Daily Archives: 13 Settembre 2023

Maria Pia Calzone: età, biografia e carriera dell’attrice

Maria Pia Calzone, nata a Reino (Campania) il 10 ottobre 1967, è un’attrice italiana. Divide la sua carriera tra il teatro, il cinema e la televisione.

Maria Pia Calzone: biografia e carriera

Calzone si è laureata in Lettere con specializzazione in arte contemporanea e poi si è diplomata al Centro sperimentale di cinematografia di Roma. Ha debuttato al cinema nel 1988 con il film Chiari di luna, per la regia di Lello Arena, proseguendo e recitando in film come Segreto di Stato, regia di Giuseppe Ferrara (1995), La bruttina stagionata, regia di Anna Di Francisca (1996), Matrimoni, regia di Cristina Comencini (1998) e Ribelli per caso, regia di Vincenzo Terracciano (2001).

Maria Pia Calzone, tra carriera e vita privata
Maria Pia Calzone alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2023 (Getty Images).

Nel 2005 ha ottenuto il ruolo della donna trans Desiderio nel film Mater Natura di Massimo Andrei. In questi anni, oltre che per il grande schermo, l’attrice ha lavorato per la televisione in serie tv come Distretto di Polizia 3, regia di Monica Vullo (2002), Salvo D’Acquisto, regia di Alberto Sironi (2003), Don Matteo 5, regia di Giulio Base (2006), Gomorra – La serie, regia di Stefano Sollima, Francesca Comencini e Claudio Cupellini (2014), Resta con me, regia di Monica Vullo (2023) e La voce che hai dentro, regia di Eros Puglielli (2023). Nel novembre 2016 è ritornata nelle sale cinematografiche con La cena di Natale, sequel di Io che amo solo te, anch’esso tratto dall’omonimo romanzo di Luca Bianchini e diretto da Marco Ponti, ancora nel ruolo di Ninella. L’anno seguente ha partecipato a due film, Napoli velata di Ferzan Özpetek e I peggiori di Vincenzo Alfieri, mentre nel 2018 è stata diretta da Carlo Verdone in Benedetta follia.

Maria Pia Calzone: la vita privata

L’attrice è sposata dal 2013 con Gianluca. La coppia ha un figlio, Gabriele.

All’Opera di Parigi apre la stagione il Don Giovanni di Mozart

Don Giovanni sbarca sulle rive della Senna. Per aprire la stagione lirica 2023/2024, l’Opéra de Paris presenta per la prima volta una produzione ormai divenuta un classico: il Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791) messo in scena dal regista tedesco, Claus Guth, in programma dal 12 settembre al 12 ottobre all’Opéra Bastille. Creata originariamente nel 2008 per il Festival di Salisburgo, la produzione di Guth ha conosciuto un grande successo sia di pubblico sia di critica in tutta Europa, al punto da diventare quasi cult.

Il capolavoro di Mozart rivisto dalla visione di Guth

Nella sua versione, il regista tedesco stravolge il libretto originale di Lorenzo Da Ponte: Don Giovanni viene gravemente ferito dal commendatore già dalla prima scena, trasformando l’azione in una corsa ineluttabile contro la morte. Il celebre cavaliere libertino consacra così le sue ultime ore a godere della vita mentre il fedele Leoporello, complice piuttosto che valletto, tenta di placare il dolore del suo protettore. Modificando la temporalità della versione originarle del Don Giovanni, Guth presenta così una sua rinnovata visione dei protagonisti del capolavoro di Mozart composto a Praga nel 1787. Come una belva ferita, Don Giovanni soddisfa i suoi istinti predatori in una foresta di pini, notturna e sensuale, terreno di caccia o Eden decaduto dei suoi peccati. L’ambizione di Guth è in qualche modo spogliare il protagonista dal mito di Don Giovanni per tentare di esplorarne la parte più umana, costretta a confrontarsi con la sua fine ineluttabile.

L'Opera di Parigi apre la stagione con il Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart messo in scena dal regista tedesco Claus Guth
Amadeus Mozart (Getty Images).

Antonello Manacorda e Giancarlo Rizzi alla conquista di Parigi

Peter Mattei, tra i più grandi interpreti contemporanei di Don Giovanni, solcherà le scene dell’Opéra Bastille assieme al baritono americano Kyle Ketelsen. Gaelle Arquez rivestirà per la prima volta il ruolo di Donna Elvira, Ying Fang e Marine Chagnon si alterneranno nell’interpretazione di Zerlina. La direzione musicale è affidata al direttore d’orchestra italiano ed ex primo violino della Mahler Chamber Orchestra, Antonello Manacorda, già protagonista all’Opera di Parigi lo scorso anno con il Flauto Magico. A dare il cambio a Manacorda, durante quattro delle tredici rappresentazioni, il giovane veronese Giancarlo Rizzi, al suo debutto come direttore all’Opéra National de Paris.

Israele, il caso del ricercatore italo-palestinese detenuto dal 31 agosto senza accuse formali

Un ricercatore italo-palestinese, Khaled El Qaisi, è stato arrestato dalle autorità israeliane al valico con la Giordania nell’ambito di un’inchiesta sul terrorismo: era diretto verso l’aeroporto di Amman e stava rientrando a Roma con la famiglia, dopo aver trascorso un periodo di vacanza in Cisgiordania con la moglie Francesca e il figlio piccolo.

Israele, il caso del ricercatore italo-palestinese Khaled El Qaisi detenuto dal 31 agosto senza accuse formali.
El Qaisi è stato arrestato al valico di Allenby (Getty Images).

Le autorità israeliane sarebbero state insospettite da alcune frequentazioni del ricercatore

El Qaisi, studente di lingue e civiltà orientali all’università La Sapienza di Roma, fondatore del Centro documentazione palestinese e attivista dei Giovani Palestinesi d’Italia, è stato fermato il 31 agosto al valico di Allenby, tra Cisgiordania occupata e Giordania, senza che un’accusa formale. Semplicemente, al controllo dei bagagli e dei documenti è stato ammanettato sotto gli occhi della sua famiglia. Secondo indiscrezioni arrivate alla nostra intelligence, le autorità israeliane hanno arrestato El Qaisi insospettite da alcune frequentazioni del ricercatore, una volta tornato a casa a Betlemme, nell’ambito di un’inchiesta più ampia per terrorismo condotta dalla magistratura di Tel Aviv.

Israele, il caso del ricercatore italo-palestinese Khaled el Qaisi detenuto dal 31 agosto senza accuse formali.
Khaled El Qaisi.

 La moglie: «Violazione di diritti comunemente riconosciuti in Italia, in Europa e all’Onu»

«Eravamo in viaggio con nostro figlio Khaled. Eravamo felici, perché avevamo portato il nostro bambino nei luoghi di origine del padre. Quando all’improvviso è stato fermato dalla Polizia. Ho provato più volte a chiedere dove lo stessero portando e non ho avuto alcuna risposta», ha raccontato la moglie Francesca Antonucci. «Dal 31 agosto Khaled è detenuto in Israele, trattenuto senza accusa formale ed in violazione di diritti comunemente riconosciuti in Italia, in Europa e in seno all’Onu». Le autorità israeliane hanno assicurato che tra giovedì 14 e venerdì 15 settembre verrà messo a disposizione il fascicolo per capire le entità delle accuse.

La Farnesina è al lavoro da giorni per favorire la scarcerazione di El Qaisi

I parlamentari del gruppo per la Pace tra Israele e Palestina Stefania Ascari, Carmela Auriemma, Laura Boldrini, Dario Carotenuto, Concetta Damante, Tino Magni e Stefano Vaccari, hanno chiesto al ministro degli Esteri Antonio Tajani tutte le pressioni necessarie per la sua liberazione. «La Sapienza auspica una rapida e pacifica soluzione della vicenda che vede coinvolto lo studente, cittadino italo palestinese, Khaled El Qaisi, iscritto al corso di laurea triennale in Lingue e civiltà orientali del nostro Ateneo. Confidiamo nell’azione del nostro Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, che sta seguendo attentamente la situazione e con cui siamo in costante contatto», si legge sul sito dell’università romana. La Farnesina è al lavoro da giorni.

Ruben Rigillo: età, biografia e carriera dell’attore

Ruben Rigillo, nato a Roma l’1 dicembre 1971, è un attore italiano. Figlio d’arte – il padre è il noto attore Mariano Rigillo -, divide la sua carriera tra teatro, cinema e televisione.

Ruben Rigillo: biografia e carriera

Rigillo ha esordito a teatro proprio accanto al padre nel 1993 nello spettacolo L’osteria di campagna di Raffaele Viviani. Nello stesso anno ha anche debuttato al cinema nel film Caccia alle mosche di Angelo Longoni. Due anni più tardi, nel 1995 (fino al 2008), ha recitato ne Il maresciallo Rocca, per la regia di Lodovico Gasparini. Uno dei suoi ruoli più famosi è quello nella serie tv Commesse, regia di Giorgio Capitani (1999), proseguendo con Compagni di scuola, regia di Claudio Norza (2001), Incantesimo 8, regia di Ruggero Deodato (2005), CentoVetrine, registi vari (2012, 2014), Mina Settembre (2021), Il paradiso delle signore (2021) e La voce che hai dentro, regia di Eros Puglielli (2023).

Ruben Rigillo, tra carriera e vita privata
Ruben Rigillo (Facebook).

La sua carriera sul grande schermo è invece proseguita con altri film come Bésame mucho, regia di Maurizio Ponzi (1998), Maestrale, regia di Sandro Cecca (1998), Il cielo in una stanza, regia di Carlo Vanzina (1999), E ridendo l’uccise, regia di Florestano Vancini (2005), Bonjour Michel, regia di Arcangelo Bonaccorso (2005) e La notte è piccola per noi, regia di Gianfrancesco Lazotti (2019).

Ruben Rigillo: la vita privata

Essendo l’attore una persona molto riservata, della sua vita sentimentale non si sa nulla.

A Venezia arriva il ticket da 5 euro per i turisti giornalieri

A Venezia dal 2024 l’accesso alla città costerà 5 euro. La proposta era stata approvata nel corso della giunta comunale del 7 settembre, e martedì 12 settembre anche il consiglio comunale ha dato il via libera all’applicazione del tributo d’ingresso. La votazione ha dato un esito chiaro: 24 voti a favore e solo 12 contrari. Non sono mancate le mobilitazioni a margine della riunione: in molti hanno inteso il provvedimento come una speculazione sui turisti. «È come Disneyland», ha detto qualcuno dei cittadini, presenti fuori dal Comune. Quello che è certo, però, è che nell’estate 2024 Venezia sarà a pagamento.

Venezia, arriva il ticket: ecco chi è esentato

Secondo quanto previsto dal regolamento, tutti saranno obbligati a effettuare una prenotazione. Anche i residenti in Veneto. Il pagamento sarà però richiesto solo agli over 14 che si fermeranno per una giornata. Sono poi esentati dal pagamento del contributo di accesso coloro che soggiornano in strutture ricettive situate all’interno del territorio comunale (turisti pernottanti), i residenti nella Regione Veneto, i bambini fino ai 14 anni di età, chi ha necessità di cure, chi partecipa a competizioni sportive, forze dell’ordine in servizio, il coniuge, il convivente, i parenti o affini fino al terzo grado di residenti nelle aree in cui vale il contributo di accesso, e una serie ulteriore di esenzioni previste nel regolamento, tra cui gli studenti delle scuole medie superiore in gita.

Città delicata: ecco perché è necessario porre un argine

Dopo la tassa di soggiorno, per Venezia il ticket di ingresso è l’ultimo tentativo di «arginare» i flussi di visitatori che giornalmente invadono la città. La sperimentazione del ticket partirà sperimentalmente nella primavera 2024. Riguarderà in questa fase i 30 giorni di afflusso più caldi dell’anno. Il provvedimento, fanno sapere, si è reso necessario a causa della particolarità della città. Molto delicata e quindi facilmente passibile di danni causati dall’afflusso eccessivo di turisti.

Perché con Tajani alla guida dell’Ue Meloni vincerebbe due volte

I riflettori dei partiti sono già puntati sulle Europee. Tant’è che è tutto un discettare di papabili capilista, una caccia a nomi di grido in grado di fare incetta di consensi, ma pullulano anche gli abboccamenti e i tentativi di stringere accordi. Qualche formazione politica, in realtà, si spinge già oltre il voto di giugno. È il caso di Forza Italia. Il timore però non è la soglia del 4 per cento che un po’ tutti gli azzurri sono abbastanza fiduciosi di riuscire a superare. E neppure il tanto atteso primo congresso dopo la morte di Silvio Berlusconi, programmato per il 24 e 25 febbraio 2024. Pure su questo appuntamento nessuno si attende scossoni. La stessa minoranza interna, a quanto risulta a Lettera43, è per lo più rassegnata all’idea che sarà ancora il vicepremier Antonio Tajani a guidare la baracca. Anche per evitare contrasti e scontri, che, dicono i più, la famiglia Berlusconi non gradirebbe affatto. Casomai è un altro lo scenario che preoccupa i forzisti, almeno quelli più legati alla storia liberale e moderata del partitio, storia che vede protagonista sempre il ministro degli Esteri.

Perché con Tajani alla guida dell'Ue Meloni vincerebbe due volte
Antonio Tajani (Getty Images).

Perché Tajani alla presidenza della Commissione Ue sarebbe una doppia vittoria per Meloni

Di che si tratta? Della presidenza della Commissione Ue. Alla guida dell’esecutivo europeo potrebbe essere riconfermata Ursula von der Leyen, alla quale è risaputo non dispiacerebbe affatto un bis. Oppure potrebbe toccare a Mario Draghi, altra personalità che continua a essere tirata in ballo. Ma il nome che spariglia le carte è proprio quello di Tajani. In fondo, il titolare della Farnesina conosce bene l’Ue ed è stimato sia dentro che fuori il Ppe. Rimane da capire per quale ragione, eventualmente, la premier Giorgia Meloni dovrebbe avallare o addirittura favorire il gran salto del leader di un (traballante) partito alleato. La spiegazione arriva dagli interna corporis di Fi ed è anche il motivo delle preoccupazioni azzurre: Meloni ci guadagnerebbe doppiamente. Innanzitutto avrebbe un interlocutore amico a Bruxelles. Una sponda sicura, per intenderci. Non stile Gentiloni. Ma soprattutto, sempre se arrivasse il placet della famiglia Berlusconi, con questa operazione si prenderebbe tutta Forza Italia che diventerebbe una sorta di succursale di FdI. Un partito con il baricentro più sbilanciato verso la Capitale.

Perché con Tajani alla guida dell'Ue Meloni vincerebbe due volte
Giorgia Meloni (Imagoeconomica).

Il cerchio magico laziale del ministro degli Esteri

Non che il cuore della Forza Italia post Cav vada molto oltre i confini del Lazio. È questa la fisionomia che il ministro degli Esteri ha impresso al partito dal primo momento e che non a caso è motivo di forti malumori interni. Dietro le quinte, infatti, è tutto un j’accuse contro il segretario traghettatore descritto come «chiuso in una sorta di fortino e circondato dalla cerchia di fedelissimi laziali». Fatta eccezione per il ternano Raffaele Nevi, in effetti, si va da Paolo Barelli al viterbese ex sottosegretario all’Agricoltura Francesco Battistoni, fino al deputato romano Alessandro Battilocchio. «Una sorta di chiusura di sicurezza che fa parte di una strategia ben precisa per raggiungere l’obiettivo minimo del 4 per cento alle Europee e poi giocarsi tutto», spiega una fonte di Fi. «E ovviamente in questa strategia rientra la necessità di tenersi buone la famiglia Berlusconi da un lato e la premier dall’altro». Uno schema che forse con la battaglia sulla tassazione agli extraprofitti delle banche rischia di sfuggirgli di mano? Sono diversi, in realtà, i forzisti che dissentono da questa lettura perché convinti che «quando Tajani dovrà per forza addivenire a più miti consigli, potrà comunque dimostrare ai Berlusconi di aver alzato la voce nel governo e perorato fino all’ultimo la loro causa». Insomma, a guardare questo canovaccio, il futuro non è affatto fosco per il leader azzurro, visto che male che gli vada non troverà grossi ostacoli per vincere il congresso, mentre nella migliore delle ipotesi farà le valigie per Bruxelles…

Michele Rosiello: età, fidanzata, film e serie dell’attore

Michele Rosiello, nato a Napoli il 18 febbraio 1989, è un attore italiano. Lavora prevalentemente in televsione come protagonista e non di diverse serie tv.

Michele Rosiello: biografia e carriera

Nel 2014 ha conseguito la laurea magistrale in Ingegneria Gestionale all’Università Federico II di Napoli. Dopodiché ha iniziato a studiare recitazione a Napoli alla scuola di cinema Pigrecoemme. Nel 2011 era già stato scelto da Elio Germano e Valerio Mastandrea per prendere parte al corso di recitazione della Scuola d’arte cinematografica Gian Maria Volonté di Roma. Si è diplomato attore nel 2013 ed è stato scelto da Ettore Scola per interpretare Agenore (Age) & Scarpelli nell’ultimo film del regista, Che strano chiamarsi Federico, presentato alla 70ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Tre anni più tardi, nel 2016,  ha recitato anche nel film Sole cuore amore, regia di Daniele Vicari, ed è diventato famoso nello stesso anno interpretando uno dei protagonisti di Gomorra – La serie (2016), regia di Stefano Sollima, Francesca Comencini, Claudio Cupellini e Claudio Giovannesi.

Michele Rosiello, tra carriera e vita privata
Michele Rosiello e la fidanzata Denise Capezza (Facebook).

Nel 2017-2018 ha interpretato il commissario Alessandro Ferras, uno dei protagonisti de L’isola di Pietro, per la regia di Umberto Carteni nella prima stagione e poi di Giulio Manfredonia e Luca Brignone. Nel 2019-2020 è entrato nel cast de La Compagnia del Cigno, serie tv creata e diretta da Ivan Cotroneo. Nel 2021 ha recitato nella serie tv Mina Settembre, diretta da Tiziana Aristarco. Poi è stato uno dei protagonisti della serie Netflix Guida astrologica per cuori infranti, una romantic comedy creata e diretta da Bindu De Stoppani e co-diretta da Michela Andreozzi. Dal 14 settembre 2023 è uno dei protagonisti di La voce che hai dentro, serie in onda su Canale 5.

Michele Rosiello: la vita privata

L’attore è fidanzato con Denise Capezza, una sua collega attrice nota al grande pubblico per aver partecipato a Gomorra – La serie.

Massimiliano Varrese: età, fidanzata e figli dell’attore concorrente del Grande Fratello 2023

Massimiliano Varrese, nato a Roma il 5 gennaio 1976, è uno dei concorrenti del Grande Fratello 2023. Nel 2015 ha conosciuto Valentina Melis, showgirl e conduttrice di Milano, con cui ha avuto una bimba di nome Mia.

Chi è Massimiliano Varrese

La sua passione per lo spettacolo è precoce. Varrese ha infatti frequentato una scuola di arti dello spettacolo a Roma, lo I.A.L.S. Il suo primo debutto in televisione si deve a Raffaella Carrà, che nel 1998 l’ha scelto come ballerino nei Carramba Boys per il programma Carramba!Che fortuna. Anche il suo esordio come attore si colloca nel 1998, quando è apparso nella miniserie Operazione Odissea. Ma è la quinta stagione della serie tv Carabinieri, in cui ha la possibilità di sperimentare le sue doti nella recitazione, a renderlo un volto noto al grande pubblico. Per lui sono continuati i successi e nel 2019 si è classificsto al secondo posto dell’edizione di Amici Celebrities. Prima di far ingresso, nel 2023, nella casa più spiata d’Italia.

Massimiliano Varrese partecipante al Grande Fratello Vip 2023
Conferenza stampa Grande Fratello Vip (Imagoeconomica).

La fidanzata Valentina Melis

Artista versatile, Melis è un’attrice e conduttrice televisiva italiana con cui Varrese ha avuto una figlia, Mia Varrese, nata il 10 marzo 2017. Ha 43 anni, è nata a Milano ma è di origini sarde. Ha esordito sul piccolo schermo con spot pubblicitari, divenendo in seguito protagonista del video di Vasco Rossi, suo cantante preferito, Ti prendo e ti porto via. Nel corso della sua carriera ha condotto, tra gli altri, programmi del calibro di It generation, E-News e The Box Game. Ha recitato anche in alcune sit-com come Piloti Medici miei e Don Luca e in vari film come Asfalto rosso e Loss of Memory.

Biografia e carriera di Massimiliano Varrese, ora al Grande Fratello Vip
Valentina Melis sul red carpet prima della proiezione de “Le streghe”, durante la 15esima Festa del Cinema di Roma (Gettyimages).

Seul, missile balistico lanciato dalla Corea del Nord

La Corea del Nord ha lanciato almeno un missile balistico non specificato verso il Mare dell’Est (Mar del Giappone), hanno detto le forze armate della Corea del Sud citate dalla Yonhap. I capi di stato maggiore congiunti hanno annunciato il lancio ma non hanno fornito ulteriori dettagli, in attesa di un approfondimento.

L’allerta diramata dalla guardia costiera giapponese 

Poco dopo la guardia costiera giapponese ha diramato un allerta relativo ad un altro lancio di un missile da parte della Corea del Nord. Lo riferisce la Tass.
L’ultima minaccia di Pyongyang è arrivata mentre il suo leader Kim Jong-un è in in Russia per incontrare il presidente russo Vladimir Putin. La Corea del Nord ha lanciato l’ultima volta due missili balistici a corto raggio il 30 agosto.

A Lampedusa sbarchi senza sosta, approdati altri mille

Soccorsi e sbarchi autonomi di migranti proseguono senza sosta a Lampedusa dopo i numeri record di martedì 12 settembre. Nel corso della giornata ci sono stati infatti 110 approdi per un totale di 5112 persone. Dalla mezzanotte sono stati registrati fino ad ora altri 23 arrivi con quasi mille persone. Decine e decine di migranti sono giunti con diverse imbarcazioni. Soccorritori e forze dell’ordine sono allo stremo: sono stati segnalati altri barchini in viaggio, ma anche migranti già sbarcati sulla terraferma.

Un neonato è morto in mare

Un neonato di 5 mesi è morto dopo essere finito in acqua al momento dello sbarco. La tragedia è avvenuta alle 4.18 circa, durante le caotiche operazioni di approdo dei 46 migranti soccorsi dalla motovedetta della Guardia costiera, quando più persone sono finite in acqua. Tutte sono state recuperate, così come è stato ripescato il cadavere del piccino. La salma è stata portata alla camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana, mentre la mamma del neonato si trova all’hotspot di contrada Imbriacola. La polizia ha chiesto, per la donna, un supporto psicologico. Della ricostruzione del caso si occupa la Capitaneria di porto.

Putin accoglie Kim Jong-un al cosmodromo di Vostochny: «Parleremo di tutto»

Il presidente russo Vladimir Putin ha accolto il leader nordcoreano Kim Jong-un al cosmodromo di Vostochny nella regione dell’Amur, proprio mentre Pyongyang lanciava missili balistici verso il mar del Giappone. Prima di visitare la struttura i due leader hanno incontrato brevemente la stampa. Alla domanda se la cooperazione tecnico-militare tra Russia e Corea del Nord sarebbe stata discussa nei negoziati, Putin ha risposto: «Parleremo di tutte le questioni, con calma. C’è tempo». Il dittatore nordcoreano dal canto suo ha confermato il pieno sostegno di Pyongyang a Mosca. «La Russia ora combatte per difendere la sua sovranità e difendere la sua sicurezza», ha detto Kim. «Spero che saremo sempre alleati nella lotta contro l’imperialismo». All’incontro è presente anche Kim Yo Jong, l’influente sorella di Kim, apparsa nei video condivisi sui social.

 

 

I valori della Borsa e dello spread di oggi 13 settembre 2023

Dopo una giornata contrastata per le Borse europee, con Milano che ha chiuso in leggero rialzo (+0,21%), la Borsa di Tokyo avvia la seduta all’insegna della cautela, seguendo la frenata degli indici azionari statunitensi.

I valori della Borsa e dello spread in tempo reale

2.50 – Tokyo, apertura in lieve ribasso (-0,10%)

La Borsa di Tokyo avvia la seduta all’insegna della cautela, seguendo la frenata degli indici azionari statunitensi, in particolare il listino tecnologico del Nasdaq, e in attesa di maggiori indicazioni dall’inflazione Usa. In apertura il Nikkei segna una variazione appena negativa dello 0,10% a quota 32.742,29, e una perdita di 34 punti. Sul fronte valutario lo yen torna a indebolirsi sul dollaro a 147,10, e a 158,30 sull’euro.

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