Una canadairgreco è precipitato in un’area boscosa sopra la città di Karystos, sull’isola di Evia. Il velivolo dei vigili del fuoco stava sorvolando uno dei tanti focolai che tengono sotto scacco la Grecia da giorni. La caduta è stata ripresa in diretta dall’emittente televisiva Ert. Nel video si vede l’aereo perdere quota e poi schiantarsi all’interno di un canyon. Secondo quanto riferito dal portavoce dei vigili del fuoco ellenici, Yannis Artopios, a bordo del velivolo c’erano due persone.
Tre elicotteri di soccorso stanno sorvolando il luogo dell’incidente per tentare di verificare la situazione. Si tratti di un Super Puma, un AB-205 dell’Air Force e un S-70 della Marina militare. L’aereo, secondo i media, apparteneva al 355esimo squadrone tattico di supporto. Il mezzo è precipitato circa nove minuti dopo il decollo dall’aeroporto di Cefalonia. L’incidente potrebbe essere stato causato da un errore umano. Proprio sull’isola di Cefalonia si è verificato un caso simile nell’agosto del 2009, quando un canadair ha perso quota e si è schiantato a terra durante un intervento.
Commander, il pastore tedesco di Joe e Jill Biden, ha morso ben sette persone: in ospedale anche un agente del Secret Service. Secondo quanto riportato dal New York Post, gli attacchi sono avvenuti fra il settembre 2022 e lo scorso gennaio e «probabilmente» rappresentano solo un conteggio parziale visto che Commander è alla Casa Bianca da ben più tempo.
A regalare il pastore tedesco al presidente Biden furono il fratello e la cognata. Il cane, alla Casa Bianca, prese il posto di Major, adottato e riportato nella dimora dei Biden a Wilmington, in Delaware, dopo alcuni comportamenti aggressivi.
«Cammini per la strada, ti viene in mente un pensiero e lo twitti, ma se ti fermassi a pensarci per due minuti, o facessi un minimo sforzo per riflettere sull’argomento, non lo invieresti». Correva l’anno 2013 quando il famoso linguista Noam Chomsky (Sistemi di potere. Conversazioni sulle nuove sfide global, Ponte delle Grazie) invitava al pensiero critico e vigilante l’ancora ristretta cerchia di opinionisti del web. Oggi quella raccomandazione è peggio che patetica, considerato il twittaggio compulsivo dei nostri politici, anche quelli più seri. Carlo Calenda e Carlo Cottarelli, ben più di Matteo Salvini, segnalano come alla fregola twittarola sia difficile sottrarsi. La ricerca del like, come noto, è dopaminica: dà piacere e assuefazione parlare di sé. Dunque è politicamente irresistibile, anche perché componente fondamentale delle “guerre culturali” o meglio delle cultural war 2.0, per dirla con il titolo dell’eccellente analisi di Peter N. Limberg e Conor Barnes (The Memetic Tribes Of Culture War 2.0 | by The Stoa | The Stoa | Medium), che hanno il web e i social come terreno privilegiato di scontro politico. Ragioni e torti si regolano in Rete, con mobilitazione dei capi tribù e di tutti i seguaci, con largo uso di meme, lazzi, insulti, dileggi. Una deriva culturale il cui lo spirito dei tempi poggia sul fatto semplice ma drammatico che oggi tutti, ma proprio tutti, e non più solo giornalisti, comunicatori e leader d’opinione, possono dire, contraddire, commentare e opinionare sull’universo mondo. Anche con poca o nulla competenza specifica. Ma in numerosi casi con un indubbio e crescente riscontro di follower, like e condivisioni.
I twittatori star che si nascondono dietro nickname di fantasia
È proprio sugli opinionisti della domenica che abbiamo concentrato la nostra attenzione. “Abbiamo” si riferisce al sottoscritto e a Gloria Roselli e Ottavia Firmani, due laureande-laureate nel corso di Giornalismo e cultura editoriale dell’Università di Parma, con cui stiamo scrivendo un saggio sulle tipologie umane e professionali che hanno successo su Twitter e LinkedIn. Con esclusione dei “soliti noti” e inclusione invece di “gente normale” che, per le ragioni più diverse, sta avendo un certo successo con nickname di fantasia estrema e definizioni di sé bizzarre e stravaganti. Forti della capacità di riuscire, in certi casi con “cazzate epiche” a generare engagement da primato. È così che abbiamo scelto i due social più “auto-narrativi”, volendo comporre una sorta di “ pagine gialle”, di elenco che con il solo screen dei vari account, suddivisi per generi, svela un mondo che è sociale nel suo significato più estensivo e autentico. Chi sono, come mi presento e rappresento, quali fini perseguo, a che tipo di successo personale e/o professionale ambisco? Queste alcune delle domande che ci siamo posti e alle quali stiamo rispondendo. Oggi però vi parlerò solo di Twitter. Di LinkedIn vi dirò una prossima volta. Innanzitutto va segnalata la scarsità di studi, saggi e ricerche, di taglio socio-culturale, sociologico e psicolinguistico. Ne erano usciti parecchi nel primo decennio di questo secolo, ma poi il web e i social hanno quasi cessato di essere analizzati su punti e problemi specifici. Sul piano di una saggistica non episodica, Breve storia di Twitter di M Arcangeli (Castelvecchi , 2016) e allargando il discorso Nello smartphone di Narciso. Identità, pensiero e narcisismo nell’epoca del web di A.R.Pennella (Mimesis, 2020) sono forse le sole eccezioni nazionali segnalabili. Evidentemente Facebook & Co sono diventati d’uso così comune e diffuso, cioè banalizzati, da non essere più visti come oggetto di riflessioni, pensieri critici, questioni emergenti e dirimenti.
La seconda premessa è che non ci sono ricerche che valutino gli effetti e l’impatto di breve e di lungo periodo dell’opinionismo diffuso che circola sui social. Il sospetto, ma solo un sospetto, è che le star dei social siano in realtà come le monadi del filosofo Leibniz, cioè comunicanti ma solo al loro interno, nell’ambito della propria community. O non dissimili dalle bolle di sapone che non lasciano nulla proprio quando esplodono. Molto rumore per nulla, in ossequio all’impermanenza che regna sul web. Oppure molto rumore, ma solo all’interno di quella comunità informale – e sono tante- che si è venuta organizzando attorno al twittatore famoso. E qui si arriva al cuore della nostra riflessione e ricerca tesa a individuare personaggi e storie che non hanno precedenti e riscontri nella società pre-social, essendo prodotti peculiari ed esclusivi di Twitter, così come di Facebook, Instagram e TikTok. Trattasi appunto dei “commentatori della domenica” o “web star della porta accanto” intesi non solo come “illustri sconosciuti” che sono diventati dei super influencer (come nei casi di @Dio, quasi 1 milione di follower e di Spinoza @spinozait, 1,7 milioni di follower, ma conosciuto fuori dall’ambiente Twitter per il giornaliero medaglione satirico su Il Fatto quotidiano), ma anche come persone stimate nei propri ambiti professionali, però affermatesi fuori di essi, opinionando su temi politici o di costume, polemizzando e diventando dei pesci pilota digitali. Molto famosi, ma solo su Twitter.
Il bestiario degli opinionisti fai da te
Con queste avvertenze abbiamo individuato 14 macro-categorie selezionando all’interno di esse 20 profili rappresentativi della categoria. Una sorta di guida pratica ai tipi umani su Twitter. Ovviamente qui mi limiterò a segnalare alcuni casi emblematici di “opinionista fai da te”, che a partire dai nomi e dalle argomentazioni sono illustrativi della fenomenologia di Twitter. Che dice alla fine poco se si guarda ai “soliti notissimi” (Barack Obama, Elon Musk, Katy Perry, Justin Bieber) ma molto se invece si mettono assieme e compongono i “twittamenti” di un vero e proprio esercito di influencer dai nomi improbabili ma dai cospicui seguiti di follower. Quali ad esempio Il Triste Mietitore @tristemietitore (437.322), Comandante nebbia @mentecritica (108.247), Mangino Brioches @manginobrioches (59.865), Gianni Kuperlo-Parody @giannicuperloPD ( 60.397), La Figa di Mogano @RoteFuchs (36 mila). Come già detto si potrebbero scrivere numerosi saggi a partire da aspetti singolari di Twitter. Ad esempio che i profili parodia, che sono tanti (da quello di Confindustria a quelli di Crosetto e Renzi) talvolta sembrano più veri di quelli ufficiali. Che i follower di Papa Francesco (@pontifex) sono variabili a seconda dei profili di Pope Francis, Papa Francisco, Papa Franciscus (sempre lui: più che trino, quatrino). Che i giornalisti della Bbc, che ha più di 40 milioni di follower, si seguono solo fra di loro e sono 17. Che molti profili, anche di accademici seri e stimati, sono più divertenti di quelli di noti umoristi. Se Zerocalcare (@zerocalcare si descrive come «Presenza cosìcosi ma dizione perfetta», il cattedratico Vittorio Emanuele Parsi @VEParsi1 chiude la sua bio con «sono un rugbista» e l’economista Michele Boldrin mette in fila un lungo elenco di luoghi del mondo: sembra un’agenzia viaggi. Ma si potrebbe anche, forse si dovrebbe, inaugurare una riflessione sistematica sulla capacità complessiva dei social media di condizionare, in positivo o in negativo, il corso degli eventi. Alla luce soprattutto dell’impatto travolgente che sta subendo l’intero processo democratico per effetto delle applicazioni di Intelligenza artificiale e il processamento velocissimo di quantità imponenti di Dati (Big Data).
Noi però abbiamo scelto la prospettiva più umana e quotidiana dei “twittatori della domenica”, che tuttavia compongono un vasto e vario campionario di umanità da social, ovvero di persone che forse non sono come si rappresentano, però vorrebbero essere. E Twitter gliene offre l’occasione. Proiezioni ideali di sé, anche quando trasfigurate, che comunque mobilitano decine di migliaia di seguaci e con taluni tweet capitalizzano centinaia di migliaia di visualizzazioni. Ovviamente chiedersi quanto concorreranno alla formazione del consenso o comunque a influenzare le pubbliche opinioni o, al contrario, se non condizionino in nessun modo la realtà alla quale si riferiscono o si oppongono sono le classiche domandone che sollecitano progetti di ricerca strutturati. Tuttavia se consideriamo, anche in modo esplorativo e un po’ random, i canoni espressivi, il tono ma pure i contenuti delle conversazioni e le auto-narrazioni dei twittatori anonimi di successo si materializzano spaccati sociali illuminanti. Che dicono tanto su come i social media ci stanno cambiando e liberando, perlopiù in senso negativo, dalle regole di comportamento tradizionali e dal rispetto di apparenze che non sono sempre e solo finzioni e inganni. Ironie, sarcasmi, battute, polemiche a perdere, narcisismi non dissimulati, faziosità dichiarata, toni di chi la sa più lunga e mal sopporta obiezioni sono la cifra dei twittatori della domenica. Un piccolo esercito, come s’è già detto, racchiuso in 14 macro-categorie ( da “ironia da tastiera”, “calcio all’italiana” e “Twitter in fiore, gli opinioniti sanremesi” a “tutto il trash della rete”, “professione politwittologo” e “anarchici della domenica”). Che fanno un totale di 280 account e altrettanti screen dei profili: da sfogliare e vedere per rendersi conto , come scrive Azael@azael che «per essere un mondo senza alcun senso, senza scopo e senza redenzione, non si mangia neanche male».
Wang Yi è il nuovo ministro degli Esteri della Cina. Lo annunciano i media ufficiali della Repubblica Popolare dopo giorni di voci sulle sorti dell’ormai predecessore Qin Gang, scomparso dalla scena pubblica da un mese esatto. L’agenzia ufficiale Xinhua scrive di una decisione adottata alla quarta sessione del Comitato permanente della XIV Assemblea nazionale del popolo all’indomani di una riunione del Politburo, in linea con le disposizioni in vigore dal 2021.
Ultima apparizione pubblica il 25 giugno: aveva ricevuto il vice ministro degli Esteri russo
Non sono state fornite motivazioni per la decisione e dunque permane il mistero attorno alle sorti di Qin, rimosso dall’incarico ma soprattutto sparito dalla scena pubblica in un momento molto importante per la diplomazia di Pechino: aveva avuto un ruolo chiave nel riallacciare i rapporti con gli Stati Uniti dopo il caso del pallone spia, tanto da incontrare il segretario di Stato americano, Antony Blinken, durante la sua visita a Pechino a metà giugno. L’ultima apparizione di Quin risale al 25 giugno, giorno successivo alla fallita rivolta della Wagner, quando aveva ricevuto il vice ministro degli Esteri russo Andrey Rudenko. Quel giorno era stato ripreso sorridente al fianco del numero due della diplomazia di Mosca, dopo aver incontrato anche funzionari dello Sri Lanka e del Vietnam.
Qin potrebbe essere stato allontanato a causa di una relazione extraconiugale
Il governo cinese nelle scorse settimane ha giustificato la sua assenza con non meglio specificati motivi di salute. Ma sono in molti a essere certi che dietro la sua “sparizione” ci sia una relazione extraconiugale con una famosa giornalista cinese, Fu Xiaotian dell’emittente Phoenix Tv, dalla cui potrebbe essere nato persino un figlio. A novembre 2022 Fu ha avuto un bambino, senza rivelare il nome del padre, e a marzo dello stesso anno, quasi nove mesi prima, aveva intervistato Qin nel programma Talk with World Leader. Si tratta di speculazioni, ma anche la giornalista da aprile è sparita dalla circolazione.
Matteo Paolillo, attore e musicista , debutta live con una serie di concerti nelle principali città italiane. Il giovane è protagonista e autore di diversi brani della colonna sonora della serie evento Mare Fuori.
Le date del tour di Matteo Paolillo
L’artista sarà il 29 novembre all’Alcatraz di Milano, il 2 dicembre al Gran Teatro Geox di Padova, il 5 dicembre al Teatro Concordia di Venaria Reale, il 7 dicembre all’Estragon di Bologna, il 16 dicembre all’Atlantico di Roma e il 21 dicembre al Palapartenope di Napoli. In scaletta anche brani del nuovo disco Come te, progetto di 11 tracce con i featuring di Gelo e Clementino, incorniciate dalla produzione di Lolloflow. Le canzoni, influenzate dall’hip hop, spaziano dall’italiano al napoletano.
Chi è
Matteo Paolillo è nato a Salerno nel 1995 e ha iniziato a recitare a 13 anni in una piccola compagnia salernitana. A 18 anni si è trasferito a Roma dove ha proseguito gli studi al conservatorio teatrale di Gianni Diotajuti, per poi diplomarsi nel 2019 al Centro Sperimentale di Cinematografia. Il suo debutto sul piccolo schermo è avvenuto nel 2016. Oltre alla recitazione si è avvicinato al mondo della musica e in particolare al rap, e nel 2017 ha fondato la Suba Crew. Nel 2020 è su Rai 2 nella serie Mare Fuoricon la regia di Carmine Elia e ha lavorato al suo primo EP da solista, Edo, approfondendo il mondo del personaggio da lui interpretato nella serie. Sempre nel 2020 è stato in tv con Vivi e Lascia Viveredi Pappi Corsicato e al cinema con Famosa di Alessandra Mortelliti. Il 24 febbraio 2023 ha pubblicato il singolo Origami all’alba, certificato Platino.
Il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, ha annunciato che il Cdm delibererà lo stato d’emergenza. Lo ha fatto durante un’intervista a SkyTg24 in cui ha parlato di quanto sta accadendo tanto al Nord quanto al Sud Italia, tra maltempo ed emergenza incendi. Il ministro ha parlato di «una delle giornate più difficili per l’Italia». E ha sottolineato che sud e nord sono «due facce della stessa medaglia: il cambiamento climatico».
Musumeci: «La tutela del territorio una priorità»
Musumeci ha parlato innanzitutto del programma del governo per affrontare la situazione: «Ormai la tutela del territorio, me lo diceva anche la premier Giorgia Meloni con la quale mi sono sentito poco fa, non è più uno dei punti programmatici, ma è la priorità dell’agenda politica a qualunque livello, regionale, nazionale ed europeo. Su questo punto sottolineo che è fondamentale che l’Unione Europea si rifornisca di canadair e velivoli atti allo spegnimento degli incendi boschivi, altrimenti ci ritroveremo ancora in queste situazioni, come stiamo vedendo anche in Grecia, che definisco disastrose. Dobbiamo stare in allerta, non siamo preoccupati, ma occupati, come sta avvenendo in questi giorni 24 ore su 24. Nel sud ci si aspetta una diminuzione del caldo, nel nord il maltempo però può ancora perdurare, quindi massima allerta per ragioni diverse, ma che sono due facce della stessa medaglia: il cambiamento climatico».
L’emergenza in Sicilia: «Salvare in salvabile»
«Dobbiamo tentare di salvare il salvabile», ha poi continuato, parlando dell’emergenza incendi in Sicilia. Il ministro catanese è stato presidente della Regione siciliana e conosce bene il territorio: «C’è lo scirocco che non consente ai velivoli di alzarsi in volo per spegnere gli incendi, dall’altra parte c’è il caldo, 45, anche 48 gradi in alcune parti dell’isola. Stiamo facendo il possibile, dai vigili del fuoco ai volontari della protezione civile, ma la forza della natura tende a sopraffare quella dell’uomo. È un momento drammatico in alcune realtà della Sicilia». Musumeci parla anche dei blackout a Catania: «Si è compreso come i cavi sottoterra, anche a 50 o più centimetri, vanno in tilt perché non riescono a sopportare il caldo. L’asfalto arriva a 55, 60 gradi, cose mai viste».
Il ministro: «Il Cdm delibererà lo stato d’emergenza»
Musumeci si è concentrato poi sulla Lombardia, che ha chiesto lo stato d’emergenza: «Lo chiederanno anche le altre regioni, parlato anche con il presidente del Veneto in questo senso. In questo momento è importante che il governo regionale delimiti le zone colpite, faccia una prima quantificazione del danno, e poi deliberi al governo nazionale la richiesta. Il governo nazionale anche attraverso la protezione civile effettuerà un sopralluogo, si verificherà la consistenza dei parametri e delle condizioni di calamità, e di conseguenza il CdM delibererà. Serve prudenza, attenzione soprattutto nei confronti degli anziani, delle persone sofferenti, da domani, quando speriamo la calamità sarà soltanto un ricordo, noi avremmo la necessità di rimetterci attorno a un tavolo e capire come fare per affrontare questo sconvolgimento del clima che ci impone nuovi sacrifici».
Un palinsesto ricco di offerte quello di Netflix per il mese di agosto 2023, tra novità e graditi ritorni come Avvocato di difesa 2 con i cinque episodi finali e la seconda stagione di Heartstopper. Anche sul fronte film, la piattaforma è pronta a non deludere con l’uscita dell’attesissimo Heart of Stone con Gal Gadot. Di seguito le migliori uscite del mese tra serie tv, film e documentari.
Netflix, le serie tv in uscita ad agosto 2023
Avvocato di difesa 2 – disponibile dal 3 agosto. La serie, tratta dal libro Il quinto testimone della saga di romanzi di Michael Connelly, ritorna con gli ultimi cinque episodi della seconda stagione. Mickey, dopo essere stato picchiato quasi a morte, torna a concentrarsi sul caso di Lisa. Come andrà a finire?
Heartstopper 2 – disponibile dal 3 agosto. La storia d’amore è pronta a tornare con i suoi nuovi episodi.
Mech Cadets-disponibile dal 10 agosto 2023. La serie d’animazione basata sul fumetto di Greg Pak, Mech Cadets, racconta la storia di una nuova recluta dell’ambita forza dei Mech Cadets che combatte gli invasori alieni con Robo Mech all’avanguardia.
One Piece – dal 31 agosto. È una delle serie più attese di tutto l’anno, tratta dal manga scritto da Eiichiro Oda. Un’avventura leggendaria ambientata in alto mare con Monkey D. Luffy, il giovane avventuriero alla ricerca del leggendario tesoro disposto a fare tutto per diventare il re dei Pirati.
Netflix, i film in uscita ad agosto 2023
Marry my dead body – dal 10 agosto. Un giorno un agente di polizia trova una busta rossa matrimoniale prima di scoprire che il proprietario è un fantasma che gli chiede di sposarlo per potersi reincarnare.
Heart of Stone – disponibile dall’11 agosto. L’atteso film con Gal Gadot è uno spy drama che vede l’attrice nei panni di un’agente dei servizi segreti, Rachel Stone, arruolata per mantenere la pace mondiale e per difendere il Codice Cuore.
The Monkey King – disponile dal 18 agosto. Una commedia d’azione per famiglie che vede una scimmia e il suo magico bastone da combattimento in un’epica missione per sconfiggere oltre 100 demoni.
Netflix, i documentari in uscita ad agosto 2023
Untold- Jake Paul the problem child – disponibile dal 1 agosto. Il nuovo documentario di Netflix è una coraggiosa analisi su come un ragazzino spaventato dell’Ohio si sia trasformato in una celebrità su Internet diventando il personaggio più polarizzante dello sport.
Poisoned, il pericolo nel piatto – disponibile dal 2 agosto. Il documentario denuncia gli scandali dell’industria alimentare americana e la qualità degli alimenti alla mercé di patogeni mortali come l’Escherichia coli e la salmonella.
Untold, Johnny Football – disponibile dall’8 agosto. È dedicato alla più grande star dello sport statunitense, Johnny Football, e alla sua personalità carismatica che ha conquistato l’America.
Untold, hall of shame– disponibile dal 15 agosto. Il documentario racconta il più grande scandalo di doping che ha coinvolto noti atleti come la star del baseball Barry Bonds e le leggende dell’atletica leggera Marion Jones e Tim Montgomery.
Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, intervenuto durante l’evento L’Italia dei sì ha dichiarato: «Sono pronto a tornare a un referendum argomentando il perché all’Italia convenga arrivare al nucleare pulito e di ultima generazione» aggiungendo che «bisogna superare il no frutto dell’emozione di qualche decennio fa».
Salvini si è definito «un nuclearista convinto»
Il vicepremier ha inoltre affermato: «Se tornassimo domani, come io auspico e cercherò di fare convocando un tavolo sul nucleare, nella famiglia del progresso e dello sviluppo, in sette anni si ha un primo reattore modulare operativo. Dobbiamo diventare autonomi sull’energia da ogni punto di vista e non possiamo precluderci nessuna fonte di produzione energetica, ivi incluso il nucleare». Salvini, che si è definito «un nuclearista convinto, ma non per tifo», ha mostrato le slide delle centrali in Europa a partire dalle 56 in Francia (più una in costruzione), le 15 in Ucraina (e due in costruzione), le nove nel Regno Unito (e due in costruzione), le sette in Spagna e le sei in Svezia e in Repubblica Ceca.
Il «vantaggio competitivo» dei Paesi che producono energia con il nucleare
Il ministro ha concluso dicendo: «Siamo circondati da Paesi che producono energia tramite il nucleare e hanno un vantaggio competitivo nei confronti delle nostre aziende che alla lunga è difficile da sostenere. Quello che mi fa imbestialire è che ci sono aziende, ingegneri e ricercatori italiani eccezionali che vanno all’estero a costruire quello di cui avremmo bisogno nel nostro Paese».
«Unità del club e di tutti gli ucraini nel loro desiderio di vittoria». Con queste parole la Dynamo Kyiv ha presentato le maglie da gara per la stagione calcistica 2023-24, che partirà venerdì 28 luglio, firmate per il sesto anno consecutivo da New Balance. Particolare lo spot ufficiale, che presenta chiari e inconfondibili riferimenti all’invasione russa. Nel filmato infatti i tifosi della squadra allenata da Mircea Lucescu, con indosso il kit dei loro beniamini, si trovano per strada quando improvvisamente sentono gli allarmi antiaerei. Si dirigono dunque verso uno dei tanti rifugi della capitale ucraina, dove attendono la fine dell’attacco russo guardando filmati di vecchie partite. Intanto i calciatori hanno concluso il ritiro in Austria e fatto rientro nella capitale per iniziare la preparazione al loro primo incontro in campionato. Esordio in programma per il 30 luglio contro il modesto Klub Mynaj.
Dynamo Kyiv, su tutte le maglie campeggia la bandiera dell’Ucraina
Invariate le colorazioni delle tre maglie rispetto alla stagione precedente. La divisa di casa è nuovamente bianca con numeri e dettagli in azzurro che richiamano alla memoria la lunga storia vincente del club. Spicca il motivo a rombi sul petto, in riferimento allo stemma della squadra per indicare il «ricco patrimonio della società». Sotto il colletto campeggia la bandiera dell’Ucraina, mentre sul retro si può leggere FCDK, acronimo di Football Club Dynamo Kyiv. Invariata anche la maglia da trasferta, che presenta colori invertiti rispetto a quella casalinga. Differente però il motivo sulla parte anteriore, dato che i rombi lasciano il posto a linee circolari che si estendono verso l’esterno. Patriottica invece la terza maglia, che anche per il 2023-24 si presenta con i colori giallo e blu della bandiera nazionale.
Per la realizzazione di ciascuna casacca, New Balance ha tenuto conto delle richieste dei calciatori. «È bello che l’azienda ascolti i nostri consigli», ha detto il centrocampista e capitano della squadra Serhii Sydorchuk. «Lotteremo per il titolo». La nuova divisa è già in vendita dal 18 luglio scorso sugli store ufficiali online e nei negozi della capitale. In 95 anni di storia, la Dynamo Kyiv ha vinto 29 volte il campionato nazionale, l’ultima volta nella stagione 2020-21, e si è aggiudicata 22 coppe di Ucraina e 12 Supercoppe nazionali. A livello europeo ha invece vinto due Coppe delle Coppe e una Supercoppa Uefa nel 1975 contro il Bayern Monaco. Nel 2023-24 la Dynamo parteciperà alla Conference League dopo il quarto posto in campionato della stagione 2022.
Sono stati condannati rispettivamente a quattro anni e sei mesi e a tre anni e nove mesi di reclusione i due giovani di 21 e 26 anni, irregolari in Italia e di origine egiziana, accusati di aver rapinato, il 23 dicembre 2022, Federico Salvini, il figlio ventenne del leader della Lega e ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini. Lo ha deciso con rito abbreviato il gup di Milano Guido Salvini, a seguito dell’inchiesta della Squadra mobile e del pm Barbara Benzi che a inizio gennaio 2023 aveva portato all’arresto dei due, imputati anche nel processo per un’altra rapina a un passante del 25 dicembre.
Riconosciute per entrambi le attenuanti generiche
Secondo la ricostruzione delle indagini, uno dei due rapinatori (entrambi poi hanno confessato), il più giovane, era stato riconosciuto dalla vittima come autore materiale della rapina, mentre il complice era stato individuato come colui che avrebbe fatto da “palo”. Federico Salvini, in via Jacopo Palma a Milano, era stato minacciato con un coccio di bottiglia e aveva dovuto consegnare ai due il cellulare e i contanti che aveva nel portafogli. Il giudice ha riconosciuto per entrambi le attenuanti generiche, equivalenti alle aggravanti, anche perché, pare attraverso una colletta di amici, sono riusciti a versare un risarcimento per le due vittime (tra cui il figlio di Salvini) di qualche centinaio di euro. Federico non si è costituito parte civile nel procedimento e non era assistito da un legale in udienza. I due, a pena espiata, come ha stabilito il gup, dovranno essere espulsi.
I deputati della Duma di Stato russa hanno approvato in seconda e terza lettura il disegno di legge che prevede l’innalzamento dell’età alla leva a 30 anni. Ora il documento deve essere approvato dal Consiglio della Federazione, dopodiché sarà firmato dal presidente Vladimir Putin, per poi entrare in vigore il primo gennaio 2024: nessun periodo transitorio fino al 2026, come originariamente previsto. Il ministero della Difesa di Mosca aveva proposto di modificare i limiti dell’età militare a dicembre del 2022, innalzando quello inferiore da 18 a 21 anni e quello superiore dai 27 a 30 anni. E solo quest’ultimo è stato cambiato: l’obiettivo è garantire il reclutamento di circa 147 mila coscritti, che è già stato il numero di soldati arruolati durante la campagna di arruolamento primaverile di quest’anno.
Invariato il limite inferiore: «Molti ragazzi vogliono servire all’età di 18 anni»
Andrey Kartapolov, capo del Comitato per la Difesa della Duma, a dicembre aveva giustificato così la necessità di alzare il limite inferiore dell’età della leva: «Invece di un coglione appena uscito da scuola, l’esercito chiamerà una persona abbastanza adulta». Passati sette mesi si è rimangiato tutto, annunciato che la Duma ha deciso di non toccare la soglia inferiore «perché molti ragazzi vogliono andare a servire all’età di 18 anni». In più, ha aggiunto, la Russia sia affrontando «una grave situazione demografica» che «incide sul volume delle risorse da mobilitare». Per cui meglio ampliare la platea di reclute, anziché spostare semplicemente in avanti i limiti della leva. In Russia il servizio militare di un anno è obbligatorio.
Putin ha appena alzato di cinque anni il limite massimo di età per i riservisti
Il sì della Duma arriva a stretto giro dalla firma apposta lunedì da Putin su un decreto che dal 2024 al 2028 ha aumentato di cinque anni il limite massimo di età per i riservisti. Secondo quanto pubblicato sul portale ufficiale degli atti giuridici, i limiti di età aumentano da 35 a 40 anni per soldati, marinai, sergenti; da 45 a 50 anni per capisquadra e marescialli; da 50 a 55 anni per i guardiamarina. Per gli alti ufficiali, il limite di età per i riservisti ammissibili alla mobilitazione diventerà invece di 65 anni mentre per gli altri ufficiali sarà portato a 60. Le modifiche consentono inoltre alle forze armate russe di firmare contratti con cittadini stranieri di età inferiore ai 52 anni.
Sono giorni difficili per la Sicilia e i siciliani. Le temperature sempre più alte hanno creato disagi a gran parte della popolazione, con blackout elettrici e problemi idrici soprattutto nel sud-est dell’isola. A questo si sono aggiunti gli incendi. Le fiamme stanno devastando i boschi lungo le colline palermitane, catanesi e messinesi. Decine i comuni coinvolti, anche nella parte meridionale della Regione. La popolazione è spaventata ed esasperata e anche per questo in tanti hanno criticatoChiara Ferragni che si trova in vacanza sull’Isola. L’influencer nelle ore scorse ha pubblicato alcuni selfie al tramonto da uno yacht ed è stata bersagliata dai commenti negativi. Nella tarda mattinata del 25 luglio l’imprenditrice ha poi lanciato un messaggio nelle story: «Siciliani, spero stiate bene».
Le critiche al post con scritto: «A good Monday»
Il post che è ha scatenato le polemiche è stato quello pubblicato nella tarda serata del 24 luglio, prima che la situazione in Sicilia degenerasse. Chiara Ferragni ha pubblicato alcuni selfie al tramonto scrivendo: «A good Monday». Da lì sono partite decine di commenti negativi. «La Sicilia va in fiamme, lei dallo yacht ci saluta con “good monday”…», le scrive un utente. E ancora: «Good Monday taggato in Sicilia mentre la gente non ha l’acqua corrente.. magari si poteva aspettare qualche giorno prima di postare, o scrivere qualcosa di diverso o al limite togliere la localizzazione in Sicilia; insomma il tatto un po’ manca..». C’è anche chi le contesta le origini siciliane: «Chiara Ferragni orgogliosa dice di essere per metà catanese, però della situazione disastrosa della città natale di sua madre IL SILENZIO».
Chi la difende: «Una influencer non è per forza un esempio»
Dopo le critiche, il dibattito si è acceso. C’è anche chi la difende: «Per me essere influencer non significa essere per forza un esempio. È l’imprenditrice Chiara Ferragni, perché mai devo aspettarmi una consapevolezza su ciò che accade nel mondo? Credo sbagli la gente a catalogare gli influencer in un’unica categoria». E poi: «Milano mezza distrutta ma i Maneskin che pensano al loro concerto a San Siro vanno bene, incendi in Sicilia ma Chiara Ferragni che è in vacanza in un posto senza incendi e sta bene e mette una foto è da condannare. Complimenti per la coerenza».
Brando Pacitto, nato a Roma l’1 marzo 1996, è un attore italiano. Nel 2016 ha ricevuto, alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, il Premio Pasinetti per la sua interpretazione nel film Piuma di Roan Johnson. L’anno seguente ha vinto il Premio Guglielmo Biraghi come migliore attore per L’estate addosso di Gabriele Muccino e Piuma.
Brando Pacitto: biografia e carriera
Brando ha iniziato a recitare nel laboratorio teatrale dell’attore e drammaturgo Thomas Otto Zinzi. Ha poi esordito in televisione con il film La sacra famiglia, per la regia di Raffaele Mertes (2006). L’anno seguente ha preso parte a Liberi di giocare di Francesco Micchiché accanto a Pierfrancesco Favino e a Isabella Ferrari. Nel 2009 ha interpretato il ruolo di Lorenzo nel film tv Al di là del lago per poi continuare a recitare nella fiction omonima, sequel del film. Due anni dopo è stato nel cast di Dov’è mia figlia diretto da Monica Vullo, con Claudio Amendola e Serena Autieri, mentre nel 2012 è stato Simone Annichiarico nella fiction Walter Chiari – Fino all’ultima risatadiretta da Enzo Monteleone.
Pacitto è diventato famoso per la fiction di Rai 1 Braccialetti rossi in cui interpreta il ruolo di Vale, uno dei ragazzi protagonisti. Altro successo per lui è stata la partecipazione al film di Gabriele Muccino L’estate addosso nonché al video musicale dell’omonima canzone di Jovanotti. L’ultima serie tv degna di nota a cui ha preso parte è Baby, distribuita su Netflix.
Brando Pacitto: la vita privata
L’attore è molto riservato, e parla poco della sua vita dal punto di vista sentimentale. Nel 2018 in molti gli avevano attribuito un flirt con Sofia Viscardi, influencer e scrittrice del libro Succede. I due ragazzi si erano incontrati sul set dell’omonimo film, in cui Brando interpretava uno dei protagonisti, ma la loro presunta storia d’amore non è mai stata confermata. Nel 2016, durante un’intervista al settimanale F, aveva dichiarato essere fidanzato con una ragazza di nome Gaia.
Che questa volta Andrea Giambruno abbia passato il segno? Dentro Mediaset monta la fronda contro il compagno della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che a più riprese con toni da bulletto ha irriso gli allarmi sul cambiamento climatico e coloro, scienziati o giornalisti, che con sempre più preoccupazione li stanno rilanciando. Specie dopo la notte da incubo del 25 luglio, quando alle 4 di mattina su Milano si è scatenato un inferno di vento, pioggia e grandine che ha divelto tetti di case e alberi come fossero stuzzicadenti. Ma è da giorni non si parla d’altro che del caldo atroce che sta investendo l’Italia (e l’Europa), con picchi di temperature mai visti e violentissime bombe d’acqua. Eppure il conduttore di Diario del Giorno, striscia quotidiana in onda su Rete4, martedì 18 luglio aveva detto che il caldo terribile di questa estate «non è poi una grande notizia». Sbugiardato in diretta con schiena dritta dall’inviata Rossella Grandolfo, Giambruno aveva tagliato corto togliendole il collegamento.
Ho voglia di recapitare una medaglia all'inviata di Retequattro e di Andrea Giambruno, compagno di Giorgia Meloni, che risponde al parterre negazionista organizzato in studio dal conduttore citando la scienza, i dati e l'IPCC. Ovviamente il conduttore le toglie la parola. pic.twitter.com/VI1glPGdl5
Poi sono arrivate le tempeste che hanno colpito Milano e l’hinterland (tra cui una violentissima a Cologno Monzese, da dove Giambruno trasmette). Così il conduttore tornato suo malgrado sotto i riflettori. A tirarlo in ballo però non sono stati i supporter di Greta Thunberg o gli ‘ecovandali’ contro cui un giorno sì e l’altro pure si scaglia Matteo Salvini, ma sue colleghe in Mediaset. In particolare Lella Confalonieri, nipote del presidente del Biscione e vicedirettrice di Tgcom24.
«No ma tutto bene, a luglio di solito il tempo è questo #nonecambiatoniente», ha twittato dopo il nubifragio, attaccando poi direttamente Giambruno nella risposta a Marco Gervasoni, editorialista de Il Giornale, il quale aveva commentato: «Secondo Hoara Borselli e il ministro della Difesa, sì». Così Confalonieri: «Anche il signor Meloni però».
Eh sì, aspetta, chi l’aveva detto?…l’ho sentito in quel programma di Rete4… Diario del Giorno?….
A Confalonieri ha fatto da sponda Laura Cannavò, storica giornalista politico-parlamentare di Mediaset: «Eh sì, aspetta, chi l’aveva detto?…L’ho sentito in quel programma di Rete 4… Diario del Giorno?….».
Non solo. Si aggiunge alla lista anche Stefania Cavallaro, conduttrice dell’edizione serale del Tg4 che, su Twitter, ha postato un video di un albero divelto in Brianza con l’hashtag #CambiamentoClimatico. Chi ha orecchie per intendere, intenda.
Il compagno di Meloni era già stato smentito in diretta tv dall’inviata
Impossibile per Confalonieri e Cannavò non ricordare le parole con cui Giambruno irrideva il cambiamento climatico. «Oggi è il grande giorno del grande caldo torrido e qualcuno si chiede se sia una novità che nel mese di luglio si raggiungano queste temperature. Secondo noi non è poi una grande notizia però in effetti si continua a parlarne e dibattere», aveva detto a Diario del Giorno. Spalleggiato da Vittorio Feltri («Gli ecologisti sono dei conformisti che parlano di caldo record, ma è sempre stato così a partire dagli Anni 80»), il compagno della premier ha poi dato la parola a Grandolfo collegata da Bari. «Scusate ma dico anche la mia, ci sentiamo di dare ragione agli scienziati dell’Ipcc dell’Onu, che studiano tutto questo e che purtroppo per tutti noi hanno confermato che le ondate di calore rispetto agli Anni 80 sono aumentate e soprattutto si sono ravvicinate di gran lunga», aveva detto l’inviata. E poi, dopo lunghi attimi di silenzio imbarazzato di Giambruno: «Chiedo scusa, mi ero segnata alcune temperature della giornata di oggi. Per esempio a Roma fanno 42 gradi. Qui in Puglia oggi a Taranto non ricordiamo a memoria diverse giornate in cui si arriva a 44 gradi». A quel punto il conduttore aveva congedato l’inviata, interrompendo bruscamente il collegamento. Una censura imbarazzante, esercitata solo da chi evidentemente si sente di poter fare ciò che vuole senza che chi ha la responsabilità dell’informazione Mediaset possa muovergli alcun rilievo. Anzi, tale da meritargli una promozione: a settembre il signor Meloni si trasferirà da Milano e Roma, e avrà una trasmissione tutta sua.
Doppio argento per l’Italia ai Mondiali di nuoto in corso a Fukuoka. Prima è stata Simona Quadarella a vincere la medaglia nei 1500 metri stile libero. L’azzurra ha chiuso in seconda posizione alle spalle della super campionessa americana Katie Ledecky, che ha conquistato il quinto oro sulla distanza nelle ultime sei edizioni dei Mondiali. Bronzo per la cinese Li. Pochi minuti più tardi è stato Thomas Ceccon a chiudere secondo nei 100 dorso, beffato statunitense Ryan Murphy, che lo ha superato di appena 5 centesimi.
Simona Quadarella argento nei 1500 sl
Simona ha nuotato in 15’43″31 (contro i 15’26″27 della prima classificata), un tempo che le ha permesso di salire sul podio a quattro anni di distanza dall’ultima volta. Queste le prime dichiarazioni rilasciate ai microfoni di RaiSport e Sky: «Sono proprio contenta, è come essermi tolta un peso. Non pensavo neanche di fare 15’43”. Questa medaglia significa tanto, non la prendevo da quattro anni e da allora volevo riprendermi questi 1500 e ce l’ho fatta. Non è stato facile quest’anno sotto tutti i punti di vista, ci vuole tanto allenamento ma anche tanto equilibrio mentale che avevo perso. Ero tesissima prima della gara».
Quadarella: «Il mio obiettivo era arrivare seconda»
La campionessa ha aggiunto, a proposito del fenomeno Ledecky: «Avevo un po’ di paura a stare accanto a lei. Sono contenta perché nella prima metà della gara non ero nemmeno troppo lontana, poi lei è fortissima ma il mio obiettivo era arrivare seconda e così è stato. Sono felice, in acqua mi sono sentita bene e adesso sono al settimo cielo».
Thomas Ceccon argento nei 100 dorso
Non solo Quadarella nella giornata di oggi. Thomas Ceccon ha vinto la medaglia d’argento nei 100 dorso ai mondiali di nuoto in corso a Fukuoka. L’azzurro, già alla terza medaglia in questa rassegna iridata, ha chiuso alle spalle dello statunitense Ryan Murphy, che ha fatto segnare il tempo di 52?22, di poco inferiore al 52”27 dell’italiano. Anche la medaglia di bronzo è andata ad un atleta Usa, Armstrong.
Ceccon: «Ho buttato l’arrivo e l’oro»
Il classe 2001 avrebbe vinto la medaglia d’oro se avesse confermato il crono della semifinale di 52”16. Ceccon a fine gara è amareggiato: «Ho nuotato un po’ peggio di ieri, sono contento ma ho buttato l’arrivo e loro. Ieri in semifinale ho nuotato più tranquillo, capita anche questo. Sapevo che detenevo il titolo, viviamo di questo, forse non sono abituato a fare gara con chi pasa più forte, in mezzo forse non era migliore».
Come anticipato da Live Nation lo scorso 20 luglio, alle ore 9.00 di martedì 25 luglio si è aperta la primissima fase della prevendita esclusiva per i biglietti dei concerti dei Coldplay in programma allo stadio Olimpico di Roma a luglio 2024. Purtroppo, non tutto è andato come previsto e in molti hanno faticato ad avere accesso a Ticketmaster, oppure si sono ritrovati ad attendere in un’infinita coda online.
Aperte le prevendite online per i concerti dei Coldplay a Roma nel 2024
Una volta scattata l’ora X, sono stati in tantissimi a provare ad entrare nel sito per accaparrarsi almeno un biglietto. L’incredibile affluenza di utenti a Ticketmaster, però, come spesso accade in questi casi ha mandato in crash il sistema, rallentando enormemente le operazioni di completamento dell’ordine. Altri utenti hanno invece lamentato codici di accesso non funzionanti e, in generale, file chilometriche con migliaia e migliaia di utenti in sala d’attesa. In breve tempo, l’hashtag #ColdplayRoma è diventato TT su Twitter (il social pronto a diventare X), con centinaia di utenti che si lamentavano del malfunzionamento della piattaforma e della fatica che hanno fatto per accedere alle prevendite. Qui alcuni dei tweet apparsi online.
Chi non è riuscito a prendere i biglietti per le prime due tappe annunciate, ad ogni modo, non dovrebbe disperare, visto e considerato che sempre in mattinata la band ha deciso di aggiungere, a sorpresa, ben due nuove date del Music Of The Spheres World Tour nel nostro Paese. Proprio alla luce dell’enorme richiesta, il gruppo di Chris Martin ha annunciato l’arrivo di due appuntamenti live il 15 e 16 luglio, oltre a quelli già confermati del 12 e 13 luglio. Per gli utenti registrati alla pre-sale del sito Coldplay.com, i biglietti sono già disponibili. La prevendita su Live Nation prenderà invece il via dalle 9.00 di mercoledì 26 luglio.
I Coldplay annunciano la QUARTA ed ultima data del Music Of The Spheres World Tour a Roma!
Stasera 25 luglio 2023 andrà in onda su Canale 5 il film 7 ore per farti innamorare, alle ore 21.20. La commedia romantica è stata diretta da Giampaolo Morelli che ha collaborato con Gianluca Ansanelli per scrivere la sceneggiatura. Nel cast figurano lo stesso Giampaolo Morelli, Diana del Bufalo, Serena Rossi e Fabio Balsamo.
7 ore per farti innamorare, trama e cast del film in onda stasera 25 luglio 2023 su Canale 5
La trama di questa commedia racconta la storia di Giulio (Giampaolo Morelli), un uomo che ha una vita apparentemente perfetta: è un giornalista con una solida carriera alle spalle, una relazione stabile e sta progettando il suo matrimonio. Tuttavia, poco prima di convolare a nozze scopre che la sua storica fidanzata Giorgia (Diana del Bufalo) lo tradisce con il suo capo Alfonso (Massimiliano Gallo). Giorgia, ormai innamorata dell’altro uomo, decide di troncare definitivamente il rapporto con Giulio e annullare le nozze. Come conseguenza, Giulio perde la sua compagna e anche il suo lavoro.
In preda allo sconforto e alla disperazione, si rivolge a Valeria (Serena Rossi) un’esperta che insegna agli uomini come conquistare le donne. Addirittura, grazie ai suoi consigli i clienti possono conquistareuna donna in sole sette ore. Giulio, anche se non convinto del tutto, decide di provare i metodi di Valeria e conquistare nuovamente Giorgia. Nel corso del suo tentativo di riconquista scopre che l’amore non è una cosa semplice e che a volte una nuova opportunità amorosa può presentarsi in momenti inaspettati.
7 ore per farti innamorare, 4 curiosità sul film
7 ore per farti innamorare, la pellicola tratta da un libro
Il film 7 ore per farti innamorare è tratto dall’omonimo libro pubblicato a marzo del 2013. A scriverlo è stato Giampaolo Morelli, che nella pellicola è regista, sceneggiatore e attore.
7 ore per farti innamorare, il film distribuito direttamente in streaming
Originariamente, il film avrebbe dovuto essere proiettato nelle sale cinematografiche il 26 marzo 2020. Tuttavia, a causa della pandemia di Covid-19, è stato distribuito in streaming a partire dal 20 aprile. È comunque arrivato al cinema in un secondo momento, precisamente il 15 giugno 2020.
7 ore per farti innamorare, le parole del regista e attore Giampaolo Morelli
Giampaolo Morelli ha fatto il suo esordio cinematografico come regista in questa pellicola. Intervistato da Movieplayer.it ha svelato il suo segreto per essere un buon regista: «Devi ascoltare i tuoi attori. Devi fare di tutto perché l’emozione arrivi, devi sposare la storia che stai raccontando e raccontarla al meglio, perché è la storia che comanda. Se presti attenzione, è lei stessa a suggerirti come vuole essere narrata. Per me essere regista è un lavoro di grande umiltà, perché si prendono schiaffi da tutti. È importante mantenerla questa umiltà».
7 ore per farti innamorare, le tante nomination della commedia romantica
7 ore per farti innamorare ha avuto un buon successo secondo la critica specializzata. A prova di ciò ci sono le tante nomination ricevute ai più importanti premi italiani. Nello specifico, il film è stato nominato per due Nastri d’argento, un Globo d’oro e un Ciak d’oro. Ai Nastri d’argento 2020 hanno ricevuto una candidatura come Miglior attore in un film commedia e Miglior attrice in un film commedia i protagonisti Giampaolo Morelli e Serena Rossi, ma hanno perso rispettivamente contro Valerio Mastandrea e Paola Cortellesi.
Ufficiale il programma dell’80esima Mostra del Cinema di Venezia. In corsa per il Leone d’oro 23 film, come nel 2022, tra cui sei italiani incluso Comandante di Edoardo De Angelis che aprirà il 30 agosto. Presenti Io capitano di Matteo Garrone, Finalmente l’alba di Saverio Costanzo, Enea di Pietro Castellitto, Lubo di Giorgio Diritti e Adagio di Stefano Sollima. Accanto a loro anche Bradley Cooper con la sua seconda opera da regista, Maestro, sulla vita di Leonard Bernstein, e Sofia Coppola con Priscilla che ripercorrerà la storia della moglie di Elvis Presley. Fuori concorso spiccano Wes Anderson e Woody Allen, rispettivamente con The Wonderful Story of Henry Sugar e Coup de Chance. Accanto a loro anche Roman Polansky con il suo The Palace. Chiuderà J. A. Bayona con La Sociedad de la Nieve il 9 settembre. Assenti dal red carpet però gli attori hollywoodiani per via dello sciopero in corso negli States.
Mostra del Cinema di Venezia, quali sono i film in concorso al Lido
Il nuovo film alla regia di Bradley Cooper e la storia di Priscilla Presley
Oltre al film d’apertura Comandante con Pierfrancesco Favino e Arturo Muselli, in concorso alla Mostra di Venezia anche Bastarden di Nickolaj Arcel. Nel cast Mads Mikkelsen nei panni di un ex ufficiale dell’esercito danese nella metà del Settecento. Luc Besson presenterà Dogman, Bertrand Bonello invece porterà al Lido La Bete con Lea Seydoux e George McKay, ambientato in un futuro prossimo dove le emozioni sono una minaccia per colpa dell’IA. Hors Saison, decimo film di Stéphane Brizé con la nostra Alba Rohrwacher, racconterà di una coppia che, per caso, si ritrova dopo anni dal divorzio. Pietro Castellitto invece presenterà Enea con Benedetta Porcaroli e il padre Sergio, film che si svolge in una Roma piena di giovani senza scrupoli, attacchi mafiosi e ipocrisie. In arrivo anche Bradley Cooper con Maestro, secondo lavoro alla regia dell’attore americano dopo A Star is Born. Biografia di Leonard Bernstein, ne racconta il rapporto con la moglie.
Torna alla Mostra di Venezia anche Sofia Coppola con il film Priscilla, che narra la vera e tormentata storia della moglie di Elvis Presley. Saverio Costanzo, regista della prima stagione de L’amica geniale, presenterà Finalmente l’alba con Lily James e Willem Dafoe. Racconta la perdita di innocenza di una giovane popolana che si ritrova da un giorno all’altro a Cinecittà. Giorgio Diritti porterà al Lido anche Lubo, che ripercorre in tre ore la storia vera dei gitani nella Svizzera degli Anni 30 durante la Seconda guerra mondiale. Ava DuVernay, per la prima volta in concorso a Venezia, presenterà Origin, tratto da un saggio della premio Pulitzer Isabelle Wilkerson che ricorda il razzismo nella società americana. Nel cast Vera Farmiga e Nick Offerman. Il regista di Fight Club David Fincher porterà l’atteso The Killer, prodotto da Netflix con Michael Fassbender e Tilda Swinton.
Il ritorno di Yorgos Lanthimos e l’atteso Ferrari di Michael Mann
Michel Franco invece presenterà alla Mostra del cinema di Venezia il suo Memory con Jessica Chastain e Peter Sarsgaard, la cui trama è volutamente avvolta nel mistero. Altro italiano in concorso sarà Matteo Garrone che porterà Io capitano, il viaggio di due ragazzi da Dakar verso l’Europa tra le insidie e i pericoli del deserto. Rhysuke Hamaguchi, regista del premio Oscar Drive My Car, presenterà il suo nuovo progetto Evil Doesn’t Exist, mentre Agnieszka Holland porterà The Green Border, che mette in scena la drammatica situazione del confine fra Bielorussia e Polonia. In arrivo anche l’opera prima di Timm Kröger, Die Theorie von Allem, melodramma metafisico intriso di fantascienza. Al Lido anche il regista Yorgos Lanthimos con Poor Things, nel cui cast recitano Emma Stone, Mark Ruffalo e Willem Dafoe, descritto come una «Frankenstein al femminile».
Pablo Larraìn porterà invece El Conde, storia di fantasia in cui Augusto Pinochet non è morto, ma diviene un vampiro che continua a perseguitare il suo Paese. Attesissimo il nuovo film di Michael Mann, Ferrari, con Adam Driver, Penelope Cruz, Patrick Dempsey e Shailene Woodley, che racconta i due anni cruciali della crisi della scuderia di Maranello e le difficoltà familiari del fondatore. Al Lido anche Stefano Sollima con il suo Adagio, ultimo film italiano in concorso, nel cui cast figurano Favino, Toni Servillo, Valerio Mastandrea e Adriano Giannini. Malgorzata Szumowska e Michal Englert porteranno a Venezia Woman Of, la storia di un uomo che solo dopo il matrimonio decide di cambiare sesso per sentirsi finalmente libero di vivere la propria identità e i sentimenti. Ultimo film in concorso alla Mostra sarà Holly di Fien Troch, miglior regista di Orizzonti nel 2016, che affronta il tema del disagio adolescenziale grazie alle gesta di una ragazzina dai poteri speciali.
Matilda Lutz, nome abbreviato di Matilda Anna Ingrid Lutz, è nata a Milano il 28 gennaio 1991 ed è un’attrice e modella, con cittadinanza americana. Lutz ha iniziato la sua carriera facendo la modella testimonial per poi appassionarsi alla recitazione.
Matilda Lutz: biografia e carriera
Terminato il liceo scientifico a Milano, Matilda si è trasferita a New York dove ha frequentato il primo corso di recitazione. Successivamente è tornata in Lombardia per studiare psicologia e nel frattempo ha continuato a formarsi come attrice sotto la guida dell’acting coach scozzese Michael E. Rodgers. Infine è entrata al Centro sperimentale di cinematografia di Roma. Ha esordito al cinema con il film Azzurrina di Giacomo Franciosa nel 2012, per poi proseguire con la pellicola L’ultima ruota del carro di Giovanni Veronesi (2013). Nello stesso anno ha anche debuttato in televisione con la serie tv Crossing Lines, nell’ottavo episodio della prima stagione.
Lutz è diventata famosa con la serie Fuoriclasse (2014-2015) e nel 2016 con il film di Gabriele Muccino L’estate addosso. Nel 2017 ha ottenuto altra notorietà, questa volta a livello internazionale, come protagonista diThe Ring 3, il terzo capitolo della saga horror statunitense iniziata nel 2002. È stata anche protagonista del film francese Revenge di Coralie Fargeat, molto apprezzato dalla critica. Di recente ha preso parte a film e serie tv come A Classic Horror Story, di Roberto De Feo e Paolo Strippoli (2021), Cut! Zombi contro zombi (Coupez!), regia di Michel Hazanavicius (2022), I Medici(2018) e They Were Ten (Ils étaient dix), di Pascal Laugier (2020).
Matilda Lutz: la vita privata
Matilda è stata sposata con l’attore italiano Antonio Folletto e il 13 settembre 2018 è nato il loro primo figlio, Oliver Antonio. Riguardo al piccolo, a Io Donna ha dichiarato: «Ormai è sempre tutto un pianificare, ma non potrei più tornare indietro. Essere mamma mi ha perfezionata». Nel 2022 la coppia si è separata.
Ludovico Tersigni, nato a Roma l’8 agosto 1995, è un attore, musicista e conduttore televisivo. È noto per aver fatto parte delle serie tv Skam Italia (2018 e ancora in corso) e Summertime (2020-2022).
Ludovico Tersigni: biografia e carriera
Fin da piccolo Ludovico ha studiato in compagnie teatrali amatoriali frequentando vari corsi di teatro, per poi esordire al cinema nel 2014 con il film Arance & martello di Diego Bianchi (suo zio) presentato alla 71ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Dal 2015 è comparso nella serie Tutto può succedere, fino al 2018. L’enorme successo è arrivato prima con il film di Gabriele Muccino L’estate addosso e poi grazie al film Slam – Tutto per una ragazzadi Andrea Molaioli (2017). Il grande pubblico l’ha apprezzato anche nel ruolo di Giovanni Garau nella web serie Skam Italia, distribuita anche da Netflix.
L’ultima serie tv nella quale ha recitato è stata Summertime (2020-2022) e l’ultimo film in cui è comparso è stato La scuola cattolica, per la regia di Stefano Mordini (2021). In televisione Tersigni, esperto musicista, è comparso come conduttore del talent musicale di Sky X Factor nel 2021, sostituendo Alessandro Cattelan.
Ludovico Tersigni: la vita privata
Della vita privata dell’attore si sa molto poco. È infatti molto riservato e non si sa se attualmente sia fidanzato o single. In passato gli è stata attribuita una storia con la collega Ludovica Martino, l’attrice che nella serie tv Skam Italia veste i panni di Eva. Una liason però smentita: i due sono infatti solo ottimi amici. Nel 2021 era stato avvistato mentre camminava mano nella mano con una ragazza di cui non è nota l’identità.