La giudice del tribunale di Catania Iolanda Apostolico, nonostante i sospetti di dossieraggio dopo la pubblicazione da parte di Matteo Salvini del video che la ritraeva a una manifestazione del 2018 a Pozzallo contro il blocco dello sbarco dalla Diciotti, le inchieste aperte sul caso, e le richieste di dimissioni presentate dal Carroccio, non molla. L’11 ottobre ha infatti deciso di non convalidare quattro trattenimenti nei confronti di migranti tunisini nel centro di permanenza per i rimpatri (Cpr) di Pozzallo decisi dal questore di Ragusa. Si tratta del secondo provvedimento in tal senso della giudice che il 29 settembre scorso, sconfessando il decreto del governo, aveva rigettato un’analoga richiesta nei confronti di quattro tunisini. Domenica 9 ottobre un altro giudice di Catania, Rosario Maria Annibale Cupri, non aveva convalidato il trattenimento di altri sei migranti ordinandone l’immediato rilascio.
L’Istat ha rilevato che nel 2022 il reddito disponibile è aumentato del 5,5 per cento, ma si è ridotto il potere d’acquisto delle famiglie (-1,6 per cento). La spesa per consumi finali è cresciuta del 12,6 per cento mentre la propensione al risparmio delle famiglie è scesa all’8 per cento dal 13,8 per cento del 2021. L’Istat ha segnalato che il tasso di investimento ha raggiunto il 9 per cento (dall’8,1 per cento del 2021). Il valore aggiunto delle società non finanziarie è aumentato del 9,1 per cento e il tasso di profitto si è attestato al 45,1 per cento, ritornando ai livelli del 2007. La crescita del 16,5 per cento degli investimenti fissi lordi ha portato il tasso di investimento delle società non finanziarie al 22,9 per cento, il livello più alto dal 2008.
Stasera 11 ottobre 2023 andrà in onda il film Rachel sul canale Rai Movie alle ore 21.10. Il regista è Roger Mitchell che si è occupato anche di scrivere la sceneggiatura dell’opera drammatica. Nel cast ci sono Rachel Weisz, Pierfrancesco Favino, Sam Claflin, Iain Glein e Poppy Lee Friar.
Rachel, trama e cast del film stasera 11 ottobre 2023 su Rai Movie
La trama racconta la storia di Philipp Ashley (Sam Claflin), un uomo dell’Ottocento che vive in Inghilterra ed è orfano. Per questa ragione, viene allevato dal cugino Ambrose in una tenuta signorile nelle lande nebbiose della Cornovaglia. Philipp cresce come un figlio di Ambrose e si affeziona a lui. Poi, il cugino parte verso l’Italia in un viaggio da scapolo per tentare nuovi affari e i due iniziano a scambiarsi delle lettere dove si raccontano le loro vite. Inizialmente, Ambrose non è interessato alle donne ma si imbatte in una ragazza che cattura la sua attenzione. A quel punto, Philipp viene a conoscenza, attraverso le missive, che il cugino si è sposato in Italia e si è trasferito lì.
Dopo poco, le lettere si interrompono e Philipp teme il peggio. I suoi presentimenti si rivelano giusti e si scopre che Ambrose è morto in Italia, in una villa in Toscana, e che ha lasciato sua moglie Rachel (Rachel Weisz) vedova. Quest’ultima decide di partire verso l’Inghilterra e Philipp si propone di trattarla con disprezzo e freddezza perché la identifica come la causa principale della morte dell’amato parente. Ma Rachel non sembra affatto un’arrampicatrice sociale e a poco a poco riesce a conquistare tutti. Inaspettatamente, Philipp si infatua della donna ma il rapporto tra i due sarà estremamente tormentato.
Rachel, cinque curiosità sul film
Rachel, l’allenamento dell’attrice protagonista
Per riuscire a interpretare questo ruolo, l’attrice protagonista Rachel Weisz ha dovuto imparare ad andare a cavallo come una donna inglese dell’Ottocento. Per questa ragione, si è sottoposta a un allenamento particolare e per la fine delle riprese ha appreso tutte le tecniche che gli servivano per rendere realistiche le varie scene.
Rachel, un incidente curioso
Il cavallo bianco che l’attrice Rachel Weisz ha cavalcato in questo film era già apparso nella serie tv Il Trono di Spade. Durante le riprese della serie, al cavallo era stato insegnato di fingersi morto quando veniva tirato forte verso sinistra. La Weisz non era al corrente di questo truccò e durante le riprese fece proprio ciò, rimanendo intrappolata sotto il fianco sinistro del cavallo che si stava fingendo morto.
Rachel, il soggetto non è originale
Questo film drammatico è tratto dal romanzo Mia cugina Rachele del 1951 scritto dall’autrice Daphne du Maurier. Inoltre, si tratta della seconda trasposizione al cinema: la prima esordì nelle sale nel 1952 e venne diretta da Henry Koster.
Rachel, le riprese in Italia
Parte delle riprese di questa produzione britannica-statunitense sono avvenute in Italia. Precisamente, la troupe ha deciso di filmare alcune scene ad Arezzo, in Toscana.
Rachel, gli incassi della pellicola
In totale, al botteghino questo film ha incassato circa 9 milioni di dollari. Negli USA l’incasso è stato di circa 2 milioni di dollari mentre in tutto il mondo il risultato è stato di 7 milioni di dollari.
Stefania Nobile è stata ospite della terza puntata di Belve, in onda su Rai 2 martedì 10 ottobre 2023. L’ex televenditrice, personaggio controverso dal carattere forte, si è confrontata con Francesca Fagnani con toni anche piuttosto accesi, raccontando ai telespettatori di che cosa si occupa oggi a più di 20 anni dalla celebre inchiesta di Striscia la Notizia.
Stefania Nobile a Belve: «Oggi ristrutturo e vendo ristoranti, guadagno bene»
Niente più televendite, niente più sciogli-pancia o numeri del Lotto, oggi Stefania Nobile si occupa di tutt’altro. Ristrutturazione e vendita di ristoranti, per essere precisi, tra l’Italia e l’estero. «Oggi lavoro in Albania. Ristrutturo ristoranti e li vendo. Guadagno. Non arriverò mai alle cifre di prima, ma non è nemmeno quello che vorrei. I soldi piacciono a tutti ma con la consapevolezza di oggi so che è sufficiente avere quelli necessari a vivere bene», ha spiegato Nobile, arrestata nel 2002 insieme alla madre Wanna Marchi per associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata. Sempre parlando di soldi, ha avuto l’opportunità di parlare delle cifre da capogiro guadagnate nel periodo d’oro, gli anni del boom delle televendite, che però non era stata capace di gestire: «Quando ci sono arrivati quei soldi addosso non sono stata in grado di gestirli. Avevo sette macchine ma ne guidavo una. Guadagnavamo tanto e spendevo tanto. I miei amici hanno mangiato con quello che io gli ho dato. Non me li sono ritrovati quando è finita. Sono tornati adesso ma non li voglio».
Il matrimonio in coppia con la madre
Tra le chicche emerse durante l’intervista anche la storia del doppio matrimonio celebrato da Wanna Marchi e Stefania Nobile a Miami nel medesimo giorno. Anche in questo caso la scelta di convolare a nozze era essenzialmente legata ad un tornaconto economico. Nobile a proposito ha raccontato: «Era giusto perché ci ha dato tanti soldi un giornale per fare il matrimonio, questa è la verità. Abbiamo fatto il matrimonio con la consapevolezza che non trascrivendolo qua non valeva niente». In quell’occasione, mamma e figlia si portarono a casa, a testa, ben 50 milioni.
Una nuova forte scossa di terremoto di magnitudo 6.4 ha colpito l’Afghanistan mercoledì 11 ottobre intorno alle 5.10 del mattino (le 2.40 ora italiana), a nord della città di Herat. Secondo i dati dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) italiano e del servizio di monitoraggio geologico statunitense Usgs, il sisma ha avuto ipocentro a soli 15 chilometri di profondità ed epicentro 28 km a nord-nordovest di Herat.
Nella stessa zona il 7 ottobre un terremoto di magnitudo 6.3 aveva causato oltre 2 mila morti
La zona ha già registrato almeno 2053 morti per il terremoto di magnitudo 6.3 avvenuto sabato 7 ottobre, causando enormi danni. Da giorni inoltre molte persone stanno dormendo in strada. L’epicentro dell’ultimo terremoto è più vicino alla città di Herat – a 28 chilometri, e non a 40 come quello di sabato -, dove le case dovrebbero essere più resistenti. Al momento non sono disponibili informazioni su eventuali danni a persone o cose.
Netflix ha deciso di cavalcare l’onda del successo di Barbie, film con Margot Robbie, acquisendo i diritti per un documentario sulla bambola Mattel. È infatti in arrivo entro fine 2023, anche se non è nota la data ufficiale, Black Barbie: A documentary, un progetto che intende celebrare la versione nera del giocattolo che ha appassionato più generazioni in tutto il mondo. Diretto da Langueria Davis, qui al suo debutto dietro la cinepresa con un racconto a tinte autobiografiche, vanta una produttrice d’eccezione. Alle spalle del documentario c’è infatti Shonda Rhimes, nota per aver dato vita alle serie tivù di successo Grey’s Anatomy e Bridgerton, che ha battuto vari record di ascolti sulla piattaforma streaming. Focalizzandosi sul tema dell’inclusione, Black Barbie passa in rassegna le versioni della bambola uscite negli anni, da Shindana a Ebony Christie, con le parole dei creatori.
Black Barbie, i temi del documentario Netflix sulla bambola Mattel
All’inizio del suo documentario, come ha sottolineato l’Hollywood Reporter, la regista Davis confessa di non aver amato le Barbie da bambina. Fu solo con il suo trasferimento a Los Angeles e il successivo incontro con un’ex impiegata della Mattel che iniziò ad avvicinarsi al mondo delle bambole. Importante anche l’influenza della zia, che in Black Barbie racconta in prima persona il suo rapporto con i giocattoli e la loro storia. Oltre a lei ci sono anche sociologi, intellettuali, ma anche psicologi e scrittori, ciascuno con la propria esperienza personale. In quanto afroamericana, la cineasta ha deciso però di concentrare l’attenzione, come si deduce dal titolo del documentario, sulle bambole nere, le Black Barbie. Partendo da Francine, uscita nel 1967, e da Christie, sbarcata sul mercato l’anno successivo. «Era all’avanguardia», ha spiegato Davis a Vanity Fair. «Non era però protagonista, ma solo la migliore amica di Barbie, una babysitter».
La vera pioniera delle Black Barbie fu però Shindana, l’unica a entrare nella Toy Hall of Fame, che rimase in vendita dal 1968 al 1983. La prima bambola nera a portare il nome della protagonista in Italia arrivò con il nome di Ebony Christie, perdendo però il ruolo centrale che rivestiva negli States. «L’ho creata affinché le bambine afroamericane avessero qualcosa con cui giocare che le rappresentasse», spiega nel docu la loro creatrice Kitty Black Perkins. «Doveva riflettere il loro mondo, anche nel look». Si ispirò alla cantante Diana Ross, dandole anche il suo celebre abito rosso e i tratti somatici. Eppure, anche oltreoceano, dovette faticare per farsi largo. «Non ottenne visibilità», ha proseguito Davis. «Era difficile da reperire, in quanto si trovava negli angoli nascosti dei negozi. Per questo voglio raccontarne la storia».
Black Barbie – a new documentary executive produced by Shonda Rhimes and Betsy Beers and directed by Lagueria Davis – tells the story of the first Black Barbie and the momentous impact three Black women at Mattel had on the evolution of the Barbie brand as we know it. Coming soon…
Dalle disabilità al colore della pelle, Mattel punta sull’inclusione
Grazie all’esperienza delle Black Barbie, Mattel ha rivoluzionato negli anni l’aspetto delle sue bambole, con un’attenzione sempre più importante sull’inclusione. Ne è un esempio la collezione Barbie Fashionistas, la linea di giocattoli che l’azienda ha creato per consentire a più bambini e bambine di trovare la versione più adatta a sé. L’ultima in ordine di tempo a sbarcare sul mercato, nell’aprile 2023, è stata la Barbie con la sindrome di down, che indossa una collana che rappresenta il 21esimo cromosoma che causa un deficit a livello cognitivo o fisico. Non mancano poi le bambole curvy, quelle con sedia a rotelle, oppure quelle con gli apparecchi acustici dietro le orecchie.
Un tragico incidente avvenuto sulla via provinciale Carchitti a Palestrina, a Roma, ha causato la morte di due persone e il ferimento di altre quattro, tra cui due bambini di cinque e 10 anni.
L’incidente nella notte a Palestrina
In base a quanto fin qui ricostruito, l’incidente si è verificato a Palestrina intorno alle ore 22 di martedì 10 ottobre all’altezza del civico 23 della strada provinciale Carchitti. Il sinistro ha riguardato due veicoli, un’Audi A6 su cui viaggiavano due persone, e una Renault Clio con a bordo la famiglia di quattro persone. L’Audi, per motivi ancora tutti da accertare, avrebbe invaso la corsia opposta provocando uno scontro frontale.
I feriti trasportati in codice rosso in ospedale
L’impatto fortissimo ha provocato la morte sul colpo delle due persone che viaggiavano sui sedili anteriori della Renault Clio, i genitori dei due bambini di cinque e 10 anni. Questi ultimi, invece, sono stati trasportati in codice rosso negli ospedali Bambino Gesù e Gemelli di Roma e non sarebbero in pericolo di vita. Trasferiti al Policlinico di Tor Vergata, sempre in codice rosso, anche le due persone che erano a bordo dell’Audi A6.
Gli esami tossicologici per l’autista dell’Audi
Sarà compito degli inquirenti ora accertare la dinamica dell’incidente ed evidenziare le responsabilità. Si attendono i risultati dei test di alcol e droga cui è stato sottoposto il conducente dell’Audi. Le salme delle vittime, invece, sono trasferite in obitorio e sono a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che dovrà decidere se eseguire l’autopsia.
Rosa Ferraiolo è un’attrice nonché ex moglie del senatore Willer Bordon con cui ha recitato nel 1993 in Mario, Maria e Mario, film diretto da Ettore Scola.
Rosa Ferraiolo: biografia e carriera
Dopo essersi diplomata all’Accademia d’Arte Drammatica di Alessandro Fersen, si è perfezionata alla Bottega Teatrale di Vittorio Gassman. Fin da giovanissima ha cominciato a lavorare in radio, iniziando prima con programmi musicali nelle emittenti private, passando poi alle radio Rai Regionali occupandosi di sceneggiati, speakeraggi e conduzioni. Per diversi anni ha lavorato con diversi Teatri Stabili e con registi come Roberto Guicciardini, Giancarlo Cobelli, Giancarlo Sepe, Piero Maccarinelli, Irene Noli e Gigi Dall’Aglio. Al cinema è stata diretta da diversi importanti registi tra cui Ettore Scola, Mario Foglietti e Paolo Modugno.
Il film in cui l’attrice ha esordito è stato Fatto su misura, regia di Francesco Laudadio (1984), seguito da Eclisse totale, regia di Pietro Nardi (1992), Territori d’ombra, regia di Paolo Modugno (2001). In televisione ha recitato in diverse serie, miniserie e film come Una farfalla nel cuore, regia di Giuliana Gamba (1999), Cuccioli, regia di Paolo Poeti (2002), Tutti i sogni del mondo, regia di Paolo Poeti (2003), Gente di mare, regia di Alfredo Peyretti e Vittorio De Sisti (2005-2006), Sottocasa (2006), Gente di mare 2 (2007), La figlia di Elisa – Ritorno a Rivombrosa, regia di Stefano Alleva (2007) e I Cavalieri di Castelcorvo, regia Alessandro Celli e Riccardo Antonaroli (2019).
Rosa Ferraiolo: la vita privata
Come accennato, l’attrice è stata sposata con Willer Bordon, politico italiano, diventato anche Ministro dei lavori pubblici e Ministro dell’ambiente, morto a Roma il 14 luglio 2015.
Dopo che martedì 10 ottobre la piattaforma Xè entrata nel mirino per la diffusione di notizie false sul conflitto in Israele,l’Ue ha dato un ultimatum di 24 ore a Elon Musk, accusato di pubblicare tramite la sua piattaforma «contenuti illegali e disinformazione nell’Ue», affinché prenda provvedimenti. La richiesta arriva dal commissario Ue per il mercato interno, Thierry Breton, in una lettera inviata al proprietario di X nella quale lo ha invitato «a garantire una risposta tempestiva, accurata e completa» alle sue richieste, non escludendo possibili sanzioni.
Breton: «È necessario mettere in atto misure di mitigazione per affrontare i rischi per la sicurezza pubblica»
«Quando ricevete notifiche di contenuti illegali nell’Ue», spiega Breton nella lettera a Musk, «bisogna essere tempestivi e diligenti per rimuovere il contenuto in oggetto quando giustificato. Abbiamo, da fonti qualificate, segnalazioni di contenuti potenzialmente illegali che circolano sul suo servizio nonostante le segnalazioni delle autorità competenti». Inoltre, sottolinea il Commissario Ue, «è necessario mettere in atto misure di mitigazione proporzionate ed efficaci per affrontare i rischi per la sicurezza pubblica e il dibattito pubblico legati alla disinformazione. I media pubblici e le organizzazioni della società civile segnalano ampiamente casi di immagini e fake news e manipolazioni che circolano sulla piattaforma nell’Ue, come vecchie immagini riproposte di conflitti armati che non riguardano il conflitto in atto o filmati militari che in realtà hanno avuto origine da videogiochi». Pertanto, conclude Breton nel messaggio a Musk, «la esorto a garantire una risposta tempestiva, accurata e completa a questa richiesta entro le prossime 24 ore.Vi ricordo che a seguito dell’apertura di un’eventuale indagine e dell’accertamento di non conformità possono essere previste sanzioni».
Following the terrorist attacks by Hamas against , we have indications of X/Twitter being used to disseminate illegal content & disinformation in the EU.
Musk: «La nostra politica è che tutto sia aperto e trasparente, un approccio che so che l’UE sostiene»
Musk ha risposto assicurando che X ha preso provvedimenti, anche rimuovendo i nuovi account affiliati ad Hamas: «La nostra politica è che tutto sia aperto e trasparente, un approccio che so che l’Ue sostiene. Per favore elencate le violazioni a cui alludete su X, in modo che il pubblico possa vederle». Il Commissario Ue ha replicato affermando che Musk è «ben consapevole delle segnalazioni degli utenti e delle autorità sui contenuti falsi e sull’esaltazione della violenza». Breton ha fatto sapere che l’Ue inserirà il resoconto che il proprietario di X è tenuto a inviargli nel file di valutazione sulla conformità alla Digital Services Act (Dsa). Il regolamento, diventato legge nel novembre del 2022, è stato pensato per proteggere gli utenti delle grandi piattaforme tecnologiche. Il 25 aprile del 2023, la commissione Ue ha inserito X tra le piattaforme online più grandi – quelle con oltre 45 milioni di utenti nell’Unione Europea – che sarebbero soggette alle regole più severe, tra cui il dover di valutare i potenziali rischi e riferirli all’Ue in una valutazione che includa le misure da mettere in atto per risolverli. Tuttavia, il gruppo predisposto a questa vigilanza, il Trust and Safety Council di Twitter, è stato sciolto da Elon Musk poco dopo aver acquisito la società nel 2022.
Federico Fashion Style, noto ai più come il parrucchiere dei vip, è stato il secondo ospite della terza puntata di Belve di Francesca Fagnani trasmessa su Rai 2 martedì 10 ottobre 2023. Nella cornice del programma, l’hairstylist ha avuto l’occasione di parlare anche di un tema che interessa a molti, ovvero la consapevolezza dell’ex compagna Letizia Porcu riguardo alla sua omosessualità.
Federico Fashion Style: «Mia moglie ha sempre saputo che ero gay»
Federico Lauri (questo il suo vero nome) è rimasto insieme a Letizia Porcu per ben 17 anni e ha avuto dalla donna una figlia, Sophie Maelle, nata tramite inseminazione artificiale. Le voci sulla sua omosessualità circolavano ormai da anni, anche alla luce del suo stile estroso e sopra le righe. Erano dunque in tanti a chiedersi perché Letizia Porcu stesse con lui e se si fosse mai posta delle domande riguardo al suo orientamento sessuale. Incalzato da Francesca Fagnani sul tema, Federico Lauri ha così risposto: «Credo che lei l’abbia sempre saputo e l’abbia sempre immaginato. Non credo che se entra suo marito vestito di paillettes a casa una non si fa una domanda, forse c’è qualcosa che non quadra, qualcosa che non torna…Ma magari forse stava bene anche a lei».
I rapporti con la figlia Sophie Maelle
Nella stessa intervista ha anche parlato del legame che ha con la sua unica figlia, della quale sembra essere perdutamente innamorato. Purtroppo però, causa impegni di lavoro, l’hairstylist non riesce a vedere la bambina come vorrebbe. Lauri a proposito ha commentato: «Non è che non la vedo, la vedo secondo me troppo poco. Per me è la mia ragione di vita quella bambina, credo che non ci sia niente più di lei. Sono un padre particolare, posso essere un padre, posso essere una madre, posso essere il suo migliore amico…sono tutto per lei, io vivo per lei».
Fin dalla giornata di martedì 10 ottobre, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden si è coordinato con altri Paesi per creare un corridoio umanitario che consenta ai civili di Gaza di mettersi in salvo. Lo riporta Nbc citando alcune fonti secondo le quali il passaggio potrebbe essere aperto a sud della Striscia verso l’Egitto in alternativa al valico di Rafah al momento chiuso.
Biden a Netanyahu: «Minimizzare le vittime civili»
Il presidente americano Joe Biden in una conversazione telefonica con il premier israeliano Benjamin Netanyahu, oltre ad aver condannato fermamente Hamas – «Ricorda le peggiori furie dell’Isis», ha detto – e assicurato il sostegno a Tel Aviv, ha chiesto di cercare di minimizzare le vittime civili negli attacchi sulla Striscia di Gaza.
Altro giro, altro guaio giudiziario per la Juventus. Dopo il caso plusvalenze, la manovra stipendi e la penalizzazione, ancora scossa per la positività al doping di Paul Pogba, i bianconeri potrebbero dover rinunciare anche al centrocampista Nicolò Fagioli, indagato perché avrebbe effettuato scommesse illecite. Il classe 2001 rischia fino a tre anni di squalifica. La squadra mobile della polizia di Torino sarebbe risalita al giocatore della Juve nell’ambito di un’indagine aperta dalla procura del capoluogo piemontese in merito a un giro di scommesse che si svolge all’interno di piattaforme online non legali. Gli investigatori hanno scandagliato gli accessi e incrociato dati e transazioni finendo per individuare anche gli utenti. Fagioli risulta iscritto nel registro degli indagati insieme con altri presunti scommettitori. Il reato è quello del gioco d’azzardo su piattaforme illegali.
Regole rigide per gli sportivi: niente scommessa sulla propria disciplina
In condizioni ordinarie, si tratta di un illecito per cui è sufficiente pagare una multa. Non nel caso degli sportivi però. Le scommesse sono regolamentate infatti dall’articolo 24 del Codice di giustizia sportiva. A seconda che si tratti di un atleta, un dirigente o un tecnico si può giocare d’azzardo, ma non si può scommettere su eventi della propria disciplina agonistica. L’articolo 24 del codice della giustizia sportiva vieta «ai soggetti dell’ordinamento federale, ai dirigenti, ai soci e ai tesserati delle società appartenenti al settore professionistico di effettuare o accettare scommesse, direttamente o indirettamente, anche presso i soggetti autorizzati a riceverle, che abbiano a oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della Figc, della Fifa e della Uefa».
L’aeroporto di Luton ha sospeso tutti i voli fino alle 12 ora locale (13 in Italia) a causa di un «grave incendio» che ha provocato il crollo parziale di uno dei suoi parcheggi multipiano. «La sicurezza dei nostri passeggeri e del nostro personale rimane la nostra priorità principale», ha dichiarato lo scalo situato a circa 400 chilometri a nord del centro di Londra e servito da diverse compagnie aeree low cost, annunciando lo stop ai voli. Parte della struttura è crollata e nel rogo sono stati coinvolti circa 1.200 veicoli.
Efforts are still ongoing to extinguish a serious fire at Luton Airport. We are continuing to protect surrounding airport infrastructure, vehicles and the Luton DART. For anyone whose travel plans may be affected, please refer to the advice being provided by London Luton Airport. pic.twitter.com/tNFo4hvRdX
Cinque persone ricoverate in ospedale, nessuna vittima
Luton ha consigliato ai passeggeri di non recarsi in aeroporto, «poiché l’accesso resta molto limitato». L’incendio è divampato attorno alle 21 ora locale in un parcheggio multipiano di recente costruzione: le immagini trasmesse dai media britannici mostrano un edificio a più piani in fiamme vicino al Terminal 2 e diversi testimoni sui social media hanno riferito di esplosioni. I servizi di ambulanza locali hanno comunicato su X che cinque persone (quattro vigili del fuoco e un impiegato dell’aeroporto) sono state ricoverate in ospedale. Un’altra persona ferita è stata curata sul posto, hanno riferito le stesse fonti. Non ci sarebbero vittime.
Nel 2022 da Luton sono transitati 13 milioni di viaggiatori
«La struttura dell’edificio ha subito un crollo significativo», ha scritto il Bedfordshire Fire and Rescue Service su X. Servito in particolare dalle compagnie easyJet, Ryanair e Wizz Air, l’aeroporto di Luton ha visto transitare 13 milioni di persone nel 2022.
Scialpi, nato a Parma il 14 maggio 1962, è un cantante e attore. Ha avuto grande successo negli Anni 80 vincendo nel 1988 il Festivalbar con la canzone Pregherei.
Scialpi: vero nome e biografia
Pseudimo di Giovanni Scialpi, è stato scoperto dal produttore discografico Franco Migliacci, che ha deciso di produrlo alla fine del 1983 con il singolo Rocking Rolling, brano che ha vinto nella sezione Discoverde del Festivalbar di quell’anno, facendo diventare Scialpi un idolo. Sempre in quell’anno ha fatto uscire il suo primo album Es-tensioni. Nel 1984, invece, è uscito il singolo Cigarettes and Coffee e il cantante è arrivato secondo al Festivalbar. Qualche anno dopo, nel 1986, ha partecipato al Festival di Sanremo con un pezzo dalle sonorità techno-pop intitolato No East No West, che ha anticipato l’uscita del terzo album, Scialpi. L’anno successivo è tornato all’Ariston con il brano Bella età, che non ha però ottenuto il successo sperato. Nel 1988 è invece uscito il singolo Pregherei, cantato in duetto con Scarlett Von Wollenmann, che è diventato il successo dell’estate. Dal 1996 ha iniziato a fare musical, prima con Chiara Noschese e Giampiero Ingrassia, in Pianeta Proibito, diretto da Patrick Rossi Castaldi e poi nel 1997, sempre diretto da Castaldi, in Pellegrini al Teatro Colosseo di Roma.
Nel 2001 ha pubblicato il singolo Sì io sì e l’album Si io si! Greatest Hits, due anni dopo invece ha fatto uscire un altro album, Spingi, Invoca, Ali anticipato dal singolo Pregherò imparerò salverò. Nel 2004 ha inoltre partecipato al programma Music Farm e nel 2008 è stato protagonista del musical dedicato alla vita di Rodolfo Valentino. Nel 2012 ha deciso di rinnovare la sua immagine e ha iniziato a farsi chiamare Shalpy, pubblicando il singolo Il vento caldo dell’estate. Il 19 gennaio 2016 è invece uscito il video del nuovo singolo Pettirosso, con il quale è tornato a cantare in italiano. Il 6 novembre 2020 è uscito il singolo Let it snow, cantato in inglese e pensato per un pubblico internazionale, che però è passato totalmente inosservato. Nel 2023 è tornato in tv come concorrente di Tale e quale show.
Scialpi: la vita privata
Il 13 luglio 2015 il cantante ha annunciato di volere sposare, dopo sei anni di convivenza, il compagno Roberto Blasi, che era il suo manager. Il matrimonio fra i due si è tenuto a fine agosto a New York e a settembre la coppia ha preso parte alla quarta edizione del programma-reality Pechino Express. I due si sono lasciati nel 2017.
Lorenzo Balducci, nato a Roma il 4 settembre 1982, è un attore italiano. È nipote dello scultore marchigiano Elio Balducci e secondogenito di Angelo Balducci, dirigente pubblico, e Rosanna Thau, produttrice cinematografica.
Lorenzo Balducci: biografia e carriera
L’attore ha iniziato a studiare recitazione all’età di 14 anni e nel 2001 è stato protagonista a teatro del Romeo e Giulietta di Claudio Boccaccini. Ha debuttato sul grande schermo con il film I cavalieri che fecero l’impresa, diretto da Pupi Avati (2001) con cui ha girato anche Il cuore altrove(2003). Dopodiché ha alternato la sua presenza tra il cinema e la televisione, apparendo in diverse fiction e serie tv come Giorni da Leone, regia di Francesco Barilli (2002), Il Papa buono, regia di Ricky Tognazzi (2003) e 48 ore, regia di Eros Puglielli (2006). Al cinema ha preso parte ad alcuni film tra cui Ma che colpa abbiamo noi di Carlo Verdone (2003), Tre metri sopra il cielo(2004), regia di Luca Lucini, Gas, opera prima di Luciano Melchionna (2005) e I testimoni di André Téchiné (2007).
È ritornato sul grande schermo nel 2009-2010 con Due vite per caso, regia di Alessandro Aronadio, Io, Don Giovanni, per la regia di Carlos Saura e Ce n’è per tutti, regia di Luciano Melchionna. Nel 2015 è entrato nel cast della serie tv Solo per amore mentre l’anno successivo ha interpretato Mario de’ Medici nella serie Medici: Masters of Florence. Nel 2020 ha preparato la stand-up comedy diretta da Mariano Lamberti Allegro, non troppo e per la sua interpretazione ha vinto il premio La Karl Du Pigné 2022, promosso dal Circolo Mario Mieli di Roma. Nel dicembre del 2022 ha debuttato a Roma con la stand-up comedy Fake, diretta da Mariano Lamberti, e nel 2023 è stato protagonista a teatro dello spettacolo Tom à la ferme ed è entrato nel cast del film di Paolo Virzì Un altro ferragosto.
Lorenzo Balducci: la vita privata
Nel 2012, durante un’intervista concessa a Il Venerdì di Repubblica, ha fatto coming out e nel 2022 ha ufficializzato la sua storia con Jader Piccau, 38enne anch’esso attore.
La procura di Cuneo sta indagando su una serie di violenze ai danni di 7 detenuti avvenute tra il 2021 e il 2023 nel carcere di Cerialdo. Gli agenti di polizia penitenziaria indagati sono 23: sono accusati di tortura, lesioni e abuso di autorità. L’indagine è iniziata grazie a diverse segnalazioni arrivate alla procura da più fonti, tra cui un esposto del garante regionale dei detenuti. Uno degli episodi più significativi di cui si sta occupando l’inchiesta è avvenuto nella notte tra il 20 e il 21 di quest’anno, come riporta La Stampa. Secondo l’accusa, alcuni agenti di polizia penitenziaria si sono presentati nella cella 417 in abiti civili – dove alcuni detenuti stavano protestando pacificamente – e uno di loro avrebbe sferrato un calcio in faccia a un carcerato. Un altro episodio risale all’aprile del 2022. Secondo l’accusa, un detenuto fu fatto spogliare nell’ufficio del casellario giudiziale e un agente, mentre gli altri assistevano, l’avrebbe colpito alla nuca con un oggetto di metallo procurandogli una ferita di 8 centimetri.
Ilaria Cucchi: «Necessario il reato di tortura»
«Continua il prezioso lavoro della magistratura nel “difendere” il reato di tortura», afferma Ilaria Cucchi, senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra. «La Procura sta indagando su abusi e violenze avvenuti nella Casa Circondariale di Cuneo – prosegue -. Le tante inchieste e i tanti procedimenti in corso dimostrano come il reato di tortura sia necessario e non si può modificare. Il governo e la maggioranza di destra non pensino di toccare il reato di tortura che punisce gli abusi commessi dai pubblici ufficiali. Sarebbe una cosa gravissima che rischierebbe di ostacolare, se non bloccare, i tanti processi in corso. In Parlamento contrasteremo con forza ogni ipotesi di modifica o abrogazione del reato di tortura».
Il sindacato: «Fiducia nella magistratura»
«Apprendiamo che oltre venti appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria in servizio presso la Casa Circondariale di Cuneo sarebbero indagati dall’autorità giudiziaria per la presunta commissione di gravi e infamanti reati, fra cui pure quello di tortura, nei confronti di alcuni detenuti. Anche in questo caso riponiamo incondizionata fiducia nella magistratura e negli organi inquirenti, chiedendo che facciano al più presto piena luce sull’accaduto nella speranza che tutti gli agenti coinvolti riescano a dimostrare la correttezza del loro operato. Tutto questo, però, a prescindere da quella che sarà la verità processuale, dimostra ancora una volta la totale disfunzionalità del sistema penitenziario e una persistente e strisciante emergenza mai affrontata compiutamente dalla politica. Anche per questo chiediamo al governo Meloni e al ministro Nordio riforme immediate e investimenti mirati». Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria.
L’aeroporto londinese di Luton ha sospeso tutti i voli fino alle 12 di mercoledì 11 ottobre ora locale a causa di un «grave incendio» che ha provocato il crollo parziale di uno dei suoi parcheggi. «La sicurezza dei nostri passeggeri e del nostro personale rimane la nostra priorità principale: abbiamo quindi preso la decisione di sospendere tutti i voli fino alle 12» (le 13 in Italia), ha indicato l’aeroporto situato a circa 400 chilometri a nord del centro di Londra e servito da diverse compagnie aeree low cost.
Cinque persone ricoverate in ospedale
Luton ha consigliato ai passeggeri di non recarsi in aeroporto, «poiché l’accesso resta molto limitato». L’incendio è divampato intorno alle 21 ora locale in un parcheggio di recente costruzione. Le immagini trasmesse dai media britannici mostrano un edificio a più piani in fiamme vicino a un terminal. Testimoni sui social media hanno riferito di esplosioni. I servizi di ambulanza locali hanno comunicato su X che cinque persone – quattro vigili del fuoco e un impiegato dell’aeroporto – sono state ricoverate in ospedale. Un’altra persona ferita è stata curata sul posto, hanno detto le stesse fonti. I vigili del fuoco stanno lavorando sul posto per spegnere l’incendio ed evitare che si propaghi ad altri edifici. «La struttura dell’edificio ha subito un crollo significativo», ha detto il Bedfordshire Fire and Rescue Service su X. Passeggeri citati dai media britannici hanno affermato che il loro volo è stato cancellato dopo che si erano già imbarcati. L’aeroporto di Luton ha visto transitare 13 milioni di persone nel 2022. È servito in particolare dalle compagnie easyJet, Ryanair e Wizz Air.
Letizia Moratti ha un cognome importante che rimanda a una delle famiglie più in vista della borghesia imprenditoriale milanese. E un nome che le si attaglia al viso sempre sorridente di quando i fotografi la ritraggono. Un sorriso che non cambia mai, e che prescinde dal colore politico di chi le sta a fianco. Forse perché lei, dopo aver lasciato la protettiva ala del Cavaliere, quei colori li ha indossati quasi tutti: è stata di destra quando Giorgia Melonivoleva usarla come testa d’ariete per abbattere Attilio Fontana, il presidente della Lombardia della cui Giunta era la vice, nonché assessora alla Sanità. Poi terzopolista quando Renzi e Calenda ancora fingevano di stare bene insieme e, prima di scoprire che all’ombra del Duomo non li avrebbero votati neanche i loro parenti, pensavano in grande. Financo piddina, quando nel Partito democratico si levarono autorevoli voci ad ergerla come sicuro campione spacca destra e dunque da appoggiare senza indugi. Per un nanosecondo Letizia ha pensato anche di giocare in proprio fondando un partito, Italia Migliore, che non è mai uscito dalla testa di chi l’ha pensato: la sua. Infine, la notizia del ritorno alla casa del padre politico (che non c’è più) ma di cui la Moratti in cuor suo ambisce a raccogliere l’eredità. In comune con Silvio Berlusconi ha i soldi, ma le manca purtroppo una prerogativa che non si compra: il carisma. Una consapevolezza su cui l’ex sindaca di Milano ha molto lavorato, coadiuvata dalle migliori e più costose menti del marketing politico, ma con esiti frustranti.
Ho sempre detto che le porte di @forza_italia sono aperte a chi condivide i nostri valori e la nostra visione della società. A chi è disposto a battersi per le nostre idee senza nulla in cambio. Bentornata nella tua famiglia politica, Letizia! pic.twitter.com/q7jj5kS2ni
Moratti guardaspalle di Tajani sempre più criticato nel partito
Adesso che la pecorella girovaga è rientrata nell’ovile di Forza Italia, si ripromette di agguantare una poltrona che la liberi dalle catene dell’ilarità collettiva. In vista ci sono le elezioni europee, ed è più che naturale pensare che sia lì che Moratti vada a puntare. Nell’attesa, si accontenta di essere il capo della Consulta del partito, qualcosa di così indefinito che persino Google si rifiuta di tracciare. Quel che si capisce è che, con l’intento di difendersi dagli strali dell’ala ronzullianache lo accusa di essersi schienato a pelle di leopardo sulla Meloni, Tajani se l’è messa accanto per proteggersi il fianco più dolente. Il fatto poi che Moratti sia detentrice di notevoli disponibilità economiche non guasta in un momento in cui i padroni della baracca, ovvero gli eredi del Cavaliere, hanno fatto capire che non hanno più intenzione di sobbarcarsene tutto il peso. Di qui l’appello accorato del segretario nella tre giorni col morto di Paestum affinché gli azzurri morosi (molti dai nomi illustri) mettessero subito mano al portafoglio. Di qui la speranza che la figliuol prodiga Letizia sia generosa verso chi, anche a costo di trasformare Forza Italia in un hub di arrivi e partenze, ha deciso di riportarsela a casa.
La Repubblica Dominicana ha annunciato la riapertura parziale della frontiera con Haiti, chiusa a settembre 2023, per riattivare le esportazioni verso il Paese vicino. Ma ha mantenuto il blocco migratorio «a tempo indeterminato». Sotto «stretto controllo militare», i valichi di frontiera saranno aperti nella giornata di mercoledì 11 ottobre 2023 a partire dalle 8.00 locali (le 13.00 italiane), ha riferito il portavoce del governo dominicano Homero Figueroa.
Homero Figueroa in un video divulgato sui social: «Rafforzeremo la militarizzazione della frontiera»
«Rafforzeremo la militarizzazione della frontiera per rendere ancora più difficile l’accesso al nostro territorio per i membri delle gang (haitiane) in fuga dalla forza multinazionale», ha detto in un video divulgato sui social Figueroa, riferendosi all’invio di una missione multinazionale di sostegno alla sicurezza ad Haiti approvato dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Il portavoce ha annunciato anche la creazione di «corridoi commerciali provvisori con rigide misure di controllo militare e registrazione biometrica» per «facilitare il commercio di prodotti dominicani essenziali come cibo e medicine, soprattutto per i bambini». Haiti, il Paese più povero d’America, è il secondo partner commerciale della Repubblica Dominicana.
Le vittime per Israele sono oltre 1200, circa 150 gli ostaggi. Si prepara l’offensiva totale su Gaza, dove i morti sono saliti a 950. L’esercito israeliano ha intercettato una serie di lanci dalla Siria. Lo ha detto un portavoce militare specificando che «una parte di questi lanci sono passati nel territorio israeliano e, con tutta probabilità sono caduti in aree aperte». Intanto, il primo aereo americano con le munizioni è atterrato a Tel Aviv. L’orrore della guerra non conosce limiti, neanche davanti a bambini innocenti. La furia di Hamas non ha risparmiato nel kibbutz di Kfar Aza, dove i soldati israeliani trovato almeno 40 piccoli uccisi tra le decine di persone trucidate a sangue freddo. Alcuni dei bimbi, anche neonati, «sono stati decapitati», hanno raccontato scioccati alla tv israeliana, secondo il reportage di una reporter di It24.
Gli Usa stanno pensando alla creazione di corridoi umanitari per i civili di Gaza
Gli Stati Uniti stanno discutendo della possibilità di creare un corridoio sicuro per i civili di Gaza mentre l’aeronautica israeliana continua a bombardare l’enclave. Il consigliere americano per la sicurezza nazionale Jake Sullivan ha dichiarato che sono in corso colloqui per creare un passaggio sicuro con Israele ed Egitto. La proposta degli Stati Uniti fa seguito alle richieste delle associazioni umanitarie e agli appelli degli ospedali della Striscia che a causa dell’altissimo numero di feriti stanno esaurendo le scorte. Tel Aviv infatti ha bloccato le forniture di cibo, carburante e medicinali verso Gaza, e l’unico accesso rimasto – il valico di Rafah con l’Egitto – è stato chiuso il 10 ottobre dopo gli attacchi aerei nella zona. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha affermato che nelle prime 36 ore del conflitto si sono verificati 11 attacchi contro strutture sanitarie a Gaza: «È prioritario realizzare un corridoio umanitario per pazienti, forniture sanitarie essenziali e personale medico», ha ribadito l’Oms.
Biden condanna Hamas: «Ricorda le peggiori furie dell’Isis»
Biden ha condannato duramente Hamas: «Ricorda le peggiori furie dell’Isis», ha detto assicurando il sostegno incrollabile a Israele. Tra i circa 150 ostaggi in mano alle milizie ci sono anche statunitensi, mentre almeno 14 cittadini Usa risultano tra le vittime.
Sono 450 gli obiettivi di Hamas colpiti nella notte
L’esercito israeliano continua a colpire nella Striscia: nell’ultima notte sono stati centrati 450 obiettivi di Hamas e delle altre fazioni palestinesi. Solo a Beit Hanoun – ha detto il portavoce militare – nel nord della Striscia sono stati 80 gli obiettivi colpiti, comprese due banche usate da Hamas, un tunnel e due centri operativi.
Schierati 300 mila soldati a confine Gaza
L’esercito israeliano afferma che circa 300 mila soldati sono stati dislocati vicino alla Striscia di Gaza, ha confermato in un video pubblicato su X il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf) Jonathan Conricus. «E questo per garantire che Hamas, alla fine di questa guerra non avrà alcuna capacità militare con cui minacciare o uccidere i civili israeliani», ha aggiunto il tenente colonnello dell’Idf.
Listen in as an IDF Spokesperson LTC (res.) Jonathan Conricus provides a situational update on all fronts, as the war against Hamas continues. https://t.co/uuen9lQa0F