Daily Archives: 1 Agosto 2023

Mondiali di calcio femminili 2023: Ferrieri Caputi arbitrerà Marocco-Colombia

Maria Sole Ferrieri Caputi è stata designata per arbitrare Marocco-Colombia, incontro del girone H ai Mondiali femminili di calcio in corso in Australia e Nuova Zelanda che si svolgerà giovedì prossimo, 3 agosto, a Perth. 

Italiana anche una delle due assistenti

Nata a Livorno il 20 novembre 1990, Ferrieri Caputi non sarà l’unica italiana in campo. Con lei ci sarà anche Francesca Di Monte, che sarà una delle due assistenti. Per Ferrieri Caputi e Di Monte è il secondo impegno ai Mondiali, dopo la direzione di Giappone-Costarica.

Mondiali donne: Ferrieri Caputi arbitrerà Marocco-Colombia
Maria Sole Ferrieri Caputi (Ansa)

Colombia in vantaggio

La Colombia è in vantaggio dopo la vittoria contro la Germania nel finale di gara (2-1). I colombiani hanno tre punti di vantaggio sui diretti avversari. Anche solo un pareggio, quindi, assicura il primo posto alla Colombia.

Padre Pio stasera su Canale 5: trama, cast e curiosità

Stasera 1 agosto 2023 andrà in onda il film Padre Pio, alle ore 21.20 su Canale 5. Il regista è Carlo Calei, che si è occupato di scrivere anche la sceneggiatura in collaborazione con gli autori Massimo De Rita e Mario Falcone. Nel cast ci sono Sergio Castellitto, Jurgen Prochnow, Lorenzo Indovina, Flavio Insinna e Pierfrancesco Favino.

Stasera sul canale Mediaset Canale 5 andrà in onda il film Padre Pio, ecco trama, cast e curiosità sulla pellicola.
Sergio Castellitto e Pierfrancesco Favino in una scena della miniserie (Twitter).

Padre Pio, trama e cast del film in onda stasera 1 agosto 2023 su Canale 5

Il film racconta la storia di Padre Pio e lo fa attraverso un espediente molto interessante. È il 1968, Padre Pio (Sergio Castellitto) ormai ha una certa età e vive la sua vita a San Giovanni Rotondo, in Puglia. Poco prima della mezzanotte il presbitero riceve una visita inaspettata, quella di un apostolico tedesco (Jurgen Prochnow). Il visitatore è strabiliato dalla gentilezza e dall’ospitalità dell’uomo che, nonostante la sua età, cerca di intrattenerlo e accoglierlo nel migliore dei modi. Durante la visita, l’ospite tedesco fa alcune domande a Padre Pio e quest’ultimo gli risponde raccontandogli la sua vita, partendo dalle prime visioni mistiche avute nel 1895.

Padre Pio inizia a raccontare tutta la sua vita e la narrazione segue i primi passi del frate, dall’incontro con Fra Camillo (Fabio Bussotti) fino alla decisione di diventare un uomo di Dio e dedicarsi completamente alla cristianità. Il presbitero, nel suo racconto al visitatore, narra anche di come ha ricevuto le sue stimmate, un miracolo che ha vissuto sulla sua pelle, e di come sia stato circondato da vari personaggi come padre Paolino (Flavio Insinna), colui che portò Padre Pio a San Giovanni Rotondo.

Padre Pio, 4 curiosità sul film 

Padre Pio, il film trasmesso inizialmente come miniserie televisiva

Quest’opera è stata inizialmente concepita come una miniserie televisiva. Ha infatti debuttato nel 2000 su Canale 5 ed è stata trasmessa in più puntate da Mediaset. Tuttavia, negli anni successivi da miniserie si è trasformata in film per la tv, andando in onda in un’unica sera.

Padre Pio, il soggetto tratto da un libro

Il soggetto del film non è originale. Per scrivere la storia della vita di Padre Pio gli sceneggiatori si sono rifatti al libro omonimo scritto dall’autore e giornalista Renzo Allegri e pubblicato nel 1990.

Padre Pio, il commento di Sergio Castellitto sull’interpretazione

Sergio Castellitto è il protagonista del film, dal momento che interpreta il presbitero dai 30 agli 80 anni. Per lui questo ruolo è stato molto importante. In un’intervista rilasciata a Famiglia Cristiana, l’attore disse: «All’inizio ho letto molto. Poi però mi sono fermato perché cominciavo a sentirmi vicino a lui. Si tratta di un personaggio così alto che, secondo me, non va raccontato, ma interpretato secondo le proprie emozioni. D’altra parte, sul piano razionale non riuscirei mai a sentirmi all’altezza. L’esperienza e la bravura non bastano. Impersonando un uomo di tale levatura, un attore rischia il ridicolo. A meno che, con umiltà, non si studi in continuazione».

Stasera sul canale Mediaset Canale 5 andrà in onda il film Padre Pio, ecco trama, cast e curiosità sulla pellicola.
L’attore e regista Sergio Castellitto (Getty Images).

Padre Pio, le location dell’opera

L’opera è stata girata interamente in Italia. Alcuni tra i luoghi delle riprese sono stati realmente importanti per la vita di Padre Pio e sono San Giovanni Rotondo in provincia di Foggia e l’Abbazia di San Pietro in Valle nei pressi di Terni.

Anita Caprioli: età, compagno, figli e film dell’attrice

Anita Caprioli, nata a Vercelli l’11 dicembre 1973, è un’attrice italiana. Nel 2012 ha ricevuto un Globo d’Oro come miglior attrice per il film Corpo celeste di Alice Rohrwacher.

Anita Caprioli: biografia e carriera

Ha iniziato a studiare recitazione a Milano e poi a Roma e tra il 1988 e il 1997 ha partecipato a diversi spettacoli teatrali, apparendo per la prima volta sul grande schermo proprio nel 1997. Ha recitato nel film Tutti giù per terra di Davide Ferrario e si è fatta poi notare nel film Senza movente per la regia di Luciano Odorisio. Nel 2000 è stata nel cast del film Denti di Gabriele Salvatores e l’anno seguente ha interpretato il ruolo di Ancilla in Vajont di Renzo Martinelli, a fianco dei due attori francesi Daniel Auteuil e Michel Serrault. Nello stesso anno ha preso parte al film di Marco Ponti Santa Maradona e nel 2002 ha recitato insieme ad Alessio Boni nel film drammatico per la tv L’altra donna, regia di Anna Negri.

Anita Caprioli: età, compagno, figli e film dell'attrice
Anita Caprioli (Getty Images).

Nel 2003 è stata diretta da Carlo Verdone nel film Ma che colpa abbiamo noi e poi da Giovanni Veronesi in Manuale d’amore (2005). Nel 2006 è stata la protagonista del film Per non dimenticarti, regia di Mariantonia Avati, e del film di Eugenio Cappuccio Uno su due. L’anno successivo è stata interprete in Non pensarci, regia di Gianni Zanasi e presentato in anteprima alla Mostra di Venezia, e de I demoni di San Pietroburgo, regia di Giuliano Montaldo. Nel 2008 ha recitato a fianco di Claudio Bisio nel film Si può fare diretto da Giulio Manfredonia, mentre tre anni più tardi ha preso parte al film Immaturi di Paolo Genovese. Tra i film più recenti in cui ha recitato vi sono Io sono Vera, regia di Beniamino Catena (2020) e Non mi uccidere, regia di Andrea De Sica (2021).

Anita Caprioli: la vita privata

L’attrice è legata sentimentalmente a Daniele Pecci. La coppia ha avuto una figlia, Viola, nata nel 2016. Lui è già padre di Francesco, avuto da una precedente relazione nell’agosto del 2008.

Arriva il ciclone Circe dal Nord: tempo instabile e calo delle temperature

Temperature leggermente sotto media al Nord, venti tesi e anomali per il periodo su gran parte del Centro e lo spauracchio di un probabile ritorno a condizioni quasi autunnali da giovedì 3 agosto 2023. Secondo Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, i primi giorni di agosto iniziano in netto contrasto con il caldo da record registrato in luglio. Non solo: queste condizioni potrebbero mantenere su tutta l’Italia temperature sotto la media fino a Ferragosto.

Aria fresca atlantica e calo termico significativo anche al Sud

«Mentre l’ultima fiammata di Caronte scalderà il Sud con locali picchi di 40 gradi», ha affermato, «già da giovedì 3 agosto arriveranno violenti temporali, associati a probabili grandinate e colpi di vento al Nord». Mercoledì 2 agosto sarà una giornata di transizione con tanto sole ovunque. Nel frattempo il ciclone Circe scenderà rapidamente dalla Scozia verso Sud, attraverso la Francia e le regioni alpine, portando subito tanta aria fresca atlantica e molto instabile sull’Italia: il contrasto con le masse d’aria preesistenti, prettamente estive, favorirà fenomeni intensi, piogge a tratti anche abbondanti con grandine giovedì al Nord, venerdì anche al Centro e durante il weekend un calo termico significativo al Sud. Una “passata” temporalesca importante, diffusa, che potrebbe mantenere su tutta l’Italia temperature sotto la media fino a Ferragosto.

Da giovedì maltempo e instabilità al Nord 

Queste le previsioni in dettaglio per i primi giorni di agosto:

  • Martedì 1. Al Nord: isolati temporali su Alpi, Prealpi e zone adiacenti, soleggiato altrove. Al Centro: bel tempo ovunque, ventoso. Al Sud: tutto sole e clima caldo.
  • Mercoledì 2. Al Nord: bel tempo prevalente, qualche rovescio in serata sulle Alpi. Al Centro: tutto sole. Al Sud: bella giornata con temperature in aumento.
  • Giovedì 3. Al Nord: arriva il maltempo. Al Centro: soleggiato a tratti variabile. Al Sud: bella giornata con temperature in ulteriore aumento. Tendenza: forti temporali e calo termico al Nord, poi verso le regioni centrali e meridionali entro il weekend.

Prodotti militari occidentali arriverebbero in Russia aggirando le sanzioni

Merci militari occidentali per un valore di milioni di dollari continuano a entrare in Russia nonostante le sanzioni internazionali. A darne notizia è l’agenzia di stampa indipendente russa Vertska, citata dai media ucraini. Un’inchiesta ha infatti rivelato che durante la prima metà del 2023 la Russia ha importato numerosi prodotti militari, inclusi microchip occidentali sanzionati per un valore di 502 milioni di dollari. Mosca ha inoltre ricevuto attrezzature per l’aviazione civile per un valore di almeno 171 milioni di dollari e iPhone per un valore di 389 milioni di dollari.

Società registrate in Paesi e veti aggirati: ecco lo schema per alimentare i traffici illegali

L’inchiesta giornalistica è basata su rapporti di dati delle dogane russe, di spedizionieri e di imprenditori informati su importazioni illegali.  Vertska ha comunicato che «quasi tutto può essere portato in Russia da qualsiasi parte del mondo, da un chip dual-use a un motore a turbogetto per Airbus». Le società occidentali partecipano allo schema registrando nuove aziende in Paesi terzi che fungono come esportatori, consentendo alle autorità russe di aggirare con successo le sanzioni europee e americane.

Cina, nubifragio su Pechino: almeno 11 morti e 25 dispersi

È di almeno 11 morti e 27 dispersi il bilancio delle vittime delle forti piogge che hanno colpito Pechino. La tempesta Doksuri, un ex super tifone, ha colpito la Cina verso nord da venerdì 28 luglio, entrando dalla provincia meridionale del Fujian dopo aver falcidiato le Filippine. Elicotteri militari sono stati dispiegati per consegnare rifornimenti ai passeggeri dei treni bloccati dopo che i temporali hanno messo in ginocchio la capitale.

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Nubifragio su Pechino (Getty Images)

Lanciata missione di salvataggio con lanci aerei

Sabato 29 luglio le forti piogge hanno iniziato a colpire la città e le aree circostanti, con quasi la media delle precipitazioni dell’intero mese di luglio scaricate su Pechino in sole 40 ore. Martedì primo agosto l’emittente statale Cctv ha aggiornato il bilancio complessivo delle vittime nella capitale cinese riferendo che «le forti piogge hanno ucciso almeno 11 persone, mentre 27 risultano disperse». Un’unità militare di 26 soldati e quattro elicotteri, inoltre, sempre il primo agosto ha lanciato una «missione di salvataggio con lanci aerei» per consegnare centinaia di pacchi alimentari e coperte alle persone bloccate dentro e intorno a una stazione ferroviaria nel distretto di Mentougou.

Cina, nubifragio su Pechino: almeno 11 morti e 25 dispersi
Alberi caduti a causa del nubifragio a Pechino (Getty Images)

Xi Jinping: «Bisogna fare ogni sforzo per salvare i dispersi»

I media statali hanno riportato che il presidente cinese Xi Jinping ha chiesto alle autorità locali di fare «ogni sforzo» per salvare le persone «disperse e intrappolate», dopo le forti piogge che hanno colpito le zone settentrionali del Paese. «Xi Jinping ha chiesto a tutte le località di fare ogni sforzo per cercare di salvare le persone disperse e intrappolate», ha riferito l’emittente statale Cctv, aggiungendo che le autorità locali delle zone colpite «devono fare un buon lavoro nel curare i feriti e confortare le famiglie delle vittime, oltre a ridurre al minimo il numero della vittime».

Twitter, smantellata l’insegna a San Francisco dopo le polemiche

È durata poco meno di due giorni l’imponente X sul tetto del quartier generale di Twitter a San Francisco. Come hanno riportato Cnbc ed Abc News, il Dipartimento per l’ispezione edile della città ha infatti rimosso l’insegna lunedì 31 luglio, alle ore 13 locali. «Tutte le spese per lo smantellamento della struttura illuminata saranno addebitate al proprietario dell’immobile», ha spiegato in una mail Patrick Hannan, portavoce del dipartimento. «Copriranno anche i costi per l’ispezione dell’edificio e le indagini svolte». La società di Elon Musk ha invece sottolineato che la rimozione è del tutto volontaria. Nessun commento da parte del patron, che su Twitter si è limitato a invitare gente a San Francisco per lavorare, altrimenti «la città potrebbe non sopravvivere».

La polizia ha ricevuto oltre 20 reclami dagli abitanti di Market Street per l’insegna di Twitter

Come ha sottolineato anche The Verge, la polizia di San Francisco ha ricevuto in pochi giorni ben 24 reclami da parte di cittadini infuriati contro Elon Musk e la sua società. Hanno infatti lamentato disagi durante le ore notturne per colpa di una luce troppo intensa che inondava le loro camere da letto fino al mattino. «È questa la mia vita ora», aveva twittato un utente del posto. «Non si dorme più». In tanti avevano persino lamentato pericoli per la circolazione stradale, dato che l’insegna illuminava a giorno l’intera carreggiata. Non è chiaro tuttavia se la rimozione sia definitiva oppure temporanea, in attesa di un’approvazione delle autorità.

Rimossa l'insegna luminosa con il logo X dal tetto del quartier generale di Twitter. Elon Musk parla di una città a rischio sopravvivenza.
L’imponente insegna sul tetto del quartier generale di Twitter (Getty Images).

Soddisfatti intanto gli inquilini degli appartamenti vicini al quartier generale di Twitter. «Ho da poco saputo che finalmente l’insegna con il logo X è stata rimossa», ha scritto Christopher J. Beale, fra i più critici sin dall’installazione. Come hanno ricordato i media americani, non è la prima volta che Elon Musk si scontra con gli ispettori edili di San Francisco. Poco dopo l’acquisto di Twitter nel 2022, vennero aperte indagini per presunta violazione del codice edilizio della città. Secondo Abc, Musk avrebbe trasformato alcune aree del palazzo in camere d’albergo senza chiedere alcuna autorizzazione.

Ricky Memphis: età, moglie, figli e film dell’attore

Ricky Memphis, nome d’arte di Riccardo Fortunati, è nato a Roma il 29 agosto 1968 ed è un attore. Ha iniziato la sua carriera sul palco del Maurizio Costanzo Show nel 1990 e poi si è diviso tra cinema e televisione.

Ricky Memphis: biografia e carriera

Ultrà, per la regia di Ricky Tognazzi (1991), è il primo film per il cinema in cui è comparso l’attore, seguito da Pugni di rabbia di Claudio Risi dello stesso anno. Il successo per lui è iniziato alcuni anni dopo, nel 1996, quando Memphis è stato uno dei protagonisti del film Palermo Milano – Solo andata di Claudio Fragasso. Noto soprattutto per la serie tv Distretto di Polizia, girata all’inizio degli Anni 2000, nel 2008 è stato protagonista insieme a Daniele Pecci di Crimini bianchi, per la regia di Alberto Ferrari. Tre anni dopo ha recitato nella serie Rai La narcotici, di Michele Soavi, e nello stesso periodo è stato tra i protagonisti del film commedia Immaturi, con la regia di Paolo Genovese. Nel 2011 ha lavorato con Raoul Bova nella miniserie televisiva Come un delfino e a maggio dello stesso anno è tornato al cinema con Ex – Amici come prima!. A luglio, invece, ha girato il sequel di Immaturi, ovvero Immaturi – Il viaggio.

Ricky Memphis, tra carriera e vita privata
Ricky Memphis (Facebook).

Dal 2011 ha iniziato a lavorare anche sul set della fiction Tutti pazzi per amore 3, in onda su Rai 1. Tra i film a cui ha preso parte vi sono La mossa del pinguino, regia di Claudio Amendola (2014), Ma tu di che segno 6?, regia di Neri Parenti (2014), Loro, regia di Paolo Sorrentino (2018), Lockdown all’italiana, regia di Enrico Vanzina (2020), Un matrimonio mostruoso, regia di Volfango De Biasi (2023) e I peggiori giorni, regia di Edoardo Leo e Massimiliano Bruno (2023).

Ricky Memphis: la vita privata

Dopo un primo matrimonio fallito, l’attore si è sposato con Alessia Cerasaro, aiuto regista conosciuta sul set di Distretto di Polizia. La coppia ha avuto due figli, Francesco e Maria. Il primo è nato nel 2005 e la seconda nel 2013.

Che cos’è il dumping salariale e da cosa deriva

Nell’odierno mondo lavorativo si sente sempre più spesso parlare di dumping salariale, ovvero della svalutazione del salario dei lavoratori. Entrando più nel dettaglio, si assiste a una riduzione dello stipendio percepito da un lavoratore, con il datore che applica le regole per lui più vantaggiose del mercato del lavoro estero rispetto a quelle del Paese d’origine. L’obiettivo è abbassare i costi del personale senza dover rinunciare alla produttività: una vera e propria svalutazione del lavoratore e dei suoi diritti.

Cos’è il dumping salariale

Il termine dumping deriva dall’inglese to dump e fa riferimento a una scorretta pratica commerciale che prevede prezzi più vantaggiosi sui mercati esteri rispetto a quelli che si praticano nel mercato interno. Viene da sé che il dumping può essere applicato a diversi aspetti, da quello fiscale a quello salariale per l’appunto. Quest’ultimo è spesso materia di discussione tra gli addetti alla gestione del mercato del lavoro italiano e chi, invece, è chiamato ad assicurare che i diritti dei lavoratori non vengano dimenticati. Inoltre, il dumping salariale è oggi al centro del dibattito in quanto argomento strettamente collegato al tanto discusso salario minimo che, secondo chi non sostiene questa ipotesi, potrebbe essere un incentivo alla svalutazione del lavoro.

Perché si verifica

Fenomeni come quelli del dumping salariale si verificano, in un’economia fortemente globalizzata come quella attuale, per il desiderio degli imprenditori di porre in essere delle strategie di delocalizzazione. Grazie a queste, infatti, i titolari delle imprese possono aumentare i propri utili sposando la produzione in Paesi in cui il costo del lavoro è più basso. Le aziende, in questi casi, aumentano il loro livello competitivo di mercato, ma a risentirne sono i lavoratori che vengono svalutati. I divari di spesa sono molto evidenti anche in Europa, dove il costo orario di un lavoratore passa dagli 8,2 euro della Bulgaria ai 50,7 euro del Lussemburgo.

Autonomia, Zaia attacca Meloni: «Se non arriva nel 2024 fallisce il governo»

La campagna elettorale in vista delle Europee comincia a mettere in difficoltà la maggioranza. E la Lega di Matteo Salvini non fa eccezione. L’ultimo ad alzare la voce contro il governo è stato Luca Zaia. Tema di discussione: l’autonomia. Il tre volte presidente di Regione durante la festa del partito a Cervia si è rivolto direttamente alla premier: «Se l’autonomia non arrivasse nella tempistica del 2024 vuol dire che abbiamo fallito come obiettivo. Ma non fallisce la Lega, fallisce il governo». Attorno al disegno di legge voluto dal ministro Roberto Calderoli ruota una parte sostanziale del sostegno offerto dal Carroccio all’esecutivo Meloni, considerato che il dibattito attorno al terzo mandato per sindaci e governatori sembra al momento tramontato.. Zaia ha incalzato l’esecutivo: «Se non ci credi, non li firmi questi obiettivi. La Lega non può considerarlo un “di cui”. Sull’autonomia c’è un progetto chiaro, abbiamo firmato un contratto e va rispettato». Poi Zaia ha concluso: «L’autonomia è nel programma di governo. Non fare l’autonomia significa venire meno a un patto. E quando il patto si rompe non si sa mai da che parte vanno i cocci».

Gli ostacoli alla riforma Calderoli

Nelle scorse settimane la riforma Calderoli aveva vissuto una battuta d’arresto, causa le dimissioni dal Comitato per l’individuazione dei livelli essenziali delle prestazioni di due ex presidenti della Corte costituzionale come Giuliano Amato e Franco Gallo. Avevano lasciato anche Franco Bassanini, già ministro per la Funzione pubblica e gli affari regionali, e Alessandro Pajno, che è stato presidente del Consiglio di Stato. In una lettera rivolta al ministro Calderoli e al presidente del comitato Sabino Cassese, i quattro giuristi avevano notificato le loro posizioni: «Siamo costretti a prendere atto che non ci sono più le condizioni per una nostra partecipazione ai lavori del Comitato». In attesa che la struttura si ricomponga, il processo verso l’autonomia è interrotto.

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