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Covid: Oms, nessun rischio aggiuntivo dalla variante EG.5
«Il rischio per la salute pubblica posto da EG.5 è valutato come basso a livello globale, in linea con il rischio associato a XBB.1.16 e alle altre varianti di interesse attualmente in circolazione». È quanto ha affermato l’Oms in un valutazione del rischio connesso alla nuova variante EG.5. Da circa un mese, EG.5 ha attratto su di sé le attenzioni delle autorità sanitarie: identificata per la prima volta a febbraio, il 19 luglio è stata inserita tra le varianti sotto monitoraggio dall’Oms e, a oggi, è stata identificata in 51 Paesi.
Here's the latest variant picture for France.
The new EG.5.* "Eris" variant (34%) has been rising quite rapidly during July, and is now dominant over XBB.1.9.* "Hyperion" (22%), XBB.1.16.* "Arcturus" (14%) and XBB.1.5.* "Kraken" (14%).
More details:https://t.co/9wVn5KDCmN pic.twitter.com/u0AOISy8Ck
— Mike Honey (@Mike_Honey_) August 6, 2023
«Nessun cambiamento nella gravità della malattia»
Nell’ultima rilevazione dell’Organizzazione mondiale della sanità, i cui dati si riferiscono alla settimana tra il 17 e il 23 luglio, la prevalenza globale di EG.5 era del 17,4 per cento, più che raddoppiata rispetto a un mese prima. A oggi, spiega l’Oms, «anche se EG.5 ha mostrato una maggiore prevalenza, un vantaggio di crescita e capacità di sfuggire al sistema immunitario, fino ad oggi non sono stati segnalati cambiamenti nella gravità della malattia». Inoltre, anche nei Paesi in cui sono cresciuti i contagi e i ricoveri, non sembra che questi siano dovuti a particolari caratteristiche di EG.5. Viste le caratteristiche della variante osservate finora, continua l’Oms, nel prossimo futuro «EG.5 può causare un aumento dell’incidenza dei casi e diventare dominante in alcuni Paesi o addirittura a livello globale».