Lollobrigida e Renzi grandi assenti a Sabaudia, il congresso di Forza Italia e le altre pillole del giorno

Si chiama Mediterranea, è un festival che si svolge in quel di Sabaudia e che ha messo in cartellone i nomi di ministri del governo guidato da Giorgia Meloni per attirare il pubblico. E il problema qual è? Che i big della politica ancora non si sono visti. Doveva esserci il ministro Francesco Lollobrigida, per parlare di agricoltura, e poi il numero uno di Italia viva Matteo Renzi: chi li ha visti? Eppure erano stati annunciati in pompa magna. Servirebbe un intervento di Federica Sciarelli per riuscire a risolvere il caso. Intanto sui social girano le cifre che sono state spese per allestire la kermesse…

Tajani, fino febbraio Forza Italia c’è

Le riunioni agostane, in politica, hanno sempre un significato. E così al termine della segreteria di Forza Italia, dal partito hanno comunicato che è stata approvata all’unanimità la proposta avanzata dal segretario nazionale Antonio Tajani di fissare la data del congresso nazionale, che si terrà a Roma, nei giorni del 24 e del 25 febbraio 2024. Chi si occupa della contabilità ha tirato un sospiro di sollievo, perché definire le date dell’appuntamento congressuale significa che fino a quel giorno il partito esisterà, e quindi viene assicurato l’ossigeno, ovvero il sostegno economico, da parte della famiglia Berlusconi. E in quell’occasione si sceglie cosa decidere per il futuro: magari a qualcuno che si chiama Berlusconi verrà voglia di candidarsi alle elezioni europee, visto che bisogna indicare la preferenza sulla scheda. E un partito come Forza Italia può sopravvivere solo se un componente della famiglia scende in campo e offre il suo cognome, in pratica il brand, per continuare a fare politica.

Lollobrigida e Renzi grandi assenti a Sabaudia, il congresso di Forza Italia e le altre pillole del giorno
Antonio Tajani (Imagoeconomica).

Caracalla, per il caldo il tenore va ko

Alla fine il caldo colpisce anche i cantanti lirici. È successo anche a Roma a Caracalla con il Rigoletto: il tenore Piero Pretti è andato ko e in scena hanno dovuto mandare Bernardo De Muro che ha saputo riscuotere gli applausi del pubblico richiamato dalla regia di Damiano Michieletto. Che dopo Rigoletto al Caracalla Festival 2023, con i suoi rivoluzionari allestimenti, tornerà all’Opera di Roma nel prossimo mese di ottobre con Giulio Cesare in Egitto di Händel e nel 2024 con Die Zauberflöte di Mozart. In Campidoglio c’è chi si chiede se per il Giulio Cesare in Egitto alla prima verrà invitato dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri il “liberato” Patrick Zaki.

Un magistrato per Toti

Magistrati e politica, un rapporto difficile. Nella Liguria guidata da Giovanni Toti ora c’è un nuovo difensore civico regionale. È Francesco Cozzi, magistrato, già a capo della Procura di Genova, indicato all’unanimità dal consiglio regionale difensore civico al posto di Francesco Lalla. E pensare che una volta era la sinistra che amava inserire i giudici nelle istituzioni…

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