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L’assist involontario di Amato a Renzi, la concorrenza della nuova Cinecittà greca e le altre pillole della giornata
Alla fine Giuliano Amato ha aiutato Matteo Renzi. Come è possibile? Attaccando i francesi e in particolare chiedendo la verità al presidente Emmanuel Macron sulla strage del Dc9 di Ustica, l’ex dottor Sottile è riuscito a ricreare un asse formidabile, solidissimo, tra Renzi e i cugini francesi. Più veloce della luce, Matteo si è mostrato pronto a correre le elezioni europee facendosi vedere con alle spalle il simbolo di Renew Europe, quello di Macron. E infatti ecco la dichiarazione entusiastica di Sandro Gozi, l’italiano eletto all’Europarlamento con i voti francesi nel partito del capo dell’Eliseo: «L’annuncio da parte di Renzi di un suo impegno diretto alle prossime elezioni europee è una buona notizia per tutti coloro che si riconoscono nelle forze democratiche, liberali e riformatrici, in Italia e in Europa». Senza dimenticare che Renzi la conferenza ha voluto farla a Milano, dove era in corso il forum italo-saudita: «Non parlo di Paesi arabi, pare oggi ci sia qui un importante summit, molto interessante», ha detto Renzi durante la conferenza, divagando con tono sornione. Mancava solo un bel “ciaone” al compagno Amato…

La Grecia si fa la sua Cinecittà
«Spezzeremo le reni alla Grecia», diceva Benito Mussolini. Ora, in qualità di presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni ha incontrato ad Atene il primo ministro della Repubblica ellenica Kyriakos M?tsotak?s. Ma i greci ci stanno preparando uno scherzo niente male, in tema di cinema: a Salonicco stanno lavorando per realizzare quella che già viene definita come “la Hollywood greca”, una struttura ultramoderna pronta a “fare le scarpe” a Cinecittà. Dietro c’è Millennium Media, con protagonisti gli imprenditori Yannis Kalafatis e Yariv Lerner: pare siano già interessati al progetto gruppi quali Netflix, Disney e Paramount. Anche qualche produttore italiano sta guardando con favore l’iniziativa, per girare film e serie. Per Nicola Maccanico, che domina Cinecittà, si annunciano tempi difficili. E pure per il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.
Boschi, Matrimoni e altre follie
C’era Giulio Berruti nella serie televisiva Matrimoni e altre follie, andata in onda su Mediaset nell’ormai lontano 2016. Ora che molti parlano delle nozze dell’attore con Maria Elena Boschi, alcuni hanno cercato quelle puntate dove apparivano anche Chiara Francini e Adriano Panatta (che interpretava se stesso). Berruti era Rocco Borgia in arte Ruspoli: era un «astro nascente di un programma di cucina intitolato Un amore di cuoco, incubo di mariti e fidanzati perché sogno delle loro rispettive mogli e fidanzate». La serie di Canale 5 era formata da 24 episodi da 50 minuti, trasmessi in 12 prime serate prodotta da Aurora Tv e diretta da Laura Muscardin.

Tommasi va da Mazzi
Tocatì patrimonio dell’Unesco, il sogno si avvera. Martedì 5 settembre, al ministero della Cultura, si svolge la cerimonia di consegna delle pergamene per l’avvenuta iscrizione nel Registro del patrimonio culturale immateriale Unesco del «Tocatì, programma condiviso per la salvaguardia degli sport e giochi tradizionali». Grazie a questa scusa il sindaco di Verona Damiano Tommasi scenderà a Roma e incontrerà il sottosegretario Gianmarco Mazzi che vanta la delega Unesco: alla fine però parleranno dell’Arena.