Archivio
- Novembre 2024 (39)
- Agosto 2024 (1)
- Dicembre 2023 (73)
- Novembre 2023 (1333)
- Ottobre 2023 (1631)
- Settembre 2023 (1468)
- Agosto 2023 (1417)
- Luglio 2023 (1389)
- Giugno 2023 (441)
- Maggio 2020 (30)
- Marzo 2020 (94)
- Febbraio 2020 (1)
- Gennaio 2018 (10)
Associated Press, nuove linee guida sull’IA per i giornalisti
Associated Press ha rilasciato alcune linee guida per i suoi giornalisti sulla gestione e l’uso dell’intelligenza artificiale generativa. «L’IA non sostituirà mai il lavoro umano», ha rassicurato in un post sul blog di AP News la vicepresidente Amanda Barrett. «Il ruolo centrale di un reporter, ossia raccogliere, valutare e ordinare fatti e notizie, non cambierà». Pur supportando lo sviluppo dell’IA generativa e la sua diffusione sempre più capillare sui media e sulla rete social, l’agenzia di stampa internazionale intende regolarne l’utilizzo al fine di proteggere il pubblico dalle fake news. Per questo ciascun giornalista dovrà analizzare ogni fonte rinvenuta online, esercitando la dovuta cautela prima di pubblicarlo o condividerlo.
LEGGI ANCHE: Intelligenza artificiale e giornalismo, come cambierà la produzione di articoli
Dagli articoli alle immagini, le regole sull’IA di Associated Press
Associated Press ha firmato un accordo con OpenAI, creatore di ChatGPT, concedendo di addestrare il suo chatbot tramite le sue notizie. Sebbene i giornalisti dell’agenzia possano sperimentare il software, è vietato loro utilizzarlo per creare articoli e contenuti destinati alla pubblicazione. È altresì proibita l’alterazione di immagini, filmati e file audio tramite l’intelligenza artificiale generativa sia per sottrarre sia per aggiungere elementi o dettagli. I giornalisti di AP News non potranno pubblicare o condividere fotografie modificate tramite l’IA a meno che esse stesse non costituiscano l’oggetto di una notizia. In tal caso potranno usarle, a patto però di specificarne nella didascalia la provenienza. Tutti i giornalisti di Associated Press dovranno inoltre analizzare i file provenienti da fonti esterne, controllando che non abbiano subito l’influenza dell’intelligenza artificiale per contenuto e forma.

«L’intelligenza artificiale rende ancora più facile la diffusione intenzionale di fake news, alimentando così la disinformazione», si legge ancora sul blog di Associated Press. «Foto e audio alterati potrebbero sembrare a primo impatto reali e autentici, pur essendo corrotti». Pertanto, l’agenzia esorta tutti i suoi reporter a fare un check ulteriore al fine di risalire alla fonte originale del contenuto, «utilizzando lo stesso scetticismo e la medesima cautela» su cui fanno affidamento di solito. Si consiglia inoltre di non fare ricorso a materiale di dubbia attendibilità e autenticità, anche qualora non vi siano certezze che sia generato dall’IA. Oltre ad Ap News, altre testate giornalistiche si sono mosse nella stessa direzione. La rivista hi-tech Wired ha affermato di non pubblicare storie generate dall’intelligenza artificiale «tranne quando sono il cardine del tema». Lo stesso vale per Insider, che ha confermato ai lettori «accuratezza e originalità».