Dopo 148 giorni di protesta, finisce ufficialmente lo sciopero degli sceneggiatori di Hollywood. Il sindacato Writers Guild of America ha infatti autorizzato i suoi oltre 11 mila membri a tornare al lavoro a partire dalla mezzanotte del 27 settembre, condividendo con tutti loro alcuni dettagli sull’accordo raggiunto con Amptp, l’associazione dei produttori. Come hanno riportato i media americani, si tratta di un contratto triennale provvisorio ancora in attesa di essere ratificato con un voto che inizierà lunedì 2 ottobre e si protrarrà per circa una settimana. Ancora tutto fermo invece sul fronte degli attori, che proseguono le manifestazioni in strade e piazze delle maggiori città americane. Sebbene le trattative siano in stallo, Deadline ha anticipato un potenziale incontro fra il sindacato Sag-Aftra e gli studios entro pochi giorni proprio sullo slancio della pace con gli sceneggiatori.

Sciopero degli sceneggiatori di Hollywood, i primi dettagli dell’accordo
L’Hollywood Reporter ha pubblicato in anteprima i punti salienti dell’accordo firmato dagli sceneggiatori con le case di produzione. Su tutti spicca un aumento salariale annuale pari al 5 per cento, ma anche più garanzie per le assicurazioni sanitarie, maggiori tutele nelle assunzioni e soprattutto una forte restrizione all’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Grande attenzione è stata dedicata anche all’adeguamento delle retribuzioni per serie e lungometraggi in streaming con un surplus in caso di ottimi ascolti. Il compromesso raggiunto fra le parti premierebbe infatti i progetti che, nei primi tre mesi dall’uscita e nei primi 90 giorni dell’anno successivo, attireranno l’attenzione del 20 per cento degli abbonati alla piattaforma di rilascio. I bonus sarebbero di circa 9 mila dollari per un episodio di mezz’ora e 40 mila dollari per una produzione con budget superiore a 30 milioni.
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— Writers Guild of America West (@WGAWest) September 27, 2023
Richiesta agli streamer anche maggiore trasparenza per quanto riguarda le ore di visualizzazione globali. Il sindacato avrà accesso ai numeri di ascolti internazionali e potrà condividerli con tutti i suoi membri in via confidenziale. Più spinoso il campo dell’intelligenza artificiale nello spettacolo, anche se il sindacato Wga ha sottolineato di aver fatto grandi passi avanti. I produttori non potranno infatti utilizzare materiale prodotto dall’IA come base di partenza per un progetto e non potranno imporlo ai loro dipendenti. A loro volta però gli showrunner potranno farvi ricorso, previo accordo con la casa di produzione di riferimento. Spazio poi anche per le assunzioni. Per la prima stagione di un nuovo show, la cui realizzazione richiederà almeno 20 settimane, a partire dall’1 dicembre 2023 dovranno partecipare almeno tre autori.
Gli attori invece continuano ancora a manifestare
L’accordo fra sceneggiatori e produttori non farà però ripartire completamente Hollywood. Circa 160 mila attori stanno ancora protestando in cerca di aumenti nei salari e tutele sull’intelligenza artificiale. Deadline ha spiegato che ci saranno ulteriori incontri a breve, anche se non prima di ottobre. «Non abbiamo alcuna data confermata per l’intera settimana», ha spiegato martedì 26 settembre il Sag-Aftra. «Informeremo i nostri membri non appena ne sapremo di più». Intanto le celebrità continuano a manifestare solidarietà nei confronti di tutti i lavoratori dello spettacolo. Sono scesi in piazza, tra gli altri, Pedro Pascal e Jack Black, ma anche Bob Odenkirk, Jon Cryer e Susan Sarandon.

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