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Corea del Sud, il disastro del raduno mondiale degli scout
Si sta rivelando un disastro il World Scout Jamboree, organizzato in questo 2023 dalla Corea del Sud. Il caldo e i disservizi nell’accoglienza hanno spinto i 4 mila scout britannici e i 1.500 statunitensi a lasciare la manifestazione, a cadenza quadriennale e a cui prendono parte decine di migliaia di giovani tra i 14 e i 17 anni, provenienti da tutto il mondo.

Circa 600 partecipanti hanno già sofferto di colpi di calore o altri disturbi
Quest’anno in Corea del Sud sono arrivati più di 40 mila scout. Secondo le autorità locali e gli organizzatori, circa 600 partecipanti hanno già sofferto di colpi di calore o altri disturbi legati alle temperature estreme. Nel tentativo di salvare la festa degli scout, il governo di Seul ha inviato medici e infermieri militari sul posto a Saemangeum, vicino a Buan, nella provincia di Jeolla. Ma il World Jamboree, iniziato l’1 agosto, rischia di chiudersi ben prima del 12 del mese, come da programma.
Tajani: «Piena attenzione per i 1.200 giovani italiani che partecipano al raduno»
Il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha assicurato «la piena attenzione per i 1.200 giovani italiani che partecipano al raduno giovanile nel Paese asiatico. I connazionali possono contare sulla nostra Ambasciata a Seul, che ha visitato più volte il campo italiano e che mantiene una costante linea di comunicazione con il contingente nazionale e con la task force appositamente istituita presso il Ministero degli Esteri sudcoreano». La Farnesina, tramite l’Ambasciata d’Italia a Seul e in raccordo con le autorità locali, continua a seguire da vicino la condizione dei connazionali partecipanti.