India, la sonda spaziale Chandrayaan-3 invia le prime immagini della Luna

L’India ha compiuto un altro piccolo passo verso la sua personale conquista della Luna. La sonda della missione Chandrayaan-3, partita il 14 luglio dall’Andra Pradesh, ha infatti registrato un breve filmato del suo avvicinamento al satellite, confermando il suo ingresso nell’orbita. Il video, composto da una serie di fotogrammi, è solo un piccolo antipasto di quanto verrà pubblicato nel mese di agosto, in attesa del vero e proprio allunaggio previsto fra martedì 22 e mercoledì 23. Gli scienziati dell’Isro, l’Agenzia di ricerca spaziale indiana, hanno spiegato che ogni manovra è stata completata con successo e che la sonda sembra «in ottima salute». Qualora la missione avesse successo, l’India diventerebbe la quarta nazione a effettuare un atterraggio sulla superficie della Luna dopo Stati Uniti, Russia e Cina.

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Chandrayaan-3, i prossimi passi per il primo allunaggio dell’India

«Abbiamo pianificato una serie di manovre per ridurre gradualmente l’orbita del veicolo spaziale», ha detto alla Bbc il capo dell’Isro Sreedhara Panicker Somanath. «Lo posizioneremo in seguito sopra i poli». Per farlo, gli scienziati separeranno la sonda dal lander durante le fasi di discesa, prima di avviare la frenata e favorire così un «allunaggio morbido e controllato» sulla superficie. Se l’operazione avrà successo, nelle successive settimane il rover Pragyaan (termine indiano che significa saggezza) eseguirà una serie di perlustrazioni del suolo. Il suo compito sarà esplorare il polo sud, fra le zone meno conosciute della Luna, e prelevare alcuni campioni di terreno e materiale roccioso. «Si concentrerà sulle caratteristiche fisiche del satellite», ha sottolineato Somanath. «Studierà l’atmosfera e l’attività tettonica, per capire cosa accade nel sottosuolo». Non è esclusa nemmeno la presenza di acqua, in quanto la regione è permanentemente in ombra.

Il primo allunaggio di una sonda dell'India è previsto fra 22 e 23 agosto. Se avrà successo, un rover esplorerà il polo sud ancora ignoto.
La partenza di Chandrayaan-3 del 14 luglio (Getty Images)

Costata 6,1 miliardi di rupie (circa 68 milioni di euro), la sonda Chandrayaan-3 è frutto di quattro anni di lavoro e numerosi test. La precedente missione risale al luglio 2019, quando un malfunzionamento nelle fasi di atterraggio causò lo schianto e la distruzione del lander. Un eventuale successo potrebbe aprire la strada all’India, ancora molto indietro rispetto all’Occidente e alla Cina, nella corsa allo spazio. Entro la fine del decennio, gli scienziati dell’Isro sperano di lanciare una stazione spaziale indipendente per competere con l’ISS e la cinese Tiangong. Entro il 2030, inoltre, un orbiter potrebbe partire alla volta di Venere.

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