Sangiuliano consiglia i libri su Facebook: e li legge anche?

Avrà anche votato i libri in corsa all’ultimo Strega senza averli letti «approfonditamente» – la gaffe con Geppi Cucciari ha riempito le timeline per una buona settimana – ma di sicuro Gennaro Sangiuliano di volumi ne consiglia, eccome. Dal 13 febbraio 2023 sul suo profilo Facebook ha pure inaugurato un appuntamento fisso: il libro del giorno. «Da oggi vorrei consigliarvi alcuni libri scelti dalla mia biblioteca personale», annunciava il ministro della Cultura. Il primo? Il Carteggio tra Benedetto Croce e Vincenzo Arangio Ruiz, non proprio una botta di vita. Ma poteva essere altrimenti per il meloniano ex direttore del Tg2 laureato in Giurisprudenza che appena nominato si è posto l’ambizioso obiettivo di cancellare «l’egemonia culturale della sinistra»?

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Sangiuliano consiglia i libri su Facebook, ma li legge?
Il ministro Sangiuliano su Facebook consiglia libri da leggere (Imagoeconomica).

Da Croce a De Gaulle fino all’amato Prezzolini 

A scorrere i titoli proposti, la sensazione è di rovistare tra le offerte delle librerie dell’usato. Usato e meglio se di destra. Benedetto Croce, per esempio, ricorre svariate volte, l’ultima il 9 settembre con Leggende di Napoli. E Napoli borbonica, ma pure per Ferragosto quando il ministro impavido invitava alla lettura di Propositi e speranze (1925-1942). Scritti vari (non esattamente “un calippo e du bire”). Lo stesso per il generale De Gaulle di cui Sangiuliano ha proposto la lettura di Il filo della spada per ben due volte: il 24 giugno e il 15 maggio. E sopra tutti Giuseppe Prezzolini che ritroviamo più e più volte, tra opere e saggi. Tra cui, e qui arriva il capolavoro sangiulianesco, L’anarchico conservatore, scritto dallo stesso ministro e schiaffato in bacheca come #librodelgiorno il 14 luglio.

 

La passione per Tolkien condivisa con Meloni

I gusti di Sangiuliano non sono difficili da immaginare. Tra gli autori suggeriti non mancano Pansa (Il sangue degli italiani e Il sangue dei vinti), D’Annunzio – opere e saggi -, Marinetti, ma anche intellettuali di riferimento come Pietrangelo Buttafuoco con Il mio Leo Longanesi e Marcello Veneziani con Vico dei miracoli. Certo, nella biblioteca personale del ministro (almeno quella social) compaiono anche Cioran, Nietzsche, Borges, Kafka, Mann, Honoré de Balzac (di cui si consigliava il 23 agosto Massime e pensieri di Napoleone) o Ugo Foscolo (Le ultime lettere di Jacopo Ortis), ma anche Anna Politkovskaja e Gramsci. Impossibile non notare la predilezione per Tolkien (Lo Hobbit). Del resto l’autore de Il Signore degli anelli è da sempre nel pantheon di Giorgia Meloni. L’attuale premier, come ricordò Jason Horowitz sul New York Times nel settembre 2022, da giovane militante del Fronte della gioventù partecipò a uno dei famosi Campi Hobbit. Ma qui entriamo in ben altra terra di mezzo.

I libri consigliati da Sangiuliano sono stati anche letti?

Tornando ai consigli di lettura ministeriali, sono per lo più saggi storici ed economici. Da Federico II al liberalismo. Volumi che, come ha sintetizzato lunedì 18 settembre Le Nouvel Observateur nel caustico articolo intitolato “Comment Giorgia Meloni mène sa bataille culturelle” possono essere definiti un «méli-mélo de trucs anciens» che comprende La storia d’Inghilterra di George Trevelyan, datato 1926, o le memorie del conservatore Usa, oggi pressoché dimenticato come Barry Goldwater. L’ultima proposta postata su Fb è Diritti dell’uomo contro il popolo di Jean-Louis Harouel pubblicato in Italia da Liberilibri, casa editrice acquisita ad aprile 2023 da Nicola Porro (in società con altri). Il primo commento su Facebook recita: «E i diritti del popolo contro ministri incapaci è stato scritto?». Resta il dubbio se li abbia davvero letti Sangiuliano i libri che ogni giorno consiglia ai suoi follower. Parafrasando un cantautore caro anche a Meloni e Matteo Salvini (il triste karaoke al compleanno del vicepremier leghista è lì a testimoniarlo una volta di più), «si sa la gente dà buoni consigli, se non può più dare cattivo esempio».

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