Daily Archives: 7 Agosto 2023

Matrimonio alle Bahamas stasera su Cine34: trama, cast e curiosità

Stasera 7 luglio 2023 andrà in onda sul canale Cine34 alle ore 21.00 il film Matrimonio alle Bahamas. La commedia è diretta dal regista Claudio Risi su sceneggiatura dei fratelli Vanzina. Nel cast ci sono Massimo Boldi, Anna Maria Barbera, Enzo Salvi, Biagio Izzo e Lucrezia Piaggio.

Matrimonio alle Bahams è il film che andrà in onda questa sera su Cine34, ecco trama, cast e curiosità sulla pellicola.
Una scena tratta dal film (Twitter).

Matrimonio alle Bahamas, trama e cast del film in onda stasera 7 luglio 2023

La trama racconta dell’amore tra Bob Di Giacomo (Donald French), un italo-americano, e Valentina Colombo (Lucrezia Piaggio), una coppia che si conosce a Miami e sin da subito prova una forte attrazione. I due sono molto innamorati e decidono di sposarsi alle Bahamas, celebrando finalmente il loro amore. In questo scenario magnifico, si incontrano per la prima volta le due famiglie, completamente diverse per stile e modi di fare. I genitori dell’italo-americano sono il furbo agente di borsa Al Di Giacomo (Biagio Izzo) e la provocante Patricia (Victoria Silvstedt), una donna che non pensa ad altro che allo shopping.

D’altro canto, arriva dall’Italia anche la famiglia di Valentina, pasticciona e impacciata: il padre è un tassista dal nome importante, Cristoforo Colombo (Massimo Boldi), mentre la madre Rosy (Anna Maria Barbera) ha un carattere molto particolare e dei modi di fare decisamente unici. L’incontro tra le due famiglie completamente diverse darà vita a gag e situazioni imbarazzanti. Tuttavia, alla fine, i genitori degli sposi capiranno che sono lì per celebrare l’amore dei loro figli e riusciranno a trovare un punto d’incontro per un matrimonio indimenticabile.

Matrimonio alle Bahamas, 4 curiosità sul film 

Matrimonio alle Bahamas, il film che ha sancito una separazione importante per il cinema italiano

Questo film segna la definitiva separazione artistica tra Massimo Boldi e Christian De Sica. I due attori comici fino a quel momento avevano collaborato insieme nei cosiddetti «cinepanettoni», ma da questa produzione hanno intrapreso strade diverse.

Matrimonio alle Bahamas, gli incassi eccellenti della pellicola

Matrimonio alle Bahamas fu un successo al botteghino. Solo nel primo weekend di programmazione incassò circa 3 milioni di euro. In totale, questa pellicola ha ottenuto un incasso di quasi 10 milioni di euro.

Matrimonio alle Bahamas, il ricordo di Massimo Boldi

Massimo Boldi ha voluto dedicare una parte del suo libro Boldi – Le mie tre vite a questo film. Al riguardo, l’attore ha scritto: «Con questo film ho inaugurato una tradizione: quella di spostare il tema principale dai festeggiamenti Natalizi a quelli del matrimonio! Infatti negli anni successivi abbiamo prodotto una serie di nuovi successi che hanno portato ottimi risultati al box office. Ma perché il matrimonio? La scelta in parte è stata dettata dall’intenzione di continuare a raccontare delle storie nelle quali il pubblico si possa rispecchiare. Perciò abbiamo scelto i matrimoni, che dopo il Natale è un’altra situazione dove le persone si riuniscono, prima o poi. Storie di nuclei familiari raggruppati».

Matrimonio alle Bahams è il film che andrà in onda questa sera su Cine34, ecco trama, cast e curiosità sulla pellicola.
L’attore Massimo Boldi (Getty Images).

Matrimonio alle Bahamas, il rapporto tra Massimo Boldi e Lucrezia Piaggio

Non è la prima volta che Massimo Boldi e Lucrezia Piaggio collaborano insieme, interpretando rispettivamente le parti di padre e figlia. Era già accaduto nel film Natale sul Nilo del 2002 ed è successo anche nella commedia del 2012 Natale a 4 zampe.

Alluvione Centro-Italia, prorogata fino al 31 ottobre la sospensione delle bollette

L’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) ha deciso di concedere una proroga per quanto riguarda le bollette e tutti gli avvisi relativi ai pagamenti di luce, gas, acqua e rifiuti ai cittadini dell’Emilia-Romagna colpiti dalle recenti alluvioni.

Prorogata fino al 31 ottobre la sospensione delle bollette per le persone colpite dell’alluvione di maggio

Il periodo di sospensione era già stato previsto, ma da questo momento in poi è stato ufficialmente prolungato. La decisione riguarderà in modo particolare tutti i soggetti che sono titolari di utenze e forniture varie nei comuni individuati dalla lista presente nel decreto alluvione. Si tratta, dunque, di centri abitati situati in parte dell’Emilia-Romagna (soprattutto nelle province di Reggio-Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena e Rimini) ma anche in alcune aree della provincia di Pesaro-Urbino e in alcuni comuni della città metropolitana di Firenze.

Sospese le azioni sulle morosità, anche quelle precedenti l’alluvione

Nel periodo di riferimento in cui saranno sospese le bollette ci sarà inoltre la sospensione delle azioni sulle morosità, e questo discorso varrà anche nel caso in cui i clienti e gli utenti fossero stati inadempienti prima dell’arrivo dell’alluvione. Una volta terminato il periodo di sospensione, sempre che i clienti siano in grado di corrispondere gli importi dovuti, i fornitori di energia elettrica e gas, i gestori del SII e quelli del servizio integrato di gestione dei rifiuti urbani dovranno offrire ai loro utenti nuovi piani di rateizzazione adeguati alle loro necessità, distribuiti su 12 mesi (come minimo) e senza discriminazioni o interessi di sorta a carico dei clienti stessi. In questo contesto, è importante ricordare che chiunque vorrà beneficiare dell’ulteriore proroga al pagamento delle bollette dovrà inviare una richiesta formale entro il 31 agosto (o entro la data di conclusione del periodo di sospensione) ai fornitori di energia elettrica e gas e ai gestori del Servizio Idrico Integrato o del settore rifiuti. Il documento inviato sarà a tutti gli effetti una dichiarazione sostitutiva di atto notarile con la quale l’utente dovrà dimostrare che la sua utenza fa riferimento proprio ad una delle zone interessate dal disastro dello scorso maggio.

È morto a 92 anni l’ex senatore Mario Tronti

Si è spento all’età di 92 anni Mario Tronti, politico e filosofo con un passato al Senato. A confermarne la morte è stato Pierluigi Spinelli, membro del Pd umbro. Tronti è morto alle 10.30 a Ferentillo, in provincia di Terni, come annunciato da Repubblica. Proprio sul quotidiano, in occasione del 90esimo compleanno, due anni fa, aveva parlato del suo allontanamento dalla politica: «Sono in ritiro spirituale, nel monastero di Poppi, nel Casentino, retto dalle monache camaldolesi. Mercoledì compio 90 anni e questo passaggio bisogna farlo bene, sentirlo interiormente».

Addio all'ex senatore Mario Tronti, morto a 92 anni
Mario Tronti, filosofo e politico, scomparso all’età di 92 anni (Imagoeconomica).

Chi era Mario Tronti

Mario Tronti è nato a Roma il 24 luglio del 1931 ed è stato soprattutto un filosofo, autore di molti volumi sul pensiero marxista operaista negli anni sessanta. Alla sua attività di docente all’Università di Siena, portata avanti per trent’anni, ha affiancato la vita politica, sempre a sinistra. Fino al 1991 è stato membro del Pci, poi è passato al Pds e infine alla Ds e al Pd. Nel 1992 è stato eletto al Senato con il Partito democratico della sinistra, conquistando nella circoscrizione Lazio oltre 80 mila preferenze. In quegli anni è stato anche membro della commissione parlamentare per le riforme istituzionali. Ci vorranno vent’anni prima di rivederlo in Parlamento. Nel 2013, infatti, è stato nuovamente eletto senatore, stavolta nella circoscrizione Lombardia con il Partito democratico.

Addio all'ex senatore Mario Tronti, morto a 92 anni
Mario Tronti (Imagoeconomica).

I libri e la parentela con Renato Zero

Ha scritto decine di libri, come Operai e capitale, Hegel politico, Berlinguer. Il principe disarmato, e i più recenti Passaggio Obama e La democrazia ai cittadini. L’ultimo suo volume è stato pubblicato, nel 2021, La saggezza della lotta. Era imparentato con Renato Zero, come lui stesso ha spiegato in un’intervista: «È il figlio di mia cugina. Sua nonna, Renata, era la sorella di mio padre». L’eurodeputato di S&D, Massimilano Smeriglio, l’ha ricordato con un tweet: «Ci lascia un grande intellettuale, il padre dell’operaismo italiano».

Natan al Napoli, firmato il contratto

Natan Bernardo De Souza ha siglato il suo contratto con il Napoli durante la mattinata di lunedì sette agosto. Ad annunciarlo, lo stesso sito azzurro che ha messo online la foto del presidente, Aurelio De Laurentiis, che firma con il brasiliano.

Natan: «Ricambierò il vostro supporto sul campo»

Il 22enne difensore centrale che arriva dal club brasiliano del Red Bull Brigantino, costato al Napoli dieci milioni di euro, ha firmato per un quinquennale da poco più di un milione a stagione. Il giocatore sostituirà Kim Min-Jae, trasferitosi al Bayern Monaco. Natan sui social del club partenopeo ha posato con la maglia azzurra e la frase: «Voglio ringraziare tutti i tifosi azzurri, ricambierò il vostro supporto sul campo. Forza Napoli».

Francia, donna segregata in casa dal 2011: sospettato il marito

Agghiacciante scoperta delle autorità nel comune francese di Forbach, nel dipartimento di Mosella, a pochi chilometri dal confine con la Germania. La polizia ha trovato una donna di 53 segregata in casa dal 2011. La vittima, chiusa in appartamento dal marito 55enne, è riuscita a sottrargli il telefono e a denunciare tutto, ponendo fine all’agonia. Ad allertare gli agenti francesi sarebbero stati i dipartimenti tedeschi. Dopo le prime verifiche, i poliziotti si sono recati a casa del sospetto. L’uomo ha rifiutato di aprire la porta ed è stato allora che gli agenti hanno fatto irruzione.

Una donna di 53 anni è stata segregata in casa dal 2011: sospettato il marito, in stato di fermo
Un’auto della polizia tedesca (Getty).

La vittima era nuda e con il cranio rasato

A raccontare la storia sono le emittenti Bfmtv e Rmc. I poliziotti hanno trovato la donna segregata all’interno di una stanza con le reti metalliche alle finestre. Impaurita e completamente nuda, la 53enne è stata immediatamente soccorsa. Aveva il cranio rasato ed era denutrita, oltre a mostrare su gambe e dita i segni di numerose fratture. L’uomo adesso è in stato di fermo. Le autorità hanno aperto immediatamente un’inchiesta per sequestro di persona, stupro aggravato, atti di tortura e barbarie. In casa è stato trovato anche un banco di tortura. Sequestrato anche un taccuino in cui il 55enne annotava gli orari in cui nutriva la moglie. Lei è attualmente ricoverata all’ospedale Mercy e sarà ascoltata dall’unità medico-giudiziaria.

Fsi entra in Bancomat con 100 milioni come socio di maggioranza

Il fondo Fsi entra nel capitale di Bancomat con un investimento fino a 100 milioni di euro. Lo si legge in una nota in cui viene indicato che l’accordo è stato sottoscritto con Intesa Sanpaolo, Iccrea Banca, Banco Bpm, Bper e Bancomat. L’operazione si concretizzerà tramite un aumento di capitale riservato, che porterà Fsi ad avere una quota di maggioranza relativa al fianco delle banche. La partnership, oltre alla banche sottoscrittrici, è aperta all’adesione anche di altri clienti attuali e futuri di Bancomat che, con circa 32 milioni di carte abilitate in circolazione e 2,8 miliardi di transazioni gestite all’anno, rappresenta il principale circuito di pagamento e prelievo in Italia e il terzo circuito domestico per numero di carte gestite in Europa.

Con l'accordo sottoscritto tra Intesa Sanpaolo, Iccrea Banca, Banco Bpm, Bper e Bancomat, Fsi entra in Bancomat con 100 milioni.
Bancomat (Imagoeconomica).

Investimento «funzionale allo sviluppo e alla crescita di Bancomat»

«L’investimento di Fsi», viene spiegato, «è funzionale allo sviluppo e alla crescita di Bancomat come infrastruttura centrale per il mercato dei pagamenti digitali e azienda di mercato dinamica e innovativa». Il contratto prevede l’adozione di un modello societario «snello e orientato al servizio e al cliente». Nell’ambito del progetto industriale Nexi sarà partner strategico per la realizzazione e lo sviluppo del Centro applicativo del circuito. Bancomat e le banche sottoscrittrici sono state assistite da Mediobanca, studio legale Gattai, Minoli, Partners, Join Business Management Consulting, PwC Strategy& e dal legale Salvatore Maccarone. Fsi è stata assistita da WePartner, studio legale Pedersoli, Kpmg, studio Biscozzi Nobili Piazza e Cmc Labs.

Fipe-Confcommercio, ad agosto quasi 10 miliardi di spesa per mangiare fuori

La spesa per mangiare fuori casa, in Italia, raggiungerà circa 9,9 miliardi di euro ad agosto 2023 tra colazioni, pranzi, aperitivi, cene, gelati e dolci. Quasi metà dei consumi, 4,7 miliardi, verranno dai turisti, stranieri e italiani, secondo un’indagine del Centro Studi di Fipe-Confcommercio.

Consumi ancora al di sotto dei livelli pre-pandemia

Se il turismo internazionale continua a crescere, grazie a un ritorno importante dei visitatori dagli Stati Uniti, «siamo comunque ancora al di sotto dei livelli pre-pandemia, con qualche nuvola che si va addensando sul fronte del turismo interno», rende noto Fipe con un’indagine che ha interessato un campione di imprenditori della ristorazione nelle principali destinazioni turistiche. «Il turismo internazionale potrebbe raggiungere i livelli pre-Covid. Il turismo domestico, al contrario, mostra segni di rallentamento», ha dichiarato il vicedirettore generale di Fipe Luciano Sbraga. «Si tratta di un trend emerso già nei mesi di maggio e giugno, quando le condizioni meteo hanno pesantemente condizionato la voglia degli italiani di spostarsi verso le località balneari, e che potrebbe avere una coda, speriamo corta, anche nei mesi successivi». Le aspettative di Fipe per la stagione sono quelle di centrare gli obiettivi del 2022.

Meloni, De Angelis e quel passato nero che non passa

Irritazione, fastidio e fatica a comprendere il motivo di questa sortita. A Palazzo Chigi la battaglia intrapresa da Marcello De Angelis, portavoce del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, è stata accolta con una certa dose di incredulità. Prima la negazione della matrice neofascista nella strage della stazione di Bologna, poi il rilancio: «Ho espresso il mio dissenso. E sono finito sul rogo. Da uomo libero». Nessun minimo passo indietro, insomma. «Giorgia Meloni è furiosa, perché ci si è infilati in una polemica solo dannosa, dopo che il 2 agosto era ormai passato», spiega una fonte interna a Fratelli d’Italia a Lettera43. La presidente del Consiglio pensava di averla sfangata, bypassando le prevedibili critiche su una data decisamente sensibile, quasi quanto il 25 aprile, dopo la sentenza che accerta la mano dell’estrema destra dietro l’attentato. Invece no. De Angelis – mentore politico ed fiamma di Giorgia Meloni (si conobbero quando l’attuale premier era appena 16enne e le regalò persino una chitarra come raccontano Paolo Madron e Luigi Bisignani ne I potenti al tempo di Giorgia), fratello di Renato (autore Rai e anche lui ex fidanzato di Meloni), ex Terza posizione e cognato dello stragista Luigi Ciavardini (poi passato ai Nar) ha tenuto aperto il dossier. «Vedrò Marcello De Angelis nel pomeriggio e sentirò cosa mi dirà: ha commesso un errore importante parlando in termini di certezza anche se a titolo personale. Farò le mie valutazioni ma lui non ha alcun ruolo politico nell’amministrazione regionale. Giorgia Meloni mi ha chiesto di chiarire e certamente non era felice per quanto accaduto», ha assicurato Rocca.

De Angelis, riscrivere la storia è violentarla
Marcello De Angelis (Imagoeconomica).

In FdI bocche cucite, solo Forza Italia rompe il silenzio prendendo le distanze

Dentro Fdi, comunque, prevale la consegna di non aprire bocca sulla vicenda. La stragrande maggioranza dei parlamentari, solitamente pronta a diffondere comunicati e dichiarazioni, ha cucito le bocche, sfruttando la contemporanea chiusura estiva di Camera e Senato che consente di eludere le domande dei cronisti. Addirittura gli opinionisti d’area preferiscono tenersi alla larga da una questione che scotta troppo. Forza Italia ha però rotto il silenzio: «Ognuno può avere le proprie opinioni ma quando si ricopre un incarico nelle istituzioni non esistono pareri personali e nell’esternare si rischia di mettere in difficoltà l’ente che si rappresenta», ha detto la capogruppo al Senato, Licia Ronzulli. Un invito alla prudenza e allo stesso tempo una presa di distanza.

Meloni ha messo da tempo nel mirino Rocca 

La presidente del Consiglio è infastidita pure da Rocca, su cui peraltro da qualche settimana stanno crescendo le perplessità sulla gestione dell’amministrazione regionale. Ha chiesto all’ala romana del partito di essere più vigile su quanto accade in Giunta. La vicenda del portavoce troppo loquace è quindi sale lanciato su una ferita già aperta. Come se ne esce, allora? La linea è dettata dal presidente del Senato, Ignazio La Russa, che il 2 agosto era stato l’unico esponente di spicco a riconoscere la matrice neofascista dietro la strage. E lunedì mattina ha ribadito: «Ho già preso doverosamente atto, come detto in Aula, delle sentenze giudiziarie. E ho ricordato l’importanza della desecretazione degli atti sulla strage di Bologna». Seguito dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che al Corriere ha ricordato la regia nera dell’attentato. Nessuna mano tesa alla rivisitazione storica. Meloni ha perciò fatto arrivare un messaggio chiaro a Rocca in una telefonata: deve risolvere la grana nel miglior modo possibile, tenendo lontana la leadership del partito e di conseguenza il governo. Più facile a dirsi che a farsi. «De Angelis dovrebbe dimettersi spontaneamente per evitare imbarazzi, magari facendo un po’ la vittima ma eliminando un problema», sussurra una fonte della maggioranza, di estrazione centrista. «Ma viste le sue reazioni non appare una prospettiva reale, almeno fino a questa mattina».

Meloni, De Angelis e quel passato nero che non passa
Francesco Rocca (Imagoeconomica).

Quell’humus di estrema destra che riemerge

Del resto il portavoce di Rocca non è un caso isolato. E non stupisce. Meloni da quando è a Palazzo Chigi sta infatti cercando di smarcarsi da un humus nel quale però è cresciuta. E che ogni tanto riemerge. Basti pensare ai busti del Duce di La Russa, a qualche saluto romano di troppo, a cominciare da quelli dell’altro La Russa, Romano, fratello del presidente del Senato e assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, colto con il braccio teso alzato durante la commemorazione di Sergio Ramelli, militante del Fronte della gioventù ucciso durante un’aggressione orchestrata da esponenti di Avanguardia operaia, movimento sinistra extraparlamentare. Lo stesso gesto è stato ripetuto in un contesto istituzionale da Valeria Amadei, consigliera comunale di Fdi a Cogoleto (provincia di Genova), durante la celebrazione del giorno della memoria. Con tanto di strascichi giudiziari per l’apertura dell’inchiesta sulla violazione della legge Mancino. L’assessora all’Istruzione della Regione Veneto, Elena Donazzan, ha intonato una canzone simbolo del fascismo Faccetta nera, nel corso di un intervento radiofonico. Interpellata sulla vicenda, replicò: «Non sono pentita». E del resto la compagnia è vasta. L’europarlamentare di Fdi, Carlo Fidanza, durante l’inchiesta giornalistica lobby nera realizzata da Fanpage, riproponeva il saluto nazifascista. Sempre nello stesso ambito c’è l’imbarazzante foto del sottosegretario alle Infrastrutture e ai trasporti, Galeazzo Bignami con una divisa nazista, che ha sempre detto di provare «profonda vergogna per quelle immagini», rinnovando le «scuse». Almeno qualcuno lo ha fatto.

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Flashdance stasera su Rete 4: trama, cast e curiosità

Stasera 7 agosto 2023 andrà in onda il film Flashdance sul canale Rete 4 alle ore 21.25. Si tratta di una pellicola diretta da Adrian Lyne su sceneggiatura di Thomas Hedley Junior e Joe Eszterhas. Nel cast ci sono Jennifer Beals, Michael Nouri, Lilia Skala e Sunny Johnson.

Flashdance è il film che questa sera andrà in onda in prima serata su Rete 4, ecco trama, cast e curiosità sulla pellicola.
Una scena tratta dalla pellicola (Twitter).

Flashdance, trama e cast del film in onda stasera 7 luglio 2023 su Rete 4

La trama racconta la storia di Alex Owens (Jennifer Beals), una ragazza di appena 18 anni che ha una grande passione per la danza e il ballo. Di giorno lavora come saldatrice in una fabbrica, ma di notte si trasforma e diventa una talentuosa ballerina di Flashdance. Il sogno è quello di riuscire a entrare all’Accademia di Danza di Pittsburgh, un’istituzione in questo settore, un obiettivo da raggiungere per chiunque ami la danza. Alex si allena senza sosta per raggiungere tale meta e viene incoraggiata anche dalla sua anziana amica Hanna (Lilia Skala), un ex ballerina che ha intravisto il suo talento. Tuttavia, nonostante l’allenamento intenso, il giorno dell’audizione Alex si sente scoraggiata e decide di non prendere parte al provino.

Una notte, Alex, che continua a lavorare come ballerina e coltivare il suo talento, incontra il suo datore di lavoro Nick Hurley (Michael Nouri). Tra i due scatta subito un forte feeling ma Alex non vuole intraprendere una relazione con quello che è un suo diretto superiore in fabbrica. Tuttavia, i due si avvicineranno quando un losco individuo di nome Carlos (Lee Ving) minaccerà Alex e Nick correrà in suo aiuto. Oltre a ciò, la ragazza riuscirà ad avere una raccomandazione all’Accademia di Danza proprio grazie al suo titolare e riuscirà a coronare il suo sogno.

Flashdance, 4 curiosità sul film 

Flashdance, i registi pensati dalla produzione

Il regista Adrian Lyne non è stata la prima scelta pensata dalla produzione per dirigere il film. Inizialmente, i produttori volevano affidare il progetto al visionario David Cronenberg, ma quest’ultimo rifiutò. La produzione decise di contattare allora Brian De Palma, ma il regista era impegnato con le riprese di Scarface. Infine, si optò per Adrian Lyne.

Flashdance, il successo per l’attrice protagonista

L’attrice Jennifer Beals ebbe un grande successo dopo questa pellicola. In realtà durante le riprese l’attrice ha avuto ben quattro controfigure che hanno eseguito le scene di ballo. Tra queste c’era anche un uomo chiamato Crazy Legs, un ballerino portoricano.

Flashdance è il film che questa sera andrà in onda in prima serata su Rete 4, ecco trama, cast e curiosità sulla pellicola.
L’attrice Jennifer Beals (Getty Images)

Flashdance, il film basato su una storia vera

Non tutti sanno che questo cult è basato sulla vera storia della ballerina Maureen Marder. Nel 1982 la Paramount fece siglare un accordo alla Marder per evitare che quest’ultima potesse attribuire pubblicamente il film alla sua vita. Per questa ragione, la Marder ottenne un compenso di 2.300 dollari.

Flashdance, i premi vinti dalla pellicola

Il film non venne molto amato dalla critica quando uscì al cinema. Tuttavia, fece incetta di premi. In particolare ottenne quattro nomination ai premi Oscar del 1984 e vinse il premio Oscar per la Miglior canzone originale, ovvero Flashdance…What a feeling di Giorgio Moroder, Keith Forsey e Irene Cara.

 

Rkomi esce allo scoperto con la nuova fidanzata: le foto al mare con Havana Plevani

Non ci sono più dubbi: Rkomi si è nuovamente fidanzato. Il cantante (vero nome: Mirko Manuele Martorana) è ufficialmente uscito allo scoperto con la sua nuova ragazza nelle scorse ore, via social.

Rkomi sembra aver ritrovato l’amore

Chiuso definitivamente il capitolo Paola Di Benedetto, con cui aveva avuto un fugace flirt durante l’estate 2022, e dimenticata anche la parentesi Beatrice Quinta (ex concorrente di X Factor, per la quale aveva manifestato una certa fascinazione), l’artista è apparso felice accanto a Havana Plevani, che sul suo profilo Instagram ha pubblicato alcune foto inequivocabili accanto al cantante. La coppia (ormai può essere effettivamente definita così, dopo settimane di rumor riportati anche da Gossip e Tv) ha passato qualche giorno di vacanza insieme a Minorca, nelle isole Baleari. In uno dei contenuti apparsi sul social, in modo particolare, Rkomi si avvicina alla ragazza e le stampa un tenero bacio sulla guancia e (sembra) anche uno in bocca. In un altro scatto si vede invece il cantante di schiena, mentre contempla il panorama del mare di fronte a lui. Sotto al post, il cantante ha commentato con fare ironico: «Tienici aggiornati!». Qui sotto il post “incriminato”.

Chi è Havana Plevani

La nuova fiamma del cantante è una content creator e modella, oltre ad essere stilista del proprio brand, OAMC. Non si tratta di una persona conosciuta nel mondo dello spettacolo, come d’altra parte confermato dal numero piuttosto basso di follower del suo profilo, per ora appena 5 mila. Numeri, questi, che potrebbero aumentare esponenzialmente ora che l’artista ha deciso di rendere pubblica la liaison. Resta ora da capire se Rkomi vorrà ulteriormente confermare la news ripostando il post sui suoi profili.

Amici, fuori Arisa e Raimondo Todaro. Il possibile ritorno di Emma e Elena D’Amario

Secondo quanto ricostruito dal settimanale NuovoTv, vi sarebbero alcune novità in vista per il cast dei professori di Amici di Maria de Filippi: la cantante Arisa e il ballerino Raimondo Todaro non faranno più parte del «collegio docenti». Al loro posto potrebbero arrivare Emma e la ballerina Maria Elena D’Amario. Resta invece confermata la presenza degli altri insegnanti come Alessandra Celentano, Rudy Zerbi e Lorella Cuccarini.

La discussione con Todaro e la scelta di Arisa

Sui motivi della decisione, per quanto riguarda Todaro, a provocare l’allontanamento sarebbe stata una discussione tra il ballerino e Maria de Filippi. Diversa la situazione per Arisa che, intervistata da Fiorello, aveva già annunciato alcune settimane fa i suoi dubbi sulla permanenza ad Amici.

Il possibile ritorno di Emma Marrone e M. Elena D’Amario

Qualora le voci venissero confermate, per Emma Marrone e anche per M. Elena D’Amario si tratterebbe di un «ritorno a casa». Entrambe sono, infatti, ex alunne del talent. La cantante fu la vincitrice della nona edizione del programma nel 2010, mentre la ballerina D’Amario fu a sua volta concorrente nella stessa edizione e tornò ad Amici nella veste di ballerina professionista e coreografa.

Chick Corea, l’omaggio alla Sardegna nell’album postumo

C’è anche un disco sardo nell’eredità del jazzista di fama internazionale Chick Corea, scomparso nel 2021. Si intitola Sardinia l’album postumo dell’artista statunitense e uscirà il 15 settembre.

Sardinia, il disco postumo di Chick Corea

È stato registrato a Mogoro, in provincia di Oristano, il 29 novembre 2018 per il Culture Festival: Corea e l’Orchestra da Camera della Sardegna erano stati diretti da Simone Pittau. «Il legame tra me e Chick Corea nacque mesi prima di quella memorabile serata», ricorda Pittau, fondatore nel 2004 dell’Orchestra da Camera della Sardegna e nel 2008 del Culture Festival, «ci sentivamo al telefono per organizzare il concerto ma le nostre chiacchierate andavano ben oltre, trasformandosi per me in insegnamenti di vita. Poi arrivò il giorno dell’esibizione: fu un grande successo e Corea apprezzò particolarmente la professionalità dell’orchestra e i legami umani che si crearono in quell’occasione». Il programma della serata prevedeva l’esecuzione del Concerto per pianoforte n. 24 di Wolfgang Amadeus Mozart e la Rhapsody in blue di George Gershwin. Come bis fu proposto uno dei brani storici di Corea, Spain: il tema deriva dal secondo movimento del Concierto de Aranjuez per chitarra e orchestra del celebre compositore spagnolo Joaquìn Rodrigo. Corea ne improvvisò una versione arrangiata sul momento che coinvolse alcuni solisti dell’orchestra e il pubblico, da lui chiamato scherzosamente «il coro di Mogoro».

Simone Pittau non pensava che il concerto avrebbe potuto diventare un progetto discografico

«L’intero concerto fu registrato e mi venne fatto sapere che si trattava di ottimo materiale», sottolinea Pittau, «mai avrei però immaginato che si potesse concretizzare in un progetto discografico. Anche perchè Corea, con cui continuai a sentirmi in seguito, aveva sì in mente di lavorare ancora insieme, ma per me quei progetti erano andati via con lui». Invece, quell’esperienza entrò così tanto nel cuore del musicista che prima di morire lasciò detto al suo staff di trasformarla in un album, di cui scelse personalmente il nome: Sardinia, appunto, che della serata del 2018 raccoglie il concerto per pianoforte di Mozart e le musiche di Gershwin.

Luca Ruffino, le ombre sul suicidio del presidente di Visibilia

La procura di Milano sta indagando per istigazione al suicidio nel caso della morte di Luca Ruffino, presidente di Visibilia Editore – ex società di Daniela Santanchè – che si è tolto la vita nella serata di sabato nella sua abitazione di via Spadolini. Il manager non era coinvolto nelle indagini per bancarotta, falso in bilancio e truffa riguardanti la gestione dell’azienda, di cui era diventato primo azionista aumentando recentemente la sua quota.

L’ultima telefonata con la compagna e la scoperta del corpo senza vita da parte del figlio

L’ultima persona ad aver parlato con Ruffino prima del suicidio sarebbe stata la sua compagna, che era in vacanza in Sardegna. La donna, allarmata dal tono di voce al telefono, ha avvertito uno dei due figli del manager, Mirko, chiedendogli di mettersi in contatto con il padre e di andarlo a trovare nell’appartamento milanese. Dopo alcune chiamate a vuoto, si è così diretto in via Spadolini, trovando il corpo senza vita del padre in camera da letto.

Suicidio di Ruffino, presidente di Visibilia: dall’ultima telefonata ai sei bigliettini lasciati fino le indagini della Procura, il punto.
Il manager Luca Ruffino, morto suicida (Imagoeconomica).

Sei i biglietti d’addio per familiari e collaboratori: nessun riferimento a problemi di lavoro

Nessun dubbio sulle modalità del decesso: Ruffino si è suicidato con un colpo di pistola, esploso da un’arma regolarmente detenuta. Il manager ha lasciato sei biglietti di addio, indirizzati a familiari e collaboratori, nei quali non ci sarebbe alcun riferimento a problemi di lavoro o al caso giudiziario che coinvolge Visibilia. In uno dei fogli, Ruffino – scrive il Corriere della Sera – avrebbe spiegato di essersi tolto la vita a casa, invece che nella sede dei suoi uffici, per non turbare colleghi e dipendenti.

Le indagini per istigazione al suicidio e le voci su una grave malattia che lo aveva colpito

La Procura di Milano ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato di istigazione al suicidio, disponendo l’autopsia sul cadavere di Ruffino e il sequestro di tutti i suoi device. Al momento ci sarebbero pochi dubbi sulla volontarietà del suo gesto: negli ambienti politici gira voce che il manager soffrisse di una grave malattia, scoperta da poco e di cui in pochissimi erano a conoscenza. Questo dettaglio non trova però riscontro nelle carte dei magistrati.

Presidente di Visibilia, non era però coinvolto nelle indagini per bancarotta, falso in bilancio e truffa

A ottobre del 2022, Ruffino era subentrato a Santanché in Visibilia, rilevando le sue quote. Attraverso una serie di aumenti di capitale, a giugno del 2023 era poi arrivato a essere, con la sua Sif Italia, primo azionista della società. Successivamente, entrato nel cda, ne era diventato presidente. Ruffino non era coinvolto nelle indagini per bancarotta, falso in bilancio e truffa, al punto da non essere stato nemmeno mai ascoltato dai pubblici ministeri. Raggiunto da Repubblica, il manager aveva negato di essere intervenuto in soccorso di Santanchè e delle sue società, definendola una semplice debitrice.

Suicidio di Ruffino, presidente di Visibilia: dall’ultima telefonata ai sei bigliettini lasciati fino le indagini della Procura, il punto.
Luca Ruffino: era presidente di Visibilia (Imagoeconomica).

Da Sif Italia a Visibilia Editore: chi era il manager che si è tolto la vita 

Originario di Lecco, Ruffino aveva fondato Sif Italia, società di amministrazione e gestione di patrimoni immobiliari quotata a Euronext Growth Milano, di cui era ad e presidente. 60 anni compiuti da pochi giorni, il manager era stato segretario milanese dell’Udc, con cui nel 2000 si era candidato senza successo alle elezioni regionali. In seguito si era avvicinato ad Alleanza Nazionale e poi a Fratelli d’Italia, sostenendo la campagna elettorale di Romano La Russa, fratello di Ignazio e oggi assessore regionale alla sicurezza in Lombardia.  Insieme a lui (e Marco Osnato) Ruffino era stato coinvolto nel 2012 in un’inchiesta per le gare di appalto di Aler, l’azienda di edilizia pubblica lombarda: i tre furono poi assolti. Il manager suicida nel corso aveva fatto parte inoltre dei cda di FerrovieNord, Fiera Milano e Milano Serravalle Engeenering. Dopo la scomparsa del presidente e amministratore delegato, a Piazza Affari il titolo di Visibilia ha perso il 12 per cento a 0,49 euro e appare altrettanto pesante Sif Italia (-12,29 per cento a 0,44 euro) su Euronext Growth Milan. In una nota, Visibilia ha ricordato che il cda aveva recentemente conferito poteri di gestione operativa anche al consigliere delegato Alberto Campagnoli.

Femminicidio Sofia Castelli: la lettera della sua migliore amica Aurora

«Ciao mia piccola e dolce Sofi». Inizia così la lettera che Aurora Fiameni, la migliore amica di Sofia Castelli uccisa dall’ex fidanzato il 29 luglio a Cologno Monzese, ha scelto di pubblicare sul suo profilo Instagram: «Non riesco ad andare avanti con la mia vita, stento a crederci. I sensi di colpa mi stanno divorando, la notte devo prendere delle pillole per dormire o ho gli incubi e quel che è peggio è che non ho potuto fare niente per aiutarti, per salvarti».

«Non riesco e non voglio vivere senza di te»

Aurora ripercorre quel primo giorno in cui si sono incontrate: «Ci siamo conosciute tra i banchi di scuola sette anni fa e dal primo giorno siamo diventate migliori amiche e non ci siamo mai staccate. Quando le altre persone pensavano a noi eravamo sempre Sofi&Auri-Auri&Sofi, ma tu ora mi hai lasciata sola in un mondo in cui non riesco a vivere senza di te, in cui non voglio vivere senza».

«Una parte di me è morta con te»

Uno sfogo struggente: «Ogni giorno che passa diventa un dolore sempre più insopportabile per me, per la tua famiglia, le tue amiche di sempre e tutte le persone che ti conoscevano. Una parte di me è morta con te e nessuno potrà mai restituirmela. La mia vita è ferma a quella mattina del 29 luglio 2023». E conclude: «Avevamo tanti progetti e sogni insieme ma ora tutto è andato distrutto. Cercherò di prendermi cure di me e delle nostre amiche per te, cercherò di prendermi cura della tua famiglia e di stargli vicina. Piccola Sofi guardami da lassù e proteggimi come io avrei dovuto fare con te».

Sardegna, Elisa Esposito tra gli sfollati degli incendi: «Mi ritrovo senza nulla, è un incubo»

Sono ore particolarmente complesse per la Sardegna, sul cui territorio si stanno propagando importanti incendi che hanno messo in serio pericolo abitazioni e aziende in diverse zone tra Nuoro e Cagliari. Alla luce dei rischi rappresentati dai roghi in corso, le autorità si sono ritrovate costrette ad evacuare centinaia di persone, tra cui numerosi turisti. Tra loro anche una nota celebrità del web, Elisa Esposito, che ha raccontato ai follower il suo personale dramma.

Elisa Esposito tra gli sfollati per gli incendi in Sardegna

Con una serie di contenuti social, dove vanta oltre 1,5 milione di follower, Esposito ha raccontato che si trovava in terra sarda per il suo primo giorno di vacanze insieme alla sua famiglia quando all’improvviso è scoppiato un incendio che ha iniziato a lambire l’abitazione dove aveva scelto di alloggiare. Il luogo prescelto è Posada, in provincia di Nuoro, una delle zone più colpite dai roghi. Le fiamme hanno iniziato a propagarsi a partire dalle ore 14.30 di domenica 6 agosto, provocando l’innalzamento di una colonna di fumo nero che ha rapidamente trasportato la fuliggine in spiaggia, come riportato dall’influencer con una serie di scatti social. «Siamo tornati a casa, abbiamo preso le cose essenziali e andiamo a dormire da un’altra parte», ha raccontato Elisa. L’influencer ha poi aggiunto: «Il giardino è tutto bruciato, dentro casa per fortuna no, ma c’è una puzza terribile. Inoltre continuano ad accendersi fiamme in zona. Mi sembra un film, un incubo».

«Mi ritrovo senza nulla»

Rivolgendosi ai follower, Elisa Esposito ha poi tenuto a sottolineare quanto la situazione l’abbia fatta preoccupare per l’incolumità sua e quella delle persone a lei care. A proposito, la tiktoker ha commentato con un video: «C’erano le fiamme letteralmente davanti al nostro balcone. Ci hanno fatto evacuare, noi come tutti. Mi ritrovo senza nulla, in costume, all’interno della casa avevo letteralmente tutto. Abbiamo provato ad avvicinarci in macchina, ma ci siamo riempiti di cenere e giustamente ci hanno mandato via. Ero in panico». Fortunatamente, sia per quanto riguarda Posada sia per quanto riguarda la vicina Siniscola, la situazione incendi è in netto miglioramento, come riferiscono i vigili del fuoco.

India, la sonda spaziale Chandrayaan-3 invia le prime immagini della Luna

L’India ha compiuto un altro piccolo passo verso la sua personale conquista della Luna. La sonda della missione Chandrayaan-3, partita il 14 luglio dall’Andra Pradesh, ha infatti registrato un breve filmato del suo avvicinamento al satellite, confermando il suo ingresso nell’orbita. Il video, composto da una serie di fotogrammi, è solo un piccolo antipasto di quanto verrà pubblicato nel mese di agosto, in attesa del vero e proprio allunaggio previsto fra martedì 22 e mercoledì 23. Gli scienziati dell’Isro, l’Agenzia di ricerca spaziale indiana, hanno spiegato che ogni manovra è stata completata con successo e che la sonda sembra «in ottima salute». Qualora la missione avesse successo, l’India diventerebbe la quarta nazione a effettuare un atterraggio sulla superficie della Luna dopo Stati Uniti, Russia e Cina.

LEGGI ANCHE: Cina, i programmi spaziali dalla rete di satelliti alla Luna

Chandrayaan-3, i prossimi passi per il primo allunaggio dell’India

«Abbiamo pianificato una serie di manovre per ridurre gradualmente l’orbita del veicolo spaziale», ha detto alla Bbc il capo dell’Isro Sreedhara Panicker Somanath. «Lo posizioneremo in seguito sopra i poli». Per farlo, gli scienziati separeranno la sonda dal lander durante le fasi di discesa, prima di avviare la frenata e favorire così un «allunaggio morbido e controllato» sulla superficie. Se l’operazione avrà successo, nelle successive settimane il rover Pragyaan (termine indiano che significa saggezza) eseguirà una serie di perlustrazioni del suolo. Il suo compito sarà esplorare il polo sud, fra le zone meno conosciute della Luna, e prelevare alcuni campioni di terreno e materiale roccioso. «Si concentrerà sulle caratteristiche fisiche del satellite», ha sottolineato Somanath. «Studierà l’atmosfera e l’attività tettonica, per capire cosa accade nel sottosuolo». Non è esclusa nemmeno la presenza di acqua, in quanto la regione è permanentemente in ombra.

Il primo allunaggio di una sonda dell'India è previsto fra 22 e 23 agosto. Se avrà successo, un rover esplorerà il polo sud ancora ignoto.
La partenza di Chandrayaan-3 del 14 luglio (Getty Images)

Costata 6,1 miliardi di rupie (circa 68 milioni di euro), la sonda Chandrayaan-3 è frutto di quattro anni di lavoro e numerosi test. La precedente missione risale al luglio 2019, quando un malfunzionamento nelle fasi di atterraggio causò lo schianto e la distruzione del lander. Un eventuale successo potrebbe aprire la strada all’India, ancora molto indietro rispetto all’Occidente e alla Cina, nella corsa allo spazio. Entro la fine del decennio, gli scienziati dell’Isro sperano di lanciare una stazione spaziale indipendente per competere con l’ISS e la cinese Tiangong. Entro il 2030, inoltre, un orbiter potrebbe partire alla volta di Venere.

Taiwan, 24 jet e sette navi militari cinesi intorno all’isola

Sono 24 gli aerei e sette le navi militari cinesi rilevati intorno a Taiwan fino alle sei locali (mezzanotte in Italia), secondo una nota del ministero della Difesa di Taipei. La mossa è vista come un aumento del pressing di Pechino in vista del doppio scalo negli Usa che il vicepresidente di Taipei Lai Ching-te farà a New York e a San Francisco (il 12 e il 18 agosto prossimi) nel suo viaggio da e per il Paraguay.

Cctv: soldati pronti «a rinunciare alla propria vita se necessario»

Il network statale cinese Cctv, intanto, ha trasmesso un nuovo documentario sui preparativi dell’Esercito popolare di liberazione per attaccare Taiwan, mostrando soldati pronti «a rinunciare alla propria vita se necessario».

Lukaku, Inter furiosa con la Juventus: violato il regolamento Fifa?

La Juventus vuole Romelu Lukaku, ex centravanti dei rivali dell’Inter. E a desiderarlo è in particolare Max Allegri, tecnico reduce da due stagioni non entusiasmanti (eufemismo) sulla panchina bianconera, che ha individuato nel gigante belga l’attaccante giusto per ripartire. Con tanti saluti al deludente Dusan Vlahovic, destinato al Chelsea in uno scambio con conguaglio a favore della Vecchia Signora. La storia del calcio è piena di tradimenti, più o meno clamorosi. E diversi sono stati i passaggi tra i due club: basti pensare a Juan Cuadrado, che dopo otto stagioni a Torino si è appena trasferito a Milano. La corte della Juventus a Lukaku ha fatto però infuriare l’Inter perché, come rivelato da Gianluca Di Marzio sul Corriere della Sera, sarebbe iniziata già a marzo, quando l’attaccante vestiva ancora la maglia nerazzurra.

Affare Lukaku, Inter furiosa con la Juventus: violato il regolamento Fifa? Il club bianconero smentisce: primi contatti a luglio.
Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus (Getty Images).

L’accordo sarebbe stato raggiunto dopo la finale di Champions League

Stando a quanto ricostruito da Di Marzio, Allegri sarebbe in contatto con Lukaku da marzo: frequenti le telefonate tra i due. La dirigenza della Juventus (con il ds Giovanni Manna a imbastire la trattativa) e Sebastien Ledure, ovvero l’avvocato che rappresenta Lukaku, si sarebbero poi visti dopo la finale di Champions League persa dall’Inter contro il Manchester City e in questa occasione avrebbero raggiunto un accordo, il tutto mentre il giocatore – in prestito dal Chelsea – diceva di voler rimanere in nerazzurro. L’Inter, che puntava a tenere Big Rom sicura dell’amore reciproco col belga, è adesso infuriata e sarebbe pronta a tutelarsi nelle sedi opportune, in quanto la Juventus potrebbe aver violato l’articolo 18 della Fifa relativo ai trasferimenti dei calciatori, secondo cui «una società che intenda stipulare un contratto con un professionista deve informare il club attuale del giocatore per iscritto prima di avviare trattative con lui». Secondo la Gazzetta dello Sport, peraltro, in casa Inter c’è il sospetto che questo scenario descritto dal Corriere possa aver influito sulla disastrosa prestazione del belga a Istanbul.

Affare Lukaku, Inter furiosa con la Juventus: violato il regolamento Fifa? Il club bianconero smentisce: primi contatti a luglio.
Romelu Lukaku a segna su rigore contro la Juve in Coppa Italia (Getty Images).

La smentita della Juventus: contatti con Lukaku avviati dopo il 30 giugno

Il condizionale per quanto riguarda la violazione dell’articolo 18 Fifa è d’obbligo: al di là del giallo delle date, Lukaku nella scorsa stagione ha vestito la maglia nerazzurra, ma il suo cartellino è di proprietà del Chelsea, che a sua volta lo aveva acquistato nell’estate del 2021 proprio dall’Inter. Dunque, in realtà, la Juve potrebbe aver avviato dialoghi con il club londinese a marzo senza commettere alcun illecito. In ogni caso, scrive la Gazzetta dello Sport – che nel coprire questa sessione di calciomercato non è stata certo benevola con Lukaku, accusandolo apertamente di tradimento e doppio gioco – la Juventus ha fatto sapere che i primi contatti con il calciatore sarebbero avvenuti dopo il 30 giugno, ovvero quando il giocatore era già tornato a Londra dopo la fine del prestito e non prima di aver informato il Chelsea, avviando così la trattativa che coinvolge anche Vlahovic.

«Meglio single che infelice»: il like di Stefano De Martino e l’anello al posto della fede

Continuano a rincorrersi sui social i dubbi degli utenti rispetto all’attuale situazione della relazione tra Stefano De Martino e Belen Rodriguez. Per quanto i due ancora non si siano esposti ufficialmente nel merito della questione, sono ormai numerosi gli indizi che lasciano intendere che la loro storia d’amore sia (nuovamente) giunta al capolinea.

Stefano De Martino lascia un like sospetto ad un post

L’ex ballerino di Amici e oggi affermato conduttore Rai ha lasciato un «mi piace» a un post della pagina Whoopsee recante la scritta «Stare in una relazione infelice fa male alla salute, meglio essere single: lo dice la scienza». Tanto è bastato ai suoi fan per trarre le conclusioni del caso e pensare, di conseguenza, che De Martino possa preferire in questa fase della sua vita rimanere senza una compagna piuttosto che dover soffrire per un qualsivoglia motivo. Questa mossa social, ad ogni modo, non è nemmeno stato l’unico possibile indicatore (indiretto) della fine della relazione con la showgirl argentina.

Il ballerino porta un anello al dito al posto della fede

Già in tempi non sospetti, ad onor del vero, i follower del conduttore campano si erano resi conto che dalla sua mano sinistra era misteriosamente scomparsa la fede nuziale con la quale si era promesso amore eterno con Belen. Più di recente, in ogni caso, Stefano De Martino si è fatto vedere con un altro gioiello al posto dell’anello nuziale ora scomparso, un grosso anello d’oro apparso in un post Instagram pubblicato giorni fa. Quando alcuni fan hanno chiesto spiegazioni a riguardo al diretto interessato, Stefano De Martino si è limitato a commentare che si tratta di un oggetto appartenuto in passato al suo adorato nonno e che proprio per questo motivo vi è molto affezionato. Sarà dunque rimasto deluso chi si aspettava da parte sua qualche dettaglio in più sulla (ancora presunta) rottura sentimentale con Belen, che per il momento resta un semplice pettegolezzo per quanto supportato da svariate prove.

Forte dei Marmi: cani-bagnino salvano cinque ragazzi in mare

I cani-bagnino della Scuola italiana cani salvataggio, domenica sei agosto, hanno tratto in salvo cinque ragazzi a Forte dei Marmi (Lucca), nel mare davanti alla spiaggia libera di ponente.  Secondo le informazioni diffuse, una volta entrati in acqua per fare il bagno, i cinque non riuscivano a rientrare a riva a causa delle correnti, che in quel tratto di mare scavano buche e tirano verso il largo. Due golden retriever e i loro conduttori sono intervenuti in acqua per trarre in salvo i ragazzi in difficoltà che chiedevano aiuto.

Cinque ragazzi sono stati salvati dai cani-bagnino della Scuola italiana cani salvataggio mentre si trovavano in mare a Forte dei Marmi.
Cani per salvataggio in mare (Facebook).

Le unità cinofile e la sorveglianza delle spiagge

La Scuola italiana cani salvataggio è la più grande organizzazione europea dedicata alla formazione di cani da salvataggio nautico e dei loro conduttori per il soccorso in mare. Le unità cinofile vengono impiegate nella sorveglianza delle spiagge durante la stagione balneare, in collaborazione con la guardia costiera. La sezione di riferimento toscana è a Firenze e opera nella regione da sei anni sulla spiaggia libera di Forte dei Marmi. Altre postazioni sono allestite a Castiglione della Pescaia, Campese di Isola del Giglio Campese, Fetovaia all’Isola d’Elba e al lago di Bilancino in Mugello.

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