Daily Archives: 10 Agosto 2023

Kim Jong-un licenzia il capo dell’esercito e dice di «prepararsi per la guerra»

Kim Jong-un ha licenziato il capo dell’esercito e chiesto ai militari di «prepararsi per la guerra». Il dittatore della Corea del Nord ha inoltre ordinato di intensificare le esercitazioni e aumentare la produzione di armi per contrastare una «grave situazione politica e militare che prevale nella penisola coreana». Seppur non facendo menzione specifica, è probabile che si riferisse alle recenti attività militari della Corea del Sud con gli Stati Uniti d’America. Secondo l’agenzia di stampa nazionale Kcna, il leader supremo avrebbe anche sollevato dall’incarico o trasferito altri ufficiali in comando, di cui però non si conoscono identità o grado.

Il dittatore della Corea del Nord Kim Jong-un ha ordinato di intensificare la produzione di armi e le esercitazioni militari.
La diretta in tv di una parata militare con le armi di Pyongyang (Getty Images).

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Kim Jong-un cambia i vertici militari per evitare colpi di Stato

Il leader Kim Jong-un ha comunicato la sua decisione durante una riunione della Commissione militare del Paese del 9 agosto, pochi giorni dopo la sua visita ad alcune fabbriche di armi. Ha licenziato il generale Pak Su-il, sostituendolo con Ri Yong-gil, importante funzionario militare nonché suo ex ministro della Difesa. «È un membro di lunga data dell’élite militare in Corea del Nord», ha precisato alla Cnn Leif-Eric Easley, analista ed esperto di relazioni internazionali alla Ewha Womans University di Seul. «Prima di arrivare in vetta ha avuto alti e bassi, tanto che sette anni fa si vociferava fosse stato giustiziato dopo un rimpasto».

Easley ha poi sottolineato come Kim Jong-un cambi spesso i vertici dell’esercito. Alcuni leader scompaiono improvvisamente, per poi fare capolino tempo dopo sotto un’altra veste. «Spesso Kim Jong-un ha licenziato per incapacità di svolgere i compiti», ha spiegato Cheong Seong-chang, analista del Sejong Institute di Seul. «Non è necessariamente una punizione». Secondo l’esperto, i continui avvicendamenti intendono evitare che un generale o un funzionario del governo guadagni troppo potere da spaventare la leadership. «Vuole evitare che emerga qualcuno come Yevgeny Prigozhin in Russia», ha detto Seong-chang, riferendosi alle recenti azioni del leader del gruppo Wagner.

Covid: Oms, nessun rischio aggiuntivo dalla variante EG.5

«Il rischio per la salute pubblica posto da EG.5 è valutato come basso a livello globale, in linea con il rischio associato a XBB.1.16 e alle altre varianti di interesse attualmente in circolazione». È quanto ha affermato l’Oms in un valutazione del rischio connesso alla nuova variante EG.5. Da circa un mese, EG.5 ha attratto su di sé le attenzioni delle autorità sanitarie: identificata per la prima volta a febbraio, il 19 luglio è stata inserita tra le varianti sotto monitoraggio dall’Oms e, a oggi, è stata identificata in 51 Paesi.

«Nessun cambiamento nella gravità della malattia»

Nell’ultima rilevazione dell’Organizzazione mondiale della sanità, i cui dati si riferiscono alla settimana tra il 17 e il 23 luglio, la prevalenza globale di EG.5 era del 17,4 per cento, più che raddoppiata rispetto a un mese prima. A oggi, spiega l’Oms, «anche se EG.5 ha mostrato una maggiore prevalenza, un vantaggio di crescita e capacità di sfuggire al sistema immunitario, fino ad oggi non sono stati segnalati cambiamenti nella gravità della malattia». Inoltre, anche nei Paesi in cui sono cresciuti i contagi e i ricoveri, non sembra che questi siano dovuti a particolari caratteristiche di EG.5. Viste le caratteristiche della variante osservate finora, continua l’Oms, nel prossimo futuro «EG.5 può causare un aumento dell’incidenza dei casi e diventare dominante in alcuni Paesi o addirittura a livello globale».

Rubavano in imprese tessili usando finti corrieri: sette arresti

I carabinieri del nucleo investigativo di Verbania, con il personale dei comandi dell’Arma sul territorio, nelle prime ore di giovedì 10 agosto 2023 hanno arrestato sette persone con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti in danno di imprese del settore tessile.

I colpi tra Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna

Una persona è stata arrestata ad Arluno (Milano), gli altri sei sono stati rintracciati in provincia di Napoli, di cui cinque nel capoluogo e uno a San Giuseppe Vesuviano. Cinque persone si trovano in carcere, due ai domiciliari. Secondo i militari, farebbero parte di un sodalizio che ha messo a segno 17 colpi e ne ha tentato un altro, tra luglio e dicembre 2022, in diverse province di Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna, usando la tecnica del finto corriere. I militari hanno recuperato e restituito agli aventi diritto merce trafugata per un valore complessivo pari a circa 400 mila euro.

Usa-Cina, guerra tecnologica: scontro sulle limitazioni di Biden negli investimenti hi-tech

Altro che disgelo, ora arriva la guerra tecnologica. Pechino ha presentato «solenni rimostranze» a Washington dopo l’ordine esecutivo firmato da Joe Biden per bloccare e regolamentare gli investimenti americani nel settore tecnologico in Cina, in particolare in società che realizzano più del 50 per cento dei loro ricavi in settori sensibili, legati allo sviluppo militare della Repubblica popolare. Il ministero degli Esteri cinese ha puntato il dito contro gli Stati Uniti che, «con il pretesto della sicurezza nazionale», puntano a «privare la Cina del suo diritto allo sviluppo e a salvaguardare i propri interessi», mettendo in atto un «bullismo tecnologico». La mossa di Washington ha già riacceso le tensioni con Pechino, dopo il recente disgelo (almeno di facciata) registrato nelle loro relazioni.

Stati Uniti-Cina, alta tensione dopo l’ordine esecutivo firmato da Biden che limita gli investimenti nell'hi-tech.
Microchip cinese (Getty Images).

L’ordine esecutivo firmato da Biden entrerà in vigore nel 2024

La Cina, ha spiegato Biden, «è impegnata in un’ampia strategia che dirige, facilita e appoggia progressi nella tecnologia sensibile e prodotti cruciali per le capacità militari, di intelligence, di vigilanza e cibernetiche». Da qui la stretta, dettata da motivi «di sicurezza nazionale e non economici». L’ordine esecutivo firmato dal presidente americano impedirà alle società di private equity e venture capital di effettuare investimenti in tre settori hi-tech: informatica quantistica, intelligenza artificiale, semiconduttori e microelettronica. «Il piano è investire in America, stiamo trasformando il nostro Paese», ha dichiarato Biden in conferenza stampa. Nel tentativo di fermare il trasferimento di dollari e competenze in Cina, gli Usa adotteranno l’approccio “small yard, high fence“, (“piccolo cortile, alta recinzione”), in teoria in grado di proteggere risorse strategiche selezionate senza perdere i più ampi benefici ottenuti da un importante partner economico. L’ordine esecutivo, frutto di un lungo lavoro condotto dalla Casa Bianca e che permetterà di controllare i flussi in entrata e in uscita, entrerà in vigore nel 2024.

Stati Uniti-Cina, alta tensione dopo l’ordine esecutivo firmato da Biden che limita gli investimenti nell'hi-tech.
Joe Biden (Getty Images).

Le prove di disgelo con Blinken e Yellen, adesso il passo indietro

I rapporti tra le due principali economie mondiali tornano così a essere freddi dopo le prove di disgelo degli ultimi mesi, che hanno visto prima il segretario di Stato Antony Blinken e poi la segretaria al Tesoro Janet Yellen volare a Pechino. Falco e colomba, ma con lo stesso obiettivo: far progredire il rapporto tra Stati Uniti e Cina, tenendo però il piede in due staffe. Se da una parte Washington ha dichiarato di voler «ricostruire ponti» tra i due Paesi, mirando a trovare dei punti in comune per lo sviluppo delle reciproche economie, dall’altra permane l’annosa questione dei microchip. Nel 2022 gli States hanno infatti deciso di bloccare la vendita di semiconduttori realizzati con tecnologia americana al Dragone, che da parte sua ha ristretto l’accesso straniero alle risorse nazionali di gallio e germanio, metalli impiegati nella fabbricazione di chip.

Stati Uniti-Cina, alta tensione dopo l’ordine esecutivo firmato da Biden che limita gli investimenti nell'hi-tech.
Janet Yellen (Getty Images).

Le critiche alla misura: potrebbe danneggiare l’economia a stelle e strisce

Negli ultimi anni, per volontà dei due governi, gli investimenti tra Stati Uniti e Cina sono diminuiti drasticamente. Ma i fondi di private equity e venture capital hanno continuato a cercare opportunità redditizie in Oriente. Da qui la stretta decisa dall’amministrazione Biden, criticata dai repubblicani al Congresso per varie ragioni, anche opposte: c’è chi sostiene sia arrivata troppo tardi, chi la ritiene insufficiente, chi pensa sia un danno per l’economia a stelle e strisce, visto che altri Paesi continueranno a stringere partnership tecnologiche con la Cina, che comunque non avrà carenza di capitali. La classica zappa tirata sui piedi, insomma. Come ha spiegato al New York Times l’economista Nicholas R. Lardy, nel 2021 e nel 2022 gli Stati Uniti sono stati la fonte di meno del 5 per cento degli investimenti diretti in Cina: «A meno che altri importanti investitori non adottino restrizioni simili, penso che si tratti di una perdita di tempo. Questa politica fa il gioco di Pechino e di chi non crede che gli Usa siano interessati al dialogo». I funzionari americani, negli ultimi mesi, hanno parlato a più riprese con gli alleati per spiegare la bontà della misura e incoraggiare altri governi ad adottare restrizioni simili. È successo anche al G7 che si è svolto a maggio in Giappone. «L’Unione europea non vuole separarsi dalla Cina, ma è necessario ridurre i rischi», ha dichiarato la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.

Milano è la città che incassa più multe: 151 milioni di euro nel 2022

Facile.it e Assicurazione.it hanno calcolato che i milanesi sono i guidatori che pagano le multe più alte in Italia. Nel 2022 la spesa procapite è stata di 174 euro e, esaminando i rendiconto dei proventi delle violazioni del Codice della Strada, i due siti hanno fatto emergere che il comune di Milano ha incassato 151 milioni di euro.

I dati sulle multe pagate nel 2022

L’intera Lombardia è ai vertici della classifica nazionale per l’importo complessivo che ha portato nelle casse delle amministrazioni, quasi 194 milioni di euro. Per l’analisi, Facile.it ha rielaborato i dati provenienti dal Rendiconto proventi violazioni codice della strada pubblicati dal Dipartimento degli Affari Interni e Territoriali. Va ricordato che tra i comuni capoluogo di provincia analizzati non sono presenti i dati relativi ai seguenti comuni: Cosenza, Crotone, Reggio Calabria, Avellino, Pesaro, Campobasso e Alessandria. Dai dati è emerso che Roma ha incassato “solo” 133 milioni di cui 6,15 milioni sono contravvenzioni per eccesso di velocità. Torino e Bologna hanno riscosso cifre simili (rispettivamente 40,5 e 43,3 milioni), a Palermo i milioni sono 25,5 e chiude la classifica delle grandi città Napoli con 8,85 milioni di multe incassate. Milano è anche la città dove si spinge di più sull’acceleratore dove non si dovrebbe: nel 2022 le contravvenzioni per eccesso di velocità hanno portato nelle casse del capoluogo poco meno di 13 milioni di euro.

La Polonia invia 10 mila soldati al confine con la Bielorussia

La Polonia invierà fino a 10 mila truppe aggiuntive al confine con la Bielorussia per rafforzare la Guardia di Frontiera: lo ha dichiarato giovedì 10 agosto il ministro della Difesa, Mariusz Blaszczak, in un’intervista alla radio pubblica. Lo riporta l’agenzia di stampa Reuters sul suo sito web. La Polonia ha da tempo iniziato a rafforzare il confine dopo il trasferimento dei mercenari della Wagner nell’ex repubblica sovietica.

Polonia invia 10 mila soldati al confine con Bielorussia
Mariusz Blaszczak (Getty Images)

Blaszczak: «Avviciniamo l’esercito al confine per spaventare l’aggressore»

Queste le parole del ministro Blaszczak: «Circa 10 mila soldati saranno al confine, di cui 4 mila sosterranno direttamente la Guardia di Frontiera e 6 mila saranno nella riserva». E ha specificato: «Avviciniamo l’esercito al confine con la Bielorussia per spaventare l’aggressore in modo che non osi attaccarci». Il viceministro degli interni Maciej Wsik, invece, aveva annunciato mercoledì 9 agosto che la Polonia avrebbe inviato 2 mila soldati in più alla sua frontiera con la Bielorussia.

 

In autostrada la benzina self è oltre i 2 euro: servito a 2,25 al litro

Forti aumenti sul mercato dei prodotti petroliferi del Mediterraneo nel pomeriggio di mercoledì 9 agosto 2023 in chiusura. La verde si è riavvicinata ai massimi dell’anno toccati a fine luglio, mentre i gasoli hanno raggiunto livelli che non si registravano da gennaio.

I prezzi di benzina e gasolio rilevati la mattina del 10 agosto 2023

Come rilevato dalla Staffetta Quotidiana, giovedì 10 agosto 2023 sulla rete carburanti si è mossa solo IP che ha rincarato di 1 centesimo benzina e diesel. Queste le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy ed elaborati dalla Staffetta, rilevati alle 8 di ieri (9 agosto) su circa 18 mila impianti: benzina self service a 1,933 euro/litro (-1 millesimo), compagnie 1,939, pompe bianche 1,920, gasolio self service a 1,818 euro/litro (+1), compagnie 1,822, pompe bianche 1,807. E ancora: benzina servito a 2,067 euro/litro (invariato), compagnie 2,111, pompe bianche 1,980, gasolio servito a 1,952 euro/litro (+1, compagnie 1,995, pompe bianche 1,868). Il Gpl servito ammonta a 0,702 euro/litro (invariato, compagnie 0,712, pompe bianche 0,689), il metano servito a 1,397 euro/kg (-2, compagnie 1,408, pompe bianche 1,387) e il Gnl a 1,218 euro/kg (-2, compagnie 1,226 euro/kg, pompe bianche 1,211 euro/kg).

In autostrada la benzina supera i 2 euro

Questi infine i prezzi sulle autostrade: benzina self service 2,002 euro/litro (servito 2,256), gasolio self service 1,894 euro/litro (servito 2,155), Gpl 0,840 euro/litro, metano 1,528 euro/kg, Gnl 1,296 euro/kg.

Morto Robbie Robertson, l’anima folk di Bob Dylan e Martin Scorsese

Cantante e chitarrista, ma anche autore, musicologo e narratore. Robbie Robertson, storico frontman dei The Band, è morto mercoledì 9 agosto 2023 all’età di 80 anni dopo una lunga malattia. Ad annunciarlo il manager Jared Levine con una breve nota riportata dall’Hollywood Reporter. «Si è spento circondato dall’amore di sua moglie Janet, della prima compagna Dominique e dei suoi tre figli», si legge nel comunicato. Con la storica formazione rock, Robertson accompagnò Bob Dylan nei concerti a metà degli Anni 60 prima di scrivere grandi classici della musica statunitense come The Weight o Up on Cripple Creek. Celebre anche il suo sodalizio con Martin Scorsese, per cui ha composto le soundtrack di The Departed, The Irishman e del prossimo film al cinema, Killers of the Flower Moon.

La carriera di Robbie Robertson dai tour con Bob Dylan ai successi con i The Band, fino al sodalizio con Martin Scorsese. Aveva 80 anni.
Bob Dylan sul palco con i The Band al Festival sull’isola di Wight nel 1969 (Getty Images).

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Robbie Robertson e i The Band, dai concerti con Bob Dylan a Woodstock

Nato nel 1943 a Toronto, in Canada, da padre ebreo e mamma mohawk, Robbie Robertson si avvicinò alla musica da giovanissimo, imparando a suonare la chitarra da solo a 10 anni. In poco tempo formò, assieme al batterista Levon Helm, gli Hawks, formazione che suonò in supporto alla star del rockabilly Ronnie Hawkins fino al 1963. Dal sodalizio con il cantautore canadese nacquero brani come Hey Baba Lou, alla cui scrittura partecipò anche lo stesso Robertson. A lui si unirono pian piano il bassista Rick Danko, il tastierista Richard Manuel e il polistrumentista Garth Hudson. Il successo non tardò ad arrivare, toccando l’apice quando nel 1965 Bob Dylan li chiamò per i suoi tour Going Electric. Il gruppo divenne così The Band, sfruttando il nome con cui tutti i fan del menestrello del rock indicavano i musicisti sul palco durante i concerti.

Nel 1968 uscì Music From Big Pink, album di debutto dei The Band come formazione autonoma. All’interno il singolo The Weight, ancora oggi considerato dai critici come il maggior successo del gruppo. Brano folk con accenni country e gospel e ricco di riferimenti biblici, è un cult della canzone americana. Per la rivista Rolling Stone occupa il 41esimo posto delle 500 migliori canzoni della storia. Celebre anche la cover che realizzò Aretha Franklin nel 1970 per il suo album The Girl’s in Love with You. Nel 1969 i The Band furono al Festival di Woodstock, mentre negli otto anni seguenti arrivarono successi come Rag Mama Rag, Time to Kill o Knocking Lost John. Nel 1974 tornarono in tour con Dylan, ma due anni dopo si sciolsero, complice un incidente in barca per Manuel, non prima di un ultimo ballo. The Last Walz, che divenne un documentario diretto da Martin Scorsese, riunì al Winterland di San Francisco star come Neil Young, Eric Clapton, Bob Dylan e Joni Mitchell.

Il sodalizio con Martin Scorsese e il ricordo del regista

Dopo la direzione del documentario, Scorsese scelse Robbie Robertson per scrivere la colonna sonora di Toro Scatenato nel 1980. Pur non ricevendo nessuna nomination a premi Oscar e Golden Globe, si rivelò un successo tanto da aprire una lunga collaborazione tra i due. Il cantautore canadese tornò anche per Re per una notte, Casinò e Gangs of New York. «La sua musica sembrava provenire dal profondo del cuore», ha ricordato Scorsese in un comunicato riportato da Deadline. «Ha avuto un ruolo importante già prima che lo incontrassi. Non abbiamo mai tempo a sufficienza per chi amiamo». Per Scorsese, Robertson scrisse anche le soundtrack di The Departed, Shutter Island, Wolf of Wall Street e The Irishman. Senza dimenticare poi Killers of the Flower Moon, prossimo lavoro al cinema del regista in uscita a ottobre 2023.

La carriera di Robbie Robertson dai tour con Bob Dylan ai successi con i The Band, fino al sodalizio con Martin Scorsese. Aveva 80 anni.
Robbie Robertson nel 2013 sul palco con Eric Clapton (Getty Images).

Torna l’anticiclone africano, caldo per i prossimi 10 giorni

Torna l’anticiclone africano che porterà caldo per i prossimi 10 giorni, con il rischio di afa dovuto all’umidità. Il cielo sarà sereno quasi ovunque, l’unica eccezione il Nord con qualche passaggio nuvoloso. Così, osservare le stelle la notte di San Lorenzo sarà comunque possibile anche al settentrione, dove sono previste rapide schiarite.

Dal weekend salgono le temperature

Queste le previsioni per i prossimi giorni di Lorenzo Tedici, meteorologo de IlMeteo.it: «L’anticiclone africano inizierà ad infiammare l’Italia e la sua espansione punterà dritto dal Sahara verso Roma ed il Centro Italia. Dal weekend le temperature inizieranno a salire ovunque, specialmente in Sardegna, poi il caldo afoso dovrebbe investire soprattutto il Centronord con valori alti anche a Firenze e Roma». Il 17 agosto, invece, secondo le prime indicazioni di Tedici, «l’ondata di caldo nordafricano inizierà a fare ancora più sul serio e colpirà soprattutto il Centro-Sud». E aggiunge: «È una tendenza meteo da confermare, ma qualora l’anticiclone si palesasse in tutto il suo vigore, potremmo restare sotto la cappa umida e opprimente dell’Anticiclone Africano fino al 24-25 agosto, se non addirittura fino a settembre per quanto riguarda il Sud». Intanto, nelle prossime ore, il tempo resterà stabile ed in prevalenza sereno, salvo qualche nuvola in transito in serata e qualche acquazzone in più a ridosso delle Alpi e nella pianura piemontese domenica.

 

Rai, il consigliere di amministrazione Riccardo Laganà morto per un arresto cardiaco

Lutto in Rai per la scomparsa di Riccardo Laganà, consigliere di amministrazione morto improvvisamente nella notte tra mercoledì 9 e giovedì 10 agosto 2023 per un arresto cardiaco. Sgomento e commozione tra i dipendenti dell’azienda pubblica di cui Laganà era il rappresentante. Aveva 48 anni ed era stato confermato al suo secondo mandato nel cda.

Lavorava in Rai dal 1996

Nato a Roma nel 1975, perito industriale capotecnico in elettronica e telecomunicazioni ed esperto in linee di telecomunicazioni e impianti, nel luglio 2018 era stato eletto componente del cda dall’assemblea dei dipendenti della Rai, ruolo in cui era stato confermato a giugno 2021. In Rai nel 1996, era tecnico della produzione del Centro di Produzione di Roma. Da sempre attivo per la tutela dei valori fondanti del servizio pubblico, ha collaborato con diversi movimenti e associazioni tra le quali Articolo 21, Move On Italia, Associazione Stampa Romana, Libertà e Giustizia, Appello Donne e Media, Assoprovider, Libera Cittadinanza, Net Left. Nel 2011 ha creato la piattaforma web lndigneRAI con l’obiettivo di creare uno spazio aperto di ascolto e confronto sulla Rai e dibattere sulle principali questioni relative al servizio pubblico, in particolare in tema di lavoro. Nel 2015 ha costituito l’associazione Rai bene Comune diventandone presidente. Attivista e volontario nel campo della tutela e della salvaguardia degli animali e dell’ambiente, ha anche collaborato con diverse associazioni dedicandosi, in particolare, alla formazione e agli aspetti divulgativi per lo sviluppo di una cultura del rispetto di animali e ambiente.

I vertici dell’azienda: «Dolore profondo per tutta la “sua” Rai»

Nel dare la triste notizia, la presidente Rai Marinella Soldi e l’amministratore delegato Roberto Sergio hanno espresso il loro cordoglio in una nota congiunta: «L’improvvisa scomparsa di Riccardo Laganà è un dolore profondo per tutta la “sua” Rai, di cui è stato orgogliosamente parte e che ha rappresentato nel Consiglio di amministrazione dando voce a chi, con il proprio lavoro, fa vivere quotidianamente il servizio pubblico. Nel suo ruolo di consigliere di amministrazione Laganà ha sempre rappresentato, con determinazione e fermezza ma con lealtà e grandissimo senso di responsabilità, il punto di vista dei lavoratori Rai, per un’azienda che desiderava fosse realmente un punto di riferimento autorevole per i cittadini e per la quale si è sempre speso generosamente in prima persona».

Giorgio Marchesi: età, moglie, figli e film dell’attore

Giorgio Marchesi, nato il 23 febbraio a Bergamo, è un attore italiano. Diviso tra teatro, cinema e televisione, insieme alla moglie Simonetta Solder sta portando in scena a teatro lo spettacolo Il fu Mattia Pascal.

Giorgio Marchesi: biografia e carriera

Marchesi si è formato al Bel Teatro di Padova, dove ha cominciato a recitare insieme alla compagnia di quel teatro continuando a frequentare anche il corso Palcoscenico presso il Teatro Verdi di Padova. Ha poi partecipato a diverse campagne pubblicitarie, proseguendo la propria formazione con vari seminari alla Scuola europea per l’arte dell’attore a San Miniato. Nel 2003 si è trasferito a Roma iniziando a recitare prima nella miniserie Una vita in regalo, regia di Tiziana Aristarco (2003), poi sul grande schermo con il film Ecuba di Irene Papas. Tra le fiction e serie per la tv in cui l’attore ha recitato vi sono Un posto tranquillo 2 di Claudio Norza (2005), La figlia di Elisa – Ritorno a Rivombrosa di Stefano Alleva (2007), Il bene e il male di Giorgio Serafini (2009), Un medico in famiglia, regia di Elisabetta Marchetti e Francesco Vicario (2011-2016), Una grande famiglia, regia di Riccardo Milani e Riccardo Donna (2012-2015), Braccialetti rossi 3, regia di Giacomo Campiotti (2016), L’allieva 2, regia di Fabrizio Costa (2018), I Medici – Nel nome della famiglia (2019) e Studio Battaglia, regia di Simone Spada (2022-in corso).

Giorgio Marchesi: età, compagna, figli e film dell'attore
Giorgio Marchesi (Getty Images).

Tra i film in cui Marchesi ha recitato al cinema si citano invece Los Borgia, regia di Antonio Hernández (2006), Mission: Impossible III, regia di J. J. Abrams (2006), Mine vaganti, regia di Ferzan Özpetek (2010), ACAB – All Cops Are Bastards, regia di Stefano Sollima (2012) e Romanzo di una strage, regia di Marco Tullio Giordana (2012).

Giorgio Marchesi: la vita privata

L’attore è sposato con la collega attrice Simonetta Solder, dalla quale ha avuto i figli Giacomo (2008) e Pietro Leone (2015). Conosciuta a teatro nell’opera Le relazioni pericolose del 2004, Simonetta, classe 1970, ha recitato in serie di grande successo come Don Matteo, Braccialetti rossi, Provaci ancora prof e Che Dio ci aiuti.

Equals stasera su Rai Movie: trama, cast e curiosità

Stasera 10 agosto 2023 andrà in onda sul canale Rai Movie il film Equals, alle ore 21.10. Quest’opera di fantascienza è stata diretta dal regista Drake Doremus su sceneggiatura di Nathan Parker. Nel cast ci sono Nicholas Hoult, Kristen Stewart, Guy Pearce e Jacki Weaver.

Equals è il film di fantascienza che andrà stasera in onda su Rai Movie, ecco trama, cast e curiosità sulla pellicola.
Una scena tratta dal film (Twitter).

Equals, trama e cast del film in onda stasera 10 agosto 2023 su Rai Movie

La trama racconta di un mondo ideale nel futuro nel quale gli esseri umani sono nati geneticamente modificati e privati delle loro emozioni. Tutto questo è stato fatto nel tentativo di proteggere la stessa sopravvivenza dell’umanità, visto che le generazioni precedenti si sono distrutte in base ai loro sentimenti e alle loro passioni. Alcuni esseri umani soffrono però di una sindrome chiamata SOS, che provoca il risveglio graduale di sensazioni ed emozioni. Coloro che manifestano i primi sintomi di questa sindrome sono pericolose e vengono considerati elementi di disturbo in una società privata dei sentimenti ma perfetta e funzionale.

In questo contesto si incontrano sul luogo di lavoro Nia (Kristen Stewart) e Silas (Nicholas Hoult). Entrambi lavorano alla rivista scientifica Atmos e si avvicinano lentamente sempre di più. Silas capisce che è affetto dalla sindrome SOS ma comprende che anche Nia soffre di questo disturbo. I due cercano di nascondere i sintomi ma inevitabilmente, a causa del risveglio delle loro emozioni, sviluppano un rapporto sentimentale. I protagonisti capiscono che non possono nascondere i loro sentimenti ancora per molto e optano per una soluzione: la fuga disperata. I due non saranno soli ma accompagnati da altri elementi come loro che non trovano più posto in una società fredda e distaccata.

Equals, 5 curiosità sul film 

Equals, la decisione del regista sugli attori protagonisti

Il regista Drake Doremus vide recitare insieme i due attori protagonisti Nicholas Hoult e Kristen Stewart. Prese quindi la decisione di assegnare loro la parte dei protagonisti ma solo se avessero accettato insieme. Se uno dei due avesse rifiutato la parte, allora anche l’altro sarebbe stato scartato.

Equals, il legame dei due attori scelti per i ruoli principali

I due attori Nicholas Hoult e Kristen Stewart, per rendere più realistico il loro legame, hanno trascorso molto tempo insieme durante le riprese. A quanto pare, prima di incontrarsi sul set, i due andavano ad allenarsi con lo skateboard alle 4.00 di ogni mattina.

Equals, il talento di un’attrice in una scena della pellicola

In una scena Kristen Stewart ha mostrato tutto il suo talento non solo come attrice ma anche come scrittrice. Infatti, a un certo punto del film il suo personaggio legge una poesia ad alta voce: i versi erano stati scritti proprio dall’attrice tra una ripresa e l’altra.

Equals è il film di fantascienza che andrà stasera in onda su Rai Movie, ecco trama, cast e curiosità sulla pellicola.
L’attrice Kristen Stewart (Getty Images)

Equals, le location del film

Il film è stato girato in alcune location esotiche. Nel dettaglio, la produzione ha deciso di girare tra Tokyo, Singapore e altre località del Giappone.

Equals, un’attrice famosa ha rifiutato il ruolo di protagonista

In realtà, l’attrice Jennifer Lawrence era molto vicina a ottenere la parte di protagonista. Tuttavia, dopo aver letto la sceneggiatura ha rifiutato il ruolo, non sentendosi in sintonia con il progetto. La Lawrence aveva già lavorato con il regista del film Drake Doremus nella pellicola del 2011 intitolata Like Crazy.

Pier Silvio Berlusconi futuro leader di Forza Italia? L’idea piace all’elettorato del centrodestra

È Pier Silvio Berlusconi l’erede politico di papà Silvio? La domanda ha preso a circolare insistentemente nel mondo della politica italiana. Sposato con la nota conduttrice Mediaset Silvia Toffanin, il primogenito maschio del Cavaliere secondo il sondaggio prodotto da Winpoll trasmesso dal Tg5 e rilanciato da Corriere della Sera piace all’elettorato di centrodestra in maniera trasversale. Il suo impatto da amministratore delegato delle televisioni di famiglia è stato accolto con grande soddisfazione dal 68 per cento di chi vota Forza Italia, dal 53 per cento degli elettori di Fratelli d’Italia e del 44 per cento della Lega. Non è passata inosservata la sua decisione di rimodulare i palinsesti del Biscione, che gli ha garantito grande mediaticità nei giorni che avevano seguito la scomparsa del padre. Durante la presentazione della programmazione 2023/24 non si è risparmiato, offrendo alla stampa la sua visione del Paese. Fuori il trash dai tre canali principali di Mediaset. Addio a Barbara D’Urso che ha lasciato spazio a Myrta Merlino: una svolta importante per la qualità dell’informazione. Poi quel passaggio sui reality che è suonato come una specie di terremoto: «Penso che i reality siano inevitabilmente un pezzo della tivù commerciale. Ci sono limiti che non vanno superati. Tatuaggi, parolacce, scollature. Non era quello. Ci sono limiti che hanno anche a che fare con sensibilità e rispetto dei singoli. Ho visto una puntata e così non va bene: non è il singolo episodio, dipende da come viene rappresentata una cosa e il contesto». Concetti rivolti a un utente liberal-conservatore come l’elettore di Forza Italia più che allo spettatore di Mediaset.

Congresso ed elezioni europee nel 2024: se Tajani fallisse…

Così come riportato da Corriere della Sera, pare difficile che Pier Silvio Berlusconi lasci tutto in breve tempo per lanciarsi alla guida del partito. Anche considerando il congresso di febbraio 2024, in cui il vicepremier Antonio Tajani è unico candidato alla segreteria. Almeno al momento. Poi a giugno sarà il momento delle elezioni europee: anche in quel caso il risultato potrebbe essere determinante per orientare le scelte del “giovane” Berlusconi. Un risultato fallimentare metterebbe l’attuale classe dirigente del partito davanti alle accuse di non saper gestire la fase successiva alla morte del Cavaliere. Se il partito si assestasse non lontano dal 10 per cento (in una forbice che vede il 7 per cento come risultato minimo), allora la discesa in campo di un nuovo Berlusconi non si renderebbe necessaria. Secondo il Corriere, dai corridoi azzurri filtra una certa suggestione: «Per noi avrebbe un valore inestimabile un Berlusconi alla guida». Intano i primi passi sono stati mossi. Come il depotenziamento della mai troppo amata Marta Fascina, eletta alla Camera dei Deputati in Sicilia con FI e ultima compagna del padre Silvio. Confermato anche il sostegno al partito, a tutti gli effetti asset dell’azienda di famiglia. Su Forza Italia pende una fideiussione di quasi 100 milioni verso Fininvest, dai cui uffici centrali si conferma comunque la volontà di sostenere l’attività politica.

Quartu, ucciso con una coltellata, fermato presunto responsabile

Un allevatore 22enne di Quartu Sant’Elena (Città metropolitana di Cagliari) durante la notte di mercoledì 9 agosto è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto, emesso dai magistrati della Procura della Repubblica di Cagliari.

Ritenuto responsabile dell’omicidio di Luca Mameli

Il giovane è ritenuto il responsabile dell’omicidio di Luca Mameli, 35enne di Capoterra, avvenuto all’alba di mercoledì 9 agosto nella passeggiata sul lungomare del Poetto, nelle vicinanze di una discoteca. Dopo un lungo interrogatorio in Questura insieme al fratello, nella tarda notte il 22enne è stato tratto in fermo e accompagnato nel carcere di Uta a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Lady Bird stasera su La5: trama, cast e curiosità

Stasera 10 agosto 2023 andrà in onda su La5 alle ore 21.10 il film Lady Bird. La regista è Greta Gerwig che si è occupata anche di scrivere la sceneggiatura. Nel cast ci sono Saoirse Ronan, Laurie Metcalf, Tracy Letts, Lucas Hedges e Timothee Chalamet.

Lady Bird è il film che andrà in onda questa sera su La5, ecco trama, cast e curiosità sulla pellicola di Greta Gerwig.
Saoirse Ronan in una scena del film (Twitter).

Lady Bird, trama e cast del film in onda stasera 10 agosto 2023 su La5

La trama racconta la storia di Christine McPherson (Saoirse Ronan), una ragazza conosciuta da tutti con il soprannome di Lady Bird. Christine è nata e cresciuta a Sacramento, in California, ma sogna di potersi trasferire in una grande città della costa orientale, dove ci sono opportunità in ogni angolo e dove gli scrittori si appartano nei boschi per poter trovare la loro ispirazione. Per riuscire a realizzare i suoi sogni, Lady Bird deve entrare in un buon college visto che ora si trova all’ultimo anno di liceo. Tuttavia, ha pochi crediti extra-curriculari ed è costretta a procedere con l’iscrizione al corso di teatro scolastico.

Con sua somma sorpresa, nel teatro scopre una sua passione perché si sente libera di esprimere tutta se stessa. La giovane, infatti, ha sempre mostrato un anime ribelle e anarchico, andando spesso in contrasto con la madre iper-affettuosa e protettiva, Marion McPherson (Laurie Metcalf). Prima di completare l’ultimo anno del liceo, Christine riuscirà a vivere le emozioni che non ha mai provato come adolescente come i primi amori, i balli scolastici e le mascalzonate con gli amici.

Lady Bird, 5 curiosità sul film

Lady Bird, la curiosità sul trucco di Saoirse Ronan

Prima di prepararsi per il film, Saoirse Ronan aveva tentato di truccarsi da sola. Tuttavia, aveva esagerato con alcuni prodotti e le luci forti sul set avevano irritato la sua pelle, provocandogli l’acne. La truccatrice suggerì alla regista Greta Gerwig di non coprire l’acne della Ronan, così da rendere più realistico il suo personaggio. La Gerwig subito acconsentì e la protagonista ottenne un tocco più adolescenziale.

Lady Bird, le difficoltà nella recitazione dell’attrice protagonista

Saoirse Ronan ha cittadinanza statunitense, essendo nata a New York, ma è cresciuta in Irlanda. In questo film si è dovuta sforzare per avere un accento statunitense e ha confessato che la parola «Perfect» è stata la più difficile da pronunciare per lei.

Lady Bird è il film che andrà in onda questa sera su La5, ecco trama, cast e curiosità sulla pellicola di Greta Gerwig.
Greta Gerwig sul set con Timothee Chalamet e Saoirse Ronan (Twitter).

Lady Bird, Greta Gerwig in un abito particolare durante alcune riprese

A un certo punto nel film si assiste alla scena di un ballo scolastico. Durante le riprese, la regista Greta Gerwig indossava un abito elegante e sembrava che anche lei avesse dovuto partecipare all’evento per ragazzi.

Lady Bird, la prima sceneggiatura della pellicola era diversa

Greta Gerwig, oltre a dirigere il film, si è occupata anche di scrivere la sceneggiatura. Per sua stessa ammissione, la prima bozza di sceneggiatura era lunga ben 350 pagine ed equivaleva a un film dalla durata di circa sei ore. Dopo numerosi tagli, la Gerwig è riuscita a tirar fuori un film dalla durata di circa 90 minuti.

Lady Bird, il nome di un personaggio è un omaggio alla madre della regista

Il personaggio principale si chiama Christine. Questo è un omaggio alla madre di Greta Gerwig, Christine Gerwig.

 

La battaglia di Hacksaw Ridge stasera su Rete 4: trama, cast e curiosità

Stasera 10 agosto 2023 andrà in onda sul canale Rete 4 il film intitolato La battaglia di Hacksaw Ridge, alle ore 21.25. Il regista della pellicola è Mel Gibson mentre la sceneggiatura è stata scritta da Andrew Knight e Robert Schenkkan. Nel cast ci sono Andrew Garfield, Vince Vaughn, Sam Worthington e Teresa Palmer.

La battaglia di Hacksaw Ridge è un film che andrà in onda stasera su Rete 4, ecco trama, cast e curiosità sulla pellicola.
Andrew Garfield, protagonista della pellicola (Twitter).

La battaglia di Hacksaw Ridge, trama e cast del film in onda stasera 10 agosto 2023 su Rete 4

La trama racconta la storia di Desmond Doss (Andrew Garfield), cresciuto in una famiglia di fede avventista in Virginia negli Stati Uniti. Dopo l’attacco giapponese a Pearl Harbor, Desmond decide di arruolarsi nell’esercito come soccorritore. Infatti, a causa della sua fede, il giovane è un obiettore di coscienza e ha un comportamento anti-violento. Una volta arrivato all’addestramento, sotto il comando del sergente Howell (Vince Vaughn), Desmond eccelle nelle prove fisiche ma viene scartato a poco a poco quando rifiuta di imbracciare le armi per rimanere coerente con i suoi principi. Inoltre, viene deriso e picchiato dai suoi commilitoni, che non vuole denunciare, e viene vessato dal capitano Glover (Sam Worthington).

Ad ogni modo, il tempo passa e il soldato con il suo plotone viene mandato sull’isola di Okinawa per difendere la scarpata di Maeda, conosciuta da tutti con il nome di Hacksaw Ridge. I giapponesi, nemici dell’esercito americano, organizzano un cruento attacco e tantissimi soldati statunitensi vengono feriti. Allora, senza mai imbracciare un’arma, Desmond dimostrerà tutto il suo coraggio e diventerà un eroe unico nella storia dell’umanità.

La battaglia di Hacksaw Ridge, 5 curiosità sul film 

La battaglia di Hacksaw Ridge, i premi e le nomination della pellicola

Il film è stato molto apprezzato dalla critica. Non a caso, ha ottenuto ben sei nomination ai premi Oscar, vincendone due nelle categorie Miglior sonoro e Miglior montaggio sonoro. La pellicola ha ottenuto anche un premio BAFTA per il Miglior montaggio.

La battaglia di Hacksaw Ridge, il film tratto da una storia vera

Il soggetto prende spunto dalla vera storia di Desmond Doss, soldato che ha combattuto durante la Seconda guerra mondiale. Quando venne intervistato, Desmond disse di aver salvato circa 50 suoi compagni. Tuttavia, secondo alcune fonti, il soldato obiettore di coscienza arrivò a salvare circa 100 persone in guerra.

La battaglia di Hacksaw Ridge, la reazione del figlio di Desmond Doss

Il figlio del vero Desmond Doss, Desmond Junior, era presente all’anteprima del film. Secondo il regista Mel Gibson, si è commosso vedendo la realistica ed emozionante interpretazione di Andrew Garfield nei panni di suo padre.

La battaglia di Hacksaw Ridge è un film che andrà in onda stasera su Rete 4, ecco trama, cast e curiosità sulla pellicola.
Andrew Garfield nei panni di Desmond Doss (Twitter).

La battaglia di Hacksaw Ridge, l’ispirazione di Mel Gibson per girare le scene di guerra

Mel Gibson ha raccontato che l’ispirazione per girare le scene di guerra gli è venuta pensando agli incubi che faceva quando era bambino. Infatti, il regista ha dichiarato che il padre, un soldato della Prima guerra mondiale, gli raccontava prima di andare a letto le sue imprese come soldato.

La battaglia di Hacksaw Ridge, l’insistenza di Teresa Palmer per ottenere un ruolo

Teresa Palmer voleva fortemente lavorare con Mel Gibson. Quando venne a sapere del nuovo progetto, si filmò da sola con il suo iPhone e inviò il provino al regista. Dopo tre mesi, Mel Gibson la ricontattò e gli chiese di interpretare il ruolo di Dorothy Schutte.

 

Chiusi dai Nas 20 stabilimenti balneari, il 31% irregolari

Strutture abusive, carenze igieniche, cibi scaduti o privi di tracciabilità. È quanto hanno accertato i carabinieri dei Nas durante 883 controlli compiuti in tutta Italia negli stabilimenti balneari e nei villaggi turistici.

Gravi criticità strutturali e igieniche

Ne sono risultati irregolari 257, pari al 31% di quelli ispezionati. Sono state contestate 415 sanzioni penali e amministrative per oltre 290mila euro. Sono stati inoltre deferiti all’autorità giudiziaria 11 titolari di attività e disposti 20 provvedimenti di chiusura a causa «di gravi criticità strutturali ed igieniche per un valore economico stimato in oltre 4 milioni di euro».

Russia, abbattuti 13 droni ucraini in Crimea e vicino Mosca

Il ministero della Difesa russo giovedì 10 agosto ha detto di aver abbattuto 13 droni ucraini, 11 vicino la Crimea e altri due diretti verso Mosca. «Due Uav che volavano in direzione della città di Mosca sono stati distrutti», ha riferito il ministero in una nota. «Vicino la città di Sevastopol, due Uav sono stati centrati dai dispositivi di sicurezza anti-aerea, altri nove sono stati intercettati e sono precipitati nel Mar Nero prima di raggiungere l’obiettivo».

Incendio vicino all’aeroporto di Domodedovo

Il servizio di emergenza russo ha detto che nella notte di mercoledì 9 agosto un’officina di riparazione auto ha preso fuoco, a 10 chilometri dall’aeroporto di Domodedovo. Lo ha riferito l’agenzia di stampa Ria: «La dimensione dell’incendio è di 1.000 metri quadrati». I video dell’incendio pubblicati online mostrano un denso fumo nero e una fiamma, visti da centinaia di metri di distanza. Due esplosioni sono state udite prima dell’incendio, come si legge da post pubblicati sui social media russi.

Attacco di droni russi al deposito di petrolio a Rivne

Le forze russe, invece, hanno colpito, durante le notte di mercoledì 9 agosto, l’oblast di Rivne, nell’Ucraina occidentale, con un attacco di droni distruggendo un deposito di petrolio nel distretto di Dubno. Lo ha riferito il governatore dell’oblast Vitaliy Koval su Telegram, secondo quanto riporta il Kvyv Independent. Non sono state segnalate vittime e «il background chimico e di radiazioni è normale», ha detto Koval.

Ecuador, candidato alle Presidenziali ucciso a colpi di pistola

Il candidato alle elezioni presidenziali in Ecuador Fernando Villavicencio, 59 anni, è stato ucciso a colpi di pistola al termine di un comizio della campagna elettorale. Il giornalista e attivista politico, noto per la sua battaglia contro la corruzione, era candidato per il partito di governo.  La notizia è stata confermata sui social dal presidente Lasso, che su Twitter ha scritto: «Il crimine non resterà impunito».

Colpito da numerosi colpi di arma da fuoco

Il giornalista e politico è stato colpito da numerosi colpi d’arma da fuoco mentre stava lasciando una scuola della capitale dove si svolgeva un raduno politico. La notizia della morte è stata confermata pochi minuti dopo l’attentato dalla Clinica de la Mujer dove era stato trasportato d’urgenza. Secondo il procuratore generale dell’Ecuador, l’assassino è morto per le ferite riportate durante la cattura. Almeno nove persone sono rimaste ferite nell’attentato: un’altra candidata alla presidenza e due poliziotti.

Era uno degli 8 candidati alla campagna elettorale

Fernando Villavicencio era uno degli 8 candidati al voto in programma il 20 agosto. Il suo assassinio rischia di far degenerare la campagna elettorale: il Paese  sta subendo un’escalation di violenza dovuta alle azioni delle bande criminali legate soprattutto al traffico di droga. Convinto oppositore dell’ex presidente Rafael Correa, Villavicencio, dopo le minacce ricevute settimane prima, si muoveva con la protezione della polizia. Secondo i media locali, infine, gli agenti speciali stavano indagando sulla possibilità che un ordigno esplosivo fosse stato piazzato proprio nel luogo del comizio dove poi è avvenuto l’agguato.

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