Nuovo giro di rialzi per benzina e gasolio per i prezzi consigliati dei maggiori marchi, e rialzi anche per i prezzi delle pompe bianche. La benzina in self, spiega Staffetta quotidiana , supera quota 1,88 euro al litro, ai massimi da un anno fa quando era in vigore lo sconto sull’accisa di 30 centesimi al litro. Il gasolio è a 1,73 euro al litro, ai massimi dallo scorso aprile. Eni ha aumentato di due centesimi al litro i prezzi consigliati di benzina e gasolio. Per Q8 si registra un rialzo di un centesimo al litro. La benzina al servito in autostrada è a 2,2 euro.
Il Codacons lancia l’allarme: in arrivo la stangata per le vacanze
E il Codacons parla di allarme stangata sulle vacanze degli italiani che decideranno di spostarsi in automobile per raggiungere le località di villeggiatura. Commentando in una nota i nuovi rialzi dei carburanti su tutta la rete, l’associazione segnala che «come puntualmente si verifica ogni anno, in occasione delle partenze estive degli italiani i listini di benzina e gasolio salgono repentinamente». Il presidente Carlo Rienzi spiega che «oggi i prezzi della verde sono tornati ai livelli di un anno fa, ma raggiungono punte di 2,2 euro in autostrada, portando il costo di un pieno a toccare quota 110 euro. Se poi si allarga il confronto allo stesso periodo del 2021, si scopre che benzina e gasolio costano oggi circa il 14 per cento in più, con un aggravio di spesa di oltre 11 euro a pieno. Considerato che milioni di cittadini si sposteranno in auto durante le prossime settimane e dovranno far fronte ai rifornimenti per l’esodo e il contro-esodo, la stangata raggiungerà la ragguardevole cifra di 800 milioni di euro a titolo di maggiore spesa per il carburante rispetto a due anni fa».
I finanzieri del comando provinciale di Palermo hanno sequestrato oltre 5 tonnellate di sigarette di contrabbando trovate in un camion e in un furgone fermati a Palermo in via Santa Maria di Gesù. Sono stati arrestati i due conducenti Carmine Pellecchia, 31 anni di Salerno, e Gaetano Catalano, 45 anni di Palermo.
A bordo del mezzo c’erano 18 mila stecche di sigarette
I militari del nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo hanno notato, in un piazzale in via Santa Maria di Gesù, alcune persone che stavano scaricando dei pacchi da un autoarticolato a un furgone. Grazie al fiuto del cane Arca, specializzato nel contrasto al contrabbando, i finanzieri hanno trovato nell’autoarticolato 18 mila stecche di sigarette di contrabbando di marchi Chesterfield, Philip Morris e Merit. Le sigarette, per oltre cinque tonnellate, sono state sequestrate. I tabacchi avrebbero fruttato al dettaglio ricavi per circa 800mila euro. I due conducenti sono stati arrestati. Il gip ha disposto il carcere per Catalano e i domiciliari per Pellecchia.
Dopo giorni di caldo torrido e violenti temporali al Nord, torna l’estate mediterranea con condizioni meteo gradevoli su tutta l’Italia e massime che non superano i 35-36 gradi. Con l’arrivo del vento di Maestrale, si registra la fine del caldo africano anche al Sud. Andrea Garbinato, responsabile redazione del sito iLMeteo.it, lo conferma: «Il vento di Maestrale ha spazzato via la canicola presente, anche in Sicilia dove negli ultimi giorni, oltre ai picchi di 48 gradi, si contavano infiniti incendi».
Temperature nella media del periodo
A partire da venerdì 28 luglio il tempo resterà stabile e soleggiato quasi ovunque, salvo un po’ di nubi in più al Nord con qualche temporale sulle Alpi e le Prealpi in locale sconfinamento alle pianure adiacenti. Al Centro-Sud si registrerà invece un nuovo leggero aumento delle temperature percepite e tornerà un po’ di afa in città. Il tutto, comunque, rispetterà le medie del periodo. Previste, infine, temperature leggermente più calde sulle Isole Maggiori dove potremo toccare i 35-36°C. Per il prossimo weekend, quindi, le condizioni saranno stazionarie e le temperature nella norma. Si registrerà soltanto una maggiore instabilità domenica 30 luglio al Nord, in un contesto comunque soleggiato, e più caldo sulle isole.
Il governo degli Stati Uniti nasconde da anni un programma per recuperare e analizzare oggetti volanti non identificati, meglio noti come Ufo. In segreto, sarebbe anche in possesso di astronavi aliene e resti biologici non umani che occulta in basi ignote. Ad affermarlo è il maggiore David Grusch, ex agente dell’intelligence dell’Aeronautica americana, durante un’udienza al Congresso statunitense. Assieme a lui, hanno parlato gli ex piloti della Marina Ryan Graves e David Fravor, comandante in pensione che nel 2004 raccontò l’incontro con un possibile Ufo a largo della California. «Gli avvistamenti sono regolari», hanno spiegato i tre. «Tuttavia non ne parla mai nessuno». Sebbene il Pentagono neghi ogni accusa, una commissione della Camera dei Rappresentanti, guidata dai Repubblicani Tim Burchett e Anna Paulina Luna, ha chiesto un’indagine interna perché «il popolo americano merita la verità».
L’ex pilota della Marina Ryan Graves al Congresso (Getty Images).
Avvistamenti Ufo, cosa hanno detto i tre funzionari e piloti al Congresso
Nel corso della sua testimonianza, David Grusch – ribattezzato negli States come la “talpa degli Ufo” – ha riportato un evento risalente al 2019. «Fui informato di un programma decennale per recupero e studio degli Ufo», ha spiegato l’ex ufficiale. «Mi fu però negato l’accesso». È convinto che il governo americano possieda informazioni di attività non umane sul nostro pianeta dagli Anni 30, tanto da aver occultato resti biologici appartenenti a forma di vita ignote e rottami di astronavi aliene. Gusch ha spiegato però di non aver mai visto personalmente tali prove, ma di basarsi su racconti a suo avviso attendibili di «persone a conoscenza dei fatti». Immediata la replica del Dipartimento della Difesa che ha smentito ogni accusa di insabbiamento governativo sugli Ufo. «Non esiste alcuna informazione che supporti l’esistenza, in passato oppure oggi, di programmi per studiare materiali extraterrestri», ha spiegato alla Cnn la portavoce Sue Gough.
Da sinistra Ryan Graves, David Grusch e David Fravor (Getty Images).
A supporto di David Gusch ha parlato Ryan Graves, che ha raccontato alcuni dettagli sugli avvistamenti Ufo. «Non si tratta di aventi isolati o rari», ha spiegato l’ex pilota della Marina americana. «I militari sono spesso testimoni di tali fenomeni, tanto che se ne parla anche nei briefing prima del volo». Al pari di Gusch, ritiene che il governo sappia «più di quanto lasci intendere», sottostimando il problema. Ha poi raccontato di aver visto nel 2014, quando era di stanza a Virginia Beach, un «cubo grigio scuro o nero all’interno di una sfera trasparente». Una volta rientrato alla base, ha fatto rapporto ai superiori che però hanno ignorato le sue dichiarazioni, bollandole come inesatte. «Questa segretezza impedisce la nostra comprensione e alimenta la sfiducia collettiva», ha concluso Graves.
I fenomeni non identificati potrebbero mettere a rischio la sicurezza nazionale
Il Congresso ha ascoltato anche la testimonianza di David Fravor, comandante in pensione e diplomato alla prestigiosa scuola di volo Top Gun. Nel 2004, a largo di San Diego, disse di aver visto un Ufo sorvolare a pelo d’acqua un bacino locale prima di sparire nel nulla. «Quella tecnologia è di gran lunga superiore a qualsiasi cosa esista oggi sulla Terra», ha raccontato il militare. «È una minaccia per la sicurezza nazionale». Secondo i dati della Nasa, solo nel 2022 vi sarebbero stati circa 600 fenomeni di dubbia attendibilità. «Potrebbero essere velivoli stranieri oppure alieni», ha detto Graves. «Non importa, dobbiamo sapere di cosa si tratta». L’ex pilota della Marina ha fondato la Americans for Safe Aerospace, organizzazione no profit che incoraggia i piloti a segnalare tutti gli avvistamenti inspiegabili.
Dopo l’uscita sul caldo anomalo degli ultimi giorni che «non è poi una grande notizia», Andrea Giambruno torna a parlare di clima rivolgendosi direttamente al ministro tedesco Karl Lauterbach che, durante il suo recente soggiorno in Italia, aveva decretato la fine del turismo nel nostro Paese a causa proprio delle alte temperature conseguenza di «un cambiamento climatico che sta distruggendo l’Europa meridionale». Parole che non sono andate giù al compagno della premier Meloni che, in diretta su Rete 4, ha così commentato spazientito: «Sono 20-30 anni che in qualche modo i tedeschi ci devono spiegare come dobbiamo vivere noi. E se non ti sta bene te ne stai a casa tua eh».
«Se non ti sta bene stai a casa tua»
Queste, in dettaglio, le parole del titolare della Sanità tedesca durante la sua vacanza nel Belpaese: «Arrivato a Bologna, ora si parte per la Toscana. L’ondata di caldo qui è spettacolare. Se le cose continuano così, queste destinazioni di vacanza non avranno futuro a lungo termine. Il cambiamento climatico sta distruggendo l’Europa meridionale. Un’era volge al termine».
Heute in Bologna Italien eingetroffen, jetzt geht es in die Toskana. Die Hitzewelle ist spektakulär hier. Wenn es so weiter geht werden diese Urlaubsziele langfristig keine Zukunft haben. Der Klimawandel zerstört den Süden Europas. Eine Ära geht zu Ende. https://t.co/jrSuZ7pD11
— Prof. Karl Lauterbach (@Karl_Lauterbach) July 13, 2023
Durante la sua trasmissione Diario del giorno in onda sulla rete Mediaset, il giornalista-opinionista ha così affermato allargando le braccia e con tono evidentemente scocciato: «La Merkel sta qua, lui sta sempre qua, se non ti sta bene stai a casa tua. Stai nella foresta nera, stai bene, no?». Quindi un sorrisino finale e le braccia conserte sul leggio.
Il problema non sono i capelli, né ciò che dice. Ma come lo dice, oltre alla postura, a quelle mani conserte, alla gamba divaricata con la punta del tacco che sbatte sul pavimento.
Non è la prima volta, come anticipato, che Giambruno dice la sua sui cambiamenti climatici. Qualche giorno prima, commentando l’ondata di caldo che ha travolto il Sud Italia con picchi di oltre i 40 gradi e i violentissimi nubifragi e grandinate che hanno investito il Nord, aveva parlato di «una notizia non così grande». Come a dire: «In estate ha sempre fatto caldo». Parole da cui avevano preso le distanze diversi volti del Biscione tra cui Lella Confalonieri, vicedirettrice di Tgcom, e Laura Cannavò, inviata parlamentare dell’azienda.
Barbie non è – almeno ufficialmente – in proiezione nelle sale della Federazione Russa, dal momento che la Warner Bros., al pari delle altre principali case cinematografiche occidentali, ha tagliato i ponti con Mosca, dopo l’invasione dell’Ucraina. Eppure nel Paese è scoppiata lo stesso la Barbie-mania, tra locali e feste a tema, omaggi sui social e il colore rosa ovunque.
La carica degli influencer versione Barbie (e Ken)
Anche gli influencer si sono fatti coinvolgere dall’eccitazione generale per l’uscita al cinema del film diretto da Greta Gerwig. I blogger Platon Gorokhov e Ange Kaumova, ad esempio, hanno girato un video fingendo di essere Barbie e Ken.
Platon Gorokhov e Ange Kaumova (Instagram).
La tiktoker ArinaKulikova si è fatta fotografare dentro a una scatola, come quella della bambola Mattel.
E poi c’è chi non ha avuto certo bisogno di un film per farsi prendere dalla smania di somigliare alla fashion doll più amata al mondo: Tanya Tuzova, da tempo soprannominata la “Barbie russa” dopo aver cambiato il suo aspetto per assomigliare alla bambola della Mattel.
La visione di Barbie nelle sale è possibile solo con copie pirata
Le sanzioni occidentali alla Russia dovute all’invasione dell’Ucraina stanno avendo ripercussioni anche sulla distribuzione cinematografica. Niente blockbuster hollywoodiani nelle sale russe, sostituiti dalle pellicole di Bollywood, da film film sudcoreani, cinesi, sudamericani e produzioni nazionali. Certo, ci sono delle eccezioni: dallo scoppio della guerra e a seguito dell’addio da parte delle major, molti cinema russi offrono agli spettatori di assistere illegalmente a film americani ed europei di ultima uscita, utilizzando copie pirata fisiche oppure scaricate dal web. Un rischio per le sale, che possono subire pesanti sanzioni da parte delle autorità: ma l’unico vero modo per lottare contro l’alternativa degli incassi ridotti. Secondo i media indipendenti russi, le prime copie di Barbie potrebbero essere presto disponibili nella Federazione a partire dall’autunno: dovrebbero arrivare di contrabbando dai Paesi vicini, in particolare dal Kazakistan.
Sono in corso nel porto di Bari le operazioni di accoglienza degli 85 migranti sbarcati la mattina del 27 luglio dalla nave Rise above della ong tedesca Life line approdata verso le 6. Le persone accolte sono per lo più provenienti dal Corno d’Africa: tra loro ci sono 10 donne e 26 minori di cui 23 non accompagnati. L’imbarcazione avrebbe dovuto attraccare mercoledì pomeriggio ma l’equipaggio ha comunicato il rinvio dell’arrivo a questa mattina. La prefettura ha organizzato la gestione di eventuali emergenze di natura sanitaria e il primo soccorso. Sulla banchina anche i volontari della Croce rossa che hanno allestito un gazebo per aiutare i migranti.
I migranti sbarcati erano in «buona salute», ricoverato un bambino di nove mesi
Un bambino di solo nove mesi, accompagnato dalla madre appena 17enne, è arrivato con la febbre e come raccontato da Fabrizio Colella, medico dell’Unità di medicina d’urgenza e di accettazione dell’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari, a La Repubblica, è stato immediatamente ricoverato. «Era disidratato», ha spiegato il medico. «Aveva dei segni sul collo. Una bruciatura che dovrebbe essere stata causata da un momento di fuga della mamma con suo figlio dalla polizia. Potrebbe essersi bruciato con un pentolino di latte bollente». Il prefetto di Bari Antonella Bellomo ha già annunciato che i minori saranno ripartiti nelle strutture dedicate all’accoglienza dei più giovani tra Bari, Brindisi e Taranto, mentre per gli adulti la destinazione più probabile è quella del Cara di Palese.
Giovanni Anzaldo, nato a Torino il 12 novembre 1987, è un attore, regista e sceneggiatore. Diviso tra teatro, cinema e televisione, nel 201o ha ricevuto il Premio Ubu come miglior attore under 30 per Roman e il suo cucciolo.
Giovanni Anzaldo: biografia e carriera
Appassionato alla recitazione fin da piccolo, ha frequentato la scuola del Teatro Stabile di Torino di Luca Ronconi dove si è diplomato nel 2009. Nel 2010 ha preso parte alla produzione teatrale Roman e il suo cucciolo di Alessandro Gassmann, che l’ha voluto anche nel cast del suo film di esordio alla regia Razzabastarda (2013), adattamento cinematografico dello spettacolo teatrale di cui sopra. Nello stesso anno Anzaldo ha recitato anche in Romanzo di una strage di Marco Tullio Giordana, ottenendo in televisione un ruolo secondario nella fiction Paura di amare e ne Il restauratore. Nel 2014 è entrato nel cast del film Il capitale umano di Paolo Virzì, vincitore di sette David di Donatello.
Giovanni Anzaldo alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2020 (Getty Images).
Negli anni seguenti ha recitato, tra gli altri, in L’attesa, regia di Piero Messina (2015), Non è un paese per giovani, regia di Giovanni Veronesi (2017), Ricordi?, regia di Valerio Mieli (2018), Aspromonte – La terra degli ultimi, regia di Mimmo Calopresti (2019), Ti mangio il cuore, regia di Pippo Mezzapesa (2022) e Romantiche, regia di Pilar Fogliati (2023). Ha inoltre preso preso parte a Non uccidere, regia di Giuseppe Gagliardi (2015), Summertime, regia di Francesco Lagi (2021-2022), Odio il Natale, regia di Davide Mardegan e Clemente De Muro (2022) e Pesci piccoli – Un’agenzia. Molte idee. Poco budget, di Francesco Ebbasta (2023).
Giovanni Anzaldo: la vita privata
Essendo una persona molto riservata, l’attore fa trasparire poco di ciò che riguarda la sua vita sentimentale. Non è dunque noto se sia fidanzato, sposato o single.
C’è una «pluralità di ipotesi di riforma del canone Rai allo studio». Lo ha sottolineato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in audizione in commissione di Vigilanza, ricordando di aver «convocato uno specifico tavolo presso il Mef». «In un’ottica di breve periodo», ha spiegato, «l’ipotesi potrebbe essere scorporare dal pagamento del canone una quota relativa agli investimenti sostenuti dalla Rai, a sostegno per esempio della capacità trasmissiva»: attualmente si tratta di «circa 300 milioni annui che verrebbero posti a carico della fiscalità generale, riducendo il canone di abbonamento».
L’ipotesi di legare il canone Rai al possesso di un’utenza telefonica mobile
«Nel medio periodo», ha proseguito, «va aperta una riflessione sul pagamento del canone, attualmente legato al presunto possesso di un apparecchio televisivo». Dato però che le nuove modalità di sviluppo e di fruizione, come dimostra RaiPlay, consentono di fruire dei contenuti Rai usando vari device, qualora il presupposto diventasse il possesso di un’utenza telefonica mobile si avrebbe un aumento della platea e quindi una riduzione del costo pro capite del canone. Oggi sono 21 milioni i cittadini che lo pagano, mentre le utenze telefoniche attive sono 107 milioni. Questo meccanismo, ha evidenziato il ministro, comporterebbe tuttavia «problemi di applicazione relativi al calcolo di utenze per nucleo familiare: andrebbe individuato un tetto massimo per evitare il pagamento di una somma più elevata».
«Cambiamenti solo dopo attenta revisione delle dinamiche di spesa dell’azienda»
«Prendendo come orizzonte il rinnovo della concessione (in scadenza nel 2027), si potrebbero individuare altri meccanismi. In ogni caso», ha sottolineato Giorgetti, «ogni ipotesi di revisione deve prendere le mosse da una chiara definizione degli oneri del servizio pubblico, dalla garanzia della sostenibilità degli investimenti, da un’attenta revisione delle dinamiche di spesa dell’azienda». Il titolare dell’Economia ha evidenziato che, in base al consuntivo 2022 e nell’assestamento 2023, le risorse del canone Rai ammontano complessivamente a circa 1,85 miliardi. Risorse che, ha ricordato, «sono destinate pressoché integralmente alla Rai, a eccezione di una quota di 110 milioni annui assegnata al Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione».
Dopo la Venere di Botticelli formato influencer reclutata tra sfottò e polemiche per la campagna Open to Meraviglia, adesso per promuovere il nostro Paese il governo arruola anche le Winx. Il ministero degli Esteri ha infatti annunciato di aver realizzato in collaborazione con Rainbow la mini serie inedita Winx Club – La Magia dell’Italia, da distribuire all’estero per invogliare sempre più turisti a visitare l’Italia.
Le Winx.
Gli episodi della mini serie sono stati doppiati in nove lingue
Come si legge sul sito della Farnesina, «le fate più famose della tv, nate dall’estro di Iginio Straffi e conosciute in tutto il mondo, sono le protagoniste di otto avvincenti episodi, che saranno diffusi all’estero attraverso la Rete di Ambasciate, Consolati e Istituti Italiani di Cultura». Un viaggio, quello delle Winx, «doppiato in nove lingue (italiano, inglese, spagnolo, francese, portoghese, vietnamita, coreano, mandarino e giapponese), che nasce con l’obiettivo di far conoscere all’estero alcune località insolite d’Italia, dove l’incontro tra bellezza, storia e cultura prende forma in vere e proprie gemme rare».
Iginio Straffi (Imagoeconomica).
Chi è Iginio Straffi, fondatore della casa di animazione Rainbow
Dietro al successo delle Winx, appena assoldate dal governo, c’è – come ricorda la Farnesina – Straffi, fondatore e presidente del Gruppo Rainbow Spa, il più grande studio di animazione italiano. Marchigiano classe 1965, a 19 anni ha pubblicato la sua prima storia a fumetti sul settimanale Tilt, alternando poi gli studi in Lingue e letterature straniere all’Università di Macerata con lavori da fumettista per case editrici come la Sergio Bonelli. A un passo dalla laurea Straffi, inseguendo il suo sogno, si è trasferito per un periodo in Francia e poi in Lussemburgo, dove ha lavorato in diversi lungometraggi scoprendo le più avanzate tecniche dell’animazione industriale, con l’intero processo creativo suddiviso in settori ben organizzati e realizzato anche con l’utilizzo dei computer: qualcosa di assolutamente innovativo rispetto all’Italia, dove la colorazione delle storie animate avveniva ancora manualmente. Rientrato nelle Marche, nel 1995 ha fondato a Loreto il gruppo Rainbow, cominciando a ideare e dirigere diverse serie tv animate come Tommy & Oscar, la prima in assoluto, e soprattutto Winx Club, diventato un fenomeno a livello mondiale fin dalla prima apparizione nel 2004.
Filippo Scicchitano, nato a Roma il 13 ottobre 1993, è un attore italiano. È noto per il ruolo di Luca Colombo in Scialla! (Stai sereno) di Francesco Bruni, film vincitore di un David di Donatello nel 2012, di un Nastro d’argento nel 2012 e film italiano più premiato del 2011.
Filippo Scicchitano: biografia e carriera
Filippo ha iniziato la sua carriera al cinema a 16 anni, accompagnando un amico a un provino. È stato così che lo ha notato il regista di Scialla! (Stai sereno). Dopodiché è apparso in una serie di spot pubblicitari per la TIM e nel 2012 ha recitato nel film Un giorno specialedi Francesca Comencini, in concorso alla 69ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. L’anno seguente ha recitato in un altro film di successo,Bianca come il latte, rossa come il sanguedi Giacomo Campiotti, e nel 2014 ha interpretato il ruolo di Fabio nel decimo film di Ferzan Özpetek Allacciate le cinture.
Filippo Scicchitano e l’attrice Giulia Valentini (Getty Images).
Dal 2015 ha iniziato a lavorare anche in televisione con la fiction Rai Sotto copertura diretta da Giulio Manfredonia. Nello stesso anno è stato uno dei protagonisti della miniserie Rai Il confine, trasmessa solamente nel 2018. Nel 2016, invece, ha interpretato il ruolo principale nel film Non è un paese per giovani diretto da Giovanni Veronesi, nelle sale l’anno seguente. Negli ultimi anni ha recitato, tra gli altri, in Croce e delizia, regia di Simone Godano (2019), Weekend, regia di Riccardo Grandi (2020) e (Im)perfetti criminali, regia di Alessio Maria Federici (2022). In televisione ha poi preso parte a fiction come Le indagini di Lolita Lobosco, regia di Luca Miniero (2021-in corso) e Le fate ignoranti – La serie, regia di Ferzan Ozpetek (2022).
Filippo Scicchitano: la vita privata
Essendo l’attore una persona molto riservata, non è dato sapere se sia single, fidanzato o sposato. Qualche tempo fa si parlava di una possibile relazione con la collega attrice Giulia Valentini (insieme a lui nel film Un giorno speciale), storia smentita dallo stesso Schicchitano.
Sara Serraiocco, nata a Pescara il 13 agosto 1990, è un’attrice italiana. Nonostante la sua giovane età ha già ricevuto numerosi riconoscimenti tra cui un Globo d’Oro come migliore attrice nel 2014 per il film Salvo, il premio Best European Talent per Cloro al Festival di Berlino 2016 e un Nastro d’Argento come miglior attrice non protagonista per Non odiare di Mauro Mancini.
Sara Serraiocco: biografia e carriera
Fin da piccola Sara si è appassionata alla danza e al cinema, trasferendosi a studiare al Centro sperimentale di cinematografia di Roma dove si è diplomata nel 2015. Aveva già partecipato a una puntata di R.I.S. Roma – Delitti imperfetti 3e ha poi ottenuto un ruolo nel film Salvo, vincitore del Grand Prix de la Semaine de la Critique-Festival del film di Cannes 2013. L’anno seguente è stata scelta dalla regista Liliana Cavani per interpretare il ruolo di Chiara d’Assisi nella miniserie tv Francesco. Nel 2015 ha partecipato al film Cloro e nello stesso anno ha recitato anche in La ragazza del mondo, opera prima di Marco Danieli. Nel 2017 è stata tra i protagonisti del film Non è un paese per giovani, diretto da Giovanni Veronesi e seguito da Brutti e cattivi di Cosimo Gomez.
Sara Serraiocco (Getty Images).
Sempre nel 2017 è stata scritturata per interpretare il ruolo di Baldwin nella serie tv statunitense Counterpart, diretta dal regista Morten Tyldum. Nel 2019 è stata la protagonista femminile de Lo spietato, diretto da Renato De Maria e distribuito da Netflix mentre nel 2022 ha preso parte al film Il signore delle formiche di Gianni Amelio, presentato in concorso alla Mostra d’arte cinematografica di Venezia. Nello stesso anno è stata scelta da Paolo Virzì per interpretare Giulia nel film Siccità, presentato sempre a Venezia 2022 ma fuori concorso. Nel 2023 è stata una delle protagoniste del film Il primo giorno della mia vita, diretto dal regista Paolo Genovese.
Sara Serraiocco: la vita privata
A luglio 2022 l’attrice è diventata mamma della piccola Maria. Da sempre molto riservata, non ha mai mostrato il pancione e poco si sa anche della sua vita privata. Il papà della bambina è il casting director, regista e fotografo Maurilio Mangano.
Matteo Giunta è un allenatore di nuoto, nato il 7 maggio 1982 a Pesaro e preparatore atletico, tra gli altri, di Federica Pellegrini che proprio con lui ha vinto tre titoli mondiali e tre titoli europei. I due si sono sposati nel 2022 e hanno annunciato che diventeranno genitori.
Chi è Matteo Giunta, marito di Federica Pellegrini
Nato e cresciuto nelle Marche, Matteo Giunta ha proseguito gli studi a Torino dove ha conseguito la laurea in Scienze Motorie. Nel 2008, al termine della sua attività da atleta, ha intrapreso la carriera da allenatore dedicandosi alla preparazione e al training di atleti di diverso livello. Tra questi il cugino, l’ex nuotatore Filippo Magnini, Stefano Morini, Philippe Lucas e il campione russo Evgeny Korothyskin. Nel 2013 è diventato il preparatore atletico della Pellegrini conducendola alla vittoria dell’oro nei 200 metri a stile libero ai Campionati mondiali di Budapest nel 2017 e anche a quelli di Gwangju nel 2019. Nel 2018 ha ricevuto dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano il prestigioso riconoscimento della Palma d’oro per il merito tecnico.
Federica Pellegrini e Matteo Giunta (Getty Images).
La storia d’amore con la Divina
Secondo indiscrezioni, la storia fra Matteo Giunta e Federica Pellegrini è nata nel 2017, anche se il preparatore atletico ha ufficializzato la relazione solo un paio di anni dopo. A ottobre del 2021, al termine delle Olimpiadi di Tokyo, ha chiesto la mano alla nuotatrice. I due sono convolati a nozze il 27 agosto 2022 a Venezia nella Chiesa di San Zaccaria e il 26 luglio 2023 hanno condiviso con i propri fan l’arrivo della loro prima figlia con un romantico video su Instagram. Tantissimi gli auguri social arrivati alla coppia, sia da personaggi del mondo dello sport sia da quello dello spettacolo, da Laura Pausini a Diletta Leotta, da Tania Cagnotto a Sofia Goccia. La coppia, molto amata anche sui social, ha conquistato la simpatia e il consenso del pubblico partecipando all’ultima edizione di Pechino Express.
Michele Kalamera, storico e indimenticabile doppiatore italiano di Clint Eastwood, è morto a Roma all’età di 84 anni. Nativo di Conegliano, ma di origini greche, aveva iniziato la sua carriera come attore nel 1963 dopo aver frequentato l’Accademia nazionale d’arte drammatica Silvia D’Amico. In quello stesso anno, assieme a Gigi Proietti, ha fondato il Teatro Stabile dell’Aquila. Ha legato però il suo nome principalmente alle sale di doppiaggio. Nel 1976 infatti fece un provino per Il texano dagli occhi di ghiaccio, diretto da Clint Eastwood. Fu la stessa star del western a scritturalo personalmente. «Disse di aver finalmente trovato la sua voce italiana», ha spesso raccontato Kalamera. «Da allora, salvo poche interruzioni, non l’ho più lasciato». Nei film di Sergio Leone invece Eastwood aveva la voce di Enrico Maria Salerno.
Clint Eastwood in un evento pubblico a gennaio 2023 (Getty Images).
Michele Kalamera ha doppiato Eastwood fino a Cry Macho
Dopo il successo de Il texano dagli occhi di ghiaccio, Michele Kalamera ha sempre doppiato Eastwood salvo tre eccezioni. «Nel 1986 me lo tolsero per Gunny (venne sostituito da Carlo Sabatini)», ha spiegato lo stesso interprete. Saltò anche Scommessa per la morte e Pink Cadillac, ma tornò stabilmente al suo posto già nel 1990 con Cacciatore bianco, cuore nero. Negli anni ha poi doppiato anche Gli spietati, I ponti di Madison County e Space Cowboys. Senza dimenticare i cult più moderni come Gran Torinoe Di nuovo in gioco. Sua anche la voce nelle ultime due apparizioni al cinema di Eastwood con Il corriere – The Mulee Cry Macho – Ritorno a casa, sbarcati in sala rispettivamente nel 2018 e nel 2021. «Ho sempre rifiutato etichette come maestro e simili», ha detto di sé Kalamera in alcune interviste. «Sono un doppiatore, anzi, un orecchiante».
Non solo Eastwood, suoi anche doppiaggi di Steve Martin e Michael Caine
Nel corso della sua lunga carriera, Kalamera ha tradotto in italiano emozioni e voce di grandi star del cinema di Hollywood. Sue le performance all’ombra di Steve Martin per la saga Il padre della sposa e per Una scatenata dozzina e il suo sequel. Ha anche doppiato Michael Caine (a febbraio era scomparso anche il suo doppiatore ufficiale Dario Penne) in Gioco perverso e The Prestige di Christopher Nolan. Michele Kalamera ha lavorato anche per Donald Sutherland ne La cruna dell’ago, ha recitato in italiano le battute di Robert Redford ne Il candidato e Christopher Plummer in Blizzard – La renna di Babbo Natale. Senza dimenticare alcuni doppiaggi per Alain Delon, Max von Sydow e David Bowie per Zoolander. Indimenticabile anche il suo lavoro per i film di animazione. È possibile ascoltarlo come voce narrante ne Le avventure di Winnie the Pooh, ma anche in Aladdin dove ha prestato la sua arte al comandante di Agrabah Razoul.
La gardenese Elisabeth Lardschneider è morta in un incidente in montagna sull’Himalaya. La 20enne promessa dell’arrampicata azzurra da alcune settimane si trovava con altri climber nella zona della valle dello Zanskar, in India, per effettuare delle scalate e per aprire nuove vie. La giovane – scrive il quotidiano Dolomiten -, durante una scalata, è precipitata per 150 metri, morendo sul colpo. Lardschneider, in passato, era stata nominata nella nazionale giovanile di arrampicata. Era molto attiva nel club alpino sudtirolese Alpenverein e sognava un futuro professionale come guida alpina ed era aspirante dei mitici Catores, una sorta di unità speciale di alpinisti e soccorritori sulle Dolomiti.
Il sindaco di Ortisei sconvolto: «Paese sgomento»
«Lo sgomento è grande in paese», dice Tobia Moroder sindaco di Ortisei paese natale della 20enne. La missione della giovane atleta era cominciata agli inizi di Luglio, quando era partita alla volta dell’India. Con lei c’erano altri sette scalatori, tutti originari dell’Alto Adige. L’obiettivo era quello di sfidare nuove pareti, differenti da quelle alpine. Elisabeth Lardschneider era considerata un vero talento della disciplina, ancor più dopo che dal 2020 l’arrampicata sportiva era diventata una specialità Olimpica. Dopo le esperienze giovanili con la maglia della nazionale nella disciplina Lead, l’atleta puntava alla partecipazione a Parigi 2024.
Sofia Morini e Martina Carraro conquistano le semifinali rispettivamente dei 100 metri stile libero e dei 200 metri rana ai Mondiali di nuoto in corso a Fukuoka, in Giappone. La 20enne reggiana Morini ha concluso in quarta posizione la propria batteria, centrando il tredicesimo tempo complessivo: un 54″50 che vale il pass per la gara del pomeriggio di giovedì 27 luglio. La migliore è stata l’hongkonghese e vicecampionessa olimpica Siobhan Haughey, con il tempo di 53″15. La 30enne genovese vicecampionessa europea Carraro ha chiuso le batterie tredicesima in 2’26″10. Miglior tempo per l’olandese Tes Schouten, con 2’22″43. Lisa Angiolini ha invece rinunciato ai 200 rana, per il riacutizzarsi di un problema alla spalla destra.
Restivo e Mora out nelle batterie 200 dorso
Non godono dello successo, invece, Matteo Restivo e Lorenzo Mora, eliminati nelle batterie dei 200 metri dorso. Il 29enne friulano e primatista italiano Restivo ha chiuso diciassettesimo (1’58″57) e primo degli esclusi, Ventitreesimo posto (1’59″99) per il 24enne modenese Mora. Il miglior tempo della gara è stato segnato dall’australiano Bradley Woodward, con 1’57″14.
Gli agenti della polizia, coordinati dalla Procura di Milano, stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e ai domiciliari, nei confronti di 14 persone, tra italiani, magrebini e albanesi, accusati di rissa, lesioni gravi e aggravate, porto abusivo di arma da sparo ed esplosioni pericolose in luogo pubblico per una violenta rissa.
Numerose persone coinvolte e armate
Numerose le persone coinvolte nella rissa, alcune delle quali erano armate. L’episodio è accaduto la notte tra il 6 e il 7 aprile in via Costantino Baroni al confine con il Comune di Rozzano. Per gli arresti sono impiegati agenti delle Squadre Mobili di Milano, Alessandria e Caserta e un elicottero del Reparto Volo.
Una delle cause della morte di Andrea Purgatori risalirebbe a un problema cardiopolmonare. È quanto emerge dall’autopsia effettuata nell’istituto di medicina legale di Tor Vergata a Roma sul corpo del giornalista al quale era stato diagnosticato tre mesi fa un tumore ai polmoni, patologia confermata anche da un primo esame dell’organo in sede autoptica. L’esame è stato svolto dal professore Luigi Marsella su richiesta dei familiari e per ordine della procura di Roma. A quanto si apprende, i risultati della tac, di prelievi ed altri esami effettuati – anche per verificare l’eventuale presenza di infezioni – daranno un quadro clinico completo solo tra alcune settimane.
Venerdì 28 luglio i funerali
Sono stati fissati per venerdì 28 luglio i funerali del conduttore di Atlantide. Le esequie saranno celebrate alle 10 a Roma nella Chiesa degli Artisti di piazza del Popolo, mentre giovedì 27 luglio dalle 15 alle 19, è prevista la camera ardente in Campidoglio.
Stasera 27 luglio 2023 andrà in onda il film intitolato Life – Non oltrepassare il limite alle ore 21.10 sul canale Rai Movie. Questo thriller di fantascienza è stato diretto da Daniel Espinosa su sceneggiatura di Rhett Reese e Paul Wernick. Nel cast ci sono Jake Gyllenhall, Rebecca Ferguson, Ryan Reynolds e Hiroyuki Sanada.
Ryan Reynolds in una scena del film (Twitter).
Life – Non oltrepassare il limite, trama e cast del film in onda stasera 27 luglio 2023 su Rai Movie
La trama racconta la storia di un gruppo di ricercatori e astronauti inviati nello spazio per una missione: recuperare una sonda spaziale dispersa. La squadra è composta da sei membri, ognuno con una specializzazione diversa e tutti entusiasti di partecipare a questa speciale missione. Dopo aver ritrovata la sonda spaziale, proveniente da Marte, il gruppo inizia ad analizzare i campioni raccolti. Si scopre così che il terriccio del pianeta rivela la presenza di una forma di vita dormiente, risvegliata dai ricercatori. Attraverso una serie di esperimenti, il gruppo riesce a risvegliare la forma di vita e dar vita a numerosi festeggiamenti. La squadra composta da Hugh Derry (Aryon Bakare), Roy Adams (Ryan Reynolds), Ekaterina Golovkina (Olga Dihovichnaya), Sho Murakami (Hiroyuki Sanada), Miranda North (Rebecca Ferguson) e David Jordan (Jake Gyllenhall) decide di dare un nome alla forma di vita aliena.
Il nome viene deciso da un gruppo di studenti sulla Terra che sta seguendo la missione spaziale: Calvin. Tutto sembra andare per il meglio, ma improvvisamente la cella di Calvin ha un malfunzionamento e l’alieno sembra morire. Gli scienziati riescono a rianimarlo ma, dopo il suo risveglio, l’alieno mostra dei comportamenti pericolosi e aggressivi. L’equipaggio non si rende conto della pericolosità della forma di vita che sembra intenzionata ormai soltanto a riprodursi e uccidere tutti quelli che per lui sono nemici. Inizierà un incubo per i ricercatori, anche se forse può ancora esserci una speranza.
Life – Non oltrepassare il limite, 5 curiosità sul film
Life – Non oltrepassare il limite, le scenografie costruite da zero per il film
L’uso degli effetti speciali è stato ridotto al minimo per realizzare le scenografie della nave spaziale. Questo perché il regista voleva dare un maggiore realismo al film. Ecco perché i set utilizzati sono stati costruiti realmente negli Shepperton Studios di Londra.
Life – Non oltrepassare il limite, uno degli attori terrorizzato dal copione
Uno degli attori ha confessato di essere stato terrorizzato dal copione dopo averlo letto. Si tratta di Aryon Bakare, che ha ammesso di essersi immedesimato troppo nel personaggio e aver urlato letteralmente dal terrore per rendere al meglio una scena.
Life – Non oltrepassare il limite, le origini del personaggio di Jake Gyllenhall
Jake Gyllenhall in questo film interpreta un dottore dell’equipaggio spaziale che a poco a poco diventa il protagonista per contrastare la minaccia aliena. Il suo personaggio, David Jordan, è stato modellato su suo nonno, in passato un vero medico.
L’attore Jake Gyllenhall (Getty Images).
Life – Non oltrepassare il limite, il protagonista inizialmente doveva essere un altro
In un primo momento la produzione aveva pensato di far ricoprire il ruolo del protagonista a Ryan Reynolds. In seguito si è optato per Jake Gyllenhall, ma Reynolds è comunque rimasto nel cast interpretando un personaggio secondario.
Life – Non oltrepassare il limite, il collegamento con un anti-eroe Marvel
In molti hanno ipotizzato un collegamento tra Calvin, l’alieno del film, e l’anti-eroe della Marvel Venom. Questo perché i due personaggi sono molto simili. Tuttavia si tratta solo di speculazioni e la Sony, che detiene i diritti cinematografici del personaggio Marvel e ha prodotto Life – Non oltrepassare il limite, non ha dato conferme al riguardo.
La sventata rapina è avvenuta nella notte tra lunedì 24 e martedì 25 luglio quando un tassista milanese ha salvato, facendolo salire a bordo, un giovane che, in via Paipiniano a Milano, veniva inseguito da quattro rapinatori. Il conducente dell’auto pubblica, come si può osservare nel video della sua dashcam postato sul web, ha notato i malviventi che stavano inseguendo il ragazzo. Fiutando il pericolo ha cominciato a suonare il clacson per farli desistere, inseguendo il gruppo, il tutto mentre ripeteva in collegamento con la centrale: «Non posso far finta di niente, non posso».
Il tassista aiuta questo ragazzo rincorso da dei delinquenti che lo volevano rapinare. Mentre Sala dorme Milano sta diventando una delle città più pericolose del mondo, per fortuna c'è ancora chi aiuta il prossimo. pic.twitter.com/3nMyZwqJWV
Il tassista al giovane: «Ora sei al sicuro, stai calmo»
Disturbati dall’arrivo del tassista, i quattro hanno così scelto di desistere mentre il ragazzo, visibilmente spaventato, è salito a bordo del taxi dove ha continuato a ringraziare l’uomo che lo ha tranquillizzato dicendogli: «Ora sei al sicuro, stai calmo. Ho visto subito che eri in difficoltà, sono un padre di famiglia». Poi l’ha portato a casa, facendolo sedere davanti, al posto accanto a quello dell’autista.