Cina, il presidente di Evergrande posto sotto sorveglianza domiciliare dalla polizia

Il miliardario Hui Ka Yan, presidente del gruppo immobiliare cinese Evergrande, è stato posto sotto il controllo della polizia agli inizi di settembre e, adesso, «è monitorato in un luogo designato» in uno stato di «sorveglianza domiciliare», che non comporta l’arresto o l’imputazione specifica di reati. Lo scrive Bloomberg, citando in forma anonima persone a conoscenza della situazione. Diventato nel 2021 il simbolo della crisi dell’industria del mattone in Cina, Evergrande è lo sviluppatore immobiliare più indebitato al mondo, a causa di oneri per oltre 300 miliardi di dollari tra onshore e offshore: con oltre il 60 per cento delle quote, Hui oltre che fondatore e presidente ne è il maggior azionista. La situazione solleva nuove domande sul destino di Evergrande, dopo che recenti ostacoli al piano di ristrutturazione hanno scosso i mercati finanziari, aumentando il rischio di liquidazione.

Cina, il presidente di Evergrande in "sorveglianza domiciliare": Hui Ka Yan viene «monitorato in un luogo designato» dai primi di settembre.
China Evergrande Centre, Hong Kong (Getty Images)

Il crollo in Borsa dopo le difficoltà della controllata domestica Hengda

Evergrande ha scosso i mercati quando ha dichiarato di non poter emettere nuove obbligazioni come parte dei suoi piani di ristrutturazione del debito offshore, a causa di un’indagine normativa sulla sua principale controllata domestica, Hengda Real Estate. Poi il titolo è crollato alla Borsa di Hong Kong (-25,45 per cento) dopo che Hengda non ha potuto onorare una tranche di bond sul mercato interno per un valore di 4 miliardi di yuan (547 milioni di dollari), sempre a causa dell’inchiesta governativa sulle attività della controllata di Evergrande, indagata dall’autorità cinese di regolamentazione dei titoli per sospetta violazione della divulgazione di informazioni. Oltre a Hong Kong avevano chiuso in negativo anche le altre due piazze cinesi, Shanghai e Shenzhen. Poi, il giorno successivo, il default di Hengda ha fatto perdere a Evergrande un altro 7 per cento in Borsa.

Cina, il presidente di Evergrande in "sorveglianza domiciliare": Hui Ka Yan viene «monitorato in un luogo designato» dai primi di settembre.
Borsa di Hong Kong (Getty Images).

Due ex dirigenti di Evergrande sono stati invece formalmente arrestati 

Alla fine di luglio, i debiti non pagati di Hengda Real Estate ammontavano a circa 277,5 miliardi di yuan (38 miliardi di dollari), con 1.931 le cause legali pendenti. Il default di Hengda si riflette su Evergrande, colosso che a lungo ha trainato l’economia del Dragone: il mattone, ora in crisi, era arrivato a rappresentare oltre il 20 cento del Pil. La notizia di Hui segue quella degli arresti dell’ex amministratore delegato di Evergrande, Xia Haijun, e dell’ex direttore finanziario Pan Darong, comunicata dall’agenzia di Stato Caixin senza aggiungere dettagli.

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