Come anticipato da Lettera43, Paola Ferrari attraverso la sua società di investimenti Alevi srl ha acquistato una sostanziosa partecipazione di Visibilia concessionaria, la società che raccoglie la pubblicità per le testate del gruppo di Daniela Santanchè. La giornalista sportiva ha rilevato il 25 per cento dell’azienda a rischio bancarotta.
Paola Ferrari e Daniela Santanchè.
Un investimento a sorpresa: le due in passato avevano pesantemente litigato
Secondo quanto ricostruito da Open, il contratto di cessione quote fra la Immobiliare Dani e la Alevi srl è stato registrato il 2 agosto scorso e prevede il versamento di 200 mila euro da parte della società di investimenti. Secondo il contratto depositato, Ferrari ha concordato un prezzo per le azioni abbastanza basso. «Il prezzo della presente cessione viene convenuto in complessivi euro 38.715,95», si legge in uno stralcio. A questa cifra se ne è aggiunta un’altra. L’impegno contrattuale di Alevi prevede infatti di versare «alla Società il residuo importo (decimi mancanti) di Euro 161.284,05». In tutto fanno appunto 200 mila euro. Un investimento a sorpresa, quello di Ferrari, giunta in soccorso di Santanchè: in un recente passato, infatti, le due avevano pesantemente litigato mandandosi poco cordialmente a quel paese. Ma dopo la guerra viene la pace.
Pd, Elly Schlein e Giorgia Meloni. Una Sabrina Ferilli a tutto tondo ha parlato di politica e di ciò che vorrebbe per l’Italia in una lunga intervista apparsa sull’ultimo numero di Vanity Fair. L’attrice romana ha ricordato e sottolineato di essersi definita già in passato una donna di sinistra. E lo ha fatto per rimarcare, sospirando, che «ora è un problema».
L’attrice su Elly Schlein: «È troppo radicale»
Sabrina Ferilli è partita da un ragionamento su Elly Schlein: «È troppo radicale e fa fatica a convogliare l’interesse di tutti». Il problema sono i temi: «Oggi la sinistra si occupa di alcuni temi assolutamente importanti, come le discriminazioni, ma dovrebbe insistere anche su quelli più trasversali, come il lavoro, la sicurezza, la scuola». L’attrice si focalizza proprio sull’istruzione: «L’Italia ha livelli di analfabetismo e di abbandono scolastico preoccupanti, non è stato fatto nulla e la sinistra è stata al governo per tanti anni. Se non coltivi le nuove generazioni, la cultura, come fai a far crescere il Paese?»
Elly Schlein (Getty).
Ferilli parla di aborto e salario minimo
L’intervista prosegue e Sabrina Ferilli tocca altri temi caldi. Ad esempio il diritto all’aborto: «La sinistra, pur potendo, non ha mai affrontato il problema degli obiettori di coscienza, che di fatto rendono inapplicabile la legge 194». E dopo passa al salario minimo: «Tema sacrosanto, una battaglia che solo ora è stata sollevata, un po’ in ritardo…».
Sabrina Ferilli (Getty).
Su Giorgia Meloni: «Preparata, ma io sono molto distante»
Sabrina Ferilli parla anche dell’attuale premier Giorgia Meloni, a quasi un anno dal suo insediamento: «È un capo di un governo di destra, e quello è, quello fa. Io sto a sinistra e su tanti temi sono molto distante. Dicono: è preparata. Ma che fosse preparata lo sapevo anche prima. L’errore della sinistra sotto elezioni e stato quello di dire: non votatela perché è fascista, invece di proporre alternative. I sondaggi la danno ancora ben salda, evidentemente la gente è soddisfatta».
È stata confermata la condanna a sei mesi per Ilaria De Rosa, la hostess italiana di 24 anni fermata in Arabia Saudita per possesso e spaccio di droga a maggio 2023. Come deciso dalla sentenza d’appello emessa dal tribunale saudita, la giovane dovrà rimanere in carcere fino a novembre. Per ora ha già scontato quattro dei sei mesi imposti dalla condanna di primo grado, confermata nel secondo. Inutili i tentativi dei legali messi a disposizione dalla Farnesina, che speravano in un epilogo diverso.
L’arresto durante una festa con amici
Assistente di volo per la compagnia lituana Avion Express, Ilaria era stata arrestata il 5 maggio durante una festa in una villa con l’accusa di possedere una modica quantità di hashish, uno spinello che le sarebbe stato trovato nel reggiseno – accusa che la 24enne ha sempre respinto. Insieme con lei erano stati fermati anche una giovane del posto, cinque ragazzi tunisini e un egiziano, tutti condannati a un anno e sei mesi di reclusione.
I suoi legali hanno chiesto la grazia al re
Ad attivare la Farnesina sul caso erano stati i genitori di Ilaria dopo che, a inizio maggio, non riuscivano più a mettersi in contatto con lei. Convinti che la figlia non faccia uso di stupefacenti, come hanno sempre confermato i test tossicologici a cui veniva sottoposta dalla compagnia aerea per cui lavorava, ritengono che «è abituata a lavorare all’estero e sa bene che in paesi come l’Arabia Saudita è pericoloso farsi trovare con stupefacenti addosso». «Lei non aveva droghe con sé, è attenta sul lavoro e sa come comportarsi», sostengono. L’unica speranza per una scarcerazione antecedente i termini fissati dal tribunale è che venga accolta la richiesta di grazia presentata dai suoi legali, fatta pervenire in ragione del basso quantitativo di droga direttamente al re Salm?n bin Abd al-?Az?z ?l Sa?d. Solo se il sovrano concederà la grazia, Ilaria potrà tornare in Italia prima di novembre.
Fasce fino alle ginocchia, fazzolettone al collo e soprattutto ciocie ai piedi: il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi sta ultimando le prove del vestito tradizionale di Arpino, in provincia di Frosinone. Lo indosserà domenica 20 agosto, quando aprirà con la giunta e i dirigenti dell’amministrazione comunale il corteo storico in occasione della 52ma edizione del Gonfalone.
Il Gonfalone è la sfida tra le contrade del comune di cui Sgarbi è sindaco. Viene combattuta con accesi confronti nei giochi tradizionali che vanno dalla corsa delle carriole con i sacchi di grano a quella con la “cannata” piena d’acqua sulla testa. Ci sono anche la corsa degli asini e il tradizionale tiro alla fune. Nel video pubblicato nelle ore scorse il sindaco-sottosegretario ha rivelato che si sta facendo cucire un abito scelto tra quelli descritti dallo storico locale Michele Santulli.
Uno dei momenti della preparazione dell’abito con cui Sgarbi sfilerà durante il Gonfalone, domenica 20 agosto ad Arpino (ANSA).
Sgarbi: «Costume ispirato al brigante De Cesaris»
Pochi secondi, un reel con una musica tipica in sottofondo girato nella sartoria arpinate dove stanno ultimando il vestito: «Sto facendo la prova per il costume ciociaro ispirato al brigante De Cesaris che indosserò per la 52ma edizione del Gonfalone che si terrà ad Arpino dal 18 al 20 agosto 2023». Già lo scorso anno, nella sua Ferrara, Vittorio Sgarbi ha partecipato al corteo storico: quella volta ha indossato i panni del duca Ercole I d’Este.
Il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi durante le prove del costume da bandito (ANSA).
Quello che ha colpito l’isola di Maui è diventato l’incendio più letale nella storia degli Stati Uniti dal 1918, quando 453 persone morirono in Minnesota e Wisconsin. Il bilancio, ancora provvisorio, parla di 110 vittime, uccise dai vasti roghi favoriti dalla siccità e dai forti venti dell’uragano Dora. Da paradiso a inferno, all’improvviso: questo nella percezione comune è successo alle Hawaii e in particolare a Lahaina. La realtà, però, racconta qualcosa di molto diverso. E cioè che una catastrofe di tale portata era solo questione di tempo.
Incendi alle Hawaii, il bilancio parziale è di 100 vittime (Getty Images).
Altro che paradiso, le Hawaii sono il territorio più pericoloso degli Stati Uniti
Come sottolinea Associated Press, che ha analizzato i registri della Federal Emergency Management Agency, i disastri naturali sono tutt’altro che rari alle Hawaii, dalle eruzioni vulcaniche ai terremoti, fino a tsunami, uragani, inondazioni e frane. A tali calamità si sono aggiunti in tempi recenti gli incendi, in passato rari e oggi più frequenti: di fatto, le Hawaii sono il territorio più pericoloso degli Stati Uniti. A causa del clima più secco dovuto al riscaldamento globale, la quantità di ettari bruciati dalle fiamme è triplicata negli Usa dagli Anni 80, ma alle Hawaii è aumentata di oltre cinque volte. Dal 1953 al 2003, le Hawaii avevano registrato in media un disastro naturale ogni due anni. Ma ora la media è di due all’anno, ossia quattro volte tanto. Ancora peggio per gli incendi (di grosse dimensioni): le Hawaii sono passate da un rogo ogni nove anni a uno all’anno in media a partire dal 2004.
Lahaina distrutta dalle fiamme (Getty Images).
Cambio d’uso dei terreni e cambiamenti climatici: le ragioni del disastro
Che cosa è cambiato? Il clima, certamente, ma non solo. Come ha spiegato all’Ap Clay Trauernicht, ricercatore dell’Università delle Hawaii specializzato in incendi boschivi, ciò che sta accadendo è principalmente dovuto ai cambiamenti nell’uso del suolo. A partire dagli Anni 90, infatti, nell’arcipelago – sempre più votato al turismo – si è verificato «un grande declino nell’agricoltura di piantagione e nell’allevamento». Ettari su ettari di colture o di prati destinati al pascolo sono stati così sostituiti da distese erbose «che possono seccarsi in poche settimane, diventando così facilmente infiammabili», ha sottolineato Chris Field, scienziato del clima della Stanford University. Ed è proprio quello che successo. Per le prime quattro settimane di maggio, la contea di Maui non ha avuto problemi di siccità, secondo un monitoraggio federale. Ma a metà luglio, l’83 per cento del territorio dell’isola risultava anormalmente secco. È quella che gli scienziati chiamano “siccità improvvisa”, fenomeno sempre più comune a causa del cambiamento climatico: questo tipo di crisi idrica inizia con un periodo di assenza di pioggia e si intensifica velocemente a causa dell’aumento delle temperature e dei venti più forti, che possono rapidamente amplificare la perdita di umidità nel suolo. Così come facilitare il propagarsi delle fiamme: al resto ha infatti pensato l’uragano Dora, sviluppatosi 700 miglia a sud, che ha contribuito a creare venti simili a tempeste i quali hanno alimentato il fuoco e diffuso gli incendi.
Maui distrutta dai roghi (Getty Images).
Il problema degli incendi è stato finora ampiamente sottovalutato negli Stati Uniti
Al disastro ha contribuito anche il fatto che le erbe delle praterie delle Hawaii, capaci di crescere a dismisura quando le piogge sono abbondanti per poi seccarsi rapidamente una volta cessate le precipitazioni, sono fortemente invasive: propagatesi dalle zone rurali a quelle urbanizzate, hanno fatto sì che Lahaina sia andata a fuoco con estrema facilità. A causa degli incendi alle Hawaii sono ora 11 mila le persone evacuate. Joe Biden ha annunciato che metterà a disposizione delle isole «tutte le risorse federali necessarie», mentre si sta cercando di accertare le responsabilità del disastro: è emerso che le autorità dell’arcipelago non hanno utilizzato le sirene di allarme in quanto «vengono utilizzate principalmente per gli tsunami» e gli abitanti «sono addestrati a rifugiarsi in quota» quando suonano. Di sicuro, il problema degli incendi è stato (finora) ampiamente sottovalutato negli Usa. Un rapporto sulla gestione delle emergenze statali del 2022 ha elencato tsunami, uragani, terremoti e inondazioni come “alto rischio” per i cittadini, classificando invece gli incendi boschivi come un “basso rischio”, insieme a siccità e innalzamento del livello del mare. Ma alle Hawaii il fuoco è da tempo la prima causa delle calamità naturali dichiarate a livello federale: qui negli ultimi due decenni le fiamme hanno fatto più danni di inondazioni, tempeste e uragani messi insieme. Da paradiso a inferno: no, non è successo in un attimo.
A Milano frenano i rincari sugli alloggi, anche se il capoluogo lombardo resta ancora la città più cara per i fuori sede che devono sborsare in media 626 euro per una stanza singola. Un aumento dell’1 per cento rispetto all’anno precedente, a differenza invece di Bologna, che supera Roma in seconda posizione con una media di 482 euro a stanza, +8 per cento rispetto a 12 mesi fa. A delineare il quadro è uno studio di Immobiliare.it che evidenzia come in un anno gli aumenti, nelle varie città, abbiano seguito trend diversi ma, nel complesso, siano stati comunque frenati da un cospicuo incremento dell’offerta di alloggi: +34 per cento la media italiana.
Sul podio dei rincari si trovano Bari, Brescia e Palermo
Nella classifica delle città più care in terza posizione si trova Roma con 463 euro per stanza singola e una variazione nulla rispetto al 2022. In quarta posizione c’è invece Firenze con i suoi 435 euro (-4 per cento), quasi appaiate Modena e Bergamo, con 412 e 411 euro (+12 e +13 per cento), seguono Padova con 404 euro (-12 per cento) e Verona con 401 euro (+8 per cento). Chiudono la top ten Venezia con 396 euro (+10 per cento) e Brescia con 385 euro (+18 per cento). Sul podio dei rincari invece si trovano Bari, (+29 per cento e una media di 356 euro per stanza), Brescia (+18 per cento, 385 euro), Palermo (+18 per cento, 272 euro).
Un anno dopo la protesta delle tende nulla è cambiato: si attendono i fondi per gli alloggi
Era stato bloccato lo stanziamento per la realizzazione degli alloggi universitari, 660 milioni prima impiegati dalla ministra Anna Maria Bernini e poi fermati. Ora si attende una nuova soluzione, considerata la mobilitazione che aveva interessato tutto il Paese negli scorsi mesi. L’anno accademico comincerà non prima di ottobre, difficile (per non dire impossibile) immaginare però che possano essere costruiti degli studentati. Ci si aspetta dunque un intervento delle finanze statali per calmierare il caro affitti. Sia questo legato alla definizione delle soglie di spesa o sia questo collegato ad un intervento nei contratti che vengono sottoscritti studenti e affittuari.
La battaglia sul salario minimo ha compattato le opposizioni che in pochissimi giorni hanno già raccolto 200 mila firme. Dai canali social esultano per il risultato Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, deputati di Alleanza verdi e sinistra. Hanno spiegato: «È una misura semplice ma fondamentale, che potrebbe cambiare la vita di milioni di italiani». Poi nel post si legge: «Opponendosi alla nostra proposta di salario minimo il governo Meloni dimentica che 4 milioni di nostri concittadini guadagnano meno di questa cifra e attendono con ansia un cambiamento tangibile». Per il Partito democratico ha espresso soddisfazione Sandro Ruotolo, componente della segreteria del Pd, che in un tweet ha sottolineato: «Salario minimo subito. In due giorni 200 mila firme. Una marea, un ferragosto unico. Nove euro lordi all’ora. È il minimo. Sotto questa soglia si chiama sfruttamento. Insieme si vince!». La deputata del M5s Chiara Appendino, dai microfoni di Agorà, si è rivolta direttamente al governo che «ha negato per mesi il dramma sociale ed economico, e questo significa intervenire in modo tardivo sugli extraprofitti, smantellare il reddito di cittadinanza, dire no al salario minimo», e si domanda se «si possano lasciare per strada 169mila famiglie» e «si possa dire salario minimo, o no?». Appendino ha aggiunto che «questo governo vuole colpevolizzare chi è povero e quindi mette in difficoltà i poveri e aiuta i potenti». Mentre esultavano quasi tutte le opposizioni per il risultato raccolto con la petizione online, il leader di Italia viva Matteo Renzi ha parlato di populismo: «Che cosa fanno i populisti di sinistra? Una bella raccolta di firme. Utilità concreta? Zero».
Ricchiuti (Fdi): «Il taglio del cuneo fiscale è il miglior intervento al momento»
Intanto da Fratelli d’Italia hanno rilanciato con il taglio del cuneo fiscale. Ne ha parlato Lino Ricchiuti: prima di parlare di salario minimo «è necessario intervenire su altre leve, che non ricadano solo sul datore di lavoro. Agire sul cuneo, abbassandolo come sta facendo il governo è il miglior intervento al momento». Secondo Ricchiuti l’introduzione del salario minimo per legge a 9 euro l’ora «totalmente a carico del datore di lavoro interesserebbe soprattutto le piccole imprese artigianali e di servizi in quanto le grandi aziende hanno contratti nazionali che superano tale cifra, e se ci sono contratti da fame firmati da poco, come quelli della vigilanza privata, è il segno del fallimento dei sindacati che provano a lavarsi la coscienza cavalcando l’onda demagogica delle opposizioni». L’esponente Fdi ha attaccato Pd e cinque stelle: «Chiedere come mai non l’hanno fatto durante i loro governi è inutile, non rispondono».
È ancora incandescente il clima all’interno della maggioranza di governo, e il Ferragosto appena passato non c’entra. Lo testimoniano i continui attacchi che da Forza Italia partono in direzione Lega e Fratelli d’Italia: ultimo capitolo è quanto detto da Antonio Tajani durante il festival de “la Versiliana” di mercoledì 16 agosto. Tra i fronti che possono creare fibrillazioni nel centrodestra è sempre aperto quello delle alleanze in Europa. L’unica combinazione per «sconfiggere i socialisti», secondo il vicepremier azzurro, è un accordo tra popolari, conservatori e liberali. Non è una questione di veti sugli alleati di Matteo Salvini, ma «nessuno in Europa farà mai un accordo con Le Pen e Alternative für Deutschland, perché dire che bisogna mettere un bambino disabile in una classe di bambini disabili per non danneggiare quelli normali è una vergogna e a me questa roba fa schifo. Hanno una cultura nazista». Poi Tajani ha rincarato l’affondo spiegando che «io grazie ai voti di popolari, conservatori e liberali ho già sconfitto i socialisti e Salvini non mi votò perché diceva che eravamo uguali».
Il vicepremier Matteo Salvini (a sinistra), la presidente del Consiglio dei Ministri italiano Giorgia Meloni (al centro) e il vicepremier Antonio Tajani (a destra) (Getty).
Extraprofitti, Tajani: «Siamo liberali, diversi da Lega e Fratelli d’Italia»
La tassazione sugli extraprofitti delle banche ha irritato Forza Italia per il contenuto tenuto coperto da Giorgia Meloni fino all’ultimo, e indispettito i leghisti per il metodo. Tajani ha chiarito che la vicenda «non pone alcun problema alla solidità dei rapporti tra i partiti di maggioranza», notando però che Forza Italia è «un partito liberale, siamo diversi dalla Lega e da Fratelli d’Italia». Con la notizia della tassa sugli extraprofitti delle banche «abbiamo perso 10 miliardi di euro in Borsa», «forse se lo facevano a Borse chiuse il venerdì sera sarebbe stato meglio», è stata una delle osservazioni. «Non dobbiamo fare la guerra alle banche, ma fare in modo che sostengano le famiglie e le imprese in difficoltà», ha messo in chiaro il ministro degli Esteri. Poi Tajani ha concluso: «Si devono escludere dalla tassa sugli extraprofitti le banche di territorio, le banche più piccole, le banche di credito cooperativo, le banche popolari: gravare di altre tasse questi istituti rischierebbe di mettere in difficoltà anche i consumatori, i clienti e i soci delle banche del territorio».
Il marito di Britney Spears, Sam Asghari, ha chiesto il divorzio dalla pop star a 14 mesi dal matrimonio. A confermarlo, dopo che diversi media tra cui TMZ e People l’avevano anticipato, è stata una persona vicina al modello. L’atto sarebbe stato depositato mercoledì 16 agosto 2023.
Lui minaccia di «di rendere pubbliche informazioni imbarazzanti su di lei»
Secondo indiscrezioni riportate da Tmz, erano mesi che il loro rapporto si era incrinato, con numerose e accese liti che avrebbero riguardato anche un presuntotradimento da parte di lei. Per questa e altre ragioni, l’attore avrebbe lasciato la casa in cui vivevano e da settimane non compariva più insieme alla moglie sui social network. Stando a PageSix, oltre ad aver chiesto il mantenimento e il pagamento delle spese legali, Sam starebbe tentando di negoziare concessioni in più rispetto all’accordo prematrimoniale siglato insieme Britney. Avrebbe inoltre minacciato di «di rendere pubbliche informazioni straordinariamente imbarazzanti su di lei a meno che non venga pagato». Per la causa di divorzio, la cantante avrebbe ingaggiato il noto avvocato Laura Wasser che affiancherà il suo storico legale Mathew Rosengart, lo stesso che riuscì far terminare la custodia legale da parte di suo padre.
I due si erano sposati a giugno 2022
La coppia si era sposata nella casa di lei a Thousand Oaks, in California, il 9 giugno 2022. Alla cerimonia avevano presenziato diversi vip, da Selena Gomez a Drew Barrymore fino a Paris Hilton e Madonna. I due si erano conosciuti quando Asghari era apparso nel video di Spears per la canzone Slumber Partynel 2016. Lei, già madre di Sean (17 anni) e Jayden James (16 anni), aveva anche dichiarato di aver perso un figlio da lui a circa un mese dalle nozze. Il loro matrimonio era il primo per il 29enne e il terzo per la cantante, che nel 2004 era stata sposata – per meno di tre giorni – con l’amico d’infanzia Jason Alexander e nello stesso anno si era unita al ballerino Kevin Federline, padre dei suoi figli.
Niente masseria in Puglia o viaggio in Albania, trend dell’estate 2023, come la premier Giorgia Meloni. Niente Twiga di Daniela Santanchè: per carità, così poco istituzionale. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è stato paparazzato a Rasun-Anterselva, un Comune italiano della provincia autonoma di Bolzano, in Trentino-Alto Adige, con meno di 3 mila abitanti. Come testimonia la foto pubblicata in esclusiva da Lettera43, il capo dello Stato è venuto a respirare l’aria buona di montagna, visto che siamo a un’altitudine che varia dai 926 ai 3.436 metri. Il posto ideale per ricaricare le batterie in vista dell’autunno caldo che potrebbe scuotere il governo di centrodestra e il nostro Paese. Mani dietro la schiena, elegantissimo nella sua semplicità, Mattarella si aggirava nella natura con poca scorta, assieme agli alpini che gli illustravano flora e fauna del lago, prima di tornare nella foresteria sulle Alpi che lo ospita.
Sergio Mattarella in vacanza a Rasun-Anterselva, in Trentino (foto di Lettera43).
Al via la vendita dei biglietti per gli Europei 2024 di atletica, in programma a Roma dal 7 al 12 giugno. Oltre a mettere in palio importanti medaglie dal punto di vista continentale, sarà soprattutto l’ultimo grande evento prima dell’Olimpiade di Parigi, test cruciale per preparare i Giochi. Disponibili online su Vivaticket dal 17 agosto sia i tagliandi per i singoli giorni sia un abbonamento per le sei giornate di gara, esclusivamente in modalità paperless e digitale, nel rispetto dell’ambiente. Il prezzo parte da poco meno di 7 euro per le sessioni diurne e può arrivare fino a circa 90 per quelle serali. Ecco nel dettaglio il programma dell’evento e i costi di ogni biglietto.
Europei 2024 di atletica, il prezzo dei biglietti singoli e dell’abbonamento
Il programma degli Europei 2024 di atletica prevede cinque sessioni mattutine e sei serali, tra cui quella conclusiva del 12 giugno. In programma anche un Day 0 il 6 giugno, riservato alle qualificazioni del getto del peso, in una location speciale di Roma. L’ingresso sarà gratuito per tutti coloro che saranno in possesso di un biglietto per una qualsiasi giornata della competizione. Ulteriori dettagli arriveranno soltanto in futuro, tra cui la sede delle gare e l’orario di inizio. Per quanto riguarda i tagliandi di ingresso allo Stadio Olimpico, teatro dell’evento, è possibile acquistare un abbonamento per tutti i sei giorni a partire da 263,14 euro fino a un massimo di 435 euro.
Samuele Ceccarelli e Marcell Jacobs saranno attesi nei 100 metri piani (Getty Images).
Quanto ai singoli giorni, dal 7 all’11 giugno la sessione mattutina inizierà alle ore 9. Il biglietto è disponibile ad appena 6,97 euro per qualsiasi zona dell’impianto. Più caro invece il costo delle sessioni serali, previste a partire dalle 17, dove si concentreranno le fasi salienti del torneo. In tal caso il prezzo parte da 38,72 euro e arriva fino a 88,50. Al fine di rendere la competizione ancora più coinvolgente e appetibile, sono previste anche promozioni speciali per appassionati e famiglie. I primi 5 mila che acquisteranno un tagliando durante i Mondiali di Budapest, in programma dal 19 al 27 agosto 2023, riceveranno uno sconto del 10 per cento.
Dai 100 metri piano al salto in alto, il programma dell’evento
Quanto al cartellone, le prime medaglie verranno assegnate già nella serata inaugurale del 7 giugno. Si terranno infatti le finali del lancio del disco e della marcia femminile da 20 chilometri, che si concluderà nello Stadio Olimpico. Il giorno seguente toccherà a uno degli eventi più attesi di tutta la manifestazione. In pista infatti i campioni dei 100 metri piani, tra cui la medaglia d’oro olimpica Marcell Jacobs e Samuele Ceccarelli. In pedana invece si affronteranno gli atleti del salto in lungo maschile. La mattina del 9 giugno sarà poi il turno delle mezze maratone maschile e femminile, che termineranno all’Olimpico dopo aver attraversato i luoghi più rappresentativi di Roma. Gli Europei 2024 di atletica proseguiranno il 10 giugno con altre sei finali, tra cui la sfida tra i velocisti sui 200 metri piani. L’11 giugno invece Gianmarco Tamberi andrà a caccia dell’oro nel salto in alto, mentre nella serata conclusiva sarà la volta di Larissa Iapichino nel salto in lungo femminile. Grande attesa anche per le staffette maschili della 4×100, medaglia d’oro a Tokyo 2020, e della 4×400.
Larissa Iapichino è una delle star del salto in lungo femminile (Getty Images).
«Ciao Renata, anima ligure della musica nel mondo». È con queste parole a illuminare la facciata del palazzo della Regione che la Liguria ricorda la soprano savonese Renata Scotto, scomparsa all’età di 89 anni. «Ci lascia una delle più grandi interpreti del Novecento», commenta il presidente Toti, «una diva di fama internazionale che con il suo talento ha portato il nome di Savona e della Liguria in tutto il mondo, senza mai dimenticare le sue origini. A nome di tutta la Regione, rendiamo omaggio a una grande donna e artista stringendoci attorno ai suoi cari».
La polizia svedese ha innalzato il livello di allerta per «minaccia terroristica» per il Paese dall’attuale 3 a 4, un livello appena sotto quello massimo. Alle ore 13.00 di giovedì 17 agosto 2023 è in programma a Stoccolma una conferenza stampa della Polizia per maggiori dettagli. Il ministro degli Esteri svedese, Tobias Billstrom, ha così dichiarato: «Bisogna aumentare il livello d’allerta ma non bisogna lasciarsi intimidire dalle minacce terroristiche». I timori sono collegati alle tensioni provocate dai roghi delle copie del Corano che hanno portato a un aumento della minaccia di attentati terroristici nel Paese e in Danimarca.
Un anticiclone nordafricano è pronto ad invadere l’Italia. Il caldo sofferto fino a giovedì 17 agosto 2023 è solo l’antipasto di un «piatto» ancora più bollente in arrivo dal weekend del 19-20 agosto. A dirlo è Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, nel sottolineare che «il piatto bollente sarà eccezionale: una ricetta meteorologica anomala, straordinaria per il periodo, quasi alla fine dell’estate».
Previsto un aumento delle temperature di almeno 3-4 gradi
L’anticiclone invaderà l’Italia con asse Sud Ovest/Nord Est, ha precisato Sanò, espandendosi dal Marocco verso il Nord Italia. L’asse del promontorio anticiclonico è previsto come se ci fosse una linea immaginaria Fes (Marocco) – Torino, con il massimo della sua potenza sul Centro-Nord italiano. Si rinforzerà entro il fine settimana e porterà un ulteriore aumento delle temperature di almeno 3-4 gradi. Si prevede il passaggio dagli attuali 37 gradi di Firenze ai 40 tra domenica e lunedì. Si avrà poi un balzo da 34 a 38 gradi a Milano e un aumento a Roma da 33 a 37 gradi. Inoltre si tratterebbe di un record «agostano», non verificatosi ai primi del mese (poco dopo la fine del mese più caldo dell’anno, luglio), ma a circa 10 giorni dall’inizio di settembre. E questo farebbe la differenza, confermando la straordinaria, anomala, preoccupante ennesima ondata di calore tardiva.
Zero termico previsto a 5.200 metri
Un altro valore che potrebbe sorprendere è il dato dello zero termico. È previsto a 5.200 metri tra domenica 20 e lunedì 21 agosto, specie sulle Alpi occidentali. Lo zero termico è la quota alla quale, nella libera atmosfera, la temperatura passa da valori positivi a valori negativi: 5.200 metri sarebbe un nuovo dato sorprendente, raggiunto solo un paio di volte in modo diffuso negli ultimi 30 anni, il 20 luglio 1995 prima e il 25 luglio 2022 poi. Ora, a distanza di poco più di 12 mesi, ecco che lo spettro del caldo infernale si ripresenta anche sul Monte Bianco, la vetta più alta d’Europa.
Nell’ambito del programma di interventi a sostegno delle imprese, Banco Bpm ha lanciato una nuova iniziativa sui pagamenti elettronici che ha come obiettivo quello di contenere le commissioni a carico delle aziende e, al contempo, incentivare la digitalizzazione dei pagamenti e l’ulteriore diffusione degli strumenti elettronici anche per le operazioni di piccolo importo.
Banco Bpm rimborsa le commissioni per transazioni PagoBancomat fino a 10 euro
In dettaglio, per ogni transazione effettuata su circuito PagoBancomat di importo inferiore o uguale a 10 euro, eseguita dall’1 ottobre 2023 al 30 giugno 2024, Banco Bpm rimborserà agli esercenti le commissioni da loro pagate. L’iniziativa non richiede adesione, ma sarà automaticamente attiva per tutti i punti di vendita, già clienti o che lo diventeranno nel periodo di validità della stessa, senza alcun limite di fatturato. Questa misura di sostegno, che rientra nell’ambito del protocollo d’intesa per la mitigazione, la maggiore comprensibilità e comparabilità dei costi di accettazione di strumenti di pagamento elettronici promosso da Abi, Apsp, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti e Fipe cui Banco Bpm ha aderito, segue l’iniziativa realizzata nel biennio 2020-2022 in collaborazione con Bancomat spa che prevedeva l’azzeramento delle commissioni a carico degli esercenti per pagamenti su Pos fino a 4,99 euro.
Possibili ulteriori agevolazioni
Banco Bpm ha spiegato che sono inoltre in fase di «valutazione possibili ulteriori agevolazioni a favore dei clienti per i pagamenti con carte a valere su circuiti internazionali, che si affiancheranno a nuove iniziative per lo sviluppo dei volumi di transato, sia dell’attuale customer base sia di nuove relazioni, che la Banca ha pianificato di lanciare nell’ultimo trimestre dell’anno».
Associated Press ha rilasciato alcune linee guida per i suoi giornalisti sulla gestione e l’uso dell’intelligenza artificiale generativa. «L’IA non sostituirà mai il lavoro umano», ha rassicurato in un post sul blog di AP News la vicepresidente Amanda Barrett. «Il ruolo centrale di un reporter, ossia raccogliere, valutare e ordinare fatti e notizie, non cambierà». Pur supportando lo sviluppo dell’IA generativa e la sua diffusione sempre più capillare sui media e sulla rete social, l’agenzia di stampa internazionale intende regolarne l’utilizzo al fine di proteggere il pubblico dalle fake news. Per questo ciascun giornalista dovrà analizzare ogni fonte rinvenuta online, esercitando la dovuta cautela prima di pubblicarlo o condividerlo.
Dagli articoli alle immagini, le regole sull’IA di Associated Press
Associated Press ha firmato un accordo con OpenAI, creatore di ChatGPT, concedendo di addestrare il suo chatbot tramite le sue notizie. Sebbene i giornalisti dell’agenzia possano sperimentare il software, è vietato loro utilizzarlo per creare articoli e contenuti destinati alla pubblicazione. È altresì proibita l’alterazione di immagini, filmati e file audio tramite l’intelligenza artificiale generativa sia per sottrarre sia per aggiungere elementi o dettagli. I giornalisti di AP News non potranno pubblicare o condividere fotografie modificate tramite l’IA a meno che esse stesse non costituiscano l’oggetto di una notizia. In tal caso potranno usarle, a patto però di specificarne nella didascalia la provenienza. Tutti i giornalisti di Associated Press dovranno inoltre analizzare i file provenienti da fonti esterne, controllando che non abbiano subito l’influenza dell’intelligenza artificiale per contenuto e forma.
La sede di Associated Press a New York (Imagoeconomica).
«L’intelligenza artificiale rende ancora più facile la diffusione intenzionale di fake news, alimentando così la disinformazione», si legge ancora sul blog di Associated Press. «Foto e audio alterati potrebbero sembrare a primo impatto reali e autentici, pur essendo corrotti». Pertanto, l’agenzia esorta tutti i suoi reporter a fare un check ulteriore al fine di risalire alla fonte originale del contenuto, «utilizzando lo stesso scetticismo e la medesima cautela» su cui fanno affidamento di solito. Si consiglia inoltre di non fare ricorso a materiale di dubbia attendibilità e autenticità, anche qualora non vi siano certezze che sia generato dall’IA. Oltre ad Ap News, altre testate giornalistiche si sono mosse nella stessa direzione. La rivista hi-tech Wiredha affermato di non pubblicare storie generate dall’intelligenza artificiale «tranne quando sono il cardine del tema». Lo stesso vale per Insider, che ha confermato ai lettori «accuratezza e originalità».
Continua la tendenza al rialzo dei prezzi medi della benzina in autostrada: giovedì 17 agosto 2023, dall’aggiornamento dei dati forniti dal Mimit, risulta ancora in salita per il self sulla rete autostradale con un prezzo medio di 2,019 euro al litro. Il 14 agosto il prezzo era di 2,015 euro. Il gasolio self, sempre in autostrada, è a 1,928 euro (1,921 alla vigilia di Ferragosto), il Gpl servito è stabile a 0,842 euro come il metano a 1,528 euro.
Il prezzo più elevato in Puglia, il meno caro nelle Marche
Guardando alla verde in modalità self, fra le regioni il prezzo medio più alto è ancora in Puglia a 1,969 euro a litro e la meno cara nelle Marche (1,924 euro al litro). Subito dopo la Puglia i prezzi più alti si applicano sulla verde in modalità self in Calabria (1,967 euro al litro), in Basilicata (1,966), in Liguria (1,965), in Sardegna (1,962). Seguono a poca distanza la Val d’Aosta (1,959), il Molise (1,954), la Sicilia (1,946), la Campania (1,944), il Friuli Venezia-Giulia (1,943), l’Abruzzo, il Piemonte e la Toscana (1,941), la Lombardia (1,940), l’Emilia-Romagna (1,938), il Lazio (1,937), l’Umbria (1,936) con il Veneto (1,925) e le Marche (1,924) fanalini di coda. Nella Provincia di Bolzano la benzina in modalità self ha il prezzo più alto a 1,977 euro al litro, mentre nella provincia di Trento è a 1,952.
Neva Leoni, nata a Roma il 2 settembre 1992, è un’attrice italiana. È famosa soprattutto per il suo ruolo nella fiction Rai Che Dio ci aiuti 3 e 4 e per essere una delle protagoniste de Il patriarca di Claudio Amendola (2023).
Neva Leoni: biografia e carriera
Dopo essersi diplomata al liceo classico, Leoni ha frequentato per due anni la scuola di canto Ro.Gi, poi la scuola di Canto Saint Louis e un corso presso l’Accademia internazionale teatrale Circo a Vapore. La sua carriera come attrice è iniziata con il film Italian Dream di Sandro Baldoni (2008), seguito da Genitori & figli – Agitare bene prima dell’uso, regia di Giovanni Veronesi (2009). L’anno seguente, nel 2010, ha preso parte alla serie R.I.S. Roma – Delitti imperfetti, regia di Fabio Tagliavia. Dopo quattro anni passati lontano dagli schermi, è ritornata sul grande schermo nel 2014 con i film Tutta colpa di Freud, regia di Paolo Genovese (2014), Smetto quando voglio, regia di Sydney Sibilia (2014) e 2047 – Sights of Death, regia di Alessandro Capone (2014). Nello stesso anno, in televisione, è entrata a far parte del cast diChe Dio ci aiuti 3.
Neva Leoni e il marito Claudio Colica (Facebook).
Nel 2015 ha ottenuto uno dei ruoli principali nel dramma fantastico The Answer, la risposta sei tu di Ludovico Fremont, partecipando anche a cinque episodi della serie televisiva Solo per amore. L’anno seguente ha recitato anche nella commedia Miami Beach di Carlo Vanzina. Tra le protagoniste della fortunata fiction Il paradiso delle signore (2018-2019, 2021-2022) e della serie tv Cuori, regia di Riccardo Donna (dal 2021), tra gli ultimi film per il grande schermo in cui ha recitato vi sono Non c’è campo, regia di Federico Moccia (2017) e Fellini Forward, regia di Drea Cooper, Zackary Canepari e Maximilian Niemann (2021).
Neva Leoni: la vita privata
Nel 2022 l’attrice si è sposata con il collega attore Claudio Colica, del duo Le Coliche (insieme al fratello Fabrizio). La coppia non ha figli.
Ha insultato, minacciato e poi aggredito fisicamente la figlia di 20 anni e poi, alla presenza dei carabinieri, ha fatto lo stesso col figlio di 23, venendo bloccato solo dopo una breve colluttazione con i militari che sono stati colpiti a loro volta. Un uomo di 50 anni, è stato arrestato a Sersale, in provincia di Catanzaro, dai carabinieri della Compagnia di Sellia Marina per maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale. Dalla ricostruzione fatta dai militari, è emerso che una lite scaturita nel contesto familiare principalmente per motivi economici, ha portato l’uomo, in evidente stato d’ebbrezza alcolica, ad aggredire, prima verbalmente con insulti e minacce e poi anche fisicamente, la figlia, arrivando a stringerle una mano attorno al collo.
I familiari hanno chiamato le forze dell’ordine
I familiari, spaventanti della grave situazione, dopo essere intervenuti in soccorso della ragazza, hanno chiamato il 112 per richiedere l’intervento delle forze dell’ordine. L’uomo, anche dopo l’arrivo dei militari, ha continuato a minacciare ed aggredire i figli. Tanto che i carabinieri, per impedire che l’uomo facesse del male al figlio, sono dovuti intervenire per bloccarlo ed immobilizzarlo. Nella breve colluttazione gli stessi militari sono stati colpiti con gomitate e strattoni. Gli investigatori hanno poi ricostruito la vicenda e hanno sentito i testimoni. Secondo quanto riferito dai familiari, gli episodi di violenza, strettamente connessi al cronico abuso di sostanze alcoliche, andrebbero avanti ormai da anni, tanto da indurre i due giovani a temere per la propria incolumità e per quella della madre. L’arrestato è stato successivamente sottoposto ai domiciliari in una seconda abitazione familiare, in attesa del giudizio di convalida.
È nata alle 8.47 di mercoledì 16 agosto Aria Karius, la prima figlia di Diletta Leotta e Loris Karius. Lei volto ormai storico del mondo dello sport italiano, lui tedesco e secondo portiere del Newcastle. Squadra tornata a militare nelle prime posizioni del campionato inglese, dopo un ventennio di purgatorio tra la metà classifica della Premier League e la Championship. Un regalo per la conduttrice di Dazn che è arrivato proprio nel giorno del suo compleanno, in occasione dei 32 anni. È stata la stessa conduttrice ad annunciare la notizia attraverso i social: «Oggi rinasco con te. Benvenuta Aria. Sei il regalo più bello che potessimo ricevere». Prima una foto con il compagno che le dà un bacio sulla fronte mentre Leotta stringe tra le sue braccia la figlia, poi una compilation di scatti di famiglia. Tra le immagini anche la torta per il compleanno della donna, premura che il neo-papà ha voluto riservare comunque per la compagna. Tra i dettagli che si possono vedere nelle foto anche il lenzuolino della piccola Aria, ricamato con le iniziali del suo nome: «AK».
Gli auguri dello spettacolo e i numeri sui social, oltre 800 mila “mi piace”
L’evento ha assunto in pochi secondi grande mediaticità. Complice la sonnecchiante attualità ferragostana. Un primo allarme per i più attenti era già scattato: martedì né Karius né Leotta avevano postato nessun contenuto su Instagram. Un evento, considerata la bulimia dei profili di entrambi. Ancora di più durante le vacanze, quando i contenuti leggeri fanno da padrone. Il risveglio dopo la notte del 15 agosto ha portato sui telefoni di migliaia di italiani la notizia. Celebrata con oltre 800 mila “mi piace” in poche ore e più di 14 mila commenti sotto la foto. Non sono mancati gli auguri dei grandi nomi dello spettacolo come Chiara Ferragni,Elodie, Vanessa Incontrada, Aurora Ramazzotti, Giulia Salemi e Claudio Marchisio. Un messaggio è stata lasciato anche dai profili ufficiali dell’azienda per cui lavora la showgirl siciliana: «Benvenuta al mondo, piccola Aria. Da tutta la famiglia Dazn».