Luca Ruffino, le ombre sul suicidio del presidente di Visibilia

La procura di Milano sta indagando per istigazione al suicidio nel caso della morte di Luca Ruffino, presidente di Visibilia Editore – ex società di Daniela Santanchè – che si è tolto la vita nella serata di sabato nella sua abitazione di via Spadolini. Il manager non era coinvolto nelle indagini per bancarotta, falso in bilancio e truffa riguardanti la gestione dell’azienda, di cui era diventato primo azionista aumentando recentemente la sua quota.

L’ultima telefonata con la compagna e la scoperta del corpo senza vita da parte del figlio

L’ultima persona ad aver parlato con Ruffino prima del suicidio sarebbe stata la sua compagna, che era in vacanza in Sardegna. La donna, allarmata dal tono di voce al telefono, ha avvertito uno dei due figli del manager, Mirko, chiedendogli di mettersi in contatto con il padre e di andarlo a trovare nell’appartamento milanese. Dopo alcune chiamate a vuoto, si è così diretto in via Spadolini, trovando il corpo senza vita del padre in camera da letto.

Suicidio di Ruffino, presidente di Visibilia: dall’ultima telefonata ai sei bigliettini lasciati fino le indagini della Procura, il punto.
Il manager Luca Ruffino, morto suicida (Imagoeconomica).

Sei i biglietti d’addio per familiari e collaboratori: nessun riferimento a problemi di lavoro

Nessun dubbio sulle modalità del decesso: Ruffino si è suicidato con un colpo di pistola, esploso da un’arma regolarmente detenuta. Il manager ha lasciato sei biglietti di addio, indirizzati a familiari e collaboratori, nei quali non ci sarebbe alcun riferimento a problemi di lavoro o al caso giudiziario che coinvolge Visibilia. In uno dei fogli, Ruffino – scrive il Corriere della Sera – avrebbe spiegato di essersi tolto la vita a casa, invece che nella sede dei suoi uffici, per non turbare colleghi e dipendenti.

Le indagini per istigazione al suicidio e le voci su una grave malattia che lo aveva colpito

La Procura di Milano ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato di istigazione al suicidio, disponendo l’autopsia sul cadavere di Ruffino e il sequestro di tutti i suoi device. Al momento ci sarebbero pochi dubbi sulla volontarietà del suo gesto: negli ambienti politici gira voce che il manager soffrisse di una grave malattia, scoperta da poco e di cui in pochissimi erano a conoscenza. Questo dettaglio non trova però riscontro nelle carte dei magistrati.

Presidente di Visibilia, non era però coinvolto nelle indagini per bancarotta, falso in bilancio e truffa

A ottobre del 2022, Ruffino era subentrato a Santanché in Visibilia, rilevando le sue quote. Attraverso una serie di aumenti di capitale, a giugno del 2023 era poi arrivato a essere, con la sua Sif Italia, primo azionista della società. Successivamente, entrato nel cda, ne era diventato presidente. Ruffino non era coinvolto nelle indagini per bancarotta, falso in bilancio e truffa, al punto da non essere stato nemmeno mai ascoltato dai pubblici ministeri. Raggiunto da Repubblica, il manager aveva negato di essere intervenuto in soccorso di Santanchè e delle sue società, definendola una semplice debitrice.

Suicidio di Ruffino, presidente di Visibilia: dall’ultima telefonata ai sei bigliettini lasciati fino le indagini della Procura, il punto.
Luca Ruffino: era presidente di Visibilia (Imagoeconomica).

Da Sif Italia a Visibilia Editore: chi era il manager che si è tolto la vita 

Originario di Lecco, Ruffino aveva fondato Sif Italia, società di amministrazione e gestione di patrimoni immobiliari quotata a Euronext Growth Milano, di cui era ad e presidente. 60 anni compiuti da pochi giorni, il manager era stato segretario milanese dell’Udc, con cui nel 2000 si era candidato senza successo alle elezioni regionali. In seguito si era avvicinato ad Alleanza Nazionale e poi a Fratelli d’Italia, sostenendo la campagna elettorale di Romano La Russa, fratello di Ignazio e oggi assessore regionale alla sicurezza in Lombardia.  Insieme a lui (e Marco Osnato) Ruffino era stato coinvolto nel 2012 in un’inchiesta per le gare di appalto di Aler, l’azienda di edilizia pubblica lombarda: i tre furono poi assolti. Il manager suicida nel corso aveva fatto parte inoltre dei cda di FerrovieNord, Fiera Milano e Milano Serravalle Engeenering. Dopo la scomparsa del presidente e amministratore delegato, a Piazza Affari il titolo di Visibilia ha perso il 12 per cento a 0,49 euro e appare altrettanto pesante Sif Italia (-12,29 per cento a 0,44 euro) su Euronext Growth Milan. In una nota, Visibilia ha ricordato che il cda aveva recentemente conferito poteri di gestione operativa anche al consigliere delegato Alberto Campagnoli.

Powered by WordPress and MasterTemplate