Monthly Archives: Ottobre 2023

Attraverso i miei occhi stasera su Canale 5: trama, cast e curiosità

Stasera 31 ottobre 2023 andrà in onda il film Attraverso i miei occhi su Canale 5 alle ore 21.20. Il regista è Simon Curtis mentre la sceneggiatura è stata scritta da Mark Bomback. Nel cast ci sono Milo Ventimiglia, Amanda Seyfried, Kevin Costner e Gigi Proietti.

Attraverso i miei occhi è il film che andrà in onda questa sera su Canale 5, ecco trama, cast e curiosità su questa pellicola.
I due protagonisti (X).

Attraverso i miei occhi, trama e cast del film stasera 31 ottobre 2023 su Canale 5

La trama racconta una storia molto particolare, quella di Danny (Milo Ventimiglia) un pilota da corsa talentuoso che cerca di inseguire una carriera da sogno gareggiando su alcuni tracciati difficili e mozzafiato. Tuttavia, la storia viene raccontata dal punto di vista del cane di Danny, Enzo (doppiato da Kevin Costner in originale e Gigi Proietti in italiano), un Golden Retriever. Danny ed Enzo si conoscono da molto tempo e sin dal loro primo incontro hanno avuto un feeling incredibile, vivendo passo dopo passo al suo fianco, come un amico sempre presente.

Enzo ha assistito ai momenti più importanti della vita di Danny come le sue vittorie in pista o il suo fidanzamento con Eva (Amanda Seyfried) ovvero la madre dei suoi bambini. In ogni momento di gioia, Enzo è sempre lì e commenta con il suo modo inimitabile tutto ciò che accade al suo amico. Ma il Golden Retriever si dimostra un sostegno anche nei momenti difficili del pilota, come quelli di malattia e morte, che irrompono senza alcun preavviso nella vita della felice famiglia. L’unica cosa che sembra sicura tra Danny ed Enzo è la loro amicizia ma purtroppo entrambi sanno che non potrà durare per sempre.

Attraverso i miei occhi, 5 curiosità del film stasera 31 ottobre 2023 su Canale 5

Attraverso i miei occhi, un ruolo inedito per Kevin Costner

In realtà, nel cast c’è anche Kevin Costner ma per lui si tratta di un ruolo inedito. Infatti, per questo film l’attore ha soltanto prestato la voce al cane Enzo. Si tratta della prima volta che a Kevin Costner viene affidato un ruolo simile. In italiano, la sua voce è stata doppiata dal compianto Gigi Proietti.

Attraverso i miei occhi, una grande differenza tra l’attrice e il personaggio

Nel film il personaggio Eve, interpretato da Amanda Seyfried, dice di non apprezzare i cani. Nella realtà le cose sono ben diverse, visto che la Seyfried ama questi animali e da molti anni ha in casa un pastore australiano di nome Finn.

Attraverso i miei occhi è il film che andrà in onda questa sera su Canale 5, ecco trama, cast e curiosità su questa pellicola.
Locandina del film (X).

Attraverso i miei occhi, un produttore d’eccezione per quest’opera

Questo film rappresenta la prima volta come produttore per l’attore Patrick Dempsey. Quest’ultimo è un noto sex symbol ed è famoso per aver interpretato Derek Shepherd nella serie televisiva Grey’s Anatomy.

Attraverso i miei occhi, il soggetto non è originale 

Questo film non ha un soggetto originale. Infatti, è tratto dal libro del 2008 intitolato L’arte di correre sotto la pioggia scritto dall’autore Garth Stein. Tuttavia, tra il film e l’opera letteraria ci sono numerose differenze.

Attraverso i miei occhi, gli incassi al botteghino

Questa pellicola è stata realizzata con un budget di circa 20 milioni di dollari e sembra che gli incassi al botteghino siano stati buoni. Come riporta il portale Box Office Mojo, la produzione ha incassato in totale circa 34 milioni di dollari.

Campi Flegrei, Musumeci: «L’allerta può salire ad arancione»

«La attività vulcanica nei Campi Flegrei, connessa al bradisismo, risulta essere in costante evoluzione. Non si esclude che, se dovesse perdurare tale situazione, si possa passare al livello di allerta arancione». Lo ha dichiarato il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, assicurando che «il governo, con le sue strutture operative e scientifiche, segue costantemente la situazione, in continuo contatto con le istituzioni locali».

Si sono riuniti l’Ingv e la commissione Grandi rischi

La dichiarazione del ministro è arrivata dopo alcuni giorni di intenso lavoro tra il dipartimento nazionale, l’Istituto di geofisica e vulcanologia e la commissione Grandi rischi. Il dipartimento della Protezione civile ha infatti acquisito il parere della commissione Grandi rischi – Settore rischio vulcanico, riunitasi il 27 e 28 ottobre su richiesta del capo dipartimento, Fabrizio Curcio, per un ulteriore approfondimento tecnico-scientifico sui fenomeni in corso nell’area dei Campi Flegrei.

Evidenziato il coinvolgimento di magma

Nel corso della riunione la commissione ha iniziato le audizioni di una serie di esperti, italiani e stranieri, con esperienza specifica sui Campi Flegrei. In base a quanto emerso e alle valutazioni compiute, la commissione ha rilevato che l’insieme dei risultati scientifici rafforza l’evidenza del coinvolgimento di magma nell’attuale processo bradisismico di sollevamento del suolo. In particolare, ritiene che il quadro complessivo faccia comunque emergere la possibilità che i processi in atto possano evolvere ulteriormente. La Commissione, pertanto, ritiene opportuno che sia le attività di monitoraggio da parte dei centri di competenza, sia le attività di prevenzione da parte delle varie componenti del Servizio nazionale di Protezione Civile si intensifichino ulteriormente e si preparino all’eventuale necessità di passare rapidamente verso un livello di allerta superiore rispetto all’attuale giallo.

Caterina Balivo e Bianca Guaccero, i flop in Rai delle ex regine di Detto fatto

Per anni le hanno descritte come rivali. Ad accomunarle (o dividerle) la conduzione di Detto fatto, il programma che per anni ha occupato la fascia del pomeriggio di Rai2. Caterina Balivo ha condotto le prime sei edizioni. Bianca Guaccero le ultime quattro. La trasmissione ha chiuso i battenti a maggio 2022 per essere rimpiazzata, da settembre, da BellaMa’ di Pierluigi Diaco. Nella stagione successiva è arrivato il ritorno di entrambe le presentatrici al timone di due nuovi programmi in Rai con ascolti poco esaltanti (gli ennesimi per la tivù di Stato meloniana). Da una parte Guaccero si è conquistata la prima serata di Rai2 con il comedy show Liberi tutti!. Dall’altra Balivo, dopo la non esaltante (a livello di Auditel, per lo meno) esperienza su La7 con Lingo – Parole in gioco nel preserale, ha occupato di nuovo la fascia pomeridiana di Rai1 con il talk La volta buona.

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Caterina Balivo ha abbassato lo share di Serena Bortone

Una fascia che la conduttrice cresciuta ad Aversa conosce fin dal 2003, quando è approdata a Casa Raiuno a fianco di Massimo Giletti per poi diventarne padrona prima con Festa italiana dal 2005 al 2010 e quindi con Vieni da me dal 2018 al 2020. E proprio a Vieni da me si ispira La volta buona che ha preso il posto di Oggi è un altro giorno di Serena Bortone. Quest’ultima esiliata su Rai3 nonostante in tre anni abbia portato gli ascolti del primo pomeriggio di Rai1 da una media poco superiore al 12 per cento al 16 per cento, fronteggiando alla grande lo scontro diretto con le soap di Canale 5 e soprattutto con Uomini e donne di Maria De Filippi che volano sopra al 20 per cento. Corazzate contro cui, al momento, Caterina Balivo ha dovuto abbassare la testa. Anche il giorno del debutto, l’11 settembre, quando La volta buona si è fermata al 13,1 per cento con 1 milione 266 mila persone davanti al piccolo schermo. Un anno prima, al suo ritorno dopo le vacanze estive, Oggi è un altro giorno faceva quasi un milione di telespettatori in più, pari al 13,7 per cento. Percentuale che Balivo ha superato solo in qualche occasione, assestandosi invece tra il 12 e il 13 per cento con punte in negativo fino all’11,4.

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Caterina Balivo e Bianca Guaccero, i flop in Rai delle ex regine di Detto fatto
Caterina Balivo (Imagoeconomica).

Il problema della concorrenza interna con Milo Infante

A questo si aggiunge anche la concorrenza interna con Milo Infante che su Rai2 conduce Ore 14. Su Oggi Alberto Dandolo ha parlato addirittura di tensioni crescenti tra i due. Una situazione esacerbata dal fatto che «ai bassi ascolti de La volta buona fa eco il crescente pubblico che si sintonizza per seguire» Infante. «A destare sconcerto è anche il budget ridotto concesso» a quest’ultimo «a fronte di quello molto sostanzioso accordato» alla collega. Un divario che non si riflette nei risultati ottenuti dai due programmi. E che sta causando non pochi problemi al presentatore di Rai2, che, come raccontato da davidemaggio.it, sarebbe arrivato a chiedere una riduzione oraria del programma «per via della mancanza di collaboratori e di risorse economiche». Certo i numeri non sono gli stessi, ma nemmeno la rete e l’investimento. Il 30 ottobre, per esempio, La volta buona (con ospite Alessia Marcuzzi) ha fatto compagnia a 1 milione 469 mila persone con il 12,3 per cento, nella presentazione di 41 minuti, per poi scendere a livello di teste davanti alla tivù a 1 milione 340 mila, ma salire a livello di share (13,9 per cento). Un canale più avanti Ore 14 si assestava al 5,9 per cento (654 mila telespettatori).

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Nel pomeriggio degli italiani volano le soap e Maria De Filippi

A dominare in quella fascia oraria è stato Canale 5 prima con Terra amara (2 milioni 742 mila spettatori e il 22,8 per cento) poi con Uomini e donne che ha superato il 24 per cento. Rai3 è passata dal 16,2 del Tgr al 3,5 di Rai parlamento Tg e il 3,3 de Il Palio d’Italia. Su Italia1 i tre episodi de I Simpson hanno oscillato tra il 4 e il 5 per cento. Meglio Rete4 che con Lo sportello di Forum ha convinto 656 mila persone (5,9 per cento). Mentre La7 e Tagadà si fermavano al 4,5. Fanalini di coda Tv8 con Due cuori e una torta (2,7 per cento) e Nove con Storie criminali (2,3 per cento).

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Bianca Guaccero all’esordio si accontenta del 3,2 per cento e fa autocritica

E se Caterina Balivo non si è ancora espressa sulle difficoltà che sta incontrando con La volta buona, Bianca Guaccero ha immediatamente alzato le mani dopo la prima puntata del suo Liberi tutti! che, al suo debutto, la sera del 23 ottobre, si è dovuto accontentare di un misero 3,2 per cento con appena 550 mila persone collegate. Lo show che vede alcuni vip alle prese con l’incubo delle escape room è apparso quantomeno confuso e urlato a detta della critica e dei social: «È assolutamente vero», ha ammesso la conduttrice durante Tv Talk di Rai3. «Noi per primi abbiamo in questi giorni fatto molte riunioni. È un programma che va costruito, lo stiamo ancora studiando e perfezionando». Peccato che la seconda puntata sia andata ancora peggio, fermandosi a 438 mila spettatori pari al 2,6 per cento. Meglio di Rai2 hanno fatto sia Tv8 con GialappaShow (4,6 per cento e 773 mila persone davanti alla tivù) e Nove che con la nuova edizione de Il contadino cerca moglie ha superato il mezzo milione di telespettatori (2,9 per cento).

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Caterina Balivo e Bianca Guaccero, i flop in Rai delle ex regine di Detto fatto
Bianca Guaccero (Getty).

Anche il canale 20 con il Pallone d’oro ha fatto meglio

A livello di persone collegate anche il canale 20 ha superato Liberi tutti!. Merito della cerimonia di consegna del Pallone d’oro 2023 che ha radunato 482 mila spettatori pari al 2,5 per cento. A dominare la serata, senza grandi sorprese, è stata Rai1 grazie alla seconda puntata de I bastardi di Pizzofalcone 4 che ha conquistato 3 milioni 631 mila persone (21,5 per cento). Sotto di quasi un milione e mezzo di telespettatori segue Canale5 col Grande fratello (17,7 per cento). Italia1, che proponeva il film Peppermint – L’angelo della vendetta, ha conquistato 1 milione 400 mila persone e il 7,8 di share. Su Rai3 PresaDiretta è stato visto da 1 milione 121 mila telespettatori (5,8 per cento). Su Rete4 Quarta Repubblica ha invece totalizzato il 5,3 per cento, mentre La7 con il thriller Copycat – Omicidi si è dovuta accontentare del 2,4 per cento.

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Liberi Tutti! dietro a Fake show – Diffidate delle imitazioni di Max Giusti

Il comedy show di Guaccero sta riuscendo quindi nella quasi impossibile impresa di fare peggio dell’altro esperimento del lunedì sera di Rai2: Fake show – Diffidate delle imitazioni di Max Giusti. Anche in quel caso di trattava di un game show in cui una serie di volti noti si sfidavano imitando personaggi famosi, oggetti di scena, suoni e chi più ne ha più ne metta. Cinque puntate in tutto andate in onda da metà settembre con un debutto mediocre, ma dignitoso a livello di ascolti (722 mila telespettatori e il 5,14 per cento). Poi il crollo fino al 2,9 per cento, per una media degli appuntamenti ferma al 3,85 per cento e 585 mila persone alla visione.

Parigi, dipinte stelle di David su abitazioni e negozi

Una sessantina di stelle di David sono state dipinte nella notte tra lunedì 30 e martedì 31 ottobre 2023 sulle facciate di diverse abitazioni e banche del XIV arrondissement di Parigi. La procura della capitale francese ha aperto un’inchiesta per danneggiamento di beni privati, con l’aggravante di discriminazioni legate all’origine, alla razza, all’etnia o alla religione. Atti «ignobili e intollerabili» che suscitano «vergogna e disgusto», evidenzia la Giunta comunale parigina.

Dal 7 ottobre in Francia sono stati registrati 819 atti antisemiti, rende noto il ministero degli Interni

Dal 7 ottobre, data dell’attacco di Hamas, in Francia sono stati registrati 819 atti antisemiti che hanno provocato 414 arresti, ha reso noto il ministro degli Interni Gérald Darmanin. Le stelle di David apparse a Parigi sono un’inquietante provocazione antisemita che ricorda gli Anni 30 e l’odio contro gli ebrei che avrebbe poi portato all’Olocausto durante la Seconda Guerra mondiale, ha evidenziato la maire (sindaca) del XIV arrondissement Carine Petit. Nonostante non ci siano state almeno per il momento rivendicazioni, quanto successo a Parigi è direttamente collegato agli sviluppi del conflitto in Medio Oriente tra Israele e Hamas e agli strascichi internazionali dello scontro. Le stelle di David sono state disegnate in rue du Père-Corentin, rue de la Tombe-Issoire e all’incrocio della rue Saint-Yves.

La sindaca Hidalgo: «Fedele ai valori della Repubblica, la città di Parigi condanna questi atti antisemiti»

«Fedele ai valori della Repubblica e fedele alla sua storia, la città di Parigi condanna questi atti antisemiti con la massima fermezza e non li tollera. Per questo motivo si è rivolta questa mattina al pubblico ministero ai sensi dell’articolo 40 del codice di procedura penale per identificare, perseguire e condannare con la massima fermezza gli autori di questi atti», ha scritto la sindaca Anne Hidalgo in un comunicato stampa. Olivier Faure, segretario del Partito socialista, ha commentato quanto accaduto citando La peste di Albert Camus: «Il bacillo della peste non muore né scompare mai, può restare per decenni addormentato nei mobili e nella biancheria […] e forse verrà il giorno in cui, per disgrazia e monito agli uomini, la peste sveglierà svegliato i suoi topi…». Stelle di David erano già apparse su alcune case di Saint-Ouen-sur-Seine, città di oltre 45 mila abitanti  nella regione dell’Île-de-France.

 

Il fratello di Saman Abbas in aula: «Voglio dire la verità, parlavano di scavare»

Il fratello di Saman Abbas, la 18enne di Novellara uccisa dalla famiglia dopo essersi ribellata a un matrimonio combinato, ha parlato durante l’udienza in Corte d’Assise a Reggio Emilia, dove è in corso il processo. Il giovane, che non è stato iscritto nel registro degli indagati, ha affermato: «Voglio parlare, voglio dire tutta la verità». Il ragazzo ha rilasciato le prime dichiarazioni ufficiali dopo l’ordinanza che ha dichiarato inutilizzabili, pochi giorni prima, le parole fornite tra maggio e giugno del 2021.

Il giovane: «Parlavano di scavare»

Il fratello di Saman Abbas, all’epoca minorenne, ha dichiarato: «Sentivo parlare di scavare mio padre, lo zio, e i miei cugini, ne parlavano in casa prima di quel giorno. Saman non mi ricordo dove era». Riferendosi ai familiari ha poi aggiunto: «Parlavano di scavare e di passare dietro alle telecamere. Una volta li ho visti andare con pala e secchio, passavano da dietro la casa, attraverso la strada di ghiaia». Cinque gli imputati: i genitori della ragazza, lo zio e due cugini. Il giovane ha raccontato cosa successo il giorno prima della sparizione della sorella: «Mia sorella e mia mamma sono uscite a fare una passeggiata. Poi sono uscito anche io e le ho raggiunte. Loro erano da sole e hanno parlato un po’… Non mi ricordo se quel giorno c’erano i miei cugini in casa o se sono passati».

Il dietrofront sui cugini: «Ho detto una bugia»

Proseguendo, il ragazzo ha spiegato il motivo per cui ha affermato, in precedenza, che i cugini non c’entravano nulla: «Ho detto una bugia perché mio padre mi disse di farlo. Mi ha detto di non dire niente. Io da piccolo avevo paura di mio padre e di mio zio. Quando sono andato dall’altro giudice ho detto che non hanno fatto niente, ero costretto da mio padre. Prima e dopo mi hanno chiamato e detto di non dire niente dei cugini». Proprio al giovane, la stessa Saman avrebbe detto: «Se entro 48 ore non hai mie notizie, rivolgiti alle forze dell’ordine». Poi la scomparsa, con la ragazza immortalata dalle telecamere di sorveglianza mentre si allontanava con la famiglia.

Malgioglio contro Mahmood per Cocktail d’amore: «Se non ha idee cambi lavoro»

Mahmmod ha annunciato l’arrivo del suo atteso ritorno discografico, a due anni di distanza dal successo di Ghettolimpo. A partire dal 3 novembre sarà infatti disponibile in radio e su tutte le piattaforme digitali il nuovo singolo Cocktail d’amore, un pezzo con un titolo che a qualcuno avrà certamente ricordato un’altra celebre canzone di Cristiano Malgioglio. Il diretto interessato non ha preso con filosofia questo presunto omaggio, e si è sentito in dovere di dire la sua attaccando il cantatutore italo-egiziano.

Malgioglio contro Mahmood per Cocktail d’amore

Il noto paroliere, che per tanti ha lavorato con Mina, Pupo e con la crème de la crème del pop italiano, ha pubblicato a mezzo stampa un messaggio al vetrolio dedicato al giovane collega, reo di avergli copiato il titolo di uno dei suoi brani più famosi. «Sono arrabbiato. Sono venuto a Istanbul a trovare il mio fidanzato e mi hanno avvertito che oggi Mahmood ha annunciato un nuovo brano che si intitola Cocktail d’amore», ha commentato su Adnkronos l’artista, per poi proseguire sottolineando: «Quello è un titolo iconico legato al brano di grande successo che scrissi io e che fu portata al successo dalla povera Stefania Rotolo».

Malgioglio ha poi aggiunto: «Sono fuori di me. Quello non è un titolo banale. È un titolo molto originale per una canzone talmente importante. Come se io scrivessi una canzone e la intitolassi Nel blu dipinto di blu. Non si può fare, mi fa infuriare. Se avesse fatto una cover, sarebbe stata una bella cosa. Ma questo proprio no. Se lui non ha idee, cambiasse immediatamente lavoro. Perché questo lavoro si fa con le buone idee, non scopiazzando le idee altrui. Di fronte a queste cadute di stile, io divento una bestia. Questa cosa mi ha fatto proprio arrabbiare».

Il brano è una ballad romantica sulla fine di una relazione

Cocktail d’amore, scritto da Mahmood e prodotto da Dardust, è una ballad malinconica che parla della fine di una relazione, un pezzo che sfoglia con delicatezza i ricordi della coppia, dai viaggi ai momenti e gesti più semplici, fino a ripercorrere aspettative e desideri annebbiati dai rimpianti. Non è dato sapere, per ora, se il pezzo conterrà o meno una citazione della canzone originale firmata da Malgioglio.

Disney+, dall’1 novembre arriva in Italia il piano con pubblicità

La pubblicità sta per sbarcare anche in Italia su Disney+.  Da mercoledì 1 novembre, infatti, la piattaforma streaming di Bob Iger lancerà tre piani di abbonamento con un’offerta differente in base a qualità video e audio. La società ha inoltre precisato che durante la visione non si potrà in alcun modo saltare gli spot, che avranno una durata di circa quattro minuti per ogni ora di contenuti. Disney ha confermato che non proporrà in alcun caso inserti politici o riguardanti alcolici, né presenterà prodotti riservati a un pubblico adulto.

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Disney+, caratteristiche e prezzi dei tre piani di abbonamento

Dall’1 novembre, Disney+ introdurrà dunque il piano Standard con pubblicità. Al costo di 5,99 al mese, non presenterà a differenza degli altri due la possibilità di sottoscrivere un abbonamento annuale per risparmiare, arrivando dunque a 72 euro complessivi. Offrirà una qualità video Full HD 1080p, due riproduzioni in simultanea e la qualità audio fino a un massimo di 5.1. Impossibile effettuare il download dei contenuti per una visione anche offline. Rimarrà invariata invece la versione dell’abbonamento Standard senza inserti al costo di 8,99 euro mensili oppure 89,90 annui. Rispetto alla versione con pubblicità consentirà di scaricare film e serie tivù su 10 dispositivi differenti. In arrivo anche il piano Premium, che costerà 11,90 euro al mese oppure 119,90 all’anno, risparmiando così due mensilità. La qualità video supporterà il 4K HDR e garantirà la riproduzione simultanea su quattro dispositivi. Migliore anche l’audio, disponibile in Dolby Atmos.

Dsney+ lancia tre piani di abbonamento, di cui uno con pubblicità. Al costo di 5,99 al mese, non consentirà però il download.
L’app Disney+ su uno smartphone (Getty Images).

Per quanto riguarda i dispositivi supportati, Disney+ consente la visione su smart tv, browser web e tutti i device mobile, dai tablet agli smartphone, con apposita app. Si può accedere alla piattaforma anche dalla propria console di gioco Sony o Microsoft o tramite Fire Stick Tv. Ciascun utente può inoltre disdire l’abbonamento in qualsiasi momento senza dover pagare alcuna penale. Basta recarsi sull’apposita sezione del profilo sul sito ufficiale e cercare il menù apposito. Atteso in Italia l’1 novembre, il piano Disney con pubblicità è stato già lanciato a marzo 2023 in diversi Paesi, tra cui gli Stati Uniti. Rita Ferro, President of Global Advertising di Disney, ha annunciato un grande successo in termini di sottoscrizioni. «Il 50 per cento dei nuovi utenti sceglie il piano con gli spot», ha detto a The Verge. «Tra marzo e settembre, il servizio ha registrato una crescita del coinvolgimento del 53 per cento».

Mondiali 2034 in Arabia Saudita, Human Rights Watch attacca la Fifa

Dopo la rinuncia dell’Australia, l’Arabia Saudita è rimasto l’unico Paese candidato a ospitare i Mondiali di calcio del 2034. Si tornerebbe in Asia e in Medio Oriente dodici anni dopo il contestato torneo in Qatar. E le polemiche sono già arrivate. Il direttore di Human Rights Watch Germania, Wenzel Michalski, ha commentato la rinuncia australiana attaccando la Fifa. All’agenzia tedesca Dpa, ha dichiarato: «La Fifa si è data un’agenda sui diritti umani in cui si afferma che i paesi ospitanti della Coppa del Mondo devono aderire ai diritti umani. E come sappiamo questo non è il caso dell’Arabia Saudita».

Mondiali 2034 in Arabia Saudita, Human Rights Watch attacca la Fifa
L’Argentina è campione del mondo in carica dopo Qatar 2022 (Getty Images).

Michalski contro la Fifa

Secondo Michalski, far disputare i Mondiali in Arabia Saudita sarebbe ancora peggio di quanto già fatto in Qatar. Ha spiegato i motivi durante l’intervista: «Prendiamo solo la libertà di stampa, che secondo lo statuto della Fifa deve essere garantita. E lì non esiste. O la parità di diritti. O nessuna discriminazione contro le persone Lgbt, per esempio. O semplicemente il diritto alla libertà di espressione». Nei mesi che hanno preceduto la Coppa del Mondo in Qatar, il Paese è stato attaccato più volte sul tema dei diritti umani violati. Amnesty International ha lanciato diversi appelli, uno di questi rivolto a David Beckham, invitato a parlare in difesa delle donne e della comunità Lgbtqia+ da ambasciatore del torneo.

L’Australia non ha ancora dato spiegazioni

Intanto molti addetti ai lavori si interrogano su cosa abbia spinto l’Australia a rinunciare. I vertici della federazione locale non hanno fornito alcuna spiegazione. In una nota hanno affermato: «Dopo aver preso in considerazione tutti i fattori, siamo giunti alla conclusione di non farlo per la competizione del 2034. Football Australia ambisce a portare sempre più tornei importanti sulle nostre coste. Crediamo di essere in una posizione forte per ospitare la Coppa d’Asia femminile nel 2026 e poi accogliere le più grandi squadre del calcio mondiale per la Coppa del mondo per club Fifa 2029».

Chi è la principessa Leonor di Spagna, che ha giurato sulla Costituzione diventando erede al trono

La giovane principessa Leonor di Borbone-Spagna martedì 31 ottobre ha compiuto 18 anni e ha giurato fedeltà alla Costituzione spagnola davanti alle Corti, diventando l’erede al trono di Felipe VI. La principessa è destinata a diventare la prima regina regnante (e non consorte o reggente) in oltre 120 anni, dall’epoca di Isabella II.

Una cerimonia solenne dal grande valore politico 

Il Paese è in festa, le vie centrali di Madrid sono piene di bandiere nazionali e di foto della principessa delle Asturie, che ha giurato di «adempiere fedelmente ai miei doveri, sostenere e far rispettare la Costituzione e le leggi, rispettare i diritti dei cittadini e delle comunità autonome e la fedeltà al re». Si tratta di un atto solenne attraverso il quale Leonor ha di fatto acquisito il potere di assumere legittimamente le funzioni di regina in caso di impedimento o rinuncia al trono del padre Felipe VI, in carica dal 2014. La cerimonia ha anche un grande significato politico per il Paese. La casa reale, secondo la Costituzione spagnola, è il simbolo dell’unità dello Stato, e tantissimi entusiasti spagnoli si sono recati di prima mattina dietro le transenne per salutare la famiglia reale. Tuttavia, alla cerimonia non hanno predenziato gli esponenti dei partiti indipendentisti baschi e catalani, e neanche i tre ministri di Podemos Ione Belarra, Irene Montero e Alberto Garzón.

Chi è la principessa Leonor di Spagna, che ha giurato sulla Costituzione diventando erede al trono
La principessa Leonor giura sulla Costituzione davanti al re Felipe VI e alla regine consorte Letizia Ortiz (Getty Images).

Leonor è più aperta alla società rispetto alla tradizione

La giovane Leonor sta interpretando il suo ruolo in un modo più contemporaneo e aperto alla società rispetto alle tradizioni del passato. Basti pensare alla scelta della famiglia di farle trascorrere l’ultimo anno del liceo in una scuola gallese, la Uwc Atlantic College, dove ha sostenuto la maturità. Come vuole la tradizione, ad agosto 2023 ha iniziato anche una formazione militare di un anno presso l’Accademia dell’esercito, che continuerà con un anno di formazione nell’Aeronautica e un altro nella Marina. La principessa probabilmente studierà in un’università pubblica in Spagna, come il padre, prima di trasferirsi all’estero per conseguire un master in Relazioni internazionali. Nel sondaggio realizzato da Sigma Dos, gli spagnoli hanno espresso un gradimento di 6,2 punti su 10 rispetto all’operato di Leonor.

Il camionista tedesco che investì Rebellin chiede di patteggiare meno di tre anni

Due anni e 11 mesi di reclusione. È la richiesta di patteggiamento (al netto degli sconti di pena) avanzata dai legali di Wolfgang Rieke, il camionista tedesco 63enne che il 30 novembre 2022 a Montebello Vicentino travolse e uccise con il suo tir l’ex campione di ciclismo Davide Rebellin, per poi fuggire. L’uomo è attualmente detenuto nel carcere di Vicenza.

La famiglia di Rebellin si è detta contraria al patteggiamento

La Procura aveva fissato per il 24 novembre, l’udienza per il giudizio immediato, con le accuse del reato di omicidio stradale con l’aggravante della fuga. Vista la proposta presentata dalla difesa dell’imputato è stata fissata un’altra udienza per il 7 dicembre, per la valutazione dell’ammissibilità dell’istanza e della congruità della pena proposta. Nel frattempo, spiega il legale del camionista, l’avvocato Andrea Nardin, l’assicurazione ha già quantificato e disposto il risarcimento danni, 825 mila euro, per l’incidente mortale. La famiglia di Rebellin si è detta contraria al patteggiamento.

Rieke, arrestato in Germania a giugno, è stato estradato ad agosto

Rieke è stato arrestato in Germania il 17 giugno 2023, a otto mesi dall’incidente in cui è morto Rebellin, urtato e travolto dall’autoarticolato del camionista tedesco nei pressi dello svincolo autostradale di Montebello Vicentino. Rieke si era avvicinato al suo corpo, per poi riprendere posto nell’abitacolo del mezzo e allontanarsi. Alcuni testimoni lo avevano però immortalato con gli smartphone. Il camionista è stato estradato in Italia il 25 agosto.

Giambruno, Pier Silvio Berlusconi: «Dietrologie ridicole, sono vicino a Giorgia»

«Sono molto vicino a Giorgia e sono molto dispiaciuto. Ma tutte le dietrologie sono ridicole». È con queste parole che Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di Mediaset e figlio del fondatore di Forza Italia, ha commentato la vicenda di Andrea Giambruno, giornalista delle rete televisiva di Cologno Monzese ed ex compagno della presidente del Consiglio Giorgia Meloni rimasto vittima delle sue stesse parole sconvenienti mandate in onda da Striscia la notizia. «Su questo tema non ho altro da aggiungere», ha chiuso il secondo figlio del Cavaliere nel corso della presentazione del nuovo libro di Bruno Vespa Il rancore e la Speranza.

La posizione di Mediaset già espressa da Marina Berlusconi e Antonio Tajani

È la prima volta che l’ad Mediaset parla in pubblico del caso Giambruno, che caro è costato all’azienda in Borsa con ben 150 milioni di euro di scossoni. Prima di lui si era espressa la sorella Marina, primogenita di Silvio Berlusconi, la quale aveva riferito che la scelta di mettere in onda le immagini fosse dipesa esclusivamente da Striscia la notizia e che non vi fosse nessuna intenzione da parte dell’azienda, legata a Forza Italia che fa parte della maggioranza di governo, di screditare l’esecutivo di Giorgia Meloni.

Marina Berlusconi e Andrea Giambruno
Marina Berlusconi e Andrea Giambruno (magoeconomica).

Queste erano state le parole di Marina Berlusconi: «In questi giorni ho letto e sentito di tutto: retroscena inventati di sana pianta, ricostruzioni totalmente prive di senso logico e spesso anche contraddittorie. La verità è una sola: stimo molto Giorgia Meloni. La trovo capace, coerente, concreta. La apprezzo sul piano politico e la apprezzo molto anche come donna, ancor più in questi giorni». Fedele a questa ricostruzione era stato anche il nuovo leader azzurro e ministro degli Esteri Antonio Tajani, che aveva ribadito massima vicinanza e lealtà alla premier.

È morto lo scrittore Ernesto Ferrero

È morto all’età di 85 anni lo scrittore Ernesto Ferrero. Intellettuale di lungo corso, era stato alla guida del Salone del libro di Torino, sua città natale, per molti anni, dal 1998 al 2016. Si è mosso nel campo dell’editoria a 360 gradi, sia come scrittore che come critico letterario, traduttore e direttore editoriale. L’impegno e la passione per la scrittura gli hanno permesso di vincere il premio Strega nel 2000 con N, romanzo dedicato ai 300 giorni dell’esilio elbano di Napoleone attraverso il punto di vista del suo bibliotecario.

La carriera da Einaudi a Mondadori

Nato a Torino nel 1938, Ferrero ha fatto il suo esordio nel mondo letterario nel 1963 ricoprendo il ruolo di responsabile dell’ufficio stampa della casa editrice Einaudi. Sempre qui, sul finire degli Anni 70, è stato promosso al ruolo di direttore letterario, cui è seguito, nel periodo che va dal 1984 al 1989, quello di direttore editoriale. Einaudi è stata la sua casa, ma questo non gli ha negato la possibilità di ricoprire posizioni di vertice anche in Boringhieri, Garzanti e Mondadori. Sono state proprio tutte queste esperienze a condurlo alla guida del Salone del libro di Torino, che ha diretto per 18 anni.

I libri e riconoscimenti

Nominato commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica italiana nel 2012 dall’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, Ernesto Ferrero vanta una ricca e varia produzione come scrittore. Dalla narrativa, con L’anno dell’Indiano, Disegnare il vento. L’ultimo viaggio del capitano Salgari, ai romanzi d’avventura con Francesco e il Sultano passando per le biografie, come in Barbablù, che tratta delle vita di Gilles de Rais, il mostruoso personaggio del 400 francese. Poi Napoleone, protagonista del già citato romanzo N con cui vinse il premio Strega nel 2000 e a cui dedicò molte altre opere della sua produzione letteraria, e i libri per bambini come L’ottavo nano e Il Piccolo Principe raccontato da Ernesto Ferrero.

A Milano Malpensa il primo concept ibrido in Italia a firma Autogrill e Dufry

Al Terminal 2 dell’aeroporto di Milano Malpensa è atterrato il nuovo Hudson Café Milano, il primo concept ibrido in Italia a firma Autogrill e Dufry che combina i business Retail, Bookstore e Food & Beverage. Dopo aver annunciato Avolta, il nome del nuovo gruppo creatosi a seguito della business combination, le due realtà celebrano il proprio connubio rafforzando la presenza all’interno dell’aeroporto intercontinentale di Milano gestito dal Gruppo SEA, creando il primo format che offre una esperienza di consumo pienamente integrata, luogo ideale non solo per fare acquisti ma anche per godersi una pausa rilassante e gustosa.

Libri, giornali e un’ampia scelta di prodotti food nel nuovo punto vendita

Oltre alla vendita al dettaglio di libri e giornali, con un ampio ventaglio di testate e titoli sia best seller che di editoria indipendente, ed essentials per il viaggio, il nuovo store offre un’ampia scelta di prodotti food & beverage, sia italiani che internazionali, scelti tra i best seller di Autogrill. Dalle note calde di un caffè con una miscela ben bilanciata, frutto di un continuo lavoro di analisi e ricerca, ai prodotti di pasticceria, come i croissant dall’impasto di qualità e dalla ricca farcitura, passando per i panini, creati attraverso un’attenta selezione delle materie prime, e le pizze di tipo artigianale. Spazio anche ad alimenti healthy e salutari, come frutta, poke e yogurt, in versione grab & go per il cliente che ha poco tempo a disposizione. Un’offerta ricca e ben bilanciata, in grado di rispondere a tutte le esigenze alimentari, comprese quelle vegetariane e vegane. All’interno del nuovo Hudson Café Milano non mancherà infine una selezione di prodotti confectionary Baci Perugina, grazie alla partnership attivata in occasione dell’apertura con Nestlé Baci Perugina, cioccolatino mito nato nel 1922 a Perugia e riconosciuto oggi in tutto il mondo come icona e simbolo di emozioni, amore e affetto.

A Milano Malpensa il primo concept ibrido in Italia a firma Autogrill e Dufry
Hudson Café Milano (Autogrill).

Autogrill: «Rivoluzioniamo l’esperienza di chi viaggia»

Massimiliano Santoro, ceo di Italy Autogrill, ha così dichiarato in merito all’iniziativa: «Hudson Cafè Milano rappresenta uno dei primi risultati di un lavoro importante di collaborazione tra le nostre due realtà, che si sono unite per dare vita al principale player globale della travel experience, con l’obiettivo di rivoluzionare l’esperienza di chi viaggia». Gli ha fatto eco Luca D’Alba, general manager di Autogrill Italia: «L’impegno condiviso e su cui si fonda la nostra visione comune è, grazie a un continuo processo di ricerca e innovazione, soddisfare le esigenze in evoluzione dei nostri clienti, sviluppando concept sempre più innovativi e caratterizzati da un’offerta multi settore». Ernesto Marro, amministratore delegato di Dufrital, ha infine sottolineato l’importanza della collaborazione con la società SEA che ha reso possibile la realizzazione di questo caffè libreria/edicola, con un brand come Hudson che da più di 30 anni, con oltre 500 negozi nel mondo, vende libri e giornali e si definisce «un ponte culturale tra le nostre città e un mondo di destinazioni».

L’iniziativa di un prete nel Salernitano: «Bimbi vestiti da santi ad Halloween»

Halloween da sempre è una delle feste più discusse tra i cristiani. Ogni anno parroci da tutta Italia si schierano contro questa giornata considerata esoterica e irrispettosa nei confronti della religione cattolica. L’ultima iniziativa è stata quella di don Luciano La Peruta, parroco a Sala Consilina nel Salernitano. La sua idea è stata quella di invogliare i bambini a travestirsi non da strega, non da ragno, non da fantasma, bensì da santo o angioletto.

L’ultima trovata contro Halloween: arriva “Holyween”

Il 31 ottobre nelle parrocchie di Sant’Anna e Sant’Antonio, nel Salernitano, si festeggia “Holyween“, ossia la Festa dei Santi. Ha spiegato all’Ansa don Luciano che questa idea «non è una provocazione, non è una sostituzione, ma è un vivere la festa dei Santi con i bambini del nostro oratorio». Il parroco, inoltre, ha specificato che questa festa alternativa viene celebrata già da qualche anno e richiama molti bambini: «Abbiamo sentito la necessità di vivere una nostra festa per riscoprire i valori cristiani e la bellezza della santità che è in ognuno di noi».

Scoperti in Polonia i resti di un bambino sepolto come un vampiro

Incredibile scoperta a Pien, villaggio della Polonia settentrionale, con una storia degna di Halloween. Un team di archeologi ha infatti riportato alla luce lo scheletro di un bambino di età compresa fra cinque e sette anni, sepolto secondo particolari credenze. Adagiato a testa in giù, presenta un lucchetto chiuso a una caviglia o probabilmente all’alluce di un piede. Risalente al XVII secolo, testimonierebbe un’usanza tipica dell’epoca per seppellire un presunto vampiro, scongiurandone un ritorno per tormentare i vivi. Il ritrovamento è tuttavia un unicum, in quanto mai prima d’ora si era verificato per un individuo morto in tenera età. I dettagli della scoperta sono stati pubblicati sulla rivista Scientific American.

Bambino vampiro sepolto in Polonia: i dettagli della scoperta

Nel XVII secolo era pratica comune seppellire i potenziali vampiri in posizione prona. In questo modo si riteneva che, una volta risvegliatisi come “non morti”, avrebbero mangiato la terra e soprattutto non si sarebbero rialzati facilmente. Per impedire in ogni modo il loro cammino fuori dalle tombe, si era soliti anche incatenarli a una roccia o direttamente al terreno tramite lucchetti in metallo, come nel caso del bambino polacco. «Siamo di fronte a un cimitero per persone rifiutate dalla società», ha spiegato alla Cnn Darius Polinski, docente all’Università Nicolaus Copernicus di Torun. «Certamente erano temute dopo la morte e forse anche durante la loro vita poiché si comportavano in modo diverso».

In quell’epoca, come già dal Medioevo, era credenza comune ritenere che esistessero realmente vampiri e fantasmi accanto a numerose creature soprannaturali. Non di rado infatti si possono trovare scheletri con la testa recisa o un paletto piantato all’altezza del cuore, metodi ritenuti infallibili per scacciare il maligno e consentire l’eterno riposo ai propri cari. «Si tratta di una credenza tipica di chi aveva paura che qualcuno potesse tornare dall’aldilà per bere il sangue dei vivi», ha proseguito Polinski. «La gente prendeva ogni precauzione». Nel 2022, sempre nello stesso cimitero, gli archeologi avevano trovato anche i resti di una donna con un lucchetto al piede, in quanto presumibilmente ritenuta un vampiro. Difficile stabilire perché le salme non si trovino in un cimitero cristiano. «Forse non avevano ricevuto il battesimo o erano morti suicidi», ha spiegato la dottoressa Lesley Gregoricka al New York Times.

Montenegro, fiducia al nuovo governo guidato da Milojko Spajic

A quasi cinque mesi dalle elezioni generali, i deputati del Montenegro hanno votato la fiducia al nuovo governo, sostenuto da una coalizione che comprende partiti filo-russi e filo-serbi: a guidarlo Milojko Spajic, ex ministro della Finanze e in passato consulente di Goldman Sachs. Appena 36 anni, Spajic è ora ufficialmente il primo ministro più giovane d’Europa. Il suo periodo al governo inizia con l’attesa visita di Ursula von der Leyen, che sta affrontando un tour nei Balcani occidentali tra Macedonia del Nord, Kosovo, Montenegro appunto, Serbia e Bosnia-Erzegovina, per presentare i dettagli del piano europeo per la crescita economica della regione e affrontare questioni bilaterali.

Montenegro, fiducia al nuovo governo guidato da Milojko Spajic. L’esecutivo sostenuto da una coalizione con partiti filo-russi e filo-serbi.
Ursula Von der Leyen a colloquio con Milojko Spajic (Getty Images).

Il nuovo governo punta all’ingresso nell’Unione europea

Spajic ha ottenuto luce verde dopo un dibattito-maratona nella notte, con il sì di 46 dei 66 deputati presenti in parlamento. «La nostra visione è che il Montenegro diventi la Svizzera dei Balcani e la Singapore dell’Europa», ha detto Spajic prima del voto. Il suo partito centrista Evropa Sad (Europa Ora) ha ottenuto una risicata vittoria nelle elezioni parlamentari di giugno, a cui sono seguiti lunghissimi negoziati per forgiare una nuova coalizione di governo, di cui fanno parte 11 partiti, tra cui formazioni filo-russe e filo-serbe, così come partiti della minoranza albanese. «Le nostre quattro priorità principali in politica estera sono la piena adesione all’Unione europea, l’adesione attiva e credibile alla Nato, il miglioramento delle buone relazioni con i vicini e il rafforzamento del ruolo del Paese nelle organizzazioni multilaterali», ha detto Spajic dopo aver prestato giuramento davanti all’assemblea.

Montenegro, fiducia al nuovo governo guidato da Milojko Spajic. L’esecutivo sostenuto da una coalizione con partiti filo-russi e filo-serbi.
Milojko Spajic, nuovo primo ministro del Montenegro (Getty Images).

Tra le promesse elettorali l’innalzamento del salario minimo da 450 a 700 euro

Dopo averlo fondato nel 2022 insieme con Jakov Milatovi? (ex ministro dello Sviluppo economico e oggi presidente del Paese), Spaji? ha guidato il movimento Europa Ora alle elezioni parlamentari del 2023, promettendo l’innalzamento del salario minimo da 450 a 700 euro e l’innalzamento delle pensioni minime a 450 euro, oltre alla riduzione della giornata lavorativa a sette ore giornaliere. Europa Ora, grazie al 25,6 per cento dei voti ricevuti, è diventato il più numeroso del parlamento montenegrino con 24 seggi su 81.

Visco: «Mantenere i tassi Bce a lungo è una decisione saggia»

Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia, è intervenuto nel corso della giornata del risparmio, spiegando che la decisione della Bce di «mantenere i tassi sugli attuali livelli per un periodo sufficientemente lungo, a regolare cioè la persistenza della nostra azione più che la sua intensità, sia una decisione saggia». Poi Visco ha aggiunto: «Tale approccio fornisce infatti in assenza di nuovi forti shock dal lato dell’offerta, il giusto equilibrio tra il rischio di fare troppo e quello di non fare abbastanza, riducendo allo stesso tempo le possibili ripercussioni sulla già debole attività economica e i rischi per la stabilità finanziaria».

Netto calo dell’inflazione ad ottobre: si scende al +1,8 per cento

A ottobre 2023, secondo le stime preliminari dell’Istat, l’inflazione ha evidenziato un netto calo, scendendo a +1,8 per cento, dato che non si registrava da luglio 2021 quando si segnò il +1,9 per cento e che si confronta con il +5,3 per cento di settembre. La diminuzione è dello 0,1 per cento su base mensile. La drastica discesa del tasso di inflazione si deve in gran parte all’andamento dei prezzi dei beni energetici, in decisa decelerazione tendenziale a causa dell’effetto statistico derivante dal confronto con ottobre 2022, quando si registrarono forti aumenti dei prezzi. Un contributo al ridimensionamento si deve inoltre alla dinamica dei prezzi dei beni alimentari, passati da +7,7 per cento a +5 per cento.

Il cast di Friends si è detto «devastato» dalla morte di Matthew Perry

«Siamo tutti devastati dalla perdita di Matthew». Inizia così il comunicato congiunto rilasciato dagli attori Jennifer Aniston, Courtney Cox, Matt Le Blanc, Lisa Kudrow e David Schwimmer a seguito della morte del collega Matthew Perry, il famoso Chandler Bing di Friends, trovato annegato nella sua Jacuzzi.

Più che semplici amici: «Siamo una famiglia»

La serie degli Anni 90 ha fatto la storia. «Eravamo più che semplici compagni di cast. Siamo una famiglia. Ci sarebbe tanto da dire, ma in questo momento ci prendiamo un momento per elaborare il lutto e assimilare questa incommensurabile perdita. Col tempo diremo di più, come e quando potremo. Per ora, i nostri pensieri e il nostro amore sono con la famiglia di Matty, i suoi amici e tutti coloro che lo amavano in tutto il mondo», hanno scritto i colleghi di Perry.

Lisa Kudrow vuole adottare il cane del collega

Kudrow, l’attrice che nella serie interpretava Phoebe, sta valutando l’idea di adottare il cagnolino di Matthew Perry, Alfred. La notizia è stata lanciata dal Daily Mail che ha parlato con una fonte vicina alla donna e ai suoi colleghi del cast.

Saman Abbas, al momento il fratello non è indagato

Il fratello di Saman Abbas «allo stato non è stato iscritto nel registro degli indagati» della Procura per i minorenni di Bologna. Lo si è appreso nel corso dell’udienza in Corte di assise a Reggio Emilia, dopo che la presidente Cristina Beretti aveva sollecitato la richiesta di informazioni all’ufficio minorile.

Il ragazzo è ritornato a essere testimone assistito da un avvocato

Nell’udienza di venerdì 27 ottobre, la Corte aveva emesso un’ordinanza dove si diceva che le dichiarazioni del giovane pachistano erano inutilizzabili perché nel 2021 doveva essere indagato, anche a sua garanzia, nel procedimento per omicidio della sorella. La sua veste processuale era dunque mutata da testimone a quella di potenziale indagato in un procedimento connesso. L’ordinanza è stata inviata dalla Procura reggiana a quella per i minori, competente perché all’epoca il fratello di Saman aveva 16 anni. Il difensore del giovane, avvocata Valeria Miari, ha rimesso il mandato come difensore di parte civile per lui e per l’Unione comuni della bassa reggiana. Rimane dunque solo difensore del ragazzo, che dovrà essere sentito come testimone assistito. La legale ha riferito la propria decisione dopo essere stata invitata dalla Corte a riflettere su una sua posizione di incompatibilità.

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