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Silvio Berlusconi, i figli accettano pienamente il testamento
I cinque figli di Silvio Berlusconi hanno accettato pienamente il testamento del padre, morto il 12 giugno scorso. Il documento è stato aperto il 5 luglio alla presenza di due testimoni e già nelle ore successive sono stati resi noti i primi dettagli. Il fondatore del Biscione, con le sue ultime volontà, ha assegnato ai figli Marina e Pier Silvio la maggioranza e il conseguente controllo di un impero dal valore stimato in un minimo di cinque miliardi. Le firme nel pomeriggio dell’11 settembre.
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Non ci saranno benefici di inventario
Dalla morte di Berlusconi del 12 giugno scorso legali e consulenti hanno lavorato per chiarire molti aspetti e valori del grande patrimonio: l’accettazione, presso la storica Villa San Martino di Arcore, sarà completa. Ciò significa che non ci sarà beneficio di inventario da parte di alcuno, opzione che avrebbe allungato di molto i tempi dell’esecutività del testamento a riprova della forte unità famigliare, che prevede un’intesa totale a differenza di altri grandi gruppi imprenditoriali italiani.
Ai figli oltre cinque miliardi tra società, titoli e liquidità
Quello che Berlusconi ha lasciato ai figli Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi si può conteggiare in oltre cinque miliardi tra società quotate, grandi investimenti immobiliari, titoli, opere d’arte e liquidità. La parte più consistente è contenuta in Fininvest, con 2,8 miliardi di capitalizzazione di Borsa delle partecipate, che diventano quasi quattro miliardi considerando anche le quote detenute da Mfe-Mediaset in altri gruppi, cioè Ei Towers e Prosieben. Il patrimonio immobiliare è stimabile in circa 700 milioni, concentrato soprattutto nella holding Dolcedrago, più la liquidità. Infine gli yacht e soprattutto i molti quadri acquistati negli anni dal fondatore del Biscione.

A Marina e Pier Silvio il 53 per cento del patrimonio
Di fatto Marina e Pier Silvio avranno in due il 53 per cento circa del patrimonio, con il conseguente controllo attraverso Fininvest sulle quote delle società. I figli Barbara, Eleonora e Luigi avranno una disponibilità personale molto importante. Escluse dal testamento le ex mogli, entrambe divorziate.