Daily Archives: 11 Agosto 2023

Bonus Inps per coltivatori e imprenditori agricoli under 40: come fare domanda

Con lo scopo di incentivare lo spirito imprenditoriale nel settore agricolo, il governo ha prorogato per tutto il 2023 il bonus per coltivatori e imprenditori agricoli under 40. La misura, gestita dall’Inps, si sostanzia in un esonero contributivo totale, 100 per cento, per un periodo massimo di 24 mesi di attività.

Bonus coltivatori e imprenditori agricoli: a chi spetta e come fare domanda

I destinatari del bonus sono i coltivatori e ai giovani imprenditori agricoli professionali (Iap), di età inferiore a 40 anni che risultano iscritti alla previdenza agricola tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2023. Questi soggetti possono già presentare domanda per ottenere lo sgravio fiscale, con l’Inps che ha sottolineato, nella circolare 74 del 3 agosto 2023, che «il coltivatore diretto può richiedere il beneficio per l’intero nucleo familiare o solo per sé stesso, come titolare o per sé stesso e per alcuni componenti del nucleo». La domanda per il bonus coltivatori e imprenditori agricoli deve essere presentata esclusivamente online. È necessario accedere al Cassetto previdenziale per autonomi agricoli e andare nella sezione Comunicazione bidirezionale. Qui si troverà il modello telematico dedicato alle nuove iscrizioni per il 2023 che è denominato Esonero contributivo nuovi Cd e Iap anno 2023 (CD/IAP2023).

Le esenzioni previste dal bonus e le incompatibilità

Il bonus per coltivatori ed imprenditori agricoli, come detto in precedenza, esonera dal pagamento dell’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche. Per un periodo totale di 24 mesi, dunque, i soggetti beneficiari non dovranno versare la contribuzione della quota per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti (IVS) e il contributo addizionale di cui all’articolo 17, primo comma, della legge 3 giugno 1975, n. 160. Non rientrano nello sgravio, invece, il contributo di maternità e il contributo Inail cui sono soggetti i coltivatori e gli imprenditori agricoli. In ultimo si sottolinea che il bonus in esame non è in alcun modo cumulabile con altri sgravi o incentivi dello stesso tipo.

Alessandra Viero: età, marito e figli della conduttrice

Alessandra Viero, nata a Sandrigo (Veneto) il 16 aprile 1981, è una giornalista e conduttrice televisiva. Per anni ha lavorato per diversi quotidiani finché non è approdata a Mediaset nel 2008.

Alessandra Viero: biografia e carriera

Viero si è laureata in Giurisprudenza all’Università di Trento con il massimo dei voti. Ha iniziato a lavorare fin da subito con il quotidiano locale Il Corriere del Veneto, nell’emittente televisiva Rete Veneta come conduttrice e su Tg Bassano come inviata. Nel 2008 ha ricevuto un’offerta da Mediaset per lavorare per il TG4 come inviata e conduttrice. Dal novembre del 2011 ha condotto su Tgcom24, il canale all-news di Mediaset, passando nel giugno 2012 a condurre il rotocalco Pomeriggio Cinque Cronaca, la versione estiva di Pomeriggio Cinque. Dopodiché la giornalista è tornata a condurre su Tgcom24. Nell’agosto dello stesso anno è stata scelta come conduttrice di Domenica Cinque con Alessi0 Vinci a partire da ottobre.

Alessandra Viero, tra la carriera e la vita privata
Alessandra Viero e il marito Fabio Riveruzzi (Instagram).

A giugno del 2013 è poi approdata a Studio Aperto, il telegiornale di Italia 1, e nello stesso anno ha sostituito Sabrina Scapini accanto a Gianluigi Nuzzi in Quarto Grado, su Rete 4, mantenendo la conduzione di Studio Aperto. Dal 2014, sempre insieme a Nuzzi, ha iniziato a condurre anche lo spin-off di Quarto Grado, Segreti e delitti, su Canale 5. Nel 2022 e nel 2023 ha condotto alcune puntate di Controcorrente al posto di Veronica Gentili e nel 2023 ha sostituito anche Barbara Palombelli in alcune puntate di Stasera Italia.

Alessandra Viero: la vita privata

La giornalista si è sposata nell’estate del 2021 con Fabio Riveruzzi, un senior content editor specializzato in Digital Music Marketing per un’agenzia di comunicazione. I due hanno un figlio, Roberto Leone, nato il 25 marzo 2017.

Rovereto, donna uccisa con l’accetta, perizia psichiatrica per reo confesso

Si è svolta di fronte al gip del Tribunale di Rovereto l’udienza per l’affidamento della perizia psichiatrica che punta ad accertare se Ilir Ziba Shehi, reo confesso dell’omicidio di Mara Fait, avvenuto lo scorso 28 luglio a Noriglio, in Trentino, sia stato in grado di intendere e di volere al momento del delitto.

Ha ucciso a colpi d’accetta la vicina di casa

L’uomo, di 48 anni, ha ucciso a colpi d’accetta la vicina di casa, per poi consegnarsi spontaneamente ai carabinieri. La perizia è stata affidata al medico psichiatra, specializzato in ambito clinico e forense, Ermanno Arreghini. Il primo colloquio in carcere è fissato per sabato 12 agosto in carcere alle 11, alla presenza dei periti di parte. Il 17 ottobre si terrà l’udienza di merito.

Miracolo a Sant’Anna stasera su Rai Movie: trama, cast e curiosità

Stasera 11 agosto 2023 andrà in onda sul canale Rai Movie il film Miracolo a Sant’Anna alle ore 21.10. Il regista è Spike Lee mentre la sceneggiatura è stata scritta da James McBride. Nel cast ci sono Laz Alonso, Derek Luke, Omar Benson Miller, Michael Ealy e Pierfrancesco Favino.

Stasera andrà in onda sul canale televisivo Rai Movie il film intitolato Miracolo a Sant'Anna, ecco trama, cast e curiosità
La locandina del film (Twitter).

Miracolo a Sant’Anna, trama e cast del film in onda stasera 11 agosto 2023 su Rai Movie

La trama racconta la storia di Hector Negron (Laz Alonso), un uomo afroamericano che lavora come impiegato in un ufficio postale di New York. Nel 1982, pochi giorni prima di Natale, Hector inspiegabilmente estrae una pistola e uccide un cliente. Durante le indagini per questo omicidio, la Polizia perquisisce il suo appartamento e trova una testa di marmo appartenente a una statua. Nel frattempo, Hector racconta la sua storia a un giornalista. L’uomo faceva parte della 92esima Divisione Buffalo dell’esercito americano che aveva preso parte alla Campagna d’Italia durante la Seconda guerra mondiale. Insieme ad altri tre soldati afroamericani, Hector era rimasto dietro le linee nemiche.

Questo perché uno dei suoi compagni, Train (Omar Benson Miller), aveva deciso di salvare la vita a un ragazzo italiano di nome Angelo (Matteo Sciabordi), rimasto orfano a causa dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema da parte dei soldati nazisti. Il gruppo, composto dai soldati e dal ragazzino, si ritrova a vagare per sopravvivere, fuggendo dagli attacchi dei nazisti e nascondendosi in un paesino dimenticato, dall’aria magica. Qui riusciranno a scoprire un’umanità dimenticata e rifletteranno sulla loro vita. Dopo il racconto, Hector, ormai convinto ad affrontare il processo per il suo gesto, vivrà un colpo di scena e un misterioso benefattore gli salverà la vita.

Miracolo a Sant’Anna, 5 curiosità sul film

Miracolo a Sant’Anna, un attore famoso ha rifiutato un ruolo da protagonista

Samuel L. Jackson era stato individuato da Spike Lee e dalla produzione per interpretare un ruolo da protagonista nella pellicola. Tuttavia, l’attore ha rifiutato l’offerta perché già impegnato nelle riprese del film del 2008 La terrazza sul lago.

Miracolo a Sant’Anna, un altro attore costretto ad abbandonare il set e lasciare il progetto

Un altro attore famoso doveva entrare a far parte del progetto: si trattava di Wesley Snipes, che ha dovuto abbandonare le riprese perché accusato di evasione fiscale.

Stasera andrà in onda sul canale televisivo Rai Movie il film intitolato Miracolo a Sant'Anna, ecco trama, cast e curiosità
L’attore Wesley Snipes oggi (Getty Images)

Miracolo a Sant’Anna, una modella ha dovuto rinunciare a prendere parte al lungometraggio

Anche la modella Naomi Campbell doveva far parte del cast del film. Per alcuni impegni che aveva ha però dovuto rinunciare alle riprese.

Miracolo a Sant’Anna, il film tratto da un romanzo

Il soggetto del film non è originale ma è tratto da un romanzo dello scrittore James McBride. McBride si è occupato anche di scrivere la sceneggiatura, adattando la sua opera letteraria per il grande schermo.

Miracolo a Sant’Anna, flop al botteghino

Miracolo a Sant’Anna è stato un grande flop al botteghino. Il film aveva grosse pretese e infatti venne realizzato con un budget di circa 45 milioni di dollari. Tuttavia, al botteghino ha incassato poco più di 9 milioni di dollari.

Il grande paese stasera su Rai 3: trama, cast e curiosità

Stasera 11 agosto 2023 andrà in onda su Rai 3 il film Il grande paese, alle ore 21.15. Si tratta di un western diretto da William Wyler su sceneggiatura di Robert Wilder, James R. Webb e Sy Bartlett. Nel cast ci sono Gregory Peck, Jean Simmons, Charlton Heston, Caroll Baker e Alfonso Bedoya.

Stasera 11 agosto 2023 su Rai 3 andrà in onda il film Il grande paese, ecco trama, cast e curiosità sulla pellicola.
Una scena tratta dalla pellicola (Twitter).

Il grande paese, trama e cast del film in onda stasera 11 agosto 2023 su Rai 3

La trama racconta la storia di un’iniziale grande inimicizia tra il maggiore Terril (Charles Bickford) e Rufus Hannassey (Burl Ives), due grandi proprietari terrieri di San Rafael, nel Texas, che si contendono un pezzo di terra che divide le loro proprietà. Quest’ultimo è l’oggetto del desiderio di entrambi perché qui scorre l’unico corso d’acqua della zona: impossessarsene significherebbe ottenere un grande vantaggio. Tuttavia, la proprietaria legittima di questo pezzo di terra è la maestrina Julie Maragon (Jean Simmons) che, nonostante sia amica di Patricia (Carroll Baker), figlia del maggiore Terril, rifiuta tutte le richieste e le offerte proposte.

Un giorno arriva da Baltimora un giovane di nome James McKay (Gregory Peck) che dovrebbe prendere in moglie Patricia. Il ragazzo non ama la scontro e per questa ragione viene etichettato come codardo, e anche la sua fidanzata sembra perdere interesse nei suoi confronti. Per farsi valere, James decide di andare da Julie Maragon per convincerla a cedere il terreno, promettendo che permetterà a tutti gli allevatori di abbeverare le loro mandrie nel corso d’acqua. Le cose non andranno però come sperato e la situazione peggiorerà, ma James sembra aver trovato in Julie una donna che condivide i suoi ideali e condanna la violenza senza riserve.

Il grande paese, 5 curiosità sul film 

Il grande paese, il film preferito di un presidente americano

Sembra che il presidente americano Dwight D. Eisenhower amasse questo film tanto da averlo proiettato per quattro volte consecutive alla Casa Bianca e averlo definito «semplicemente il miglior film mai fatto».

Il grande paese, le difficoltà sul set per un’attrice

L’attrice Jean Simmons venne traumatizzata dall’esperienza di recitare sul set e si rifiutò di parlare del film per diverso tempo. Dopo anni, la Simmons ha rivelato che le veniva assegnato un nuovo copione ogni giorno, a volte anche di notte, e doveva imparare tutte le battute a memoria continuamente. Ciò le avrebbe provocato un grande stress perché per l’attrice «recitare in questo modo era impossibile».

Il grande paese, lo scontro tra un attore e il regista

Tra il regista William Wyler e l’attore Charles Bickford non scorreva buon sangue. I due erano arrivati addirittura alle mani anni prima sul set de Gli eroi del deserto e anche durante le riprese di questo film ci furono momenti di tensione. In particolare, Wyler faceva girare più volte le scene di Bickford anche se queste erano perfette e l’attore, indispettito, in determinati momenti rifiutava di recitare le battute.

Stasera 11 agosto 2023 su Rai 3 andrà in onda il film Il grande paese, ecco trama, cast e curiosità sulla pellicola.
L’attore Charles Bickford (Getty Images).

Il grande paese, una controfigura particolare per una scena

In una scena del film il protagonista cade da cavallo e precipita a terra. In tale scena non è stato Gregory Peck a interpretare il protagonista ma l’attore Slim Pickens. Questo perché, stando a quanto raccontato dalla figlia di Pickens, l’attore era il proprietario del cavallo e non voleva che altri lo cavalcassero, così decise di essere lo stuntman di Peck per questa scena.

Il grande paese, Charlton Heston stava rifiutando la parte

Inizialmente Charlton Heston stava per rifiutare la parte che gli era stata offerta. Questo perché considerava il ruolo secondario e di minore importanza. Tuttavia, il suo agente lo convinse a lavorare con William Wyler e Gregory Peck perché sarebbe stata una grossa opportunità per la sua carriera e Heston accettò.

Pro e contro del salario minimo: i 9 euro l’ora e la proposta al centro dell’incontro a Palazzo Chigi

L’incontro sul salario minimo in programma a Palazzo Chigi non è nemmeno cominciato, ma è iniziato con il piede sbagliato. Giorgia Meloni ha accettato di parlare con le opposizioni, pur ribadendo la sua contrarietà. Elly Schlein, che della retribuzione minima garantita ha fatto un suo cavallo di battaglia, ha detto di essere pronta al confronto, «a patto che non sia una sceneggiata agostana fatta sulla pelle dei lavoratori». Mentre Giuseppe Conte ha dichiarato che la premier ha usato «argomentazioni infondate e risibili per giustificare la sua pervicacia». Ci sono tutti i presupposti per un buco nell’acqua: in attesa di capire cosa salterà fuori, ecco un piccolo vademecum sulla misura di cui tanto si sta parlando. Funzionerebbe? Davvero c’è qualcuno che ci può rimettere? Quali sono le argomentazioni dei contrari?

Incontro a Palazzo Chigi sul salario minimo. Pro e contro, chi è a favore e chi si oppone: le cose da sapere
Elly Schlein (Imagoeconomica).

In Italia per la retribuzione minima ci si affida ai Ccnl, stipulati tra i sindacati e datori di lavoro

Prima di tutto le basi: il salario minimo è la retribuzione minima oraria che viene corrisposta per legge ai dipendenti e sotto la quale i datori di lavoro non possono scendere. In sé, la soglia della paga minima può essere stabilita per legge (tramite l’introduzione appunto del salario minimo legale) oppure attraverso la contrattazione collettiva nazionale. È questo il caso dell’Italia, che al pari di Austria, Danimarca, Svezia, Finlandia e Cipro – per rimanere all’Unione europea – non ha un salario minimo imposto per legge. Nel nostro Paese ci si affida ai Ccnl, i contratti collettivi nazionali del lavoro stipulati tra i sindacati dei lavoratori dipendenti e i datori di lavoro.

Solo in sei Paesi Ue il salario minimo stabilito per legge è superiore a 9 euro all’ora

La proposta unitaria delle opposizioni prevede l’introduzione di una soglia minima inderogabile di 9 euro all’ora. Solo sei Paesi Ue hanno un salario minimo maggiore: Lussemburgo, Olanda, Francia, Irlanda, Belgio e Germania. Gli altri 15 hanno salari minimi fissati dalla legge inferiori ai 7 euro orari. Le cifre in sé non dicono molto: le varie soglie fissate dipendono infatti dal costo della vita nei singoli Paesi. Gli 11,52 euro orari lordi che dal primo maggio 2023 vengono garantiti ai lavoratori in Francia, per esempio, dovrebbero garantire di poter vivere allo stesso modo dei 3,83 della Grecia.

Salario minimo al centro del dibattito: ma per l’Italia non è obbligatorio

Secondo quanto previsto dalla direttiva Ue del 2020, gli Stati che (come l’Italia) registrano un tasso di copertura della contrattazione collettiva maggiore dell’80 per cento non sono obbligati a intraprendere alcun intervento. A riaccendere il dibattito politico è stata, a ottobre 2022, l’approvazione della nuova direttiva europea che ha dato il via libera definitivo all’introduzione di un minimo salariale adeguato nei Paesi Ue, con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita dei lavoratori e rafforzare i Ccnl.

Incontro a Palazzo Chigi sul salario minimo. Pro e contro, chi è a favore e chi si oppone: le cose da sapere
Giuseppe Conte (Imagoeconomica).

Il grande pro: aumenterebbe gli stipendi di chi guadagna meno della soglia stabilita per legge

Chiaramente il salario minimo ha il grande vantaggio di innalzare gli stipendi di chi guadagna meno della sua soglia. In Italia aiuterebbe 4,6 milioni di persone: un gruppo molto vario di dipendenti, appartenenti alle categorie meno tutelate. Dagli assistenti domestici agli operai agricoli, fino ai rider, ai lavoratori delle imprese di pulizia, agli operatori turistici. Senza dimenticare la “maglia nera” del settore della vigilanza, che ad aprile ha rinnovato il Ccnl a più di 5 euro l’ora. Il salario minimo potrebbe inoltre aiutare i dipendenti che non sono coperti dalla contrattazione collettiva, così come gli autonomi, che non hanno contratti di lavoro subordinato. Secondo i suoi fautori, il salario minimo sarebbe in grado insomma di ridurre povertà e disuguaglianze sociali.

Per il fronte del no incentiva il lavoro nero e scoraggia le nuove assunzioni

Per il fronte dei no, il salario minimo legale sarebbe controproducente. Aumentando il costo del lavoro, andrebbe infatti a incentivare il nero, così come a scoraggiare nuove assunzioni. Insomma, aumenterebbe povertà e disoccupazione, in particolare tra i lavoratori non qualificati o senza esperienza. Inoltre, sottolineano i detrattori, che bisogno c’è del salario minimo quando la maggior parte dei contratti di lavoro nazionali prevedono già una paga oraria pari o superiore a 9 euro? Meglio spingere casomai sul taglio del cuneo fiscale. C’è poi chi pensa che una legge in merito andrebbe a diminuire il potere della contrattazione collettiva, svuotandola di una delle sue principali competenze.

Le opposizioni (tranne Italia viva) sono a favore del salario minimo garantito

La proposta di legge depositata alla Camera è stata avanzata da Partito democratico, Movimento 5 stelle, Azione, +Europa ed Europa Verde: in pratica tutta l’opposizione tranne Italia viva. Il 3 agosto in Aula è stata approvata una sospensiva che ha rimandato la discussione del testo a fine settembre. Intanto, ecco l’incontro dei rappresentanti della minoranza con Meloni. La quale, forse, non ha proprio ben capito il funzionamento del salario minimo. O, forse, l’ha capito benissimo.

Meloni ferma sul no: ma forse non ha capito come funziona. Oppure sì?

Nella sua rubrica social “Gli appunti di Giorgia”, la premier ha infatti detto: «Se io decidessi di stabilire per legge una cifra minima oraria per tutti, che inevitabilmente dovrà stare nel mezzo, mi ritroverei con un salario minimo legale che in molti casi potrebbe essere ragionevolmente più basso del minimo contrattuale previsto per diversi di questi contratti nazionali». Ma il salario minimo alzerebbe solo le soglie inferiori già stabilite dai Ccnl, senza abbassare – ci mancherebbe altro – quelle che invece sono già superiori. Gli operai metalmeccanici, che hanno per esempio un trattamento economico complessivo superiore ai 14 euro, non scenderebbero a 9 euro, che invece sarebbe una soglia particolarmente gradita alle guardie giurate. Dietro al no di Meloni, il cui governo dice di non voler fare la guerra ai poveri (pur avendo però già tolto il reddito di cittadinanza), c’è anche una questione di principio: «Perché, se il salario minimo legale è la soluzione, i partiti che adesso lo chiedono a gran voce non lo hanno introdotto negli anni in cui erano al governo?».

Cina, scoperta presunta spia della Cia reclutata in Italia

È stata scoperta una presunta spia cinese al servizio dell’americana Cia, la Central Intelligence Agency, reclutata in Italia. Il ministero per la Sicurezza dello Stato di Pechino ha reso noto oggi in un post di aver sottoposto a «misure esecutive» un connazionale, soprannominato Zeng, che «svolgeva attività di spionaggio».

Reclutato in Italia da un agente della Cia

Nato a luglio del 1971, Zeng era stato mandato dalla sua compagnia – un importante gruppo industriale militare mandarino – a studiare in Italia. In quel periodo, un funzionario dell’ambasciata americana a Roma, chiamato Seth, secondo il post che lo qualifica come agente della Cia, prese l’iniziativa di avvicinarlo e di fare la sua conoscenza. Da allora, Seth avrebbe sviluppato uno stretto rapporto con Zeng attraverso attività come cene, gite e altre attività, in cambio di «una grande quantità di informazioni fondamentali sulla Cina». Zeng sarebbe scivolato in uno stato di sudditanza psicologica, consentendo all’agente Cia «di instillare i valori occidentali» e di promettere «un’enorme quantità di denaro e di aiutare la famiglia di Zeng a migrare negli Usa». Si è scoperto, secondo altri dettagli forniti dal network statale Cctv, che l’uomo aveva firmato un accordo di spionaggio e ricevuto una formazione specifica prima di tornare in Cina. La Cctv ha aggiunto che erano state prese «misure obbligatorie» contro di lui, senza fornire dettagli. Mentre il ministero ha trasferito il caso alla procura per la revisione e l’azione penale, secondo il post.

In aumento in Cina la supervisione per attività di spionaggio

La Cina ha intensificato la supervisione su quelle che ritiene essere attività di spionaggio. All’inizio di agosto, il ministero della Sicurezza dello Stato ha detto che la nazione dovrebbe incoraggiare i cittadini a unirsi al controspionaggio, includendo la creazione di canali per segnalare attività sospette e premi ad hoc. È di luglio, invece, l’introduzione della legge anti-spionaggio che vieta di trasferire le informazioni su sicurezza e interessi nazionali definiti peraltro in modo generico. La normativa ha creato allarme nella comunità straniera: l’ambasciatore Ue a Pechino Jorge Toledo, ad esempio, ha detto lo scorso maggio che l’apertura dell’economia cinese era incompatibile con la legge sul controspionaggio.

Russia, decollata sonda verso la Luna

La Russia ha lanciato un razzo Soyuz che trasporta una sonda verso la Luna, dando così il via alla sua prima missione lunare dopo 47 anni, dal 1976, quando l’Unione sovietica era all’avanguardia nella conquista dello spazio. Il razzo con la sonda Luna-25 è decollato alle 2.10 ora di Mosca (1.10 ora italiana) dal cosmodromo Vosto?nyj nell’Amur, secondo le immagini diffuse dall’agenzia spaziale russa Roscosmos.

Alexandre Blokhine: «per la prima volta nella storia l’allunaggio sul polo sud lunare»

La sonda di quasi 800 chili deve raggiungere l’orbita lunare in cinque giorni. E poi impiegherà dai tre ai sette giorni per scegliere il posto giusto prima di atterrare nell’area del polo sud lunare. Secondo una fonte all’interno di Roscosmos, l’agenzia prevede uno sbarco della sonda intorno al 21 agosto. Alexandre Blokhine, alto funzionario di Roscosmos, ha detto: «Per la prima volta nella storia, l’allunaggio sarà effettuato sul polo sud lunare. Fino ad ora, tutti erano sulla luna nella zona equatoriale». La sonda, che dovrà sostare sulla Luna per un anno, avrà la missione, come ha precisato l’agenzia spaziale, di «prelevare campioni e analizzare il suolo» e dovrà «svolgere ricerche scientifiche a lungo termine».

Incendi alle Hawaii, le vittime salgono a 53

È salito a 53 il bilancio delle vittime dei devastanti incendi che hanno colpito l’isola di Maui, alle Hawaii, alimentati dai venti diffusi dalla coda dell’uragano di categoria 4 Dora. La maggior parte delle persone morte si trovavano nella storica città di Lahaina che secondo le autorità locali è stata «distrutta». In tutta l’isola è stato dichiarato lo stato d’emergenza e tutti i viaggi verso questa popolare destinazione turistica sono stati sconsigliati. I nomi delle vittime non sono ancora noti.

Sylvia Luke: «Non eravamo pronti»

La vice-governatrice Sylvia Luke ha detto: «Non eravamo pronti. Ci aspettavamo vento e pioggia, non fuoco». E anche il governatore Josh Green, rientrato dalle vacanze, ha ammesso: «Non c’erano stati incendi significavi in passato e dunque non si è mai investito abbastanza per prevenirli». E, parlando del numero delle vittime, ha detto che è destinato ad aumentare «in modo molto significativo: «Nel 1960, 61 persone sono morte quando una grande onde ha attraversato Big Island. Questa volta, è molto probabile che il totale delle vittime supererà di molto questo numero».

Incendi alle Hawaii, le vittime salgono a 53
Immagine aerea delle Hawaii del 10 agosto 2023 (Getty Images)

Barack Obama: «È duro assistere alle immagini»

Anche l’ex presidente Barack Obama, originario di questa parte del mondo, ha espresso il suo cordoglio: «È duro assistere alle immagini di devastazione di un luogo così speciale. Il pensiero mio e di Michelle va a chi ha perso i suoi cari o la cui vita è sconvolta», ha scritto su Twitter.

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