Pamela Genini, i funerali a Strozza. Gli amici: "Era piena di vita". L'omelia: "Solo l'amore resta"
Fiori, foto e preghiere su una panchina rossa. Un'amica: "Ci ha lasciato un grande vuoto. Spero di parlare con la madre, vediamo che bugie dirà Soncin"
ansa Sono terminati nella chiesa di Strozza (Bergamo) i funerali di Pamela Genini, la ragazza di 29anni uccisa a coltellate a Milano dal suo ex fidanzato, Gianluca Soncin, la sera del 14 ottobre, nella sua abitazione nel quartiere Gorla a Milano.
Prima che la bara di Pamela lasciasse la chiesa un organista ha intonato “Nothing compares 2 You”, canzone scritta da Prince e resa celebre da Shinead O'Connnor. Il corteo si è quindi incamminato dalla chiesa di Sant'Andrea apostolo verso il cimitero. Alla fine della cerimonia funebre c'è stato anche un applauso.
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L'omelia: l'amore è esserci anche quando noi non possiamo più fare niente
Luigi Carminati, parroco della chiesa di Sant'Andrea Apostolo, nel corso dell'omelia per i funerali, ha detto: "Siamo davanti a questo feretro, a fare i conti con la vita che continuamente ci impone di accettare delle spaccature, il più delle volte senza preavviso. La tua storia, Pamela, è segnata da tante profonde spaccature, dolore grande per l'incidente e l'infermità di tuo papà Sergio, quando lei era ancora giovanissima. Quella sua sensibilità che l'ha resa tanto delicata quanto fragile, che con il tempo l'ha portata a rifugiarsi dietro un'immagine bella e forte di lei, nascondendo le paure e le sofferenze per non preoccupare, per non ferire e per preservare dal male quanti amava".
E poi ancora: "Potremmo passare il resto della nostra vita a chiederci se avremmo potuto fare qualcosa e se le cose potessero andare diversamente. E di 'sé' e di 'ma' in questi giorni se ne sono detti e scritti tanti. Noi oggi vogliamo prendere l'esempio da Gesù e Maria, che sul monte Calvario, nel momento più alto del dolore umano hanno scelto poche parole per dirsi solo il bene, per dirsi tutto l'amore e soprattutto hanno scelto di stare, di esserci l'una per l'altro. Forse è il gesto più bello di che cos'è l'amore, l'amore è esserci anche quando noi non possiamo più fare niente. Allora, messe da parte tante parole, aneddoti e racconti riesumati da lontani ricordi, che solo la cronaca nera e i riflettori delle telecamere puntate hanno fatto tornare alla mente, oggi, cara Pamela, cari mamma, papà, fratello e sorelle e amici tutti, vogliamo solo dirci, con poche parole e sincera vicinanza, solo l'amore. L'amore di una figlia che ha voluto custodire e preservare la sua amata famiglia. L'amore della sua mamma, che è qui con lei ai piedi della croce, che fino al giorno in cui la riabbraccerà in cielo, continuerà a lasciarsi trafiggere dal dolore, che solo il cuore di una mamma può conoscere. Ciao Pamela"
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La panchina rossa
Accanto alla chiesa si trova peraltro una panchina rossa, simbolo della lotta contro la violenza sulle donne e collocata lì da alcuni anni: in questi giorni è diventata luogo di raccoglimento spontaneo. È stata lasciata una fotografia di Pamela, con accanto una frase di Sant'Agostino e una poesia dal titolo “2La morte non è niente”. Molti cittadini hanno portato qui fiori e lumini.
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Amica di Pamela: “Ci ha lasciato un grande vuoto. Spero di parlare con la madre, vediamo che bugie dirà Soncin”
Ai funerali di Pamela ha partecipato anche l'amica Elisa, entrata in chiesa con un mazzo di fiori bianchi. "Le piaceva il bianco. Era una ragazza piena di vita,solare, dolcissima e ha lasciato un grande vuoto", ha detto. Così come le altre amiche, Elisa è stata criticata dalla madre di Pamela che le ha accusate di averla lasciata sola. "Spero di avere la possibilità di parlarle oggi", ha detto la ragazza che ha aggiunto: “Vediamo Soncin quando parla, cosa dice, quali altre bugie inventerà, visto che è sempre stato bugiardo. Siamo in buonemani, la dottoressa Menegazzo sta facendo tutto il possibile e siamo a completa disposizione. Adesso è il momento del dolore e di andare a pregare per lei”.
“Codice rosso non è scattato, a noi donne servono più tutele”
"Pamela ha bisogno di tante preghiere, perché è stata ammazzata in un modo terribile". Così Nicole Limonta - amica della 29enne uccisa a coltellate - subito dopo i funerali della giovane. "Purtroppo era da un anno che non sapevo più niente di questa storia. Non ho mai visto nessun segno su di lei, un livido. Forse potevo fare qualcosa ma lei non mi ha mai detto niente", sottolinea tra le lacrime. "Denunciare? Glielo avevo detto un anno fa dopo il red carpet di Venezia, di andare a denunciare. Però il problema è che il codice rosso non è partito", spiega la donna.
"E' per quello che dobbiamo fare qualcosa. Appena c'è un minimo segnale di violenza autorità, ospedali, Carabinieri, pompieri devono far scattare immediatamente il codice rosso. Basta un minuto per andare ad ammazzare una donna".
"Soncin? Non è giusto che abbia tolto una vita, soprattutto considerando che lui aveva già vissuto la sua: era già molto grande, mi sembra già sposato e con dei figli. Pamela, invece, purtroppo, non ha avuto la possibilità di vivere la sua vita. È davvero una cosa vergognosa".
Fonte: www.rainews.it
