Daily Archives: 5 Settembre 2023

Francia, in 300 con la abaya al primo giorno di scuola

Al primo giorno di scuola in Francia, circa 300 allieve si sono presentate vestite con la abaya, la veste non religiosa ma raccomandata dai fondamentalisti islamici che copre tutto il corpo. Sono state 67 quelle che hanno rifiutato di togliere l’abito che il governo ha vietato da quest’anno in classe. Lo ha riferito il ministro dell’Educazione nazionale francese Gabriel Attal parlando a BFM-TV: «Ci sono ragazze che si sono presentate in abaya ieri a scuola, credo che fossero poco meno di 300. Una grandissima maggioranza si è conformata al divieto, 67 non hanno accettato di toglierla e sono tornate a casa».

 

Infermiera uccisa a Roma: fermato l’ex

Un uomo di 45 anni, di nazionalità marocchina, è stato fermato per il femminicidio di Rossella Nappini, l’infermiera uccisa nel pomeriggio di lunedì 4 settembre con una serie di coltellate, nell’androne di un palazzo a Roma. L’indagato in passato ha avuto una relazione con la 52enne.

LEGGI ANCHE: Roma, infermiera uccisa a coltellate. Interrogato l’ex compagno

La vittima aveva subìto episodi di stalking

Il 45enne è stato bloccato dagli uomini della squadra mobile che, nelle ore successive all’omicidio, hanno ascoltato in questura, in coordinamento con la procura, una serie di sospettati. Tra le ipotesi, come riportato dal Corriere della Sera, c’è anche quella di uno spasimante respinto dalla vittima che potrebbe averla aspettata all’uscita di casa: l’infermiera aveva peraltro subìto episodi di stalking ma non li aveva denunciati.

Il calciatore Gilberto Hernandez ucciso a colpi di pistola a Colon

Il difensore della nazionale panamense Gilberto Hernandez è stato ucciso a colpi di arma da fuoco nella città di Colon, sulla costa caraibica del paese. A dare la notizia è stata la polizia che ha arrestato un sospetto.

Arrestato un individuo sospettato di essere coinvolto nei fatti

Domenica 3 settembre 2023, il calciatore 26enne era stato crivellato di proiettili da uomini non identificati che hanno sparato da un’auto, secondo quanto riferito dagli agenti. Diverse altre persone sono rimaste ferite, in una città dove sono frequenti i regolamenti di conti tra narcotrafficanti. Il vice commissario Hermogenes Argüelles, capo della polizia della regione di Colon, ha dichiarato che «è stato arrestato un individuo» sospettato di essere coinvolto nell’omicidio, senza fornire ulteriori dettagli.

Chi era Gilberto Hernandez

Il 26enne era approdato nel 2022 al Club Atletico Independiente de La Chorrea, uno dei più importanti del campionato panamense con il quale ha vinto un campionato di Apertura e di Clausura tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023. In Nazionale il difensore vantava due presenze: aveva debuttato a marzo 2023 in un’amichevole contro il Guatemala e aveva poi giocato contro l’Argentina il 24 marzo, match terminato 2-0 per i campioni del mondo.

Hong Kong, Alta Corte approva unioni civili stesso sesso

L’Alta Corte di Hong Kong si è pronunciata a favore delle unioni civili per le coppie dello stesso sesso, nell’ambito di un caso chiave per la lunga lotta della comunità Lgbtq sull’uguaglianza dei diritti nell’ex colonia britannica.

Non garantiti i pieni diritti matrimoniali

Tuttavia, non si è spinta fino a garantire i pieni diritti matrimoniali anche alle coppie dello stesso sesso. I giudici hanno stabilito infatti che il governo della città «ha violato l’obbligo positivo di riconoscere giuridicamente le unioni omosessuali», ma hanno «respinto all’unanimità il ricorso» in relazione al riconoscimento dell’istituto del matrimonio tra le persone dello stesso sesso.

Truffa bonus facciate: 31 indagati e sequestro di 52 milioni

31 persone risultano indagate in un’inchiesta coordinata dalla Procura di Roma su una presunta truffa nell’utilizzo dei fondi per il bonus facciate. Nell’ambito dell’inchiesta, avviata inizialmente dalla procura di Locri e poi trasmessa a quella della Capitale per competenza territoriale, sono stati sequestrati oltre 52 milioni di euro di crediti d’imposta che sarebbero stati percepiti illecitamente perché i relativi interventi, secondo quanto é emerso dall’attività investigativa, non sono stati mai realizzati.

Si indaga per truffa ai danni dello Stato, riciclaggio e autoriciclaggio

Le indagini sono state condotte dal Comando provinciale di Reggio Calabria della Guardia di finanza. Il sequestro delle somme di denaro relative ai crediti d’imposta illecitamente percepiti per il bonus facciate, già disposto dal gip del Tribunale di Locri, è stato convalidato dopo che il fascicolo dell’inchiesta è stato trasmesso a Roma dal gip della Capitale. Le 31 persone coinvolte nell’inchiesta sono indagate per indebita percezione di erogazioni pubbliche, truffa ai danni dello Stato, riciclaggio e autoriciclaggio.

L’assist involontario di Amato a Renzi, la concorrenza della nuova Cinecittà greca e le altre pillole della giornata

Alla fine Giuliano Amato ha aiutato Matteo Renzi. Come è possibile? Attaccando i francesi e in particolare chiedendo la verità al presidente Emmanuel Macron sulla strage del Dc9 di Ustica, l’ex dottor Sottile è riuscito a ricreare un asse formidabile, solidissimo, tra Renzi e i cugini francesi. Più veloce della luce, Matteo si è mostrato pronto a correre le elezioni europee facendosi vedere con alle spalle il simbolo di Renew Europe, quello di Macron. E infatti ecco la dichiarazione entusiastica di Sandro Gozi, l’italiano eletto all’Europarlamento con i voti francesi nel partito del capo dell’Eliseo: «L’annuncio da parte di Renzi di un suo impegno diretto alle prossime elezioni europee è una buona notizia per tutti coloro che si riconoscono nelle forze democratiche, liberali e riformatrici, in Italia e in Europa». Senza dimenticare che Renzi la conferenza ha voluto farla a Milano, dove era in corso il forum italo-saudita: «Non parlo di Paesi arabi, pare oggi ci sia qui un importante summit, molto interessante», ha detto Renzi durante la conferenza, divagando con tono sornione. Mancava solo un bel “ciaone” al compagno Amato…

L'assist involontario di Amato a Renzi, la Grecia progetta la sua Cinecittà e le altre pillole della giornata
Giuliano Amato (Imagoeconomica).

La Grecia si fa la sua Cinecittà

«Spezzeremo le reni alla Grecia», diceva Benito Mussolini. Ora, in qualità di presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni ha incontrato ad Atene il primo ministro della Repubblica ellenica Kyriakos M?tsotak?s. Ma i greci ci stanno preparando uno scherzo niente male, in tema di cinema: a Salonicco stanno lavorando per realizzare quella che già viene definita come “la Hollywood greca”, una struttura ultramoderna pronta a “fare le scarpe” a Cinecittà. Dietro c’è Millennium Media, con protagonisti gli imprenditori Yannis Kalafatis e Yariv Lerner: pare siano già interessati al progetto gruppi quali Netflix, Disney e Paramount. Anche qualche produttore italiano sta guardando con favore l’iniziativa, per girare film e serie. Per Nicola Maccanico, che domina Cinecittà, si annunciano tempi difficili. E pure per il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.

Boschi, Matrimoni e altre follie

C’era Giulio Berruti nella serie televisiva Matrimoni e altre follie, andata in onda su Mediaset nell’ormai lontano 2016. Ora che molti parlano delle nozze dell’attore con Maria Elena Boschi, alcuni hanno cercato quelle puntate dove apparivano anche Chiara Francini e Adriano Panatta (che interpretava se stesso). Berruti era Rocco Borgia in arte Ruspoli: era un «astro nascente di un programma di cucina intitolato Un amore di cuoco, incubo di mariti e fidanzati perché sogno delle loro rispettive mogli e fidanzate». La serie di Canale 5 era formata da 24 episodi da 50 minuti, trasmessi in 12 prime serate prodotta da Aurora Tv e diretta da Laura Muscardin.

L'assist involontario di Amato a Renzi, la Grecia progetta la sua Cinecittà e le altre pillole della giornata
Maria Elena Boschi (Imagoeconomica).

Tommasi va da Mazzi

Tocatì patrimonio dell’Unesco, il sogno si avvera. Martedì 5 settembre, al ministero della Cultura, si svolge la cerimonia di consegna delle pergamene per l’avvenuta iscrizione nel Registro del patrimonio culturale immateriale Unesco del «Tocatì, programma condiviso per la salvaguardia degli sport e giochi tradizionali». Grazie a questa scusa il sindaco di Verona Damiano Tommasi scenderà a Roma e incontrerà il sottosegretario Gianmarco Mazzi che vanta la delega Unesco: alla fine però parleranno dell’Arena.

Scuderi a Giambruno: «Se l’orsa Amarena non fosse uscita non avrebbe incontrato il lupo»

Botta e risposta amaro per Andrea Giambruno, che si è visto rispondere per le righe in diretta dall’attivista dei Verdi Benedetta Scuderi, già candidata alla Camera per l’Alleanza Verdi Sinistra e co-portavoce della Federazione dei Giovani Verdi europei. Ospite della sua trasmissione Diario del giorno in onda su Rete 4, gli ha risposto riprendendo alcune delle sue contestate dichiarazioni sui recenti casi di violenza sessuale in Italia.

Giambruno sulle violenze: «Se eviti di ubriacarti eviti di incontrare il lupo»

«Se vai a ballare hai tutto il diritto di ubriacarti, ma se eviti di ubriacarti e di perdere i sensi, magari eviti anche di incorrere in determinate problematiche, perché poi il lupo lo trovi». Queste le parole che il giornalista Mediaset e compagno della premier Meloni aveva pronunciato nel commentare gli stupri di Palermo e Caivano. Dichiarazioni che hanno riempito le pagine dei giornali e dei social innescando non poche polemiche, perché suonate come una (seppur involontaria e non voluta) velata colpevolizzazione della vittima.

L’ironia di Scuderi

Invitata in trasmissione per discutere del caso dell’orsa Amarena uccisa alle porte del Parco d’Abruzzo, Scuderi ha trovato il modo di bacchettare Giambruno riprendendo le sue affermazioni. Alla domanda se sia possibile ritenere il governo responsabile dei fatti, con riferimento ad alcune dichiarazioni di Roberto Saviano sullo «sdoganamento» della legittima difesa, ha risposto: «Potremmo dire che è responsabilità dell’orsa perché se non fosse uscita di notte da sola non avrebbe incontrato il cacciatore, o il lupo, e quindi queste cose non sarebbero successe…». Colpito e affondato, il conduttore è rimasto impietrito, abbozzando un nervoso sorriso senza concedere alcuna replica.

Neymar: «Io e Messi abbiamo passato l’inferno al Psg»

«Io e Messi abbiamo passato l’inferno al Psg». La stella del calcio brasiliano Neymar Jr., passato durante il mercato estivo agli arabi dell’Al-Hilal, ha ricordato le dure critiche subite negli anni trascorsi a Parigi. «Siamo stati trattati ingiustamente, soprattutto Leo», ha spiegato il calciatore in un’intervista al quotidiano O Globo. «Non meritava di lasciare il Paris Saint-Germain in questo modo, per tutto quello che ha fatto e per quello che rappresenta. Chi lo conosce, sa che è un ragazzo che si allena, che lotta e che, se perde, è arrabbiato». Il fuoriclasse e numero 10 della Seleção ha poi spiegato di aver voluto «scrivere la storia in Francia», senza però riuscirci. Con Messi ha giocato assieme per due anni sotto la Torre Eiffel dal 2021 al 2023, conquistando due campionati francesi e una Supercoppa nazionale, ma non la tanto agognata Champions League.

Duro sfogo dell'attaccante brasiliano, oggi in Arabia: «Leo non meritava di andarsene così». L’ex Arsenal Pires: «Neymar e Messi? Piagnoni».
Lionel Messi e Neymar Jr. durante una sessione di allenamento (Getty Images).

Prima dell’esperienza con il Psg, avevano anche condiviso il terreno di gioco nel Barcellona dal 2013 al 2017, coronando il percorso con il Triplete nel 2015 vincendo la Champions contro la Juventus in finale. Le parole di Neymar Jr. arrivano a poca distanza da quelle dell’amico Messi, che in un’intervista negli States, dove gioca con l’Inter Miami, ha dichiarato di aver passato «momenti difficili con il Psg». La Pulce ha infatti spiegato di non aver mai voluto lasciare Barcellona, descrivendo i suoi anni parigini come un’esperienza negativa. «Ho ritrovato la felicità qui a Miami», ha concluso il sette volte Pallone d’oro argentino, campione del mondo con la sua Nazionale a Qatar 2022.

LEGGI ANCHE: Messi, la valanga di gol in Mls e il livello imbarazzante delle difese avversarie

Robert Pires contro Messi e Neymar: «Sono solo due piagnoni»

Dura però la replica di Robert Pires, ex centrocampista francese che vestito la maglia dell’Arsenal per sei stagioni dal 2000 al 2006. «Sapete come li chiamo io? Piagnoni», ha sbottato ai microfoni di Canal+. «Sono professionisti e devono sapere come gestire la pressione. Fa parte del gioco, tutti veniamo criticati». Il 49enne di Reims ha ricordato il suo arrivo a Londra dall’Olympique Marsiglia, dove venne chiamato per sostituire l’olandese Marc Overmars passato al Barcellona. «Quando giunsi all’Arsenal tutti pensarono: “Chi è questo? Fa schifo”», ha ricordato Pires. «Ho subito lavorato duro e alla fine ho portato i miei risultati». A Parigi intanto i tifosi non rimpiangono l’addio di Neymar, come dimostrato da uno striscione in curva in un match casalingo del Psg: «Finalmente siamo liberi dalla sua maleducazione». Non è andata meglio a Messi, dato che alcuni supporters transalpini sono arrivati negli States per festeggiare il suo passaggio in Florida.

Crolla muro durante lavori: muore un operaio nel Viterbese

Stavano effettuando dei lavori in uno stabile dell’Ater, l’azienda regionale del Lazio che gestisce le case popolari, quando improvvisamente una controparete ha ceduto travolgendoli. Due operai sono stati coinvolti nel gravissimo incidente: uno, campano di 54 anni, è morto dopo il trasporto in ospedale. L’altro è stato dimesso con lievi ferite.

L’allarme lanciato dai colleghi

L’episodio è avvenuto a Corchiano, nel Viterbese, a lanciare l’allarme sono stati i colleghi degli operai. Le condizioni del 54enne sono apparse subito gravissime, tanto che è morto in nottata al Gemelli. Evacuate per sicurezza tre famiglie che alloggiavano nella palazzina. Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri di Civita Castellana e gli ispettori della Asl.

Migranti, aumentano in Europa le richieste d’asilo, +28 per cento rispetto al 2022

Le domande di asilo registrate nei paesi dell’Unione europea e in Norvegia e in Svizzera nella prima metà del 2023 sono aumentate del 28 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ha annunciato l’Agenzia dell’Ue per l’asilo (Euaa) martedì 5 settembre. Tra gennaio e la fine di giugno sono state presentate in questi 29 paesi circa 519mila domande d’asilo, ha affermato l’Euaa stimando che «sulla base delle tendenze attuali le domande potrebbero superare il milione entro la fine dell’anno».

Siriani, afghani, venezuelani, turchi e colombiani sono i principali richiedenti

Siriani, afghani, venezuelani, turchi e colombiani sono i principali richiedenti, rappresentando il 44 per cento delle domande. La richiesta per il primo semestre è la più alta in questo periodo dell’anno dal 2015-2016. In quel periodo, durante l’afflusso di rifugiati in Europa causato in particolare dallo stallo del conflitto in Siria, il numero di domande di asilo aveva raggiunto 1,3 milioni nel 2015 e 1,2 milioni nel 2016. Nel 2022 sono state 994.945.

La Germania è il paese che ha ricevuto il maggior numero di domande

La Germania è il paese che ha ricevuto il maggior numero di domande: il 30 per cento del totale, quasi il doppio di Spagna (17 per cento) e Francia (16 per cento). L’agenzia europea sottolinea che a causa di questo aumento molti paesi europei «sono sotto pressione nel trattare le domande» e che il numero di fascicoli in attesa di decisione è aumentato del 34 per cento rispetto al 2022. Circa il 41 per cento delle domande di prima istanza ha ricevuto una risposta positiva. Inoltre, circa 4 milioni di ucraini in fuga dall’invasione russa beneficiano attualmente di protezione temporanea in Ue.

Paolo Rossi: età, biografia e carriera dell’attore

Paolo Rossi, nome d’arte di Paolo Rossi Kobau, è nato a Monfalcone il 22 giugno 1953 ed è un attore, comico, cabarettista, conduttore televisivo, cantautore, drammaturgo e regista.

Paolo Rossi: biografia e carriera

Durante l’adolescenza si è trasferito a Ferrara diventando perito chimico, ma si è sempre sentito milanese d’adozione. Ha esordito nel 1978 nell’opera da camera Histoire du Soldat, di Igor Stravinskij, diretto da Dario Fo. Con la compagnia del Teatro dell’Elfo, nel 1983, è stato fra gli interpreti di Nemico di Classe di Nigel Williams, diretto da Elio De Capitani. La prima apparizione tv è stata nel film Una Favola Spinta del regista Guido Tosi, in coppia con l’amico e collega nella compagnia del Teatro dell’Elfo Claudio Bisio. Rossi ha proseguito la sua carriera a teatro e, tra il 1984 e il 1986, ha continuato a lavorare al Teatro dell’Elfo, prima con Amanti, regia di Gabriele Salvatores, poi con uno spettacolo di Trevor Griffiths, Comedians, adattato da Gino e Michele e da Gabriele Salvatores stesso. Nel 1987 Rossi si è avvicinato al cinema, recitando nel film Montecarlo Gran Casinò, per la regia di Carlo Vanzina, seguito da Kamikazen – Ultima notte a Milano, regia di Gabriele Salvatores (1987).

Paolo Rossi, tra la carriera e la vita privata
Paolo Rossi nel 2010 a Milano (Getty Images).

Ha proseguito la sua carriera al cinema recitando in altri film importanti come Silenzio… si nasce, regia di Giovanni Veronesi (1996), Nirvana, regia di Gabriele Salvatores (1997), Benvenuti al Nord, regia di Luca Miniero (2012), Poveri ma ricchissimi, regia di Fausto Brizzi (2017), La mia banda suona il pop, regia di Fausto Brizzi (2020) e il più recente Acqua e anice, regia di Corrado Ceron (2022).A partire dalla stagione televisiva 2005-06, inoltre, è stato spesso ospite di Che tempo che fa, condotto da Fabio Fazio, e di Vieni via con me.

Paolo Rossi: la vita privata

In  passato è stato legato alla collega Lucia Vasini, da cui ha avuto il figlio Davide, mentre gli altri due figli si chiamano Giorgia e Shoan. Nel 2002 ha sposato Nadia Abubacker, anche lei attrice.

Jill Biden positiva al Covid, negativo il presidente Usa

La First Lady americana Jill Biden è positiva al Covid e per il momento presenta solamente sintomi leggeri. Lo ha riferito la sua portavoce Elizabeth Alexander, che ha aggiunto inoltre che rimarrà sotto osservazione nell’abitazione di Rehoboth Beach, nel Delaware. Negativo il test invece per il marito e presidente degli Stati Uniti Joe, per cui resterà attivo un monitoraggio costante nel corso della settimana. La notizia arriva in un periodo molto denso di impegni, che condurrà al G20 di Nuova Delhi il prossimo 9 e 10 settembre. Prima di volare in India, il presidente Usa dovrà tenere il 5 settembre una cerimonia alla Casa Bianca per consegnare la medaglia d’onore a un capitano dell’esercito statunitense.

LEGGI ANCHE: G20, a Nuova Delhi “uomini scimmia” per tenere lontani i macachi

Per il presidente Usa e la First Lady Jill Biden vige un rigido controllo anti-Covid

Secondo quanto riporta anche la Cnn, non è facile capire quando e dove Jill Biden potrebbe aver contratto il Covid. Fra le ultime uscite in pubblico si ricordano la visita in Florida per visitare le zone colpite dall’uragano e un discorso per il Labor Day. Per la First Lady si tratta del secondo tampone positivo in un anno, quasi 12 mesi esatti dalla positività dell’agosto 2022 durante una vacanza in Carolina del Sud. Il presidente Joe Biden invece aveva contratto il virus il mese precedente. Eppure, come ha sottolineato la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre, ci sono rigidissimi controlli di sicurezza per ogni impegno ufficiale. «Chiunque incontra il presidente viene sottoposto al test, me compresa», aveva detto alla Cnn. «Il controllo è costante e meticoloso».

La First Lady Usa Jill Biden presenta sintomi lievi e resterà nel Delaware. Il marito Joe sotto osservazione in vista del G20.
Il presidente Usa Joe Biden e la First Lady Jill in Florida (Getty Images).

Nel complesso, la notizia giunge in un periodo di rimbalzo dei contagi negli Stati Uniti, che hanno registrato un aumento dei ricoveri pari al 18,8 per cento. Bassa però l’incidenza della nuova variante BA.2.86, soprannominata Pirola, riscontrata solo in pochi casi. «Il virus continua a trovare sempre un nuovo modo per evolversi», ha però spiegato il dottor Eric Topol, cardiologo dello Scripps Research Translational Institute. «È implacabile nella sua ricerca di nuovi ospiti».

Schlein ci riprova con l’alta finanza: incontro a Milano con gli operatori del settore

Delusa dai no alle candidature europee di Annunziata e Gentiloni, incalzata dall’attivismo di Renzi e Calenda, chiusa nel vicolo cieco del salario minimo, Elly Schlein prova a rilanciarsi in un contesto che le è estraneo, quello dell’alta finanza. E così dopo l’intervento che «sembra ChatGPT» (copyright Federico Fubini) a Cernobbio la leader del Pd ci riprova incontrando a porte chiuse la comunità degli operatori finanziari venerdì 8 settembre a Milano. L’incontro presso lo studio Gattai, Minori e Partners al quale parteciperà anche il responsabile economia e finanza del Pd e mente dell’operazione Antonio Misiani è organizzato da Assosim, l’associazione guidata da Marco Ventoruzzo, molto vicino agli ambienti mediobancheschi, che rappresenta in parte il mondo degli intermediari finanziari. Si parlerà di extraprofitti ma anche dei tentativi del governo di regolare il sistema finanziario.

Poste Italiane, consegnato il Libro dei Francobolli al Museo del Calcio

Il calcio, la Nazionale italiana e la filatelia: un rapporto stretto e duraturo, che avvicina questi due mondi ormai da quasi 90 anni. Per celebrare questo legame, Poste Italiane ha donato al Museo di Coverciano – consegnato dal responsabile Filatelia Giovanni Machetti – il Libro dei francobolli – Il mondo del calcio, nelle mani del presidente della Figc Gabriele Gravina. Si tratta di una raccolta che ripercorre le pagine più significative della storia del calcio italiano proprio attraverso i francobolli, dal primo titolo iridato conquistato nel 1934 fino al francobollo emesso nel 2022 in occasione del quarantesimo anniversario della vittoria al Mundial spagnolo del 1982. Alla consegna erano presenti anche il presidente Matteo Marani e il vice segretario e head of revenues della Figc Giovanni Valentini.

Poste Italiane, consegnato il Libro dei Francobolli al Museo del Calcio
Consegna del Libro dei Francobolli al Museo del Calcio (Poste Italiane).

Presente anche il francobollo disegnato da Guttuso nel 1982

Il libro – a tiratura limitata con soli 300 esemplari – contiene 79 francobolli accompagnati dai testi dei bollettini illustrativi e nove semplici riproduzioni. È presente anche quello disegnato da Renato Guttuso nel 1982 per festeggiare la Coppa del Mondo alzata al cielo di Madrid da Bearzot e dai suoi ragazzi. La consegna del libro è stata anche l’occasione per presentare una nuova sezione del Museo del Calcio che, disposta proprio all’ingresso del percorso espositivo, sarà visitabile fino al 4 ottobre 2023. Sarà possibile osservare anche alcuni francobolli appartenenti a una collezione privata inerenti alla Nazionale italiana di calcio.

Caivano, maxi blitz delle forze dell’ordine: 400 uomini impegnati

Alle prime luci dell’alba di martedì 5 settembre è cominciata una vasta operazione di carabinieri, polizia e Guardia di Finanza al Parco Verde di Caivano, in provincia di Napoli, e nelle località limitrofe.

Quattrocento operatori coinvolti

Si tratta di un controllo straordinario ad Alto Impatto che, per la prima volta, viene svolto in contemporanea da oltre 400 operatori delle diverse forze dell’ordine che stanno eseguendo numerose perquisizioni e identificazioni di persone e veicoli sospetti. Coinvolti anche i reparti specializzati delle forze di polizia e, tra questi, i cinofili antidroga dei carabinieri, le Api dei Carabinieri e con il controllo dall’alto di un elicottero del Reparto Volo. Eseguiti anche controlli amministrativi finalizzati alla verifica del rispetto delle norme del codice della strada e delle condizioni di salubrità ambientale ed igienico-sanitaria dei vari immobili anche con ausilio della polizia metropolitana.

Sequestrati 30 mila euro suddivisi in pacchetti ritenuti frutto di attività illecite

Durante il blitz, i carabinieri hanno trovato e sequestrato, in una busta, 30 mila euro suddivisi in pacchetti ritenuti frutto di attività illecite. I militari, inoltre, hanno perquisito un appartamento abbandonato trasformato in piazza di spaccio. Trovati e sequestrati dai militari anche una molotov e 150 proiettili, anche da guerra, colpi per kalashnikov, altri 14 mila euro in contanti e due armi sceniche.

Teste chiave di Brandizzo: «L’ho detto per tre volte: i lavori non dovevano cominciare»

«L’ho detto per tre volte: i lavori non dovevano cominciare perché era previsto il passaggio di un treno». La testimone chiave dell’inchiesta sulla tragedia di Brandizzo è una dipendente delle Ferrovie di 25 anni. È lei che, dalla sala controllo di Chivasso, la sera del 30 agosto si è tenuta in contatto con il collega sul posto. Ed è lei, secondo quanto risulta dalle telefonate acquisite dagli investigatori, ad avere lanciato quegli avvertimenti rimasti inascoltati. La giovane donna, trasferita a Chivasso dopo un primo periodo ad Alessandria con il sogno di raggiungere prima o poi una sede in Valle di Susa, dove abita la famiglia, ha trascorso l’intera giornata in procura a Ivrea.

Viglione: «Inchieste come questa richiedono tempo e da noi durano anche di più perché siamo pochi»

La sua deposizione é considerata molto utile per chiarire i contorni dell’incidente costato la vita a cinque operai. Ma non solo. Bisogna districarsi in una selva di regolamenti, procedure, termini tecnici. Sono tanti gli aspetti che interessano i magistrati. Capire, per esempio, se in quel tratto della linea ferroviaria era operativo il Cdb, un complesso meccanismo di sensori e circuiti elettrici che segnalano la presenza di rotabili sui binari. O se è vero che ci sono dei casi in cui gli operai cominciano i lavori in anticipo per evitare alle loro aziende di pagare salatissime penali. I pubblici ministeri hanno acquisito una gran quantità di documenti e messo sotto sequestro tutto il materiale che sono riusciti a recuperare sul luogo dell’incidente, compresa l’attrezzatura che maneggiavano le cinque vittime. Accertamenti complicati e di vasto respiro, condotti da una procura che da tempo è in sofferenza per le gravi carenze di organico. «Inchieste come questa richiedono tempo e da noi durano anche di più perché siamo pochi», dice il capo dell’ufficio, Gabriella Viglione. Una situazione nata una decina di anni fa con la riforma della geografia giudiziaria Italiana: il territorio di competenza attribuito al tribunale Ivrea moltiplicò la sua estensione arrivando alla birra il confine con Torino. Ma oggi, nonostante i recenti innesti di magistrati, si stima che su ciascun pubblico ministero pesi un carico di circa duemila fascicoli. Le unità di polizia giudiziaria sono otto anziché 20 e il personale amministrativo è ridotto al lumicino.

Us Open, Sinner battuto da Zverev al quinto set

Jannik Sinner non ce l’ha fatta. Dopo 4 ore e 40 di gioco, il 22enne azzurro è stato sconfitto dal tedesco Alex Zverev per 6-4, 3-6, 6-2, 4-6, 6-3 ed eliminato agli ottavi di finale dell’US Open 2023. Numerosi errori (67 contro i 46 dell’avversario) e un rendimento di servizio altalenante (53 per cento di prime) hanno portato il numero 1 italiano alla sconfitta. I 50 colpi vincenti non sono stati sufficienti a battere il tedesco in stato di grazia, che ora affronterà ai quarti Carlos Alcaraz (numero 1 al mondo) che ha battuto in 3 set Matteo Arnaldi.

Us Open, Sinner battuto da Zverev al quinto set
L’abbraccio tra Alexander Zverev e Jannik Sinner (Getty Images).

 

Sinner e Zverev si erano scontrati agli Us Open già due anni fa. Anche nel 2021, il tedesco con alle spalle quattro tornei vinti più le Finals di Torino e la medaglia d’oro olimpica a Tokyo, si impose in tre set contro il campione azzurro.

Lazzerini saluta Ita con una mail autoreferenziale e piena di mancanze

Lettera43 è venuta in possesso dell’ultima mail che l’ex amministratore delegato di Ita Airways, Fabio Lazzerini, allontanato in modo deciso dal ministero dell’Economia a fronte di numerose anomalie nella sua gestione, ha inviato ai dipendenti per salutarli e raccontare una realtà che nella sostanza non trova conferma. Si tratta di una comunicazione caratterizzata da picchi di personalismo particolarmente evidenti e discutibili come, per esempio, la presenza di link a un’intervista organizzata, di quel tipo che spesso vengono effettuate sotto compenso o cambio merce, da società di consulenza che in questo caso non risulterebbe neanche iscritta all’albo fornitori di Ita Airways. L’ennesima anomalia di tante già riportate. Di certo in una lettera di commiato si tende a gonfiare i traguardi raggiunti e nessuno elenca i propri insuccessi… però c’è un limite a tutto.

Com’è nata l’idea di Ita? Niente citazioni per Mef e Palazzo Chigi 

Ma andiamo con ordine: Lazzerini esordisce raccontando della nascita dell’idea di Ita, dandosi meriti personali che la storia non certifica, dimenticandosi totalmente di citare il Mef e Palazzo Chigi che ebbero l’idea di procedere in tal senso. E dimenticando che dopo mesi in cui il governo e il Tesoro gli chiedevano il piano industriale da sottoporre alla Commissione europea, sono dovuti intervenire direttamente per ottenerlo perché dall’ex ad Lazzerini non arrivava nulla di concreto.

Lazzerini saluta Ita con una mail autoreferenziale e piena di mancanze
L’inizio della mail di Lazzerini.

Il vero metro di giudizio è il mercato: altro che super risultati…

Non poteva mancare la solita frase che ha utilizzato sempre, anche su giornali blasonati, ossia «risultati superiori al budget», cioè qualcosa che nessuno ha mai visto, che il consiglio di amministrazione non ha ratificato, e soprattutto non fa alcun riferimento al mercato, vero metro di giudizio. Le altre compagnie continuano a guadagnare soldi, passeggeri e quote di mercato a discapito della piccola Ita che perde ancora denaro, come lui stesso ha dichiarato nella sua ultima intervista pubblica, e ad avere clienti insoddisfatti. I confronti si fanno con il mercato, non con dati autoreferenziali.

Quelle assodue frequentazioni dei Palazzi romani

L’ex ad prosegue sottolineando la differenza tra Ita e i settori industriali produttivi del nostro Paese. Un paragone strano considerando che non ha mai lavorato in questi ambiti e non li conosce. E forse proprio per questo si dimentica di sottolineare che questi settori, di cui Ita dovrebbe fare parte, tendono a produrre benessere e non perdite. Probabilmente l’aver passato molto tempo nei Palazzi a tessere le sue relazioni  gli ha dato un’ottica superficiale, o forse questa distorsione è semplicemente voluta. Fatto sta che i dati hanno certificato la mancanza di quel turnover economico che la sua gestione avrebbe dovuto garantire.

Passivo di 153 milioni maturato nell’arco del primo semestre 2023

Nel primo trimestre del 2023 Ita ha chiuso con un Ebitda in passivo di circa 151 milioni, che nell’arco del primo semestre è salito a 153 milioni. Quindi sotto la sua gestione Ita ha continuato a perdere 2 milioni al giorno laddove tutte le altre compagnie aeree hanno fatto risultati record. Un periodo in cui il costo del carburante è sceso del 40 per cento e le tariffe aeree sono aumentate a dismisura.

Lazzerini saluta Ita con una mail autoreferenziale e piena di mancanze
L’ex ad di Ita Fabio Lazzerini (Imagoeconomica).

Piano industriale 2022 rinnegato, ma avrebbe portato utili

All’interno della compagnia sono sempre più frequenti gli scambi di documenti dove è presente il piano industriale predisposto nel 2022 dalla gestione precedente a quella di Lazzerini, che in realtà avrebbe portato degli utili elevati, garantendo a Ita risultati che non si vedevano da anni. Ma l’ad ha preferito cestinarlo.

Il caso di Tokyo, i call center, le recensioni: un flop commerciale

Anche da un punto di vista commerciale le cose non sono andate bene: i clienti sono fortemente scontenti della compagnia, le recensioni su tutti i siti internet sono molto severe, basta semplicemente andare su Google. Quella “centralità del cliente” di cui Lazzerini si vanta è molto molto lontana anche dalla striminzita sufficienza. Si pensi al recente caso del volo di Tokyo che ha bloccato a terra centinaia di passeggeri senza alcun servizio; oppure al call center che ha tempi di attesa biblici, quando ci si riesce a collegare; o al sito internet dove ancora si fa fatica a cambiare il biglietto aereo e ad avere tutte le funzionalità necessarie. Quindi bisogna chiamare sempre il call center che è un terno a lotto… Altro punto di cui Lazzerini si autoincensa è l’omogeneizzazione della flotta, quando questa sappiamo bene è stata fortemente contrastata per potere applicare quelle che erano le vecchie pratiche Alitalia di cui ne è stato direttore generale. Anche qui, dunque, una realtà diversa dal racconto.

Lazzerini saluta Ita con una mail autoreferenziale e piena di mancanze
Un aereo di Ita (Imagoeconomica).

Proprio lui parla di senso etico: e le indagini interne sulla sua gestione?

Probabilmente il punto più discutibile Lazzerini lo raggiunge quando parla di senso etico, dimenticandosi di citare le indagini interne che si stanno svolgendo, l’aver alimentato una situazione insostenibile tra i dipendenti. Per non dire di tutti coloro che sono fuori da Ita, gestita in modo autonomo contro il volere del cda. E ancora l’imbarazzante caso Tie, gli omaggi dei biglietti aerei fatti in stile Alitalia, e l’assegnazione del bonus a fronte di risultati fortemente in perdita. Tutte notizie che questo giornale ha raccontato e che hanno spinto l’azionista ad accompagnarlo alla porta.

I fedelissimi e due dimenticanze: Limosani e Galasso

La lettera si conclude con un endorsement ai suoi fedelissimi: i nomi che sono presenti sono tutti coloro che in questi mesi lo avrebbero assecondato e gli avrebbero permesso la negativa gestione  di cui abbiamo raccontato. Si potrebbe scrivere molto su ciascuno di loro – le informazioni sono in mano a molti -, ma quello che fa più rumore e non aver citato la sua fedelissima, Emiliana Limosani, e il suo capo del personale, Domenico Galasso. Forse ha pensato che non citandoli era un modo per preservarli, ma a volte il silenzio fa più rumore della voce.

Lazzerini saluta Ita con una mail autoreferenziale e piena di mancanze
Emiliana Limosani (Imagoeconomica).

Non si tocca mai il vero nodo: quello della privatizzazione

Inoltre, nella lettera non si parla mai della privatizzazione, e neanche nei recenti articoli di cui si è fatto autonomamente portavoce ha mai trattato questo argomento. Manca proprio quello che è il vero nodo della questione, Ita o Alitalia che sia. Non è casuale, soprattutto in una mail lunga e autoreferenziale come quella che ha scritto. Oramai a tutti sono note le motivazioni. Un ulteriore conferma che il suo allontanamento, probabilmente tardivo, era un passo necessario per provare a dare un futuro alla compagnia.

Lazzerini saluta Ita con una mail autoreferenziale e piena di mancanze
La fine della mail di Lazzerini.

Pallavolo: Egonu dice no all’Azzurro, niente preolimpico

Dopo la delusione dell’Europeo, la nazionale femminile di pallavolo si appresta a ritrovarsi per il torneo preolimpico e nel gruppo delle convocate dal Ct Davide Mazzanti non c’è Paola Egonu. Si tratta, spiega la federazione, «di una scelta concordata» con il tecnico e il presidente federale sulla volontà della Egonu. «L’atleta, pur ribadendo il proprio attaccamento alla maglia azzurra, ha concordato con il ct e il presidente Manfredi di non partecipare al torneo preolimpico per prendersi un periodo di riposo».

Quindici atlete convocate

Concluso l’Europeo di pallavolo 2023, la nazionale italiana femminile si ritroverà il 9 settembre a Cavalese per preparare il torneo di qualificazione olimpica in programma a Lodz (Polonia) dal 16 al 24 settembre. Per il collegiale in Val di Fiemme Mazzanti ha convocato quindici atlete, da questo gruppo saranno scelte le quattordici che disputeranno il torneo preolimpico.

Questo l’elenco delle convocate:

– Palleggiatrici: Alessia Orro, Francesca Bosio;
– schiacciatrici: Myriam Sylla (C), Elena Pietrini, Loveth Omoruyi, Alice Degradi, Francesca Villani;
– opposti: Sylvia Nwakalor, Ekaterina Antropova.
– Centrali: Marina Lubian, Anna Danesi, Federica Squarcini, Linda Nwakalor;
– liberi: Eleonora Fersino, Beatrice Parrocchiale.

Basket: il serbo Simanic operato d’urgenza, perde un rene

Il cestista serbo 25enne Borisa Simanic è stato operato d’urgenza per la rimozione di un rene, dopo essersi infortunato durante la Coppa del mondo di basket in corso in Asia. Simanic era stato portato in un ospedale della capitale filippina Manila dopo essere stato colpito con una gomitata da Nuni Omot del Sud Sudan in una partita della fase a gironi il 30 agosto.

Il medico: «il decorso postoperatorio procederà senza intoppi»

Le complicazioni derivanti da una prima operazione hanno costretto Simanic a subire un ulteriore intervento chirurgico il 3 settembre, quando uno dei suoi reni è stato rimosso. Il medico della squadra serba Dragan Radovanovic ha detto di aspettarsi che «il decorso postoperatorio procederà senza intoppi».

 

Powered by WordPress and MasterTemplate