Daily Archives: 3 Ottobre 2023

Ansaldo Energia pensa alla pubblicità ma i conti e le commesse piangono

A Genova, al quartier generale Ansaldo Energia, in molti hanno strabuzzato gli occhi vedendo la pubblicità acquistata su alcuni quotidiani locali e nazionali dall’azienda. Le pagine sono state comperate per celebrare i 170 anni di vita della società, nata nel 1853, e ai bei tempi diventata uno dei principali produttori di centrali elettriche al mondo. Il 3 ottobre, nel capoluogo ligure, si tiene ai Magazzini del Cotone il convegno per continuare a festeggiare la ricorrenza.

La preoccupazione dei sindacati per l’assenza di commesse fino al 2024

Tra i più dubbiosi ci sono alcune sigle sindacali genovesi che danno un giudizio negativo non tanto sul fatto che si possa celebrare la ricorrenza, ma sull’opportunità di spendere denaro per questa manifestazione e per le pagine pubblicitarie, visto il grave stato di difficoltà in cui versa l’azienda. I sindacati hanno manifestato in modo molto semplice e diretto la loro preoccupazione al nuovo amministratore delegato Fabrizio Fabbri, che guida la società dallo scorso aprile dopo che il suo predecessore, Giuseppe Marino, è passato al colosso dei treni Hitachi Rail. C’è un dato che li preoccupa più di tutto: nel portafoglio di Ansaldo Energia nessuna nuova commessa fino 2024. E delle 13 turbine vendute nel mondo in quest’ultimo anno, solo una è prodotta dal gruppo genovese. Il nuovo capo azienda li ha rassicurati dicendo che sta trattando commesse per un valore di circa 1 miliardo, ma a oggi i lavoratori e i sindacati non vedono risultati certi e contratti firmati.

Ansaldo Energia pensa alla pubblicità ma i conti e le commesse piangono
Lavoratori di Ansaldo Energia (Imagoeconomica).

Cdp è salita al 99,5 per cento del capitale di Ansaldo

Intanto Cassa Depositi e Prestiti ha appena sottoscritto un ennesimo aumento di capitale che l’ha portata al 99,5 per cento del capitale di Ansaldo. Il secondo azionista, la cinese Shanghai Electric, non ha voluto mettere denaro fresco; e non è la prima volta, era già accaduto nel 2020. In totale Cdp, oggi guidata da Dario Scannapieco, in tre anni ha pompato nelle casse di Ansaldo Energia 1 miliardo e 100 milioni di euro, soldi che arrivano dal risparmio postale delle famiglie italiane e che probabilmente non basteranno data la situazione di mercato delle turbine a gas. Senza tener conto poi delle varie manovre finanziarie sul debito della società, come i 200 milioni di euro di prestito e la richiesta alle banche di continuare a supportare l’azienda. Insomma, più che pagine pubblicitarie e convegni, servirebbero nuovi contratti e una rigorosa politica di contenimento dei costi.

Romano di Lombardia, intossicazione alimentare per 62 migranti nel centro d’accoglienza

62 migranti ospitati in un ex albergo di Romano di Lombardia, in provincia di Bergamo, sono rimasti intossicati nella notte tra il 2 e il 3 ottobre 2023 e portati in ospedale. Nessuno è in condizioni gravi. All’origine ci sarebbe un’intossicazione alimentare. L’allarme è scattato tra le 23.30 di lunedì 2 ottobre e le 3.45 di martedì 3 ottobre, quando all’ex hotel La Rocca sono giunti i mezzi del 118 che hanno soccorso i 62 intossicati. Gli ospiti della struttura che si sono sentiti male sono stati valutati sul posto dal personale sanitario di Areu intervenuto con tre mezzi di soccorso avanzato e successivamente ospedalizzati con cinque ambulanze più altri sei veicoli messi a disposizione delle Organizzazioni di Volontariato. I pazienti sono poi stati distribuiti in tutti gli ospedali della zona.

Il Premio Nobel per la Fisica 2023 a Pierre Agostini, Ferenc Krausz e Anne L’Huillier

Dopo l’annuncio del prestigioso riconoscimento per la Medicina avvenuto lunedì 2 ottobre 2023, il comitato preposto ha annunciato i vincitori del Premio Nobel per la Fisica 2023. Si tratta dei tre scienziati Pierre Agostini, Ferenc Krausz e Anne L’Huillier. La Royal Swedish Academy ha scelto di premiare gli studiosi, come precisato in un comunicato, «per i metodi sperimentali che generano impulsi di luce di attosecondi per lo studio della dinamica degli elettroni nella materia».

Grazie ai loro studi, i tre ricercatori sono stati capaci di produrre nuovi strumenti per studiare gli elettroni e i fenomeni che li riguardano all’interno degli atomi e delle molecole. Attraverso le loro sperimentazioni si è dunque riusciti a dimostrare che si possono creare impulsi di luce di brevissima durata (si parla di un trilionesimo di secondo) che possono poi essere sfruttati per misurare i processi di moto o di cambio di energia degli elettroni.

La Polonia introduce controlli al confine con la Slovacchia

La Polonia ha deciso di ripristinare temporaneamente i controlli al confine con la Slovacchia. Lo ha annunciato il ministro dell’Interno Mariusz Kami?ski, sottolineando che, rispetto al 2022, l’immigrazione clandestina e il numero dei migranti individuati in Slovacchia sono aumentati di quasi il 1.000 per cento. Queste le sue parole riportate dall’agenzia Pap: «In sole due settimane abbiamo individuato e arrestato 551 migranti illegali». I controlli saranno introdotti a partire dalla mezzanotte di mercoledì 3 ottobre 2023 e dureranno per 10 giorni, ma è molto probabile che verranno prolungati.

Il padre di Fedez: «Come sta? Un po’ meglio. Io devo stare bene per forza»

Sono ore di comprensibile agitazione per la famiglia di Fedez, ricoverato da giovedì 28 settembre 2023 a causa di due ulcere che gli hanno causato un’emorragia interna. Intervistati dai cronisti che li hanno raggiunti mentre uscivano dall’ospedale Fatebenefrattelli di Milano, i genitori del cantante hanno avuto occasione di fare chiarezza sulle condizioni del figlio, tranquillizzando così fan e stampa.

I genitori di Fedez: «Sta un po’ meglio»

Placcata dai giornalisti presenti sul posto alla ricerca di aggiornamenti sulle condizioni del rapper, la madre Annamaria Berrinzaghi si è limitata  a commentare: «Sta un po’ meglio, così così». A farle eco il padre Franco Lucia, che ha aggiunto: «Io devo stare bene per forza». La famiglia, per il resto, ha deciso di evitare bollettini medici di dominio pubblico per rispettare la privacy del cantante. Sembra dunque che la situazione sia in lento miglioramento, seppure almeno per ora la possibilità di dimissioni imminenti dalla struttura ospedaliera sia fuori discussione, anche in considerazione del fatto che l’artista ha subito un nuovo sanguinamento nella giornata di domenica 2 ottobre, come riportato dal Corriere.

X-Factor a rischio?

«Intanto grazie per tutti i messaggi che mi state mandando perché il supporto fa sempre bene in questi momenti. Purtroppo attualmente sono ricoverato a causa di due ulcere che mi hanno causato una emorragia interna. Grazie a due trasfusioni di sangue ora sto molto meglio. Ringrazio il personale medico che mi ha letteralmente salvato la vita», aveva commentato Fedez subito dopo il malore che l’aveva costretto a un ricovero d’urgenza in ospedale. Secondo quanto riferito dal chirurgo che lo scorso anno l’ha operato per rimuovergli il tumore al pancreas, quello che il rapper ha vissuto è un evento piuttosto raro, che ora lo costringerà a un stop forzato che potrebbe durare fino a sei settimane. Se così dovesse essere, il cantante potrebbe ritrovarsi obbligato a rinunciare alle prime puntate dei live di X-Factor 2023, in onda su Sky Uno a partire dal 26 ottobre.

Giamaica, caramelle alla cannabis in classe: 60 bambini in ospedale

In ospedale per aver mangiato caramelle alla cannabis in classe. In Giamaica, circa 60 bambini tra i sette e i 12 anni sono ricoverati dopo aver avuto allucinazioni e aver accusato sintomi di nausea e vomito. Lo ha riportato in un post su X la ministra dell’Istruzione e della Gioventù Fayval Williams. «Genitori fate attenzione», ha scritto sui social. «Un ragazzino ha detto di aver portato un tesoro a scuola. Ecco quanto è pericolosa la cannabis». Ad alcuni bambini è stata somministrata una flebo endovenosa, ma nessuno di loro è in condizioni critiche o in pericolo di vita. «Medici e infermieri stanno facendo il possibile per garantire una pronta guarigione a tutti gli studenti». Williams ha corredato il suo post pubblicando la foto del pacco di caramelle incriminato, una confezione da chilo con i colori dell’arcobaleno.

Giamaica, i bambini hanno comprato le caramelle fuori dalla scuola

«Un venditore solitario, che nessuno conosce, è passato dalla scuola e ha venduto il pacco di caramelle ai bambini», ha detto al Jamaican Observer Suzette Barnes-Wilson, preside del complesso di Ocho Rios, nel nord della Giamaica. «Ci siamo resi conto che, dopo le 9 del mattino, alcuni di loro mostravano strani sintomi». Alcuni studenti, infatti, hanno avvertito dolori di stomaco, sensazioni di nausea e vertigini. Altri sono persino svenuti sul banco. «Siamo subito corsi in infermeria e abbiamo contattato il ministero dell’Istruzione». Come documentato da un video su X di Nationwide News, i bambini sono poi saliti a bordo di uno scuolabus che li ha trasportati nel vicino ospedale di St Ann’s Bay, dove rimarranno alcuni giorni in osservazione.

«È la prima volta che accade un evento simile», ha spiegato Dwight Powell, comandante della polizia. Ha poi invitato chiunque abbia informazioni sul soggetto che ha venduto le caramelle a condividerle con gli agenti così da facilitare la sua identificazione. «Una squadra è già al lavoro sul territorio per rintracciarlo», ha concluso Powell. Sul caso è intervenuto anche Leighton Johnson, presidente della Jamaica Teachers’ Association, che ha intimato un controllo maggiore delle autorità sul mercato della cannabis. «Occorre intervenire al più presto per porre un freno alla circolazione della marijuana», ha spiegato al Jamaican Observer. «Stiamo assistendo a un costante aumento del suo utilizzo fra i minorenni». Come ha spiegato anche la Cnn, nel Paese è legale il possesso fino a 56 grammi di cannabis per tutti i maggiorenni.

Sesso con un prigioniero palestinese, Israele dice stop alle agenti donne nelle carceri

Dopo il caso di una soldatessa israeliana che ha avuto un rapporto sessuale con un detenuto palestinese, Tel Aviv ha deciso di dire stop all’impiego di agenti donne all’interno delle carceri del Paese dove sono rinchiusi prigionieri colpevoli di reati di matrice nazionalista e terrorista. Lo hanno annunciato il Ministro per la Sicurezza Nazionale (nonché leader del partito di estrema destra Otzma Yehudit) Itamar Ben Gvir e la comandante dell’Israel Prison Service Kary Perry.

Sesso con un prigioniero palestinese condannato per terrorismo, Israele dice stop alle agenti donne nelle carceri.
Itamar Ben Gvir (Getty Images).

Il detenuto palestinese avrebbe avuto rapporti sessuali con cinque guardie

Riferito per primo dal quotidiano Yediot Ahronot, il fatto che ha portato alla decisione di dire stop alle agenti donne in determinati penitenziari è avvenuto nel carcere di Ramon, nel sud di Israele. Protagonisti una soldatessa, che ha però dichiarato di essere stata ricattata, e un prigioniero palestinese condannato all’ergastolo per terrorismo. Non si tratterebbe però di un caso isolato. Altre quattro commilitone, infatti, avrebbero intrattenuto rapporti sessuali con lo stesso detenuto palestinese. Secondo Yediot Ahronot, nell’ultimo anno la guardia in questione avrebbe stabilito legami con il prigioniero, un membro dell’organizzazione politica e paramilitare palestinese Fatah, riconosciuto colpevole di coinvolgimento in un attacco terroristico con vittime nella zona centrale di Israele. In base ai primi accertamenti dell’Ips, il detenuto avrebbe posseduto un telefono, utilizzato per tenersi in contatto e scambiare foto con diverse guardie donne. Dal rapporto non risulta chiaro se il telefono sia stato fornito da una delle guardie.

Sesso con un prigioniero palestinese condannato per terrorismo, Israele dice stop alle agenti donne nelle carceri.
La prigione di Ramon (Getty Images).

L’agente, agli arresti domiciliari, ha detto di aver ricevuto minacce dal prigioniero

L’agente, interrogata dalla polizia e poi rilasciata agli arresti domiciliari, ha affermato che anche altre quattro colleghe hanno avuto «contatti inappropriati» con il prigioniero. L’avvocato della soldatessa (che come le altre quattro sarebbe vicino al termine della leva obbligatoria) ha dichiarato che la sua cliente ha acconsentito ad avere rapporti sessuali a causa di minacce ricevute dal prigioniero. Un alto funzionario di polizia, sentito da Yediot Ahronot, ha però detto che nessuna prova suffraga quanto affermato dal legale. Il detenuto palestinese è stato intanto posto in isolamento.

Il caso delle soldatesse sfruttate sessualmente nella prigione di Gilboa

Questo è però solo l’ultimo scandalo legato al sistema carcerario scoppiato negli ultimi tempi in Israele. Nel 2022, infatti, ha fatto notizia il caso dei detenuti condannati per terrorismo che, nella prigione di Gilboa, hanno abusato sessualmente delle donne soldato che prestavano servizio come guardie carcerarie: il tutto con il benestare dell’ufficiale Rani Basha, che “offriva” le soldatesse ai prigionieri più problematici, in cambio della loro buona condotta. Le prime denunce dello sfruttamento sessuale delle guardie carcerarie risalivano al 2018, ma il caso era stato archiviato per mancanza di prove. Poi Alla riapertura dell’inchiesta, a incastrare Basha sono state le rivelazioni del direttore del centro detentivo Freddy Ben Shitrit, che ha vuotato il sacco portando al licenziamento dell’ufficiale.

Messico, il massacro di Tlatelolco senza risposte dopo 55 anni

Insegnanti, studenti, attivisti e difensori dei diritti umani sono scesi, lunedì 2 ottobre 2023, nelle strade di Città del Messico per chiedere verità e giustizia in nome di parenti e amici degli studenti uccisi nella protesta del 2 ottobre 1968 nella Piazza delle Tre culture a Tlatelolco. Quel giorno, più di 300 persone furono assassinate dalle forze di sicurezza e da membri dell’esercito, che avevano ricevuto l’ordine di dissuadere la massiccia protesta che si stava svolgendo a favore delle libertà, dell’autonomia educativa e in un processo di resistenza alla militarizzazione nel Paese.

55 anni senza arresti né condanne

La mobilitazione del 2 ottobre è stata convocata dal Comitato 68 per le libertà democratiche, che mette in dubbio il lavoro svolto dalla Commissione per l’accesso alla verità sostenendo che «nasconda la vera intenzione del governo, ovvero proteggere il potere militare, lavarsene le mani e mantenerlo nella totale impunità». Dopo 55 anni senza risposte, i dimostranti chiedono il processo e la punizione dei responsabili del massacro. Di qui la loro denuncia contro la procura generale della Repubblica per non aver portato avanti i procedimenti giudiziari, che proseguono da anni senza arresti né condanne.

Stop notturne, gli Australian Open 2024 dureranno un giorno in più

Gli Australian Open 2024 dureranno un giorno in più, dal 14 al 28 gennaio 2024. Il tradizionale primo torneo del Grande Slam dell’anno si terrà, quindi, per 15 giorni con l’obiettivo dichiarato di evitare partite di notte.

Il tennista Andy Murray si era lamentato dell’organizzazione

Lo ha annunciato la direzione, facendo indirettamente riferimento al fatto che nell’edizione 2023 Andy Murray aveva concluso un incontro con Thanasi Kokkinakis alle 4.05 del mattino dopo cinque ore e 45 minuti di gioco. Il direttore del torneo, Craig Tiley, ha dichiarato: «Abbiamo ascoltato il feedback dei giocatori e dei fan e siamo lieti di annunciare una soluzione per ridurre la fine delle partite tardive. Il giorno in più raggiungerà questo obiettivo e offrirà una migliore programmazione a fan e giocatori». La riflessione sulle modifiche di calendario è iniziata quando Andy Murray, durante il suo match notturno di inizio 2023, si è lamentato con l’organizzazione: «Perché giochiamo alle 3 del mattino? Non va bene per gli arbitri, per i funzionari. Non credo che sia una bella cosa per i fan. Non va bene per i giocatori». Gli Australian Open 2024 inizieranno così domenica, anziché lunedì, aumentando il numero di sessioni nelle tre arene da 47 a 52. La sessione alla Rod Laver Arena e alla Margaret Court Arena, quella diurna, prevede un minimo di due partite, anzichè tre, per evitare che gli incontri finiscano in notturna.

Belve, anticipazioni e ospiti della seconda puntata: in studio Patty Pravo e Raoul Bova

Torna su Rai 2 nella serata di martedì 3 ottobre 2023 l’appuntamento con Belve, la trasmissione di interviste senza filtri di Francesca Fagnani diventata ormai un cult per molti spettatori. Dopo Fabrizio Corona e Stefano De Martino, anche stavolta la giornalista ha voluto in studio con sé una serie di ospiti di tutto rispetto. Ecco le anticipazioni.

Ospiti e anticipazioni della seconda puntata di Belve

Come di consueto sono apparse online alcune anteprime di quello che attende i telespettatori tra poche ore. Sappiamo in primis chi saranno i tre ospiti che si siederanno allo sgabello predisposto da Francesca Fagnani, ovvero Raoul Bova, Patty Pravo ed Emanuele Filiberto di Savoia. Stando ai primi video della puntata apparsi online, sappiamo che al primo l’intervistatrice chiederà di rispondere alle voci sulla sua presunta omosessualità (spuntate dopo la separazione dall’ex moglie Chiara Giordano). Il nobile, invece, avrà tra le altre cose l’occasione di parlare di un tema particolarmente piccante, ovvero il contenuto dei suoi boxer. L’artista di La Bambola, infine, racconterà un’esperienza per così dire paranormale che ha a che fare con la sua defunta nonna.

Belve tornerà come di consueto in onda su Rai 2 a partire dalle ore 21.20 circa. La trasmissione sarà visibile anche in streaming su RaiPlay e, per chi dovesse perderla, rimarrà disponibile anche on demand sul sito della Rai.

Fedez a Belve? Gli ultimi aggiornamenti

In attesa della messa in onda di questa seconda puntata della nuova stagione di Belve, continuano a rincorrersi le voci riguardanti il «no» da parte della Rai alla partecipazione di Fedez al programma di Francesca Fagnani. Dopo la conferma via social da parte della conduttrice riguardo al rifiuto dell’azienda di Viale Mazzini, a parlare nelle scorse ore è stato l’ad Rai Roberto Sergio in persona che, con una nota, ha spiegato: «Il problema non è riferito alla presenza retribuita o gratuita. La scelta è legata a una valutazione di opportunità riferita alle ultime sue presenze in Rai, sia per il 1° maggio che per l’ultimo Sanremo, e ad affermazioni nei confronti dell’azienda che necessitano tempi ulteriori per ritrovarsi in un rapporto e clima diverso e più sereno».

Spagna: a Murcia identificati solo 5 corpi su 13

Sono solo cinque i cadaveri già identificati dei tredici estratti dalle macerie delle discoteche distrutte dall’incendio scoppiato a Murcia, all’alba di domenica. Per dare un nome alle altre vittime servirà il test del Dna: i parenti hanno consegnato alla polizia forense alcuni oggetti personali dei loro cari, come rasoi, spazzolini da denti, pettini.

 

 

 

Maxi operazione contro il Pkk in Turchia, 67 arresti

Dopo l’attacco kamikaze di domenica 1 ottobre ad Ankara, le forze di sicurezza turche hanno catturato 67 sospetti terroristi nel corso di una maxi operazione antiterrorismo contro il Pkk (Partito dei Lavoratori del Kurdistan) effettuata in tutto il Paese alla quale hanno preso parte circa 13.400 forze di sicurezza. Lo ha riferito il ministro degli Interni Ali Yerlikaya, citato da Anadolu: «Alle 8.30 di martedì 3 agosto ora locale sono state effettuate 466 operazioni nelle zone rurali», ha sottolineato il ministro.

Turchia, raid aereo in Kurdistan: distrutti circa 20 obiettivi del Pkk

Poche ore dopo l’attentato, Ankara aveva condotto attacchi aerei su alcune zone del Kurdistan autonomo nel nord dell’Iraq, distruggendo come annunciato dalla Difesa, circa 20 obiettivi del Pkk tra grotte, rifugi e depositi. Il gruppo, inserito nella lista nera dalla Turchia e dai suoi alleati occidentali, aveva rivendicato l’attacco kamikaze con un comunicato.

Nba: si lavora al nuovo Dream Team per Parigi 2024, ok da Durant

Una squadra di stelle Nba per le Olimpiadi di Parigi 24: sono sempre di più i big del campionato professionistico americano di basket che stanno manifestando il proprio interesse a prendere parte ai Giochi parigini in programma il prossimo anno. L’ultimo campione ad aver annunciato di voler esserci è Kevin Durant: «Giocherò alle Olimpiadi l’anno prossimo», ha dichiarato.

La composizione del nuovo Dream Team

A sciogliere le riserve precedentemente è stato anche Steph Curry, idolo dei Golden State Warriors: «Voglio giocare – ha detto – È l’unica cosa che non ho fatto… Voglio assolutamente esserci». Tra le stelle che potrebbero brillare al torneo olimpico c’è anche Lebron James: «Sì, lo faccio. Ho interesse. Vedremo cosa succede», ha detto il giocatore dei Lakers. La lista sembra sempre più allungarsi. La squadra americana è reduce da un deludente quarto posto ai Mondiali di questa estate: partiti come favoriti hanno deluso le aspettative e ricevuto numerose critiche per il gioco espresso. Come accadde nel 1992 ai Giochi di Barcellona, per riscattare l’immagine del basket professionistico nord-americano negli Usa si pensa ad allestire un nuovo Dream Team.

Donna trovata morta a letto: l’autopsia esclude cadute accidentali

Laura Pin, la donna di 74 anni di Fiume Veneto (Pordenone) trovata morta il 28 giugno 2023, non è caduta dal letto come sosteneva il marito Severino Sist, 75 anni e indagato per omicidio aggravato. Lo ha stabilito l’autopsia eseguita dal medico legale Antonello Cirnelli.

Sul volto e sulla testa ematomi ed ecchimosi dovuti a percosse

Secondo il consulente della Procura, il trauma cranico con una vasta emorragia cerebrale sarebbe invece riconducibile a percosse. Sul volto e sulla testa sono stati evidenziati ematomi ed ecchimosi dovuti a diversi impatti che sarebbero compatibili con lesioni causate da corpi contundenti o da colpi inferti a mani nude. Dall’esame autoptico è anche emerso che il decesso è riconducibile al 27 giugno, giorno prima del ritrovamento del cadavere. Il gip di Pordenone aveva all’epoca riconosciuto la gravità degli indizi di colpevolezza in ordine all’ipotesi di omicidio convalidando l’arresto. Anche i giudici del Riesame hanno confermato la tesi dell’accusa, non ravvisando però più esigenze cautelari rispetto all’inquinamento di prove, al pericolo di fuga e di reiterazione del reato. L’anziano è quindi indagato in stato di libertà ed è tornato nella propria abitazione, nel frattempo dissequestrata dopo l’ultimazione dei rilievi scientifici.

TikTok e Meta a pagamento? Spuntano abbonamenti e prezzi

Presto i social network potrebbero diventare a pagamento. TikTok sta testando un piano di abbonamento per eliminare le pubblicità dalla piattaforma. Meta invece starebbe pensando a una versione Ad-free per l’Europa di Instagram e Facebook. X, stando alle parole di Elon Musk, potrebbe invece richiedere una piccola somma mensile per accedere ai contenuti. Sebbene manchino ancora conferme ufficiali da parte delle società, si tratterebbe di una svolta epocale per l’uso delle piattaforme che contano centinaia di milioni di utenti quotidiani.

TikTok, Meta e X: i piani per le pubblicità dei social

TikTok, al via il test di un piano da 4,99 dollari per eliminare le pubblicità

Come hanno riportato in anteprima i media americani TechCrunch e Android Authority, la piattaforma di ByteDance ha avviato una prova in un mercato in lingua inglese, ma al di fuori degli Usa, per sondare la risposta degli utenti. Al momento, la sottoscrizione non porterebbe altri benefit, ma non si escludono nuovi annunci futuri. Il costo è di 4,99 dollari (circa 4,75 euro) al mese e riguarda esclusivamente le inserzioni esterne promosse direttamente dall’app. Non è infatti previsto nessun impatto sulle campagne di marketing degli influencer, che potranno continuare a operare come in precedenza senza limitazioni. Come testimonia uno screenshot virale sui social, l’utente può scegliere se sottoscrivere il piano a pagamento oppure restare con la versione gratuita. Non è ancora chiaro se il test di TikTok si espanderà presto in altre nazioni.

Meta a pagamento in Europa: «Piano da 13 euro mensili per smartphone»

TikTok non è però la sola piattaforma che potrebbe presto ospitare un piano di abbonamento per gli utenti. Reuters e il Wall Street Journal hanno annunciato in anteprima un progetto di Meta per le app di Facebook e Instagram riservato ai Paesi dell’Unione europea con un costo molto più alto rispetto alla piattaforma di ByteDance. Per eliminare le pubblicità bisognerà infatti sborsare 10 euro al mese sul desktop e addirittura 13 per la versione mobile, con un aumento dovuto alle commissioni di Apple e Google. In aggiunta, si parla di ulteriori sei euro per ogni account collegato al principale. «Crediamo nei servizi gratuiti supportati dalle pubblicità», ha spiegato Meta al Wsj. «Stiamo però esplorando opzioni per garantire il rispetto dei requisiti normativi in evoluzione». Non è ancora nota la data ufficiale per il lancio dell’abbonamento, ma secondo Reuters dovrebbe arrivare nell’arco di alcuni mesi.

TikTok sta testando un piano di abbonamento per eliminare le pubblicità. Facebook e Instagram in Europa potrebbero costare 10 euro al mese.
Meta starebbe pensando a piani di abbonamento per Facebook e Instagram (Getty Images).

In attesa di novità ufficiali, resta anche da capire la sua reale attuazione nell’Unione europea. La società di Mark Zuckerberg dovrà fare i conti con il Gdpr, il regolamento per la protezione dei dati in vigore dal 2018. A gennaio 2024 arriverà poi anche il Digital Services Act, che riguarderà le pratiche commerciali delle piattaforme digitali per eliminare contenuti d’odio e difendere i minorenni. Senza dimenticare la multa di 390 milioni di euro ricevuta dal Commissario irlandese per la Privacy per aver costretto gli utenti a ricevere annunci personalizzati per poter continuare ad utilizzare le piattaforme.

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La posizione di Elon Musk: «X a pagamento per tutti»

Diversa invece la posizione di Elon Musk per il suo X. Il 19 settembre, durante una diretta streaming con il presidente israeliano Benjamin Netanyahu, il patron dell’ex Twitter aveva anticipato l’idea di richiedere un piccolo pagamento a tutti gli utenti per accedere ai contenuti. «Sarà una somma mensile per l’uso del sistema», aveva detto il Ceo di SpaceX e Tesla. «È l’unico modo per contrastare i Bot». Secondo Musk, infatti, un micro abbonamento potrebbe frenare la creazione di account fake e la disinformazione sempre più dilagante sulla piattaforma. Nessuna conferma però dalla Ceo di X Linda Yaccarino. «Io e Elon parliamo di tutto», ha spiegato durante una conferenza hi-tech negli States.

Accuse di sfruttamento sessuale per Mike Jeffries, ex amministratore delegato di Abercrombie & Fitch

L’ex amministratore delegato di Abercrombie & Fitch, Mike Jeffries, è stato accusato di sfruttamento sessuale nei confronti di uomini reclutati nel corso di eventi organizzati dal colosso dell’abbigliamento negli Stati Uniti e in tutto il mondo. Lo riporta la Bbc, che ha raccolto le testimonianze di otto presunte vittime cadute nella rete di Jeffries e del compagno Matthew Smith, e di cui faceva parte anche un intermediario.

L’ex amministratore delegato di Abercrombie & Fitch, Mike Jeffries, è stato accusato di sfruttamento sessuale.
Mike Jeffries, ex ceo di A&F (Getty Images).

Gli otto uomini sentiti dalla Bbc sono stati reclutati dalla stessa persona

Un tempo uno dei Ceo più pagati d’America (entrato in carica nel 1992, si è dimesso nel 2014), il 79enne Jeffries è una figura controversa, che in passato ha già dovuto affrontare accuse di discriminazione contro il personale. Ma qui il livello si alza decisamente. La Bbc ha infatti parlato con otto uomini che il magnate «avrebbe sfruttato per scopi sessuali durante gli eventi che ha ospitato nelle sue residenze di New York e nei lussuosi hotel di tutto il mondo, tra cui Londra, Parigi, Venezia e Marrakech» tra il 2009 e il 2015. Quattro intervistati hanno dichiarato di essere stati tratti in inganno «sulla reale natura degli eventi o di non essere stati informati che si sarebbero verificati atti sessuali». Gli altri hanno invece risposto che erano consapevoli che si sarebbe trattato di sesso, anche se «non sapevano esattamente cosa ci si aspettasse da loro». Gli otto uomini hanno affermato di essere stati reclutati da un intermediario, con il naso (mancante) coperto da una toppa di pelle di serpente, che la Bbc ha identificato in James Jacobson.

L’ex amministratore delegato di Abercrombie & Fitch, Mike Jeffries, è stato accusato di sfruttamento sessuale.
Uno store Abercrombie & Fitch a New York (Getty Images).

La rete di scout, il “provino” hard, le feste a luci rosse: la macchina degli abusi

La Bbc sottolinea di aver sentito decine di altre fonti, oltre alle presunte vittime. Tra cui diversi ex collaboratori domestici. Lo staff che lavorava nell’ex residenza di Jeffries negli Hamptons ha riferito che nei fine settimana si tenevano regolarmente delle feste. Alcuni hanno detto di aver ricevuto ogni sabato pomeriggio, per diversi anni, l’ordine di lasciare la villa. E, per questo, di aver intuito che al suo interno accadesse qualcosa di strano. Tutti i racconti delle presunte vittime di Jeffries si somigliano, scrive la Bbc, che ha descritto il funzionamento della «macchina ben oliata» degli abusi. Innanzitutto, per individuare giovani uomini da portare alle feste, Jacobson si serviva di una rete di “scout”, che ricevevano tra i 500 e i 1.000 dollari per ogni segnalazione. Le foto dei ragazzi venivano girate a Jeffries e Smith, che eventualmente davano il loro benestare. A quel punto, di solito, Jacobson “testava” i giovani chiedendo o offrendo di fare sesso orale. Prima degli eventi, le vittime venivano accuratamente depilate, esperienza che alcuni hanno definito «disumanizzante». Tutti gli uomini hanno affermato di aver firmato accordi di riservatezza, senza aver nemmeno avuto il tempo di leggerli. A quanto pare, poi, agli atti sessuali assistevano altri membri della cerchia ristretta di Jeffries, rigorosamente vestiti A&F. Due ex inquirenti Usa, chiamati intanto a visionare il materiale raccolto dalla Bbc, lo hanno giudicato pesante sotto il profilo indiziario, invocando l’apertura di un’inchiesta penale delle autorità americane, allo scopo di verificare concretamente ipotesi di violazione della legge statunitense sul traffico e la tratta di persone da un Paese all’altro a fini di sfruttamento sessuale. Jeffries e Smith si sono per ora rifiutati di rispondere alle accuse.

L’Onu approva l’invio di una forza internazionale ad Haiti contro le bande criminali

Il Consiglio di Sicurezza Onu ha approvato la creazione di una forza internazionale per aiutare Haiti contro le bande criminali che dominano nel Paese, a partire dalla capitale Port-au-Prince. La missione, richiesta dallo stesso governo haitiano, sarà guidata dal Kenya, che invierà 1000 uomini e che già lo scorso luglio aveva proposto di intervenire per arginare il caos, e vi parteciperanno più di 10 Paesi tra cui Giamaica, Barbados e Antigua e Barbuda. Secondo la risoluzione (che ha ottenuto 13 si e due astensioni, Russia e Cina), la «missione multinazionale di sostegno alla sicurezza viene creata per un periodo iniziale di 12 mesi», con una rivalutazione dopo nove mesi. Gli Usa finanzieranno la missione con 100 milioni di dollari stanziandone altri 100 per assistenza medica, trasporti aerei, comunicazione e servizi di intelligence.

Una missione per fornire supporto alla polizia haitiana

L’obiettivo della missione è «fornire supporto operativo alla polizia haitiana» nella lotta contro le bande criminali, aiutare a proteggere scuole, porti, ospedali e aeroporti e «migliorare le condizioni di sicurezza a Haiti», si legge nella risoluzione. Inoltre la missione, in cooperazione con le autorità haitiane, mira a «prevenire la perdita di vite umane, adottare misure di emergenza temporanee e proporzionate in via eccezionale», in particolare mediante arresti, nel rispetto del diritto internazionale.  Dall’omicidio, nel 2021, del presidente Jovenel Moise, non si sono più svolte elezioni e Haiti è precipitata nel caos ed è di fatto controllata dalle bande criminali.

Il Brasile sfratta 1.600 famiglie dalle terre indigene in Amazzonia

Il ministero dei Popoli indigeni brasiliano ha riferito di aver avviato lo sgombero di circa 1.600 famiglie identificate come occupanti illegali di territori indigeni nei comuni di São Félix do Xingu, Altamira, Anapú e Senador José Porfírio, nello Stato amazzonico di Parà.

Lo sgombero dovuto ad alcune attività illecite e alla distruzione della vegetazione

Il dicastero ha osservato in una nota che alcune di queste persone sarebbero coinvolte in attività illecite all’interno di questi territori, come l’allevamento di bestiame e l’estrazione mineraria illegali, oltre alla distruzione della vegetazione autoctona. Le autorità coinvolte nelle operazioni hanno l’ordine di eseguirle in modo pacifico e volontario, si legge nel comunicato. Circa 2.500 indigeni dei gruppi etnici Parakanã, Mebengôkre Kayapó e Xikrim vivono nelle terre in questione, distribuiti in 51 villaggi. La nota del ministero afferma che: «La presenza di estranei nel territorio minaccia l’integrità delle popolazioni indigene e provoca altri danni come la distruzione delle foreste. Non è un caso che la terra indigena di Apyterewa sia in cima alla lista dei fenomeni di deforestazione». Tra le autorità che hanno partecipato all’azione di espulsione, oltre al ministero dei Popoli Indigeni del Brasile, ci sono l’agenzia per la protezione dell’ambiente IBAMA, la polizia federale e le forze armate. Il presidente Lula da Silva ha iniziato a ricostruire alcune agenzie di protezione ambientale, creando per ora otto aree protette per le popolazioni indigene. Sônia Guajajara, la ministra brasiliana per i Popoli Indigeni ha dichiarato: «È tempo che il mondo guardi al nostro modo di vivere».

Anziana riprende con smartphone minori che la molestano, denunce

Un’anziana ultraottantenne ha ripreso col proprio smartphone tre ragazzi tra i 13 ed i 14 anni che per mesi l’hanno perseguitata con insulti e prevaricazioni e ha segnalato i fatti ai carabinieri, che hanno denunciato in stato di libertà i minori. É accaduto a Rizziconi, un centro della Piana di Gioia Tauro. Le indagini, dopo la denuncia presentata dall’anziana, sono state condotte dai militari della Stazione di Rizziconi.

Accusati di molestie e disturbo alle persone

I tre minori sono accusati di molestie e disturbo alle persone, danneggiamento aggravato e minacce. La donna, secondo la ricostruzione dei fatti fornita dai carabinieri, è stata ripetutamente insultata ed é stata vittima di atti di prevaricazione. In un caso, tra l’altro, i tre hanno riempito la serratura dell’abitazione dell’anziana di materiale isolante per impedire l’inserimento delle chiavi. In un’altra occasione, la donna, di fronte all’ennesima aggressione e e temendo per la propria incolumità, si é barricata in casa bloccando la porta con una chiesa. Ad un certo punto l’anziana ha ripreso i tre molestatori, senza farsi notare, con il suo smartphone ed ha mostrato le immagini registrate ai carabinieri per dimostrare la fondatezza della propria denuncia. I tre responsabili delle persecuzioni sono stati denunciati in stato di libertà dai carabinieri alla Procura della Repubblica dei minorenni di Reggio Calabria.

UniCredit miglior banca europea occidentale per l’innovazione nel settore bancario digitale

UniCredit è stata nominata miglior banca per l’innovazione nel settore bancario digitale in Europa occidentale e miglior banca globale per i pagamenti da The Banker. Il riconoscimento da parte della rivista britannica è giunto nell’ambito dei programmi di premiazione per l’innovazione nel settore bancario digitale e le transazioni bancarie. La doppia vittoria sottolinea il forte impegno del Gruppo in questo ambito attraverso il piano strategico UniCredit Unlocked, che ha posizionato la trasformazione digitale e i pagamenti come priorità chiave.

L’impegno di UniCredit sul fronte digital e pagamenti

Lo dimostra, sul primo fronte, l’ottimizzazione dell’infrastruttura sul digital e sui dati oltre che lo snellimento dei processi operativi al fine di trarre pieno vantaggio dalle efficienze digitali. In dettaglio, UniCredit ha riorganizzato la propria infrastruttura basata sulla tecnologia cloud e sulle API e ha implementato standard comuni in tutto il Gruppo, così da rendere le soluzioni facilmente riutilizzabili e adattabili alle diverse linee di business e aree geografiche. Sul lato pagamenti, invece, sono stati raddoppiati i modelli di business a basso impatto di capitale ed è stato creato un nuovo team di Global Payment Solutions, con particolare attenzione a soddisfare la crescente domanda dei clienti di pagamenti internazionali e in tempo reale e a sfruttare gli investimenti digitali per generare miglioramenti significativi in termini di esperienza del cliente, gestione del rischio ed efficienza dei costi.

UniCredit miglior banca europea occidentale per l'innovazione nel settore bancario digitale
Torre UniCredit a Milano (Getty Images).

Questi premi si aggiungono alla crescente lista di vittorie della banca sia nel campo del digital banking che in quello del transaction banking. L’Associazione Bancaria Italiana (ABI), per esempio, nell’ambito del suo premio per l’Innovazione nei servizi bancari 2023 ha riconosciuto a UniCredit il primo posto nella categoria Data Driven Bank per il suo progetto Data Mesh. Agli MF Banking Awards 2023, l’annuale appuntamento organizzato da Milano Finanza che premia le società leader del settore finanziario in Italia, l’istituto bancario si è poi aggiudicato il premio ESG Elite e tre premi per i migliori progetti innovativi in ambito digitale, EGS e risorse umane. Ha infine ottenuto, tra gli altri, i premi per la miglior collaborazione Fintech (da Treasury Management International), per il miglior fornitore di Trade Finance in Europa occidentale (da Global Finance) e per la migliore banca per i servizi di transazione nella CEE (da Euromoney).

Damiani: «Puntiamo a ottenere il massimo valore da cloud e AI»

Questo il commento di Giovanni Damiani, deputy Group Digital and Information officer di UniCredit, alla vittoria nel digitale: «Il premio rappresenta il riconoscimento della nostra coraggiosa strategia, che privilegia una trasformazione progressiva e completa – sia della nostra tecnologia, sia dei nostri processi sottostanti – rispetto a rilasci di prodotti a breve termine. Segna anche un momento di transizione mentre progrediamo verso la tappa successiva della nostra evoluzione digitale, in cui i nostri investimenti fondamentali fungeranno da piattaforma per ottenere il massimo valore da tecnologie interessanti come il cloud, i dati e l’intelligenza artificiale. Non vediamo l’ora di ottenere ulteriori successi in questa prossima fase e siamo entusiasti dei risultati che potremo raggiungere».

Barisaac: «Clienti al centro del nostro operato»

Gli ha fatto eco Raphael Barisaac, global head of Payments & Cash Management di UniCredit, sul fronte pagamenti: «Manteniamo i nostri clienti al centro di tutto ciò che facciamo. Questo significa essere in grado di adattarsi ed evolvere rapidamente insieme alle loro esigenze, cosa ancora più critica quando si tratta di pagamenti, un’area che è soggetta a una costante evoluzione. Grazie alla nostra nuova linea di business Global Payment Solutions, stiamo continuando il nostro viaggio verso la semplificazione attraverso l’espansione dei nostri strumenti digitali e delle nostre soluzioni di pagamento per i privati fino alle multinazionali, consentendo a tutti i nostri clienti di eseguire pagamenti senza attriti. In questo modo, siamo in grado di rimanere vicini alle attività dei nostri clienti e di sostenere in modo tangibile l’economia reale».

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