Daily Archives: 13 Ottobre 2023

Taylor Swift, i documentari in streaming in attesa di Eras Tour

L’attesa è finita. Il 13 ottobre nei cinema italiani, così come in quelli di tutto il mondo, sbarca Eras Tour, il film-concerto di Taylor Swift. Già capace di incassare 5 milioni di dollari nelle anteprime negli Stati Uniti, dove i fan hanno invaso le sale anche di notte, l’evento musicale del 2023 si prepara ad abbattere diversi record. Gli analisti americani infatti ipotizzano un weekend di apertura da 150-200 milioni di dollari, pari a quelli dei maggiori successi di Hollywood. In attesa di comprare il biglietto al botteghino, in streaming è possibile trovare diversi documentari e filmati dei concerti più importanti nella carriera della star 31enne della Pennsylvania. Spazio anche per alcune performance attoriali, tra cui il musical Cats e Amsterdam con Christian Bale e Margot Robbie.

Su Netflix e Disney+ è possibile guardare documentari e concerti di Taylor Swift. In attesa dell'Eras Tour dal 13 ottobre al cinema.
I gadget nei cinema americani per il film-concerto Eras Tour (Getty Images).

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Miss Americana e Reputation Stadium Tour, Taylor Swift su Netflix

Quanto all’Italia, solo due piattaforme streaming presentano nel cartellone show o documentari su Taylor Swift. Si tratta di Netflix e Disney+, mentre non è possibile trovare nulla su Prime Video, Sky Go, Mediaset Infinity e RaiPlay. Sulla piattaforma della Scotts Valley c’è Miss Americana, diretto da Lana Wilson, che trae il nome da un singolo della popstar estratto dall’album Lover. Vantando il brano Only the Young, inedito che Swift ha scritto per il documentario, ne ripercorre l’intera carriera e la vita privata, analizzando anche alcuni disturbi alimentari e il suo rapporto con la politica.

Su Netflix anche Reputation Stadium Tour, film-evento che racconta l’omonima tournée americana della cantautrice di West Reading. È possibile ascoltare, tra le altre, le versioni dal vivo di Long Live, Don’t Blame Me e I Did Something Bad, scritti dopo la lite con Kim Kardashian e l’allora marito Kanye West. Nel 2016, infatti, la popstar aveva litigato profondamente con il rapper, colpevole di averla insultata più volte nella canzone Famous, in cui diceva di voler fare sesso con lei come ricambio per averle dato la celebrità. Sul caso era intervenuta anche Kardashian, dando della vipera a Swift in un breve post sull’allora Twitter. «Ho passato un brutto periodo per quel motivo», ha affermato la popstar in una tappa del tour. «Non sapevo nemmeno se sarei tornata a fare questo lavoro».

Folklore e Amsterdam, cosa trovare su Disney+

Disney+ invece offre agli abbonati la visione di Folklore: The Long Pond Studio Sessions, che accompagna la cantante durante il processo di scrittura delle canzoni in studio durante la pandemia da Covid-19. Nello speciale compaiono anche i produttori Jack Antonoff e Aaron Dessner, che raccontano i retroscena sulle 17 tracce del disco omonimo tra cui Cardigan, August e Betty. Taylor Swift annunciò il documentario come un modo genuino per connettersi con i suoi fan reduci dal lockdown che aveva profondamente condizionato le loro vite, in attesa di tornare a riempire gli stadi del mondo.

Taylor Swift ha affiancato alla carriera da cantante anche alcune interpretazioni da attrice. Su Disney+ si può guardare infatti Amsterdam, film di David O. Russell con Margot Robbie e Christian Bale. Presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma 2022, racconta la storia di due soldati e un’infermiera americani che stringono una forte amicizia dopo la fine della Seconda guerra mondiale. Un giorno però si ritrovano incolpati di un omicidio che non hanno mai commesso e devono darsi alla fuga mentre cercano di scoprire la verità. Nel film, Swift interpreta una giovane ragazza che rimane vittima di un attentato. La popstar ha anche recitato nel musical Cats, disponibile solo però per il noleggio su Prime Video e YouTube.

Istat, 192 miliardi di economia in nero e illegale: +10 per cento nel 2021

L’economia sommersa e illegale in Italia cresce del 10 per cento nel 2021 e raggiunge 192 miliardi di euro. La sua incidenza rispetto al Pil resta stabile al 10,5 per cento rispetto all’anno precedente e inferiore al periodo pre-pandemia. Lo ha comunicato l’Istat nel report. In particolare, l’economia sommersa si attesta a poco meno di 174 miliardi di euro, mentre le attività illegali superano i 18 miliardi. I lavoratori in nero in Italia nel 2021 sono stati quasi 3 milioni. Secondo il report, «rispetto al 2020 il lavoro non regolare ha segnato una crescita contenuta del 2,5 per cento, che non ha consentito di recuperare la considerevole caduta registrata in corrispondenza della crisi pandemica (-18,4 per cento) e sembra segnalare un ridimensionamento del fenomeno».

Accoltellamento in un liceo di Arras, in Francia: un insegnante è morto, almeno due feriti

Un uomo armato di coltello ha ucciso un insegnante e ferito gravemente due persone venerdì 13 ottobre in un liceo di Arras (Pas-de-Calais). «Un’operazione di polizia è in corso al liceo Gambetta di Arras. L’autore dei fatti è stato fermato dalla polizia», ha confermato  su X (ex-Twitter) il ministro francese dell’Interno, Gérald Darmanin.

Secondo quanto riportato dal canale Bfmtv l’assalitore fermato avrebbe urlato «Allah Akbar». Si tratterebbe di un ventenne di origine cecena. Anche il fratello è stato interrogato dalla polizia. In questa fase delle indagini non è stata ancora contattata la Procura nazionale antiterrorismo.

Everybody loves diamonds su Prime Video: trama e cast della serie con Kim Rossi Stuart

Everybody Loves Diamonds è l’heist movie italiano che ha come protagonista Kim Rossi Stuart ed è ispirato liberamente alla vera storia del colpo di Anversa del 2003, la cosiddetta rapina del secolo compiuta al Diamond Center. La serie, ambientata ai giorni nostri, racconta con i toni della commedia il colpo avvenuto per mano del rapinatore Leonardo Notarbartolo e della sua gang composta da un hacker, un’esperta di serrature e un esperto di sistemi di allarmi.

Everybody Loves Diamonds: il cast

Everybody loves diamonds vanta un cast internazionale. Kim Rossi Stuart veste i panni di Notarbartolo, Gian Marco Tognazzi quelli di Ghigo, l’installatore ed esperto di allarmi e ladro per hobby, Anna Foglietta interpreta Anna, la moglie di Leonardo Notarbartolo, figlia di un ex generale dei carabinieri interpretato da Remo Girone. E ancora Carlotta Antonelli recita nel ruolo di Sandra, esperta di serrature e casseforti di ogni tipo. Leonardo Lidi interpreta Alberto, il mago dell’informatica e fratellastro di Leonardo Notarbartolo. Rupert Everett veste invece i panni di John Lovegrove, un distinto avvocato internazionale di altissimo livello, mentre Malcom McDowell quelli di Gerald Kahn, un esperto di diamanti che nasconde molte cose. Synnøve Macody Lund è Judith De Witt, la direttrice del World Diamond Center di Anversa, mentre Johan Heldenbergh è Albert Mertens, lo storico capo della Diamond Police, ormai prossimo alla pensione, noto per aver sventato sul nascere un precedente tentativo di furto al Diamond Center. Infine Peter Van Den Begin è Simon Van De Velde, il ladro dei ladri e fonte di ispirazione per Leonardo Notarbartolo e la sua banda. L’uomo fu il primo a cercare di entrare all’interno del Diamond Center di Anversa con la strategia del cavallo di Troia.

Everybody Loves Diamonds: la trama

La storia vera dalla quale è nato Everybody loves diamonds fa da sfondo alle vicende personali della banda di ladri capitanata da Notarbartolo. La serie, tra heist e commedia, racconta il piano geniale con il quale la banda è riuscita ad aggirare il sistema di sicurezza all’avanguardia dell’Antwerp Diamond Centre e a rubare le pietre preziose per un bottino di diversi milioni di dollari. Il tutto nasce dall’ossessione di Leonardo Notarbartolo che, dopo aver provato a cambiare vita per dedicarsi alla famiglia e a un’attività lavorativa legale, comincia a pensare al colpo del secolo al World Diamond Center. La rapina verrà messa a segno proprio quando l’ispettore Mertens sta per ricevere un’onorificenza al merito dal re del Belgio e sarà chiamato a risolvere il caso che rischia di mettere a repentaglio la reputazione di tutto il Paese. La rapina, però, è il cosiddetto colpo perfetto, niente tracce e niente mosse false. Notarbartolo, fiero del successo, si preparerà a tornare a Torino, dalla moglie Ann, con cui ha una gioielleria. Everybody Loves Diamonds è un giusto mix di tensione e risate, indagini e gag. Alla regia della miniserie c’è Gianluca Maria Tavarelli, regista, tra gli altri, anche de Il Giovane Montalbano, mentre la sceneggiatura è di Michele Astori, Stefano Bises, Giulio Carrieri e Bernardo Pellegrini. Gli episodi sono otto, visibili a partire da venerdì 13 ottobre.

Incendio al Polo della Logistica di Passo Corese: un ferito, fiamme e colonna di fumo

Un grosso incendio si è sviluppato nella mattinata di venerdì 13 ottobre 2023 presso un capannone al Polo della Logistica di Passo Corese (in provincia di Rieti), generando un’alta colonna di fumo che si è levata per diversi metri sopra alla struttura, visibile a diversi chilometri di distanza.

Incendio al Polo della Logistica di Passo Corese

Le fiamme sarebbero partite da un capannone per poi interessare gran parte dell’edificio, di proprietà della società Techbau e ancora in fase di costruzione. Non è dato sapere, per ora, cosa possa aver dato il via al rogo. Ad ogni modo, al momento dello scoppio dell’incendio all’interno della struttura erano anche presenti diversi operai e, a quanto pare, tra di loro ci sarebbe un ferito.

La presidente della Provincia di Rieti: «State distanti dalla zona interessata»

Nel frattempo a fornire qualche aggiornamento in più sulla situazione è stata la presidente della Provincia di Rieti, Roberta Cuneo, che via social ha rilasciato il seguente messaggio: «Si informa la cittadinanza che in queste ore si è sviluppato un incendio in uno dei magazzini presenti nella zona industriale di Passo Corese. I Vigili del Fuoco sono immediatamente accorsi sul posto e hanno attivato le procedure di messa in sicurezza della zona e le operazioni di spegnimento dell’incendio. Si invita la cittadinanza a restare a debita distanza di sicurezza dalla zona interessata dalle fiamme daremo informazioni dettagliate con eventuale ordinanza e siamo in contatto con le scuole per vigilare in modo corretto sulla salute degli studenti».

Corona insiste sul calcioscommesse: «Il quarto nome coinvolto gioca nella Roma»

Continuano a girare le indiscrezioni sulla vicenda calcioscommesse. Fabrizio Corona, l’ex re dei paparazzi, è pronto a rendere pubblici i nomi di altri giocatori che avrebbero scommesso illegalmente sul campionato di calcio e, dopo Fagioli, Zaniolo e Tonali, l’attenzione potrebbe finire su un altro protagonista della Serie A. Sui suoi social Corona ha detto solo che il quarto calciatore «gioca nella Roma». Non ci sono al momento altre indicazioni, con la rivelazione che dovrebbe arrivare alle ore 14. Da Trigoria (ovviamente) tutto tace. Lo scandalo che sta travolgendo il calcio italiano è solo all’inizio?

Incidente a Rotondi, 25enne investito da un’auto pirata e ucciso da una seconda vettura

Nella mattinata di venerdì 13 ottobre si è consumato un incidente a Rotondi, comune in provincia di Avellino, dove un giovane è stato prima investito da un’auto e poi travolto da un secondo mezzo su quattro ruote che l’ha ucciso.

Il primo automobilista non si sarebbe fermato a prestare soccorso

Ad aver perso la vita è stato un ragazzo originario del Burkina Faso, residente nel campo di accoglienza di Campizze di Rotondi, poco distante dal luogo della tragedia avvenuta sulla via Appia intorno alle 5.40. In base alle prime ricostruzioni sembra che il 25enne si stesse recando sul posto di lavoro a bordo della sua bicicletta, quando è stato travolto all’improvviso da un’autovettura. Non è ancora del tutto chiara la dinamica precisa dell’incidente. Sembra tuttavia che il soggetto a bordo dell’auto non si sia fermato per soccorrerlo, dandosi così alla fuga. Una seconda vettura che stava sopraggiungendo proprio al momento della caduta sull’asfalto avrebbe quindi travolto il giovane una seconda volta, causandogli la morte sul colpo.

Inutile ogni tentativo di soccorso

I dettagli precisi di quanto accaduto sono ancora oggetto di indagini da parte delle autorità, che stanno cercando di ricostruire i fatti con maggior precisione. A nulla, per il resto, è servito il rapido intervento degli operatori del 118 giunti sul posto poco dopo il sinistro. Per il 25enne non c’è stato purtroppo nulla da fare.

Como, ragazzo accoltella la fidanzata: lei è gravissima, lui arrestato

Una ragazza di 21 anni è ricoverata in gravissime condizioni in ospedale dopo che, nella tarda serata di giovedì 12 ottobre 2023 è stata accoltellata alla gola dal fidanzato di 25 anni, suo convivente. È accaduto nel loro appartamento di Como in via Nino Bixio, dove vivevano da circa un mese. È stato il fidanzato a dare l’allarme, senza tuttavia spiegare le ragioni del gesto. Il giovane è stato arrestato dalla polizia per tentato omicidio.

La ragazza trovata sul letto con varie ferite di arma da taglio

Secondo una prima ricostruzione della Polizia è stato il giovane a chiamare i soccorritori dicendo di avere combinato un guaio. La ragazza è stata trovata sul letto con varie ferite di arma da taglio. Soccorsa dal 118, è stata trasportata in ospedale a Como in codice rosso ed è ritenuta in pericolo di vita. In casa i poliziotti hanno recuperato l’arma utilizzata, un coltellaccio da cucina. L’aggressione sarebbe arrivata al termine di una lite. Dopo avere colpito la fidanzata, secondo quanto riferisce la polizia, il ragazzo avrebbe tentato di fuggire, prendendo il denaro contante e i bancomat, anche della ragazza, dirigendosi verso la stazione ferroviaria di Como, che dista alcune centinaia di metri, poi però ci ha ripensato e ha deciso di tornare a casa e di chiamare i soccorsi. Il giovane è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria per tentato omicidio. Una volta in questura ha assunto un atteggiamento aggressivo culminato con l’aggressione nei confronti di un agente.

Venezia, all’aeroporto Marco Polo voli bloccati a causa dei gabbiani

Grossi disagi per tutti i passeggeri in arrivo e in partenza dall’aeroporto Marco Polo di Venezia, che sta facendo fronte a un’invasione di gabbiani.

Voli dirottati e ritardi nelle partenze

In termine tecnico viene chiamato «rischio di bird strike», cioè la possibilità che un velivolo si scontri con dei volatili causando gravi danni alla fusoliera. Onde evitare scenari simili, l’aeroporto si è trovato obbligato nella mattinata di venerdì 13 ottobre (dalle ore 10 in poi) a dirottare numerosi voli in altri aeroporti proprio per la possibilità che gli aerei si scontrassero con degli stormi di gabbiani reali che hanno iniziato a volare sopra l’area e appostarsi sulle piste. La situazione ha causato anche parecchi ritardi per quanto riguarda le partenze. Almeno per il momento non è stato comunicato quando verrà dato nuovamente il via libera a decolli e atterraggi e quando, dunque, la situazione ritornerà alla normalità.

Il pericolo di bird strike e l’incidente a Torino

La possibilità che un aereo si scontri contro un uccello e che questo comporti seri pericoli per equipaggio e viaggiatori è concreta. Proprio per questo motivo, gli aeroporti prevedono una serie di accorgimenti, tra cui speciali dispositivi che utilizzano il suono o la luminosità per fare in modo che gli animali stiano lontani dalle piste di decollo e di atterraggio. Di recente, a proposito, si è tornati a parlare di questo scenario in occasione dell’incidente avvenuto sabato 16 settembre 2023 presso l’aeroporto di Torino-Caselle, dove un velivolo Aermacchi Mb-339 della formazione delle Frecce tricolori si è schiantato al suolo molto probabilmente a causa dello scontro con un volatile che potrebbe essersi infilato nel motore.

Rapporto SIAE 2022, l’economia degli spettacoli vale 3 miliardi (+187 per cento)

È un’Italia che ha pienamente ripreso a organizzare eventi e a frequentare cinema, teatri, concerti, mostre, partite di calcio e tutti gli altri spettacoli d’intrattenimento quella che emerge dal Rapporto SIAE 2022, con numeri che tornano ad avvicinarsi al periodo pre-pandemico e che in alcuni comparti sono persino più alti. Questa la prima istantanea di Spettacolo, Intrattenimento e Sport, il report della Società italiana degli autori e degli editori, giunto alla 87esima edizione, che nel 2023 si è avvalso della collaborazione dell’Associazione Economia per la Cultura e dell’AGIS – Associazione Generale Italiana dello Spettacolo.

Oltre 3 milioni di eventi e 200 milioni di spettatori

L’analisi ha rilevato che, nel settore dello spettacolo (cinema, teatro, concerti, mostre), ci sono stati oltre 2,5 milioni di eventi (+68 per cento vs. 2021 e -28 per cento vs. 2019), a cui hanno assistito 103 milioni di spettatori (+137 per cento vs. 2021 e -36 per cento vs. 2019) con una spesa di 1.543 milioni di euro (+223 per cento vs. 2021 e -15 per cento vs. 2019), di cui solo il 17,5 per cento al Sud Italia e nelle isole. Per quanto riguarda l’intrattenimento (ballo e intrattenimento musicale, spettacolo viaggiante e fiere) si sono registrati 470 mila appuntamenti (+162 per cento vs. 2021 e -31 per cento vs. 2019), con 75,6 milioni di partecipanti (+155 per cento vs. 2021 e -22 per cento vs. 2019) e 1 miliardo di euro spesi (+155 per cento vs. 2021 e -26 per cento vs. 2019). Lo sport ha invece organizzato 68 mila eventi (+151 per cento vs. 2021 e -44 per cento vs. 2019), con 25 milioni di spettatori (+204 per cento vs. 2021 e -18 per cento vs. 2019), per una spesa di 485 milioni di euro (+164 per cento vs. 2021 e -23 per cento vs. 2019), di cui 380,8 derivanti da partite di calcio.

Rapporto SIAE 2022, l’economia degli spettacoli vale 3 miliardi (+187 per cento)
Presentazione del Rapporto SIAE 2022 (SIAE).

Gli incassi tornano sopra quota 3 miliardi

Il 2022 si è confermato l’anno della ripresa anche dal punto di vista degli incassi, che sono tornati a superare la soglia dei 3 miliardi di euro. Pur non arrivando alle cifre del 2019, anno in cui si è andati oltre i 3,8 miliardi di euro, la dimensione della spesa complessiva è quella che, tra le tre principali variabili di analisi (spettacoli, spettatori, spesa), ha dimostrato una migliore capacità di recupero sulla situazione pre-pandemica. È restata indietro, però, la spesa pro-capite, che prima della pandemia superava i 64 euro per ogni italiano residente mentre per il 2022 si è fermata a 51,78 euro. Un deciso miglioramento, comunque, rispetto al 2021, quando non si arrivava ai 18 euro pro capite. I rincari nella spesa hanno riguardato pressoché tutti i settori, anche se l’aumento generalizzato per lo spettacolo è stato spinto soprattutto dai costi dei biglietti dei concerti di musica leggera e delle partite di calcio.

Nastasi: «Conoscere le dinamiche dello spettacolo per elaborare nuove strategie»

Salvatore Nastasi, presidente della SIAE, ha così commentato i dati presentati: «L’accordo con AGIS mira a costruire un percorso di collaborazione su larga scala con l’obiettivo condiviso di costruire un Osservatorio permanente per la raccolta e la condivisione dei dati dello spettacolo culturale italiano. Attraverso una migliore conoscenza e consapevolezza delle dinamiche dello spettacolo sarà possibile elaborare nuove strategie per la difesa del diritto d’autore e per lo sviluppo delle imprese culturali, anche attraverso progetti di valorizzazione dei nostri giovani talenti».

Rapporto SIAE 2022, l’economia degli spettacoli vale 3 miliardi (+187 per cento)
Salvatore Nastasi (SIAE).

Fedeli: «Segnali incoraggianti»

Gli ha fatto eco Matteo Fedeli, direttore generale della SIAE: «Il 2022 ha mostrato segnali incoraggianti specialmente a seguito del termine dello stato di emergenza, chiudendo con oltre 3 milioni di eventi. Un incremento complessivo di circa l’80 per cento rispetto all’offerta dell’anno precedente ma con ancora un ritardo del 29 per cento sul 2019. A livello di pubblico sono stati registrati quasi 205 milioni di spettatori, con alcuni settori – come concerti di musica leggera, circo,spettacolo viaggiante e parchi da divertimento – con numeri anche superiori al periodo pre-pandemico, e oltre 3 miliardi di spesa».

Rapporto SIAE 2022, l’economia degli spettacoli vale 3 miliardi (+187 per cento)
Matteo Fedeli (SIAE).

Dopo Fagioli, Tonali e Zaniolo come si può sviluppare il caso calcioscommesse

Il caso del calcioscommesse sembra essere destinato ad allargarsi. Oltre a Nicolò Fagioli, Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo, infatti, potrebbero essere coinvolti altri 10 calciatori che avrebbero utilizzato le piattaforme online per scommettere illegalmente. L’obiettivo degli investigatori, che hanno interrogato Tonali e Zaniolo a Coverciano, è quello di capire l’entità delle scommesse e se i calciatori si siano indebitati per giocare. Sarà fondamentale comprendere anche se i soggetti coinvolti abbiano scommesso su partite di calcio che li vedevano protagonisti in prima persona e, soprattutto, chi abbia fatto da tramite per la piattaforma priva di licenze. Secondo alcune ricostruzioni, dietro il circolo di scommesse per clienti danarosi potrebbe esserci la criminalità organizzata e il fatto che a coordinare le indagini sia la pm Manuela Pedrotta, solitamente impegnata nella lotta alla mafia, è un ulteriore indizio.

Il sequestro dei telefoni dei calciatori

Così come emerge da più fonti, le indagini avrebbero dovuto essere rese pubbliche dopo la partita Italia-Malta in programma nella giornata di sabato 14 ottobre 2023, ma la fuga di notizie avrebbe accelerato l’intero processo. Il primo a essere indagato è stato lo juventino Nicolò Fagioli e, dall’analisi delle sue chat, sarebbe emerso anche il coinvolgimento di Nicolò Zaniolo, ex Roma oggi all’Aston Villa, e di Sandro Tonali, del Newcastle e con un passato al Milan. Dalle conversazioni avute con Fagioli emergerebbe la prova, inequivocabile secondo la Repubblica, che i due abbiano scommesso. Entrando più nello specifico, Zaniolo avrebbe scommesso avvalendosi delle piattaforme Evoz9.fx e Gaming.net, mentre Tonali di worldgame365.me. Si tratta, in tutti i casi, di sistemi illegali privi di licenze. Come detto,  gli inquirenti nella giornata del 12 ottobre sono arrivati nella sede del ritiro della Nazionale italiana di calcio e hanno interrogato Tonali e Zaniolo, consegnato ai due gli avvisi di garanzia e sequestrato i telefoni che utilizzavano per collegarsi alle piattaforme. Dalla ricostruzione dei fatti, inoltre, sarebbe emerso che la Figc avrebbe conoscenza dei fatti da agosto e sarebbe stata informata direttamente dall’avvocato di Fagioli.

Coinvolti altri 10 calciatori: ci sarebbe almeno un altro juventino

L’indagine potrebbe presto allargarsi. Ne è convinta la Repubblica che parla di almeno altri 10 giocatori coinvolti. Tra questi ci sarebbe un altro giocatore della Juventus descritto, però, come «non di primo piano», mentre, secondo l’Ansa, tra i nomi ancora non noti ci sarebbe uno dei nuovi giocatori dei bianconeri. Fondamentali nel capire la rete di calciatori scommettitori sarebbero le chat avute dagli stessi con dei loro colleghi coinvolti. Queste, tuttavia, non sono al momento pubbliche.

Fabrizio Corona saprebbe i nomi di tutti i calciatori coinvolti

Un ruolo, quantomeno mediatico, in tutto il sistema del calcioscommesse lo sta esercitando Fabrizio Corona che, nella giornata del 12 ottobre, ha annunciato sul suo canale Telegram e sul suo sito DillingerNews di essere in possesso dei nomi di altri calciatori coinvolti e di essere pronto a rivelarli. L’ex re dei paparazzi sarebbe ben informato sui fatti, almeno stando a quanto sostenuto da La Stampa, e avrebbe un dossier molto dettagliato sulla vicenda. Corona sostiene che la sua fonte gli avrebbe riferito che Zaniolo avrebbe scommesso mentre era in panchina con la Roma per una partita di Coppa Italia e che la Juventus sarebbe stata a conoscenza della situazione di Fagioli già ad agosto, ma avrebbe omesso di denunciare l’accaduto all’autorità giudiziaria. Quest’ultima informazione Corona l’ha rivelata nel corso di un suo intervento telefonico a Sportitalia dove ha anche comunicato di aver ricevuto, sempre nella giornata del 12 ottobre 2023, un visita dalla squadra mobile di Milano interessata a sentire la sua versione e per, come dice lui, «non fare la figura» di chi non riesce a tenere segreta un’indagine delicata.

Cosa rischiano la Juventus e i calciatori coinvolti

Benché ancora all’inizio, l’inchiesta sul calcioscommesse potrebbe portare a importanti conseguenze per i club e i giocatori coinvolti. Per Fabrizio Corona la Juventus, per aver omesso di rendere nota la notizia di Fagioli, meriterebbe la retrocessione. Al di là delle vedute dell’ex re dei paparazzi, cerchiamo di comprendere cosa dice la legge. L’articolo 720 del Codice penale prevede che chi partecipa al gioco d’azzardo possa essere punito con un massimo di 6 mesi di carcere e un’ammenda di 516 euro. Queste pene, tuttavia, possono essere aumentate in presenza di cifre rilevanti e sembra essere proprio questo il caso. Sembrerebbe, per esempio, che il solo Fagioli possa aver scommesso centinaia di migliaia di euro. I rischi più grandi per i soggetti e le società coinvolte, tuttavia, derivano dall’articolo 24 del Codice di giustizia sportiva, secondo il quale i tesserati non possono scommettere sugli incontri di Figc, Uefa e Fifa. Al venir meno di questa legge, i calciatori possono essere soggetti a tre anni di squalifica, riducibili solo nel caso in cui vi sia un collaborazione con la giustizia. Per quanto riguarda le società, invece, non c’è nessun rischio, a meno che non vi sia un caso di illecito sportivo.

Da Orsini a Basile, le star delle crisi internazionali utili solo all’audience

Indipendentemente da ciò che dicono (c’è libertà di parola, e stando dentro ai confini del codice civile si può affermare ciò che si vuole) Alessandro Orsini ed Elena Basile, la nuova star dei talkshow che con le sue ultime performance minaccia di oscurarlo, presentano profili psicologici complessi. Uno psicanalista ci andrebbe sicuramente a nozze, ma anche uno studioso della prossemica avrebbe molto da dire. Narcisismo, sindrome da accudimento, tic e manie di persecuzione? La casistica è ampia. Orsini, dalle sue prima apparizioni a oggi, sotto la bordata di critiche che ha investito ogni suo intervento, ha sviluppato una evidente ossessione del complotto che lo sta divorando. L’ultima sua uscita, là dove dice che dovrà trovare rifugio all’estero perché in patria non c’è più posto per lui, la dice lunga sul suo attuale stato d’animo.

Da Orsini a Basile, le star delle crisi internazionali utili solo all'audience
Alessandro Orsini ospite di Bianca Berlinguer  (da Fb).

Il ruolo dell’uno contro tutti alla fine logora, e dopo Orsini è arrivata Basile 

Da noi ogni crisi internazionale ha la sua star mediatica di riferimento. Il professore della Luiss deve alla guerra in Ucraina e alle sue tesi filorusse la sua notorietà. Prima, detto senza spregio, non se lo filava nessuno. Ma la situazione di sostanziale stallo sui campi di battaglia nel Donbass sembra aver mandato in stallo anche lui. E se sino a ora ha interpretato, spesso con spavalda sicumera, il ruolo di uno contro tutti, adesso appare emotivamente sovraccarico. Frequentare talk show in cui ti sparano addosso ancor prima di aprire bocca alla lunga diventa un lavoro usurante, ti darebbe diritto alla pensione anticipata. Ma è la posta in gioco della notorietà pagata a caro prezzo. Compreso il fatto che abili conduttori-domatori ti struttino finchè funzioni e poi ti mettano da parte alle avvidaglie di assuefazione dell’ascolto. Per questo Orsini aveva bisogno di un rincalzo, ed è qui che è entrata in scena Basile. L’ex ambasciatrice, anzi ministro plenipotenziario, come subito hanno maliziosamente puntualizzato i suoi già numerosi detrattori, dietro il piglio apparentemente ragionante nasconde una forte aggressività che l’insofferenza caratteriale acuisce. Qui siamo sul terreno del «mi alzo e me ne vado» che subentra quando il tentativo di mettere in mora l’interlocutore non riesce. Non sa che quel gesto, che il giorno dopo tutti i social rilanceranno, per una trasmissione è un colpo di fortuna, il tripudio dell’audience. Mentre è in trasmissione, Basile guarda spesso il display del suo telefonino. Ignoti i motivi per cui lo faccia. Ma ci piace immaginare stia rilevando un sondaggio in tempo reale sulle sue affermazioni, una sorta di “vediamo l’effetto che fa” su coloro che sulle differenti piattaforme la commentano in diretta.

I Corona e gli Sgarbi al confronto dell’ex ambasciatrice sembrano pacati conversatori

Ingenuamente, è toccato a Orsini e ora tocca a lei, c’è chi si chiede scandalizzato perché questi personaggi vengano invitati in tutte le trasmissioni. Domanda di una dabbenaggine assoluta, e che di certo non si porrebbe se solo si conoscessero i motivi cui obbedisce la scelta degli ospiti. Che poi è principalmente uno solo: l’audience. Nell’affollamento dei talk show, che la stagione politica meloniana ha enfatizzato sulle reti pubbliche e private, anche un decimo di punto di share può fare la differenza, con tutto ciò che questo comporta in termini di investimenti pubblicitari. Perciò al confronto certi personaggi tradizionalmente chiamati alla bisogna (dai Corona agli Sgarbi e ai Cacciari) sembrano oggi dei pacati conversatori. Forse dovrebbero adeguare il repertorio, alzando ancora di più la voce. Perché, superata l’epoca in cui la televisione generava mostri, si è entrati in quella degli ultra mostri.

La Camera Usa ancora in stallo, Steve Scalise si ritira dalla corsa a speaker

Negli Stati Uniti, la deposizione dello speaker della Camera dei rappresentanti Kevin McCarthy e il nodo della nomina del nuovo presidente sta paralizzando il Congresso e mettendo a nudo le divisioni che attraversano il campo conservatore americano, a un anno dalle elezioni presidenziali del 2024. Il deputato Steve Scalise, scelto dai repubblicani come prossimo speaker della Camera, ha abbandonato la corsa giovedì 12 ottobre perché il suo partito non è riuscito a risolvere le sue divisioni. La Camera ha raggiunto così il suo decimo giorno senza leadership.

È l’ala più estrema legata a Trump a opporsi a Scalise, tra le ragioni il fatto che abbia il cancro

Scalise, leader della maggioranza alla Camera e importante deputato della Louisiana, mercoledì 11 ottobre aveva sconfitto il suo rivale Jim Jordan, deputato di estrema destra fortemente sostenuto dall’ex presidente Donald Trump. Si era così assicurato la nomina del suo partito per sostituire McCarthy ma era ancora a corto di 217 voti necessari per essere eletto alla Camera, poiché una dozzina di colleghi dell’ala estremista legata a Trump, e che aveva votato per Jim Jordan, ha subito fatto sapere che si sarebbero opposti a tutti i costi alla candidatura. Tra le motivazioni hanno citato le sue posizioni in materia di bilancio, il fatto che sia attualmente malato di mieloma multiplo e un discorso tenuto 20 anni fa a una convention legata a un ex leader del Ku Klux Klan. «Ci sono ancora alcune persone che hanno i propri programmi», ha detto Steve Scalise a margine del suo ritiro, «c’erano persone che tre giorni fa mi dicevano che mi avrebbero sostenuto, e ora inventano ragioni che non c’entrano niente. Ci sono dei giochi in corso e non ne farò parte», ha riferito il deputato alla Bbc.

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Senza speaker gli Usa non posso votare alcun aiuto a Israele e si ripresenta il rischio dello “shutdown” 

In assenza di uno speaker, la terza figura politica più importante degli Stati Uniti, il Congresso non è in grado di tenere sessioni, votare leggi o presentare mozioni. Ciò può portare a un blocco legislativo e a una situazione di generale instabilità politica. Per esempio, gli Stati Uniti non sono attualmente in grado di votare alcun nuovo aiuto a Israele. E nemmeno una dotazione aggiuntiva per l‘Ucraina, di cui si discute da settimane. Senza lo speaker la camera bassa del Congresso non può votare il nuovo bilancio federale in scadenza tra poche settimane, mettendo ancora una volta a rischio di paralisi l’amministrazione pubblica dell’intero Stato americano.

Suits, in lavorazione una nuova serie dopo il successo su Netflix

Dal suo arrivo su Netflix, ha sbaragliato ogni record. Dopo aver dominato le classifiche streaming per ben 12 settimane, Suits potrebbe tornare con una nuova serie. Il suo creatore Aaron Korsh, secondo Deadline, sta infatti negoziando l’avvio di un progetto parallelo alla narrazione originale, che dovrebbe vedere il ritorno dell’intero team di produzione, da David Barts a Doug Liman. Non sarà però un sequel oppure uno spin off e nemmeno un remake, ma una «storia ambientata nello stesso universo con nuovi personaggi» sulla scia di quanto visto con CSI e NCIS. Secondo le prime indiscrezioni, da prendere però con le dovute precauzioni, potrebbe svolgersi a Los Angeles, mentre la serie originale si ambientava a New York. Probabile anche un crossover con brevi cameo, ma è difficile che tornino Gabriel Macht e soprattutto Meghan Markle.

Suits, il creatore della serie: «Non sarà una continuazione»

L’idea di procedere con una companion series, una narrazione complementare all’originale, segue il pensiero del suo creatore Korsh, che già in passato si era espresso sulla questione. Parlando all’Hollywood Reporter aveva fatto sapere di non voler allungare il brodo per il semplice gusto di farlo oppure per poter accrescere il proprio guadagno. «Quando finirono le nove stagioni, rimasi molto soddisfatto», aveva detto il produttore ad agosto 2023. «Avrei paura a ricominciare. Se qualcuno mi contattasse e il cast lo volesse, magari potrei prendere in considerazione di tornare ma non per una continuazione della storia». L’autore aveva infatti ricordato come molti fan, fermandolo per strada, gli avessero spesso chiesto il futuro di alcuni personaggi. «Ho sempre risposto di non averne idea», aveva scherzato. «Dopo nove anni di scrittura ero davvero distrutto da Suits».

Dopo il successo in streaming, Suits potrebbe tornare con una nuova serie con personaggi e location inedite. Non sarà un sequel o un reboot.
Meghan Markle ha recitato nella serie Suits (Getty Images).

La nuova serie in cantiere non sarà tuttavia il primo progetto parallelo di Suits. Nel settembre 2019 infatti uscì Pearson, incentrato sul personaggio di Jessica con il volto di Gina Torres. Ex socia di Harvey Specter, che nella serie originale era interpretato da Gabriel Macht, si era trasferita da New York a Chicago per dare una svolta alla sua vita. Subito in contatto con la politica, aveva iniziato una stretta collaborazione con il sindaco della città, finendo spesso ai limiti della legalità. Nel cast anche Rick Hofferman, che aveva ripreso il ruolo di Louis Litt per alcuni cameo. Lo spin off però non convinse il pubblico, portando a risultati deludenti per la produzione, che decise di cancellarlo dopo una sola stagione da 10 episodi.

La serie con Meghan Markle ha superato 2 miliardi di minuti di ascolti

Ultimo progetto di Meghan Markle prima di sposare il principe Harry, Suits sta vivendo una vera e propria seconda giovinezza nel 2023, quando è approdata per la prima volta su Netflix. Secondo la classifica degli ascolti stilata Nielsen, gli spettatori hanno guardato la serie in streaming per un totale di 2 miliardi 359 milioni di minuti, superando il record di Ozark. Un traguardo incredibile per il legal drama, considerando che l’ultima puntata è andata in onda nel 2019. Battuti colossi della piattaforma come Stranger Things, che aveva mantenuto il primato per “soli” due mesi.

Al Mini Digital Festival di Parma il futuro del giornalismo tra metaverso e AI

“Leggere le tendenze attuali. Immaginare il web che sarà”. È l’invito che il Master in Comunicazione digitale, mobile e social dell’Università di Parma rivolge agli studenti, al mondo dell’impresa e delle professioni (giornalisti, comunicatori, uomini marketing) con la terza edizione del Mini Digital Festival. Una manifestazione che era stata pensata per lanciare le iscrizioni (che per l’edizione 2023-24 si chiudono il 27 ottobre), ma che quest’anno offrirà spunti di riflessione critica, proposte sfidanti e temi innovativi. In parecchi casi sono novità vere e in qualche modo spettacolari. Si entrerà infatti nel mondo dell’intelligenza artificiale (AI) e del metaverso, e saranno presentate app innovative (per editor e copy) e modelli di gestione creativa dei dati.

Al Mini Digital Festival di Parma il futuro del giornalismo tra metaverso e AI
La riproduzione dell’Aula nel metaverso.

Ascoltare la musica di Verdi in un teatro virtuale

Nel primo giorno si potrà entrare in un metaverso musicale, che incrociando il Festival Verdi, consentirà di ascoltare la musica del maestro (prove ed esecuzioni dell’edizione del festival in corso) nel MetaVerdi. Un teatro virtuale nel quale si potrà accedere, come fosse un videogioco, attraverso il web, ma anche in modo immersivo. Cioè indossando un visore. Lo spettacolo sarà visibile anche al pubblico presente in sala, cioè a tutti, mentre l’esperienza “aumentata” sarà accessibile a gruppi limitati e su prenotazione. Qualche giorno prima saranno rese pubbliche le modalità e regole d’accesso. Sul sito del master è visibile e scaricabile l’intero programma della manifestazione, che sarà gratuita e aperta a tutti.

Quali sono gli utilizzi concreti degli spazi metaversici

Oltre al MetaVerdi sarà possibile entrare nel MetaMaster, che è la copia digitale del master in comunicazione digitale, dove appunto verrà presentata l’ edizione 2023-24. Ma la novità e originalità assolute del MetaMaster è che il suo ambiente riproduce l’aula in cui si sono tenute le lezioni (Aula B del plesso universitario D’Azeglio) con affaccio delle finestre sul chiostro. Realizzata dalla masterista Giulia Sichel e guidata dal docente Simone Puorto, si tratta della prima aula universitaria, a Parma sicuramente ma forse in Italia, dove il prossimo anno si farà lezione anche nel metaverso e dove docenti e studenti saranno presenti con i loro avatar. Questi metaversi realizzati consentiranno anche a professionisti, manager e imprenditori di capire meglio quali potrebbero essere gli utilizzi concreti (professionali e aziendali) degli spazi metaversici.

Al Mini Digital Festival di Parma il futuro del giornalismo tra metaverso e AI
Studenti e professori presenti con i loro avatar nel metaverso.

Confronto col massmediologo Derrick de Kerckhove

Ma ci sarà spazio anche per riflessioni critiche sul mondo digitale che si sta pienamente dispiegando. “Per la critica della Ragione Digitale” è il titolo vagamente kantiano di un panel che vedrà confrontarsi un massmediologo come Derrick de Kerckhove (successore del grande Marshall McLuhan all’Università di Toronto), un attivista politico e saggista controculturale come Franco Bifo Berardi e il neuroscienziato Vittorio Gallese. Largo spazio poi a presentazioni di libri e app, di video e interviste, a dibattiti a più voci sui temi oggi molto caldi della comunicazione, del giornalismo, dell’introduzione di intelligenza artificiale nel mondo del lavoro, degli scenari produttivi e occupazionali che si stanno preparando per tutti, ma soprattutto per i giovani.

Sfide creative di scrittura con utilizzo di Chatbot Gpt

Il giornalismo oggi e lo stato dell’editoria, i dilemmi della disinformazione e la produzione di “bufale”, l’avvento del “siamo tutti opinionisti” e la comparsa del “giornalismo automatico” saranno alcuni temi dei vari panel che potranno essere seguiti dal vivo, ma anche online. Il Mini Digital Festival avrà infatti carattere ibrido e sarà trasmesso in live streaming sui canali social del master (Facebook e YouTube). Tanti i relatori: lo scrittore Guido Conti, il pubblicitario Paolo Iabichino, il paroliere della Scuola Mogol Giuseppe Anastasi, il conduttore di RadioRai (programma EtaBeta) Massimo Cerofolini, il giornalista di Rai3 Giorgio Zanchini, il debunker Alex Orlowski. Ma numerose anche le pillole video con protagonisti della cultura digitale che faranno da intermezzo, ma soprattutto da controcanto alle proposte di utilizzo dell’AI, in ambito business, e alle due sfide creative di scrittura con utilizzo di Chatbot Gpt rivolte agli studenti di scuola superiore e universitari. I due contest a premio sono realizzati in collaborazione con il Festival della parola. Che s’aggiunge ai vari soggetti istituzionali e privati, alle imprese, associazioni ed enti formativi che hanno reso concretamente possibile il Mini Digital Festival: Comune di Parma, Laumas, Lampi, Iride, Com2, Eureka. Cultura e innovazione.

Incidente sulla Statale 89 nel Foggiano: 17enne morto dopo due giorni

È morto il 17enne rimasto ferito mercoledì 11 ottobre 2023 in un incidente sulla strada statale 89 tra Carpino e Cagnano Varano, in provincia di Foggia. La vittima era in sella a una motocicletta che si è scontrata con un’utilitaria. Il ragazzo era ricoverato in gravi condizioni nell’ospedale di San Giovanni Rotondo, dove è deceduto. Alla notizia della sua morte, la comunità di Cagnano Varano si è unita al dolore della famiglia del giovane molto conosciuto in paese. Faceva parte della squadra di calcio Audace Cagnano. I funerali sono in programma per venerdì 13 ottobre 2023. Il sindaco Michele Di Pumpo ha proclamato il lutto cittadino.

Venerdì 13, perché porta sfortuna: origine e storia della superstizione

Secondo la tradizione popolare, il venerdì 13 è generalmente considerato una giornata funesta. Ma quali sono, esattamente, i motivi che si nascondo dietro a questa superstizione?

Perché si pensa che venerdì 13 porti sfortuna

Forse non tutti sanno che la paura di questo numero, il 13 per l’appunto, ha anche un nome: si chiama in termine tecnico “Triskaidekaphobia“, una parola che deriva dal greco (dove “treiskaídeka” è la traduzione della relativa cifra). Il termine fu coniato per la prima volta nel libro Abnormal Psychology di Isador Coriat. Si pensa che questo timore, per così dire, matematico sia legato alle vecchie carte dei tarocchi in uso nel Medioevo: in alcuni mazzi, infatti, il numero 13 era associato alla morte. C’è anche un’altra possibile teoria legata al fatto che al momento dell’Ultima Cena di Gesù Cristo, a essere seduti a tavola erano appunto in 13 (si dice, inoltre, che Giuda Iscariota potrebbe essere stato il 13° ad accomodarsi, anche se quest’ultima ipotesi è oggetto di controversie).

Venerdì 13, perché porta sfortuna: origine e storia della superstizione
Ultima cena (Getty).

Sempre in un’ottica religiosa, per il resto, il venerdì viene tradizionalmente associato al giorno della crocifissione di Gesù, nonostante anche in questo caso la questione sia piuttosto discussa. Curiosamente, in ogni caso, non in tutto il mondo venerdì 13 corrisponde a una data funesta: in Spagna, per esempio, ad essere molto più temuto è il martedì 13.

Gli effetti sull’economia del venerdì 13

Incredibile ma vero la superstizione popolare è in grado di avere effetti anche sull’economia, oltre che sulla tranquillità delle persone. Secondo quanto spiegato al National Geographic da Donald Dossey, Stress Management Center e del Phobia Institute: «Ogni venerdì 13 rappresenta una perdita di 650-730 milioni di euro per l’economia, perché le persone non prendono l’aereo o non lavorano come in un giorno normale». Sembra infatti che i timori legati alla “iella” del venerdì 13 portino infatti molte persone a evitare di imbarcarsi in lunghi viaggi o persino ad acquistare casa.

Previsioni meteo, ultimo weekend dal sapore estivo: poi arrivano freddo e pioggia

Ultimo weekend dal sapore estivo, poi inizierà un graduale cedimento dell’anticiclone africano che cederà il passo al ciclone atlantico e arriveranno pioggia e temperature in ribasso. Questo è quanto ha annunciato Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it secondo cui oramai l’autunno è alle porte.

Domenica 15 ottobre temporali su Veneto ed Emilia Romagna, da lunedì calo di 15 gradi

Per venerdì 13 ottobre e sabato 14 ottobre 2023 il tempo sarà ancora stabile, prevalentemente soleggiato su gran parte delle regioni e ancora caldo, specie al Centro-Sud e al Nord-Est, con temperature massime sempre attorno ai 27-30 gradi. Le cose inizieranno a cambiare nel corso di domenica, quando l’ingresso di aria più fresca dai quadranti nord orientali favorirà lo sviluppo di rovesci o temporali che dal Friuli Venezia-Giulia si porteranno poi su Veneto ed Emilia-Romagna. Nel contempo venti più umidi di Libeccio raggiungeranno la Toscana settentrionale, anche qui con piogge e temporali, in arrivo anche su Marche e Umbria in serata. Questi saranno i primi segnali di un primo cedimento dell’anticiclone. Con l’inizio della settimana successiva il tempo cambierà ulteriormente. Se al Nord i venti freschi faranno calare sensibilmente le temperature anche di 15 gradi (di giorno non si andrà oltre i 14-16 gradi), il Centro sarà interessato da un primo fronte perturbato pilotato dal ciclone atlantico che dalla Spagna si avvicinerà minacciosamente all’Italia. Il Sud invece sarà ancora protetto dall’anticiclone e quindi continuerà a vedere un tempo stabile e soleggiato.

Le previsioni meteo nel dettaglio

  • Venerdì 13. Al Nord: bel tempo salvo nebbie mattutine e locali coperture del cielo. Al Centro: soleggiato e caldo. Al Sud: bel tempo prevalente.
  • Sabato 14. Al Nord: più nubi, qualche pioggia sui confini alpini, in nottata peggiora sul Friuli Venezia Giulia. Al Centro: cielo sereno o poco nuvoloso. Al Sud: ampio soleggiamento.
  • Domenica 15. Al Nord: peggiora al Nordest con piogge irregolari. Al Centro: subito instabile in Toscana, localmente sul Lazio, poi anche sugli Appennini. Al Sud: soleggiato.

Patrick Zaki non sarà testimonial al Festival della pace a Brescia

Un altro incontro saltato per Patrick Zaki. L’ex studente dell’università di Bologna, liberato lo scorso luglio dopo una vicenda giudiziaria durata due anni, non parteciperà a un altro appuntamento. Dopo i forfait di Che tempo che fa e dell’Arsenale della pace di Torino, questa volta è la sindaca di Brescia, Laura Castelletti, a revocare l’invito in città al ricercatore egiziano per la giornata inaugurale del Festival della Pace di novembre. A riportare la notizia è il Giornale di Brescia. «È divisivo» è la motivazione. «Le sue parole su Israele non rappresentano il messaggio che la città vuol trasmettere», spiega la sindaca che nei giorni scorsi era stata criticata dal centrodestra per non aver voluto illuminare Palazzo Loggia, sede del Comune, con i colori di Israele.

Il tweet di Zaki dopo l’attentato in Israele

L’attivista egiziano è finito al centro delle polemiche per il primo tweet scritto dopo il massacro di Hamas in Israele: «Quando un serial killer cerca di convincere la comunità internazionale che rispetta le convenzioni internazionali, per legalizzare l’uccisione di civili. dove possono andare!!!», aveva scritto Zaki, riferendosi al premier israeliano Nethanyau.

Dal no di Fazio al Salone del Libro

Patrick Zaki non sarà ospite di Fabio Fazio nella prima puntata della nuova stagione di Che Tempo che fa, in programma domenica 15 ottobre sul Nove. «Visti gli avvenimenti, abbiamo cambiato la puntata. Ospiteremo Zaki al più presto», aveva detto il conduttore al Corriere della Sera. Poi Zaki aveva specificato di «non essere con Hamas»: «Nel conflitto Israele-Palestina nessuno può essere ritenuto come filo-Hamas se sostiene la Palestina. Sembrerebbe che assumere la posizione di difendere i civili palestinesi vi metterà in una situazione problematica, soprattutto perché tutti i media internazionali sono pro-Israele e non parlano della grave crisi umana che c’è dall’altra parte. La mia priorità sarà sempre la vita dei civili, condannerò sempre qualsiasi violenza contro i civili in tutto il mondo, ma così facendo sarò sempre dalla parte dei deboli e contro il fascismo e l’occupazione». Nonostante queste parole, Zaki salterà anche l’incontro al Sermig Arsenale della Pace di Torino, previsto martedì 17 ottobre nell’ambito dell’evento collaterale Aspettando il Salone. E adesso, la sua presenza è sgradita anche nell’ambito del Festival della Pace in programma a Brescia, perché considerata «divisiva».

 

Terremoto di magnitudo 3.5 sull’Appennino piacentino

Una scossa di terremoto di magnitudo 3.5 è stata registrata poco dopo le 7 di venerdì 13 ottobre sull’Appennino emiliano, nella Val Nure in provincia di Piacenza. L’epicentro è stato individuato a quattro chilometri dal comune di Vigolzone, a una profondità di 22 chilometri. Pochi minuti dopo è arrivata una nuova scossa, di magnitudo 2.5, con epicentro a quattro chilometri da San Giorgio Piacentino. Al momento non si segnalano danni a persone o cose. Tra domenica 8 ottobre e lunedì 9 la zona era stata interessata da uno sciame sismico con diverse scosse tra magnitudo 2 e 2.7.

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