Daily Archives: 18 Settembre 2023

Francia, dopo il suicidio della figlia 15enne i genitori denunciano TikTok

Istigazione al suicidio, mancata assistenza a una persona in pericolo e diffusione di video su come togliersi la vita. Sono le accuse contenute nella denuncia depositata l’8 settembre scorso da una famiglia francese di Cassis a carico di TikTok. La figlia 15enne due anni fa era stata trovata dai genitori impiccata nella sua stanza. Poche settimane prima di uccidersi la ragazza aveva pubblicato sulla piattaforma di ByteDance un video in cui esprimeva il suo disagio e raccontava del bullismo di cui era vittima a causa del suo peso. Da quel momento l’algoritmo aveva generato sul suo account contenuti dello stesso tema.

L’avvocato dei genitori: «Attraverso l’algoritmo l’adolescente è stata sommersa da video sul suicidio»

«TikTok ha ovviamente la sua parte di responsabilità», ha detto a Franceinfo Laure Boutron-Marmion, legale dei genitori. «Le piattaforme, i social network hanno un ruolo centrale nel caso di una adolescente psicologicamente già estremamente fragile a causa delle molestie subite». È «indiscutibile che la ragazza fosse malata e lo ha espresso in modo molto esplicito», ha aggiunto l’avvocato. Però «attraverso l’algoritmo, ha ricevuto una massa di video sullo stesso tema e che non potevano che peggiorare la situazione». Dopo il suicidio della 15enne era già stata aperta un’indagine sugli episodi di bullismo di cui la ragazza era vittima a scuola.

Il precedente britannico

Non è la prima volta che gli algoritmi social vengono considerati responsabili del suicidio di un minore. Il 30 settembre 2022 un tribunale britannico si era espresso chiaramente a favore dei genitori di una 14enne che si era tolta la vita nel 2017. Anche in quel caso, l’adolescente aveva ricevuto via email da Pinterest suggerimenti su post sulla depressione.

LEGGI ANCHE: TikTok multata per 345 milioni di euro per violazione della privacy dei minori

 

Ad Ancona arriva Aldilapp, l’app per geolocalizzare le tombe nei 13 cimiteri della città

Non solo la possibilità di localizzare più agevolmente la tomba da visitare, tramite ubicazione e geolocalizzazione Google Maps di oltre 90 mila loculi dei 13 cimiteri di Ancona, ma anche far portare un fiore su una lapide, chiedere un servizio di pulizia o scrivere un pensiero sul profilo virtuale del defunto nel quale i familiari possono inserire una foto o un testo. Sono opportunità garantite da Aldilapp, applicazione creata da Enrico Massi scaricabile gratuitamente e presentata lunedì 18 settembre 2023 nella sede di AnconAmbiente, partecipata comunale di servizi di igiene urbana. Il servizio verrà gestito dall’altra partecipata Mobilità & Parcheggi.

L’app valorizza il cimitero come luogo della memoria e abbatte le distanze

Dall’attivazione di Aldilapp, è stato riferito durante la presentazione, sono già arrivati molti messaggi sulle bacheche virtuali dei defunti, alcuni commoventi – anche di giovanissimi che, dopo essersi informati sulla storia dei loro avi, ne hanno caricato la storia sul profilo gestito dai propri cari. L’app consente anche di individuare le attività fornitrici di beni e servizi come ad esempio i fiorai. «Un’app per aumentare il decoro dei cimiteri gestiti dall’azienda, luoghi della memoria fondamentali per i cittadini», ha detto Antonio Gitto, presidente di AnconAmbiente. «L’innovazione agevola il mantenimento, la conservazione e la valorizzazione dei cimiteri, alcuni dei quali di particolare rilevanza storica», ha continuato. Sono oltre 90 mila le tombe geolocalizzate di cui 65 mila a Tavernelle, e più di 24 mila le insegne segnaletiche installate. Un servizio digitale, è stato rimarcato da Andrea Corinaldesi, amministratore unico di M&P, apprezzato soprattutto «da coloro che non vivono più ad Ancona ma che conservano importanti legami affettivi. Per facilitare tanti piccoli gesti, come apporre dei fiori, ma che hanno valore intrinseco per chi li compie». L’applicazione, ha sottolineato Massi, abbatterà anche le distanze: «I cimiteri sono sempre meno frequentati, specie dai giovani. Così creiamo un ponte con i nostri cari attraverso una tecnologia che aiuta ad abbattere le distanze. In Italia sono 62 i cimiteri per i quali è attiva l’applicazione. L’obiettivo è raggiungere il migliaio entro l’anno. Nelle Marche oltre ad Ancona, l’applicazione è attiva ad Acquasanta Terme (Ascoli Piceno).

Sangiuliano consiglia i libri su Facebook: e li legge anche?

Avrà anche votato i libri in corsa all’ultimo Strega senza averli letti «approfonditamente» – la gaffe con Geppi Cucciari ha riempito le timeline per una buona settimana – ma di sicuro Gennaro Sangiuliano di volumi ne consiglia, eccome. Dal 13 febbraio 2023 sul suo profilo Facebook ha pure inaugurato un appuntamento fisso: il libro del giorno. «Da oggi vorrei consigliarvi alcuni libri scelti dalla mia biblioteca personale», annunciava il ministro della Cultura. Il primo? Il Carteggio tra Benedetto Croce e Vincenzo Arangio Ruiz, non proprio una botta di vita. Ma poteva essere altrimenti per il meloniano ex direttore del Tg2 laureato in Giurisprudenza che appena nominato si è posto l’ambizioso obiettivo di cancellare «l’egemonia culturale della sinistra»?

LEGGI ANCHE: L’Opa della destra sulla cultura

Sangiuliano consiglia i libri su Facebook, ma li legge?
Il ministro Sangiuliano su Facebook consiglia libri da leggere (Imagoeconomica).

Da Croce a De Gaulle fino all’amato Prezzolini 

A scorrere i titoli proposti, la sensazione è di rovistare tra le offerte delle librerie dell’usato. Usato e meglio se di destra. Benedetto Croce, per esempio, ricorre svariate volte, l’ultima il 9 settembre con Leggende di Napoli. E Napoli borbonica, ma pure per Ferragosto quando il ministro impavido invitava alla lettura di Propositi e speranze (1925-1942). Scritti vari (non esattamente “un calippo e du bire”). Lo stesso per il generale De Gaulle di cui Sangiuliano ha proposto la lettura di Il filo della spada per ben due volte: il 24 giugno e il 15 maggio. E sopra tutti Giuseppe Prezzolini che ritroviamo più e più volte, tra opere e saggi. Tra cui, e qui arriva il capolavoro sangiulianesco, L’anarchico conservatore, scritto dallo stesso ministro e schiaffato in bacheca come #librodelgiorno il 14 luglio.

 

La passione per Tolkien condivisa con Meloni

I gusti di Sangiuliano non sono difficili da immaginare. Tra gli autori suggeriti non mancano Pansa (Il sangue degli italiani e Il sangue dei vinti), D’Annunzio – opere e saggi -, Marinetti, ma anche intellettuali di riferimento come Pietrangelo Buttafuoco con Il mio Leo Longanesi e Marcello Veneziani con Vico dei miracoli. Certo, nella biblioteca personale del ministro (almeno quella social) compaiono anche Cioran, Nietzsche, Borges, Kafka, Mann, Honoré de Balzac (di cui si consigliava il 23 agosto Massime e pensieri di Napoleone) o Ugo Foscolo (Le ultime lettere di Jacopo Ortis), ma anche Anna Politkovskaja e Gramsci. Impossibile non notare la predilezione per Tolkien (Lo Hobbit). Del resto l’autore de Il Signore degli anelli è da sempre nel pantheon di Giorgia Meloni. L’attuale premier, come ricordò Jason Horowitz sul New York Times nel settembre 2022, da giovane militante del Fronte della gioventù partecipò a uno dei famosi Campi Hobbit. Ma qui entriamo in ben altra terra di mezzo.

I libri consigliati da Sangiuliano sono stati anche letti?

Tornando ai consigli di lettura ministeriali, sono per lo più saggi storici ed economici. Da Federico II al liberalismo. Volumi che, come ha sintetizzato lunedì 18 settembre Le Nouvel Observateur nel caustico articolo intitolato “Comment Giorgia Meloni mène sa bataille culturelle” possono essere definiti un «méli-mélo de trucs anciens» che comprende La storia d’Inghilterra di George Trevelyan, datato 1926, o le memorie del conservatore Usa, oggi pressoché dimenticato come Barry Goldwater. L’ultima proposta postata su Fb è Diritti dell’uomo contro il popolo di Jean-Louis Harouel pubblicato in Italia da Liberilibri, casa editrice acquisita ad aprile 2023 da Nicola Porro (in società con altri). Il primo commento su Facebook recita: «E i diritti del popolo contro ministri incapaci è stato scritto?». Resta il dubbio se li abbia davvero letti Sangiuliano i libri che ogni giorno consiglia ai suoi follower. Parafrasando un cantautore caro anche a Meloni e Matteo Salvini (il triste karaoke al compleanno del vicepremier leghista è lì a testimoniarlo una volta di più), «si sa la gente dà buoni consigli, se non può più dare cattivo esempio».

A Napoli un’influencer mangia la pizza ma cancella le storie su Instagram perché le portano il conto

Prima ha mangiato la pizza in un noto ristorante sul lungomare di Napoli, quel del pizzaiolo Errico Porzio. Poi ha postato le storie su Instagram perché la giovane, un’influencer, ha deciso di raccontare la propria esperienza. Ma a fine pasto un cameriere le ha portato il conto ed è stato allora che la donna, stupita, ha deciso di pagare e di cancellare i contenuti social. A raccontare la vicenda è stato lo stesso Porzio, che su Facebook ha pubblicato, oscurando il nome, il messaggio che l’influencer ha scritto allo staff privatamente su Instagram, in cui ha spiegato il perché della cancellazione.

L’influencer: «Il lavoro è lavoro»

Nel messaggio la donna scrive: «Ciao ragazzi, grazie per la pizza personalizzata per le foto e per ago e cotone soprattutto. Mi sono trovata costretta a eliminare video e foto perché, come immaginerete sicuramente, per me è lavoro. Non sponsorizzo gratuitamente aziende, al massimo mi occupo di scambio merce/servizio. Dunque, recensisco positivamente l’azienda o il prodotto da sponsorizzare in cambio del servizio o del prodotto stesso offerto GRATUITAMENTE. Apprezzo la vostra cordiale accoglienza, però insomma, capirete che il lavoro è lavoro! Immaginavo di strutturare una collab reciproca, ma dal momento che questo non è avvenuto mi sono trovata costretta ad eliminare i contenuti. Arrivederci, ci rivedremo».

A Napoli un'influencer mangia la pizza ma cancella le storie su Instagram perché le portano il conto
La pizza su un tavolo di un locale (Getty Images).

Porzio commenta: «Ditemi che è uno scherzo»

Il pizzaiolo, rilanciando il messaggio, ha raccontato: «Premettendo che io non ero presente, che non l’ho invitata e non sapevo neanche chi fosse, ma mi sembra di aver capito che questa pseudo influencer sia stata a mangiare nella nostra pizzeria sul lungomare. Contenta e soddisfatta, ha fatto delle storie su Instagram ma poi dopo averle presentato il conto le ha cancellate. Ditemi che è uno scherzo». Tanti i commenti al posto di Porzio. C’è chi accusa la donna dicendo che «il lavoro è lavoro solo per lei?» e chi scrive: «Ormai hanno perso il controllo».

Bonus colonnine elettriche 2023: come funziona, requisiti e come richiederlo

Il bonus colonnine elettriche 2023 è un contributo erogato dal ministero dello Sviluppo economico con Dpcm del 4 agosto 2022. Il decreto ha apportato alcune modifiche alla misura rispetto a quanto stabilito nel 2019: dal 50 per cento del costo sostenuto si passa all’80 per cento, non si tratterà più di una detrazione fiscale ma di un contributo immediato e, mentre il contributo precedente era rivolto alle sole imprese, il bonus 2023 è destinato a privati e condomini.

Bonus colonnine elettriche 2023: quando richiederlo 

Il bonus, che sarà valido per il tutto il 2023/2024, potrà essere richiesto sulla piattaforma del Mise, al momento non ancora attivata. Sarà erogato sotto forma di rimborso spese già sostenute e correttamente documentate. Rientrano nello specifico tra le spese recuperabili tramite il contributo:

  • l’acquisto di colonnine elettriche;
  • la posa delle colonnine;
  • la messa in opera.

Bisogna specificare che le colonnine di ricarica comprese nel bonus sono di potenza standard, quindi inferiore a 22 kW.

Bonus colonnine elettriche: a chi spetta e a quanto ammonta

Come anticipato, esistono alcune variazioni rispetto al bonus colonnine elettriche 2019. Il contributo non spetta più alle imprese, ma potrà essere richiesto dalle seguenti categorie:

  • privati che desiderino installare le colonnine di ricarica di veicoli elettrici nella propria abitazione;
  • condomini che scelgano di installare gli impianti di ricarica di veicoli elettrici negli spazi comuni.

Quanto al valore, basti pensare che il valore di ogni colonnina per la ricarica è in media di 1.330 euro. Ciò significa che il contributo medio sarà di 1.000 euro e che al privato rimarrà una cifra di circa 300 euro da pagare. Il limite di contributo erogabile varia a seconda dei richiedenti: per l’installazione in abitazione privata il massimale è fissato a 1.500 euro, per quella nelle parti comuni di un edificio condominiale è di 8 mila euro.

Meloni: «Borrell? Alcune forze italiane ed europee remano contro»

«Dispiace constatare che parte delle forze politiche italiane ed europee, per ragioni ideologiche o, peggio, per calcolo politico, remino contro e facciano di tutto per smontare il lavoro che si sta portando avanti». Queste le parole della premier Giorgia Meloni nel Consiglio dei ministri del 18 settembre. «Mi riferisco alla lettera dell’Alto rappresentante per la politica estera europea Josep Borrell, agli appelli dei socialisti europei e alle prese di posizione di diversi esponenti della sinistra ma non solo». Tutte azioni, ha aggiunto il capo di governo, «che vanno nella medesima direzione di provare a sostenere che nessuno dei Paesi del Nordafrica è uno Stato sicuro con il quale è possibile accordarsi per fermare le partenze o per rimpatriare gli immigrati illegali».

Meloni «Borrell Alcune forze italiane ed europee remano contro»
Josep Borrell (Getty Images).

Meloni: «Il governo seguirà con attenzione l’Ue sui migranti»

In sostanza, ha detto Meloni, «la volontà della sinistra europea è rendere ineluttabile l’immigrazione illegale di massa». E poi: «La presenza della presidente Ursula von der Leyen a Lampedusa ieri è molto importante anche da un punto di vista simbolico. La presenza dell’Europa ai confini più esposti all’immigrazione illegale di massa sottolinea che quelli di Lampedusa non sono solo confini italiani ma anche europei». Infine la promessa: «Ora il Governo seguirà con grande attenzione, passo dopo passo, gli impegni che l’Europa si è assunta con l’Italia, a partire dall’impegno per sbloccare in tempi rapidi le risorse previste dal Memorandum con la Tunisia».

Fonti: «Il prossimo consiglio per gli Affari Esteri Ue si terrà a Kyiv»

Il prossimo consiglio Affari Esteri dell’Ue si terrà con ogni probabilità a Kyiv. Lo hanno fatto sapere all’Ansa tre diverse fonti. I 27 ministri europei si ritroveranno nella capitale ucraina «al principio di ottobre».

LEGGI ANCHE: Zelensky: «Putin è come Hitler, dobbiamo fermarlo»

L’intenzione, precisano le fonti, è quella di procedere nel percorso di «integrazione politica», mostrare il sostegno dell’Ue in una fase critica per l’Ucraina, in difficoltà sul fronte della controffensiva, e fare il punto su alcuni dossier critici, come l’aumento degli aiuti militari e un’ulteriore stretta delle sanzioni, in particolare sulla loro elusione da parte della Russia, specie nel settore dell’high-tech.

Israele, Netanyahu: «Chi protesta si allinea coi palestinesi e l’Iran»

Hanno suscitato forti polemiche in Israele le dichiarazioni del premier Benyamin Netanyahu che mentre era in partenza per la sua visita negli Stati Uniti ha accusato chi protesta contro la riforma giudiziaria di allinearsi con «l’Olp (l’Organizzazione per la liberazione della Palestina, ndr), l’Iran e altri». Netanyahu ha commentato: «A chi protesta sembra normale diffamare Israele davanti alle nazioni. Ma non sembra normale a me. Quando ero leader dell’opposizione non ho mai fatto questo». Il premier ha poi proseguito dichiarando che chiunque organizzi le proteste lo fa con molti soldi e con appoggio finanziario.

Gantz, leader dell’opposizione: «I manifestanti sono patrioti»

Parole condannate dal leader dell’opposizione, il centrista Benny Gantz: «I manifestanti sono patrioti che amano la patria. L’enorme danno che Netanyahu sta causando alla società israeliana non sarà risolto neanche da mille infuocati discorsi all’Onu». Gli israeliani residenti negli Usa contrari alla riforma giudiziaria hanno già preparato dimostrazioni e sit-in di protesta durante la visita del premier e il suo intervento all’Assemblea generale dell’Onu previsto il 22 settembre. Intanto a Tel Aviv le manifestazione proseguono per la 37esima settimana, ci sono state iniziative in diverse zone della città.

Migranti, Darmanin: «La Francia non accoglierà chi è sbarcato a Lampedusa»

Il ministro dell’Interno francese, Gérald Darmanin, è stato chiaro: la Francia non accoglierà i migranti che stanno sbarcando in questi giorni a Lampedusa. La presa di posizione arriva nonostante la telefonata del 15 settembre scorso con l’omologo italiano Matteo Piantedosi, che oggi raggiungerà a Roma, e le parole del presidente Emmanuel Macron. Quest’ultimo, venerdì scorso, ha dichiarato: «L’Europa deve essere al fianco dell’Italia».

Migranti, Darmanin «La Francia non accoglierà chi è sbarcato a Lampedusa»
Il ministro Gerald Darmanin (Getty Images).

Darmanin: «Impedire alla gente di venire». La Lega: «Basta chiacchiere»

Il ministro dell’Interno ha risposto ai giornalisti: «No, la Francia non si appresta a farlo, la Francia vuole aiutare l’Italia a controllare la sue frontiere per impedire alla gente di venire. Sarebbe un errore di giudizio considerare che i migranti, siccome arrivano in Europa, devono essere subito ripartiti in tutta Europa e in Francia, che fa ampiamente la sua parte». Dopo la presentazione del piano in dieci punti dell’Ue, anche la Germania e la Polonia si sono allineati alla posizione parigina. A Darmanin ha poi risposto la Lega con una nota: «Basta chiacchiere, gli italiani si aspettano e si meritano dalla Francia e dall’Europa dei fatti concreti».

La Francia vuole «proteggere le frontiere»

Darmanin è certo che dal governo Meloni non arriveranno proteste formali e che l’Italia non si opporrà alla linea europea. Si punta a una protezione delle frontiere, come dichiarato dallo stesso ministro francese: «Ciò che vogliamo dire ai nostri amici italiani, che credo siano perfettamente d’accordo con noi, è che dobbiamo proteggere le frontiere esterne dell’Unione europea e soprattutto esaminare subito le richieste d’asilo. Quando non ci sono le condizioni, rimandare nel loro Paese». E ha aggiunto: «Alle persone che arrivano sul nostro territorio non si può dare come messaggio che saranno accolti comunque. Se ci sono richiedenti asilo che hanno i motivi legali per chiederlo, che sono perseguitati per motivi politici, sono rifugiati. E in quel caso, la Francia, come ha sempre fatto, può accogliere queste persone. Ma nel 60% per cento dei casi vengono da Paesi come la Costa d’Avorio, la Guinea, il Gambia, dove non ci sono problemi umanitari».

Migranti, Darmanin «La Francia non accoglierà chi è sbarcato a Lampedusa»
Migranti all’hotspot di Lampedusa (Getty Images).

Previsioni meteo, maltempo al Nord: sole e caldo al Centro-Sud

Due perturbazioni al Nord, tempo complessivamente bello al Centro e sole e caldo al Sud. Questo lo scenario meteorologico per la prima parte della settimana dal 18 al 24 settembre 2023. A descriverlo è Antonio Sanò, direttore e fondatore del sito iLMeteo.it, secondo il quale già lunedì 18 un primo vortice temporalesco interesserà il nostro Paese, in particolare le regioni del Nord e la Toscana.

In Piemonte i fenomeni più intensi

Occhi puntati soprattutto su Prealpi lombarde e Valtellina, dove potrebbero cadere fino a 70 mm di pioggia in poche ore, equivalenti a 70 litri per metro quadrato. Sul resto d’Italia invece resisterà ancora l’anticiclone africano, con tanto sole e temperature ben oltre le medie stagionali e fino a 35-36 gradi nelle aree interne di Sicilia e Puglia. Anche martedì 19 settembre il tempo risulterà molto instabile sulle Alpi centro-orientali, dove potranno ancora verificarsi dei temporali localmente di forte intensità. Nel contempo, però, tornerà sempre più forte l’anticiclone africano. Tra giovedì 21 e venerdì 22 settembre, una seconda e intensa perturbazione sarà in discesa dal Nord Europa e investirà in pieno le regioni del Nord e parte dei settori tirrenici. Soprattutto sul Piemonte sono attesi i fenomeni più intensi, con accumuli pluviometrici che potranno arrivare a toccare i 100 mm in poche ore sulla provincia di Verbania. Le temperature tenderanno a calare di diversi gradi, con valori decisamente più autunnali. Entro il fine settimana, poi, il maltempo si porterà verso il Centro-Sud, con tante piogge e temporali.

Le previsioni in dettaglio

  • Lunedì 18. Al Nord: piogge al Nord-Ovest e sulle Alpi localmente intense. Al Centro: rovesci sulla Toscana settentrionale. Al Sud ancora sole e caldo.
  • Martedì 19: Al Nord: residua instabilità sul Triveneto. Al Centro: bel tempo. Al Sud: tempo soleggiato e caldo.
  • Mercoledì 20: Al Nord: peggiora in montagna e in serata al Nord-Ovest. Al Centro: si assisterà a un’alternanza tra nubi e schiarite in un contesto asciutto. Al Sud: ancora tempo soleggiato e caldo.

Sassari: uccise barista a martellate, confermato l’ergastolo

La Corte d’assise d’appello di Sassari ha confermato la condanna all’ergastolo per Claudio Dettori, il 25enne sassarese accusato dell’omicidio di Antonio Fara, barista di 47 anni ucciso a martellate nel suo appartamento nell’aprile 2021.

Rigettata la richiesta del difensore

La Corte, presieduta da Maria Teresa Lupinu, ha accolto la richiesta della procuratrice Gabriella Pintus e dell’avvocato di parte civile Simone Pisano, rigettando la richiesta del difensore dell’imputato, Giuseppe Onorato, che aveva chiesto la non ammissione agli atti della perizia psichiatrica con cui Dettori è stato dichiarato capace di intendere e di volere.

Codice della strada, le nuove norme: multe fino a 2.600 euro per chi usa il telefono al volante

Il nuovo codice della strada voluto da Matteo Salvini prevede sanzioni ancora più aspre contro chi guida sotto l’effetto di alcol o droghe, compie violazioni pericolose o utilizza lo smartphone al volante. Tra le pene principali, c’è la sospensione o la revoca della patente in caso di positività alle droghe e non si potrà prendere nuovamente per tre anni. I minorenni sorpresi alla guida senza patente o sotto l’effetto di droghe, inoltre, non potranno conseguirla fino al compimento dei 24 anni. E ancora: il documento sarà sospeso anche per chi viene sorpreso al volante con in mano il telefono o commette violazioni come andare contromano o sorpassi azzardati.

LEGGI ANCHEDal 18 settembre 2023 è possibile ottenere la patente per moto più potenti senza esame

Multe fino a 2.588 euro e 10 punti tolti dalla patente per chi chatta al volante

Previsto, inoltre, l’Alcolock, il dispositivo che impedisce l’accensione delle auto a chi ha un tasso alcolemico maggiore di zero. Tra le altre anticipazioni, le multe per chi chatta al volante potranno toccare anche quota 1.600 euro. In caso di recidiva si andrà fino ai 2.588 euro. I punti sulla patente tolti in caso di recidività potranno arrivare a 10 e saranno 8 dopo la prima violazioni. Le multe saliranno anche per chi supera i limiti di velocità. La riforma prevede anche la revoca a vita della patente in caso di chi reitera i reati più gravi. E sarà detto addio agli autovelox «mangiasoldi»: sarà approvato solo l’utilizzo di «strumenti certificati tutelando i cittadini da multe pazze».

Codice della strada, le nuove norme multe fino a 2.600 euro per chi usa il telefono al volante
Un autovelox (Imagoeconomica).

Musicco: «Bene, ma mancano i controlli»

Le nuove norme sono state apprezzate dall’avvocato Domenico Musicco. Il presidente dell’Avisl onlus, l’associazione vittime incidenti stradali e sul lavoro, ha commentato su Repubblica: «Bene la stretta su alcol e uso del cellulare alla guida. Tuttavia senza un aumento dei controlli e una vera politica di prevenzione le norme rischiano di rimanere delle grida manzoniane e norme che faranno la fine della patente a punti e altre riforme».

Codice della strada, le nuove norme multe fino a 2.600 euro per chi usa il telefono al volante
Posto di blocco della polizia municipale (Imagoeconomica).

«I controlli su alcol alla guida sono 1/10 di quelle effettuati in Francia e in Inghilterra e il rischio di essere multato per uso del cellulare è praticamente inesistente», ha proseguito poi Musicco. «Occorrono più forze dell’ordine sulle strade soprattutto in area urbana. Inoltre occorre la puntuale applicazione della legge sull’omicidio stradale. I due pirati della strada che hanno ucciso, negli ultimi giorni, un ragazzino di 13 anni a Roma sulle strisce pedonali e un 28 enne a Milano e che di sono costituiti ieri sono a piede libero. E nessuna misura cautelare è stata applicata».

Perché La vita in diretta di Alberto Matano oggi non va in onda

A una settimana di distanza dal debutto della nuova edizione del suo programma, Alberto Matano sarà costretto ad un primo stop. Lunedì 18 settembre 2023, La vita in diretta non andrà infatti in onda su Rai 1 come di consueto.

Perché La Vita in diretta oggi 18 settembre 2023 non andrà in onda?

Il cambio di programmazione Rai si è rivelato necessario per fare spazio a Tutti a scuola, il programma che seguirà in diretta l’inaugurazione dell’anno scolastico 2023/24 alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Ciò significa che, almeno per oggi, Alberto Matano si dovrà risparmiare il tanto temuto confronto con la collega Myrta Merlino, in onda nelle stesse ore sulla rete competitor Canale 5 con Pomeriggio 5. Niente testa a testa di ascolti, dunque, almeno per questa volta.

Tutti a scuola: cosa c’è da sapere sull’evento in diretta tv

A partire dalle ore 16:30 su Rai 1, i telespettatori assisteranno al grande evento al quale sono stati chiamati alcuni studenti provenienti da tutta Italia selezionati tramite avviso pubblico. Tra i presenti a questa solenne manifestazione vedremo gli alunni dell’Istituto comprensivo Chieri 3 di Chieri, in provincia di Torino, che per l’occasione eseguiranno al violino la Carovana nel deserto di Alberto Curci diretti dal maestro Simone Zoja. I ragazzi del Liceo coreutico Angelo Musco di Catania, dal canto loro, porteranno in scena un’esibizione dedicata a Pandora, il mito, mentre il Liceo coreutico teatrale Germana Erba di Torino interpreterà un brano del celebre spettacolo High School Musical con 25 ballerini e due ragazze in carrozzina. A prendere parte all’evento ci saranno inoltre i ragazzi dell’Istituto professionale Morvillo Falcone di Brindisi che metteranno in scena una sfilata di moda con abiti realizzati a scuola. Nel corso di Tutti a scuola, infine, assisteremo a un video che racconta la ricostruzione del laboratorio del Polo tecnico professionale di Lugo (in provincia di Ravenna) distrutto dall’alluvione di maggio 2023. Special guest dell’evento saranno il Presidente del CONI Giovanni Malagò, il presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli, gli atleti Simone Giannelli e Sofia Raffaeli e gli atleti paralimpici Claudia Cretti e Maxcel Amo Manu. Spazio anche al cantante Alfa, all’attore Nicolò Galasso e ai The Kolors di Stash.

Amazon, ecco la Festa delle Offerte Prime: date e come funziona

Amazon ha presentato un nuovo evento dedicato a sconti e promozioni esclusive. Il 10 e l’11 ottobre infatti si terrà la Festa delle Offerte Prime, altro nome per indicare il più noto e tradizionale Prime Day d’autunno. Il colosso dell’e-commerce, per il 2023, ha optato per un cambio identitario all’evento, differenziandolo con la ricorrenza estiva che da anni rappresenta un appuntamento fisso sul calendario degli utenti. Sarà inoltre un anticipo del Black Friday, quest’anno in programma per il 24 novembre, e del successivo Cyber Monday incentrato principalmente sul settore tecnologico. L’hi-tech sarà comunque protagonista della Festa delle Offerte Prime con telefonia, informatica e domotica, oltre ai dispositivi Amazon tra cui gli Echo Dot. Come da tradizione, già disponibili online alcune offerte collaterali.

LEGGI ANCHE: E-commerce, un volano per il Pil da 110 miliardi

Amazon, come funziona la Festa delle Offerte Prime e come accedervi

Il nuovo evento di Amazon sarà, come deducibile dal nome, riservato esclusivamente agli abbonati Prime. Per accedere alla lunga lista di promozioni, basterà sottoscrivere il piano da 49,99 euro annuali oppure 4,99 mensili. I nuovi iscritti potranno anche usufruire di un periodo di prova della durata di 30 giorni per valutare il servizio e nel frattempo godere di tutti i benefit. Più bassi invece i prezzi per gli studenti, per cui infatti è disponibile un piano da 24,95 all’anno oppure 2,49 al mese con periodo di prova allungato a tre mesi. La Festa delle Offerte Prime avrà inizio alle mezzanotte del 10 ottobre e si protrarrà fino alle 23.59 del giorno seguente, ma è probabile che ci saranno ulteriori 12 o 24 ore di promozione per i prodotti realizzati e spediti da Amazon. Se tale previsione venisse confermata, è probabile che la finestra si apra la mattina di lunedì 9 ottobre.

Il 10 e l’11 ottobre arriva l'evento di Amazon che ricorda il Prime Day e anticipa il Black Friday. Promozioni, sconti e come aderire.
Un camion di consegna Amazon prime negli Usa (Getty Images).

Già in sconto diversi prodotti, grazie a promozioni collaterali che anticipano la Festa delle Offerte Prime per tutti gli abbonati. È possibile trovare, per esempio, alcuni monitor Samsung da 27 oppure 32 pollici scontati dal 5 fino al 20 per cento. Fra questi ultimi c’è l’Odyssey G3 da gaming con risoluzione in Full HD e Refresh Rate a 165 Hz a 159,99 euro invece dei canonici 199,90. C’è spazio anche per prodotti per l’igiene personale come lo spazzolino elettrico Oral-B Pro 3, ricaricabile e con sensore di pressione luminoso. Il prezzo è di 39,90 euro al posto degli originali 72,90 con sconto del 45 per cento. In offerta anche gli accessori Belkin per gli smartphone, dai supporti per auto ai caricabatteria portatili. Le promozioni, in tal caso, spaziano dal 20 fino a superare il 50 per cento.

Dalla moda alla tecnologia, le promozioni della Festa delle Offerte Prime

Come ha anticipato la stessa Amazon, la Festa delle Offerte Prime presenterà promozioni su prodotti di vari brand esterni come Samsung, Delonghi, Huawei, LG e Xiaomi. Non è però ancora noto su quali dispositivi si concentreranno gli sconti, ma guardando al passato è probabile che riguarderanno telefonia, informatica e domotica, nonché prodotti per la cura della casa o per l’igiene personale. Diverso il caso per alcuni prodotti Amazon, tra cui l’altoparlante intelligente Echo Pop che, insieme alla presa smart Meross costerà 22,99 euro. Prezzo rivisto anche per il router eero6, che sarà disponibile a 64,99 euro. Non mancheranno anche offerte per alcuni piani di abbonamento del colosso dell’e-commerce. In arrivo quattro mesi gratis per il Music Unlimited, riservato solo a chi non ha mai provato il servizio, e tre mesi free di Kindle Unlimited per gli amanti degli ebook. Sconti fino al 30 per cento per i capi di abbigliamento Amazon Fashion e marchi come Tommy Hilfiger, Puma e Calvin Klein.

Alluvione in Libia: l’Ue stanzia 5,2 milioni di euro per gli aiuti umanitari

Via libera della Commissione europea a 5,2 milioni di euro per gli aiuti umanitari alla Libia. Davanti alle tragiche inondazioni, «le necessità» del Paese «sono in drammatico aumento», ha evidenzia l’esecutivo Ue, riferendo che i «finanziamenti saranno convogliati attraverso i partner umanitari dell’Unione europea attivi in Libia, consentendo loro di rafforzare l’assistenza» alle autorità locali impegnate a Derna per «alloggi, salute, cibo, acqua, servizi igienico-sanitari e protezione».

LEGGI ANCHE: Le inondazioni in Libia fra crisi climatica e fallimenti della politica

Il meccanismo di protezione civile europeo

Dell’importo complessivo, 200 mila euro sono destinati al Fondo di emergenza per la risposta ai disastri della Federazione internazionale delle società di Croce rossa e Mezzaluna rossa (Ifrc) a sostegno della società della Mezzaluna rossa libica. Il nuovo stanziamento porta il totale degli aiuti umanitari Ue stanziati per l’emergenza libica a oltre 5,7 milioni di euro. L’Ue, ricorda ancora Bruxelles, continua a fornire sostegno anche attraverso il meccanismo di protezione civile europeo: finora, otto Paesi membri (Italia, Germania, Romania, Finlandia, Paesi Bassi, Francia, Belgio e Austria) hanno offerto assistenza alla Libia. Il Centro di coordinamento della risposta Ue alle emergenze ha inoltre inviato una squadra di esperti e un ufficiale di collegamento per supportare le operazioni di terra.

Istat, +2 per cento i prezzi delle case nel secondo trimestre

Nel secondo trimestre del 2023 l‘indice dei prezzi delle abitazioni (Ipab) acquistate dalle famiglie, per fini abitativi o per investimento, è aumentato del 2,0 per cento rispetto al trimestre precedente e dello 0,7 per cento rispetto allo stesso periodo del 2022. Lo ha indicato l’Istat sulla base delle stime preliminari.

Continua a rallentare la dinamica tendenziale dei prezzi

«Prosegue», ha sottolineato l’istituto, «la fase di rallentamento della dinamica tendenziale dei prezzi delle abitazioni, scesa allo 0,7 per cento dal +5,2 per cento del secondo trimestre del 2022. La nuova decelerazione risente essenzialmente del rallentamento dei prezzi delle abitazioni nuove, il cui tasso di crescita si attesta allo 0,5 per cento». L’Istat ha inoltre rilevato che il rallentamento su base annua si registra in un contesto di nuovo calo – il terzo consecutivo – dei volumi di compravendita degli immobili residenziali. Si attesta a -16,0 per cento la flessione annua registrata dall’Osservatorio del Mercato immobiliare dell’Agenzia delle entrate per il settore residenziale dopo il -8,3 per cento del trimestre precedente.

Accoltellamento ad Assago, 46enne condannato a 19 anni e 4 mesi di reclusione

A poco meno di 11 mesi dai fatti, Andrea Tombolini, il 46enne protagonista di un accoltellamento multiplo al Carrefour del centro commerciale Milanofiori di Assago, è stato condannato a 19 anni e 4 mesi di reclusione. Il pm di Milano, Paolo Storari, aveva chiesto 20 anni senza attenuanti generiche. Il 27 ottobre del 2022, Tombolini ha accoltellato sei persone, uccidendone una, Luis Fernando Ruggieri, e ferendone gravemente due. L’accusa era di omicidio, duplice tentato omicidio e lesioni. Tra i tre feriti non gravi, c’è stato anche il difensore del Monza Pablo Marì.

Accoltellamento ad Assago, 46enne condannato a 19 anni e 4 mesi di reclusione
Pablo Marì durante un match con la maglia del Monza (Getty Images).

Al padre di Luis Fernando Ruggieri 30 mila euro di risarcimento

A condannarlo è stato il gup di Milano, Silvia Perrucci, nel rito abbreviato. Per l’imputato il giudice, sempre come chiesto dalla Procura, ha disposto anche la misura di sicurezza della libertà vigilata per 3 anni a pena espiata. Per il padre di Luis Fernando Ruggieri, il dipendente del supermercato ucciso, il giudice ha stabilito una provvisionale di risarcimento da 30 mila euro a carico di Tombolini, rinviando alla sede civile l’entità dei danni complessivi. Il padre della vittima era assistito dal legale Marco Dallavalle. Riconosciute provvisionali di risarcimento da 15mila euro anche per le persone vittime di tentato omicidio e lesioni.

Accoltellamento ad Assago, 46enne condannato a 19 anni e 4 mesi di reclusione
I funerali di Luis Fernando Ruggieri (Imagoeconomica).

Il pm: «Tombolini deve essere curato»

Tombolini resta, almeno fino a quando la sentenza non diverrà definitiva, in una comunità protetta in regime di domiciliari. Lo stesso pm, nel suo intervento oggi in aula, ha chiarito che «deve essere curato e non finire in carcere». Una perizia nel processo aveva stabilito che al momento dei fatti, comunque, era capace di intendere e volere, anche se soffre di disturbi psichici. Lo stesso giudice non ha riconosciuto col verdetto vizi di mente, come chiedeva, invece, la difesa, con il legale Daniela Frigione.

Zelensky: «Putin è come Hitler, dobbiamo fermarlo»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha paragonato il leader russo Vladimir Putin ad Adolf Hitler, sottolineando il rischio di un nuovo conflitto mondiale se non sarà fermato. «Il mondo intero deve decidere se vogliamo fermare Putin o se vogliamo dare inizio a una guerra mondiale. Non possiamo cambiare Putin. La società russa ha perso il rispetto del mondo. Lo hanno eletto e rieletto e hanno creato un secondo Hitler. Lo hanno fatto».

LEGGI ANCHE: Ucraina in affanno tra mancanza di soldati e controffensiva inefficace

In gioco «l’ordine mondiale»

«Non possiamo tornare indietro nel tempo. Ma possiamo fermarlo qui», ha detto Zelensky in un’intervista a Cbs News. Secondo il leader ucraino, nella guerra è in gioco l’ordine mondiale. «Se l’Ucraina cade, cosa succederà tra dieci anni? Pensateci. Se (i russi) raggiungono la Polonia, cosa accadrà dopo? Una terza guerra mondiale?» ha domandato. «Stiamo difendendo i valori del mondo intero» e «stiamo combattendo davvero con uno stato nucleare che minaccia di distruggere il mondo».

LEGGI ANCHE: Per l’Onu sono 9.614 i civili morti in Ucraina dall’inizio della guerra

Francesca Manzini: età, compagno, carriera e malattia dell’imitatrice

Francesca Manzini è un’attrice e una comica romana nota in modo particolare per le sue spassose e riuscite imitazioni di alcuni tra i più celebri personaggi della tv italiana. Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla sua carriera e sulla sua vita personale e sentimentale.

Francesca Manzini: biografia e carriera

Nata il 10 agosto del 1990 a Roma, è figlia del team manager della Lazio Maurizio Manzini. È inoltre sorella della doppiatrice Lilli Manzini e nipote del doppiatore Arturo Dominici. Ha mosso i suoi primi passi nel mondo dello spettacolo su Rai 1 (dopo tanti anni di gavetta nei villaggi turistici) partecipando nel 2009 alla trasmissione Festa italiana al fianco di Mara Venier, Sandra Mondaini e Sabrina Ferilli. Con alle spalle un’esperienza da doppiatrice ne Gli Sgommati su Sky Uno, nel 2016 ha dato il via al suo lungo sodalizio con Piero Chiambretti, diventando la prima ospite fissa di Grand Hotel Chiambretti e Matrix Chiambretti su Canale 5. Manzini, che è anche un’apprezzata speaker radiofonica (dal 2016 conduce Tutti pazzi per RDS), ha conosciuto il grande successo soprattutto con la trasmissione Rai Vieni da me condotta da Caterina Balivo dal 2018. Nel giro di pochi anni è così diventata un volto fisso di programmi comici come Mai dire talk della Gialappa’s Band e di Amici Celebrities di Maria De Filippi.

Francesca Manzini: età, compagno, carriera e malattia dell'imitatrice
Francesca Manzini e Marco Scimia (Getty).

Francesca Manzini, che nel suo cv ha anche un ruolo al cinema accanto a Carlo Verdone (nel film Benedetta follia), è conosciuta anche e soprattutto per le sue esilaranti imitazioni di Mara Venier, Asia Argento, Simona Ventura e Ilary Blasi, tra le altre. Più di recente, proprio grazie alla sua forte vis comica, Canale 5 l’ha voluta al timone del programma satirico Striscia la notizia al fianco di Gerry Scotti. In tempi non sospetti, infine, il pubblico l’ha vista nelle vesti di concorrente nella trasmissione Tale e Quale Show in onda su Rai 1 con la conduzione di Carlo Conti.

Francesca Manzini: la vita privata

L’attrice, che ha raccontato in diverse occasioni di essere stata in passato anoressica e bulimica, è felicemente fidanzata con Marco Scimia, di professione barbiere – noto ai più per essere il sosia dell’attore americano Johnny Depp. Prima di lui, era stata a lungo legata sentimentalmente con Christian Vitelli, con cui è stata ad un passo dal matrimonio.

Se Vannacci è più rock del fondatore di Rolling Stone

Contesto che vai, generale Vannacci che trovi, verrebbe da dire, se il discorso non implicasse tutta una serie conseguenze non poco sgradevoli, specie per chi è nato e cresciuto col mito della rivista Rolling Stone. Nei fatti è successo che il 77enne Jann Wenner, che della Bibbia del Rock’n’roll è stato fondatore ormai 56 anni fa, anno del Signore 1967, ha da poco avuto modo di lasciarsi andare a tutta una serie di commenti che, appunto, sembrano usciti pari pari da Il mondo al contrario, best seller del graduato più famoso al momento in Italia, ruolo fino a luglio di colui che ha gestito i vaccini sotto Covid, il generale Francesco Paolo Figliuolo.

Se Vannacci è più rock del fondatore di Rolling Stone
Jann Wenner (Getty).

Wenner ha escluso donne e afroamericani dal suo best of 

ntervistato dal New York Times riguardo la pubblicazione del best of delle sue interviste, pubblicate in tutti questi anni sulle colonne di Rolling Stone (titolo dell’opera, un filo auto-celebrativa, The masters), il nostro si è sentito chiedere ragione dell’assenza tra gli intervistati – tutti nomi giganteschi, da Jerry Garcia fu dei Grateful Dead, al suo sodale Bob Dylan, passando per John Lennon, Mick Jagger, Bruce Springsteen, Bono e tanti altri – sia di artiste donne sia di artisti afroamericani. Una domanda anche piuttosto scontata, vista l’epoca nella quale viviamo, e proprio perché così scontata ancora più curiosa, perché ci sarà pure un motivo serio per questa anomalia, vista l’attenzione che oggi si riserva a chi tendenzialmente viene discriminato. Domanda cui Jann Wenner ha risposto, però, manco fosse un Lester Bangs – che di Rolling Stone, ma decisamente più del magazine antagonista Creem, fu firma epocale, noto per il suo stile tranchant e corrosivo -, dicendo che nessuna donna o artista afroamericano era abbastanza rilevante da poter ambire a finire tra le pagine del suo libro, parola più parola meno.

Ridimensionate Joni Mitchell, Janis Joplin e Grace Slick

Non pago, ha aggiunto qualche frasetta andando più in profondità (si fa per dire) sottolineando come Joni Mitchell non fosse esattamente una filosofa, o Janis Joplin e Grace Slick, cantante dei Jefferson Airplane, band storica del Flower Power, non erano in grado di tenere discussioni profonde. Come del resto Marvin Gaye o Curtis Mayfield non si potevano certo considerare come maestri, perché mai sarebbero dovuti finire in un tale elenco di nomi così altisonanti: del resto il titolo del libro gioca sul termine Master, intendendo sia maestro sia il master nel senso di registrazione, termine alla base della discografia.

Se Vannacci è più rock del fondatore di Rolling Stone
Janis Joplin (Getty).

Rimozione immediata dal cda della Rock ‘n’ Roll Hall of Fame

Diciamo che il politicamente corretto, almeno per qualche minuto, non è stato il fil rouge dell’intervista al giornalista ed editore che, di colpo, è finito nell’occhio del ciclone, accusato di razzismo e sessismo un po’ da tutte le parti. Accuse che hanno immediatamente comportato l’esclusione di Wenner dal consiglio di amministrazione della Rock ‘n’ Roll Hall of Fame: in questo gli americani, va detto, sono di una velocità quasi impressionante. Una decisione che ha portato, vedi alla voce causa e effetto, a una forma di ostracismo immediato tipica dei nostri tempi. Così Wenner è stato costretto a cospargersi il capo di cenere, lì a frignare neanche fosse Chiara Ferragni nei camerini dell’Ariston per le parole incautamente pronunciate: parole, a suo dire, svilenti nei confronti dei geni neri e donne che tanto hanno fatto per la musica.

Vannacci dopo un libro omofobo, razzista e sessista è ancora lì

Parole che però sono risultate intempestive: magari non sarà dannazione eterna, ma almeno qualche tempo in purgatorio Jann se lo farà tutto. E qui torniamo a Vannacci, che invece, stando alle sue prime apparizioni pubbliche, sembra non arretrare di un centimetro rispetto le sue tante dichiarazioni omofobe (i gay non sono normali), razziste, sessiste e chi più né ha più ne metta. Lui, del resto, non è stato rimosso dall’esercito, come inizialmente le parole del ministro della Difesa Guido Crosetto avrebbero potuto lasciar pensare (il numero due di Fratelli d’Italia parlava di frasi farneticanti e di imminenti provvedimenti). Per Vannacci insomma la perdita della direzione dell’Istituto geografico militare di Firenze non è esattamente una punizione esemplare.

Se Vannacci è più rock del fondatore di Rolling Stone
Roberto Vannacci e il suo libro (Imagoeconomica).

Il generale è più rock’n’roll di chi nel rock’n’roll ci ha campato una vita

Che in questo Vannacci risulti molto più rock’n’roll di chi nel rock’n’roll ci ha campato una vita, fondando la Bibbia del genere, suona quantomeno bislacco, quasi che lo spirito punk del Cbgb’s lo avesse di colpo posseduto portandolo a sfidare il comune sentire, per altro nascondendosi dietro uno sbandierato “buon senso”. Un piccolo consiglio proprio agli altri titolati che siedono al tavolo della Rock’n’roll Hall of Fame, a Cleaveland: non fatevi ingannare dalla pettinatura ordinata e dalla divisa militare, se cercate un nome in grado di sostituire degnamente Jann Wenner, beh, Roberto Vannacci potrebbe fare al caso vostro. Certo, lui di rock non parla mai nel suo libro – Best seller, si dice, da oltre 200 mila copie che proprio questa settimana approda in libreria -, ma la Bibbia-Bibbia, non quella del rock’n’roll, la cita spesso e a sproposito e quando si tratta di andare sopra le righe come i veri artisti. Al momento sembra non avere eguali: dopo Captain Beefheart e il Colonnello Parker potrebbe essere davvero la volta di un generale, suvvia.

Powered by WordPress and MasterTemplate