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Centro Sperimentale di Cinematografia: si dimette la presidente Marta Donzelli
In attesa della firma del presidente della Repubblica e della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, i vertici del Centro Sperimentale di Cinematografia, che in virtù del decreto legge saranno rinnovati entro 30 giorni, si sono dimessi. La presidente Marta Donzelli e le consigliere di amministrazione Cristiana Capotondi e Guendalina Ponti hanno infatti gli incarichi. «Un grande augurio va agli allievi della Scuola Nazionale di Cinema che sono un’eccellenza del nostro paese e rappresentano il futuro del nostro cinema e dell’industria audiovisiva», si legge in un comunicato congiunto.
Gli ex vertici del Centro tracciano un bilancio del mandato
Nel ricordare Andrea Purgatori, scomparso il 19 luglio 2023 e «insostituibile compagno di viaggio», i vertici hanno tracciato un bilancio del loro mandato: «La necessità di dover far fronte a una stagione unica, legata tra l’altro all’investimento dei fondi Pnrr di cui la fondazione Centro sperimentale di cinematografia è assegnataria, ci ha spinto a ricercare con responsabilità quelle che ad avviso del Consiglio (di concerto con il collegio dei revisori e la direzione generale) erano le migliori soluzioni per cogliere a pieno un’opportunità irripetibile. Proprio con riferimento ai fondi abbiamo sottoscritto con il ministero della Cultura una convenzione, a valle di uno specifico decreto dell’attuale ministro della Cultura. Successivamente l’operazione è stata approvata dalla Corte dei conti. La nostra attività è stata pianificata con l’obiettivo di completare, laddove possibile, o portare al massimo grado di avanzamento entro il termine di scadenza del nostro mandato, fissato per il marzo del 2025, le previste progettualità che, ove pienamente realizzate, permetteranno di confrontarsi con le grandi scuole e cineteche internazionali all’insegna della modernità e dell’efficienza». Nel rimettere il loro incarico, Donzelli, Capotondi e Ponti hanno quindi riferito di aver consegnato al ministero della Cultura una dettagliata relazione identificando le principali questioni aperte. Hanno infine ringraziato tutto il personale del Centro «che ci ha supportato nell’arco del nostro mandato, costituendo un importante punto di riferimento per lo sviluppo delle tante attività».
L’emendamento della Lega prevede che i vertici siano nominati dal governo
L’11 luglio i deputati della Lega Bordonali, Lezzi, Ravetto e Stefani avevano proposto l’emendamento al decreto Giubileo riguardo i nuovi meccanismi del comitato scientifico. La norma prevede che sia il governo a nominare i nuovi vertici del Centro secondo questo schema: due da selezionare dal ministero della Cultura, uno da quello dell’Istruzione e del Merito, uno da quello dell’Università e uno da quello dell’Economia e delle Finanze.