Daily Archives: 27 Settembre 2023

Bancarotta e fallimenti pilotati di società: cinque arresti a Firenze

Cinque persone sono state arrestate – una in carcere, quattro ai domiciliari – nell’ambito di un’inchiesta da parte della Guardia di finanza di Firenze che ha portato a un totale di 22 indagati per accuse di bancarotta fraudolenta e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Sono state svolte perquisizioni nelle province di Firenze, Livorno, Milano, Reggio Calabria, Lucca, Pisa, Pordenone, Roma e Frosinone che hanno svelato «un collaudato e pluriennale sistema delinquenziale gestito da una famiglia toscana» anche attraverso prestanome e con la collaborazione di consulenti che esercitavano abusivamente la professione di commercialista.

Società indebitate con l’erario venivano intestate a proprietari fittizi

L’indagine ha messo in luce che società con debiti consistenti, anche verso l’erario, venivano rilevate ed intestate fittiziamente a “teste di legno” per permettere ai veri proprietari di evitare conseguenze civili e penali e di sottrarsi al pagamento delle imposte. In alcuni casi, tali società restavano inattive e venivano svuotate dei loro assetti patrimoniali principali, in altri continuavano le attività gestite dai vecchi proprietari e, in altri ancora, venivano utilizzate solo per emettere fatture e far circolare denaro tra le varie società di famiglia. È stato anche eseguito il sequestro finalizzato alla confisca diretta di tre immobili a Reggio Calabria del valore di 750 mila euro e un altro sequestro preventivo per equivalente pari a 106.651 euro nei confronti di tre persone fisiche accusate di «sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, bancarotta fraudolenta e cagionamento doloso del dissesto». Sono state coinvolte nell’inchiesta oltre 20 società.

Meloni sullo spot di Esselunga: «Molto bello e toccante»

Tra emergenza migranti, Pil in frenata e compagnia bella, la premier Giorgia Meloni trova il tempo per dire la sua via social sullo spot Esselunga finito al centro delle polemiche. «Leggo che questo spot avrebbe generato diverse polemiche e contestazioni. Io lo trovo molto bello e toccante», ha commentato la presidente del Consiglio apprezzando il cortometraggio, firmato dalla pluripremiata agenzia Small, in cui una bambina triste prova a far riappacificare i genitori divorziati regalando al padre una pesca comprata al supermercato.

La stessa presidente del Consiglio è figlia di genitori separati

Lo spot è finito sotto accusa per aver strumentalizzato i sentimenti dei bambini che soffrono a causa della separazione dei genitori, stigmatizzando il divorzio. In tanti si sono spinti oltre, leggendo tra le righe una critica alle famiglie non tradizionali. Sui social, inoltre, c’è chi scrive che la vicenda di Emma (la bambina protagonista) «risveglia sofferenze in chi ha provato l’esperienza della separazione». La presidente del Consiglio è evidentemente di diverso avviso. Meloni tra l’altro  è figlia di genitori separati e ha avuto a lungo un rapporto conflittuale con il padre Francesco, scomparso nel 2012 che aveva abbandonato la famiglia quando lei era molto piccola, per rifarsi una nuova vita alle Canarie.

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La presidente del Consiglio ha detto la sua sulla pubblicità finita al centro di polemiche
Giorgia Meloni (Getty Images).

Anche Michela Vittoria Brambilla è d’accordo con la premier

Lo spot pare aver diviso l’Italia. Oltre alla valanga di critiche e sfottò, c’è infatti una buona fetta di utenti che sui social hanno apprezzato lo sforzo di raccontare una storia diversa da quella delle solite famiglie felici. Sullo spot si è espressa anche Michela Vittoria Brambilla, presidente della commissione parlamentare per l’Infanzia e l’adolescenza: lo spot, afferma la deputata, accende i fari sul «disagio psicologico di bambini e adolescenti figli di coppie separate».

OpenAI aggiorna ChatGpt: potrà parlare e vedere

Arriva un nuovo aggiornamento di OpenAI per il suo prodotto ChatGpt. L’azienda ha fatto sapere che a breve  il chatbot sarà in grado di conversare con gli utenti tramite voce, mimando quella di una vera persona, oltre alla possibilità di analizzare le foto che un utente caricherà sulla piattaforma. Gli aggiornamenti riguarderanno l’app ufficiale per Android e iOS e saranno disponibili per i clienti che pagano per un abbonamento Plus o Enterprise, rivolto alle aziende.

La funzione vocale

«La nuova funzionalità vocale» scrive OpenAi «è alimentata da un nuovo modello, in grado di generare un audio simile a quello umano partendo solo dal testo e da alcuni secondi di campionamento della voce». Il traguardo è stato raggiunto grazie alla collaborazione con «doppiatori professionisti per creare ciascuna delle voci» e con l’utilizzo di «Whisper, il nostro sistema di riconoscimento del linguaggio open source, per trascrivere le vostre parole pronunciate in testo». OpenAI ha inoltre annunciato una collaborazione con Spotify per tradurre in spagnolo e francese i podcast originali in lingua inglese, proprio grazie alla sua IA.

La lettura delle foto

OpenAI, in merito alla lettura delle immagini, ha sottolineato che si potranno caricare foto nella casella di conversazione con ChatGpt per lasciare che questi le analizzi, per fornire indicazioni approfondite. Si potrà, ad esempio, scattare una foto di una serie di ingredienti e lasciare che l’IA crei da questi un piatto, con i passaggi per realizzarlo. In merito agli aggiornamenti, OpenAI ha affermato che le innovazioni potrebbero essere sfruttate, riporta l’Ansa, per attività illecite.

San Andreas stasera su Italia 1: trama, cast e curiosità

Stasera 27 settembre 2023 andrà in onda sul canale Italia 1 alle ore 21.20 il film San Andreas. Il regista è Brad Peyton mentre la sceneggiatura è stata scritta da Allan Loeb e Carlton Cuse. Nel cast ci sono Dwayne Johnson, Alexandra Daddario, Carla Gugino, Ioan Gruffud e Paul Giamatti.

San Andreas è il film che andrà in onda questa sera su Italia 1, ecco trama, cast e curiosità su questa pellicola.
Una scena del film (X).

San Andreas, trama e cast del film in onda stasera 27 settembre 2023 su Italia 1

La trama racconta la storia di Ray Gaines (Dwayne Johnson), un pilota di elicotteri che lavora con i vigili del fuoco e cerca in ogni modo di salvare le persone che si trovano in difficoltà. Nel suo privato sta trascorrendo un brutto periodo perché sta per affrontare il divorzio dalla moglie Emma (Carla Gugino). Parallelamente, il sismologo Lawrence Hayes (Paul Giamatti) si trova sulla Hoover Dam per testare un nuovo modo di identificare i terremoti. All’improvviso arriva un terremoto di magnitudo 7.2 e la diga crolla totalmente. Hayes scopre che il sisma è stato provocato dalla faglia di San Andreas che si sta spostando.

Di lì a poco arriva a Los Angeles un altro spaventoso terremoto di magnitudo 9.1 che devasta la città. Ray si attiva subito per mettere in salvo centinaia di persone, scopre che la figlia Blake (Alexandra Daddario) è in pericolo e deve salvarla il prima possibile. La giovane viene però tratta in salvo da Ben Taylor (Hugo Johnstone-Burt), un ingegnere britannico, e dal suo fratello minore Ollie (Art Parkinson). Tutti dovranno cercare un rifugio sicuro, perché la catastrofe è appena iniziata e nessun luogo in città sembra essere protetto a sufficienza.

San Andreas, cinque curiosità sul film 

San Andreas, il parere di un esperto 

Il regista Brad Peyton portò sul set Thomas Jordan, professionista del Centro Terremoti della Southern California. Anche se Peyton e Dwayne Johnson credevano che il film fosse accurato scientificamente, Jordan notò molte inesattezze.

San Andreas, molte scene girate senza stuntmen

Molte scene d’azione sono state svolte senza l’ausilio di stuntmen. Questo perché il regista Peyton voleva che il pubblico vedesse la faccia degli attori protagonisti anche durante le scene più pericolose. Anche Dwayne Johnson ha dovuto girare scene ad alto rischio, come quelle che lo ritraggono sull’elicottero a grandi altezze.

San Andreas, il momento in cui Dwayne Johnson ha accettato il ruolo

Dwayne Johnson si trovava a Budapest, in Ungheria, ed era impegnato nelle riprese di Hercules: Il guerriero quando lesse la sceneggiatura del progetto. Sembra che rimase sveglio fino alle 3.30 per poter leggere la sceneggiatura e alla fine, entusiasta, accettò il ruolo.

San Andreas è il film che andrà in onda questa sera su Italia 1, ecco trama, cast e curiosità su questa pellicola.
Dwayne Johnson in una scena del film (X).

San Andreas, alcune riprese prese in prestito da un’emittente australiana

Alcune riprese che mostrano le alluvioni dopo la distruzione della Hoover Dam sono state prese dall’emittente australiana Channel 7. I filmati mostrano le alluvioni che avvennero nel Queensland, in Australia, nel 2011.

San Andreas, un’attrice e cantante appare molto poco sullo schermo

Nonostante abbia ricevuto una grande offerta per far parte del film, l’attrice e cantante Kylie Minogue appare sullo schermo per pochissimo tempo, appena cinque minuti.

In Germania messo al bando un gruppo neonazista

È stata bandita in Germania l’associazione di «estrema destra, razzista e antisemita» denominata Die Artgemeinschaft e tutte le sue sotto-organizzazioni. In un blitz cominciato all’alba di mercoledì 27 settembre, la polizia ha perquisito i 26 appartamenti di 39 componenti dell’associazione e i suoi locali in 12 regioni della Germania. La ministra dell’Interno, Nancy Faeser, in una nota ha dichiarato che il bando dell’Artgemeinschaft è «un altro duro colpo contro l’estremismo di destra e contro i piromani intellettuali che ancora oggi diffondono le ideologie naziste. Questo gruppo estremista di destra ha tentato di allevare nuovi nemici della Costituzione attraverso un disgustoso indottrinamento di bambini e giovani».

Sono già venti le associazioni neonaziste bandite dal ministero degli interni

La Artgemeinschaft, il cui nome completo è Comunità di fede germanica per l’adeguatezza della vita, è un’associazione neonazista e xenofoba con circa 150 componenti che agiva «con il pretesto di una fede pseudo-religiosa in divinità germaniche» perseguendo «l’obiettivo» della «promozione della propria “specie”, che può essere equiparata al termine nazionalsocialista “razza”», spiega il comunicato del ministero degli Interni. «Oltre all’ideologia della dottrina razziale, anche il simbolismo, le narrazioni e le attività dell’associazione mostrano ulteriori parallelismi con il nazionalsocialismo». Già la scorsa settimana il ministero aveva sgominato un gruppuscolo neonazista emanazione di un’organizzazione Usa, gli Hammerskins Deutschland, la ventesima associazione estremista di destra messa al bando dal dicastero.

Giacomo Urtis dopo l’intervista di Corona: «Mi ha strumentalizzato, eppure ci avevo creduto»

Giacomo Urtis non ha preso con filosofia l’ultima intervista che il suo storico amico Fabrizio Corona ha rilasciato a Francesca Fagnani nella cornice di Belve. A poche ore dalla messa in onda, avvenuta martedì 26 settembre 2023, il “chirurgo dei vip” si è espresso nel merito della questione senza nascondere tutta la sua amarezza.

Giacomo Urtis: «Corona mi ha strumentalizzato»

Prima di comprendere la reazione piccata di Giacomo Urtis è necessario fare un passo indietro e tornare a qualche settimana prima, quando l’ex naufrago dell’Isola dei Famosi aveva dichiarato a Dagospia che l’amico Corona gli aveva chiesto di convolare a nozze. Alla stessa Fagnani, nella precedente edizione di Belve, Urtis aveva d’altra parte raccontato del suo rapporto particolare con il re dei paparazzi, a metà tra l’amore e l’amicizia. Il rumor del presunto matrimonio tra i due era prima stato cavalcato dallo stesso Corona, e poi da lui smentito una volta per tutte proprio in occasione della sua intervista trasmessa su Rai 2 il 26 settembre. Giacomo è intervenuto via social nel merito della questione, dichiarando: «Ci sono cascata di nuovo. Avevo creduto alle sue parole quando mi diceva che ero bellissima e che ero perfetta così tanto da parlare di matrimonio. Lui, non io! Ho combattuto a lungo per trovare la mia serenità tanto da arrivare a stravolgere il mio corpo alla ricerca di un’accettazione. In questo caso non è né Giacomo né Jenny a scrivere queste parole, ma è un’anima alla ricerca di una nuova identità che in questo caso è stata strumentalizzata senza alcuna considerazione. Eppure ci avevo creduto».

Giacomo Urtis dopo l’intervista di Corona: «Mi ha strumentalizzato, eppure ci avevo creduto»
Storia di Giacomo Urtis (Instagram).

Corona smentisce di avere avuto rapporti con lui

Al di là del matrimonio, nel salotto tv di Fagnani Corona ha anche avuto l’occasione di mettere fine una volta per tutte alle voci riguardo ai suoi chiacchierati rapporti sessuali con Urtis – e, in generale, con il sesso maschile. L’ex di Nina Moric ha a proposito specificato: «Se avessi avuto delle esperienze omosessuali lo direi. Magari ora che diventerà donna… potrebbe essere. […] Ora si chiama Jenny, manca una parte della transizione».

Calcio: Gennaro Gattuso nuovo allenatore del Marsiglia

Gennaro Gattuso sarà il nuovo allenatore dell’Olympique Marsiglia, secondo quanto riferito mercoledì 27 settembre dalle radio pubbliche francesi della catena di Radio France. L’ex campione del mondo del 2006, 45 anni, è atteso in queste ore in città e potrebbe essere in panchina già sabato per la settima giornata di Ligue 1, con il Marsiglia impegnato in trasferta contro il Monaco.

Gattuso sostituirà Marcelino, che ha lasciato la squadra all’ottavo posto, dopo la sconfitta per 4-0 domenica scorsa contro il PSG e i tifosi in rivolta.

In Giappone i cuccioli di orso bruno muoiono per carenza di salmone

In Giappone è allarme per i cuccioli di orso bruno. Nell’Hokkaido, regione settentrionale del Paese, otto piccoli su 10 sono morti di fame nel 2023 per carenza di salmone nei fiumi. Principale fonte di cibo per i circa 500 esemplari che vivono nella penisola di Shiretoko, sito patrimonio dell’Unesco, i pesci non risalgono le correnti dal mare per deporre le uova. Secondo gli esperti, è solo l’ultimo effetto della crisi climatica e del continuo innalzamento della temperatura dell’acqua, fino a cinque gradi oltre la media stagionale. «La situazione è molto seria», ha spiegato al Guardian Masami Yamanaka della Shiretoko Nature Foundation. «La mancanza di salmone ha un effetto devastante sugli esemplari, soprattutto sui più piccoli».

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In Giappone l’orso bruno è costretto a spingersi in mare per trovare salmone

Il salmone rosa è solito trascorrere l’inverno in mare aperto, prima di risalire la corrente nel periodo della riproduzione. Fra agosto e ottobre di ogni anno, infatti, lasciano le acque salate per entrare nei fiumi del Giappone e deporre le uova in un ambiente più salutare e adatto alla schiusa. Il surriscaldamento globale tuttavia sta radicalmente cambiando le loro abitudini, tanto da farli restare a largo della costa e impedire agli orsi bruni di cacciarli comodamente dalle rive dei corsi d’acqua. La superficie del mare, nell’estate del 2021, ha fatto registrare stabilmente una temperatura di 20 gradi, circa cinque in più della media. Qualora la tendenza non dovesse mutare, entro fine secolo si registreranno numeri fino a 10 gradi oltre la norma.

Il poco salmone nei fiumi non basta a sfamare i cuccioli di orso bruno in Giappone. Per gli esperti è colpa della crisi climatica.
Alcuni cuccioli di orso bruno in un’area protetta (Getty Images)

«Alcuni orsi bruni sono davvero magri», ha spiegato all’Asahi Shimbun Katsuya Noda, che organizza tour in barca nel nord del Giappone. «Stanno attraversando un periodo difficile, come nel 2022». L’allarme era già stato lanciato a inizio settembre, quando un’imbarcazione turistica ha avvistato un cucciolo di orso bruno rovistare animatamente sotto le rocce. Come hanno testimoniato alcuni visitatori, il piccolo ha provato in ogni modo a trovare i pesci fra le alghe o negli anfratti sulla riva, senza successo. «Nel 2023, rispetto ai 12 mesi precedenti, anche la raccolta di ghiande è stata inferiore alle aspettative», ha sottolineato Yamanaka. «Un fenomeno che aggrava ancora di più la situazione, per cui bisogna trovare una soluzione».

Nel 2022 sono stati uccisi oltre mille orsi per evitare attacchi all’uomo

Come ha riportato il Guardian, nei primi quattro mesi del 2022 nell’Hokkaido sono stati catturati o uccisi 1052 esemplari di orso bruno. È la prima volta che in Giappone si supera quota mille, secondo il governo della prefettura, che ha giustificato le uccisioni con un aumento degli attacchi all’uomo e alle coltivazioni. Nello stesso periodo, 14 persone sono rimaste ferite in varie aggressioni, mentre i danni ai raccolti si aggirano intorno ai 260 milioni di yen (circa 1,6 milioni di euro): in entrambi i casi, è la cifra più alta mai registrata nella regione. In parallelo, calano i dati della pesca di salmone. Fra luglio e settembre del 2020, nei fiumi vennero catturati quasi 500 mila pesci. Nello stesso periodo del 2022 il numero non ha raggiunto i 24 mila esemplari.

Qin Gang, la giornalista con cui aveva una relazione ha avuto un figlio con maternità surrogata

L’ormai ex ministro degli Esteri cinese Qin Gang non appare in pubblico dal 25 giugno, ufficialmente per motivi di salute e, nel frattempo, è stato sostituito da Wang Yi, che aveva già ricoperto l’incarico dal 2013 al 2022. Un tempo fedelissimo di Xi Jinping, Qin sarebbe in realtà sparito dalla circolazione perché uscito dalle grazie dei vertici del Partito Comunista. Il motivo? Una relazione extraconiugale con la giornalista televisiva Fu Xiaotian, dalla quale avrebbe avuto anche un figlio. Ora sulla questione sono arrivate nuove rivelazioni, pubblicate dal Financial Times. Citando proprie fonti anonime, il giornale ha confermato la relazione tra Qin e Fu, rivelando che la reporter (anche lei scomparsa dalla scena pubblica) nel 2022 ha avuto effettivamente un bambino. Il piccolo, scrive il FT, sarebbe nato negli Stati Uniti tramite maternità surrogata, pratica vietata in Cina.

Qin Gang, la giornalista con cui aveva una relazione ha avuto un figlio con maternità surrogata negli Stati Uniti.
Qin Gang (Getty Images).

Qin conserva ancora la carica di consigliere di Stato

Le autorità di Pechino stanno esaminando i rapporti tra Qin e Fu, hanno detto due persone sentite dal Financial Times, anche se non è chiaro quanto la relazione sia stato centrale nell’improvvisa scomparsa del ministro degli Esteri a giugno e la rimozione, avvenuta il 25 luglio esattamente a un mese dall’ultima apparizione pubblica. Sul sito del ministero, che inizialmente aveva rimosso ogni riferimento a Qin, il politico viene descritto come «sposato con un figlio». Ma non quello in questione. Da parte sua il presidente Xi ha più volte sottolineato come una “corretta” vita famigliare sia essenziale per l’immagine e anche per le prestazioni lavorative degli alti funzionari. Qin, vicinissimo (almeno un tempo) a Xi, conserva la carica di consigliere di Stato, il che potrebbe potenzialmente facilitarne un ritorno ai vertici della politica cinese.

Qin Gang, la giornalista con cui aveva una relazione ha avuto un figlio con maternità surrogata negli Stati Uniti.
Fu Xiaotian.

Anche di Fu si sono perse le tracce: il mistero continua

Fu, che ha conosciuto Qin a Londra nel 2010 poco dopo aver iniziato a lavorare per Phoenix TV, ha smesso di postare sui social media ad aprile, dopo aver pubblicato una foto scattata su un jet privato che da Los Angeles la stava portando a Pechino. E da giugno, proprio dai giorni in cui Qin ha fatto le sue ultime apparizioni pubbliche come ministro degli Esteri cinese, non risponde ai messaggi privati sui social. Una persona vicina a Fu, che fino allo scorso anno ha conduceva il programma Talk with World Leaders, ha detto che il suo numero di telefono è stato disabilitato e che non è più raggiungibile nemmeno tramite le app di messaggistica.

Faib, in Italia un pieno di benzina costa 11 euro più che in Europa

Nel mese di agosto 2023, i prezzi dei carburanti in Italia sono aumentati del +9,5 per cento (benzina) e +2,7 per cento (gasolio), rispetto allo stesso mese del 2022. Il Gpl è sceso del -11,5 per cento. Sono i dati forniti a Roma dalla Faib Confesercenti, associazione di categoria dei benzinai, in occasione della sua assemblea per il 60/o di fondazione, in corso mercoledì 27 settembre. Nei primi sette mesi del 2023 sono cresciuti i consumi dei carburanti sulla rete ordinaria, sia per la benzina (+431 milioni di litri rispetto allo stesso periodo del 2022), sia per gasolio e Gpl (rispettivamente +140 milioni e +21 milioni). Da gennaio a luglio si è registrata una diminuzione sull’extra rete, (-8 milioni di litri per la benzina, -374 milioni per il gasolio).

Le differenze con la media europea

Tradotto dunque, per un pieno di 50 litri di benzina gli italiani hanno pagato 11 euro in più della media europea, aggravio quasi totalmente dovuto alla componente fiscale. Ipotizzando una media di 4 pieni nel mese, i consumatori italiani hanno speso 388,2 euro, oltre 45 euro in più della media europea, di cui più di 44 euro di imposte. Da gennaio a luglio del 2023, secondo i dati Faib, il costo dei carburanti in Italia è stato superiore rispetto alla media europea di 22,4 centesimi di euro al litro per la benzina e di 18,3 centesimi al litro per il gasolio, il più alto dal 2018.

Quanto pesa il carico fiscale

Nel prezzo al consumo della benzina e del gasolio, sempre nei primi sette mesi dell’anno, nel nostro Paese la quotazione internazionale pesa per il 32 per cento per la benzina e per il 35 per cento per il gasolio (nel 2021 il peso era del 26,6 per cento e del 28 per cento). Il ricavo industriale (margine lordo della compagnia) e il ricavo lordo del gestore (pari a 3,5 centesimi di euro, l’1,9 per cento del prezzo della benzina e il 2 per cento di quello del gasolio) insieme costituiscono tra il 10 e l’11 per cento del prezzo finale. Il carico fiscale (Iva e accisa) pesa per il 57 per cento del prezzo della benzina e il 53 per cento del prezzo del gasolio (erano il 48 per cento e il 42 per cento nel 2022).

Belve, Arisa: «Licenziata da icona gay? Mi sono battuta per persone ingrate»

In occasione della prima puntata dell’edizione 2023 di Belve, il celebre format di interviste senza filtri di Francesca Fagnani, Arisa è tornata (tra le altre cose) a parlare anche di un argomento particolarmente delicato, ovvero i suoi attuali rapporti con la comunità LGBT, che per anni l’ha supportata (nominandola madrina del Pride 2021 di Napoli) ma che si è allontanata da lei alla luce di alcune esternazioni. L’artista lucana ha infatti espresso posizioni pro Giorgia Meloni che sul web hanno scatenato un enorme polverone.

Arisa a Belve: «Mi sono battuta per persone ingrate»

Le frasi pronunciate da Arisa in occasione di una puntata de La Confessione di Peter Gomez (e le relative polemiche) hanno portato alla rinuncia, da parte della cantante, di prendere parte al Pride di Milano 2023. Una scelta dolorosa da lei commentata con amarezza e una punta di sdegno: «Mi sono sentita non capita come una persona che si è battuta per una parte di persone ingrate. Però devo dire che sono le persone ai vertici, non posso fare nomi… quello mi ha deluso tanto». Quando Francesca Fagnani le ha fatto notare, scherzando, che Arisa è stata di fatto «licenziata da un’icona gay», lei ha controbattuto con un laconico «ma che me frega».

Gli strascichi dello scontro con Paola Iezzi

Nella medesima intervista, Rosalpa Pippa (questo il nome di Arisa all’anagrafe) è anche tornata ad affrontare la questione Paola Iezzi, che aveva definito «infelici» le sue uscite. Arisa, che a Iezzi aveva dedicato un video social al vetriolo, ha spiegato di non aver ancora fatto pace con la collega, alla quale aveva tra l’altro dedicato un dito medio «senza manicure».

Casa Bianca: il cane di Joe Biden ha morso un altro agente

Una storia che si ripete: il cane del presidente Joe Biden ha morso un altro agente dei servizi segreti. Commander, pastore tedesco di 2 anni, secondo la Cnn ha colpito con 11 morsi. L’ultimo episodio è avvenuto nella serata di lunedì 25 settembre, attorno alle 20. Anche Major, il precedente pastore tedesco presidenziale, in passato è stato coinvolto in vicende analoghe.

Secondo quando dichiarato in una nota da Anthony Guglielmi, responsabile della comunicazione dei servizi, un agente «è entrato in contatto con un animale della First Family ed è stato morso». L’uomo ha subito ricevuto le cure necessarie e sta bene. Commander, ad ottobre dello scorso anno, sarebbe sfuggito al controllo della First lady Jill Biden, aggredendo un membro dello staff del Secret service.

L’eterno lutto di Forza Italia, un partito morto assieme a Silvio Berlusconi

Ci sarà un Silvio Berlusconi virtualmente vivo alla convention di Forza Italia di Paestum. Un ologramma del fondatore riceverà i partecipanti all’ingresso, così da dare l’impressione che Lui è ancora lì, tra loro. Era troppo poco una gigantografia dietro al palco, un filmato con in sottofondo il racconto delle sue gesta, un opuscolo illustrato. A Forza Italia non basta la memoria di Berlusconi per tenere uniti i suoi adepti, gli serve ricrearlo in 3D. Del resto “Berlusconi è tra noi” è il refrain che ha accompagnato tutte le uscite pubbliche del partito da quando Silvio non c’è più. Da allora Antonio Tajani, tenutario su mandato della famiglia di un’eredità politica nata e morta con il padre politico, più che un segretario sembra un sacerdote intento a celebrare riti devozionali al fine di riempire l’horror vacui della sua assenza.

L'eterno lutto di Forza Italia, un partito morto assieme a Silvio Berlusconi
Antonio Tajani e, sullo sfondo, un’immagine di Silvio Berlusconi (Imagoeconomica).

Bisogna guardare indietro, perché davanti non c’è più il Cavaliere

Si direbbe che Forza Italia ritrova in una perpetua elaborazione del lutto le condizioni della sua sopravvivenza. Deve guardare indietro, perché davanti non c’è più il Cavaliere a tenere tutti insieme. Ma un partito che si riduce al culto di un morto è anch’esso morto, non ha futuro. E i primi ad averne contezza, nonostante gli auspici e le promesse di chi è rimasto, sono proprio i militanti. Quelli che a ogni comizio del fondatore intonavano a mo’ di rassicurante mantra “meno male che Silvio c’è”, un inno alla sua indispensabilità. E insieme una dichiarazione che senza di lui non ci sarebbe stato futuro. Per questo quello di Paestum, tra vestigia di templi greci, è solo un raduno di inconsolabili nostalgici. Senza peraltro che la più inconsolata di tutti, Marta Fascina, finta sposa e ora finta vedova, sia tra di loro.

Vendetta finale stasera su Rai 2: trama, cast e curiosità

Stasera 27 settembre 2023 andrà in onda il film Vendetta Finale sul canale Rai 2 alle ore 21.20. Il regista è Isaac Florentine mentre la sceneggiatura è stata scritta da Matt Venne. Nel cast ci sono Antonio Banderas, Karl Urban, Paz Vega e Atanas Srebrev.

Stasera su Rai 2 andrà in onda il film Vendetta finale, ecco trama, cast e curiosità sulla pellicola con Antonio Banderas.
Antonio Banderas in una scena del film (X).

Vendetta finale, trama e cast del film in onda stasera 27 settembre 2023 su Rai 2

La trama racconta la storia di Frank Valera (Antonio Banderas), un uomo che lavora come avvocato e che ha una splendida famiglia. A causa del suo lavoro, spesso trascura i suoi familiari ma quando è in loro compagnia cerca di vivere momenti indimenticabili. Tuttavia, un giorno la sua quotidianità cambia completamente a causa di uno spiacevole evento. Sua moglie Sue (Cristina Serafini) e sua figlia Olivia (Lillian Blankenship) vengono uccise durante un tentativo di furto e i loro cadaveri vengono occultati in un fosso. Questo evento fa entrare Frank in un vortice autodistruttivo e l’uomo affonda i suoi dispiaceri nell’alcol e nella lotta, decidendo di trasformare il suo corpo e diventare un lottatore di incontri clandestini di MMA.

Arrabbiato e senza più uno scopo, Frank sembra ormai essere alla deriva della società, abbandonato da tutti. Un’ulteriore ferita gli viene inflitta quando il caso della sua famiglia viene archiviato senza responsabili. È la goccia che fa traboccare il vaso, dopo di che Frank decide di fare un voto di silenzio e di dedicarsi alla caccia di coloro che hanno ucciso i suoi familiari. Imparerà a padroneggiare alcune tecniche di arti marziali miste e deciderà da solo di farsi vendetta e punire i responsabili del delitto.

Vendetta finale, cinque curiosità sul film

Vendetta finale, la foto di un attore in un altro lavoro

A un certo punto nel film, il personaggio di Antonio Banderas per identificare il personaggio interpretato da Karl Urban utilizza una foto dell’attore. Qualcuno magari la riconoscerà, perché è stata presa dalla serie tv fantascientifica Almost Human  andata in onda nel 2013 con Urban come protagonista.

Vendetta finale, due attori avevano già lavorato insieme

Antonio Banderas e Lillian Blankenship avevano già lavorato insieme sul set di Security, pellicola del 2017 diretta da Alain DesRochers che vedeva come protagonista anche Ben Kinsgley.

Stasera su Rai 2 andrà in onda il film Vendetta finale, ecco trama, cast e curiosità sulla pellicola con Antonio Banderas.
Locandina del film (X).

Vendetta finale, il cameo del regista 

In una scena della pellicola è possibile notare che il regista fa una breve comparsa. Isaac Florentine ha deciso di interpretare il ruolo del maestro di karate del protagonista, Frank Valera.

Vendetta finale, gli incassi al botteghino

La pellicola non ha ottenuto grandi risultati al botteghino. Secondo i dati riportati dal sito Box Office Mojo, in totale ha incassato circa 320 mila euro nelle sale.

Vendetta finale, l’esperienza dello sceneggiatore

Matt Venne è lo sceneggiatore del film ed è la prima volta che scrive la sceneggiatura di un lungometraggio d’azione. In precedenza, l’autore si era dedicato al genere horror. Secondo il sito Imdb, questo è stato l’ultimo film che ha scritto fino a oggi.

L’alpinista Viesturs rinuncia alla corona di re degli 8 mila

«Sono fermamente convinto che Reinhold Messner sia stato il primo a scalare tutti e 14 gli 8 mila e che questo debba essere riconosciuto». Sono state queste le parole dell’alpinista Ed Viesturs che secondo il Guinness dei primati è il vero re degli 8 mila, visto che l’altoatesino nel 1985 avrebbe mancato di pochi metri la vetta dell’Annapurna. Secondo l’americano 64enne, «Messner e gli altri alpinisti hanno fatto di tutto per scalare le vere vette, al meglio delle loro conoscenze e nelle condizioni che hanno trovato sul posto». E aggiunge alla Dpa, parlando ancora di Messner: «È stato il nostro precursore, non solo stilisticamente, ma anche fisicamente e psicologicamente, scalando senza ossigeno supplementare. Altri scalatori, come me, hanno potuto seguire le sue orme ispirandosi a lui». Come in passato aveva dichiarato lo stesso Messner, anche Viesturs ha affermato che «l’arrampicata è un viaggio personale e non dovrebbe riguardare liste o record».

 

Ucraina, Zelensky ha nominato Shevchenko suo consigliere

Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha scelto Andriy Shevchenko come suo consigliere indipendente. La nomina a sorpresa da parte del numero uno di Kyiv è arrivata al ritorno dagli Stati Uniti, dove Zelensky ha parlato all’Assemblea generale dell’Onu, ed è stata annunciata con decreto presidenziale, pubblicato poi sul sito web del capo di Stato ucraino.

Ucraina, Zelensky nomina Shevchenko suo consigliere. La nomina dell'ex campione del Milan annunciata con decreto presidenziale.
Volodymyr Zelensky (Getty Images).

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Dal giorno dell’invasione russa Shevchenko si è attivato pubblicamente per aiutare l’Ucraina

Leggenda del Milan e Pallone d’oro nel 2004, anno in cui gli è stato riconosciuto il titolo di Eroe dell’Ucraina «per l’eccellente risultato atletico e per l’eccezionale contributo personale allo sviluppo del calcio ucraino per migliorare l’immagine dell’Ucraina nel mondo», Shevchenko dal 2016 al 2021 è stato anche allenatore della nazionale del suo Paese. Fin dall’inizio della guerra l’ex calciatore si è attivato pubblicamente, cercando di sfruttare al massimo la sua notorietà per aiutare l’Ucraina dopo l’invasione russa.

Ucraina, Zelensky nomina Shevchenko suo consigliere. La nomina dell'ex campione del Milan annunciata con decreto presidenziale.
Andriy Shevchenko con la maglia del Milan (Getty Images).

Sardegna, l’ex assessora all’Agricoltura Gabriella Murgia arrestata per associazione mafiosa

C’è anche il nome di Gabriella Murgia, ex assessora all’Agricoltura di Regione Sardegna, nell’elenco dei 31 destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare notificata dai carabinieri del Ros all’alba di mercoledì 27 settembre 2023. Le accuse contestate vanno dall’associazione a delinquere di stampo mafioso all’associazione finalizzata al traffico di stupefacenti fino all’abuso d’ufficio, alla rivelazione di segreto d’ufficio e alla corruzione. Tra gli altri nomi trapelati vi è anche quello del nipote di Graziano Mesina (tra i più noti esponenti del banditismo sardo) Tonino Crissantu. Murgia, 56 anni, per quasi quattro anni è stata componente della giunta di Christian Solinas, poi sostituita in fase di rimpasto. Ha presieduto la Commissione regionale Pari Opportunità ed è una dipendente regionale.

Sciopero trasporti di venerdì 29 settembre: Salvini firma la precettazione

Il ministro dei Trasporti e segretario della Lega Matteo Salvini ha firmato la precettazione per lo sciopero del trasporto pubblico locale programmato venerdì 29 settembre. La mobilitazione, proclamata inizialmente per 24 ore, sarà solo di quattro, e riguarderà metropolitane, autobus e treni regionali, in un arco temporale compreso tra le 9.30 e le 13.30.

Le motivazioni dello sciopero

Lo sciopero è stato indetto «per la cancellazione degli aumenti delle tariffe dei servizi ed energia, per il blocco delle spese militari e invio armi in Ucraina, per il superamento dei salari di ingresso, per la necessità di modificare il criterio che vede bruciare soldi pubblici attraverso appalti e subappalti ad aziende che offrono servizi di scarsa qualità, per la sicurezza dei lavoratori, per il salario minimo a 10 euro l’ora, per il libero esercizio del diritto di sciopero e per la legge sulla rappresentanza». L’organizzazione sindacale Usb, tra le motivazioni, ha inserito anche la necessità del «superamento dei penalizzanti salari d’ingresso garantendo l’applicazione contrattuale di primo e secondo livello ai neoassunti; il libero esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali». Si chiede inoltre «una legge sulla rappresentanza che superi il monopolio costruito sulle complicità tra le organizzazioni sindacali e le associazioni datoriali di categoria».

Merano, autista dell’autobus prende per il collo e strattona un ragazzino: il video

L’episodio è successo a Merano, nella provinica autonoma di Bolzano, in Alto Adige, dove un autista di autobus di linea ha preso per il collo un ragazzino minorenne. L’aggressione è stata filmata e il video è diventato virale. Le immagini sono state postate sui social da Francesco Zorzi, presidente dell’Associazione sicurezza e legalità A.A. Intanto la Sasa, l’azienda che gestisce il servizio di autobus cittadini a Bolzano e Merano, è intervenuta sostenendo che si tratta di «episodi in cui un gruppo di giovani avrebbe molestato e minacciato i passeggeri, suscitando la reazione esasperata dell’autista». La presidente di Sasa, Astrid Kofler, ha spiegato che «purtroppo le aggressioni si ripetono in molti luoghi pubblici dell’Alto Adige» parlando di «un vero e proprio problema sociale».

IL VIDEO

L’autista ha sporto denuncia

L’autista dell’autobus della Sasa ha sporto denuncia come confermato da un comunicato dell’azienda: «Il servizio di trasporto pubblico Sasa Spa a seguito dei fatti di violenza su un autobus domenica scorsa a Merano, rende noto, che l’autista dell’autobus coinvolto ha deciso di sporgere denuncia. Domenica 24 settembre si sono verificati due preoccupanti episodi di violenza con protagonisti dei ragazzi minorenni».

La ricostruzione dei fatti

L’azienda ha ricostruito quanto accaduto: «Alle ore 18 circa si è verificato un primo incidente con un gruppo di giovani sulla linea 251 alla fermata Rennweg di Merano. Secondo le ricostruzioni avvenute anche con l’ausilio di alcuni testimoni, tre giovani minorenni avrebbero molestato, spinto e minacciato altri passeggeri durante la salita sull’autobus. Il conducente dell’autobus è intervenuto nel tentativo di riportare la calma e a tutela di tutti i passeggeri. Circa un’ora dopo, alla medesima fermata, gli stessi giovani, lo stavano aspettando e gli hanno lanciato contro degli oggetti. La polizia è stata informata».

Lite social tra Osimhen e il Napoli, rottura già a gennaio?

A Napoli è scoppiato il caso Osimhen. L’attaccante, protagonista della corsa scudetto azzurra dello scorso anno, sembra essere in grande conflitto con la società tanto da aver tolto dai suoi profili social tutte le foto che lo ritraevano con la maglia del club e ha smesso di seguire il Napoli.

Caso Osimhen, la vendetta social dell’attaccante

La mossa di Osimhen è stata vista da molti commentatori come una vendetta social contro il club dopo che questo, nei giorni scorsi, aveva postato due video ironici su TikTok (per qualcuno addirittura in odore di razzismo), poi cancellati, che non sono affatto piaciuti all’agente del giocatore, Roberto Calenda. Proprio quest’ultimo, nella serata di martedì 26 settembre, aveva attaccato il Napoli su X, minacciando di «intraprendere azioni legali».

Il rinnovo del contratto di Osimhen

La querelle social arriva, non a caso, in un momento di grande nervosismo e scarso rendimento del giocatore che, lo ricordiamo, ha il contratto in scadenza nel 2025. Il rinnovo, malgrado un’estate di trattative, non è stato ancora ufficializzato e si fanno spazio le ipotesi di una cessione a fine anno, se non addirittura a gennaio. Nel clima già teso rientrano anche le questioni legali riguardanti l’acquisto di Osimhen da parte del Napoli. Il presidente azzurro Aurelio De Laurentiis, infatti, è stato iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Roma con l’accusa di falso in bilancio per le presunte plusvalenze fittizie generate nel 2020 proprio con l’acquisto di Victor Osimhen dal Lille.

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