Daily Archives: 11 Settembre 2023

Mathieu Kassovitz sull’incidente: «Facevo l’idiota per mia figlia»

A quasi una settimana dal terribile incidente in moto del 6 settembre, il regista e attore francese Mathieu Kassovitz è tornato a parlare ai suoi fan. Tramite un video sulla sua pagina Instagram, in cui ha rassicurato sulle sue condizioni di salute, ha descritto nel dettaglio l’accaduto. «Stavo facendo l’idiota», ha spiegato l’interprete 56enne. «Volevo emulare un supereroe per impressionare mia figlia (che si trovava nel mezzo alle sue spalle con un istruttore, ndr.)». All’incidente hanno assistito anche l’altro figlio e sua moglie, che gli sono stati accanto per tutta la durata della degenza. «Sono una testa di cazzo perché mi costringo a prendere le distanze dalla realtà», ha proseguito Kassovitz. «Sono vecchio, è ora che pensi alle persone che mi amano e dedichi loro il mio tempo». L’attore ha poi dedicato un pensiero alle vittime del terremoto in Marocco e ringraziato i suoi fan per i messaggi di augurio che gli hanno inviato online.

Mathieu Kassovitz: «Ringrazio i medici, sono un vanto per la Francia»

«Amo le moto, ne sono un grande appassionato», ha raccontato Kassovitz nel suo lungo video social. «Ho passato una splendida giornata alla guida, ma sono un idiota e un pessimo motociclista». L’attore ha infatti detto di aver sbagliato l’ingresso in una curva, perdendo il controllo del mezzo e rischiando di cadere. Negli attimi immediatamente successivi, mentre cercava di raddrizzarsi, è finito contro un guardrail, ferendosi in maniera grave alle gambe. «Sono stato molto fortunato», ha concluso Kassovitz, che ha poi ringraziato tutti i medici che lo hanno curato. «Sono pagati pochissimo per quello che fanno, ma sono un motivo d’orgoglio per tutta la Francia».

L'attore Mathieu Kassovitz ha pubblicato un video su Instagram. «Sono stato fortunato, devo iniziare a pensare alle persone che mi amano».
L’attore francese Mathieu Kassovitz nel 2022 (Getty Images).

Classe 1967, figlio di due cineasti, Mathieu Kassovitz è noto per aver diretto nel 1995 L’odio, che gli valse il premio per la miglior regia a Cannes e tre riconoscimenti ai Cesar su 11 nomination. Accanto alla carriera da regista, ha portato avanti anche quella davanti alla macchina da presa, apparendo in diversi film di successo tra cui Il favoloso mondo di Amelié di Jean-Pierre Jeunet e Munich di Steven Spielberg. nelle sale francesi c’è il suo ultimo lavoro, Visions, in cui appare al fianco di Diane Kruger. Presentato in anteprima al Festival del cinema francofono di Angouleme, racconta la tormentata storia d’amore di una donna, divisa tra il partner e una vecchia fiamma che ritorna dal passato.

Libia: morti e dispersi per le inondazioni causate dal ciclone Daniel

Le inondazioni provocate dalle piogge torrenziali che hanno sferzato la Libia orientale negli ultimi giorni hanno causato almeno 150 morti. Come confermato dall’AFP Mohamed Massoud, portavoce del capo dell’esecutivo parallelo con sede a Bengasi «Almeno 150 persone sono rimaste uccise a causa delle inondazioni causate dalla tempesta Daniel a Derna, nella regione di Jabal Al-Akhdar e nella periferia di Al-Marj».

Annunciati due giorni festivi a causa del ciclone Daniel

A causa degli effetti distruttivi causati dal ciclone Daniel, il primo ministro nominato della Libia, Osama Hammad, ha annunciato due giorni festivi per tutti i settori dell’est del paese, a eccezione dei servizi di sicurezza, sanitaria ed emergenza. Delle 150 vittime, almeno 13 persone sono morte ad Al-Bayda, la quarta città più grande della Libia, secondo quanto riporta il The Libya Update. Abdul Rahim Maziq, direttore del principale centro medico della città, prevede che il bilancio delle vittime sarà superiore a 100 a Bengasi a causa del gran numero di denunce di persone scomparse durante le inondazioni.

Decine di persone disperse

Secondo la stessa fonte «il servizio di ambulanza e di emergenza della Libia ha confermato che sette persone sono morte a Sussah, situata a circa 30 km a nord-est di Al-Bayda», tre delle quali donne. Salem Omar, direttore generale del servizio di ambulanza e di emergenza, ha affermato che «il servizio non è in grado di riferire un conteggio preliminare collettivo del numero delle vittime delle inondazioni che hanno colpito città e villaggi nella Libia orientale poiché le operazioni di ricerca e salvataggio sono ancora in corso». Omar ha inoltre dichiarato che decine di persone risultano disperse.

Monza, Galliani e il sindaco distribuiscono astucci nelle scuole ma è polemica

Il nuovo anno scolastico a Monza è stato inaugurato con 1.095 astucci della squadra della città consegnati ad altrettanti alunni di prima elementare. L’iniziativa, portata avanti dal Comune e dall’Ac Monza, è stata rinnovata per il quinto anno consecutivo. All’interno dell’astuccio, oltre a cancelleria e materiale didattico, anche un messaggio a firma del sindaco Paolo Pilotto e dell’amministratore delegato della società Adriano Galliani. I due hanno distribuito i doni agli studenti della scuola Raiberti. Ma ai più attenti non è sfuggito un dettaglio. Galliani, oltre a essere l’ad del Monza, è anche il candidato favorito alle suppletive del 22 e 23 ottobre. E infatti Marco Cappato, tesoriere dell’associazione Luca Coscioni e anche lui in corsa per il seggio al Senato, ha attaccato l’avversario sui social.

Cappato contro Galliani su X

Su X, infatti, Cappato ha scritto: «Ed eccoli qui: il Presidente del Monza Calcio e candidato alle elezioni suppletive di ottobre, Adriano Galliani, e il Sindaco di Monza, Paolo Pilotto, che insieme distribuiscono astucci a scuola». Tanti i commenti al suo post. In molti hanno usato la parola «vergogna» e c’è stato chi ha definito «allucinante usare i bambini come mezzo di propaganda politica subliminale con il sindaco PD che presta il fianco. L’AC Monza non aveva altri dirigenti per fare una azione meritoriamente meno squallida?». I plessi statali e paritari coinvolti sono stati 30, per un totale di 58 classi e 1.095 alunni.

Pilotto: «Promuovere i valori più genuini dello sport»

Il sindaco Paolo Pilotto in mattinata ha spiegato il progetto, come riportato da Il Cittadino di Monza e Brianza: «L’amministrazione comunale condivide con le istituzioni scolastiche l’importante sfida educativa e formativa dell’avvio di un nuovo anno scolastico. All’interno di questo contesto è fondamentale poter contare su partner rilevanti come Ac Monza nella promozione dei valori più genuini dello sport fin dai primi passi sui banchi di scuola».

Monza, Galliani e il sindaco distribuiscono astucci nelle scuole ma è polemica
Pilotto e Galliani durante la consegna ai giovani studenti della scuola Raiberti (Twitter).

Galliani: «Iniziativa unica in Italia»

Dal canto suo, Adriano Galliani si è limitato a parlare di sport e della società che ha rappresentato, l’Ac Monza: «Siamo felici di essere giunti al quinto anno di questa iniziativa unica in Italia. Il 2023 rappresenta un grande traguardo in quanto raggiungiamo il completamento del ciclo scolastico: i primi ad aver ricevuto l’astuccio nel 2019 frequentano oggi la quinta elementare e, di conseguenza, possiamo dire di aver coinvolto in questi anni tutti gli studenti, di tutte le classi, di tutte le scuole elementari di Monza. Un club di calcio ha un compito sociale di grande rilievo soprattutto nei confronti dei più giovani e per questo motivo, in sinergia con l’amministrazione comunale che ringrazio, porteremo avanti i vari progetti che coinvolgono le scuole del territorio per promuovere i valori dello sport e della vita che ci contraddistinguono».

Lavinia Abate, chi è la nuova Gatta Nera del Mercante in fiera di Pino Insegno

Lavinia Abate, secondo le ultime indiscrezioni riportate dal sito Davidemaggio, sarà la nuova Gatta Nera che accompagnerà Pino Insegno alla conduzione del quiz televisivo Mercante in Fiera.

Chi è Lavinia Abate, la nuova Gatta Nera di Mercante in Fiera

L’affascinante spalla sexy della nuova edizione della trasmissione, classe 2004, è la vincitrice del concorso di bellezza Miss Italia 2022, andato in scena a dicembre forse un po’ più in sordina rispetto alle precedenti edizioni (è infatti stato trasmesso solo in streaming online). La trionfatrice del contest e nuovo volto pronto (a quanto pare) a sbarcare in Rai è romana ed è appassionata di danza, uno sport che pratica fin da quando ha 12 anni. In occasione della sua partecipazione al concorso di bellezza, Abate aveva anche raccontato di essere una grandissima amante della musica, a tal punto da affermare di voler diventare, un giorno, una cantautrice o una compositrice.

Polemiche e retroscena sulla scelta della nuova Gatta Nera

La scelta della nuova Gatta Nera del Mercante in Fiera ha scatenato non poche polemiche. Pino Insegno aveva infatti confermato in conferenza stampa che lo storico volto del personaggio, Ainett Stephens, sarebbe stato sostituito, lasciando intendere che quest’ultima (oggi 41 enne) fosse ormai troppo in là con l’età per ottenere un ruolo di quel tipo. Parole, quelle di Insegno, che avevano immediatamente trovato la replica della diretta interessata, che aveva così risposto al conduttore: «Colui che è incaricato di condurre la trasmissione ha fatto un comunicato in cui dice che io sono invecchiata. Sono rimasta più male per quello: ci sono persone legate ad antichi retaggi, pensando che le donne a 40 anni sono vecchie, è inammissibile».

Ma non è finita qui, perché la modella che avrebbe dovuto prendere il posto della Stephens e che era stata scelta dallo stesso Pino Insegno, Candelaria Solorzano, è stata alla fine scartata a causa di un video compromettente dove la si poteva notare intenta a preparare uno spinello a bordo di una barca con alcuni amici.

A San Felice sul Panaro va in scena Villaggio Fantozzi: l’omaggio al ragionier Ugo

L’appuntamento è per domenica 1 ottobre, quando San Felice sul Panaro si trasformerà in un «universo fantozziano» senza precedenti:  duecento le persone coinvolte tra attori e figuranti, venti i set riprodotti fedelmente che ricostruiranno le scene della celebre pellicola che da il nome all’evento. Villaggio Fantozzi, nato da un’idea di Federico Mazzoli con la partecipazione e il contributo di San Felice1893 Banca Popolare, in collaborazione con proloco San Felice sul Panaro, vuole essere un omaggio all’attore Paolo Villaggio e al suo personaggio più famoso: il ragionier Ugo Fantozzi.

Musica, auto e oggistica degli Anni 70

Sotto la direzione artistica del regista Roberto Gatti, avrà come ospite d’eccezione anche Elisabetta, la figlia di Paolo Villaggio, che presenterà il libro Fantozzi dietro le quinte. L’evento è stato definito dagli organizzatori «un grandioso e caleidoscopico tributo» alla figura artistica di Paolo Villaggio. «Musica in sottofondo, auto degli Anni 70, oggettistica d’epoca, la Trattoria Al Curvone e Radio Ugo contribuiranno» si legge nel comunicato «a rendere più immersiva e coinvolgente l’esperienza di Villaggio Fantozzi». Le scenografie sono affidate a Roberto Gavioli, mentre il video-show è diretto dal regista Paolo Galassi, con le riprese curate da Elisa Gatti e Simone Frabetti, prodotto da Firmament Pictures. I figuranti e i collaboratori appartengono al team Sepulchrum.

Lo scopo benefico dell’evento

Villaggio Fantozzi sarà inoltre un vettore per un progetto di «villaggio solidale globale»: verrà infatti simbolicamente adottato un Comune alluvionato della Romagna a cui saranno devoluti i fondi raccolti attraverso le offerte che verranno liberamente consegnate dal pubblico partecipante alla manifestazione. Contestualmente all’evento è stato indetto un concorso fotografico al quale stanno giungendo partecipazioni da tutta Italia.

Maltrattamenti alla moglie, il pm chiede l’assoluzione: «Un fatto culturale»

Una donna di 27 anni, originaria del Bangladesh, ha denunciato nel 2019 l’ormai ex marito, connazionale, per maltrattamenti fisici e psicologici. Adesso, a distanza di quattro anni, il pm di Brescia chiede l’assoluzione per l’uomo perché il reato sarebbe «un fatto culturale». A raccontarlo è stato il Giornale di Brescia, che ha ripercorso la vicenda. Già nel 2019 la Procura ha chiesto l’archiviazione del procedimento, ricevendo la risposta negativa del Gip. Quest’ultimo ha ordinato l’imputazione coatta del bangladese. Il giudice ha affermato, all’epoca: «Sussistono senz’altro elementi idonei a sostenere efficacemente l’accusa in giudizio nei confronti dell’ex marito».

Il pm: «Frutto dell’impianto culturale»

Il pm, quattro anni dopo, ha chiesto l’assoluzione. Ha spiegato che «i contegni di compressione delle libertà morali e materiali della parte offesa da parte dell’odierno imputato sono il frutto dell’impianto culturale e non della sua coscienza e volontà di annichilire e svilire la coniuge per conseguire la supremazia sulla medesima, atteso che la disparità tra l’uomo e la donna è un portato della sua cultura che la medesima parte offesa aveva persino accettato in origine». Per questo si tratterebbe di un reato culturalmente orientato.

Maltrattamenti alla moglie, il pm chiede l'assoluzione «Un fatto culturale»
Auto dei carabinieri (Imagoeconomica).

L’accusa dell’ex moglie: «Trattata da schiava»

La 27enne, che ha denunciato l’ex marito, ha affermato: «La cultura di origine non può essere una scusa. Sono stata trattata da schiava». Ad andare contro la richiesta del pm ci sarebbe anche una recente sentenza del tribunale di Brescia. L’imputato, un padre islamico violento nei confronti delle figlie femmine, è stato condannato. Il giudice ha scritto: «I soggetti provenienti da uno Stato estero devono verificare la liceità dei propri comportamenti e la compatibilità con la legge che regola l’ordinamento italiano. L’unitarietà di quest’ultimo non consente, pur all’interno di una società multietnica quale quella attuale, la parcellizzazione in singole nicchie, impermeabili tra loro e tali da dar vita ad enclavi di impunità».

Flaminio Maphia, è morto l’ex rapper della band Pusha

È morto all’età di 50 anni Ivan Stortini in arte Pusha, ex membro della band romana Flaminio Maphia. Il cantante si è spento la sera del 10 settembre nella sua abitazione del quartiere Prenestino, a Roma, dove era nato e cresciuto. Membro originario del gruppo, in cui entrò già nel 1995, abbandonò dopo tre anni, non prima di aver scritto alcuni dei brani più amati dai fan. Fra questi, oltre alle hit Restafestagangsta e Combattimento mortale, si ricorda soprattutto Sbroccatamente si vive la notte, contenute nell’Ep d’esordio pubblicato nel 1997. «Ancora non ci credo», ha scritto sui social Rude Mc, al secolo Maurizio Ciferri, membro attuale della band. «Ha scritto pezzi che hanno fatto la storia dell’hip hop italiano, che la nuova generazione non sa minimamente cosa siano. Fai buon viaggio, fraté». Commosso anche Massimo Rosa alias G-Max, che su Facebook ha scritto: «Continuerai a spaccià rime solo a mezze piotte, ovunque tu sia».

Dopo la separazione nel 1998, Pusha e il resto della band avevano perso in breve tempo i contatti. «Negli ultimi giorni parlavamo spesso di lui, io non lo vedevo da 25 anni», ha proseguito Rude Mc. «Sì, Roma è grande, ma il giro è sempre quello, quindi è facile beccarsi prima o poi. Ho chiesto di lui più volte e tutti mi dicevano che stava sempre sotto casa sua al Prenestino». Numerosi fan sui social hanno voluto dedicare un pensiero all’ex rapper dei Flaminio Maphia, che dalla sua uscita dal gruppo era sparito dalla scena musicale. In tanti hanno pubblicato una sua foto corredata con i versi del brano Combattimento mortale, scritto in collaborazione con Piotta. “Come Bruce Lee nel Colosseo col tramonto sullo sfondo abbia inizio il torneo. Uno contro uno: Roma batte tutti…”.

All'anagrafe Ivan Stortini, lasciò i Flaminio Maphia nel 1998 dopo soli tre anni. Il saluto della band: «Fai buon viaggio, fraté».
Il post sui social di Rude Mc per salutare Pusha (Facebook)

Flaminio Maphia, i successi con Pusha e le altre hit della band romana

Pusha rimase con la band soltanto per il primo Ep Restafestagangsta, ben prima del successo nel panorama musicale italiano. La hit più celebre del gruppo romano è indubbiamente Che idea, rivisitazione del singolo Ma quale idea di Pino D’Angiò che nel 2001 scalò immediatamente le classifiche. Quattro anni dopo la canzone entrò a far parte del disco Per un pugno di Euri, contenente anche le tracce Federica, Supercar e Da paura. L’ultimo album di inediti risale al 2006, con le collaborazioni La mia banda suona il rap assieme a Max Pezzali e Scambi di materiale con i Club Dogo. Nel 2010 è uscita anche la raccolta delle migliori hit Er mejo.

Musk annuncia la nascita del suo undicesimo figlio: si chiama Techno Mechanicus

Elon Musk ha confermato la nascita del suo undicesimo figlio, il terzo con la ex compagna Grimes (nome d’arte di Claire Boucher), rivelandone anche il nome, Tau Techno Mechanicus. Lo ha riportato la Cnn. Il milionario e la cantante avevano già dato il benvenuto a un figlio di nome X Æ A-XII nel maggio 2020 e un altro tramite la maternità surrogata nel dicembre del 2021, Exa Dark Sideræl detto Y.

Gli altri figli del miliardario

Musk, 52 anni, ha altri otto figli: il primo, nato dalla sua ex moglie Justine Wilson, Nevada Alexander, è deceduto tragicamente a soli 10 settimane a causa della sindrome della morte improvvisa del lattante (SIDS). Nel 2004, sempre con la sua ex moglie tramite fecondazione in vitro, ha avuto i gemelli Griffin e Vivian Jenna Wilson. Nel 2006, la coppia ha dato il benvenuto ad altri tre gemelli: Kai, Saxon e Damian. Nel 2021, da Shivon Zilis, dirigente di Neuralink (una società fondata da Musk), ha avuto altri due gemelli. In un post di maggio 2022 aveva ironizzato sul calo della natalità negli Stati Uniti dichiarando di «fare del suo meglio per combattere la crisi delle nascite».

Cagliari, avvelena i gatti della vicina: voleva ridurre il numero della colonia felina

Ha ucciso un gatto e ha tentato di ammazzarne altri tre. Un impiegato di 51 anni è stato denunciato dai carabinieri a Villasor, un comune del sud Sardegna al centro del Campidano di Cagliari, per maltrattamenti e uccisione di animali. L’uomo, secondo quanto ricostruito dai militari, infastidito da tanti gatti accuditi dalla sua vicina di casa in una improvvisata colonia felina, ha cercato di ridurne il numero, avvelenandoli.

La trappola piazzata su un’impalcatura

L’impiegato avrebbe creato una trappola piazzandola su una impalcatura poggiata al muro di cinta che separa le due abitazioni: per attirare i gatti, aveva usato come esca un vassoio con bocconcini per animali pieni di pesticida: è stato utilizzato il lumachicida, un prodotto a base di metaldeide, composto chimico velenoso. Così, senza che nessuno si accorgesse di nulla, i gatti sono andati a cibarsi, finendo per morire avvelenati.

Silvio Berlusconi, i figli accettano pienamente il testamento

I cinque figli di Silvio Berlusconi hanno accettato pienamente il testamento del padre, morto il 12 giugno scorso. Il documento è stato aperto il 5 luglio alla presenza di due testimoni e già nelle ore successive sono stati resi noti i primi dettagli. Il fondatore del Biscione, con le sue ultime volontà, ha assegnato ai figli Marina e Pier Silvio la maggioranza e il conseguente controllo di un impero dal valore stimato in un minimo di cinque miliardi. Le firme nel pomeriggio dell’11 settembre.

LEGGI ANCHE: Testamento di Berlusconi, i dubbi della grafologa: «Differenze di grafia e anomalie»

C'è l'accordo tra gli eredi sul testamento di Silvio Berlusconi: a breve le firme
Silvio Berlusconi durante un comizio di Forza Italia nel 2019 (Getty Images).

Non ci saranno benefici di inventario

Dalla morte di Berlusconi del 12 giugno scorso legali e consulenti hanno lavorato per chiarire molti aspetti e valori del grande patrimonio: l’accettazione, presso la storica Villa San Martino di Arcore, sarà completa. Ciò significa che non ci sarà beneficio di inventario da parte di alcuno, opzione che avrebbe allungato di molto i tempi dell’esecutività del testamento a riprova della forte unità famigliare, che prevede un’intesa totale a differenza di altri grandi gruppi imprenditoriali italiani.

Ai figli oltre cinque miliardi tra società, titoli e liquidità

Quello che Berlusconi ha lasciato ai figli Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi si può conteggiare in oltre cinque miliardi tra società quotate, grandi investimenti immobiliari, titoli, opere d’arte e liquidità. La parte più consistente è contenuta in Fininvest, con 2,8 miliardi di capitalizzazione di Borsa delle partecipate, che diventano quasi quattro miliardi considerando anche le quote detenute da Mfe-Mediaset in altri gruppi, cioè Ei Towers e Prosieben. Il patrimonio immobiliare è stimabile in circa 700 milioni, concentrato soprattutto nella holding Dolcedrago, più la liquidità. Infine gli yacht e soprattutto i molti quadri acquistati negli anni dal fondatore del Biscione.

C'è l'accordo tra gli eredi sul testamento di Silvio Berlusconi: a breve le firme
Silvio Berlusconi nel 2011 ospite a Cannes (Getty Images).

A Marina e Pier Silvio il 53 per cento del patrimonio

Di fatto Marina e Pier Silvio avranno in due il 53 per cento circa del patrimonio, con il conseguente controllo attraverso Fininvest sulle quote delle società. I figli Barbara, Eleonora e Luigi avranno una disponibilità personale molto importante. Escluse dal testamento le ex mogli, entrambe divorziate.

Matteo Messina Denaro: si aggravano le condizioni di salute

Un tumore al colon in stadio avanzato: è la causa del peggioramento delle condizioni del boss Matteo Messina Denaro che, l’8 agosto, era stato sottoposto a un intervento per un’occlusione intestinale. Da una settimana, si trova nella cella del reparto per detenuti per l’occasione ristrutturata, dopo aver lasciato la terapia intensiva. L’aggravarsi delle condizioni di salute, riporta l’Ansa, rende molto complessa la gestione della vicenda da parte di sanitari, vertici e istituzioni competenti, che sono in contatto continuo.

Condizioni incompatibili con il carcere

Messina Denaro è ricoverato da oltre un mese, in mezzo a ingenti misure di sicurezza, presso l’ospedale San Salvatore dell’Aquila, dove era stato trasferito dal carcere di massima sicurezza dell’Aquila nel quale è recluso in regione di 41 bis dal 17 gennaio scorso, il giorno dopo l’arresto. Sottoposto alla terapia del dolore e alla nutrizione parentelare per il sostegno fisico, è monitorato da  sanitari e istituzioni. Al momento le sue condizioni non sono compatibili con la detenzione in carcere, anche perché nell’istituto di pena non c’è una struttura sanitaria adeguata. Le cure in ospedale sono state chieste nelle scorse settimane anche dai legali e dai familiari. A tal proposito, alcuni parenti hanno fatto visita all’ex superlatitante: anche lui nelle passate settimane aveva inscenato una protesta per non lasciare il reparto di terapia intensiva.

La nuova Azione di Calenda prende linfa dai fuoriusciti renziani e dem

L’archiviazione del Terzo polo sembrava l’inizio della fine per le ambizioni di Carlo Calenda. O comunque era stato descritto come un pesante ridimensionamento per l’ex candidato sindaco di Roma. E invece la rovinosa separazione con Matteo Renzi ha dato nuova linfa ad Azione: in poche ore ha accolto 30 dirigenti locali in Liguria, usciti dal Partito democratico, e ha avviato il ticket con l’ex ministra delle Pari opportunità, Elena Bonetti, che ha sancito l’addio a Italia viva – ricevendo anche una serie di insulti via social – dopo mesi di riflessione. E non è finita qua.

La nuova Azione di Calenda prende linfa dai fuoriusciti renziani e dem
Luigi Marattin, Elena Bonetti e Carlo Calenda (Imagoeconomica).

Gli addii di Rosato e Marattin sarebbero un duro colpo per Renzi

I rumor di Palazzo raccontano di un avvicinamento con Ettore Rosato, uno degli iper renziani insoddisfatti della strategia intrapresa dall’ex presidente del Consiglio. In precedenza era stato dato in procinto di entrare in Forza Italia, ma questo rappresenterebbe un salto nel centrodestra. Così Rosato è corteggiato da Azione, che conferma la collocazione all’opposizione del governo Meloni. Il sogno calendiano sarebbe quello di strappare a Italia viva anche Luigi Marattin, l’uomo dei numeri economici di Renzi. Il diretto interessato ha sempre respinto l’ipotesi di una fuoriuscita da Iv. Ma il malumore c’è, eccome. E la prospettiva del Centro non scalda il cuore di Marattin. Sarebbe un tris da calare nel derby con l’ormai ex alleato con cui è partita una serrata competizione per conquistare lo stesso elettorato.

La nuova Azione di Calenda prende linfa dai fuoriusciti renziani e dem
Carlo Calenda con Ettore Rosato (Imagoeconomica).

Nel Pd crescono gli scontenti della linea politica di Schlein

Una scarica di adrenalina per Calenda, pronto a dare vita a un nuovo progetto politico, una casa dei liberaldemocratici, già dall’autunno. «Siamo interessati a costruire un’area repubblicana composta da liberaldemocratici, popolari e riformisti che abbia come bussola la cultura di governo», ha ribadito il leader di Azione in un’intervista a Repubblica. «Vedo difficile una convivenza nel Pd di anime così diverse», ha aggiunto gettando l’amo ai malpancisti dem. L’obiettivo è quello di ripetere “l’operazione-Liguria”, portando con sé una schiera di dirigenti locali. Dalla Lombardia alla Sicilia è lunga la lista di chi non gradisce la linea politica di Elly Schlein. Sono nomi poco noti alla platea nazionale, però servono a manifestare la vitalità dell’iniziativa liberaldemocratica a differenza di un Pd avvitato su problemi interni.

La nuova Azione di Calenda prende linfa dai fuoriusciti renziani e dem
Matteo Orfini (Imagoeconomica).

La corrente di Orfini e il dialogo sgradito col M5s

Uno dei temi più divisivi è quello delle alleanze. La continua ricerca di un dialogo con il Movimento 5 stelle provoca grande irritazione nelle varie aree del Partito democratico. Uno dei critici – da sempre – sulla coalizione strutturale con i grillini è l’ex presidente dem, Matteo Orfini, che nel weekend del 9-10 settembre ha celebrato a Roma la festa di Left wing, momento di incontro annuale della sua corrente. Ai tavoli erano presenti ex deputati come Paolo Lattanzio e Giuditta Pini, ma anche parlamentari in carica, su tutti Piero De Luca e Francesco Verducci. Il clima non era proprio quello di un’accettazione totale della visione della segretaria, soprattutto nella relazione con il M5s di Giuseppe Conte.

Spostamenti di massa? Adesso no, ma dopo le Europee…

Calenda, sul tema, rappresenta una garanzia granitica: a ogni appuntamento utile rivendica di aver abbandonato il Pd proprio per aver accettato la nascita di un governo con i pentastellati. «Al momento non è previsto alcuno spostamento in massa di deputati o senatori del Pd. Almeno prima delle Europee è improbabile. Ma dopo…», osserva una fonte interna ai dem, catalogabile tra gli insoddisfatti. Calenda non ha fretta. Da un lato vorrebbe fare il pieno fin da subito, dall’altro ha garantito di non voler lanciare «un’opa ostile al Pd».

La nuova Azione di Calenda prende linfa dai fuoriusciti renziani e dem
Matteo Renzi (Imagoeconomica).

Per Calenda l’ostacolo dello sbarramento al 4 per cento

All’interno di Azione c’è chi gongola. «Gli ultimi fatti sono la dimostrazione che Renzi rappresentava più una zavorra che un valore aggiunto», è il ragionamento che circola nell’inner circle di Calenda. Insomma, la fine del Terzo polo viene vissuta all’insegna del motto “non tutto il male vien per nuocere”. L’obiettivo è ora di cogliere il vento favorevole. C’è poi un ulteriore fattore che aumenta la capacità di attrazione: la possibilità di offrire un posto in lista alle Europee 2024. C’è l’incognita sbarramento: il 4 per cento non sarà agevole da raggiungere. «Il progetto liberaldemocratico messo in cantiere riuscirà a trovare spazi politici che oggi vengono sottovalutati», è il mantra ottimista che diffondono dai vertici di Azione.

L’Ue taglia le stime sul Pil, Italia ferma a +0,9 per cento

La Commissione europea taglia ancora le stime sulla crescita del Pil. Nell’Eurozona per il 2023 si prevede una crescita dello 0,8 per cento (dal +1,1 per cento delle previsioni di primavera) e dell’1,3 per cento nel 2024 (da +1,6). In Italia quest’anno il Pil crescerà solo dello 0,9 per cento (dal +1,2 per cento) e dello 0,8 per cento nel 2024 (da +1,1). Dopo una ripresa nel primo trimestre del 2023, il Pil italiano è dunque diminuito dello 0,4 per cento su base trimestrale nel secondo trimestre, trainato dal calo della domanda interna, in particolare degli investimenti nel settore dell’edilizia. Sempre secondo Palazzo Berlaymont anche per effetto dell’eliminazione degli incentivi straordinari, bonus compreso.

La Germania non cresce più: nel 2023 il Pil calerà dello 0,4 per cento

La Commissione Ue ha parlato di «slancio ridotto» della crescita nella prima metà dell’anno. A peggiorare in modo significativo sono le attese sul Pil della Germania, che è visto ora in calo dello 0,4 per cento nel 2023, per crescere poi dell’1,1 nel 2024. Si tratta di un taglio di 0,6 punti percentuali per quest’anno visto che secondo le previsioni di primavera la Germania sarebbe dovuta crescere dello 0,2 per cento nel 2023 e dell’1,4 nel 2024.

L’inflazione cala ma resta elevata: in Italia sarà del 5,9 per cento

La Commissione indica quindi come ulteriori «rischi» e «fonti di incertezza» la guerra in l’Ucraina, la stretta monetaria e «i crescenti rischi climatici». Nel 2023 le stime prevedono un’inflazione alta, seppur lievemente in calo. Nell’Eurozona la previsione è del 5,6 per cento (dal 5,8 per cento) e del 2,9 per cento nel 2024 (da 2,8). Male l’Italia con il 5,9 per cento quest’anno e il 2,9 il prossimo.

 

Raimondo Todaro racconta la malattia: «Ho avuto due tumori maligni»

In occasione della puntata di Verissimo trasmessa su Canale 5 il 10 settembre 2023, Raimondo Todaro ha raccontato a Silvia Toffanin un momento particolarmente buio del suo passato, quello in cui ha scoperto di avere due tumori maligni.

Raimondo Todaro racconta la sua malattia a Verissimo

Tutto è accaduto tra il 2020 e il 2021, l’anno in cui ha ricevuto la diagnosi proprio negli stessi mesi in cui stava iniziando a collaborare con Amici subito dopo la fine della sua lunga collaborazione con Ballando con le stelle. La drammatica scoperta è avvenuta quasi per caso dopo essersi sottoposto a una serie di esami. «Nasce tutto da un’appendicite. L’intervento dura quattro ore, perché l’appendice aveva bucherellato l’intestino. Da lì ho fatto dei controlli di routine. Stavo entrando in sala prove con Lorella e la Maestra Celentano e mi arriva la telefonata. Mi hanno detto che avevo due tumori maligni», ha raccontato il ballerino professionista che ha poi spiegato di aver provato in tutti i modi a non far trasparire il dramma personale che stava vivendo. «Il lavoro è stata la mia fortuna. Mi operavo e tornavo, anche se fisicamente ero a pezzi. Cercavo di sorridere e di non far vedere a nessuno che stavo male. Non volevo che mi guardassero con occhi diversi e che mi trattassero male. Per adesso sono fuori pericolo», ha aggiunto.

Il rapporto con Francesca Tocca: «Un amore ballerino»

Nel salotto di Silvia Toffanin, Todaro ha anche avuto occasione di fare chiarezza, una volta e per tutte, sui suoi attuali rapporti con la moglieFrancesca Tocca. Da mesi, infatti, si dice che la coppia sia in crisi: alcuni follower della regina del gossip Deianira Marzano avevano infatti visto i due litigare in maniera animata nel corso di una cena in Sardegna. La verità, alla fine, è venuta a galla. Todaro si è così ritrovato a confermare che il suo rapporto con la compagna è fatto di alti e bassi e, a proposito, ha ammesso: «Con Francesca è un amore ballerino, ci conosciamo da piccoli. Va tutto bene, siamo birichini. Ci amiamo tanto, ma ci sono alti e bassi. Quest’estate abbiamo avuto una discussione in un ristorante. Lei è molto impulsiva, si è alzata per schiarirsi le idee e così sono nati i gossip. Lei non mi ha mai dato modo di essere geloso, ma di base sono gelosissimo. Se ci fosse motivo lo sarei molto da bravo siciliano».

Ponte San Nicolò, operaio morto in un macello: è rimasto schiacciato tra carrello e parete

Un uomo di 57 anni è morto in un incidente sul lavoro a Ponte San Nicolò (Padova). L’incidente è avvenuto nella notte tra venerdì 8 e sabato 9 settembre 2023 ed è stato reso noto dall’Ulss 6 Euganea nella mattinata di lunedì 11. Il 57enne stava lavorando in un macello quando il movimento di un carrello elevatore lo ha spinto contro un telaio metallico, schiacciandolo. L’uomo – secondo quanto ricostruito dallo Spisal – era solo e, dopo aver azionato il carrello, ne è sceso senza accorgersi che si stava muovendo contro di lui. La scoperta è avvenuta sabato mattina, quando i colleghi hanno rinvenuto il corpo schiacciato dal carrello ancora acceso.

Maria Rosa De Sica, figlia di Christian, si è sposata con Francesco Valentini

Maria Rosa De Sica, la secondogenita di Christian De Sica e Silvia Verdone, si è sposata domenica 10 settembre 2023 con il compagno Francesco Valentini, che a febbraio l’aveva resa mamma della sua prima figlia.

Il matrimonio di Maria Rosa De Sica: il papà Christian la accompagna all’altare

La cerimonia nuziale si è svolta presso il Santuario della Madonna in Saletta, a Castel del Giudice, in provincia di Isernia. Per l’occasione, Maria Rosa  ha scelto di indossare un classico abito bianco piuttosto minimal, caratterizzato da un profondo scollo a V. Ad accompagnare la 36enne all’altare è stato come da tradizione il genitore, che qualche prima fa via social aveva manifestato ai follower tutta la sua emozione pubblicando una tenera foto con la sua “bambina” da piccola, corredata dalla didascalia «Mari si sposa». Qui le immagini dell’arrivo all’altare.

Sono stati tantissimi i vip che hanno deciso di scrivere pubblicamente a Christian De Sica per congratularsi delle nozze della figlia. A lasciare messaggi di auguri e cuori sotto ai suoi post sono stati, tra gli altri, personaggi del calibro di Orietta Berti, Mara Venier, Andrea Dianetti e Sandra Milo.

Chi è Maria Rosa De Sica

La figlia di Christian De Sica è lontana dal mondo dello spettacolo e si occupa di fashion design, mentre il neo marito Francesco Valentini è di professione architetto. La donna, che a inizio anno aveva reso De Sica nonno della piccola Bianca, non è tuttavia alle sue prime nozze: nel 2016, infatti, si era sposata con Federico Pellegrini a Capri. La relazione, purtroppo, sarebbe presto naufragata. I due ex non hanno mai approfondito le motivazioni che hanno condotto alla rottura del loro legame.

Royal Ballet School, ex studenti denunciano body shaming e bullismo

«Perdete peso, o non troverete mai lavoro». «Se avessi un coltello, taglierei tutto il sedere e metà coscia». E ancora: «Sei troppo grassa per una ciambella». Sono soltanto alcune delle umiliazioni e degli insulti che oltre 50 ex studenti delle più prestigiose scuole di ballo del Regno Unito hanno denunciato alla Bbc. Nello specifico, si tratta di danzatori che hanno frequentato, fra il 2004 e il 2022, la Royal Ballet School di Londra, massima istituzione britannica presieduta da Re Carlo III, e la celebre Elmhurst Ballet School di Birmingham, cui protettrice è la regina Camilla. Gran parte dei ragazzi all’epoca dei fatti era ancora minorenne, tanto da aver subito pesanti ripercussioni sulla propria salute fisica e mentale. «Sono finita in ospedale», ha spiegato un’ex alunna, denunciando una cultura tossica di body shaming e bullismo. Le due scuole hanno respinto le accuse, contestando le dichiarazioni dei ragazzi.

Umiliazioni pubbliche, disturbi alimentari e problemi psichici. Oltre 50 ex studenti contro la Elmhurst e la Royal Ballet School inglesi.
Camillain visita alla Elmhurst Ballet School nel 2020 (Getty Images).

Body shaming e bullismo, le accuse contro l’Elmhurst e la Royal Ballet School

Come ha riportato la Bbc, gran parte delle promesse britanniche della danza entrano nelle due scuole già all’età di 11 anni per seguire un percorso duro e stressante. Il sogno di calcare i grandi palcoscenici del mondo però, per alcuni di loro, si è trasformato in un incubo per via del trattamento ricevuto dagli insegnanti. È il caso di Grace Owen, oggi 22enne, che ha raccontato alcuni insulti subiti alla Elmhurst Ballet School a 19 anni. «Sei troppo grassa per questo», le avrebbe detto un docente di fronte all’intera classe, mostrandole un piatto pieno di ciambelle. Parlando di un «mondo della danza brutale», la ragazza ha ricordato anche la cerimonia del diploma, in cui un altro insegnante l’avrebbe messa a disagio assieme a quasi tutti i compagni. «Ci dissero che, tranne una o due di noi, tutte dovevamo perdere peso se volevamo avere un lavoro», ha detto Owen. «Mi sono sentita così indegna e incapace».

Ancor più forte il racconto della 30enne Ellen Elphick, che ha iniziato a frequentare la Royal Ballet School nel 2009 a 16 anni. «Nelle prime due settimane, il mio maestro di danza mi fece vergognare del mio corpo davanti a uno specchio», ha spiegato la ragazza. «Dopo quell’incontro, ho iniziato ad avere forti disturbi alimentari. Non credo di essermi mai ripresa del tutto». Ancora oggi, se interrogata sul suo aspetto, fatica a definirsi bella e ad apprezzarsi. «Se costantemente ti dicono che sei inutile, finisci per crederci», ha detto la psicologa Gayle Sturrock, che ha seguito diversi ex studenti delle scuole di ballo. «Anche un commento può scatenare disturbi a lungo termine». Harriet Royle, oggi 22enne ma entrata nella Elmhurst appena 13enne, sarebbe stata indotta a perdere tanto peso da finire in ospedale. «Mi elogiavano se ero più magra», ha raccontato la ragazza. «Ho mangiato sempre meno, anche durante le vacanze, ma ho perso il controllo».

La replica delle due scuole: «Promuoviamo sempre felicità e benessere»

«Niente per noi è più importante della felicità e del benessere continuo», ha scritto in una dichiarazione la Royal Ballet School. «Stiamo migliorando, innovandoci continuamente, per proteggere la salute di tutti i nostri studenti». La scuola ha proseguito dicendosi concentrata per il raggiungimento dell’eccellenza con «integrità e passione». Fra i suoi studenti più illustri, come ha sottolineato anche la Bbc, la celebre Dame Margot Fonteyn, scomparsa nel 1991 e fra le più grandi di tutti i tempi. Simili anche le parole della Elmhurst di Birmingham, che ha confermato un «approccio didattico moderno per una formazione altamente disciplinata».

Umiliazioni pubbliche, disturbi alimentari e problemi psichici. Oltre 50 ex studenti contro la Elmhurst e la Royal Ballet School inglesi.
Una ballerina sulle punte durante uno spettacolo (Getty Images).

Scuola, il messaggio di Valditara ai ragazzi: «È il vostro inizio»

Lunedì 11 settembre 2023 inizia un nuovo anno scolastico in tre regioni italiane. In occasione del rientro in classe in Piemonte, Trentino, e Valle d’Aosta, il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara si è sentito in dovere di rivolgere ai ragazzi un messaggio di vicinanza e incoraggiamento.

Il messaggio di Valditara ai ragazzi per il rientro a scuola

«Care ragazze, cari ragazzi, ci siamo. È arrivato quel momento sempre uguale e sempre diverso: il nuovo inizio dell’anno scolastico». Inizia così il messaggio del ministro, che coglie subito l’occasione per precisare che tipo di lavoro è stato svolto di recente dal suo ministero per migliorare l’esperienza in classe degli alunni: «L’inizio dell’anno scolastico è un rito consolidato. E quest’anno abbiamo velocizzato i tempi grazie a un importante piano di semplificazione».

Il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara si è rivolto ai ragazzi tornati in aula l'11 settembre con un messaggio di incoraggiamento.
Liceo Newton a Roma (Imagoeconomica).

Valditara si è poi rivolto agli studenti con parole di solidarietà rispetto alle grandi sfide che li aspettano nei mesi avvenire: «Ma, dal punto di vista vostro, dal punto di vista di ciascuno di voi, l’inizio è sempre nuovo. E per noi, quello che conta di più siete proprio voi, è il vostro inizio, perché il centro di un sistema d’istruzione moderno deve essere la persona. Voi con le vostre capacità da scoprire e moltiplicare giorno per giorno, voi con i vostri sogni che sono il contrario delle chimere, voi con le vostre storie da scrivere, con le vostre capacità e i vostri progetti. Buon anno!».

Il calendario regione per regione

Dopo Trentino, Piemonte e Valle d’Aosta, il calendario scolastico di quest’anno prevede il ritorno in classe fissato il 13 settembre per gli studenti di Lombardia, Abruzzo, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Campania, Marche, Sicilia, Umbria e Veneto. I ragazzi e le ragazze di Calabria, Molise, Liguria, Sardegna e Puglia torneranno sui banchi il 14 settembre, mentre gli ultimi a fare il loro rientro in classe, il 15 settembre, saranno gli alunni di Toscana, Lazio ed Emilia-Romagna.

La presidente Rai Marinella Soldi entra nel Cda della Bbc

La presidente Rai Marinella Soldi è stata nominata consigliere non esecutivo indipendente del Cda della Bbc. È la prima volta che una cittadina italiana entra a far parte dell’organo che guida la British Broadcasting Corporation e che ne garantisce la missione di servizio pubblico. L’incarico, compatibile con la presidenza Rai, è effettivo dall’11 settembre 2023 e durerà tre anni. Ad annunciarlo è stata una nota di Viale Mazzini.

«Un riconoscimento per la Rai e per l’Italia»

Queste le parole con cui la dirigente ha confermato il nuovo incarico: «Sono onorata di essere stata designata dal Cda della Bbc, da sempre un punto di riferimento nel panorama mondiale dei media e in particolare dei media di servizio pubblico, nel cui ruolo credo fortemente in quest’epoca di frastuono mediatico e tecnologico. Sono convinta che, al di là delle mie caratteristiche personali e della mia esperienza, questa nomina sia anche un riconoscimento per la Rai e per l’Italia». Il Cda della Bbc è composto da 14 membri, quattro esecutivi e 10 non esecutivi. Dei 10 consiglieri non esecutivi, una metà è di nomina reale mentre l’altra metà è designata su proposta del Comitato Nomine attraverso un iter di selezione strutturato e trasparente. I membri non esecutivi, come Soldi, hanno il compito di fornire un punto di vista esterno, di tutelare l’interesse pubblico, di verificare gli standard di governance.

Il presidente della Bbc: «Soldi ha una miscela di esperienza unica»

Elan Closs Stephens, presidente della Bbc, ha così dichiarato: «Sono molto felice di dare il benvenuto a Marinella Soldi nel nostro Consiglio di amministrazione. Marinella ha una miscela di esperienza unica: da un lato commerciale e dirigenziale nei media e nella tecnologia, dall’altro la sua passione per i valori del servizio pubblico è evidente nel suo lavoro in Raie con l’Ebu-European Broadcasting Union. Non vedo l’ora che contribuisca alla Bbc con le sue capacità, la sua esperienza e con un nuovo punto di vista».

Incidente a Cagliari, fiori e bigliettini per i quattro giovani morti

«Ciao sorellina fai buon viaggio». Un bigliettino legato a un mazzo di rose rosse e gialle, accanto a tanti altri fiori lasciati in viale Marconi a Cagliari nel punto in cui all’alba di domenica 10 settembre 2023 la Ford Fiesta con a bordo sei ragazzi si è ribaltata e quattro di loro sono morti. È il ricordo degli amici e dei parenti delle giovani vittime Alessandro Sanna, 19 anni di Assemini, la coetanea Najibe Lavinia Zaher, di Selargius, figlia del consigliere comunale Omar Zaher, e i cagliaritani Simone Picci, 20 anni, e Giorgia Banchero, di 24.

Aperta un’inchiesta per omicidio stradale plurimo

Nella serata di domenica, al cimitero di San Michele il medico legale Roberto Demontis, su incarico della pm Rossana Allieri che ha aperto un’inchiesta sull’incidente ipotizzando l‘omicidio stradale plurimo, ha effettuato un dettagliato esame esterno sui corpi delle quattro vittime ed effettuato i prelievi per eventuali altri esami. Occorreranno 60 giorni per i risultati delle analisi mentre si attende il nulla osta per i funerali. Gli agenti della polizia locale di Cagliari hanno lavorato tutta la giornata di domenica per ricostruire la dinamica della tragedia e hanno escluso il coinvolgimento di altri veicoli.

L’auto ha percorso qualche metro contromano

Secondo quanto ricostruito, la Ford Fiesta condotta da Sanna stava percorrendo viale Marconi in direzione Quartu. Avrebbe dovuto probabilmente imboccare lo svincolo per l’Asse mediano, ma a causa dell’alta velocità ha tirato dritto percorrendo qualche metro contromano. Il conducente, forse nel tentativo di evitare l’infrazione, ha perso il controllo dell’auto che ha prima urtato il marciapiede e poi si è schiantata contro il pilastro che delimita l’ingresso di un giardino, ribaltandosi.

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