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In Cdm la bozza del decreto su taxi e caro voli
Il decreto legge Asset e investimenti, un provvedimento che dovrebbe contenere 24 articoli e misure di vario tipo, dalle infrastrutture ai trasporti, arriverà in Consiglio dei ministri lunedì 7 agosto. Tra le misure discusse ci saranno anche quelle sul settore taxi, con cui il governo vuole aumentare l’offerta, e quelle contro il caro voli.
Comuni con aeroporti e città metropolitana possono aumentare i taxi
All’interno del decreto la norma per i taxi dovrebbe prevedere la possibilità di aumentare le licenze in misura non superiore al 20 per cento, rispetto a quelle già rilasciate. Ma saranno autorizzati soltanto i comuni capoluogo di Regione, le città metropolitane e i comuni con aeroporti internazionali. Si potrà fare solo con un concorso straordinario per il rilascio a titolo oneroso di nuove licenze, con l’obbligo di usare veicoli non inquinanti. I comuni avranno la possibilità anche di rilasciare licenze temporanee per 12 mesi prorogabili fino a un massimo di 24. Il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, ha spiegato che la riforma «dovrà portare a maggior efficienza e trasparenza anche a fronte della significativa crescita dell’afflusso di turisti stranieri e delle grandi sfide che ci attendono nei prossimi anni, dal Giubileo del 2025 alle Olimpiadi».
Stretta sugli algoritmi dei voli
Arriva anche una stretta sugli algoritmi che determinano i prezzi dei voli. Secondo la bozza del decreto, la fissazione dinamica delle tariffe aeree, in base al tempo della prenotazione, è vietata ad alcune condizioni. Se è applicata su rotte nazionali di collegamento con le isole; se avviene durante un picco di domanda e conduce ad un prezzo di vendita del biglietto o dei servizi accessori, del 200 per cento superiore alla tariffa media del volo. In tali casi è inoltre vietato fissare le tariffe in base alla profilazione web degli utenti o sul dispositivo usato, se questo comporta un pregiudizio.
In particolare, ci sarà un tetto alle tariffe aeree praticabili in continuità territoriale con oneri di servizio pubblico: l’amministrazione competente fissa «i livelli massimi tariffari praticabili dalle compagnie aeree ove emerga il rischio che le dinamiche tariffarie possano condurre ad un sensibile rialzo legato alla stagionalità o ad eventi straordinari, nazionali o locali». Il livello massimo tariffario sarebbe indicato nel bando di gara quale requisito oggettivo dell’offerta.
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