Daily Archives: 11 Ottobre 2023

Lautaro Martinez condannato per aver licenziato la babysitter in fin di vita

Il Tribunale di Milano, sezione Lavoro, ha condannato Lautaro Martinez a risarcire la famiglia di una giovane per licenziamento illegittimo. La vicenda risale a diversi mesi fa, quando l’attaccante dell’Inter aveva assunto una 27enne come babysitter per la figlia Nina. Ma la giovane, otto mesi dopo, ha scoperto di avere una grave malattia che l’ha portata prima al ricovero e poi alla morte. Durante il periodo passato in ospedale, la 27enne ha fatto i conti anche con l’amarezza scaturita dall’essere stata licenziata. Lautaro Martinez aveva motivato la scelta con lo sforamento del tetto massimo previsto per le assenze per malattia.

Lautaro Martinez dovrà risarcire la famiglia

Il licenziamento è stato impugnato dai legali dello studio Gagliano-Vadalà, che difendevano l’ex babysitter e la famiglia. E da parte loro erano scaturiti i primi tentativi di conciliazione bonaria. È mancato, però, l’accordo e si è arrivati in tribunale. Dopo la morte della ragazza, la causa è passata agli eredi. Il giudice del lavoro ha tentato così nuovamente la via della conciliazione, ma anche in questo caso è saltato l’accordo, stavolta per la mancata adesione dell’attaccante. Infine, la sentenza: il licenziamento è stato dichiarato illegittimo e Lautaro Martinez ora dovrà risarcire gli eredi della giovane e provvedere al pagamento delle spese legali.

Lautaro Martinez condannato per aver licenziato la babysitter in fin di vita
Lautaro Martinez in azione con la maglia dell’Inter (Getty Images).

Piantedosi sui provvedimenti della giudice Apostolico: «Valuteremo e impugneremo»

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha commentato gli ultimi provvedimenti della giudice del tribunale di Catania Iolanda Apostolico nei confronti di migranti tunisini nel centro di permanenza per i rimpatri (Cpr) di Pozzallo. Piantedosi, incontrando i giornalisti a Cagliari, ha ribadito con serietà la sua posizione specificando di voler approfondire la questione.

Il titolare del Viminale: «Non do giudizi sommari»

Piantedosi è stato categorico: «Non conosco questi ultimi provvedimenti nel dettaglio e non do giudizi sommari su procedimenti giudiziari, ma valuteremo e impugneremo». Quindi ha aggiunto: «Siamo profondamente convinti che i provvedimenti del governo sono legittimi e rispettosi della cornice giuridica. Il tema del trattenimento ai soli scopi dell’identificazione e di fare procedure accelerate alla frontiera è un tema cardine dell’attuale e futura normativa europea, con l’approvazione del Patto di migrazione e asilo».

Nasce Basilicata Open LAB, la community lucana dell’innovazione

È stato presentato martedì 10 ottobre 2023 a Potenza il progetto Basilicata Open LAB, iniziativa realizzata da Eni, con il supporto di Shell Italia E&P, attraverso Joule, la scuola di Eni per l’Impresa, e con i partner PoliHub e Consorzio ELIS. Si tratta di uno dei progetti di sviluppo promossi dai contitolari della Concessione Val d’Agri previsti dal nuovo protocollo di intenti (cosiddetti progetti “non oil”) e ha l’obiettivo di creare un valore concreto sul territorio – attraverso la costruzione di un ecosistema in cui coesistono associazioni pubbliche, private e imprese lucane – e di contribuire alla creazione di un portafoglio di iniziative promosse dalla Regione sulle tematiche di transizione energetica, economia circolare e sostenibilità.

L’iniziativa mira a creare un punto di riferimento per l’innovazione in regione

Quattro gli ambiti d’intervento del progetto, che nasce nel solco delle precedenti iniziative Joule dedicate al settore agricolo:

  • agricoltura sostenibile e agritech;
  • diversificazione economica e sviluppo locale;
  • bioeconomia circolare e agroenergie;
  • idrogeno, mobilità sostenibile, rinnovabili.

I due partner implementatori di cui Joule si avvale per realizzare l’iniziativa (PoliHub e Consorzio Elis) guidano due filoni progettuali tra loro sinergici. Il primo riguarda la creazione di un presidio fisico e digitale che sia un punto di riferimento per lo sviluppo dell’innovazione in Basilicata a supporto delle startup innovative – ma anche delle altre aziende lucane che vogliono sviluppare il loro modello di business accogliendo l’innovazione. L’hub fisico fungerà da punto di riferimento per tutto l’ecosistema di stakeholder come aziende, giovani, aspiranti imprenditori, professionisti e istituzioni per creare e sviluppare una vera e propria community lucana.

Nasce Basilicata Open LAB, la community lucana dell’innovazione
Basilicata Open LAB (Eni).

La piattaforma digitale basilicataopenlab.it, già online, sarà a disposizione di tutte le aziende e le startup lucane e non e darà l’opportunità, tra le altre cose, di candidarsi alla Call4Innovation. È questo infatti il secondo progetto dell’iniziativa, che mira a individuare e a supportare progetti imprenditoriali innovativi e sostenibili in ambito energia, agricoltura, edilizia e mobilità, che possano essere validati e sviluppati sul territorio della Regione Basilicata. In particolare, saranno realizzate attività di co-innovazione tra aziende lucane e team di innovatori provenienti da tutta Italia e implementazione di progetti imprenditoriali innovativi presentati da aziende lucane. Per ciascuna edizione della Call4Innovation saranno supportate 12 aziende locali attraverso attività di formazione e mentoring ed erogati nove grant per la realizzazione dei progetti imprenditoriali.

Voltaggio (Joule): «Vogliamo avere un impatto sulle realtà produttive regionali»

Queste le dichiarazioni di Mattia Voltaggio, responsabile Joule: «Basilicata Open LAB nasce dall’evoluzione dei precedenti progetti di sviluppo imprenditoriale realizzati fino a oggi dalla nostra scuola di impresa in regione. Questo significa che il lavoro svolto in precedenza è stato apprezzato dal territorio e si vogliono ora capitalizzare le esperienze fatte per allargare il raggio d’azione ad altri perimetri d’innovazione. Basilicata Open LAB vuole avere un impatto significativo su tutte le vocazioni produttive regionali. Per tale motivo, a seguito dell’evento di lancio, sarà avviato un road show per presentare il progetto, a partire dalla Val d’Agri, con un primo evento di confronto e condivisione insieme agli attori delle filiere locali, per un sinergico potenziamento e sviluppo dell’intero ecosistema».

Deluchi (PoliHub): «Aiutiamo le imprese ad abbracciare l’innovazione»

Gli ha fatto eco Enrico Deluchi, amministratore delegato PoliHub: «Fare innovazione significa abbandonare schemi tradizionali per andare incontro al rischio di percorrere strade ancora non battute. Nel programma Basilicata OpenLAB, PoliHub aiuta gli imprenditori ad abbracciare l’innovazione, rivestendo il ruolo di mitigatore di rischio, sia per le startup che coinvolgiamo come portatori di soluzioni tecnologiche da introdurre nel mercato sia per le aziende lucane che manifestano i loro bisogni. Questo approccio, costruito con Eni Joule, rappresenta esso stesso un’innovazione che abbiamo definito Venture Client territoriale. In questi anni abbiamo dimostrato come sia possibile coinvolgere il tessuto economico e imprenditoriale di una regione, valorizzandone le competenze e risorse tradizionali per implementare processi capaci di fornire, a startup e innovatori, aree e competenze utili a validare le proprie soluzioni».

De Propris (ELIS): «Connetteremo le realtà lucane con chi desidera investire nel territorio»

Luciano De Propris, responsabile Strategia e Innovazione di ELIS, ha aggiunto: «Come ELIS non potevamo non salire a bordo di un programma come Basilicata Open LAB. Siamo il più grande consorzio di aziende attivo dal 1992, e negli anni abbiamo creato un ecosistema che punta a valorizzare progetti di innovazione, impatto sociale e sviluppo territoriale. Il nostro impegno sarà quello di creare o rafforzare le connessioni tra le realtà lucane, i giovani e i professionisti che hanno voglia di rendere concreta e sviluppare un’idea nella loro terra di origine».

Morte di Pamela Pelle a pochi giorni dal parto: aperta un’inchiesta per omicidio colposo

Dopo la morte di Pamela Pelle, deceduta a sette giorni dal parto tra il 7 e l’8 ottobre scorsi all’ospedale di Monterotondo, la procura di Tivoli ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. La 39enne era stata regolarmente dimessa dal policlinico Agostino Gemelli di Roma dopo aver dato alla luce la terza figlia, senza apparenti complicazioni, ma con una terapia a base di eparina e altri medicinali per delle perdite di sangue, come riportato dal Corriere della Sera, considerate “normali”.

Disposta l’autopsia

Vincenzo Rinaldi, marito della vittima e titolare dello storico ristorante romano Rinaldi al Quirinale, assistito dall’avvocato Erdis Doraci, ha depositato nei giorni scorsi una denuncia ai carabinieri che hanno avviato i primi accertamenti. Alle 13.30 di mercoledì 11 ottobre è iniziata l’autopsia sul corpo di Pamela, madre di 3 figli. L’esame autoptico si concluderà nelle prossime ore.

Il presunto sabotaggio del Baltic Connector e il precedente del Nord Stream

Nella notte tra sabato 7 e domenica 8 ottobre, le tubature del gasdotto Baltic Connector, che collega Finlandia e Estonia, hanno subito un’anomala perdita di pressione, rilevata da entrambi gli operatori delle due nazioni, Gasgrid Finland Oy e Elering As. Nei giorni successivi Helsinki ha parlato esplicitamente di probabile sabotaggio: «un’attività esterna», per citare il premier Sauli Niinisto. A cui ha fatto ecco il ministro degli Esteri estone Hanno Pevkur: «Sembra che si sia trattato di un impatto meccanico o di una distruzione meccanica». L’esplosione del gasdotto del Mar Baltico è finito sul tavolo della Nato, che ha promesso una risposta «forte e determinata» nel caso venga accertato «un atto ostile contro un’infrastruttura» dell’Alleanza atlantica.

Il presunto sabotaggio del gasdotto Baltic Connector e il precedente del Nord Stream: gli effetti su prezzo del gas e geopolitica.
Volodymyr Zelensky e Jens Stoltenberg (Ansa).

Il presunto sabotaggio ricorda quello (accertato) del Nord Stream

Lo ha detto il segretario generale Jens Stoltenberg, in un punto stampa con Volodymyr Zelensky dal quartier generale della Nato, annunciando di voler affrontare quanto accaduto al largo della costa finlandese nel corso della riunione con i ministri della Difesa dell’Alleanza e il Gruppo di contatto per l’Ucraina. Il gasdotto resterà per cinque mesi fuori servizio per le riparazioni, secondo quanto segnala l’operatore. Quanto accaduto non può che riportare alla mente le deflagrazioni sottomarine che a settembre del 2022 hanno compromesso tre dei quattro gasdotti che componevano il Nord Stream, ossia le maggiori condutture di gas dalla Russia alla Germania. Un sabotaggio al 100 per cento, avvenuto nelle stesse acque, di cui però non sono stati accertati i responsabili.

Le ombre sull’affidabilità di Kyiv dopo i fatti di settembre 2022

In realtà una pista particolarmente buona è stata trovata e porta a Kyiv: a sabotare il Nord Stream sarebbe stato infatti un commando ucraino, a insaputa dalle autorità del Paese, Zelensky compreso. Questo perché il collegamento diretto tra la Russia e il Nord Europa avrebbe permesso a Mosca di vendere il gas ai Paesi Ue più facilmente, bypassando proprio l’Ucraina. Che avrebbe (seppur non direttamente) bombardato un’infrastruttura critica di un Paese amico, la Germania, facente parte della Nato. Tutto questo, ovviamente, ha gettato ombre sull’affidabilità di Kyiv.

Il presunto sabotaggio del gasdotto Baltic Connector e il precedente del Nord Stream: gli effetti su prezzo del gas e geopolitica.
Il gasdotto Nord Stream collegava la Russia alla Germania (Getty Images).

Mosca rimane in attesa di «informazioni più dettagliate»

Forse a rimarcare l’ambiguità della posizione ucraina, il Cremlino ha riferito di giudicare «allarmante» la notizia del danno subito dal gasdotto nel Golfo di Finlandia, alla luce del precedente «attacco terroristico» al Nord Stream, facendo sapere di essere in attesa di «informazioni più dettagliate». Se confermato, il sabotaggio rappresenterebbe un attacco nei confronti di un Paese della Nato, avendo la Finlandia aderito all’Alleanza atlantica il 4 aprile. Ma anche quello del Nord Stream lo era. Che dietro ci sia Kyiv o Mosca, il caso potrebbe risolversi in una bolla di sapone.

A far schizzare in alto il prezzo del gas è la crisi in Medio Oriente

Lungo 77 chilometri, il Baltic Connector inizia a Ingå (Finlandia) per arrivare a Paldiski (Estonia), collegando le reti del gas estone e finlandese. Entrato in funzione nel 2020, è diventato di importanza strategica dopo lo scoppio della guerra in Ucraina e le conseguenti sanzioni contro la Russia. In concomitanza con la compromissione delle tubature si è verificata un’impennata (l’ennesima) del prezzo del gas in Europa, ma il presunto sabotaggio non dovrebbe avere ripercussioni durature, potendo la Finlandia contare sul rigassificatore galleggiante Inkoo Lng terminal. A far preoccupare i cittadini europei dovrebbe essere soprattutto il conflitto tra Israele e Hamas. In via precauzionale, Tel Aviv ha infatti bloccato la produzione del giacimento offshore di Tamar, al largo di Haifa, la cui capacità si aggira attorno ai 10 miliardi di metri cubi annui, destinati all’Egitto e appunto all’Europa. Anche perché il rischio di escalation è concreto.

Stranger Things, in arrivo un romanzo prequel su Eddie Munson

Il suo assolo di Master of Puppets nel Sottosopra è ancora impresso nella mente di tutti i fan di Stranger Things. Eddie Munson, compianto personaggio apparso nella quarta stagione della serie Netflix con il volto di Joseph Quinn, tornerà però come protagonista del primo romanzo prequel, dal titolo Flight of Icarus (Il volo di Icaro), ambientato due anni prima. L’autrice sarà Caitlin Schneiderhan, già parte del team che ha realizzato la sceneggiatura della serie originale. In uscita negli Stati Uniti il 31 ottobre – ancora ignota l’eventuale pubblicazione in italiano – racconterà le origini e il rapporto del ragazzo con sua madre e la musica metal. In copertina proprio l’assolo del brano dei Metallica divenuto celebre sui social. A novembre invece debutterà nel West End di Londra uno spettacolo teatrale che racconterà la storia di Hopper, Joyce e del dottor Brenner.

Stranger Things, le anticipazioni sul prequel con Eddie Munson

Nel romanzo prequel in arrivo negli Usa, come ha riportato in anteprima Entertainment Weekly, Eddie Munson è un adolescente che ama il gioco da tavolo Dungeons & Dragons e ha un debole per la musica metal, una passione ereditata dalla madre. Un giorno si imbatte in Paige, un produttore discografico che offre a lui e alla sua band, i Corroded Coffin, la possibilità di realizzare i loro sogni. Nel primo estratto già pubblicato dalla rivista americana, Eddie entra per la prima volta in uno studio di registrazione e rivela a Paige come sua madre, scomparsa per colpa di una malattia quando aveva sei anni, lo abbia spinto ad abbracciare la musica.

Il 31 ottobre negli Usa uscirà Flight of Icarus, prequel di Stranger Things sulle origini di Eddie Munson. In arrivo anche lo show teatrale.
A sinistra la copertina del libro; a destra Eddie nella serie (X).

Dal suo racconto i fan scopriranno le origini della donna, cresciuta a Memphis, dove ha incontrato il padre del ragazzo. I due hanno poi lasciato la città per trasferirsi a Hawkins, nell’Indiana, dove si svolge Stranger Things. Parlando con Paige, Eddie Munson rivela di aver imparato a suonare la chitarra grazie al padre, ma di aver ascoltato sempre la musica assieme alla mamma. «Quelle canzoni ti spingono verso un’avventura», rivela il ragazzo a un certo punto del libro. «Ti portano in un altro mondo dove devi affrontare i demoni, a viaggiare nelle profondità dell’Inferno». Parole dal sentore profetico dato che, due anni dopo, Munson si troverà davvero a combattere in un’altra dimensione, il Sottosopra, per affrontare Vecna e i demogorgoni.

Non solo un romanzo prequel, in arrivo anche lo spettacolo teatrale

In attesa della quinta e ultima stagione, Stranger Things è pronto a espandersi anche a teatro. A novembre infatti, al Phoenix Theatre nel West End di Londra, ci saranno le anteprime per The First Shadow (La prima ombra), che riporterà in scena alcuni dei personaggi della serie originale. Ambientato a Hawkins nel 1959, racconterà le origini del capo della polizia Jim Hopper e di Joyce, poi madre del piccolo Will che scompare nella prima stagione, che nella serie hanno il volto di David Harbour e Winona Ryder. Ci sarà anche il dottor Brenner, cinico e spietato scienziato alla guida del laboratorio segreto nascosto nel bosco vicino alla città. Con l’arrivo di un nuovo studente in città, Henry Creel, la loro vita quotidiana cambierà per sempre.

«Il cast di Stranger Things: The First Shadow è davvero sensazionale», hanno detto in una nota ufficiale i fratelli Matt e Ross Duffer, creatori della serie Netflix. «Non potremmo essere più entusiasti e non vediamo l’ora che tutti possano incontrarli dal vivo sul palco. Ci vediamo a Londra». Fra gli attori principali figurano Shane Attwool, Christopher Buckley e Isabella Pappas. Non ci sarà nessuno dei volti noti della serie, ma Millie Bobby Brown, Gaten Matarazzo, Sadie Sink e gli altri torneranno nella quinta stagione.

LEGGI ANCHE: Hollywood riparte, da Stranger Things a Euphoria: serie e film in produzione

Cosa sono e come funzionano i buoni fruttiferi postali per investire i risparmi in sicurezza

Nell’attuale contesto macroeconomico, con l’aumento dei tassi di interesse da parte della Bce, la crescita dell’inflazione (a settembre 2023 è stato registrato un +5,3 per cento su base annua) e una conseguente perdita del potere di acquisto delle famiglie, diventa sempre più conveniente proteggere i propri risparmi. Tra le tante soluzioni per tutelare il proprio patrimonio vi sono i buoni fruttiferi postali, prodotti di investimento finanziario che, assieme ai libretti, costituiscono il cosiddetto risparmio postale.

Il titolare può chiederne il rimborso in ogni momento

Emessi da Cassa Depositi e Prestiti, garantiti dallo Stato e collocati in esclusiva da Poste Italiane, si presentano sia nella forma tradizionale cartacea (come titoli cartacei) sia nella forma dematerializzata (come registrazioni contabili di un credito in favore del titolare nei confronti dell’emittente) – in quest’ultimo caso è richiesta la titolarità di un conto corrente postale o di un libretto di risparmio postale. Entrambi garantiscono sempre la restituzione del capitale investito e il titolare può chiedere in ogni momento il rimborso del capitale più gli eventuali interessi maturati.

Possono essere sottoscritti negli uffici postali (o online) con tagli a partire da 50 euro

Quelli cartacei sono sottoscrivibili e rimborsabili presso tutti gli uffici postali, mentre quelli dematerializzati possono essere sottoscritti e rimborsati anche sul sito internet di Poste Italiane S.p.A. (www.poste.it) e sull’app BancoPosta. Non sono soggetti a commissioni o spese, né per l’emissione né per il rimborso, salvo oneri di natura fiscale (la ritenuta è del 12,50 per cento). Con i BFP è possibile investire anche piccole somme – sono disponibili tagli a partire da 50 euro -, mentre l’importo massimo sottoscrivibile, da parte di un unico soggetto nella stessa giornata lavorativa presso uno o più uffici postali e/o mediante sottoscrizione telematica, è pari a un milione di euro. Ogni buono può essere sottoscritto da più persone fino a un massimo di quattro. Ognuna di esse può riscuotere, anticipatamente o a scadenza, l’importo singolarmente.

Le tipologie 

L’offerta dei buoni fruttiferi postali è ampia e diversificata e comprende:

Buono Soluzione Eredità

È sottoscrivibile esclusivamente da persone fisiche che risultino beneficiarie di un procedimento successorio e concluso che abbia anche a oggetto rapporti finanziari presso Poste Italiane. Ha una durata di quattro anni, è disponibile solo in forma dematerializzata e riconosce interessi solo a scadenza. In caso di rimborso anticipato si ha diritto alla restituzione del capitale investito. Il rendimento effettivo annuo lordo, alla scadenza del quarto anno, è pari al 3,00 per cento.

Buono Risparmio Sostenibile

È intestabile esclusivamente a favore di persone fisiche, in numero non superiore a quattro, compresi i minori di età (questi ultimi esclusivamente come unici intestatari). Si può sottoscrivere solo in forma dematerializzata, ha una durata di sette anni e riconosce un rendimento fisso, corrisposto al momento del rimborso, più un eventuale premio (solo a scadenza dei sette anni) legato all’andamento, se positivo, dell’indice azionario STOXX Europe 600 ESG-X nel periodo di possesso del buono. Non è riconosciuto alcun rendimento sui buoni rimborsati prima che sia trascorso un anno dalla sottoscrizione. Il tasso maturato parte dallo 0,50 per cento (al compimento del primo anno di possesso) e arriva al 2,50 per cento (al compimento del settimo).

Buono Ordinario

Ha durata massima di 20 anni e riconosce un rendimento fisso e crescente nel tempo, corrisposto al momento del rimborso. È disponibile sia nella versione cartacea che dematerializzata. Il tasso effettivo parte dallo 0,50 per cento maturato al compimento del primo anno di possesso, arriva all’1,87 per cento al decimo anno per giungere fino al 3,50 al termine del 20esimo.

Buono 3×4

Prevede un rendimento fisso crescente nel tempo con interessi maturati nel corso di ciascun triennio riconosciuti al compimento del terzo, sesto, nono e dodicesimo anno dalla data di sottoscrizione, corrisposti al momento del rimborso del buono e comunque non prima del compimento del primo triennio. Ha una durata massima di 12 anni ed è disponibile sia nella versione cartacea che dematerializzata. Il rendimento effettivo annuo lordo è pari a:

  • 1,25 per cento al compimento del terzo anno di possesso
  • 1,75 per cento al compimento del sesto anno di possesso
  • 2,25 per cento al compimento del nono anno di possesso
  • 3,25 per cento al compimento del 12esimo anno di possesso

Buono 3×2

Prevede un rendimento fisso crescente nel tempo con interessi maturati nel corso di ciascun triennio riconosciuti al compimento del terzo e sesto anno dalla data di sottoscrizione, corrisposti al momento del rimborso del buono e comunque non prima del compimento del primo triennio. Ha una durata massima di sei anni ed è disponibile sia in forma cartacea che dematerializzata. Il rendimento effettivo annuo lordo ammonta all’1,25 per cento al termine del terzo anno e al 3,00 alla fine del sesto.

Buono 4 anni risparmiosemplice

È sottoscrivibile esclusivamente da persone fisiche maggiori di età, in forma dematerializzata, nell’ambito del Piano di Risparmio risparmiosemplice. Ha una durata di quattro anni e prevede un rendimento standard (1,50 per cento) a scadenza sui buoni scaduti prima del raggiungimento del numero minimo di 24 sottoscrizioni periodiche nell’ambito del Piano di Risparmio risparmiosemplice. È inoltre previsto un rendimento premiale (3,50 per cento) corrisposto solo a scadenza su tutti buoni a partire dal giorno successivo al raggiungimento del numero minimo di 24 sottoscrizioni periodiche nell’ambito del PdR.

Per i minori, oltre a un buono a loro dedicato, anche un Piano di risparmio ad hoc

Il buono dedicato ai minori ha una durata massima variabile in funzione dell’età dell’intestatario alla data di sottoscrizione, determinata dall’intervallo di tempo intercorrente tra la data di sottoscrizione e la data di compimento del 18esimo anno del minore. È disponibile sia in forma cartacea che dematerializzata e può essere intestato a minori di età compresa tra zero e 16 anni e sei mesi (non compiuti). Il rimborso anticipato è possibile in ogni momento, su autorizzazione del giudice tutelare, con diritto alla restituzione del capitale investito e, dopo 18 mesi dalla sottoscrizione, alla corresponsione degli interessi maturati. In caso di rimborso anticipato prima del compimento del 18esimo anno di età, verrà applicato un tasso di interesse nominale annuo lordo pari a 0,50 per cento. Il rendimento effettivo annuo lordo parte dal 2,50 per cento al compimento di un anno e sei mesi di durata dell’investimento (ovvero il periodo compreso tra la data di sottoscrizione e la data di compimento del 18esimo anno di età del minore) e arriva fino al 4,50 per cento per investimenti durati dai 16 ai 18 anni. Oltre a ciò, Poste Italiane mette a disposizione presso gli uffici postali Piccoli e Buoni un Piano di risparmio che prevede la sottoscrizione periodica e automatica di buoni dedicati ai minori da 0 a 16 anni. Al compimento del 18esimo anno, l’importo dei buoni sottoscritti, comprensivo degli interessi maturati nel tempo, sarà automaticamente accreditato sul Libretto intestato al ragazzo. Il Piano si può attivare partendo da una sottoscrizione minima di buoni da 50 euro e scegliendo l’ammontare della rata d’ingresso (50 euro e multipli), la periodicità delle rate (mensile, trimestrale, semestrale o annuale) e il giorno di addebito (5 o 27 del mese), tutti parametri modificabili dal sottoscrittore durante il periodo di investimento.

Massimo Giletti tornerà in Rai «il prossimo anno»: l’annuncio dell’ad Roberto Sergio

Massimo Giletti tornerà in Rai «il prossimo anno». L’amministratore delegato Roberto Sergio lo ha annunciato confermando le voci che per settimane hanno parlato del possibile ritorno del conduttore in viale Mazzini. Dopo la chiusura anticipata di Non è l’Arena su La7, Giletti è stato accostato alla tv di Stato. E l’ufficialità è stata anticipata dallo stesso giornalista in un video pubblicato dal comico Fiorello.

Giletti nel video: «Mi hanno detto di ripartire dal basso»

Nella clip Massimo Giletti è vestito da operaio e impegnato all’interno del cantiere di Viva Rai2!, la trasmissione di Fiorello. Il conduttore, con casco protettivo e guanti, ha dichiarato: ««Il direttore generale mi aveva detto: “Guarda che se vuoi tornare in rai, per noi è ottimo, porte aperte, solo che devi fare un passo indietro, devi ripartire dal basso”. E io ho detto: “Nessun problema”. Poi ci si mette Fiorello che dice: “Massimo, ti do una mano io”. Ecco, ma riniziare dal basso per ricostruire il glass di Viva Rai2!… me lo potevi risparmiare, anche se mi fa piacere. Hai capito, Fiore? Il glass di Viva Rai2! costruito anche da Giletti».

Viva Rai2! in onda dal 6 novembre

Nel post, Fiorello ha scritto: «Massimo Giletti sta costruendo il suo futuro in Rai!». Il video è uno spot con cui è stato rilanciato l’appuntamento per il ritorno dello show su Rai2. Sarà in onda dal 6 novembre alle 7. Per Giletti, invece, bisognerà aspettare l’anno prossimo.

Sicilia, isola di Levanzo: al via le operazioni per smontare il solarium sulla costa

Dopo la comunicazione inoltrata alla Capitaneria di Trapani, nella mattinata di mercoledì 11 ottobre, sono iniziati i lavori di smontaggio della struttura in metallo, realizzata su un tratto della costa dell’isola di Levanzo, in Sicilia. La palificazione metallica sulle rocce, sin dalla sua installazione, aveva suscitato le reazioni contrarie di residenti, turisti e associazioni ambientalistiche.

La vicenda

Lo scorso 12 maggio, la Capitaneria di porto di Trapani aveva effettuato il sequestro della struttura, ma il gip del tribunale di Trapani lo aveva revocato. La Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Trapani, il 31 maggio, aveva riscontrato delle difformità tra quanto già realizzato sulla scogliera e quanto indicato nel progetto per ottenere le necessarie autorizzazioni, ordinando la rimozione dell’opera e il ripristino dei luoghi. Successivamente, la ditta Ma.Ce.Tra di Trapani, che aveva realizzato lo scheletro, si è vista annullare la concessione demaniale marittima da parte degli uffici competententi della Regione siciliana.

Terminator: Destino oscuro stasera su Italia 1: trama, cast e curiosità

Stasera 11 ottobre 2023 andrà in onda alle ore 21.20 il film Terminator: Destino oscuro su Italia 1. Il regista è Tim Miller mentre la sceneggiatura è stata scritta da David S. Goyer, Josh Friedman, Billy Ray e Justin Rhodes. Nel cast ci sono Linda Hamilton, Arnold Schwarzenegger, Mackenzie Davis e Gabriel Luna.

Terminator: Destino oscuro è il film che andrà in onda questa sera 11 ottobre 2023 su Italia 1, ecco trama, cast e curiosità.
La locandina del film (X).

Terminator: Destino oscuro, trama e cast del film in onda stasera 11 ottobre 2023 su Italia 1

La trama racconta la storia di Sarah Connor (Linda Hamilton) 27 anni dopo gli avvenimenti che hanno sconvolto la sua vita e il futuro dell’umanità. Sarah è molto cambiata dalla prima volta del suo incontro con le macchine assassine: ora si può definire una cacciatrice di robot e vuole annientare la minaccia per il genere umano. Questa volta la donna è costretta a salvare la giovane Dani Ramos (Natalia Reyes) che si ritrova a essere braccata dal Rev-9, un nuovo robot composto da parti liquide e solide.

Per riuscire a dare una mano a Sarah e Dani, la resistenza umana del futuro ha inviato indietro nel tempo un androide ibrido: si tratta di Grace (Mackenzie Davis), una ragazza metà umana e metà robot. Nonostante la diffidenza iniziale, Sarah Connor capisce che deve collaborare con quest’agente se vuole che Dani si salvi e che in futuro possa esserci una speranza per l’umanità. Anche se il Rev-9 sembra essere in vantaggio, le tre donne riceveranno sostegno da parte di un vecchio alleato: il T-800 (Arnold Schwarzenegger), il terminator che in passato ha aiutato Sarah Connor.

Terminator: Destino oscuro, quattro curiosità sul film 

Terminator: Destino oscuro, lo scontro tra Tim Miller e James Cameron

James Cameron, produttore e creatore della serie Terminator, ha dichiarato di aver avuto diversi scontri creativi con il regista Tim Miller durante la realizzazione del film. In ogni caso, Miller ha affermato di essere rimasto in buoni rapporti con Cameron ma spera di avere maggiore controllo sui suoi progetti futuri.

Terminator: Destino oscuro, il sequel perfetto per James Cameron

James Cameron ha dichiarato che Terminator: Destino Oscuro rappresenta il sequel diretto dei due film che aveva diretto in passato, ovvero Terminator e Terminator 2 – Il giorno del giudizio. Il regista e produttore non considera parti canoniche della saga i film Terminator 3, Terminator Salvation e Terminator Genisys anche perché non è stato coinvolto in questi progetti.

Terminator: Destino oscuro è il film che andrà in onda questa sera 11 ottobre 2023 su Italia 1, ecco trama, cast e curiosità.
Le protagonista del film (X).

Terminator: Destino oscuro, il ritorno di uno stuntman

In questa produzione ritorna lo stuntman Brett Azar. Si tratta dello stesso che aveva interpretato le scene di Arnold Schwarzenegger nella pellicola Terminator Genisys. Anche in questo film, come in quello appena citato, la faccia di Schwarzenegger è stata aggiunta digitalmente sul corpo di Azar.

Terminator: Destino oscuro, i risultati al botteghino

Il budget per realizzare questa pellicola è stato di circa 196 milioni di dollari. Il riscontro al botteghino è stato positivo visto che in totale la pellicola ha incassato circa 261 milioni di dollari.

Chi l’ha visto?, stasera su Rai 3 i casi di Kata e Alessandra Ollari

Stasera 11 ottobre 2023 andrà in onda su Rai 3 alle ore 21.20 il programma Chi l’ha Visto?. A presentare questa puntata ci sarà come sempre Federica Sciarelli che analizzerà nel corso della trasmissione due dei casi più chiacchierati nelle ultime settimane in Italia, ovvero la scomparsa della piccola Kata e quella della 53enne Alessandra Ollari. La puntata sarà disponibile anche in streaming e on demand sulla piattaforma Rai Play.

Chi l'ha visto? la puntata di questa sera 11 ottobre si concentrerà sui casi di Kata e di Alessandra Ollari.
Federica Sciarelli, presentatrice della trasmissione (Imagoeconomica).

Chi l’ha visto?, le anticipazioni della puntata di stasera 11 ottobre 2023 su Rai 3

Il primo caso che analizzerà Chi l’ha visto? è quello della piccola Kata. La bambina è scomparsa dall’ex hotel Astor di Firenze lo scorso 10 giugno e sono passati ormai quattro mesi dalla sua sparizione. I genitori continuano a lanciare appelli per spingere chiunque abbia informazioni sulla bambina a condividerle con le autorità. Inoltre, non escludono che la piccola Kataleya possa trovarsi attualmente in Perù. Ma cosa è successo a Kata? Gli ultimi risvolti nelle indagini parlano di un probabile sequestro di persona a scopo di estorsione con cinque indagati. Sembrerebbe però che una donna abbia visto il momento del rapimento: si tratta di una mitomane o c’è del vero nel racconto fatto?

La trasmissione seguirà poi il caso della 53enne Alessandra Ollari, scomparsa a Parma. La donna viveva con il compagno e sembrava trascorrere una vita apparentemente tranquilla. Quando è scomparsa non ha portato con sé i suoi occhiali, né denaro né vestiti. Dove si è diretta e soprattutto l’ha fatto da sola o è stata forzata da qualcuno? Sono tanti i misteri dietro questo caso ma ancora una volta Chi l’ha visto? è riuscito a entrare in possesso di materiali inediti e testimonianze mai ascoltate finora.

Infine, il terzo caso che verrà analizzato nella puntata di questa sera è quello della morte di Pierina Paganelli. Sul destino della donna e su quello del figlio aleggiano tanti dubbi e ci sono eventi non del tutto chiari. Sembra, infatti, che il figlio non sia stato coinvolto in un incidente stradale pochi mesi prima dell’omicidio della madre ma che sia stato massacrato di botte da qualcuno. Chi è il colpevole di questo ipotetico gesto? C’è un collegamento dietro la morte di Pierina? Chi l’ha visto? sarà in diretta da Rimini per gli ultimi aggiornamenti su questo caso. Come sempre poi, spazio agli appelli, alle telefonate e alle richieste d’aiuto dei tanti cittadini italiani in cerca dei loro cari scomparsi nell’ultimo periodo.

Lukaku: «Su di me dette tante cazzate, se dicessi com’è andata restereste scioccati»

Romelu Lukaku è tornato a parlare dell’estate che l’ha visto protagonista di un lungo intreccio di mercato, culminato con il suo arrivo alla Roma. L’attaccante sta vivendo un momento positivo, con 5 gol in 6 gare in giallorosso. Ora, dal ritiro del Belgio, ha deciso di lanciare un messaggio preciso: «Parlerò a tempo debito, aspetterò il momento giusto». Le parole del centravanti hanno incuriosito i fan. Il gigante belga ha aggiunto: «Se dicessi davvero come è andata l’estate scorsa, tutti rimarrebbero scioccati. Sono state scritte tante cazzate sul mio conto».

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Lukaku «Su di me dette tante cazzate, se dicessi com'è andata restereste scioccati»
Lukaku in conferenza stampa (Getty Images).

Lukaku: «Ho pensato di poter esplodere»

Il riferimento di Lukaku è alla vicenda che ha visto protagonista lui, il Chelsea, l’Inter, la Juventus e la Roma. Il belga ha concluso la stagione con i nerazzurri, in prestito dal club londinese, e sembrava chiuso l’accordo per il trasferimento a titolo definitivo a Milano. Poi la notizia del presunto sì alla formazione bianconera. La trattativa è sfumata e soltanto ad agosto Lukaku è riuscito a trovare una nuova destinazione, la Roma di Josè Mourinho, con cui è subito nato l’amore. Ora le parole dell’attaccante: «Sapete che non mi piace girare intorno a un argomento. Ci sono stati momenti in cui ho pensato davvero di poter esplodere, cinque anni fa probabilmente lo avrei fatto. Ora mi sono concentrato su quello che so fare meglio: giocare a calcio».

Lukaku «Su di me dette tante cazzate, se dicessi com'è andata restereste scioccati»
Lukaku esulta con i compagni di squadra dopo un gol (Getty Images).

L’attaccante: «Sono come LeBron James»

«Sono come LeBron James, gioca da tanti anni e ha dovuto sopportare molte cose», ha proseguito Romelu Lukaku. «Ma ogni estate lavora duro e smentisce tutti. Rispondo anch’io in campo. Sono state dette tante cose su di me, ma sono concentrato sulla Roma e sul Belgio. Ho lavorato duro tutta l’estate, come vedete sono in buona forma e voglio continuare così. Anche lo staff tecnico della Roma è rimasto colpito dal mio stato di forma al mio arrivo. È il campo che parla». E commentando il trasferimento nella Capitale, ha voluto ringraziare il connazionale Radja Nainggolan: «Alla Roma mi sono trovato subito bene fin dalla trattativa e devo ringraziare anche Radja per il contatto con la società. Mi ha informato sulla squadra e sui tifosi».

Incidente a Martignano, auto contro moto: un morto

Un incidente mortale è avvenuto intorno alle 11.00 di mercoledì 11 ottobre 2023 all’interno della galleria di Martignano che da Trento conduce a Pergine. Il sinistro ha coinvolto un’auto e una moto con un bilancio di una vittima.

Incidente a Martignano: muore un motociclista

Secondo quanto ricostruito, un motociclista ha urtato una macchina dopo aver perso all’improvviso il controllo del suo mezzo su due ruote. In stato di shock il conducente dell’auto coinvolta nel sinistro, che si trova ora ricoverato in ospedale in stato di shock. Non è data sapere, almeno per il momento, la dinamica precisa di quanto accaduto. La canna della galleria in direzione Valsugana è stata chiusa per tutti i rilievi del caso da parte delle autorità, e il traffico è stato deviato sulla vecchia statale (via Bassano). Oltre ai vigili del fuoco permanenti di Trento è arrivata anche la Polizia locale per ricostruire cosa possa essere successo.

Caso Fagioli, Corona: «Ha una dipendenza dal gioco e un milione di euro di debiti»

Il caso sulle presunte scommesse illecite del centrocampista Nicolò Fagioli ha scosso la Juventus e tutto l’ambiente bianconero. Mentre si indaga, con l’atleta a rischiare fino a 3 anni di squalifica, sono state rilanciate le parole che Fabrizio Corona ha pronunciato sul calciatore oltre due mesi fa. Il re dei paparazzi, sul suo canale Telegram, aveva parlato di «una grave dipendenza dalle scommesse e dal gioco, ludopatia».

Corona su Fagioli: «Dipendenza clamorosa»

La notizia è circolata ad agosto sulla popolare app di messagistica ma non sui giornali, con il solo Dagospia a riprendere le parole di Fabrizio Corona. Su Telegram aveva raccontato: «Quando ho saputo la notizia non ci credevo, perché di solito a pelle riesco a capire come sono fatte le persone, anche guardando semplici fotografie, video e immagini. La notizia, infatti, mi ha sconvolto. Lo scrivere a tutte le ragazze in direct su Instagram è una prassi comune del giovane calciatore medio senza arte né parte mentale, o cerebrale. Ma avere una grave dipendenza dalle scommesse e dal gioco specie a 20 anni è un problema a dir poco clamoroso».

Caso Fagioli, Corona «Ha una dipendenza dal gioco e un milione di euro di debiti»
Nicolò Fagioli (Getty Images).

«Ha un milione di euro di debiti»

Poi ha concluso: «Il ragazzo è diventato un calciatore professionista da poco, quindi i suoi guadagni non raggiungono cifre così alte, eppure mi hanno raccontato in maniera assolutamente credibile, che sia già sotto di oltre un milione di euro di debiti per gioco d’azzardo».

Titan, recuperato il relitto del sommergibile: «Forse ci sono resti umani»

Recuperati anche gli ultimi rottami del Titan, il sommergibile della OceanGate imploso nel giugno 2023 mentre tentava di raggiungere il relitto del Titanic. La Guardia costiera americana ha infatti confermato di aver rinvenuto i pezzi rimanenti del mezzo subacqueo sul fondo dell’Oceano Atlantico settentrionale, anche se non è possibile chiarire in quale punto sia avvenuto l’incidente. Presumibilmente ci sono anche alcuni resti umani, ma occorreranno ulteriori verifiche dei medici prima di poter dare l’ufficialità. Il ritrovamento, confermato tramite un comunicato sul sito del Dipartimento, risale a mercoledì 4 ottobre e ha visto la partecipazione dei Transportation Safety Board degli Usa e del Canada. I frammenti del sottomarino sono già stati inviati in un porto degli Stati Uniti «per la catalogazione e l’analisi». Ancora in corso le indagini per spiegare cosa ha causato la tragedia, al termine delle quali si terrà una conferenza stampa.

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Sommergibile Titan, in arrivo un film che racconterà la tragedia

Nonostante il rifiuto di James Cameron, acclamato regista di Titanic, la tragedia del Titan approderà anche sul grande schermo. Come ha riportato Deadline a fine settembre, il produttore MindRiot Entertainment si è aggiudicato i diritti per realizzare un film o un documentario sull’implosione del piccolo sommergibile della OceanGate. Stando ai primi dettagli ottenuti dal sito americano, alle spalle del progetto – denominato provvisoriamente Salvaged – ci dovrebbe essere Brian Dobbins, che ha già lavorato alla serie Black-ish e alla commedia The Blackening. Quanto alla sceneggiatura, invece, la storia dovrebbe partire dai giorni antecedenti l’immersione del 18 giugno, prima di analizzare la missione subacquea e le successive ricerche del relitto, fino al ritrovamento dei primi resti.

La Guardia costiera Usa ha trovato gli ultimi resti del Titan, sottomarino della OceanGate imploso a giugno: «Probabili resti umani»
Il recupero dei resti del Titan (U.S. Coast Guard, X).

«Il film non solo onorerà le cinque persone che hanno perso la vita e le loro famiglie», ha spiegato Jonathan Keasey, regista che dovrebbe scrivere il copione con Justin MacGregor. «Fungerà anche da mezzo per poter affrontare in generale la preoccupante natura dei media nel nostro tempo». Sottolineando la volontà di attenersi quanto più fedelmente possibile agli eventi realmente accaduti, Keasey ha ricordato che «il mondo ha diritto di conoscere quello che è successo e tutte le sue sfaccettature». In tanti, soprattutto sui social network, hanno criticato il tempismo per l’annuncio, arrivato a quattro mesi dalla tragedia. «Non sono coinvolto nel progetto, né mai lo sarò», ha detto ai media Usa James Cameron, smentendo i rumors che lo volevano a bordo del film.

Viareggio, Chiara Andreotti è morta: rimase paralizzata dopo un’operazione

Chiara Andreotti, la giovane donna che, nel giugno del 2016, rimase paralizzata dopo un intervento chirurgico per un’ernia discale, è morta nella sua casa di Torre del Lago, a Viareggio, in provincia di Lucca. La 37enne, all’epoca dei fatti, viveva a Bologna insieme al compagno e lavorava come designer per una fabbrica di mobili emiliana.

L’intervento e la paralisi

Dopo un incidente in auto nel quale era rimasta coinvolta, aveva subito un trauma alla rachide lombare, che le causava dolori alla cervicale. Con la speranza di migliorare le sue condizioni, nel 2015 si sottopose a un intervento per discopatia lombare. Un anno dopo, in una clinica di Faenza, un neurochirurgo le consigliò un secondo intervento per asportare il disco intervertebrale e sostituirlo con un dispositivo denominato cage in peek. Al risveglio dall’operazione, Chiara Andreotti era paralizzata: a causa di un danno irreparabile, non poteva più muovere le braccia e le gambe.

La denuncia dei familiari

A seguito di quanto accaduto, la famiglia della giovane, assistita dall’avvocato Bruno Rondanini, decise di sporgere denuncia dalla quale derivò l’inchiesta aperta dalla procura di Ravenna. Come riferito dal legale, si è trattato di una «battaglia pesantissima» che ha visto coinvolte ben «16 persone per le consulenze tecniche». E ancora: «Domani mattina, 12 ottobre, c’è l’ultima udienza penale, al tribunale di Ravenna, per la remissione di querela. Dovrò dire che la persona è deceduta». I funerali saranno celebrati alla parrocchia di San Giuseppe a Torre del Lago il 12 ottobre alle 15.

Rai, De Girolamo parte con il 3,6 per cento di share: un anno fa Berlinguer ha fatto il doppio

Il programma Avanti popolo, in onda su Rai 3 e condotta da Nunzia De Girolamo, è stato visto da 574 mila spettatori, per uno share totale del 3,6 per cento. Un debutto amaro, dal punto di vista degli ascolti, per l’ex deputata e ministra di Forza Italia, che ha esordito con la trasmissione che sostituisce Cartabianca di Bianca Berlinguer. Quest’ultima, alla prima puntata su Rai 3 aveva conquistato il 6,6 per cento mentre quest’anno, all’esordio a settembre su Rete 4 con È sempre Cartabianca, ha toccato il 9,6.

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De Girolamo: «Qui solo la voglia di verità»

De Girolamo era stata criticata per aver scelto di invitare, al debutto, il marito Francesco Boccia, deputato del Pd. L’ex ministra De Girolamo, in apertura di trasmissione e prima di presentare il marito, ha dichiarato: «Prima di chiamare l’ospite che fra poco siederà di fronte a me, ho la necessità di dirvi alcune cose. Sono stata ministro per il centrodestra. Conosco tantissimi politici e leader, e con loro ho fatto un percorso professionale molto lungo. È tutto assolutamente vero, così come è vero che sono sposata con un uomo del Partito democratico. Ma tutto ciò che ho fatto nella mia vita, l’ho fatto alla luce del sole e in modo assolutamente trasparente. Ed è per questo che porterò qui la voglia di verità, in questo studio, oltre i pregiudizi e le ideologie, solo e soltanto dalla vostra parte».

Rai, De Girolamo parte con il 3,6 per cento di share un anno fa Berlinguer ha fatto il doppio
Francesco Boccia e Nunzia De Girolamo (Imagoeconomica).

I dati del prime time: vince Rai 1

Con appena il 3,6 per cento, De Girolamo è stata più che doppiata da Francesca Fagnani. Il suo Belve, su Rai 2, è stato visto da 1,2 milioni di spettatori con il 7,7 per cento di share. Il programma più visto è stato però su Rai 1. Si tratta della serie Morgane – detective geniale, seguita da 2,5 milioni di persone con uno share del 13,9 per cento. Si è fermata all’11,9, invece, Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto, commedia andata in onda su Canale 5. Le Iene su Italia 1 hanno toccato quota 9,3 per cento, Berlinguer su Rete 4 il 6,5 per cento. Bene anche diMartedì su La7, con l’8,1 per cento.

Biblioteca europea a Milano, inchiesta per turbativa d’asta: indagato Stefano Boeri

L’architetto Stefano Boeri è tra gli indagati in un’inchiesta della procura di Milano per turbativa d’asta in relazione al progetto della biblioteca europea di informazione e cultura Beic che dovrebbe sorgere nell’area di Porta Vittoria a Milano. La Gdf sta effettuando perquisizioni e sequestri di materiale informatico. Tra gli indagati figura anche l’architetto Raffaele Lunati, che si è aggiudicato il progetto. Boeri faceva parte della commissione giudicatrice.

Sophie Codegoni in lacrime dopo la rottura con Basciano: «Ci sono di mezzo terze persone»

Sophie Codegoni sta vivendo un momento della sua vita particolarmente difficile dopo la fine della sua relazione con Alessandro Basciano. L’ex gieffina ha avuto occasione di tornare sull’argomento in occasione di una puntata del format social Casa Chi.

«Non sto bene»

Prima di iniziare con i convenevoli con l’ospite di turno (Marco Fortunati), i giornalisti Azzurra della Penna e Valerio Palmieri si sono subito rivolti alla “padrona di casa” Sophie Codegoni, per sincerarsi che stesse bene nonostante la tempesta appena passata. La quale ha ammesso senza troppi giri di parole: «Si va avanti. Non sto bene. Non è il periodo più bello della mia vita». Quando Della Penna e Palmieri hanno voluto accertarsi che la fine della sua relazione non fosse legata a terze persone ed eventuali tradimenti, l’influencer si è in realtà trovata costretta a smentirli, confermando in realtà quello che già aveva anticipato e scoppiando in lacrime: «Non ti posso dire che non ci sono in mezzo persone… Ce ne sono. Ci sono tante cose che non si sanno».

Ancora molto provata dai recenti eventi, Sophie Codegoni ha poi precisato: «Se sto a casa da sola sto troppo male e non voglio fermarmi infatti. Stamani sono uscita con la bimba, poi sono andata dal parrucchiere. Cerco di fare sempre qualcosa e di tenermi impegnata».

Basciano smentisce le accuse di tradimento

Nel frattempo Alessandro Basciano, dal quale a maggio 2023 Sophie Codegoni aveva avuto la piccola Céline Blue, ha presentato via social la sua versione dei fatti. Con una Instagram Stories pubblicata dal letto dell’ospedale dove è stato ricoverato, ha negato di aver mai tradito l’ex spiegando come in realtà la fine della love story fosse legata a diversi altri fattori, tra i quali però non era incluso il tradimento.

Olimpiadi Milano-Cortina, si pensa di usare la pista da bob di Pechino

Più che una pista da bob è una pista da… boh. Il tempo scorre, il 2026 si avvicina, ma ancora non si sa dove saranno in programma le gare di bob, slittino e skeleton delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina. Anzi, una cosa quasi certamente è nota: che non si faranno dentro l’Italia, ma fuori. E già qui, figura barbina. Ma quanto fuori? Un conto è contemplare, come si è fatto, le alternative di Saint Moritz, in Svizzera, o di Innsbruck, Austria. Ben altro è ragionare su un’ipotesi che avrebbe del clamoroso ma sta prendendo sempre più piede: cioè Pechino, Cina. A quasi 8 mila chilometri di distanza da Cortina. Giusto un pelo fuori mano.

Olimpiadi Milano-Cortina, si pensa di usare la pista da bob di Pechino
La distanza Cortina-Pechino: 7.822 chilometri.

La soluzione è meno strampalata di quello che si pensi, semplicemente perché la pista da bob cinese è quella più “fresca”, essendosi conclusa lì l’ultima edizione delle Olimpiadi invernali, quelle del 2022 che hanno consegnato il testimone proprio a Milano-Cortina. Ma che ora sono pronte a vederselo spedito indietro, in una richiesta d’aiuto piuttosto disperata.

Olimpiadi Milano-Cortina, si pensa di usare la pista da bob di Pechino
Il cantiere per la costruzione del villaggio olimpico (Imagoeconomica).

Malagò si era arreso all’idea di una sede fuori dall’Italia

D’altronde il presidente del Coni Giovanni Malagò aveva ammesso che il Comitato organizzatore era pronto ad arrendersi all’idea di «identificare un’altra sede fuori dall’Italia». Smentendo il presidente della Federazione italiana sport invernali (Fisi), Flavio Roda, che aveva invece ribadito l’impegno nel cercare di «investire il possibile per costruire la pista nel nostro Paese».

Olimpiadi Milano-Cortina, si pensa di usare la pista da bob di Pechino
Il presidente del Coni Giovanni Malagò (Imagoeconomica).

L’ipotesi scartata del recupero della pista di Torino 2006

Tra le ipotesi passate al vaglio ma scartate per infattibilità c’era anche quella di riattivare la (derelitta) pista di Cesana Pariol, quella usata per Torino 2006 e abbandonata. Un’infrastruttura costata alla fine 110 milioni di euro, a cui vanno sommati 2 milioni di manutenzione all’anno fino al 2012, a fronte di un prezzo preventivo che nel 1998 era quasi la metà: 60 milioni. Senza contare che nel 2018 l’allora sindaca di Torino Chiara Appendino si sfilò, non senza polemiche, dall’organizzazione dei Giochi.

Olimpiadi Milano-Cortina, si pensa di usare la pista da bob di Pechino
Andrea Varnier, amministratore delegato di Milano-Cortina 2026 (Imagoeconomica).

Costo di 80 milioni, 800 giorni di tempo, aste deserte

Adesso il costo di questo impianto è oltre 80 milioni. A Cortina le aste sono andate deserte, in Veneto non si trova una ditta che voglia fare i lavori a quelle condizioni, cioè con pochi soldi e soprattutto poco tempo (circa 800 giorni) per costruire l’impianto, con buona pace del governatore Luca Zaia. Ecco perché la Cina è sempre più vicina. Olimpiadi Milano-Cortina-Pechino 2026. Suona come uno scherzo, ma una soluzione non può slittino, pardon slittare, ancora per molto.

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