Monthly Archives: Ottobre 2023

Bruce Springsteen torna a San Siro: due date l’1 e il 3 giugno 2024

Non soltanto Vasco Rossi. Lo stadio di San Siro ospiterà il prossimo anno anche un’altra grande icona del rock come Bruce Springsteen. Nella mattinata di martedì 31 ottobre l’artista statunitense, amatissimo anche nel nostro Paese, ha annunciato il suo ritorno in Italia con due appuntamenti dal vivo fissati nell’estate 2024. Si tratta del recupero delle date del 2023, annullate per motivi di salute.

Bruce Springsteen in concerto a San Siro l’1 e 3 giugno 2024

I due appuntamenti da segnarsi sul calendario per tutti i fan del Boss sono l’1 e il 3 giugno 2024. Entrambi i live in programma si terranno allo stadio Meazza, che già in passato ha ospitato l’artista in diverse occasioni. I live si inseriscono in una nuova tournée di Springsteen che nel corso della prossima estate toccherà il Vecchio Continente con un totale di 22 tappe tra Inghilterra, Irlanda, Spagna, Francia, Repubblica Ceca, Olanda, Germania, Finlandia, Svezia e Norvegia. Ad accompagnare l’artista in questa nuova avventura, come sempre, la sua fidata The E-Street band. Qui il calendario del tour completo:

  • 5 maggio – Cardiff, Principality Stadium
  • 9 maggio – Belfast, Boucher Road
  • 12 maggio – Kilkenny, Nowlan Park
  • 16 maggio – Cork, Páirc Uí Chaoimh
  • 19 maggio – Dublino, Croke Park
  • 22 maggio – Sunderland, Stadium of Light
  • 25 maggio – Marsiglia, Orange Vélodrome
  • 28 maggio – Prague, Czech Republic @ Airport Letnany
  • 1 giugno – Milano, San Siro Stadium
  • 3 giugno – Milano, San Siro Stadium
  • 12 giugno – Madrid, Cívitas Metropolitano
  • 14 giugno – Madrid, Cívitas Metropolitano
  • 20 giugno – Barcellona, Estadi Olímpic
  • 27 giugno – Nijmegen, Goffertpark
  • 2 luglio – Werchter, Werchter Park
  • 5 luglio – Hannover, Heinz von Heiden Arena
  • 9 luglio – Odense, Dyrskuepladsen
  • 12 luglio – Helsinki, Olympic Stadium
  • 15 luglio – Stoccolma, Friends Arena
  • 18 luglio – Stoccolma, Friends Arena
  • 21 luglio – Bergen, Dokken
  • 25 luglio – Londra, Wembley Stadium

Le info per acquistare i biglietti

A partire dalle 11.00 di venerdì 3 novembre, i biglietti saranno disponibili in prevendita per gli utenti iscritti a My Live Nation. Per accedere alla presale basterà registrarsi senza costi aggiuntivi su livenation.it. La vendita generale dei biglietti sarà invece aperta alle 12.00 di lunedì 6 novembre su ticketmaster.it, ticketone.it e vivaticket.com.

In Israele aumentano le richieste di porto d’armi

Da quando la guerra tra Israele e Palestina è ripartita, dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre, sono state registrate più di 174 mila richieste di permessi per il possesso di armi da fuoco. Numeri che indicano come il conflitto si stia allargando anche ai comuni cittadini, che temono per la loro sicurezza.

Richieste per licenze in crescita

Secondo Ynetnews, i centri competenti stanno ricevendo una media di 1o mila nuove richieste al giorno, rispetto alle 850 richieste settimanali registrate prima del 7 ottobre. Il controverso ministro della Sicurezza nazionale, Itamar Ben Gvir, ha ordinato il 10 ottobre l’acquisto immediato di 10 mila armi da fuoco da distribuire ai civili.

Previsioni meteo, piogge autunnali per 10 giorni: dal 3 novembre svolta termica

Nel Salernitano un ragazzo in bici è stato travolto e ucciso da un autobus

Un grave incidente si è verificato nella mattina del 31 ottobre intorno alle 9 lungo la strada che collega Montecorvino Rovella a Giffoni Valle Piana, nel Salernitano. Un giovane ragazzo è morto dopo essersi schiantato in bici contro un autobus di linea. A nulla sono serviti i soccorsi: il ciclista è morto sul colpo.

Le prime ricostruzioni: avrebbe invaso la corsia

La polizia municipale e i carabinieri stanno indagando su quanto avvenuto e, secondo le prime ricostruzioni, il giovane era in sella alla sua bicicletta quando avrebbe invaso la corsia opposta della strada andandosi a schiantare contro un bus di linea. Al momento l’identità del ragazzo è ancora sconosciuta data la mancanza di documenti identificativi. Il conducente dell’autobus è rimasto illeso ma sotto shock per quanto avvenuto davanti ai suoi occhi. Sul posto sono intervenuti subito i vigili del fuoco, i militari dell’Arma e i sanitari del 118. Il tratto di strada interessato è stato chiuso al traffico per consentire le indagini.

La storia della bambina israeliana «morta di paura» a causa di un razzo di Hamas

La guerra tra Israele e Palestina non risparmia nemmeno i più piccoli. Una storia in particolare sta facendo discutere, al netto della narrazione delle due fazioni contrapposte: pare che Tamar Tropiashvili, bambina di nove anni, sia «morta di paura» a causa di alcuni razzi lanciati da Hamas nella sua città. In che senso? Ha avuto un malore durante un attacco e non si è più ripresa. Ricoverata d’urgenza all’ospedale Assuta di Ashdod, nel sud di Israele, i medici hanno tentato di farla rimanere in vita per una settimana. Senza riuscirci.

Crollata a terra priva di conoscenza e in crisi respiratoria

Secondo i racconti, quando le sirene hanno iniziato a suonare Tamar è entrata nella stanza sicura dell’appartamento insieme a sua madre e a un piccolo cane. Ha chiuso la porta blindata e si è procurata un bastone e un coltello per sentirsi più al sicuro e difendersi, poiché suo padre era al lavoro in quel momento. Si era diffusa la notizia che i terroristi di Hamas si stavano muovendo per le strade di Ashdod. Una volta che l’allarme ha smesso, la madre ha visto la figlia a terra priva di conoscenza e con difficoltà respiratorie.

L’appello dei genitori: «Parlate con i vostri figli»

Durante il funerale della piccola, i genitori si sono lasciati andare a uno sfogo: «Non aveva mai sofferto di alcuna malattia, era perfettamente sana. Non avevamo idea di quanto fosse enorme la sua paura, i bambini di Israele sono rimasti sotto shock. Ascoltate bene i vostri figli, parlate con loro. Molti non sanno esprimere le loro paure e le custodiscono nei loro piccoli cuori, che possono anche cedere. Basta un attimo. Per Tamar non c’è stato bisogno di un missile, né di un razzo, né di una pallottola. È bastato un fischio che atterrisce l’anima, che scuote le stanze di quei cuoricini. È bastato questo perché Hamas carpisse mia figlia». La bambina è stata sepolta nel cimitero cittadino.

Inchiesta Karibu, il 3 novembre gli interrogatori per la suocera e la moglie di Soumahoro

È stato fissato per venerdì 3 novembre 2023 l’avvio degli interrogatori di garanzia, davanti al gip di Latina, per le persone raggiunte da misura cautelare nell’ambito dell’indagine su alcune cooperative che si occupavano di migranti e gestite dai familiari del deputato Aboubakar Soumahoro.

Sono accusate di frode, bancarotta e autoriciclaggio

Il giudice ha fissato gli interrogatori per la moglie del parlamentare Liliane Murekatete e per la suocera Marie Therede Mukamatsindo. Oltre alle due donne, i militari della Guardia di Finanza hanno dato esecuzione a una terza misura cautelare, l’obbligo di dimora, per un figlio della suocera del deputato. Le misure riguardano appartenenti al consiglio di amministrazione della cooperativa sociale integrata Karibu. Nei loro confronti le accuse sono, a vario titolo, di frode nelle pubbliche forniture, bancarotta fraudolenta patrimoniale (per distrazione) e autoriciclaggio.

Cos’è il premierato e che differenze ci sono col presidenzialismo

Più poteri al presidente del Consiglio che verrebbe eletto direttamente dai cittadini e non più espresso dalla volontà del Parlamento. È il cosiddetto premierato, la forma di governo che vorrebbe instaurare in Italia Giorgia Meloni con una riforma costituzionale che, dopo mesi di consultazioni e la stesura del testo da parte della ministra per le riforme istituzionali Maria Elisabetta Alberti Casellati, potrebbe arrivare nei prossimi giorni in Consiglio dei ministri. La misura, stando alle indiscrezioni, piacerebbe anche ad alcune forze che siedono all’opposizione.

Più poteri al presidente del Consiglio

Il premierato, termine che prende spunto dal fatto che nel Regno Unito il presidente del Consiglio viene appellato come premier, si sostanzia in due principali punti:

  1. elezione diretta del presidente del Consiglio
  2. più poteri per il premier

Questi due elementi al momento sono in contrasto con l’ordinamento italiano. Il presidente del Consiglio, infatti, non viene eletto direttamente dai cittadini, ma viene scelto dal presidente della Repubblica in base all’esito delle elezioni politiche. La figura selezionata riceve dal capo dello Stato il mandato di formare il governo che dovrà poi ottenere la fiducia di Camera e Senato. In merito ai poteri, invece, con il premierato:

  • il presidente del Consiglio potrebbe nominare e revocare, a suo credo, l’incarico ai ministri del suo governo;
  • si instaurerebbe il principio della sfiducia costruttiva, ovvero non sarebbe possibile togliere la fiducia al governo in carica se non fosse già stata accordata la stessa ad un altro esecutivo.

Premierato e presidenzialismo, le differenze sostanziali 

Per comprendere al meglio il premierato è importante comprendere anche le differenze che lo dividono dal presidenzialismo e dal semipresidenzialismo. Entrambi questi due sistemi pongono la maggior parte dei poteri nelle mani del presidente della Repubblica, mentre nel premierato sono concessi quasi del tutto al presidente del Consiglio, o premier che dir si voglia.

Emmanuel Macron e Joe Biden, presidente di Francia e Stati Uniti
Emmanuel Macron e Joe Biden, presidenti di Francia e Stati Uniti. (Imagoeconomica).

Gli esempi nel mondo

Le differenze tra presidenzialismo, semipresidenzialismo e premierato sono forse più comprensibili con il ricorso ad alcuni esempi concreti. Gli Stati Uniti adottano il presidenzialismo, con la figura del capo dello Stato e del governo che coincidono nel ruolo dell’inquilino della Casa Bianca, in questo caso Joe Biden. In Francia, invece, c’è il semipresidenzialismo, con il capo dello Stato che ha il compito di nominare il primo ministro, cioè il premier. In entrambe le forme, il capo dello Stato viene eletto direttamente dai cittadini ed esercita una funzione politica, cosa che invece non avviene attualmente in Italia, dove il presidente della Repubblica è inteso come una figura super partes. Per quanto riguarda il premierato, invece, l’esempio storico può essere quello di Israele dove, in passato, il premier veniva eletto direttamente dai cittadini.

Silvio Berlusconi e Massimo D'Alema
Silvio Berlusconi e Massimo D’Alema (Imagoeconomica).

Anche Berlusconi e D’Alema volevano il premierato

Non è la prima volta che un governo in Italia prova a introdurre il premierato. Già Massimo D’Alema, nel 1997, e Silvio Berlusconi, nel 2006, avevano provato a modificare la Costituzione italiana, scontrandosi però con il parere della commissione bicamerale nel primo caso e un referendum costituzionale nel secondo. Si ricorda a tal proposito che per instaurare il premierato in Italia è necessario modificare il titolo terzo della seconda parte della Costituzione, inerente proprio all’organizzazione del governo. Per farlo serve o la doppia approvazione da parte di entrambe la Camere del Parlamento o la singola se in entrambe si registra alla prima votazione la maggioranza dei due/terzi. Può anche essere chiesto un referendum costituzionale, quindi senza un quorum dei votanti, con gli elettori che decidono se approvare oppure no la modifica.

A Milano nuovo sciopero Atm il 10 novembre: metro, bus e tram a rischio per 24 ore

Venerdì 10 novembre a Milano, i dipendenti di Atm, società che gestisce il trasporto pubblico locale sotto la Madonnina, si preparano ad affrontare un nuovo sciopero. Si prevede, dunque, una giornata di caos. Il portale dedicato al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti fa sapere che l’agitazione è stata proclamata dalla sigla Al Cobas.

Sospesa l’attività per 24 ore

I lavoratori dell’impresa di Foro Bonaparte avranno la possibilità di sospendere le loro attività per l’intera giornata, anche se come di consuetudine saranno stabilite fasce orarie di protezione, periodi di tempo in cui sarà assicurato il transito dei veicoli. A rischio tutti i mezzi pubblici dell’Atm, dai tram, alle metro e ai bus. Attualmente non sono ancora noti gli orari dello stop ma è molto probabile che i servizi saranno garantiti alle 8.45 e tra le 15 e le 18.

L’ultimo sciopero risale al 20 ottobre

L’ultima protesta Atm a Milano si è svolta il 20 ottobre. In quel pomeriggio la città ha sperimentato interruzioni di servizio delle linee della metropolitana, con la società che, per far fronte alla carenza di personale, ha dovuto chiudere alcune stazioni.

Fabio Adami, chi è il manager fidanzato di Alba Parietti

Fabio Adami, 57 anni, è il compagno della conduttrice televisiva e opinionista Alba Parietti da marzo 2022. Manager di Poste italiane, è responsabile di vendita Top Pal.

Chi è Fabio Adami e come ha conosciuto Alba Parietti

Originario di Roma, nella sua vita ha vissuto in Kenya, quando il padre lavorava per Alitalia, e ha due figli avuti da una precedente relazione. Persona estremamente riservata, dopo aver iniziato a frequentare Alba Parietti ha anche reso privato il suo profilo Instagram. La showgirl, finita la relazione con Cristiano De Andrè durata dal 2010 al 2014, è rimasta single per diversi anni finché nel 2022 non ha conosciuto Adami ed è scattato il colpo di fulmine. Al Corriere della Sera ha raccontato così il loro incontro, avvenuto in treno: «Io dovevo prenderlo un’ora prima, lui due ore dopo». Adami si era accorto di lei e le si è avvicinato. Parietti ha così affermato: «Era successo qualcosa, un colpo di fulmine. Così gli mandai un messaggio con scritto ‘Sarei curiosa di vedere l’altra metà della faccia’». L’opinionista ha così organizzato una cena ed è in quell’occasione che è scattato il primo bacio, seguito dalla convivenza, avvenuta tre mesi dopo il primo appuntamento. Durante un’intervista a Verissimo l’attrice ha confessato che l’attuale compagno la rende felice: «Ho trovato in lui la mia famiglia, un po’ mio padre, il mio migliore amico. Mi toglie le paure, mi sgrida, mi rassicura. L’amore più sano e passionale esiste».

Profumo su Mps, Vivendi mette in guardia Tim e Sangiuliano filo-ungherese: le pillole della giornata

È la Giornata Mondiale del Risparmio, il “canto del cigno” per il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, e così protagonista diventa Francesco Profumo, presidente di Compagnia San Paolo e di Acri: «Non credo che le fondazioni, a parte forse qualcuna, possano essere interessate a incrementare perché ognuno ha già un impegno rilevante. Ci auguriamo che l’operazione si concluda in tempi brevi ma lo spirito cui abbiamo investito è quello di sistema». Il tema è quello del possibile collocamento di quote azionarie del Monte dei Paschi da parte del Tesoro.

Profumo su Mps, Vivendi mette in guardia Tim e Sangiuliano filo-ungherese: le pillole della giornata
Giancarlo Giorgetti e Francesco Profumo (Imagoeconomica).

Gli avvertimenti di Vivendi a Tim e governo in vista del cda

Si affilano le armi in vista del decisivo e lungo cda di Tim del 3, 4 e 5 novembre che si dovrà pronunciare sull’accettazione o meno dell’offerta del fondo Kkr per rilevare la rete, supportata dal governo, nonché sul piano alternativo fatto pervenire in zona Cesarini dal fondo Merlyn. Intanto i francesi di Vivendi, azionisti di riferimento che si oppongono allo scorporo della rete (almeno ai prezzi che girano), hanno preso carta e penna per scrivere all’azienda e al governo mettendoli in guardia dal rischio di parti correlate. Ovvero che nella futura Tim privata della rete si ritrovino tra gli azionisti Cdp, e anche con una quota minore il Mef che la controlla. Lapidaria la risposta: per ora il problema non sussiste.

Profumo su Mps, Vivendi mette in guardia Tim e Sangiuliano filo-ungherese: le pillole della giornata
Arnauld de Puyfontaine, ad di Vivendi (Imagoeconomica).

Sangiuliano vs Castoro

«Castoro, scrivi bene, fedelmente, perché poi c’è la registrazione»: dal palco, il ministro della Cultura bacchetta un collega. E per più volte, un vero e proprio tormentone. Ma che avrà fatto Marco Castoro a Gennaro Sangiuliano? Giornalista di lungo corso, Castoro da tempo segue Sangiuliano, da quando era direttore del Tg2, occupandosi di televisione: il ministro della Cultura, che ha una memoria da elefante, da mesi punzecchia Castoro nel corso di eventi pubblici, rivolgendosi al collega quando è presente in sala, puntando il dito contro di lui. È accaduto anche lunedì 30 ottobre a Roma, nella sala convegni dell’Associazione Civita, a piazza Venezia, con Gianni Letta che assisteva incuriosito alla querelle. Sangiuliano, si sa, non ama essere intervistato, e quando sui giornali appaiono sue frasi virgolettate protesta ai massimi livelli: quando gli viene chiesta un’intervista, lui offre subito un fondo da pubblicare, e che come minimo deve occupare mezza pagina. Con Castoro, dicono alcuni, «deve esserci un fatto personale», perché la frequenza dei battibecchi a distanza supera la norma: comunque «è uno spirito libero», e anche quando viene contestato non perde il buonumore.

Profumo su Mps, Vivendi mette in guardia Tim e Sangiuliano filo-ungherese: le pillole della giornata
Gennaro Sangiuliano (Imagoeconomica).

Gennaro Orban

Sangiuliano è una miniera di notizie: sempre lunedì è andato a Napoli per celebrare Viktor Orban, ma con scaltrezza. «Maria d’Ungheria è il simbolo dei legami storici tra Italia e Ungheria e un modello di regnante attento alla cultura e al benessere del popolo. Contribuì a rendere Napoli uno dei principali centri di irradiazione della cultura del suo tempo e la sua visione ci ispira ancora oggi», ha detto il ministro della Cultura intervenendo alla commemorazione dei 700 anni dalla scomparsa della regina Maria d’Ungheria, consorte di Carlo II d’Angiò, sepolta nella Chiesa di Santa Maria Donnaregina Vecchia, a Napoli. Per l’anniversario, il Museo Diocesano di Napoli e l’Accademia di Ungheria a Roma hanno organizzato una giornata di studi sulla figura storica della regina, che si è conclusa con un concerto di musiche medievali del coro ungherese Sant’Efrem, alla presenza di Sangiuliano e del suo omologo ungherese, Janos Csak. Orban sarà soddisfatto.

Martina Colombari: età, marito e figli dell’attrice

Martina Colombari, nata a Riccione il 10 luglio 1975, è un’attrice, conduttrice televisiva ed ex modella. Nel 1991 è stata eletta Miss Italia e ha così iniziato la sua carriera nel mondo della moda.

Martina Colombari: biografia e carriera

Ha iniziato fin dall’età di 16 anni a fare la modella, carriera che ha intrapreso per circa 20 anni. In parallelo, negli Anni 90, ha co-condotto diversi programmi tv come Un disco per l’estate, Vota la voce, Super, Juve centus, Controcampo, Goleada e Galagoal. Nel 1991, come attrice, ha debuttato al cinema nel film Abbronzatissimi di Bruno Gaburro, a cui sono seguiti Paparazzi di Neri Parenti (1998) e Quello che le ragazze non dicono diretto da Carlo Vanzina (2000). Alcuni anni dopo, nel 2002, ha esordito sul piccolo schermo nella serie Carabinieri e l’anno seguente ha recitato, come uno dei nuovi personaggi, nella fiction di successo Un medico in famiglia, seguita dalla partecipazione ad alcuni episodi di un’altra fiction molto nota, I Cesaroni.

Martina Colombari, tra la carriera e la vita privata
Martina Colombari e il marito Alessandro Costacurta a un evento nel 2021 (Getty Images).

Nel 2004 è stata una delle interpreti su Rai 2 della serie Diritto di difesa, mentre nel 2008 è tornata a recitare in Carabinieri. L’anno seguente, il 2009, ha preso parte a Don Matteo 7, mentre nel 2010 è entrata nel cast della serie Al di là del lago e poi nella fiction Il restauratore con Lando Buzzanca. Nel 2011 ha partecipato come concorrente del talent show Baila!, condotto su Canale 5 da Barbara D’Urso, ballando con il nuotatore Luca Marin. Tra il 2012 e il 2013 ha lavorato a teatro nel musical La febbre del sabato sera e recentemente, nel 2023, ha partecipato insieme al figlio Achille alla trasmissione Pechino Express 10.

Martina Colombari: la vita privata

L’attrice ha avuto dal 1991 al 1995 una relazione con lo sciatore Alberto Tomba, dopodiché si è legata al calciatore Alessandro Costacurta, ex difensore del Milan, con la quale si è sposata il 16 giugno 2004. Dalla loro unione è nato il figlio Achille.

Parigi, polizia spara a una donna: «Urlava Allah Akbar»

Nella mattinata di martedì 31 ottobre, a Parigi, la polizia ha aperto il fuoco su una donna che indossava una abaya. Secondo quanto appreso da Le Figaro da una fonte della polizia, la donna pronunciava parole minacciose incitando al terrorismo.

La polizia le ha sparato dopo essersi rifiutata di mostrare le mani

Intorno alle 9.30, alla stazione della Rer di Austerlitz, nel 13° arrondissement di Parigi, la donna avrebbe minacciato i passanti dicendo di «far saltare in aria tutto». È stata poi avvistata alla stazione della Biblioteca François Mitterrand mentre nascondeva le mani sotto il vestito. Sul posto è intervenuta una squadra del Bac che ha cerca di isolarla mentre urlava «Allah Akbar», rifiutandosi di mostrare le mani nascoste nel vestito alla polizia, che a quel punto le ha sparato allo stomaco. La donna è stata trasferita in ospedale in prognosi riservata. Sul posto è ancora in corso l’intervento delle forze dell’ordine e delle autorità cinofile per accertarsi che non vi fossero esplosivi nella stazione. Dai primi rilievi, la donna non aveva alcun esplosivo con sé. Due inchieste sono state aperte, una affidata alla polizia per apologia di terrorismo e minacce di morte contro un pubblico ufficiale, l’altra affidata agli ispettori della vigilanza interna alla polizia per uso di arma da fuoco.

Genova, incendio al Terminal Traghetti: tre persone intossicate

Un incendio è divampato alle 10.43 di martedì 31 ottobre 2023 all’interno dell’edificio del Terminal Traghetti di Genova, rendendo necessario l’intervento del 118 che ha soccorso sei persone, di cui tre sono state ricoverate in ospedale per intossicazione da fumo inalato. Sul posto sono intervenute diverse unità dei Vigili del fuoco e l’area è stata completamente evacuata. Non è ancora chiaro da dove sia partito il rogo, da quanto si apprende il fumo ha invaso il piano sotterraneo e quello sovrastante. Con ogni probabilità le fiamme sono partite da un piano sotto il livello stradale. «A un certo punto il fumo ha invaso i locali, mai successa una cosa del genere nella mia esperienza lavorativa. La gente diceva “e la spesa?”. Noi rispondevamo: “Prima la sicurezza, ci penserete dopo”», ha detto al Secolo XIX una dipendente della Coop.

Viareggio, vento abbatte pianta su un’auto: due donne illese

Tragedia sfiorata a Viareggio (Lucca), dove per il maltempo una pianta è caduta su un’auto in transito con a bordo due donne vicino alla pineta di Ponente.  L’auto, una utilitaria, è andata distrutta. Le due donne, di Lido di Camaiore, sono rimaste illese e molto spaventate.

Maltempo anche nel resto della Versilia

L’episodio si è verificato in via Fratti. La caduta di alberi e rami è un rischio alto, tanto che il sindaco Del Ghingaro su Facebook ha riferito della «presenza di persone in pineta nonostante l’ordinanza di divieto». «Il forte vento che sta soffiando sul territorio può causare la caduta di alberi o di grossi rami, per questo è interdetto il passaggio. Invitiamo tutti a rispettare l’ordinanza e usare la massima attenzione per ragioni di sicurezza», ha aggiunto.

A Viareggio il canale Burlamacca che scorre in città è ai limiti degli argini, altri alberi sono caduti e vari allagamenti. Il maltempo ha fatto danni anche nel resto della Versilia. A Torre del Lago Puccini (Lucca) ci sono una quindicina di tetti scoperchiati dal vento forte, più un albero caduto, vetrine danneggiate e allagamenti. Nessuno comunque è rimasto ferito. Vigili del Fuoco, polizia municipale, Sea, Protezione civile e volontari hanno lavorato per liberare le strade e mettere in sicurezza gli edifici. Sempre a Torre del Lago sono stati chiusi una strada, via Garibaldi, e un sottopasso. A Pietrasanta è stato chiuso un tratto di viale Apua per il crollo di un tiglio all’altezza dei Macelli. Alberi caduti anche nell’entroterra di Camaiore.

Alessandria, guidava con la patente scaduta da 34 anni

Non aveva mai rinnovato la patente per ben 34 anni. A scoprirlo sono stati gli agenti della polizia che hanno fermato la donna nelle zone di Acqui Terme. La sessantenne avrebbe prima provato a giustificarsi, riferendo di aver lasciato a casa la patente, per poi arrendersi di fronte all’evidenza dei risultati della banca dati delle forze dell’ordine. A quel punto, ha raccontato agli agenti della Sezione polizia stradale di Alessandria di usare l’auto  per piccoli spostamenti tra paesi vicini a casa e in orari con scarso traffico.

Dovrà ripetere tutti gli esami

Al termine delle verifiche, la donna è stata segnalata alla Motorizzazione civile per richiedere un provvedimento di revisione urgente, come riportato da Repubblica, finalizzato alla verifica del possesso dei requisiti psichico-fisici previsti. Disposte anche sanzioni amministrative. Per ottenere nuovamente il permesso di guida, essendo trascorsi tre anni dalla scadenza, dovrà ora ripetere tutti gli esami.

Halloween, i 5 episodi più spaventosi delle serie tivù in streaming

La notte di Halloween 2023 è ormai alle porte. Fantasmi, vampiri, zombie e mostri di ogni sorta sono pronti a entrare nelle case di tutto il mondo fra party a tema, costumi all’ultimo grido e notti di terrore. Accanto al classico «Dolcetto o scherzetto?» in giro per il proprio quartiere ci sono diversi modi per festeggiare, tra cui guardare film e serie televisive in compagnia di amici o partner. Fra Netflix, Disney+ e Amazon Prime, senza dimenticare l’on demand di Sky e Paramount+, la scelta è vasta e molto variegata. Ecco cinque episodi spaventosi da guardare in streaming con protagoniste le serie più amate dal pubblico. Senza dimenticare intere stagioni, da La caduta della casa degli UsherThe Strain, fino a Piccoli brividi per i bambini.

Da Stranger Things a The Walking Dead, passando per X Files, le puntate più terrificanti delle serie tv su Netflix, Disney+ e Paramount+.
Il poster ufficiale della serie Penny Dreadful (Golden Globes, X).

LEGGI ANCHE: Halloween, da Alien a Suspiria: le 10 scene più spaventose nei film

Halloween, i 5 episodi più spaventosi delle serie tivù

Stranger Things, la morte di Barbara nella prima stagione

In attesa della quinta stagione, le cui riprese sono ancora in pausa per lo sciopero a Hollywood, Stranger Things rappresenta una pietra miliare per Halloween. Lo show Netflix dei fratelli Duffer ha dedicato un episodio, il secondo della seconda stagione, alla notte delle streghe, ma per il 31 ottobre è meglio soffermarsi sulla prima. Nella seconda puntata, La stramba di Maple Street, Nancy Wheeler si ritrova a casa del fidanzato Steve Harrington per una notte di festa con gli amici. Con lei c’è anche Barbara, sua migliore amica, che rimasta sola a bordo piscina, scompare nel nulla. In Luci natalizie, terza puntata, si scopre che è finita nel Sottosopra, dove viene uccisa da un demogorgone.

The Walking Dead, su Disney+ gli zombie di Robert Kirkman

Con quasi 200 episodi e già numerosi spin-off all’attivo, The Walking Dead è una delle serie tivù horror più longeve e di maggior successo dell’ultimo decennio. Sebbene gli zombie delle graphic novel del fumettista Robert Kirkman abbiano spaventato in più occasioni, merita una menzione speciale Casa dolce casa, prima puntata della terza stagione. Otto mesi dopo l’addio alla fattoria di Hershel, lo sceriffo Rick Grimes e il suo gruppo si rifugiano in una prigione recintata invasa dai morti viventi. Con un’azione che ricorda i classici di George Romero, ha catturato oltre 10 milioni di spettatori, un record per il 2012. La serie è disponibile su Disney+.

X Files, Halloween in compagnia di Mulder e Scully

Tra le puntate più inquietanti delle serie tivù da recuperare in streaming c’è anche X Files, serie Anni 90 con protagonisti Gillian Anderson e David Duchovny. Disponibile in Italia su Disney+, racconta le avventure dei detective dell’FBI Fox Mulder e Dana Scully, che spesso entrano in contatto con il paranormale. L’episodio che ha maggiormente scosso gli spettatori è La casa dei mostri, secondo della quarta stagione, che si apre con l’inquietante scena di un parto. I due agenti si imbatteranno in una famiglia criminale, i Peacock, i cui figli sono affetti da malformazioni congenite frutto dell’incesto dei loro genitori.

American Horror Story, un cast stellare al servizio di Ryan Murphy

Impossibile non citare per la notte di Halloween anche le due parti di Io sono Anna Frank, terzo e quarto episodio della seconda stagione di American Horror Story. La narrazione ha inizio nel manicomio Briarcliff dove una donna dichiara di essere la reincarnazione di Anna Frank, la 16enne ragazza ebrea che morì nel campo di concentramento di Bergen-Belsen. Una storia di follia che metterà in primo piano una vicenda mostruosa all’interno del sanatorio. Nel cast diverse stelle, tra cui Zachary Quinto, Sarah Paulson, Jessica Lange e James Cromwell. La serie è disponibile in Italia su Disney+.

Penny Dreadful, su Paramount+ la serie con Eva Green

Su Paramount+, piattaforma streaming disponibile anche i clienti Sky Cinema, è possibile recuperare Penny Dreadful, serie tivù con protagonista Eva Green. La trama racconta le origini delle creature mostruose della letteratura, da Frankenstein al conte Dracula, passando per licantropi e streghe. Nel corso delle tre stagioni compaiono anche il Dottor Jekill, Dorian Gray e Abraham Van Helsing. Nel cast Reeve Caney, Timothy Dalton ed Helen McCrory.

Intesa Sanpaolo acquisice First Bank e raddoppia la presenza del Gruppo in Romania

Intesa Sanpaolo rafforza la propria presenza nel Centro-Est Europa attraverso l’acquisizione della rumena First Bank S.A. (Romania) dal fondo di investimento privato statunitense J.C. Flowers & Co. Intesa Sanpaolo e JCF Tiger Holdings S.A.R.L., l’azionista di controllo di First Bank S.A., hanno firmato un accordo per l’acquisizione del 99,98 per cento delle azioni della banca rumena. La transazione dovrebbe chiudersi entro il primo trimestre del 2024, in attesa dell’approvazione delle autorità di regolamentazione competenti.

La banca si concentra sul servizio a PMI e clientela retail

First Bank, con un totale attivo di circa 1,5 miliardi di euro, è una banca commerciale con 40 filiali in Romania – dove si prevede che la crescita del Pil supererà il 3 per cento nei prossimi due anni – e si concentra sul servizio alle PMI e alla clientela retail. Negli ultimi anni, First Bank ha dato priorità agli investimenti nella tecnologia digitale, sviluppando una delle applicazioni di mobile banking più apprezzate del mercato. Intesa Sanpaolo è presente nel paese attraverso Intesa Sanpaolo Bank Romania – parte della Divisione International Subsidiary Banks di Intesa Sanpaolo -, serve circa 60 mila clienti attraverso 34 filiali e ha un totale attivo di circa 1,5 miliardi di euro. La predetta è un attore chiave nel panorama finanziario della regione dell’Europa Centrale e Orientale (CEE). Opera in tre continenti, con 11 banche commerciali nella CEE e in Egitto, oltre a una società di gestione patrimoniale in Cina. Questa vasta rete si rivolge a oltre 7 milioni di clienti attraverso quasi 900 filiali e una forza lavoro dedicata di circa 21 mila dipendenti. Nel primo semestre del 2023, ISBD ha contribuito in modo significativo alla redditività di Intesa Sanpaolo, rappresentando il 17 per cento degli utili del Gruppo, con un utile netto della Divisione più che triplicato a 679 milioni di euro.

Rottigni: «Raddoppiata la nostra presenza in un Paese in forte crescita»

Marco Elio Rottigni, chief Divisione International Subsidiary Banks, ha commentato: «Siamo lieti di dare il benvenuto ai dipendenti e ai clienti di First Bank nel Gruppo Intesa Sanpaolo. Questa operazione, che raddoppia la nostra presenza in un Paese in forte crescita e con forti legami con l’Italia come la Romania, bene si inserisce nella strategia del Gruppo di cogliere opportunità orientate al valore pur mantenendo l’attenzione sulla crescita organica, orientata alla redditività. L’espansione in Romania rafforza la nostra posizione nell’Europa Centro Orientale e conferma il sostegno all’internazionalizzazione delle imprese italiane; siamo davvero felici di iniziare a lavorare con i nostri nuovi colleghi».

In Cecenia Kadyrov ha ordinato di sparare a chi manifesta contro Israele

Il leader della Cecenia Ramzan Kadyrov, che aveva detto di essere pronto a intervenire al fianco dei palestinesi, ha emesso l’ordine di sparare per uccidere contro i manifestanti che scendono in strada per protestare contro Israele. Questo con l’obiettivo di prevenire disordini come quelli che si sono verificati nel vicino Daghestan, altra repubblica della Federazione russa a maggioranza islamica.

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In Cecenia Kadyrov ha ordinato di sparare a chi manifesta contro Israele: «tre colpi di avvertimento in aria» e «il quarto in fronte».
L’assalto all’aereo sulla pista dell’aeroporto di Makhachkala.

Per Kadyrov la Cecenia «non può assecondare i nemici della Russia»

Secondo quanto scrive Ria Novosti, Kadyrov ha incaricato il ministero degli Interni e le forze della Guardia Nazionale di arrestare chiunque scenda in piazza. E non solo: «Altrimenti, sparate tre colpi di avvertimento in aria e, se poi la persona non rispetta la legge, sparate il quarto colpo in fronte», avrebbe aggiunto il leader ceceno. «Nessun altro uscirà per protestare. Questo è il mio ordine». Sul suo canale Telegram, Kadyrov ha poi scritto che qualsiasi manifestazione pubblica legata alla guerra tra Israele e Hamas sarà «severamente repressa», perché la Cecenia non può «assecondare i nemici della Russia e minare la situazione dall’interno». La repubblica caucasica, ha proseguito Kadyrov, «deve essere al di sopra di tutto questo e mantenere l’ordine».

In Cecenia Kadyrov ha ordinato di sparare a chi manifesta contro Israele: «tre colpi di avvertimento in aria» e «il quarto in fronte».
Vladimir Putin e Ramzan Kadyrov (Getty Images).

Nel Caucaso settentrionale si stanno moltiplicando le manifestazioni anti-Israele

Le dichiarazioni di Kadyrov sono arrivate dopo quelle di Vladimir Putin, che ha attribuito la violenza della folla di Makhachkala ai «nemici della Russia» all’estero. Proprio durante quei disordini, l’emittente statale cecena ha rilasciato una dichiarazione definendo false le voci sui voli israeliani in arrivo nella capitale Grozny. Le manifestazioni pro-Palestina si stanno moltiplicando nella zona del Caucaso settentrionale russo, area a maggioranza musulmana dove a seguito del bombardamento israeliano sulla Striscia di Gaza sembra essere scattata la caccia all’ebreo.

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Maltempo in Friuli Venezia-Giulia, alta marea sulla costa e piogge forti nell’interno

Lungo tutto il litorale, da Trieste fino alla Bassa friulana, c’è stata alta marea, con picchi di oltre un metro, e vento forte con piogge intense cadute fino a 150 mm, allagamenti e alberi caduti. Questo è il bilancio temporaneo dell’ondata di maltempo con scirocco forte sulla costa della notte di lunedì 30 ottobre in Friuli Venezia-Giulia, come previsto dall’allerta meteo arancione diffusa dalla Protezione civile regionale.

Acqua alta al Molo Audace e alla Scala reale

A Trieste il livello del mare è salito fino a raggiungere i bordi dei ponti (e della strada) in canal grande impedendo il transito delle barche, così come anche al Molo Audace e alla Scala reale, dove l’acqua è salita al di sopra dei gradini ma senza raggiungere la strada né piazza Unità d’Italia. A Grado, invece, il picco di marea, raggiunto alle 23:15 di lunedì, ha causato allagamenti. La Protezione civile ha segnalato uno smottamento a Savogna, nelle Valli del Natisone (Udine), lungo una strada comunale. Alberi sono caduti a Meduno, lungo la strada regionale 355 a Forni Avoltri sulla sede stradale, ugualmente a Bordano, presto rimossi dagli operatori della Sala operativa regionale della Protezione civile. Nelle ultime 24 ore sono caduti 200 mm di pioggia sulle Prealpi Carniche e fino a 150 mm anche sulle Alpi e Prealpi Giulie. Le raffiche di vento in quota hanno raggiunto punte di 150 km/h sul monte Rest e sul monte Matajur. Numerose le richieste e gli interventi dei vigili del fuoco. Dall’inizio dell’allerta sono stati impegnati 118 volontari della Protezione civile Fvg con 47 automezzi.

Maltempo, danni e disagi in diverse regioni

Il maltempo si abbatte sull’Italia, interessando diverse zone. Nella notte tra il 30 e il 31 ottobre, Milano è stata colpita da un nubifragio che ha portato all’esondazione del Seveso, mentre a Venezia il Mose ha protetto la città da un’acqua alta eccezionale di 154 centimetri. Esondato anche il Lago di Como. Tetti scoperchiati in Versilia a causa di una tromba d’aria, con allagamenti e alberi caduti anche in altre aree della Toscana. L’autobrennero è invece chiusa al valico per una frana in Austria.

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Allerta rossa in Veneto e arancione in cinque regioni

La Protezione civile, per la giornata di martedì 31 ottobre, ha emesso un bollettino con allerta rossa per rischio idrogeologico in alcune zone del Veneto: Alto Piave, Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone, Piave pedemontano. Allerta arancione per rischio idrogeologico su altre zone del Veneto, parte di Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia e Trentino Alto Adige. Per rischio idraulico, allerta arancione su ulteriori zone dell’Emilia-Romagna, del Friuli Venezia Giulia, del Trentino Alto Adige, del Veneto. Allerta gialla per rischio temporali anche su Abruzzo, Campania, Lazio, Molise, Toscana, Umbria, Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia, e sempre gialla ma per rischio idrogeologico su Abruzzo, Molise e Toscana.

Acqua alta a Venezia, scatta il Mose

Alle 23.05 di lunedì 30 ottobre, l’acqua alta a Venezia ha toccato una massima di un metro e 54 centimetri, misurati alla diga sud del Lido. Sarebbe stato un impatto tremendo senza l’alzata delle paratie del sistema idraulico del Mose che ha tenuto fuori della laguna l’onda di marea, mantenendo nel bacino interno un livello di 75 centimetri. Un fenomeno tuttavia che ha superato anche le previsioni del centro maree, causato dall’aumento del vento di scirocco.

Disagi in Toscana

In Versilia, una tromba d’aria ha scoperchiato alcuni tetti e provocato diversi danni, abbattendosi su Viareggio, Lido di Camaiore e Torre del lago, con raffiche oltre i 100km/h. I danni più ingenti si sono registrati a Torre del lago dove a una ventina di case è stato scoperchiato il tetto, alcuni alberi sono stati abbattuti e diverse vetrine di attività commerciali sono state danneggiate.

Chiusa l’Autobrennero

A causa di una frana registrata nella notte, l’autostrada del Brennero è stata chiusa in direzione nord al confine di Stato. Nella serata di lunedì, chiusa la strada che porta al piccolo villaggio di Solda, ai piedi dell’Ortles nell’Alto Adige orientale, per uno smottamento causato delle forti piogge. A seguito di una intensa nevicata è stata chiusa anche la strada statale che porta al passo Stelvio. Nel Trentino la situazione più critica è nella zona di Arco e del Garda. Un forte temporale si è abbattuto su Bolzano: diverse le chiamate ai vigili del fuoco per cantine e garage allagati. In località Tempesta evacuate tre case per una frana caduta sulla strada statale 249 della Gardesana orientale mentre un’altra frana si è riversata anche in Valle Anzasca, provincia del Verbano Cusio Ossola, nel comune di Bannio Anzino. Linea ferroviaria chiusa fra Pergine e Villazzano.

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