Il prezzo della benzina resta sostanzialmente stabile sulla rete autostradale, sempre oltre i 2 euro al litro. Secondo l’aggiornamento quotidiano del ministero delle Imprese e del made in Italy, il prezzo medio della verde in modalità self è a 2,019 euro al litro (2,018 euro martedì 22 agosto, ma allo stesso livello di lunedì scorso).
Il prezzo più elevato in Basilicata, il meno caro nelle Marche
Il gasolio sempre self in autostrada resta a un prezzo medio di 1,932 euro (come ieri ma con un ritocco rispetto a 1,930 euro di lunedì). Stabili anche il gpl servito a 0,842 euro e il metano servito a 1,527 euro. Tra le regioni, la benzina più cara in modalità self è ancora in Basilicata a 1,971 euro al litro mentre costa meno nelle Marche a 1,925 euro. Tocca 1,984 euro al litro la verde nella provincia di Bolzano. Mentre in Valle d’Aosta il prezzo medio del gasolio al self service è più alto a 1,874 euro al litro, contro 1,823 euro nelle Marche; al top a 1,890 euro al litro nella provincia di Bolzano.
Prezzi benzina, controlli Gdf (Ansa).
Prezzi della benzina, la Guardia di finanza controlla i distributori
Dopo tutti i rincari dei carburanti nelle scorse settimane, sono stati 35 i distributori stradali di carburanti controllati dalla Guardia di Finanzanell’area metropolitana di Bari, nell’ambito di una serie di interventi volti ad assicurare la trasparenza dei prezzi praticati al consumo.
Dai controlli sono emerse varie violazioni che hanno riguardato principalmente la mancata esposizione dei prezzi e/o difformità di quelli praticati rispetto a quelli indicati ovvero l’inosservanza degli obblighi di comunicazione all’Osservaprezzi Carburanti, istituito presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Si legge in una nota della Gdf, che i servizi effettuati, in un periodo caratterizzato da intensi spostamenti dovuti alle vacanze estive, «testimoniano, ancora una volta l’impegno profuso delle Fiamme Gialle a tutela dei consumatori». Le attività nello specifico settore, tuttora in corso, continueranno anche nelle prossime settimane, impegnando i Reparti della Guarda di Finanza della provincia nella verifica del rispetto dei presidi normativi previsti nel settore dei combustibili per autotrazione.
Anche a Taranto la Gdf, nelle prime tre settimane del mese, ha effettuato controlli finalizzati a verificare la corrispondenza dei prezzi alla pompa, rispetto ai cartelli esposti, dei carburanti per ogni modalità di erogazione (self service e servito) e l’esposizione del prezzo medio regionale. In questo caso sono stati interessati 13 distributori stradali dell’intera provincia tarantina e sono state accertate diverse violazioni.
Tra i tanti omaggi social del mondo dello spettacolo arrivati per Toto Cutugno, morto martedì 22 agosto a Milano, c’è stato spazio anche per quello di Adriano Celentano, collega e amico storico del cantautore, che ha raccontato una storia rimasta fino a oggi inedita.
Adriano Celentano avrebbe potuto cantare L’Italiano di Toto Cutugno, ma declinò l’offerta
Per quanto la sua discografia sia molto ricca (in vita, Cutugno ha pubblicato un totale di 17 album da solista) gran parte del pubblico mainstream associa il nome del cantante soprattutto a L’Italiano, pezzo incluso nel suo quarto disco omonimo presentato in gara al Festival di Sanremo del 1983 (dove si classificò quinto). L’Italiano, che parla dei vizi e delle virtù degli abitanti del nostro Paese, si è trasformato in breve tempo in un pezzo iconico della carriera di Toto Cutugno, riuscendo a valicare i confini italiani diventando un grande successo anche all’estero e venendo tradotto in diverse lingue. Ebbene, sembra che in un primo momento il pezzo in questione fosse stato offerto da Toto Cutugno proprio al “Molleggiato”, che però rifiutò l’offerta. Ricordando Cutugno, Celentano ha così raccontato su Instagram: «Ciao Toto!… ricordo che eravamo in macchina… una cinquecento credo, e tu insistevi perché io incidessi L’Italiano. Una superbomba appena ultimata la notte prima che ci vedessimo. “Non ho dormito tutta la notte”, mi dicesti, “pensando al successo che faremo, tu come interprete, e io come autore”, il brano era davvero forte! Ma ciò che più di tutto mi frenava era proprio la frase più importante, “Io sono un italiano vero”. Una frase oltretutto insostituibile, in quanto è proprio su questa che si regge l’intera impalcatura di quella grande opera».
Toto Cutugno (Getty).
Il momento del pentimento: la «ca**ata» di Adriano Celentano
Celentano ha proseguito così il suo racconto su Instagram spiegando più nel dettaglio perché non si è sentito adatto per interpretare un pezzo simile. Una scelta, questa, di cui si sarebbe però presto pentito. A proposito Celentano ha quindi raccontato: «E io sentirmi pronunciare: “Sono un italiano vero” mi sembrava di volermi innalzare. Lui non credeva alle sue orecchie: “ma non capisci che è proprio questo il punto, io l’ho scritta pensando a te, perché tu sei davvero un italiano vero”. “Si lo so”, gli dissi io, “però non mi va di dirlo io…”. Non sempre ma a volte la troppa scrupolosità si può trasformare in una ca**ata mondiale. Però nonostante tu l’abbia cantata come l’avrei cantata io, oggi, se la dovessi ricantare la canterei esattamente come l’hai cantata tu! Eri e rimarrai, un grande indimenticabile! Ti voglio bene. Adriano».
James Blunt e la sua band suoneranno in Italia in un’unica data al Mediolanum Forum di Milano sabato 2 marzo 2024, in occasione del Who We Used To Be Tour per l’uscita dell’omonimo album, previsto per il 27 ottobre. È il primo album in studio dell’artista da Once Upon A Mind del 2019. I biglietti saranno disponibili in prevendita per gli utenti My Live Nation dalle 10:00 di martedì 29 agosto.
Blunt: «Non vedo l’ora di lanciarmi su di voi nell’arena»
Per accedere alla presale basta registrarsi gratuitamente su www.livenation.it. La vendita generale dei biglietti sarà aperta dalle 10 di venerdì 1 settembre su www.ticketmaster.it, www.ticketone.it e www.vivaticket.com. «Non riesco a trovare le parole per dire quanto sono felice di tornare in tour nel 2024» ha detto James Blunt. «Il mio nuovo album è stato incredibilmente divertente da scrivere e da registrare, e alcuni nuovi pezzi riusciranno senza dubbio a farvi tornare a ballare. Non vedo l’ora di lanciarmi su di voi nell’arena più vicina a voi».
Parigi, dal primo settembre, diventerà la prima capitale europea a vietare totalmente i monopattini pubblici. È infatti in corso la rimozione di 15 mila mezzi in libero accesso. I media locali hanno riportato che l’operazione si svolge «con dolore», in quanto oltre 100 posti di lavoro sono minacciati. Si tratta tuttavia di un intervento già previsto, in quanto conseguente al risultato del referendum cittadino che lo scorso 2 aprile ha decretato la fine dei monopattini. Il Comune di Parigi aveva apertamente incoraggiato gli elettori a dismettere il servizio a causa dell’aumento degli incidenti del 189 per cento dal 2019.
La fin de la #trottinette partagée: Paris aura besoin des loueurs de vélo en libre-service pour transporter les visiteurs des #JO2024.
L'urgence: une gouvernance efficace avec les trois opérateurs de vélos partagés et d'autres grands loueurs de vélo.https://t.co/jiLoi2d9Ci
Quasi il 90 per cento degli elettori è favorevole al divieto
Ad aprile, per la votazione consultiva organizzata dal municipio, quasi il 90 per cento degli elettori che si sono recati ai seggi elettorali – in rappresentanza del 7 per cento degli iscritti a causa del forte astensionismo – hanno votato a favore del divieto. Anne Hidalgo, sindaco socialista di Parigi, ha poi attuato l’esito della votazione. I tre operatori Dott, Lime e Tier Mobility hanno tempo fino al termine ultimo del 31 agosto per liberare la capitale francese dai monopattini. I mezzi verranno trasferiti a Bordeaux, Lille, Berlino, Londra, Tel Aviv, Copenaghen e nel Belgio.
Ignoti hanno imbrattato con scritte le colonne del Corridoio Vasariano a Firenze. Nella mattina di mercoledì 23 agosto sono apparse sulle colonne del corridoio delle scritte dipinte con vernice spray nera.
Avviata un’indagine della polizia municipale per individuare i vandali
Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha commentato così l’accaduto sulla sua pagina Facebook: «Stamattina ci siamo svegliati con questo vergognoso gesto vandalico, abbiamo immediatamente avviato un’indagine con la polizia municipale. Useremo tutte le telecamere e gli strumenti disponibili per individuare questi individui spregevoli per punirli adeguatamente. Abbiamo avvisato la Soprintendenza e parlato con la direzione degli Uffizi che ringraziamo perché ci hanno assicurato che interverranno tempestivamente per la rimozione e la pulizia. Chi danneggia il patrimonio culturale commette un reato gravissimo».
Colonne del Corridoio Vasariano imbrattate (Ansa).
Il direttore degli Uffizi: «Negli Usa previsto il carcere fino a 5 anni»
Il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt, ha commentato l’atto vandalico avvenuto così: «Condanno senza mezzi termini l’imbrattamento dei pilastri del Corridoio Vasariano avvenuto ieri notte. Dalla scoperta del detestabile atto all’alba, i carabinieri sono al lavoro ad analizzare le videoregistrazioni e a seguire i vari indizi collegati. Chiaramente non si tratta del ghiribizzo di un ubriaco ma di un atto premeditato, e ricordo che per casi di questo genere negli Stati Uniti è previsto il carcere fino a cinque anni. Basta con le punizioni simboliche e con attenuanti fantasiose! Qui ci vuole il pugno duro della legge!»
Un aereo appena decollato dall’aeroporto di Olbia e diretto a Roma Fiumicino, è stato costretto a tornare in Sardegna a causa di due bimbi troppo vivaci e della madre che, anziché calmarli, avrebbe litigato con l’assistente di volo. È accaduto, secondo quanto riportato da La Nuova Sardegna, lunedì pomeriggio sul volo Olbia-Roma di Volotea.
La lite tra la hostess e una turista sudamericana per i figli indisciplinati
Protagonista una turista sudamericana che aveva trascorso la vacanza in Gallura e i suoi due bambini di due e quattro anni. L’aereo sarebbe dovuto partire intorno alle 17, ma ha subito due ore di ritardo. I passeggeri, già stanchi per l’attesa, sono saliti a bordo e tra questi la mamma con i due bimbi. Già durante il decollo si sarebbero registrati i primi problemi: i minori, secondo quanto riportato dal quotidiano, erano agitati e non volevano sedersi e allacciare le cinture.
Una hostess si è avvicinata alla donna e avrebbe cercato di spiegarle che doveva convincere i bimbi a rispettare le regole di sicurezza. Sarebbe scoppiata una discussione. Secondo una versione che la polizia di frontiera sta verificando, la viaggiatrice avrebbe lanciato il telefono contro l’assistente di volo anche se lei sostiene che le sarebbe solo caduto. L’aereo era già in volo da una ventina di minuti. La hostess ha raccontato quanto era appena accaduto al comandante che ha deciso di fare rientro in aeroporto a Olbia. Ad attendere la turista c’erano gli agenti della polizia di frontiera che si stanno occupando del caso. La viaggiatrice, che ha respinto tutte le accuse, adesso rischia delle sanzioni.
La Nasa recluta gli influencer per coprire in diretta sui social il lancio di una nuova missione spaziale. Fino a 35 creator digitali, infatti, il prossimo 5 ottobre potranno assistere dal vivo al decollo di Psyche, la navicella che volerà fino a un asteroide fra Marte e Giove per analizzarne la composizione metallica. La registrazione è aperta a tutti gli appassionati di spazio che condividono sui profili personali Instagram, TikTok o YouTube video o articoli di natura scientifica. È possibile registrarsi sul sito ufficiale della Nasa o tramite l’account di Twitter (X) Nasa Social fino a lunedì 28 agosto. Possono partecipare i maggiorenni di tutto il mondo e non ci sono requisiti minimi di follower o interazioni. In parallelo, l’agenzia spaziale americana ha diramato i nomi dei geologi che parteciperanno al progetto Artemis 3 che mira a riportare l’uomo sulla Luna.
Un modello in scala della navicella Psyche della Nasa (Getty Images).
Nasa, i dettagli della missione Psyche e del progetto per gli influencer
I 35 fortunati influencer selezionati dalla Nasa avranno il privilegio di entrare nel Kennedy Space Center in Florida. Da qui il 5 ottobre partirà, grazie a un razzo SpaceX Falcon Heavy, la missione Psyche che punta a un omonimo asteroide che orbita fra Marte e Giove. È composto esclusivamente di metallo, così come il nucleo della Terra, irraggiungibile però in quanto troppo in profondità sotto la crosta e mantelli rocciosi. Sarà dunque come «aprire una finestra sulla formazione dei pianeti», ha spiegato la Nasa, parlando di «un’occasione unica per vedere un mondo ancora inesplorato». Al momento, la missione Psyche si trova nella quarta di sei fasi totali, in cui la squadra sta lavorando per assemblare e testare strumenti e veicoli.
Metalheads, digital creators, and people who just rock: Apply by Monday, Aug. 28, for a chance to snap photos and video at @NASAKennedy of the launch of our #MissionToPsyche, set to lift off on a @SpaceX Falcon Heavy rocket on Oct. 5. https://t.co/YXgMRWknuw
Gli influencer, oltre ad assistere al lancio, avranno accesso a diverse strutture del Kennedy Space Center per una visita con gli esperti. Incontreranno astrofisici e astronauti della Nasa, con cui interagiranno al fine di comprendere dettagli sulla missione attuale e su quelle future. In parallelo, dovranno creare contenuti da pubblicare sui social, dalle stories ai post, utilizzando gli hashtag #NasaSocial e #MissiontoPsyche. Sebbene non siano presenti requisiti minimi di partecipazione, a differenza di quanto fatto di recente dalla Bbc, il programma è riservato a coloro che vantano un corposo seguito online. La Nasa ha spiegato che potranno registrarsi gli influencer che «producono regolarmente contenuti» e «hanno il potenziale per raggiungere un’ampia fetta di pubblico». Fondamentale infatti avere un database di pubblicazioni vasto e dettagliato, con attenzione alla qualità e alla precisione. In caso di annullamento del lancio di Psyche, nessuna paura: si potrà accedere anche nella nuova data.
Non solo Psyche, è ufficiale il team di geologi per il ritorno sulla Luna
La Nasa ha anche diramato i nomi dei geologi che lavoreranno per il progetto Artemis 3, che mira al ritorno sulla Luna dell’uomo dopo oltre 50 anni. «È un importante passo per ottimizzare la missione», ha spiegato in una nota ufficiale il dottor Joel Kearns della Nasa. «Stiamo assicurando un futuro alla ricerca». Sotto la guida di Brett Denevi, fisico della John Hopkins University, 11 scienziati pianificheranno le attività che gli astronauti effettueranno sulla Luna. Dovranno programmare le passeggiate sulla superficie, la raccolta dei campioni e la selezione delle immagini. «Analizzeranno per primi le rocce del polo Sud», ha sottolineato la Nasa. «Scopriremo nuove importanti informazioni sulla formazione del nostro Sistema solare». Nel team figurano geologi di Londra e Manchester, ma anche El Paso e New Jersey.
The future astronauts of the @NASAArtemis III mission to the Moon will perform geology tasks designed by a newly-announced team of 12 lunar scientists led by @JHUAPL: https://t.co/G7RzgUkoUy
The team will plan moonwalk activities including sampling, imagery, and taking… pic.twitter.com/I7UFiXUZj9
L’Ucraina potrebbe scomparire come Stato in seguito al conflitto in corso: lo ha scritto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, in un articolo pubblicato sul sito web aif.ru in occasione del quindicesimo anniversario dell’invasione dell’Ossezia del Sud da parte della Georgia e della Russia. Secondo quanto ha riportato l’agenzia di stampa Tass, Medvedev ha detto: «È già chiaro come andrà a finire, Kyiv subirà una vergognosa sconfitta, proprio come gli aggressori georgiani. Lo Stato ucraino, che è stato creato artificialmente sulle rovine dell’Unione sovietica, scomparirà probabilmente dalla mappa politica del mondo».
Dmitry Medvedev, il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, e Vladimir Putin, presidente della Russia.
Medvedev: «Siamo stati costretti a lanciare un’operazione militare»
Nello stesso articolo, Medvedev ha sostenuto che Mosca è stata costretta a lanciare la sua «operazione militare» contro l’Ucraina per prevenire un’aggressione da parte dell’Occidente e delle autorità di Kyiv: «È noto il modo in cui l’Occidente e le sue marionette di Kiev hanno agito nella situazione del Donbass. È stata la stessa ipocrisia, gli stessi trucchi e la stessa agenda nascosta. I preparativi stavano gradualmente procedendo su tutti i binari possibili per un atto di aggressione su larga scala contro la Russia. Le cose stavano seguendo lo schema che era stato messo in atto in un Paese montuoso e leggermente più caldo del Caucaso 15 anni prima». Il riferimento di Medvedev è alla Georgia e all’Ossezia del Sud.
Medvedev: «Solo con la forza si è evitato un esito fatale»
L’ex presidente russo ha poi sottolineato che per quanto riguarda la situazione in Ucraina «solo con la forza si è evitato un esito fatale, perché i colloqui avevano perso ogni significato». E alla luce della mancanza di garanzie, ha aggiunto: «Il nostro nemico non si sarebbe unito al blocco militare, già eccessivamente sviluppato, abbiamo chiarito la nostra posizione. Abbiamo dovuto lanciare un’operazione militare. C’è un’enorme differenza tra la fiducia nei propri partner e l’ingenuità. Non sono riusciti a prenderci in giro».
Il caldo intenso ha i giorni contati. Temperature oltre la media del periodo e afa proseguiranno fino a domenica 27 agosto, poi un ciclone, che si attiverà sulle Isole Britanniche, farà crollare le temperature a partire dal Nord Italia portando forti temporali e grandine con chicchi di grosse dimensioni. È quanto annuncia Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, sottolineando che l’apice della canicola potrebbe far cadere anche qualche record di temperatura massima per il periodo su alcune città.
A Firenze si registrano 40°C, a Grosseto 39°C; a Ferrara, Roma, Napoli e Viterbo 38°C; ad Aosta, Bolzano, Milano, Torino e Verona 37°C e a Bergamo, Bologna, Foggia e Padova 36°C; qualche grado in meno invece al Sud. Oltre al caldo diurno si dovranno fare i conti con le notti tropicali, ovvero con valori che poco prima dell’alba non scenderanno sotto i 22-23°C su gran parte delle città. Da domenica l’anticiclone proveniente dall’Africa perderà improvvisamente forza e l’ingresso e lo scontro con l’aria più fresca del ciclone dal Nord Europa creerà le condizioni ideali per lo sviluppo e lo scoppio di violenti temporali e grandinate.
Le piogge dalle Alpi scenderanno a macchia di leopardo verso le pianure di Piemonte e Lombardia per poi portarsi verso sera e notte anche su quelle del Nordest. Le temperature potrebbero perdere, rispetto a questi giorni, anche 12-15°C. Infine, con l’inizio della prossima settimana, l’aria fresca con annessi temporali raggiungerà anche il Centro Italia mentre il Sud rimarrà ancora in attesa. La situazione nel dettaglio:
Mercoledì 23. Al nord: tutto sole, caldo intenso e qualche
temporale sulle Dolomiti. Al centro: sole e caldo rovente. Al
sud: soleggiato.
Giovedì 24. Al nord: caldissimo, afoso e isolati temporali sui
confini del Piemonte. Al centro: fino a 39°C in Toscana, sole
dappertutto. Al sud: sole e caldo.
Venerdì 25. Al nord: tanto sole, tanto caldo. Al centro: sole
ovunque, caldo insistente. Al sud: soleggiato.
Circa 100 mila persone sono state evacuate dai villaggi allagati nella provincia pakistana del Punjab dopo che domenica 20 agosto l’India ha sversato diverse migliaia di metri cubi d’acqua in un fiume che attraversa i due paesi, hanno riferito i funzionari dei servizi di soccorso. L’agenzia per la gestione dei disastri del Punjab ha avvertito che le piogge monsoniche previste potrebbero aggravare le inondazioni nei prossimi giorni.
#UPDATE Around 100,000 people have been evacuated from flooded villages in Pakistan's Punjab province, an emergency services representative says.
"We have rescued 100,000 people and transferred them to safer places," Farooq Ahmad, spokesman for the Punjab emergency services,… pic.twitter.com/2jqYqT8MZj
Inondazioni provocate dall’acqua in eccesso del Sutlej
«Abbiamo salvato 100.000 persone e le abbiamo trasferite in luoghi più sicuri», ha detto Farooq Ahmad, portavoce dei servizi di emergenza del Punjab. Il capo del governo del Punjab, Mohsin Naqvi, ha affermato che le piogge monsoniche hanno spinto le autorità indiane a rilasciare l’acqua in eccesso nel fiume Sutlej, provocando inondazioni a valle sul lato pakistano del confine. Il Pakistan sta ancora lottando per riprendersi dalle devastanti inondazioni che hanno colpito quasi un terzo del Paese nel 2022, colpendo più di 33 milioni di persone.
Flooding in the plains of the Punjab this year as the River Sutlej bursts its banks esp at the Sulemanki headworks. Entire villages have drowned, standing crops decimated and over 120000 evacuated to camps. Emergency for Okara and Lodhran goes on. #ClimateCrisis#Pakistanpic.twitter.com/4GNAJpls8v
Tre civili sono morti a causa di un attacco ucraino con un drone nella regione russa di Belgorod: lo ha scritto su Telegram, nella mattinata di mercoledì 23 agosto, il governatore della regione, Vyacheslav Gladkov. Le vittime si trovavano nella zona di una clinica nel villaggio di Lavy, nel distretto di Valuyskiy, ha precisato Gladkov.
«Le forze armate ucraine hanno sganciato un ordigno esplosivo da un drone mentre le persone si trovavano in strada» ha scritto il governatore aggiungendo che «due uomini sono morti sul posto per le ferite riportate. I medici hanno lottato fino all’ultimo per la vita di un’altra vittima, ma le sue ferite erano incompatibili con la vita».
A Ukrainian drone has killed three people in #Russia’s Belgorod Region, after dropping an explosive device on a recreational facility, Governor Vyacheslav Gladkov announced on social media. The attack took place on Wednesday morning in a village some 20km from the Ukrainian… pic.twitter.com/GoFvqgwqsF
La sua interpretazione in Oppenheimer sembra avergli già assicurato un posto da protagonista nella corsa agli Oscar, ma chi segue da tempo la carriera di Cillian Murphy sa che il successo ottenuto grazie al film diretto da Christopher Nolan è solo il più recente tassello di un percorso che ha sempre messo in evidenza il suo talento versatile.
I primi passi nella musica e la folgorazione col teatro
L’attore irlandese ha iniziato la sua carriera a teatro, dopo aver provato a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo grazie a una band musicale jazz-rock, Sons of Mr. Green Genes. Il passaggio alla recitazione non è però avvenuto a causa del flop del progetto: il gruppo aveva infatti ricevuto un’offerta, poi rifiutata a causa degli impegni scolastici e della cifra esigua che avrebbero guadagnato, che li avrebbe potuti portare a firmare un prestigioso contratto discografico. Cillian, durante dei fallimentari studi in legge all’Università di Cork, ha però successivamente trovato la sua vocazione nella recitazione, iniziando a ottenere piccoli ruoli in spettacoli teatrali.
Cillian Murphy a Cannes nel 2004 (Getty).
Disco pigs, a 20 anni e senza esperienze di rilievo
Il primo progetto importante è quindi arrivato nel 1996 quando, dopo un’audizione, ha ottenuto la parte di un teenager dal carattere complicata in Disco pigs di Edna Walsh. A soli 20 anni e privo di esperienze di rilievo, Murphy è riuscito a diventare protagonista dell’acclamato show grazie alla sua presenza scenica: Walsh ha infatti ricordato in varie interviste che durante il loro primo incontro aveva notato la sua capacità di risultare enigmatico e carismatico. Dopo il tour di Disco Pigs, andato in scena in varie parti del mondo tra cui anche Australia e Canada, Cillian ha ampliato le sue esperienze con progetti televisivi e cinematografici, come The Trench con l’allora talento emergente Daniel Craig.
Il successo internazionale nel 2002 grazie agli zombie
A regalargli il successo internazionale è stato però 28 giorni dopo, l’horror post-apocalittico firmato da Danny Boyle in cui ha interpretato Jim, un giovane che si risveglia da un coma e si ritrova alle prese con un mondo invaso dagli zombie. Dopo il film, uscito nelle sale nel 2002, Cillian non ha smesso di recitare a teatro, pur continuando a mietere consensi con le sue performance sugli schermi, tra ruoli da co-protagonista come quello in Intermission accanto a Colin Farrell, a brevi apparizioni in progetti di grande richiamo come Ritorno a Cold mountain o La ragazza con l’orecchino di perla.
La svolta grazie alla collaborazione con Christopher Nolan
Tra i pilastri della sua carriera e della sua vita personale c’è quindi la collaborazione con Christopher Nolan. Il regista, nel 2005, lo aveva persino considerato un possibile interprete di Bruce Wayne in Batman Begins, affidandogli poi la parte del Dottor Jonathan Crane, ossia lo Spaventapasseri, villain che si è ritagliato un posto nella classifica dei fan dedicata ai migliori cattivi negli adattamenti dei fumetti della DC. Murphy e Nolan hanno successivamente collaborato nuovamente nei due successivi progetti con al centro il Cavaliere Oscuro, e sul set di Inception e Dunkirk.
Christopher Nolan con Cillian Murphy (Getty).
Personaggi complessi e ricchi di sfumature, come la donna transgender
In attesa di ottenere una parte da assoluto protagonista in uno dei progetti del regista, Cillian ha però continuato a far parlare di sé mettendosi costantemente alla prova con personaggi complessi e ricchi di sfumature: dalla donna transgender in cerca della madre nel film Breakfast on Pluto, diretto da Neil Jordan, al giovane dottore Damien O’Donovan protagonista del film storico Il vento che accarezza l’erba di Ken Loach, vincitore della Palma d’oro, che ha avuto per lui una particolare importanza raccontando la guerra civile irlandese.
Cillian Murphy nell’interpretazione della donna transgender.
Pubblico e critica definitivamente conquistati con Peaky Blinders
Senza mai mettere in secondo piano la sua passione per il teatro, Cillian ha trovato il tempo anche per lavorare nuovamente sotto la guida di Boyle in occasione di Sunshine e l’attore ha recentemente rivelato che spera ancora di girare il sequel di 28 giorni dopo, ironizzando che potrebbe intitolarsi 28 anni dopo, considerando il tempo trascorso dalla prima volta che ha interpretato Jim. Prima dell’importante ruolo di Robert Oppenheimer, Cillian Murphy aveva già conquistato negli ultimi anni il pubblico e la critica in modo unanime grazie al ruolo di Thomas Shelby nella serie Peaky Blinders ideata da Steven Knight. La storia del leader della gang al centro della trama ha tenuto incollati agli schermi gli spettatori per ben sei stagioni e i fan stanno ora attendendo il film e gli altri progetti in fase di sviluppo per scoprire cosa accadrà all’ormai iconico personaggio.
Dieta rigida per interpretare lo scienziato Oppenheimer
Nonostante la grande amicizia e il rapporto di stima reciproca che li lega da anni, Cillian ha ammesso che è rimasto sorpreso quando Nolan gli ha offerto il ruolo da protagonista in Oppenheimer: «Ogni attore al mondo vuole lavorare con lui ed essere un protagonista. Non potrei pensare a un’altra parola oltre al fatto che si tratta di un sogno che diventa realtà. Sembra un cliché, ma è la verità. Ma non avevo idea del fatto che mi avrebbe chiamato, lo ha fatto a sorpresa e non sapevo il motivo. Poi ha detto: “Realizzerò questo film su Oppenheimer e vorrei che tu interpretassi Oppenheimer”. Si tratta di un grande shock, e molto piacevole, ma poi pensi “Okay, ho molto lavoro da fare”». Non solo l’attore ha così compiuto diverse ricerche per poter interpretare nel migliore dei modi lo scienziato, ma si è totalmente immerso nella sua performance, seguendo una dieta incredibilmente rigida per ottenere un fisico il più possibile simile a quello di Oppenheimer, e rimanendo costantemente concentrato, al punto da non socializzare con gli altri membri del cast nemmeno durante le pause delle riprese.
Cillian Murphy nei panni di Oppenheimer.
«Non ho mai assistito a un sacrificio più grande compiuto da un attore»
Matt Damon ha sottolineato: «Il suo cervello era semplicemente troppo pieno». Emily Blunt, interprete della moglie del protagonista, ha invece aggiunto che Cillian doveva fare i conti con l’incredibile pressione mentale e fisica, rendendo quindi totalmente comprensibile la sua assenza dalle cene di gruppo. A lodare l’interpretazione del collega è stato anche Robert Downey Jr che non ha usato mezzi termini nel dichiarare: «Non ho mai assistito a un sacrificio più grande compiuto da un attore protagonista nella mia carriera. Sapeva che sarebbe stata una vera impresa quando Chris l’ha chiamato, ma penso inoltre che abbia l’umiltà richiesta per sopravvivere all’interpretazione di un ruolo come questo».
Il cast di Oppenheimer col regista Nolan (Getty).
Nel futuro c’è ancora una volta un ritorno alle “origini”
Un’umiltà che ben si riflette nel modo in cui la star difende la propria vita privata, proteggendo la moglie Yvonne McGuinness e i due figli dall’attenzione mediatica. Dopo Oppenheimer, e la più che prevedibile nomination agli Oscar, nel futuro di Cillian Murphy c’è ancora una volta un ritorno alle “origini”: l’attore collaborerà con il regista Tim Mielants, con cui ha lavorato a Peaky Blinders, e con la sceneggiatrice Enda Walsh per realizzare il film Small Things Like These, in cui avrà la parte di un uomo che scopre un segreto che coinvolge la sua vita e il passato di un convento della sua città.
I Paesi del G20 continuano a investire cifre record di denaro pubblico nei combustibili fossili. Nonostante i numerosi colloqui per ridurre le emissioni e salvaguardare il pianeta. È quanto emerge da un nuovo studio dell’Istituto internazionale per lo sviluppo sostenibile (IISD), secondo cui le maggiori economie del mondo hanno stanziato circa 1,4 mila miliardi di euro soltanto nel 2022 per carbone, gas e petrolio. È oltre due volte quanto speso nel 2019, due anni prima degli accordi della Cop26 di Glasgow. «I governi hanno nelle loro mani il potere per invertire la rotta», ha spiegato Tara Laan, autrice principale dello studio. «È cruciale inserire all’ordine del giorno del forum di Nuova Delhi (a settembre, ndr.) l’analisi di tali sussidi».
The #G20 poured record levels of public money into #FossilFuels last year despite having promised to reduce it. Public money flowing into #coal, #oil & gas in 20 of the world’s biggest economies reached a record $1.4tn in 2022, according to the @IISD_newshttps://t.co/HhViDY4gLF
G20, i dettagli del denaro speso per finanziare l’industria dei combustibili fossili
Scendendo nel dettaglio, il rapporto dell’IISD ha sottolineato come circa mille miliardi siano stati spesi in sussidi per l’industria dei combustibili fossili. Si aggiungono poi 322 miliardi in investimenti da parte delle imprese statali e ulteriori 50 miliardi in prestiti delle istituzioni finanziarie pubbliche. Si tratta del 75 per cento degli interi sussidi per il settore energetico a livello globale. Come mai i Paesi del G20 continuano a stanziare così tanti soldi nonostante si siano impegnati a salvaguardare la salute del pianeta? Il rapporto dell’IISD ha provato a dare una spiegazione con l’aumento del costo della vita, soprattutto a seguito della pandemia da Covid-19 e della guerra in Ucraina, cui è seguita una seria crisi energetica mondiale.
Nel 2022 i Paesi del G20 hanno speso oltre mille miliardi per i combustibili fossili (Getty Images).
Il rapporto dell’IISD sui combustibili fossili nei Paesi del G20 ha anche proposto alcune misure per frenare quanto prima le emissioni. «I governi dovrebbero dare priorità alle riforme e alla transizione energetica», hanno sottolineato gli scienziati. «Occorre proteggere i più vulnerabili e migliorare la vita delle persone». Hanno anche suggerito una carbon tax più elevata, pari a 25-50 euro per tonnellata di gas serra, tramite cui potrebbero ricavare circa mille miliardi in appena un anno. L’IISD ha inoltre invitato i leader del G20 a porre fine ai sussidi entro il 2025 per i Paesi più ricchi ed entro fine secolo per tutti gli altri.
I primi allarmi già in alcuni studi del 2022
Il rapporto sui combustibili fossili nei Paesi del G20 giunge però a seguito di ulteriori studi precedenti. Già nel febbraio 2022, come ha ricordato il Guardian, l’Agenzia internazionale per l’energia aveva individuato un «segnale preoccupante per la transizione energetica». Nel giugno dello stesso anno, la Banca Mondiale aveva sottolineato una «sottovalutazione delle emissioni di gas serra da parte dei governi». Gli scienziati sottolineano infatti che l’inquinamento atmosferico uccide fino a 10 milioni di persone l’anno. Le tossine infatti possono danneggiare i polmoni e gli organi, causando danni permanenti e potenzialmente letali. È quanto sta avvenendo in Indonesia, a Giacarta, dove anche il presidente Widodo ha accusato problemi di natura respiratoria dovuti alle emissioni. Ingenti le ripercussioni sulla crisi climatica, con un sostanziale innalzamento delle temperature e l’aumento dei fenomeni estremi.
Il Drago di Vaia, l’opera d’arte realizzata da Marco Martalar sull’Alpe Cimbra utilizzando il legno di risulta della tempesta Vaia, è stato distrutto da un incendio nella tarda serata di martedì 22 agosto, poco prima delle 22. Le fiamme erano visibili da lontano.
Sul posto, in località Magrè di Lavarone, sono intervenuti subito i vigili del fuoco volontari della zona, ma l’opera era già avvolta dalle fiamme. Non si esclude la pista dolosa. L’opera, di circa sei metri di altezza per sette di lunghezza, era nota a livello nazionale. Nel 2021 aveva riscosso un ampio successo, registrando oltre mille visite nel primo fine settimana di apertura al pubblico.
La notte del 24 agosto del 2016 la terra tremò nel centro Italia. Un terremoto che causò la morte di 299 persone: 237 ad Amatrice, 51 ad Arquata (quasi tutte nella frazione di Pescara del Tronto) e 11 a Accumoli. Gli sfollati furono 41mila con un danno complessivo di 28 miliardi di euro. A sette anni da quel tragico evento la macchina della ricostruzione, non senza difficoltà e ritardi, sembra avere impresso un colpo sull’acceleratore. A dirlo sono i numeri che arrivano dalla struttura commissariale relativi al cratere del sisma.
Ricostruzione: erogati a luglio oltre 131 milioni di euro
Nel mese di luglio sono stati erogati da Cassa depositi e prestiti alle imprese che operano nella ricostruzione privata oltre 131 milioni di euro. Una cifra che rappresenta il valore più alto dall’avvio dell’operatività del sistema, nell’agosto 2017. Sempre in tema di erogazioni fondi nei primi sei mesi dell’anno si è registrata una crescita del 22 per cento, rispetto allo stesso periodo del 2022 con 611 milioni stanziati. «Il primo pensiero va alle vittime» – ha affermato Guido Castelli, commissario straordinario alla riparazione e alla ricostruzione sisma 2016 – «A loro e ai loro cari dobbiamo la ricostruzione di questi luoghi e la creazione delle condizioni che consentano all’Appennino centrale non solo di tornare alla normalità». Per il commissario «molto è stato fatto e si sta facendo ma sappiamo che non basta. Moltissimo resta ancora da fare. In questi anni abbiamo registrato troppe false partenze e alcune gravi criticità esterne che hanno ritardato la ricostruzione».
Nei primi sette mesi di mandato il commissario al Sisma ha adottato circa 600 decreti, per un valore di 461 milioni di euro. Complessivamente sono state presentate 28.855 richieste di contributo (su un totale di circa 50.000) di cui 17.478 hanno ottenuto un decreto di concessione, mentre sono complessivamente 14.211 i nuclei familiari che usufruiscono di una forma di assistenza abitativa: si tratta di oltre 30 mila cittadini. In generale, tutti i valori del 2023 (ad eccezione di gennaio) risultano essere superiori rispetto a quelli registrati negli anni precedenti. Già a febbraio 2023 l’importo erogato aveva superato la soglia dei 100 milioni di euro. Alla fine di luglio del 2023 sono state perfezionate erogazioni, rispetto all’inizio dell’operatività, per un importo complessivo pari a 3,2 miliardi di euro. Contro il rischio, infine, di infiltrazioni della criminalità organizzata il commissario ha siglato un nuovo protocollo con l’Anac con l’obiettivo di «alzare l’asticella» dei controlli preventivi e snellire le procedure «senza per questo perdere l’attenzione dedicata a legalità e trasparenza».
Prudenza. È il concetto su cui più insiste Giorgia Meloni quando affronta il tema della manovra, la sfida principale con cui il suo governo dovrà confrontarsi dopo l’estate. Un dossier, riporta l’Ansa, già aperto dalla premier, che in questo periodo di vacanza ha comunque già iniziato a lavorare, spiegano persone a lei vicine, chiedendo a tutti i ministeri dei report sulla loro azione. Per lei sono gli ultimi giorni di relax in Puglia, è attesa a Roma al più tardi sabato (ora vengono escluse appendici di vacanze all’isola d’Elba o alle Pontine), e poi lunedì si riunirà il Consiglio dei ministri.
Giorgia Meloni (Imagoeconomica).
Tassazione extraprofitti: entrata stimata di circa 3 milardi
Senza risorse non si potrà mettere a punto una manovra espansiva, è la constatazione che filtra dal vertice del governo. Anche in quest’ottica è stata varata a inizio agosto la misura della tassazione degli extraprofitti delle banche, da cui si stima un’entrata di circa 3 miliardi di euro. Altri interventi simili, sui settori industriali come quello della farmaceutica, non sono esclusi nei prossimi mesi. Da FI Erica Mazzetti punta sul «taglio alla spesa improduttiva e superflua, che si annida soprattutto nei sistemi statali». Meloni intanto predica prudenza responsabilità ai suoi ministri, l’atteggiamento con cui rivendica di aver finora mantenuto a bassi livelli lo spread (60 punti più basso di un anno fa) tra Btp e Bund decennali tedeschi. Un approccio, si ragiona in ambienti dell’esecutivo, consigliato anche dal rallentamento dell’economia della stessa Germania.
Un dipendente di Donald Trump incaricato del monitoraggio delle telecamere di sicurezza nella sua mansione di Mar-a-Lago, in Florida, ha ritrattato la sua testimonianza al gran giurì e implicato l’ex presidente insieme ad altre persone in ostruzione di giustizia. Secondo i media americani, l’uomo – descritto nelle carte in tribunale come «Trump Employee 4» – aveva inizialmente testimoniato di non essere al corrente di tentativi dell’ex presidente di cancellare i video di Mar-a-Lago. Dopo aver cambiato legale, però, ha ritrattato e descritto i presunti sforzi per cancellare le prove legate all’indagine sulle carte segrete a Mar-a-Lago, una di quelle per cui Trump è incriminato.
Rudolph Giuliani alla procura della contea di Fulton
L’ex sindaco di New York nonché ex legale di Donald Trump, Rudolph Giuliani, incontrerà le autorità della Georgia nelle prossime ore. Giuliani, infatti, si recherà negli uffici del procuratore della contea di Fulton ma non è chiaro se lo farà con un avvocato o meno. Lo riporta la Cnn. Giuliani è stato incriminato insieme a Donald Trump per i suoi tentativi di sovvertire il risultato delle elezioni del 2020 nello stato.
Serena Williams è diventa mamma per la seconda volta. L’ex tennista statunitense e il marito Alexis Ohanian hanno annunciato la nascita della loro seconda figlia, Adira River Ohanian. La 41enne ha pubblicato un video su TikTok che la mostra insieme alla piccola e alla prima figlia Olympia.
Welcome, Adira River Ohanian.
I'm grateful to report our house is teaming with love: a happy & healthy newborn girl and happy & healthy mama. Feeling grateful. @serenawilliams you've now given me another incomparable gift — you're the GMOAT. Thanks to all the amazing medical… pic.twitter.com/AUwvt8JprI
Il video postato da Serena Williams è stato accompagnato dalla frase «Benvenuto mio bellissimo angelo». Anche Ohanian ha confermato la notizia, rivelando il nome della figlia in un post pubblicato sui suoi social media scrivendo «Benvenuta, Adira River Ohanian».
«Ho battuto i supereroi. Mi sento un umano che batte gli eroi». Così Gianmarco Tamberi dopo la conquista dell’oro nel salto in alto ai Mondiali di Budapest.«È pazzesco, tutti i sacrifici sono ripagati. In queste manifestazioni so di poter dare il meglio», ha aggiunto. «Serviva 2.38 e 2.40, sono rimasto concentrato divertendomi. Il mio segreto è essere me stesso. Sapevo che il 2.36 era un match point. Mi sono caricato di tante responsabilità, non è stato facile separarmi da mio padre. Ho vinto una nuova sfida, è stato un percorso che mi dà energia. Dedico la medaglia a mio padre, con cui non parlo da un po».
??????? ????? ????????: ???????? ??? ?????!!!!!!
Impresa memorabile a Budapest: Gianmarco Tamberi trionfa ai Mondiali con 2,36 nel salto in alto e conquista l’unico oro che mancava alla sua sensazionale collezione
Il marchigiano entra definitivamente nella leggenda dello sport italiano, conquistando l’oro ai campionati del mondo in corso a Budapest. Quello iridato era l’unico titolo che gli mancava dopo le vittorie alle Olimpiadi, al Mondiale indoor e a due Europei. Il capitano della nazionale azzurra di atletica ha saltato 2,36 al primo tentativo, imponendosi così sullo statunitense JuVaughn Harrison che ci riesce soltanto alla seconda prova. Dietro di loro, con 2,33, il qatarino Mutaz Barshim: l’amico di Tamberi che con l’italiano aveva condiviso l’oro olimpico a Tokyo.
Huawei sta costruendo una rete segreta per i chip con una serie di fabbriche ombra in Cina con le quali potrebbe aggirare le sanzioni americane e alimentare le ambizioni tecnologiche del paese. Lo riporta l’agenzia Bloomberg citando la Semiconductor Industry Association.
A chip trade group is warning that Huawei is building a secret network of semiconductor plants in a bid to skirt US sanctions https://t.co/WoTOsKJET4
Secondo quanto diffuso, Huawei ha ricevuto 30 miliardi di dollari in fondi statali dal governo e dalla città di Shenzhen. Inoltre avrebbe acquistato due fabbriche esistenti e ne starebbe costruendo almeno altre tre. L’amministrazione Biden starebbe monitorano la situazione e sarebbe pronta a intervenire.