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Dal Cdm arriva il sì al decreto energia mentre cambia la sanatoria sugli scontrini
Cdm lampo, conclusosi dopo nemmeno un’ora, quello durante il quale è stato approvato il decreto legge con misure in materia di energia, interventi per sostenere il potere di acquisto e a tutela del risparmio. Esaminati anche un decreto legislativo con disposizioni sul funzionamento del Consiglio della magistratura militare e sull’ordinamento giudiziario, mentre tra i temi affrontati c’è stato quello relativo alla regolamentazione degli affitti brevi. Il testo, elaborato dal ministero del Turismo, è pronto, ma resta da decidere se presentarlo sotto forma di disegno di legge o di decreto legge.
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Il governo ha varato misure per circa 1,3 miliardi di euro per le famiglie tra cui la proroga e il rafforzamento contro il caro bollette e caro energia per le famiglie, e il sostegno alle famiglie per i trasporti. La social card Dedicata a te viene estesa per acquistare carburante e arriva il rifinanziamento del bonus Trasporto pubblico locale. Previsto invece un contributo straordinario per il quarto trimestre ai titolari del bonus sociale elettrico. Sarà «crescente con il numero di componenti del nucleo famigliare secondo le tipologie già previste» per il bonus sociale. L’Arera definirà la misura del contributo ripartendo nei tre mesi l’onere complessivo in base ai consumi atteso. Per il bonus, che sostituisce quello per il riscaldamento previsto nel dl di marzo scorso, è autorizzata una spesa massima pari a 300 milioni per il 2023.
La sanatoria sugli scontrini
Cambia la sanatoria sugli scontrini e salta la proroga per mettersi in regola sulle cripto-attività. Il testo conta solo 8 articoli, rispetto ai 12 della bozza circolata nei giorni scorsi e contiene un nuovo articolo (ancora sottoposto a verifica) per la riforma delle agevolazioni per le imprese ad alto consumo di energia elettrica e uno con disposizioni relative alle spese indifferibili. Le violazioni su scontrini, fatture o ricevute fiscali potranno essere regolarizzate con il ravvedimento operoso. I contribuenti che dal primo gennaio 2022 al 30 giugno 2023 abbiano commesso una o più violazioni degli obblighi in materia di certificazione dei corrispettivi potranno rimuoverle mediante il ravvedimento operoso, il cui perfezionamento deve avvenire entro il 15 dicembre 2023.
Le violazioni possono essere constatate fino al 31 ottobre 2023 e non devono essere state già oggetto di contestazione entro il perfezionamento del ravvedimento. Confermati, come già nella prima bozza, gli aiuti sulle bollette: dall’Iva al 5 per cento sul gas alla sterilizzazione degli oneri di sistema, sempre sul gas. Cento milioni saranno destinati al bonus benzina per le fasce deboli. Per quanto riguarda le imprese, gli oneri per il sistema elettrico sono stabiliti nella misura del minor valore fra una percentuale variabile dal 15 all’80 per cento degli oneri per il sostegno delle fonti rinnovabili, e una percentuale fra lo 0,5 e il 3,5 per cento del valore aggiunto lordo dell’impresa. Gli oneri diminuiscono se l’impresa copre almeno il 50 per cento del proprio consumo di energia elettrica da fonti a zero emissioni.