La Bce boccia la tassa sugli extraprofitti e invita alla cautela

La Bce boccia la bozza della cosiddetta tassa sugli extraprofitti delle banche. L’atteso parere dell’Eurotower, firmato da Christine Lagarde, oltre a evidenziare le critiche alla misura italiana, invita il Tesoro e il governo anche a considerare gli effetti negativi che l’imposta straordinaria potrebbe avere sul credito e sulla capacità delle banche di gestire il rallentamento economico. «Occorre prestare cautela per garantire che l’imposta straordinaria non incida sulla capacità dei singoli enti creditizi di costituire solide basi patrimoniali e di effettuare adeguati accantonamenti per maggiori svalutazioni e un deterioramento della qualità creditizia», scrive la Bce. «Limitare la capacità degli enti creditizi di mantenere posizioni patrimoniali adeguate o di costituire con prudenza accantonamenti nel contesto di una possibile flessione della qualità creditizia», osserva ancora Francoforte, «potrebbe mettere a repentaglio una regolare trasmissione delle misure di politica monetaria». La versione finale della misura, su cui il Mef da settimane è al lavoro per rivedere la base imponibile dell’imposta, potrebbe ridurne l’impatto dai 2,5 miliardi stimati a meno della metà.

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