Daily Archives: 7 Settembre 2023

Neonati positivi alla cocaina, la madre li abbandona in ospedale

Due gemelli, un maschio e una femmina, appena nati all’ospedale Buccheri La Ferla di Palermo sono stati abbandonati dalla madre di 32 anni con gravi problemi di tossicodipendenza.

I piccoli affidati temporaneamente alla direzione sanitaria

La salute dei due neonati, come scrive l’edizione locale di Repubblica, preoccupa medici e infermieri, perché i piccoli sono positivi alla cocaina. La madre dopo il parto si è allontanata dall’ospedale, senza riconoscere i figli. Ed è subito partita la segnalazione alla procura per i minorenni diretta da Claudia Caramanna. I bambini sono stati affidati temporaneamente alla direzione sanitaria, se poi la mamma non tornerà verranno dichiarati adottabili. In ospedale è già scattata una gara di solidarietà per i gemelli.

Tennis, Us Open 2023: nelle semifinali tutte atlete statunitensi

Madison Keys si qualifica per le semifinali dell’Us Open, ultimo torneo stagionale del Grande Slam. La statunitense ha battuto l’estone Kaia Kanepi con un doppio 6-3 raggiungendo al prossimo turno la connazionale Coco Vandeweghe. I match si disputano sul centrale di Flushing Meadows e in sessione serale (all’1 di venerdì 8 settembre).

Dove seguire le partire degli Us Open

Le semifinali femminili di New York saranno dunque tutte made in Usa, con Venus Williams e Sloane Stephens pronte a giocarsi l’altro posto per la finale. Le partite degli US Open saranno trasmesse in esclusiva su Supertennis (canale 64 del digitale terrestre) e su SuperTenniX in streaming.

Il prezzo della benzina sale ancora: il servito a 2,1 euro al litro

Salgono ancora i prezzi della benzina con il servito che raggiunge i 2,1 euro al litro: secondo le elaborazioni di Quotidiano Energia sui dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del Mimit aggiornati alle 8 del 6 settembre 2023, il prezzo medio praticato della benzina in modalità self è 1,966 euro al litro (1,962 la rilevazione precedente), con i diversi marchi compresi tra 1,953 e 1,976 euro al litro (no logo 1,951).

Sale anche il diesel self e servito

Il prezzo medio praticato del diesel self è di 1,871 euro al litro (rispetto a 1,866), con le compagnie tra 1,859 e 1,886 euro al litro (no logo 1,857). Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio praticato è 2,100 euro al litro (2,098 il dato precedente), con gli impianti colorati con prezzi tra 2,035 e 2,176 euro al litro (no logo 2,003). La media del diesel servito è 2,008 euro al litro (prima 2,004), con i punti vendita delle compagnie con prezzi medi compresi tra 1,944 e 2,076 euro al litro (no logo 1,910). I prezzi praticati del Gpl si posizionano tra 0,711 e 0,742 euro al litro (no logo 0,695). Infine, il prezzo medio del metano auto si colloca tra 1,390 e 1,478 euro al litro (no logo 1,393).

Beniamino Quintieri è il nuovo presidente dell’istituto del Credito sportivo

Beniamino Quintieri è il nuovo presidente del consiglio d’amministrazione dell’istituto per il Credito sportivo, nominato dal ministro per lo Sport e i Giovani, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze, acquisita l’intesa del ministro della Cultura. Concluso l’interim di Antonella Baldino che, ad ottobre 2022, aveva assunto le funzioni di presidente, si legge in una nota.

Beniamino Quintieri, carriera

Quintieri è ordinario di Economia e finanza internazionale presso la facoltà di Economia dell’università degli studi di Roma Tor Vergata e presidente della fondazione Tor Vergata e della fondazione Manlio Masi. In precedenza, tra gli altri incarichi, è stato presidente di Sace spa, preside della facoltà di Economia dell’università degli studi di Roma Tor Vergata, commissario generale del governo per l’esposizione universale di Shanghai 2010, presidente dell’Ice.

Marsala, uccide la ex compagna e si suicida

Omicidio-suicidio mercoledì 6 settembre a Marsala, nel Trapanese. Un 42enne, imprenditore di Valderice, ha ucciso a colpi di fucile la ex compagna, Marisa Leo, di 39 anni. La donna, originaria di Salemi e dipendente di una cantina di Mazara del Vallo, madre di una bimba di tre anni, scrive Repubblica, lo aveva denunciato nel 2020 per stalking e violazione degli obblighi di assistenza familiare.

L’appuntamento in contrada Farla, al confine tra Mazara e Marsala

Secondo una prima ricostruzione l’uomo avrebbe dato appuntamento all’ex compagna nell’azienda di famiglia, in contrada Farla al confine tra Mazara e Marsala, e l’ha uccisa. Poi si è recato su un viadotto all’ingresso di Castellammare del Golfo e si è tolto la vita con un colpo di arma da fuoco. A trovare il corpo è stata la polizia stradale. Sull’omicidio-suicidio indaga la squadra mobile di Trapani.

The Super Models, la docuserie di Apple con Naomi Campbell e Cindy Crawford

Uno sguardo al cuore dell’alta moda internazionale. È l’obiettivo di The Super Models, nuovo documentario di Apple Tv+ con protagoniste Naomi Campbell, Linda Evangelista, Cindy Crawford e Christy Turlington. Nel corso di quattro puntate, in uscita sulla piattaforma streaming il prossimo 20 settembre, le celebrità della passerella ripercorreranno la loro ascesa fra gli Anni 80 e 90, quando i loro nomi divennero tanto altisonanti quanto quelli degli stilisti per cui lavoravano. Parleranno anche diversi professionisti del settore, da Michael Kors e Calvin Klein, passando per Vivienne Westwood, Donatella Versace e David Fincher. Alla regia Roger Ross Williams e Larissa Bills, produttore sarà invece Ron Howard.

The Super Models, le anticipazioni sul documentario di Apple Tv+ sulla moda

La narrazione di The Super Models prenderà il via proprio nel mezzo degli Anni 80 a New York, quando le quattro protagoniste giunsero nella Grande Mela da varie parti del mondo. «Già individualmente erano delle forze della natura», si legge nel comunicato ufficiale di Apple. «Lavorando assieme, sono divenute talmente famose da trascendere l’industria stessa della moda». Le quattro puntate del documentario, con ogni probabilità incentrate ciascuna su una top model diversa, descriveranno la loro popolarità dai primi esordi in passerella fino alle serate di gala più importanti. «Non ci svegliamo per meno di 10 mila dollari al giorno», disse nel 1990 Linda Evangelista, oggi 58enne, in una dichiarazione passata alla storia. Stilisti e imprenditori si uniranno al loro racconto per descrivere retroscena e raccontare aneddoti inediti.

Presenti Linda Evangelista e Christy Turlington. Interventi anche di Michael Kors e Calvin Klein. The Super Models uscirà il 20 settembre.
Linda Evangelista nel 2015 (Getty Images).

«Oggi, le quattro top model restano in prima linea sulla scena pubblica grazie all’attivismo, alla filantropia, nonché alla loro abilità negli affari», ha proseguito Apple sul sito ufficiale. «Continuando a ridefinire con la loro azione l’industria della moda e i ruoli della donna al suo interno». Il documentario The Super Models di Apple, come si intravede già nel trailer ufficiale distribuito online, racconterà anche la realizzazione del videoclip di Freedom, brano di George Michael, diretto da David Fincher. Soltanto lo scorso agosto, le top model hanno ricreato sull’edizione britannica di Vogue la celebre copertina del gennaio 1990. Assente solo Tatjana Patitz, scomparsa nel gennaio 2023 per un cancro al seno.

Naomi Campbell sulla serie: «È bello essere partner della nostra eredità»

Come ha riportato anche Vogue, in una recente intervista Naomi Campbell ha avuto modo di soffermarsi sulla docuserie The Super Model di Apple Tv+. «Racconta una fase delle nostre vite», ha spiegato la star oggi 53enne. «Approfondisce la nostra femminilità, il rapporto di amicizia che abbiamo costruito e le nostre esperienze con la maternità». Parlando di un «periodo incredibile», Campbell ha ricordato come non fosse mai stanca di salire in passerella, nonostante continui spostamenti in giro per il mondo per sfoggiare tutte le migliori creazioni degli stilisti. «Facevamo anche otto sfilate al giorno», ha raccontato. «Poi, la sera, c’era la festa con tutta la maison. Ai miei tempi ci si divertiva di più, si sorrideva di più».

Presenti Linda Evangelista e Christy Turlington. Interventi anche di Michael Kors e Calvin Klein. The Super Models uscirà il 20 settembre.
Naomi Campbell e Cindy Crawford nel 2007 (Getty Images).

Com’è morto Andrea Purgatori? Prosegue l’autopsia, esame sui reperti

Di cosa è morto davvero Andrea Purgatori? Prosegue l’attività peritale disposta dalla procura di Roma nell’ambito dell’indagine avviata sulle cause che hanno portato al decesso del giornalista il 19 luglio 2023.

Due medici sono indagati per omicidio colposo

L’esame autoptico è stato svolto mercoledì 6 settembre 2023 all’istituto di medicina legale del Policlinico di Tor Vergata e riguardava i reperti dell’encefalo prelevati il 26 luglio nel corso della prima fase della perizia. Sui reperti sono stati effettuati esami strumentali e istologici. In base a quanto si apprende, i risultati dovrebbero arrivare nel giro di pochi giorni.  All’attività hanno preso parte anche i consulenti nominati dalle difese dei due medici finiti nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo. Il procedimento, coordinato dall’aggiunto Sergio Colaiocco, era stato aperto dopo una denuncia presentata dai familiari del giornalista.

Morte di Andrea Purgatori, eseguiti ieri gli esami strumentali ed istologici
I funerali di Andrea Purgatori (Ansa).

Gli esami precedenti e le ischemie cerebrali individuate

Alla fine di luglio erano già stati eseguiti altri esami autoptici e una Tac, da parte dell’istituto di medicina legale di Tor Vergata a Roma. I legali della famiglia di Andrea Purgatori avevano dichiarato il 31 luglio, dopo l’esito dei risultati degli esami autoptici, che il giornalista «sarebbe stato colpito da ischemie cerebrali». Intanto i pm della procura di Roma continuano a indagare.

Meteo, settembre come luglio e agosto, caldo africano in arrivo

Per l’inizio di settembre, le previsioni indicano temperature in aumento sull’Italia, soprattutto dal weekend. Il maltempo nel meridione, invece, potrebbe intensificarsi fino a venerdì 8 settembre con lo sviluppo di un Uragano Mediterraneo tra Ionio e Mar Libico.

In aumento il caldo nel weekend

Il caldo aumenterà dal weekend portando tra domenica e lunedì picchi di 36-37 gradi in Toscana e oltre i 30-32 su quasi tutta la penisola. Con l’Uragano Mediterraneo, invece, in sviluppo ulteriore tra Grecia e Libia, le temperature si abbasseranno al Sud con piogge, vento e massime di 24-25 gradi in Sicilia e Calabria. Il completo passaggio da ciclone extratropicale ad Uragano Mediterraneo dovrebbe avvenire venerdì davanti alle coste della Cirenaica, e ciò potrebbe causare nei prossimi giorni un rinforzo dei venti con locali mareggiate e possibili nubifragi anche sulle nostre regioni ioniche. In seguito le proiezioni meteo vedranno il ritorno delle perturbazioni atlantiche sul Nord Europa e la rimonta dell’alta pressione sul Mediterraneo.

Arnold Schwarzenegger: «Ho rischiato la vita per un errore medico»

Arnold Schwarzenegger ha quasi rischiato di morire per un errore medico durante un intervento chirurgico a cuore aperto. Lo ha rivelato lo stesso attore ed ex governatore della California, 76 anni, in un video condiviso su YouTube.

Schwarzenegger all’Hollywood Reporter: «Intendo vivere per sempre»

Schwarzenegger è nato con un difetto congenito al cuore e ha subito tre operazioni a cuore aperto. Prima delle riprese di Terminator – Destino Oscuro nel 2019, fu sottoposto a un intervento per la sostituzione di una valvola aortica. Quando si risvegliò, i medici gli dissero che a causa di un’emorragia interna dovuta a un errore doveva essere operato di nuovo. «Ero nel panico. Mi svegliai, tutti i dottori intorno e mi dissero: “Ci dispiace, non è andata come programmato. Abbiamo commesso un errore e abbiamo forato la parete del cuore”», ha raccontato l’ex governatore. Nonostante questo trovò la forza di rimettersi in piedi ed essere pronto per le riprese del film. Nel filmato postato sui social mostra anche le della riabilitazione, dove prova a camminare con un girello con flebo attaccate al braccio.  Di recente Schwarzenegger ha lanciato una newsletter di fitness e durante un’intervista a Hollywood Reporter ha detto che intende vivere per sempre. «Ancora faccio esercizio fisico tutti i giorni vado in bicicletta e faccio film», ha aggiunto sottolineando che non ha intenzione di andare in pensione.

Francia, un 16enne inseguito dalla polizia muore in un incidente: due agenti fermati

Poco più di due mesi dopo l’uccisione, a Nanterre, di Nahel Merzouk, un altro ragazzo è morto in un incidente con la polizia a Élancourt, nel dipartimento degli Yvelines nella regione dell’Île-de-France. Nel pomeriggio di mercoledì 6 settembre, un 16enne a bordo di una moto da cross non si è fermato a un controllo. Inseguito dalla polizia, si è scontrato, secondo alcuni testimoni in modo del tutto casuale, con un’altra auto delle forze dell’ordine. Ferito gravemente, è stato trasportato all’ospedale di Beaujon di Clichy (Hauts-de-Seine) dove è morto a causa delle ferite riportate. Il ragazzo, Sefa, a quanto si apprende era già noto alle forze dell’ordine per porto d’armi e per episodi di bullismo.

Come ha confermato la procura di Versailles, due agenti, i conducenti dei veicoli coinvolti nell’impatto, sono stati posti in custodia e sono stati aperti due fascicoli: uno per lesioni involontarie e l’altro per refus d’obtempérer, cioè il rifiuto di fermarsi a un posto di blocco o a un controllo di polizia. Poco dopo l’incidente molti residenti del quartiere sono scesi in strada e una squadra della Gendarmerie è stata inviata a Élancourt, città di 25 mila abitanti, per contenere possibili disordini. La notte però è trascorsa senza scontri.

I precedenti: l’uccisione di Nahel e l’incidente di Limoges

Dopo l’uccisione di Nahel il 27 giugno scorso, l’intera Francia era stata attraversata da una settimana di violenze che aveva portato a 1000 condanne e 600 arresti. Il poliziotto accusato di aver sparato al 17enne è stato incriminato per omicidio intenzionale e arrestato. Mentre solo un mese fa, a Limoges, due uomini a bordo di uno scooter erano morti in un incidente dopo non essersi fermati a un controllo.

Rolling Stones, ecco il video di Angry con Sydney Sweeney

«Siamo stati un po’ pigri». Con queste parole, assieme al presentatore americano Jimmy Fallon, i Rolling Stones hanno presentato in live streaming Hackney Diamonds, il primo album di inediti dopo 18 anni. «Non l’avremmo mai pubblicato se non ci fosse piaciuto davvero», ha spiegato Mick Jagger, affiancato da Ronnie Wood e Keith Richards. Il disco, in uscita il prossimo 20 ottobre in tutto il mondo, conterrà 12 tracce, cui hanno collaborato anche artisti del calibro di Lady Gaga e Steve Wonder oltre all’ex bassista della band Bill Wyman. Nulla ancora su Paul McCartney, ex Beatles che si vociferava avesse preso parte al progetto. In contemporanea, la band ha pubblicato online anche il videoclip di Angry, primo estratto dall’album, con protagonista l’attrice e star di Euphoria Sydney Sweeney.

Alla voce ci sarà Jagger, tranne che in una traccia, Tell Me Straight, cantata dal chitarrista Keith Richards. «Non ho idea di cosa si tratti, ma siccome Mick la voleva a tutti i costi, ho capito che era bella», ha scherzato con Fallon. Hackney Diamonds sarà anche il primo senza Charlie Watts, morto nell’agosto 2021 a 80 anni. «Da quando non c’è più, è tutto diverso», ha raccontato Richards. «Il numero quattro è scomparso, ma grazie a lui abbiamo Steve (Jordan, nuovo batterista). Charlie ci disse che, semmai gli fosse capitato qualcosa, lui era il nostro uomo». Registrato in poche settimane, dopo la fine del loro tour mondiale per festeggiare i 60 anni di carriera, il disco ha già conquistato i social. Persino Lenny Kravitz ha postato un video su Instagram in cui intona le note di Angry in auto.

Il brano anticipa il nuovo album dei Rolling Stones, Hackney Diamonds, in uscita il 20 ottobre. Protagonista del video la star di Euphoria.
I Rolling Stones insieme a Jimmy Fallon per la presentazione del disco (Getty Images).

Sydney Sweeney, chi è la protagonista del video Angry dei Rolling Stones

Per l’uscita del nuovo singolo Angry, i Rolling Stones hanno assoldato una star del piccolo schermo. Nel videoclip ufficiale, seduta sul sedile posteriore di una decappottabile sulle strade di Los Angeles, c’è infatti la statunitense Sydney Sweeney, star della serie HBO Euphoria in cui interpretò Cassie Howard. Celebre anche la sua performance in The White Lotus, dove ha invece prestato il volto a Olivia Mossbacher, ricevendo una nomination agli Emmy Awards. Oltre che attrice di talento, Sweeney è anche modella e ha posato sulla copertina di varie riviste internazionali. Su Instagram vanta quasi 16 milioni di follower, mentre nella vita privata è fidanzata con un imprenditore di Chicago, Jonathan Davino.

L’Italia è sempre più saudita: gli affari e le mire di Riad nel Belpaese

All’Hotel Gallia di Milano ha trionfato la “dottrina Mancini”. L’ex ct azzurro si è fatto sedurre dalle sirene milionarie d’Arabia e all’apertura meneghina del Forum Italo-Saudita sugli investimenti anche il governo Meloni è andato a ruota. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha perfezionato infatti l’ennesima giravolta politico-comunicativa dell’esecutivo e ha stretto la mano con entusiasmo al suo omologo per gli Investimenti di Riad, Khalid Al-Falih. Appena nel 2021, non 10 anni fa, Giorgia Meloni, attaccando Matteo Renzi, bollava il regime di Bin Salman come «Stato fondamentalista islamico che applica alla lettera la sharia». Ora, però, il punto di osservazione è cambiato e quindi anche i creatori di un «humus nel quale prospera il terrorismo» (Meloni dixit) meritano accoglienza in pompa magna, sorrisi e salamelecchi. Anzi Urso precisa che, certo, «noi dobbiamo partire dal principio del nostro sistema di valori, il sistema di valori europei su cui siamo assolutamente fermi e difendiamo in ogni contesto», ma poi aggiunge: «Il mondo è comunque molto diverso da quello che noi pensavamo e da quello che abbiamo realizzato. Dobbiamo guardare con realtà». Della serie: scusate, ci eravamo sbagliati. D’altronde pecunia non olet e così Roberto Mancini fa scuola (e con lui tanti altri grandi nomi del calcio); dunque, la piroetta da mal di testa del governo è servita.

L'Italia è sempre più saudita: gli affari e le mire di Riad nel Belpaese
Il ministro del made in Italy Adolfo Urso (Imagoeconomica).

Al Forum prendono parte circa 1300 imprese italiane e più di 150 le imprese saudite 

Dopotutto Meloni si era già preparata il terreno con il recente ritiro dell’embargo sulla vendita di armi all’Arabia Saudita. Il clima è cambiato e poco male se Riad sfilerà a Roma l’organizzazione dell’Expo 2030. Gli sceicchi puntano a rifarsi un’immagine. Non più solo esportatori di petrolio malvisti per le violazioni dei diritti umani, ma partner suadenti che attraggono e allargano il loro raggio d’azione industriale e commerciale: dalla sostenibilità al biotech, dalla cultura allo sport, fino all’innovazione e al manifatturiero avanzato. Non a caso al Forum prendono parte circa 1300 imprese, di cui 500 in presenza e oltre 700 in remoto. E sono più di 150 le imprese saudite partecipanti. Tra le italiane non mancano colossi del calibro di Eni, Enel, Snam, Saipem, Cdp, WeBuild, Leonardo, Maire, Pirelli, Intesa Sanpaolo, UniCredit, Ita, Ansaldo Energia, Invimit. Al-Falih ha fatto notare che l’Arabia Saudita, a livello globale, spenderà «oltre 1.000 miliardi di euro nell’aggiudicazione di contratti diretti» e Urso si è ingolosito: «Noi vorremmo che il capitale saudita fosse più presente nel nostro Paese, così come vorremo che si sviluppasse con fusioni e partnership». L’obiettivo del governo italiano è dare forza a campioni nazionali ed europei che possano trainare le filiere strategiche del made in Italy, con un occhio di riguardo alle transizioni ecologica e digitale.

L'Italia è sempre più saudita: gli affari e le mire di Riad nel Belpaese
Mohammed bin Salman (Getty Images).

La possibile entrata del Saudi Public investment fund nel nascituro Fondo strategico per il Made in Italy

Sullo sfondo c’è la possibilità che il Fondo sovrano saudita Pif (Saudi Public investment fund) sia interessato a entrare nel nascituro Fondo strategico per il Made in Italy. Urso a fine maggio aveva portato in Cdm il disegno di legge che lo istituisce: ora bisogna attendere il voto in Parlamento e poi serviranno i regolamenti ministeriali per mandarlo a regime. Si ragiona su una dotazione iniziale di un miliardo di euro e «già a fine anno penso di avere i primi risultati concreti», ha azzardato il titolare di Via Veneto. Nel frattempo il forum milanese ha fatto da teatro per la firma di una serie di accordi tra aziende italiane e saudite. La compagnia araba Acwa Power ha siglato intese di partenariato con Confindustria e altre cinque imprese per la realizzazione di progetti sull’idrogeno verde e la desalinizzazione delle acque. I nomi italiani coinvolti sono A2a, Eni, Rina, Industrie De Nora e Italmatch Chemicals. Quest’ultima, ad esempio, esplorerà la possibilità di insediare la fabbricazione di prodotti per il trattamento dell’acqua in Arabia Saudita. Con De Nora invece si lavorerà sulla chimica elettrica e le tecnologie sostenibili, mentre l’accordo con Rina è legato al possibile utilizzo dell’idrogeno verde nei trasporti marittimi. Va ricordato che Acwa è presente in oltre 10 Paesi del Medio Oriente, Africa e Asia e il suo amministratore delegato è genovese, Marco Arcelli.

L'Italia è sempre più saudita: gli affari e le mire di Riad nel Belpaese
Sergio Iorio di Italmatch, il ministro Khalid Alfalih, il ministro Urso e Marco Arcelli (Imagoeconomica).

Sanità, le sirene di Riad attirano i professionisti italiani

La gran parte delle partnership perfezionate o in via di perfezionamento vedono le imprese italiane entrare nel mercato saudita. C’è un accordo di Bin-Shihon Group con Eni Sustainable Mobility per rendere il colosso nostrano licenziatario esclusivo in Arabia Saudita. Previsto anche quello tra la National Water Company e tre aziende italiane (Plastitalia Spa, Sab Spa e Valvosanitaria Bugatti Group) per il trattamento delle acque reflue. La saudita Leejam Sports e l’italiana Technogym lavoreranno insieme per favorire la penetrazione di quest’ultima nel mercato della Penisola arabica. Giusto per fare qualche altro esempio, Industrial Systems Group (ISG) stringe una partnership con due aziende italiane (Valvosider e Vogt Valves) per il manifatturiero nell’energia, nel petrolchimico e nel settore acqua. Bin Sammar Contracting Company e la Rizzani De Eccher, invece, svilupperanno nei due Paesi progetti legati alle costruzioni. Nella consulenza ingegneristica c’è un’intesa tra Studio Martini Ingegneria e Alrabiah Consulting Engineers. E poi c’è la sanità: mentre molti professionisti della salute italiani si dichiarano propensi ad abbandonare il Bel Paese per andare a lavorare, ben pagati, nel regno degli sceicchi, il Gruppo San Donato, leader delle cliniche delle private, annuncia tre capitoli di collaborazione con la King Saud Medical City che condurrà a partnership pubblico-private, un investimento in Smart clinic e la partecipazione a 18 progetti del ministero della Salute saudita. «Potremmo portare a casa un miliardo di fatturato aggiuntivo per la nostra realtà, che arriverebbe quindi a circa 3,3 miliardi», ha tirato le somme al Corriere della Sera Paolo Rotelli, vicepresidente del gruppo.

L'Italia è sempre più saudita: gli affari e le mire di Riad nel Belpaese
Paolo Rotelli vicepresidente del gruppo San Donato (Imagoeconomica).

I 210 milioni di investimenti del 2019 sono destinati a crescere nel segno del non-oil

Lo stock degli investimenti detenuti in Italia da soggetti dell’Arabia Saudita era di 210 milioni di euro nel 2019. Un dato destinato naturalmente a crescere nel segno del non-oil. Il Pif ha un capitale stimato in 650 miliardi di dollari e la Saudi Vision 2030 ha definito un ampio ventaglio di obiettivi strategici che puntano a ridurre la dipendenza dalla produzione petrolifera e nondimeno la spesa pubblica. Con una diversificazione sui settori d’azione che scardinerà il vecchio approccio secondo cui i principali fondi sovrani dei Paesi arabi hanno investito soprattutto nell’immobiliare italiano (cinque miliardi dal solo Qatar). Non ultimo il calcio: si è vociferato per lungo tempo di un possibile acquisto dell’Inter da parte del Pif. Ma pare che in generale l’interesse dei sauditi per la Serie A sia sempre più concreto. Il fondo sovrano, poi, è già stato scelto come socio di minoranza al 33 per cento da Azimut-Benetti, il produttore leader al mondo di imbarcazioni da diporto a motore. E non manca il comparto dell’hotellerie italiana di lusso, con il 49 per cento di Rocco Forte Hotels già acquisito da Pif. Insomma, una possibile pioggia di miliardi che suscita speranze, ma anche dubbi e timori: aiuteranno il made in Italy o contribuiranno a spogliarci dei gioielli di famiglia? Il governo sembra già essersi dato una risposta tutt’altro che sovranista.

Operazione antimafia in tutta Italia, 84 misure cautelari

Dalle prime ore della mattina di giovedì 7 settembre i carabinieri del comando provinciale di Vibo Valentia si sono impegnati nell’operazione antimafia Maestrale-Carthago con l’impiego di oltre 600 militari che stanno eseguendo su tutto il territorio nazionale una misura cautelare nei confronti di 84 soggetti: 29 in carcere, 52 ai domiciliari e 3 con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. L’operazione è coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, guidata dal procuratore Nicola Gratteri.

Operazione interforze a Roma e Napoli

Dalle prime luci dell’alba oltre 800 operatori di polizia, carabinieri e Guardia di Finanza sono impegnati in due vaste operazioni interforze con modalità Alto Impatto a Roma e Napoli. Nella Capitale l’attività, cui prende parte anche la Polizia Locale di Roma Capitale, è concentrata nel quartiere di Tor Bella Monaca dove sono in corso perquisizioni per la ricerca di armi e droga in oltre 80 appartamenti in via dell’Archeologia. A Napoli, invece, l’attività si sta svolgendo nella zona dei Quartieri Spagnoli con numerose perquisizioni e identificazioni di persone e veicoli sospetti.

Messico: la Corte suprema depenalizza l’aborto in tutto il Paese

La Corte Suprema di Giustizia del Messico ha depenalizzato l’aborto in tutti e 32 gli Stati del Paese. La massima autorità di giustizia, si legge in un breve messaggio su X, ha dichiarato «incostituzionale il sistema giuridico che penalizza l’aborto nel Codice penale federale, perché viola i diritti delle donne e delle persone in gestazione».

Sentenza votata all’unanimità dagli 11 membri della Corte

La sentenza votata all’unanimità dagli 11 membri della Corte invalida articoli e parti normative del Codice penale federale che prevedono il carcere per le donne che abortiscono, depenalizzando di fatto l’interruzione di gravidanza su tutto il territorio nazionale. La sentenza, che avrà applicazione retroattiva, dovrà essere rispettata da qualsiasi autorità giurisdizionale e amministrativa, in particolare dal personale delle istituzioni sanitarie coinvolte nella pratica dell’interruzione di gravidanza e dagli agenti del Pubblico Ministero che ricevono denunce per questi fatti. Già due anni fa la Corte dichiarò incostituzionale la criminalizzazione dell’aborto.

I valori in tempo reale di Borsa e spread oggi 7 settembre 2023

Dopo un mercoledì nero, con Piazza Affari che ha perso l’1,54 per cento risultando la Borsa peggiore tra le europee, c’è attesa per l’apertura di giovedì 7 settembre. Lo spread ha chiuso a 175 punti base, in risalita. Su tutto il Vecchio continente si sono riaccese le preoccupazioni sulla crescita economica e l’inflazione.

Powered by WordPress and MasterTemplate