Falcao nei guai, l’ex Roma accusato di molestie sessuali

Paulo Roberto Falcao, uno dei calciatori più importanti nella storia della Roma, è stato accusato di molestie sessuali da una receptionist del residence in cui viveva nella città di Santos, in Brasile, e per questo si è dimesso dall’incarico di coordinatore sportivo del club nel quale militò Pelé.

Ricopriva il ruolo di coordinatore sportivo del Santos dal 15 novembre 2022

«Per rispetto dei tifosi del Santos Futebol Clube a causa delle recenti proteste contro le prestazioni della squadra in campo, ho deciso di lasciare in questa data l’incarico di coordinatore sportivo. Il mio sentimento, in primo luogo, è quello di difendere l’immagine dell’istituzione», ha scritto sui social Falcao, descrivendo però il passo indietro come una reazione alle tante critiche dei tifosi per il suo operato. «Per quanto riguarda l’accusa fatta questo venerdì, che ho scoperto con sorpresa dai media, affermo che i fatti non sono mai avvenuti», ha aggiunto. Falcao ricopriva il ruolo di coordinatore sportivo del Santos dal 15 novembre 2022.

Ad accusare Falcao è stata una receptionist di 26 anni

Come ha spiegato l’avvocato dell’addetta alla reception del residence dove alloggiava Falcao, l’ormai ex dirigente del Santos avrebbe invaso lo spazio riservato ai dipendenti per poi toccare le parti intime della donna, 26 anni, mentre un collega della ragazza assistiva alla scena. La polizia è ancora in attesa della consegna delle immagini delle telecamere di sorveglianze della struttura, che potrebbero confermare oppure smentire le accuse. In Brasile il reato di molestie sessuali è punito con la reclusione da uno a cinque anni.

Paulo Roberto Falcao nei guai, l'ex Roma accusato di molestie sessuali da una receptionist di un residence di Santos.
Paulo Roberto Falcao (Getty Images).

Falcao, lo scudetto con la Roma nel 1983

Falcao, 70 anni il prossimo 16 ottobre, ha giocato nella Roma per cinque anni, dal 1980 al 1985, segnando la storia del club capitolino, che in quel periodo vinse il secondo scudetto della sua storia (nella stagione 1982/83), raggiungendo poi la finale di Coppa dei Campioni, persa proprio a Roma contro il Liverpool ai calci di rigore: in quell’occasione passò alla storia – calcistica – il no di Falcao, che si rifiutò di tirare uno dei penalty, nonostante fosse uno dei calciatori più esperti, rappresentativi e tecnici della squadra.

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