, che il film sia ispirato a situazioni reali.

Il viaggio delle ragazze, il successo al botteghino

Il film ha ottenuto un gran successo al botteghino. In totale, l’incasso è stato di 140 milioni di dollari. Si tratta del primo progetto di una sceneggiatrice afroamericana a superare i 100 milioni di dollari al box office statunitense.

Il viaggio delle ragazze, i complimenti di un regista famoso a un’attrice del cast

Paul Thomas Anderson, regista di film come Il Petroliere e Magnolia, dopo aver visto la pellicola fu stregato dall’attrice Tiffany Haddish. A quanto pare, dopo il film, il regista le ha scritto per chiederle di collaborare insieme a un progetto cinematografico.

Il viaggio delle ragazze è un film che andrà in onda questa sera sul canale La5, ecco trama, cast e curiosità al riguardo.
L’attrice Tiffany Haddish (Getty Images).

Il viaggio delle ragazze, un ruolo principale offerto a un’attrice molto nota

La produzione aveva intenzione di affidare il ruolo di Dina a Taraji P. Henson. Tuttavia, l’accordo con l’attrice non si concretizzò e per il ruolo venne scelta Tiffany Haddish.

Il viaggio delle ragazze, una reunion speciale per due membri del cast

Questo lungometraggio riunisce Queen Latifah e Jada Pinkett Smith. Le due attrici avevano lavorato insieme circa 20 anni prima sul set di Set It Off – Farsi Notare.

Cardi B non sarà denunciata per il lancio del microfono al concerto

Cardi B non verrà denunciata per aver lanciato il microfono dal palco del suo live a Las Vegas. Come riporta Tmz, la polizia ha deciso di archiviare il caso per insufficienza di prove. «Siamo stati informati che, a seguito delle indagini, non ci saranno accuse contro Cardi B», hanno spiegato i legali della cantante Drew Findling, Richard Schonfield e David Chesnoff. «A nome dell’artista, apprezziamo la soluzione diligente e tempestiva delle autorità». La rapper ha voluto ringraziarli a modo suo pubblicando su Twitter, in riferimento alla loro fede religiosa, la foto di due ebrei per strada. Un complimento però frainteso da numerosi fedeli, che l’hanno attaccata per aver diffuso uno stereotipo non gradito. La rapper ha cancellato il tweet ma ha rincarato la dose con una storia Instagram che mostra fra i trend di Twitter la frase «Lawyer is a Jew» (l’avvocato è ebreo), tratta dal testo del suo brano Brickenhead.

La polizia ha archiviato il caso per insufficienza di prove. Ma il post di Cardi B per ringraziare i legali scatena altre polemiche.
A sinistra il tweet sotto accusa, a destra la nuova storia Instagram di Cardi B

Il microfono lanciato da Cardi B intanto è stato messo in vendita all’asta su eBay. Il ricavato sarà devoluto in beneficenza per finanziare i progetti del Friendship Circle Las Vegas, che aiuta i bambini e gli adolescenti con particolari necessità, e del Wounded Warrior Project che supporta i veterani dell’esercito gravemente feriti durante il reinserimento nella società. L’asta è stata lanciata da The Wave, società audio che lavora per i concerti di Cardi B e che ha verificato di persona che il microfono in vendita sia esattamente lo stesso che l’artista stava utilizzando nel live. Sarà possibile fare un’offerta fino all’8 agosto, ma il prezzo ha già superato i 100 mila dollari (poco più di 90 mila euro).

Cardi B, cos’è successo durante il live di Las Vegas

I fatti risalgono al 29 luglio, quando Cardi B si stava esibendo sul palco del Drai’s Beachclub di Las Vegas. Mentre intonava la sua Bodak Yellow, un fan le aveva lanciato addosso un bicchiere pieno probabilmente di birra o di un drink acquistato in zona. L’artista, dopo lo shock iniziale, aveva reagito scagliando con violenza il microfono verso il pubblico, ma come dimostrano alcuni video online avrebbe colpito per errore un’altra spettatrice che si trovava lì vicino. Quest’ultima aveva sporto denuncia in quanto «raggiunta da un oggetto lanciato dal palco», senza però citare direttamente Cardi B.

Lollobrigida e Renzi grandi assenti a Sabaudia, il congresso di Forza Italia e le altre pillole del giorno

Si chiama Mediterranea, è un festival che si svolge in quel di Sabaudia e che ha messo in cartellone i nomi di ministri del governo guidato da Giorgia Meloni per attirare il pubblico. E il problema qual è? Che i big della politica ancora non si sono visti. Doveva esserci il ministro Francesco Lollobrigida, per parlare di agricoltura, e poi il numero uno di Italia viva Matteo Renzi: chi li ha visti? Eppure erano stati annunciati in pompa magna. Servirebbe un intervento di Federica Sciarelli per riuscire a risolvere il caso. Intanto sui social girano le cifre che sono state spese per allestire la kermesse…

Tajani, fino febbraio Forza Italia c’è

Le riunioni agostane, in politica, hanno sempre un significato. E così al termine della segreteria di Forza Italia, dal partito hanno comunicato che è stata approvata all’unanimità la proposta avanzata dal segretario nazionale Antonio Tajani di fissare la data del congresso nazionale, che si terrà a Roma, nei giorni del 24 e del 25 febbraio 2024. Chi si occupa della contabilità ha tirato un sospiro di sollievo, perché definire le date dell’appuntamento congressuale significa che fino a quel giorno il partito esisterà, e quindi viene assicurato l’ossigeno, ovvero il sostegno economico, da parte della famiglia Berlusconi. E in quell’occasione si sceglie cosa decidere per il futuro: magari a qualcuno che si chiama Berlusconi verrà voglia di candidarsi alle elezioni europee, visto che bisogna indicare la preferenza sulla scheda. E un partito come Forza Italia può sopravvivere solo se un componente della famiglia scende in campo e offre il suo cognome, in pratica il brand, per continuare a fare politica.

Lollobrigida e Renzi grandi assenti a Sabaudia, il congresso di Forza Italia e le altre pillole del giorno
Antonio Tajani (Imagoeconomica).

Caracalla, per il caldo il tenore va ko

Alla fine il caldo colpisce anche i cantanti lirici. È successo anche a Roma a Caracalla con il Rigoletto: il tenore Piero Pretti è andato ko e in scena hanno dovuto mandare Bernardo De Muro che ha saputo riscuotere gli applausi del pubblico richiamato dalla regia di Damiano Michieletto. Che dopo Rigoletto al Caracalla Festival 2023, con i suoi rivoluzionari allestimenti, tornerà all’Opera di Roma nel prossimo mese di ottobre con Giulio Cesare in Egitto di Händel e nel 2024 con Die Zauberflöte di Mozart. In Campidoglio c’è chi si chiede se per il Giulio Cesare in Egitto alla prima verrà invitato dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri il “liberato” Patrick Zaki.

Un magistrato per Toti

Magistrati e politica, un rapporto difficile. Nella Liguria guidata da Giovanni Toti ora c’è un nuovo difensore civico regionale. È Francesco Cozzi, magistrato, già a capo della Procura di Genova, indicato all’unanimità dal consiglio regionale difensore civico al posto di Francesco Lalla. E pensare che una volta era la sinistra che amava inserire i giudici nelle istituzioni…

«Le multinazionali straniere paghino le tasse in Italia»: passa l’odg del M5S

Il governo dovrà «garantire la piena ed effettiva tassazione dei ricavi conseguiti sul territorio nazionale per tutte le imprese appartenenti a gruppi multinazionali e nazionali non aventi una stabile organizzazione sul territorio nazionale anche valutando l’opportunità di rafforzare il potere di accertamento dell’Agenzia delle Entrate». Lo prevede un ordine del giorno alla Delega fiscale presentato dal Movimento 5 stelle e approvato sostanzialmente all’unanimità dalla Camera a fronte del parere favorevole del governo.

 

Ranking femminile, Nelly Korda torna regina: numero uno per la quinta volta

Per la prima volta dal maggio 2021, Nelly Korda è tornata ad essere la regina del golf femminile. Con il 9/o posto nell’Amundi Evian Championship, l’americana ha relegato al 2/o posto del world ranking la sudcoreana Jin Young Ko.

Chi è Nelly Korda

Per la quinta volta in carriera sul trono, la Korda, 25enne di Bradenton (Florida), ha trascorso in totale 36 settimane da numero uno. Medaglia d’oro ai Giochi di Tokyo, nella lista Forbes 30 Under 30 2022: sports, è figlia e sorella d’arte. Cresciuta in una famiglia di sportivi e di campioni, Nelly e sua sorella Jessica, anche lei campionessa sul green, partecipando alle Olimpiadi di Tokyo hanno emulato la mamma Regina Rajchrtova che, nel 1988 alle Olimpiadi di Seoul, ha rappresentato la Cecoslovacchia nel tennis. Se non fosse stato per la rinuncia di Sebastian, i Korda sarebbero stati tre nell’ultima rassegna a cinque cerchi. Il fratello, però, tennista come i genitori (il papà Petr vinse nel 1998 l’Australian Open), ha preferito saltare l’appuntamento di Tokyo per preparare al meglio lo Us Open.

 

È morto il padre di Giuseppe Conte: l’annuncio alla Camera

Il padre di Giuseppe Conte, Nicola, è morto all’età di 93 anni. A darne notizia è stato il presidente di turno della Camera, Giorgio Mulè, durante la votazione degli ordini del giorno alla delega fiscale. Originario del Foggiano, nel 2018 era diventato virale il video in cui abbracciava il figlio, allora premier, durante la cerimonia di consegna a quest’ultimo delle chiavi di San Giovanni Rotondo – paese dove, per diversi anni, Nicola ha ricoperto l’incarico di segretario comunale.

L’annuncio durante la seduta della Camera

«Il collega Giuseppe Conte è stato colpito da un grave lutto, la perdita del padre. La presidenza della Camera ha già formulato ai famigliari l’espressione della più sentita partecipazione al loro dolore che desidera ora rinnovare anche a nome dell’assemblea», ha riferito Mulè ai presenti in Aula. Condoglianze sono state espresse anche dai parlamentari del Movimento 5 stelle eletti alla Camera, al Senato e al Parlamento europeo: «In questo momento di dolore per la scomparsa del suo caro papà, porgiamo tutta la vicinanza e il massimo affetto al nostro presidente Giuseppe Conte. Ai familiari va il nostro profondo cordoglio per la grave perdita».

La premier Meloni: «Sincere condoglianze»

Anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha voluto manifestare il proprio personale cordoglio al leader pentastellato: «Voglio esprimere la mia vicinanza a Giuseppe Conte per la scomparsa del padre Nicola. A lui e alla sua famiglia rivolgo le più sincere condoglianze in questo momento di dolore».

 

Terna, Di Foggia sotto schiaffo: tutti i retroscena del cda del 3 agosto

Un disastro, una situazione incredibile, uno sfregio alle competenze anche di quelle brave donne manager che avrebbero potuto guidare Terna, e invece sono state escluse perché non avevano santi in paradiso. O in famiglia, quella della premier, la cui sorella d’Italia Arianna le aveva suggerito il nome. Questi i commenti che hanno preceduto giovedì 3 agosto un consiglio d’amministrazione convocato per le 18 e durato oltre la mezzanotte che ha provato a mettere una toppa per arginare le polemiche dopo che l’ad Giuseppina Di Foggia aveva silurato tre top manager del colosso della distribuzione elettrica, senza minimamente pensare di sostituirli. Ovvero il direttore finanziario Agostino Scornajenchi, quello del Corporate Affairs Giuseppe Del Villano, e il capo della comunicazione Massimiliano Paolucci.

Al cda straordinario convocato da De Biasio, Di Foggia ha rivendicato il diritto a scegliersi i manager

Il cda straordinario era stato convocato non da Di Foggia ma dal presidente Igor De Biasio. Se fosse stato per l’ad, non ne esistevano i presupposti visto che a suo dire tutto era normale e visto che, seguendo senza fretta la sua agenda, avrebbe sostituito i tre dirigenti. Peccato che Terna sia una società quotata, e questo a Di Foggia non deve essere ancora ben chiaro. Alla riunione del Consiglio erano presenti fisicamente, con il presidente, cinque consiglieri, tra cui Enrico Cucchiani, ex ad di Allianz e Intesa, che ha rammentato all’ad quelli che sono i doveri di governance di una società quotata. Gli altri seguivano in collegamento. Di Foggia, da parte sua, ha tenuto il punto, rivendicando le sue prerogative così come il diritto a scegliersi i manager. Ha ammesso di aver avuto un incontro a quattr’occhi con Giorgia Meloni senza peraltro dire nulla sul contenuto.

Terna, Di Foggia in bilico: tutti i retroscena del cda del 3 agosto
Igor De Biasio, presidente Terna (Imagoeconomica).

Mef e Palazzo Chigi infuriati: provvidenziale l’intervento di Scannapieco 

La premier aveva sentito la necessità di un chiarimento perché il mese scorso il suo capo di gabinetto Gaetano Caputi aveva convocato l’ad di Terna per colloqui, sulle voci che nel gruppo la confusione regnava sovrana. E lei di rimando gli aveva fatto sapere di essere disponibile dopo il 13 agosto. Quando si è saputa la cosa, Palazzo Chigi e Mef sono andati su tutte le furie. C’è voluto l’intervento di Dario Scannapieco, ad di Cdp, azionista forte di Terna, per rimediare all’incidente.

Terna, Di Foggia in bilico: tutti i retroscena del cda del 3 agosto
Dario Scannapieco (Imagoeconomica).

Scornajenchi resterà nel ruolo fino al 31 agosto, Del Villano sostituito ad interim da Emilia Rio

Tutto risolto dunque? Nemmeno per idea. Le vacanze d’agosto incombenti hanno solo rinviato il problema. Su probabile sollecitazione della Consob, Terna ha fatto sapere di aver raggiunto con Scornajenchi un accordo consensuale di risoluzione del rapporto di lavoro che prevede altresì la sua permanenza nel ruolo sino al 31 agosto 2023, e in azienda fino al 31 dicembre dello stesso anno. Mentre Del Villano è stato sostituito ad interim da Emilia Rio, finora direttrice People Organization and Change del gruppo. Per il resto se ne riparlerà a settembre. Sarà determinante vedere allora se Meloni difenderà a oltranza la sua scelta, o sarà costretta a sfiduciare Di Foggia. Nonché quale sarà l’atteggiamento del cda, che l’ha praticamente commissariata, dove anche i consiglieri di nomina Cdp e Assogestioni, sin qui vicini all’ad, hanno cominciato a prendere le distanze. Nel frattempo, in Borsa, Terna ha peso quasi il 5 per cento.

James Webb, una nuova foto mostra una stella morente

Il James Webb non smette di stupire. Il telescopio spaziale della Nasa, lanciato nel cosmo nel Natale 2021, sta aiutando gli astronomi di tutto il mondo a comprendere sempre più a fondo il meccanismo che anima l’universo grazie a immagini ricche di dettagli finora impossibili da ottenere. L’ultima fotografia mostra le fasi finali della vita di una stella, nello specifico la Nebulosa Anello situata nella costellazione della Lira a 2600 anni luce dalla Terra. Si tratta di un immenso ammasso di gas incandescenti che si formano quando un astro esaurisce tutto il suo combustibile per la fusione nucleare, portando al collasso del nucleo. «È quanto accadrà al nostro Sole», hanno spiegato gli scienziati, aggiungendo che il fenomeno non si verificherà prima di altri 5 miliardi di anni. Intanto arrivano anche i primi scatti di Euclid, il nuovo telescopio dell’Esa.

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James Webb, cos’è la nebulosa planetaria che si vede nello scatto

Nella foto del telescopio James Webb, la Nebulosa Anello appare come un grande occhio di colore verde all’interno e viola sulla circonferenza esterna. Al suo centro, sebbene sia un piccolo puntino impercettibile senza un apposito ingrandimento, si trova la nana bianca, ciò che rimane del nucleo ormai estinto. «Non si vedono solo i dettagli del guscio in espansione della nebulosa», ha dichiarato al Guardian Mike Barlow, docente di astrofisica allo University College di Londra. «Rivelano anche la regione interna con una squisita chiarezza». Proprio come avviene per i fuochi d’artificio, dopo l’esplosione i diversi elementi chimici della stella emettono una luce con particolari tonalità cromatiche che permettono agli studiosi di riconoscerne la composizione e studiarla con più attenzione. «Siamo stupiti dalla qualità delle immagini», ha spiegato Albert Zijlstra, professore all’università di Manchester. «Quello che vediamo è spettacolare».

Sebbene non abbiano alcun legame con i pianeti, i fenomeni come quello immortalato dal James Webb hanno il nome di nebulose planetarie. Si tratta di un retaggio del XVIII secolo quando l’astronomo William Herschel scambiò le loro forme curve per quelle di un corpo celeste simile alla Terra. Come spiega il sito Space.com, si formano quando la fusione nucleare cessa, portando al collasso. Tuttavia, nello strato esterno dell’astro, la combustione continua per diverso tempo facendo “gonfiare” la stella. Quando il guscio poi si raffredda, tende a disperdersi nel cosmo in nuvole sottili, bolle in espansione e anelli gassosi, come nel caso in esame. La forma dipende esclusivamente dai processi fisico-chimici e dalla composizione materiale della stella.

L’Esa ha lanciato il telescopio Euclid: mapperà miliardi di galassie

Intanto l’Agenzia spaziale europea (Esa) ha rivelato le prime immagini del suo telescopio Euclid. Dopo un viaggio di 1,5 milioni di chilometri, è infatti giunto al punto di Lagrange 2, posto su un’immaginaria retta che unisce il Sole e la Terra e considerato dagli scienziati un osservatorio privilegiato sul cosmo. Prodotto con il contributo dell’Istituto nazionale di Astrofisica (Inaf) e dell’Istituto nazionale di Fisica nucleare italiani, è in fase di calibrazione ma ha già fornito «scatti ipnotici» secondo gli esperti. «Dopo 11 anni di progettazione, è esaltante ed emozionante guardare il risultato», ha spiegato Giuseppe Racca, project manager di Euclid per l’Esa, sul sito dell’Inaf. «Una volta calibrato, osserverà miliardi di galassie per creare la più grande mappa del cosmo in tre dimensioni mai vista prima». La vera sfida sarò capire però come le galassie si muovono nello spazio-tempo, andando indietro fino a 10 miliardi di anni.

Il telescopio della Nasa James Webb ha catturato la Nebulosa Anello, distante 2600 anni luce dalla Terra. Intanto l'Esa presenta Euclid.
Le prime foto del telescopio Euclid (Esa, Twitter).

Vincenzo De Luca, invito a dedurre dalla Corte dei conti per le smart card Covid

La Guardia di finanza ha notificato al governatore della Campania Vincenzo De Luca un invito a dedurre della procura regionale per la Campania della Corte dei Conti. I sostituti procuratori generali Davide Vitale e Mauro Senatore contestano al presidente regionale e ad altri cinque componenti dell’unità di crisi della Regione un danno erariale da oltre 3,7 milioni di euro relativamente all’attestato digitale di vaccinazione anti covid – la cosiddetta smart card – la cui distribuzione venne successivamente sospesa. A De Luca viene contestato il 25 per cento del danno complessivo, pari a oltre 928 mila euro.

Per la Corte dei Conti la smart card è stata una spesa inutile

Per la procura regionale per la Campania della Corte dei Conti, la decisione di adottare un attestato digitale di vaccinazione, la cosiddetta smart card, da parte della Regione Campania, si è rivelata una spesa inutile per le finanze regionali. Secondo la magistratura contabile, infatti – che ritiene la materia di competenza del legislatore nazionale e dell’amministrazione centrale – la distribuzione (poi sospesa) delle smart card, che risale al maggio 2021, è successiva all’introduzione del green-pass.

Inviti a dedurre anche per Giulivo e Postiglione

Gli inviti a dedurre sono stati emessi, oltre che per il presidente della Regione, anche per Italo Giulivo (coordinatore dell’Unità di Crisi regionale per l’emergenza epidemiologica da Covid-19), Antonio Postiglione (membro e vice dell’Unità di crisi) e gli altri componenti Massimo Bisogno, Ugo Trama e Roberta Santaniello. La decisione della Campania di fornire ai cittadini campani un attestato digitale di vaccinazione anti covid su smart-card risale al febbraio 2021. Tutti i destinatari del provvedimento potranno ora essere ascoltati dai sostituti procuratori incaricati del procedimento e presentare memorie difensive a sostegno del loro operato.

Alain Elkann ospite al Festival del Viaggiatore di Asolo

A prima vista, così de botto, potrebbe sembrare una barzelletta. Invece, come spesso accade, la realtà supera la satira. Alain Elkann parteciperà in qualità di ospite al Festival del Viaggiatore, kermesse itinerante che dal 3 al 24 settembre animerà Asolo, il Lido di Venezia, Possagno e Maser (Treviso) e Bassano del Grappa (Vicenza). Lo scrittore sarà protagonista sabato 23 dell’incontro biografie in cornice che si terrà a Villa Freya, magione di dame Freya Stark, «grande viaggiatrice e scrittrice inglese (Parigi 1893-Asolo 1993) che scelse Asolo come luogo in cui ritemprarsi dopo i faticosi viaggi di esplorazione in Medio Oriente», si legge sul sito della manifestazione giunta alla sua ottava edizione. Che quest’anno tra gli ospiti vanta Adriano Galliani, Maria Grazia Cucinotta, Marino Bartoletti e Ivan Zazzaroni.

Alain Elkann ospite al Festival del Viaggiatore di Asolo
La scheda di Alain Elkann sul sito del Festival del Viaggiatore.

Quel treno per Foggia che ha animato il cazzeggio estivo 

Niente di strano si dirà, uno scrittore di classe e di fama è sempre un richiamo per una manifestazione culturale. Specie se orgogliosamente di provincia. Non fosse che l’ultima esperienza (di cui si ha notizia) di Elkann viaggiatore è stato quel viaggio sul treno per Foggia con i giovani Lanzichenecchi pubblicato il 23 luglio scorso su Repubblica, giornale edito da suo figlio Jaki. Racconto a tratti surreale che per una buona settimana ha rianimato il cazzeggio impigrito dall’afa e dal caldo torrido su quotidiani e social. A ben vedere, però, la partecipazione di Elkann risponde perfettamente alla mission della manifestazione. Già perché «Il Festival del Viaggiatore», recita la presentazione, «è un festival di storie, di emozioni, di suggestioni. Il suo centro è il viaggiatore, mentre il viaggio può avvenire in un luogo geografico, in una dimensione interiore, in un’esperienza. Perché ogni vita è un viaggio. E ogni viaggio è una scoperta, una sfida, un cambiamento». Ed Elkann, proprio in quella carrozza di prima classe di Italo, nel suo «vestito molto stazzonato di lino blu» nonostante il caldo, ha avuto un’epifania: ha scoperto questa nuova tribù di barbari conquistatori, tutti con T-shirt, scarpe Nike, l’iPhone in mano, cuffiette, tatuaggi e nessun orologio al polso. «Viaggiatore del Festival», si legge sempre sul sito, «e? chi offre al pubblico una storia, sa coinvolgerlo e renderlo a sua volta viaggiatore. È chi sa condividere un punto di vista o una visione di presente, di passato o di futuro ed e? pronto a mettersi in discussione, o ad aggiungere al suo tragitto gli sguardi originali e diversi dei compagni di viaggio». Non si sa bene quanto lo scrittore, tra un appunto sulla Recherche e un articolo del New York Times, abbia avuto modo di mettersi in discussione. Di sicuro ha aggiunto al tragitto diversi compagni di viaggio. Chissà se qualche spettatore, magari attempato, dopo averlo ascoltato, gli chiederà di ricordare quell’esperienza. Oppure se, dopo aver attirato l’attenzione dei vicini di posto non sussurri loro: «Macché Festival! Credetemi, ho esperienza. Bisogna beccare le ragazze in spiaggia e poi la sera portarle fuori e provarci. La spiaggia è il posto più figo e sicuro per beccare».

Centro Sperimentale di Cinematografia: si dimette la presidente Marta Donzelli

In attesa della firma del presidente della Repubblica e della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, i vertici del Centro Sperimentale di Cinematografia, che in virtù del decreto legge saranno rinnovati entro 30 giorni, si sono dimessi. La presidente Marta Donzelli e le consigliere di amministrazione Cristiana Capotondi e Guendalina Ponti hanno infatti gli incarichi. «Un grande augurio va agli allievi della Scuola Nazionale di Cinema che sono un’eccellenza del nostro paese e rappresentano il futuro del nostro cinema e dell’industria audiovisiva», si legge in un comunicato congiunto.

Gli ex vertici del Centro tracciano un bilancio del mandato

Nel ricordare Andrea Purgatori, scomparso il 19 luglio 2023 e «insostituibile compagno di viaggio», i vertici hanno tracciato un bilancio del loro mandato: «La necessità di dover far fronte a una stagione unica, legata tra l’altro all’investimento dei fondi Pnrr di cui la fondazione Centro sperimentale di cinematografia è assegnataria, ci ha spinto a ricercare con responsabilità quelle che ad avviso del Consiglio (di concerto con il collegio dei revisori e la direzione generale) erano le migliori soluzioni per cogliere a pieno un’opportunità irripetibile. Proprio con riferimento ai fondi abbiamo sottoscritto con il ministero della Cultura una convenzione, a valle di uno specifico decreto dell’attuale ministro della Cultura. Successivamente l’operazione è stata approvata dalla Corte dei conti. La nostra attività è stata pianificata con l’obiettivo di completare, laddove possibile, o portare al massimo grado di avanzamento entro il termine di scadenza del nostro mandato, fissato per il marzo del 2025, le previste progettualità che, ove pienamente realizzate, permetteranno di confrontarsi con le grandi scuole e cineteche internazionali all’insegna della modernità e dell’efficienza». Nel rimettere il loro incarico, Donzelli, Capotondi e Ponti hanno quindi riferito di aver consegnato al ministero della Cultura una dettagliata relazione identificando le principali questioni aperte. Hanno infine ringraziato tutto il personale del Centro «che ci ha supportato nell’arco del nostro mandato, costituendo un importante punto di riferimento per lo sviluppo delle tante attività».

L’emendamento della Lega prevede che i vertici siano nominati dal governo

L’11 luglio i deputati della Lega Bordonali, Lezzi, Ravetto e Stefani avevano proposto l’emendamento al decreto Giubileo riguardo i nuovi meccanismi del comitato scientifico. La norma prevede che sia il governo a nominare i nuovi vertici del Centro secondo questo schema: due da selezionare dal ministero della Cultura, uno da quello dell’Istruzione e del Merito, uno da quello dell’Università e uno da quello dell’Economia e delle Finanze.

 

Invita gli amici per annunciare le nozze ma lascia la fidanzata: «Ti dono la libertà»

Ha i tratti di una storia romanzesca o cinematografica, e invece è ciò che è realmente accaduto tra Cristina Seymandi, ex collaboratrice di Chiara Appendino ora segretario generale di Fondazione Ricerca Molinette e membro del cda di Directa Sim, e Massimo Segre, finanziere e banchiere vicino a Carlo De Benedetti. O almeno secondo quanto raccontano, nei salotti della Torino bene, molti esponenti dell’alta borghesia subalpina.

L’annuncio davanti ai presenti: «Non ti sposo»

Stando a quanto riportato da Torinocronaca, si vocifera che la coppia avrebbe dovuto convolare a nozze e che lui avesse organizzato una festa nel parco della sua villa per annunciare il lieto eventi agli amici. Le cose non sono però andate come tutti si aspettavano. Intorno alla mezzanotte, Segre avrebbe richiamato l’attenzione di tutti chiamando accanto a sé la promessa sposa – per dare la bella notizia, si pensava. Ma ciò che avrebbe detto ha lasciato attonita e imbarazzata buona parte degli invitati: «Il dono che ti faccio è la libertà. Per cui non ti sposo». Subito dopo sarebbero comparse, su un maxi schermo allestito nel giardino, le fotografie di Seymandi in compagnia di altre persone, anche se non è dato sapere in quali atteggiamenti e circostanze.

Lei avrebbe avuto un mancamento

Un fatto inatteso anche per la stessa Cristina, che a giudicare dalla sua reazione si sarebbe aspettata un esito ben diverso. Si dice infatti che sia quasi svenuta e abbia dovuto ricorrere ai sali per riprendersi, il tutto mentre lui si sarebbe ritirato nelle sue stanze in religioso silenzio, lasciando i presenti a bocca aperta. Che sia tutto vero o una sceneggiata non è dato saperlo – alcuni insinuano che «era uno scherzo, una burla» e che «i due vanno d’amore e d’accordo e se la ridono». Certo è che negli ambienti borghesi, data anche la notorietà dei due personaggi, non si parla d’altro. Ed è proprio questo che ai diretti interessati, che non hanno confermato né smentito il racconto, darebbe più fastidio.

 

Freddie Mercury, all’asta costumi e testi scritti a mano della rockstar

Rari oggetti da collezione, opere d’arte, mobili. E ancora, capi di abbigliamento e costumi di scena. Senza dimenticare strumenti musicali e testi scritti a mano. A settembre andranno all’asta da Sotheby’s oltre 30 mila cimeli appartenuti a Freddie Mercury, il leggendario frontman dei Queen scomparso nel novembre 1991. Gli articoli provengono dalla dimora di Garden Lodge, nella zona ovest della capitale britannica, dove la rockstar trascorse l’ultimo periodo della sua vita. Custoditi gelosamente per 32 anni dall’amica di lunga data Mary Austin, cui Mercury lasciò in eredità la sua abitazione e tutto l’arredo, faranno felici i fan di tutto il mondo. I prezzi partono da 40 sterline (46 euro) per porcellane, divani e mobili, ma possono superare anche il milione. In vendita infatti alcuni testi autografi di brani leggendari come Bohemian Rhapsody, We Are the Champions e Killer Queen. I cimeli saranno in mostra alla sede londinese di New Bond Street della casa d’aste fino al 5 settembre, vigilia della vendita.

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Freddie Mercury, all’asta anche il pianoforte su cui compose Bohemian Rhapsody

L’oggetto di punta dell’asta di Sotheby’s è un pianoforte Yamaha G2 del 1975. Importato in Inghilterra dal Giappone, accompagnò Freddie Mercury per tutta la sua carriera, tanto che non se ne separava mai. «Lo considerava un’estensione di se stesso», ha raccontato Mary Austin sul sito della casa d’aste. «Non avrebbe mai fumato nelle sue vicinanze, né ci avrebbe mai appoggiato un bicchiere sopra». Nell’appartamento di Garden Lodge occupava un posto d’onore, una zona soleggiata del salotto principale. Freddie Mercury lo utilizzò per comporre gran parte delle sue canzoni immortali, tra cui Bohemian Rhapsody, uno dei brani più rappresentativi dei Queen. Il prezzo di vendita stimato è di circa 2-3 milioni di sterline (2,3-3,4 milioni di euro), ma non si esclude che i fan più accaniti possano sborsare anche cifre molto più elevate.

In vendita anche il pianoforte che Freddie Mercury usò per comporre il brano Bohemian Rhapsody. L'asta si terrà il 6 settembre a Londra.
Il pianoforte di Freddie Mercury all’asta da Sotheby’s (Getty Images).

«Questo è un momento eccezionale nei 280 anni di storia di Sotheby’s», ha dichiarato il responsabile delle vendite David McDonald. «Non si tratta solo delle cose belle di cui Freddie si circondava, ma della sua storia personale». Fra i cimeli di maggior valore anche diversi testi scritti a mano dallo stesso Mercury. Per avere la prima bozza delle note di Bohemian Rhapsody si dovranno sborsare fra 850 mila e 1,2 milioni di sterline (1-1,7 milioni di euro). Leggermente più economico, si fa per dire, il testo di We Are the Champions, che dovrebbe essere battuto per 200-300 mila sterline (230-340 mila euro). All’asta anche le bozze originali di Killer Queen, Somebody to Love e Don’t Stop Me Now. Ambiti anche la corona e il mantello regale che Freddie Mercury indossò durante l’ultima tournée dei Queen nel 1986, che potrebbero fruttare quasi 100 mila euro.

In vendita anche il pianoforte che Freddie Mercury usò per comporre il brano Bohemian Rhapsody. L'asta si terrà il 6 settembre a Londra.
Corona e mantello che indossò nei live del 1986 (Getty Images).

All’asta anche opere d’arte, fotografie e dischi di platino

«Freddie era un accaparratore, non ha buttato via niente», ha spiegato a Deadline il direttore di Sotheby’s Thomas Williams. Per questo motivo si potranno acquistare capi di abbigliamento che Mercury utilizzò sia sul palco sia nella vita personale, ma anche oggetti di porcellana, mobili di antiquariato, magliette e quadri di ogni genere e misura. All’asta per decine di migliaia di euro opere di Pablo Picasso, Henri Matisse e Salvador Dalì. «Oltre che fenomenale performer, era un grandissimo intrattenitore durante le cene e le feste in casa». Un volume in pelle contiene non soltanto i nomi degli invitati, ma anche il dress code che il frontman dei Queen impose loro per entrare in casa. Senza dimenticare la collezione d’arte e i vestiti per i suoi amati gatti, tra cui T-Shirt personalizzate, accessori e persino ritratti artistici. Non mancano nemmeno dischi d’oro e di platino per gli album dei Queen, tra cui A Night at the Opera.

Cosa sappiamo del presunto maxi dossieraggio su cui indaga la procura di Perugia

Una maxi operazione di dossieraggio condotta su leader politici, imprenditori, volti noti del mondo dello sport e dello spettacolo, sfruttando da anni i database della Direzione nazionale antimafia. Su questa ipotesi è stata aperta l’inchiesta del procuratore di Perugia, Raffaele Cantone, scattata dopo la denuncia del ministro della Difesa, Guido Crosetto, sull’eventuale violazione di informazioni secretate.La decisione è maturata in seguito alla pubblicazione di un articolo sul quotidiano Domani in cui venivano citati i compensi ricevuti da Crosetto per le consulenze a Leonardo e per altre aziende. «Volevano influenzare la formazione del governo», ha sostenuto il ministro. E ha aggiunto: «Sono contento che, grazie alla mia denuncia si sia scoperchiato questo attacco alla democrazia».

Cosa sappiamo del presunto maxi dossieraggio su cui indaga la procura di Perugia
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto (Imagoeconomica).

Tra i ‘dossierati’ Renzi, Conte, Casalino e Totti

Al netto delle valutazioni, l’ipotesi investigativa è quella di accesso abusivo al sistema informatico da parte del maresciallo della finanza Pasquale Striano, con il sospetto che la presunta operazione su Crosetto non sia stata l’unica. L’inchiesta vuole chiarire se sia stata parte di un’ampia attività di dossieraggio, che avrebbe coinvolto tra gli altri i due ex presidenti del Consiglio, Matteo Renzi e Giuseppe Conte (e il suo portavoce storico Rocco Casalino), ma anche l’ex capitano della Roma, Francesco Totti. Si tratta solo di alcuni dei nomi che circolano, altri potrebbe aggiungersi nei prossimi giorni. Insomma, una conferma di quanto anticipato dal libro I potenti ai tempi di Giorgia, di Paolo Madron (direttore di Lettera43) e Luigi Bisignani. L’alert sull’abuso di intercettazioni era stato lanciato da Tim.

Cosa sappiamo del presunto maxi dossieraggio su cui indaga la procura di Perugia
Rocco Casalino (Imagoeconomica).

La figura di Pasquale Striano

La figura chiave della vicenda risponde al nome di Pasquale Striano, fino a pochi giorni fa sconosciuto luogotenente della Guardia di finanza in forza al nucleo di Polizia valutaria di Roma, distaccato all’antimafia. Dallo scorso aprile è finito sotto inchiesta. Secondo quanto ipotizzato sarebbe stato lui ad accedere all’ufficio Sos (sigla che sta per Segnalazioni di operazioni finanziarie sospette) per acquisire delle informazioni finanziarie (movimentazioni bancarie, operazioni di ogni tipo) su vari personaggi, senza chiedere l’autorizzazione al vertice della struttura, nel caso specifico Antonio Laudati. Le Sos scattano di fronte a potenziali situazioni poco chiare di riciclaggio di denaro, di evasione fiscale o anche di corruzione. Molte volte finiscono nel nulla, altre richiedono approfondimenti. L’iniziativa di Striano sarebbe stata portata avanti senza un coordinamento con i superiori e senza una reale giustificazione con scopi su cui Cantone vuole fare chiarezza per capire chi possa aver ordinato il tutto. Striano ha spiegato, in merito al caso Crosetto, di aver recuperato i dati per un’attività di routine, nel dettaglio il sospetto di un’attività di riciclaggio che non toccava in maniera diretta l’attuale ministro della Difesa. Mentre più in generale ha sostenuto di aver fatto ricorso alle banche dati per destinare le ricerche alle procure distrettuali con l’obiettivo di dare seguito a iniziative investigative. Solo che non ci sarebbero state delle richieste specifiche, secondo Cantone. Quindi Striano si sarebbe mosso in autonomia, sfruttando la postazione privilegiata della direzione. L’operazione, dal punto di vista tecnico, non è semplice, per questo avrebbe richiesto degli aiuti ad alti livelli. Le informazioni arrivano alla direzione in forma criptata con la segnalazione solo del nome. Solo dopo i nomi vengono confrontati con le liste degli indagati delle procure, e quindi incrociati con i dati contenuti nel database della direzione. Dopo questi accertamenti si procede con approfondimenti investigativi. Saranno le indagini di Perugia a chiarire ogni aspetto. Intanto, Il capo dell’antimafia, Giovanni Melillo, ha provveduto a riorganizzare gli uffici e dopo l’avviso di garanzia ricevuto Striano è stato trasferito all’Aquila per tutelare l’immagine della direzione e allontanare qualsiasi sospetto.

L’attenzione del Copasir

La questione ha ovviamente avuto conseguenze la politica. Il Copasir ha già riferito che si occuperà della vicenda. «L’attenzione del comitato di cui faccio parte è costante su ogni vicenda che attiene alla sicurezza nazionale», ha detto in un’intervista a La Stampa il senatore di Italia viva, Enrico Borghi. Casalino, al Corriere, ha raccontato la propria vicenda: «Ricordo che io e il mio compagno José Carlos Alvarez finimmo sui giornali per una vicenda che si rivelò in poco tempo totalmente inesistente, infondata e insignificante». E Renzi è partito all’attacco, definendo «killeropoli» l’inchiesta avviata a Perugia.

Il premio Cavour 2023 andrà al presidente dell’Abi Antonio Patuelli

Sarà Antonio Patuelli, presidente dell’Abi, a ricevere il premio Cavour per il 2023. Lo ha deliberato all’unanimità il Cda della Fondazione Camillo Cavour. L’ente morale si è costituito nel 1955 con il compito di promuovere gli studi cavouriani e le iniziative rivolte ad approfondire la conoscenza dell’opera del Conte Camillo Benso di Cavour e dei suoi insegnamenti.

È destinato alle persone che continuano l’opera di Cavour

La data e i dettagli della consegna del Premio sono da stabilire e la cerimonia sarà organizzata insieme all’Associazione Amici della Fondazione Cavour a Santena (Torino), nel memoriale dedicato allo statista. Il Premio Cavour, istituito nel 2007, è destinato alle persone che hanno contribuito e contribuiscono a continuare l’opera alla quale Camillo Benso di Cavour dedicò tutta la sua vita: l’Unità d’Italia, il rafforzamento della struttura dello Stato nazionale, l’appartenenza politica ed economica del nostro Paese alla comunità europea. Consiste nella riproduzione in oro dei famosi occhiali del fondatore dello Stato italiano. L’edizione del 2023 è la diciassettesima dal momento dell’istituzione del premio, che negli anni scorsi è stato attribuito a Carlo Azeglio Ciampi, Umberto Veronesi, Piero Angela, Carla Fracci, in memoriam di Angelo Vassallo, Carlo Petrini, Bruno Ceretto, Brunello Cucinelli, Marina militare italiana, Mario Draghi, Samantha Cristoforetti, Giovanni Soldini, Corpo nazionale dei vigili del fuoco, Giovanni Minoli, Romano Prodi e Renato Brunetta.

Arredi non conformi per la Pa: ditta accusata di truffa e frode

Turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture e truffa aggravata ai danni dello Stato sono le accuse nei confronti di un’azienda torinese del settore della produzione e commercializzazione di mobili e arredi.

Sequestrati denaro e immobili per 600 mila euro

La Guardia di finanza di Torino ha sequestrato denaro e immobili per un totale di circa 600 mila euro, su ordinanza del gip, a seguito di un’indagine coordinata dalla procura. Le indagini, avviate nel dicembre del 2021 dal nucleo di polizia economico-finanziaria di Torino, hanno riguardato le procedure di gare attivate, mediante il portale MePa (quello degli acquisti della Pubblica amministrazione), da vari enti della Pubblica amministrazione in Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Lazio per l’approvvigionamento di mobilio destinato ad arredarne gli uffici. Gli amministratori pro-tempore dell’azienda e un dipendente avrebbero condizionato gare per un valore totale di 1,2 milioni, presentando certificazioni di conformità ritenute artefatte, talvolta duplicati di originali o con immagini diverse dai beni certificati. Da qui il profitto illecito stimato in circa 600 mila euro, ottenuto dalla cessione di 1.600 beni tra armadi, scrivanie, tavoli e sedie al Politecnico di Torino, al Comune di Torino, all’Asl To3, alla Regione Lazio e all’Università di Trieste. I reparti delle Fiamme gialle hanno compiuto questa indagine dimostrandosi parte attiva nell’azione a tutela dei bilanci pubblici, per individuare le cosiddette condotte inquinanti e/o comportamenti fraudolenti in grado di alterare la libera concorrenza e portare al cattivo impiego delle risorse pubbliche.

Mosca, Shoigu visita i soldati russi sul fronte ucraino

II ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, ha visitato a sorpresa i soldati russi sul fronte ucraino per ispezionare le postazioni e parlare con gli ufficiali. Lo comunica con una nota l’esercito russo, senza specificare il luogo della visita. Shoigu, si legge nel comunicato, «ha ringraziato i comandanti militari per le azioni offensive» contro le forze armate di Kyiv nella zona di Lyman. La televisione russa ha mostrato Shoigu con il generale Andrei Mordvichev, che guida l’Unità di comando centrale russa in Ucraina. Il ministro poi è salito su un mezzo corazzato svedese Cv90, «uno dei tanti veicoli catturati al nemico in combattimento». L’ultima volta che il ministro della Difesa ha visitato zone di operazioni è stata a fine giugno, dopo la rivolta armata del Gruppo Wagner.

Una settimana fa la visita a Pyongyang

Lo scorso 27 luglio, Shoigu aveva incontrato a Pyongyang il leader nordcoreano Kim Jong-un. Un segnale forte, visto che Shoigu è stato il primo ospite straniero ufficiale del leader nordcoreano dall’inizio della pandemia di Covid-19 e proprio nel giorno in cui il Paese asiatico celebrava l’anniversario della guerra di Corea. L’incontro, secondo l’agenzia di stato Kcna, è stato «un’importante opportunità per sviluppare le relazioni strategiche e tradizionali tra Corea del Nord e Russia, come richiesto dal nuovo secolo». In quell’occasione Shoigu aveva consegnato a Kim «una lettera autografa» del presidente russo Vladimir Putin. 

Vibo Valentia, la fa bere e abusa di una sedicenne, arrestato

I carabinieri hanno arrestato e posto ai domiciliari un uomo originario della provincia di Vibo Valentia con l’accusa di violenza sessuale su una ragazza di 16 anni. Il provvedimento è stato disposto dal Gip di Catanzaro su richiesta della Procura del capoluogo calabrese.

La violenza durante una festa di compleanno

Secondo quanto ricostruito dai militari, durante una festa di compleanno in una località della fascia ionica del Catanzarese, l’uomo abusando delle condizioni di inferiorità della vittima determinata anche dall’uso di alcool, condizione da lui stesso procurata, avrebbe costretto la minore a subire molestie e atti sessuali contro la sua volontà. Dopo la denuncia della madre della ragazza, le indagini hanno consentito di ricostruire, attraverso i racconti della vittima e la raccolta di accurate testimonianze, la dinamica degli eventi.

Turista morta in costiera amalfitana: era un’editrice americana

Si chiamava Adrienne Vaughan la turista statunitense morta (e non inglese come si era inizialmente appreso) che ha perso la vita nel pomeriggio di giovedì 3 agosto 2023 nell’incidente in mare avvenuto in costiera amalfitana. La donna, come riportano alcuni organi di stampa, era presidente del Bloomsbury USA, sussidiaria americana della Bloomsbury Publishing, casa editrice britannica che ha editato i romanzi di Harry Potter.

La sua imbarcazione si è scontrata con un veliero

La turista, 45 anni, era a bordo di un motoscafo con conducente insieme al marito Mike, alla figlia di 12 anni e al figlio di otto anni. Dopo aver visitato Roma avevano deciso di soggiornare in Costa d’Amalfi. Ma, durante un’escursione in mare, qualcosa non è andato per il verso giusto. L’imbarcazione presa a noleggio con conducente, per cause ancora in corso di accertamento, si è scontrata con il Tortuga, un veliero di 45 metri utilizzato per eventi esclusivi. A bordo, infatti, vi erano un’ottantina di turisti stranieri che stavano festeggiando un matrimonio. L’impatto è stato violentissimo: Vaughan è finita in acqua nei pressi delle eliche, riportando lesioni profonde e gravi che ne hanno provocato la morte. Il marito Mike ha riportato una contusione alla spalla e qualche ferita per la quale è stato medicato, insieme ai due figli (rimasti illesi) presso l’ospedale di Ravello. Lo skipper del motoscafo, invece, ha riportato una ferita ad un braccio. Sono in corso accertamenti da parte della Capitaneria di Porto di Amalfi che, anche grazie al racconto dei testimoni, dovrà provare a ricostruire la dinamica della tragedia. I conducenti delle due imbarcazioni (che sono state poste sotto sequestro) sono stati sottoposti ai test tossicologici.

Confcommercio, ad agosto 16,4 milioni di italiani in vacanza

Da giugno a settembre sono 28 milioni gli italiani propensi a effettuare almeno una vacanza, per un totale di 60 milioni di partenze, generando una spesa complessiva di circa 41 miliardi di euro.

Rallentano i flussi turistici italiani negli ultimi due mesi

Si conferma la tradizione delle ferie d’agosto, scelta da 16,4 milioni, con una spesa complessiva messa a budget di 14 miliardi di euro. Sono i dati principali che emergono dall’Osservatorio del Turismo di Confcommercio in collaborazione con Swg e dalle elaborazioni dell’Ufficio Studi Confcommercio su dati Istat. Un quadro a luci e ombre: nei primi cinque mesi del 2023 le presenze turistiche in Italia crescono del 15 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, ma rispetto a due mesi fa sia i dati sulle presenze sia indagini di mercato indicano un rallentamento della dinamica dei flussi turistici italiani.

Inflazione e maltempo tra le cause

Pesano negativamente – secondo Confcommercio: tre fattori. Una stagione partita in ritardo, con maggio e giugno segnati da condizioni meteorologiche sfavorevoli. Poi le endemiche questioni logistiche che hanno colpito soprattutto i trasporti aerei. Infine l’elevata inflazione che, pure in fase di sensibile riduzione, amplificando il peso delle spese obbligate riduce gli spazi di scelta per i consumi legati al tempo libero, in primis svago, cultura e turismo. Ad agosto è stabile il primato delle mete nazionali anche se si conferma il ritorno, dopo la pandemia, dei viaggi all’estero: sette italiani su 10 restano comunque, anche in questo mese, entro i confini nazionali. Si sceglie il mare nella metà dei casi, soprattutto per le vacanze di sette giorni o più. Sul versante della spesa, dove un terzo del campione intervistato percepisce incrementi del costo dei trasporti superiori al 30 per cento, trainati da quelli dei voli, i viaggiatori reagiscono proponendosi di spendere, in quattro casi su 10, cifre in linea con quelle del 2022: tre su 10 sono comunque disposti a spendere più dello scorso anno.

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