Nicolò Fagioli della Juventus indagato per scommesse illecite

Altro giro, altro guaio giudiziario per la Juventus. Dopo il caso plusvalenze, la manovra stipendi e la penalizzazione, ancora scossa per la positività al doping di Paul Pogba, i bianconeri potrebbero dover rinunciare anche al centrocampista Nicolò Fagioli, indagato perché avrebbe effettuato scommesse illecite. Il classe 2001 rischia fino a tre anni di squalifica. La squadra mobile della polizia di Torino sarebbe risalita al giocatore della Juve nell’ambito di un’indagine aperta dalla procura del capoluogo piemontese in merito a un giro di scommesse che si svolge all’interno di piattaforme online non legali. Gli investigatori hanno scandagliato gli accessi e incrociato dati e transazioni finendo per individuare anche gli utenti. Fagioli risulta iscritto nel registro degli indagati insieme con altri presunti scommettitori. Il reato è quello del gioco d’azzardo su piattaforme illegali.

Regole rigide per gli sportivi: niente scommessa sulla propria disciplina

In condizioni ordinarie, si tratta di un illecito per cui è sufficiente pagare una multa. Non nel caso degli sportivi però. Le scommesse sono regolamentate infatti dall’articolo 24 del Codice di giustizia sportiva. A seconda che si tratti di un atleta, un dirigente o un tecnico si può giocare d’azzardo, ma non si può scommettere su eventi della propria disciplina agonistica. L’articolo 24 del codice della giustizia sportiva vieta «ai soggetti dell’ordinamento federale, ai dirigenti, ai soci e ai tesserati delle società appartenenti al settore professionistico di effettuare o accettare scommesse, direttamente o indirettamente, anche presso i soggetti autorizzati a riceverle, che abbiano a oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della Figc, della Fifa e della Uefa».

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