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Musumeci su maltempo e incendi: «Nord e Sud facce del cambiamento climatico»
Il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, ha annunciato che il Cdm delibererà lo stato d’emergenza. Lo ha fatto durante un’intervista a SkyTg24 in cui ha parlato di quanto sta accadendo tanto al Nord quanto al Sud Italia, tra maltempo ed emergenza incendi. Il ministro ha parlato di «una delle giornate più difficili per l’Italia». E ha sottolineato che sud e nord sono «due facce della stessa medaglia: il cambiamento climatico».
Musumeci: «La tutela del territorio una priorità»
Musumeci ha parlato innanzitutto del programma del governo per affrontare la situazione: «Ormai la tutela del territorio, me lo diceva anche la premier Giorgia Meloni con la quale mi sono sentito poco fa, non è più uno dei punti programmatici, ma è la priorità dell’agenda politica a qualunque livello, regionale, nazionale ed europeo. Su questo punto sottolineo che è fondamentale che l’Unione Europea si rifornisca di canadair e velivoli atti allo spegnimento degli incendi boschivi, altrimenti ci ritroveremo ancora in queste situazioni, come stiamo vedendo anche in Grecia, che definisco disastrose. Dobbiamo stare in allerta, non siamo preoccupati, ma occupati, come sta avvenendo in questi giorni 24 ore su 24. Nel sud ci si aspetta una diminuzione del caldo, nel nord il maltempo però può ancora perdurare, quindi massima allerta per ragioni diverse, ma che sono due facce della stessa medaglia: il cambiamento climatico».
L’emergenza in Sicilia: «Salvare in salvabile»
«Dobbiamo tentare di salvare il salvabile», ha poi continuato, parlando dell’emergenza incendi in Sicilia. Il ministro catanese è stato presidente della Regione siciliana e conosce bene il territorio: «C’è lo scirocco che non consente ai velivoli di alzarsi in volo per spegnere gli incendi, dall’altra parte c’è il caldo, 45, anche 48 gradi in alcune parti dell’isola. Stiamo facendo il possibile, dai vigili del fuoco ai volontari della protezione civile, ma la forza della natura tende a sopraffare quella dell’uomo. È un momento drammatico in alcune realtà della Sicilia». Musumeci parla anche dei blackout a Catania: «Si è compreso come i cavi sottoterra, anche a 50 o più centimetri, vanno in tilt perché non riescono a sopportare il caldo. L’asfalto arriva a 55, 60 gradi, cose mai viste».
Il ministro: «Il Cdm delibererà lo stato d’emergenza»
Musumeci si è concentrato poi sulla Lombardia, che ha chiesto lo stato d’emergenza: «Lo chiederanno anche le altre regioni, parlato anche con il presidente del Veneto in questo senso. In questo momento è importante che il governo regionale delimiti le zone colpite, faccia una prima quantificazione del danno, e poi deliberi al governo nazionale la richiesta. Il governo nazionale anche attraverso la protezione civile effettuerà un sopralluogo, si verificherà la consistenza dei parametri e delle condizioni di calamità, e di conseguenza il CdM delibererà. Serve prudenza, attenzione soprattutto nei confronti degli anziani, delle persone sofferenti, da domani, quando speriamo la calamità sarà soltanto un ricordo, noi avremmo la necessità di rimetterci attorno a un tavolo e capire come fare per affrontare questo sconvolgimento del clima che ci impone nuovi sacrifici».