Daily Archives: 28 Settembre 2023

Spot Esselunga, i meme e le parodie

Il nuovo spot di Esselunga continua a far discutere. Tra sostenitori e detrattori della trovata pubblicitaria che vede una pesca protagonista di una storia di una famiglia con genitori separati, il popolo dei social ne approfitta per sbizzarrirsi con i meme. E, se lo spot è piaciuto a Giorgia Meloni e commuove Guido Crosetto e Matteo Salvini, sono tanti gli utenti sui social che si beffano della situazione mediatica per divertirsi. Così spopolano decine di meme, da quelli che vedono protagonisti Andrea Giambruno e Carlo Calenda, ad altri che scherzano sulla fidelity card «Separaty».

Spot Esselunga, i meme e le parodie

Spot Esselunga, i meme e le parodie

Spot Esselunga, i meme e le parodie

Spot Esselunga, i meme e le parodie

Spot Esselunga, i meme e le parodie

Spot Esselunga, i meme e le parodie

Dal 5 al 7 ottobre ComoLake 2023, la Cernobbio del Digitale

Il futuro delle reti e dei servizi di telecomunicazioni, l’intelligenza artificiale, l’energia e la sostenibilità. Saranno questi i temi centrali di ComoLake2023 – Next Generation Innovations, che si terrà dal 5 ottobre 2023 al 7 ottobre 2023 a Villa Erba a Cernobbio, sul lago di Como. La Expo Conference, organizzata da Now Italia, è nata con il patrocinio del dipartimento per la Trasformazione Digitale della presidenza del Consiglio dei ministri. «L’intelligenza artificiale, di cui molto si parlerà a ComoLake2023», ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri per l’Innovazione Alessio Butti, «sarà uno dei temi al centro della presidenza italiana G7, a partire da gennaio prossimo».

La carriera e le sparate di Andrea Crippa, testa d’ariete della Lega

Stavolta il “gomblotto” non è “demo-pluto-giudaico-massonico”, ma è più banalmente colpa di quei neonazi dei tedeschi. Attenzione, mica quelli dell’AfD alleata della Lega, no, affatto: piuttosto gli hitleriani travestiti da socialdemocratici, verdi e liberali che governano con il cancelliere Olaf Scholz, pronti a usare Ong e legioni di migranti per spezzare le reni al centrodestra italiano.  È il pensiero, riassunto in breve, del vicesegretario della Lega Andrea Crippa, classe 1986, monzese, laurea in Scienze politiche, tifosissimo del Monza calcio, già assistente di Matteo Salvini all’Europarlamento e deputato alla seconda legislatura. «All’amico Crippa dico: ma a che serve alzare i toni, fare continue fughe in avanti trasformandosi nell’opposizione all’interno del governo? Così ci facciamo solo del male da soli», avverte il moderatissimo Maurizio Lupi parlando al Foglio. E persino un giornalista come Alessandro Sallusti, non certo nemico della maggioranza, dalle colonne del Giornale definisce strampalate le parole di Crippa, anzi «una boiata pazzesca». I 92 minuti applausi però non si sentono da nessuna parte stavolta, rimane solo l’eco fantozziana di chiacchiere da bar che contribuiscono ad aumentare il frastuono per nascondere problemi e responsabilità. Crippa appare dunque un coerente teorico dell’iperbole, un fautore della sparata sempre più grossa, secondo la logica di chi un tempo sapeva calamitare l’attenzione nelle chiacchiere da bar e oggi fa lo stesso sui social network. “Facite ammuina” non lo dicevano dalle parti della Brianza, ma non nasce certo oggi il meccanismo tipico di certa propaganda per cui serve sempre un nuovo nemico sul quale alzare il tiro, soprattutto nei momenti di difficoltà.

Le sparate di Andrea Crippa, testa d'ariete della Lega
Andrea Crippa e Matteo Salvini (dal profilo Fb di Crippa).

Gli attacchi ripetuti al Museo Egizio di Torino

Questo ragazzone dai modi schietti è stato attivista della Lega sin dalla prima gioventù. Nel 2012 è eletto al consiglio comunale di Lissone, nel 2014, come detto, va a Strasburgo a seguito di Salvini, ma nel 2015 diviene coordinatore federale dei Giovani padani. In quel ruolo finisce nel mirino dei Radicali italiani per aver firmato a Mosca, nel 2018, un accordo con la “Giovane Guardia di Russia Unita” di Putin. Il Capitano ovviamente lo premia e nel 2019 diventa il numero due del Carroccio, con la delega all’organizzazione. Alle Politiche del 2018 è candidato al collegio uninominale di Bollate e batte la cinquestelle Michaela Piva. Mentre l’anno scorso è stato confermato nel collegio di Seregno contro la candidata del centrosinistra, Jenny Arienti. Grande sostenitore del generale Roberto Vannacci, Crippa è spesso pronto a immolarsi come un kamikaze per il suo leader. A cominciare dal caso Santanchè, lui e il capogruppo alla Camera Riccardo Molinari si sono distinti nel ruolo di teste d’ariete del Salvini vietcong che in vista delle Europee cerca di sabotare Giorgia Meloni restando mezzo nascosto tra i cespugli dell’obbligata fedeltà a governo e maggioranza. Crippa, per il resto, non ama molto l’iniziativa legislativa in Parlamento, almeno in proprio, e infatti non è promotore di alcuna proposta di legge. Non risultano nemmeno atti di indirizzo o sindacato ispettivo, malgrado una buona percentuale di presenza ai lavori di Montecitorio. Chiaramente è più un uomo-macchina per il partito che un ligio legislatore. In compenso, ha un vecchio conto aperto con la gestione del Museo Egizio di Torino. Di recente è tornato ad attaccare, chiedendone le dimissioni, il direttore Christian Greco, colpevole, a suo dire, di alcune iniziative di promozione a favore dei cittadini di lingua araba che avrebbero discriminato gli italiani e, quindi, piegato la cultura agli interessi e all’ideologia della sinistra. Ma già tre anni e mezzo fa Crippa era stato in un primo momento condannato a un risarcimento dal Tribunale di Torino per aver messo in scena, a favore di social, una finta telefonata in vivavoce al Museo Egizio. Lo scopo era ottenere informazioni su eventuali agevolazioni in corso e poter così protestare contro gli sconti agli arabofoni, con tanto di falsa notizia su fantomatici finanziamenti statali ricevuti dall’ente. L’esponente leghista si era successivamente salvato in appello grazie al “diritto di critica” tutelato dalla Costituzione. Adesso il vice di Salvini è tornato a sparare ad alzo zero contro Greco, ma con poca fortuna: la stessa dirigenza della Lega in Piemonte è rimasta fredda di fronte al suo attacco, il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi lo ha bacchettato parlando di «imprudenza del giovane Crippa» e il ministro Gennaro Sangiuliano, che secondo il leghista avrebbe dovuto cacciare il direttore del museo, ha liquidato: «Greco? Continui a lavorare, vale la competenza».

Le sparate di Andrea Crippa, testa d'ariete della Lega
Andrea Crippa a Pontida (Imagoeconomica).

Gli attacchi a Meloni e Tajani

Meglio allora concentrarsi sui dossier Europa e immigrazione. Tanto ce n’è da dire per disturbare la guida di Giorgia Meloni. E così Crippa è tra i più oltranzisti sulla linea salviniana che mette in difficoltà la premier e il vicepremier Antonio Tajani con l’obiettivo di riunire tutte le forze di centrodestra in Ue contro i socialisti che oggi governano nella maggioranza Ursula. Mentre, dall’altra parte, a Repubblica il vice del Capitano ha spiegato: «La via diplomatica sull’emergenza immigrazione mostra ogni giorno di più i suoi limiti. Temo che dovremo fare da soli, utilizzando i mezzi che l’Italia ha a disposizione. Bisogna tornare ai respingimenti». Come a dire: Meloni fa un buco nell’acqua inseguendo la Tunisia e si stava decisamente meglio con Salvini al ministero dell’Interno. La campagna elettorale è ancora lunga e Crippa, c’è da giurarci, avrà praterie su cui scorrazzare.

Il finto divorzio tra Marcello Dell’Utri e la moglie: «Accordati per evitare i sequestri»

L’ex senatore Marcello Dell’Utri ha divorziato dalla moglie Miranda Ratti: lo scioglimento del matrimonio risale al 10 giugno 2020. Tuttavia, secondo la Direzione Investigativa Antimafia lo avrebbe fatto per finta, quindi per salvare i beni e per far ricevere a lui i soldi di Silvio Berlusconi. A parlare degli affari di famiglia dell’ex Publitalia condannato per concorso esterno in associazione mafiosa è una relazione di consulenza dei periti della procura di Firenze, che indaga su Dell’Utri per le stragi del 1993 a Milano, Firenze e Roma. La relazione indaga i flussi finanziari che hanno dato vita al gruppo Fininvest-Mediaset nei primi anni Settanta e una nota della Dia del 15 settembre scorso sui rapporti economici tra i due.

I coniugi non hanno abbandonato l’ambiente domestico comune

Trump agli operai in sciopero: «Il nemico sono le auto elettriche»

Un’ora di arringa agli operai dell’automotive riuniti in un capannone a Detroit. Così Donald Trump sostiene la protesta. «Sono qui per difendere la working class, combattere la classe politica corrotta e – sottolinea – proteggere il lavoro made in Usa, l’american dream sul profitto straniero». Accuse a Biden, definito «il presidente più corrotto e incompetente della storia Usa», di essere andato mercoledì 27 settembre in un picchetto sindacale solo per «una photo opportunity», «parlando per pochi secondi senza sapere cosa stava dicendo e dov’era». E attaccandolo perché spinge sui veicoli elettrici, che cancelleranno «migliaia di posti di lavoro» e favoriranno la Cina, da cui la sua famiglia «ha ricevuto soldi».

Trump: «Tra due anni sarete tutti senza lavoro»

L’ex presidente degli Stati Uniti ha quindi dichiarato che non è importante se lo sciopero dei lavoratori dell’auto porterà a un accordo favorevole nei negoziati con Ford, General Motors e Stellantis, perché «nel giro di due anni perderete il lavoro». Noncurante dei sui guai giudiziari – «ogni volta che mi incriminano salgo nei sondaggi perché la gente mi conosce», dice Trump – rilancia la sua “America First”, contrapponendola a quella che definisce l’“America last” di Biden. Votare per Joe Biden renderà l’industria dell’auto “made in China”, ha messo in guardia. Poi, parlando di se in terza persona, ha detto che invece «il presidente Trump ritiene che il futuro dell’auto sarà fatto dall’energia americana, sostenuta dai fornitori americani e costruita dalle mani sapienti degli americani e con alti salari». Infine la previsione nefasta per li operai: «Non fa la minima differenza quello che ottenete nei negoziati perché tra due anni sarete tutti senza lavoro», sostenendo che la transizione verso i veicoli elettrici spinta da Biden li renderà obsoleti e distruggerà migliaia di posti di lavoro. Biden invece si è schierato apertamente con gli operai in sciopero, affermando che «meritano un sensibile aumento», la loro «giusta parte» di «profitti record».

Godzilla vs. Kong stasera su Italia 1: trama, cast e curiosità

Stasera 28 settembre 2023 andrà in onda su Italia 1 il film Godzilla vs. Kong alle ore 21.20. Il regista è Adam Wingard mentre la sceneggiatura è stata scritta da Terry Rossio. Nel cast ci sono Millie Bobby Brown, Rebecca Hall, Alexander Skarsgard, Eiza Gonzalez, Lance Reddick e Kyle Chandler.

Godzilla vs Kong è il film che andrà in onda questa sera su Italia 1 ecco trama, cast e curiosità di questa pellicola.
Locandina del film (X).

Godzilla vs. Kong, trama e cast del film in onda stasera 28 settembre 2023 su Italia 1

La trama racconta di come la Monarch, una multinazionale costituita da diversi governi mondiali, stia controllando assiduamente i due colossi che sono apparsi sulla Terra dopo anni, King Kong e Godzilla. Lo scopo della Monarch è quello di studiarli e comprendere se sono dannosi per l’umanità oppure se è possibile coesistere senza che ci siano problemi per la sopravvivenza della specie. A portare avanti le ricerche ci pensa il geologo Nathan Lind (Alexander Skarsgard), che si avventura in una pericolosa missione in terre sconosciute.

Nel frattempo, Godzilla e Kong sono intrappolati a Skull Island. Avvertono un forte terremoto e, a causa del sisma, iniziano a lottare tra loro. Il loro obiettivo è quello di decidere chi dei due è il re dei mostri. Tuttavia, non sanno che il loro scontro sta venendo monitorato da alcune fazioni potenti che stanno studiando un piano per eliminarli e governare il mondo senza intralci.

Godzilla vs. Kong, cinque curiosità sul film 

Godzilla vs. Kong, un incasso straordinario nonostante le restrizioni

Questo film ha debuttato al cinema nel 2021, in periodo di pandemia da Covid-19. Tuttavia, ha incassato circa 122 milioni di dollari negli USA al momento del suo debutto. In totale, ha ottenuto circa 470 milioni di dollari superando l’iniziale budget di circa 200 milioni di dollari.

Godzilla vs. Kong, il primo film con entrambi i mostri dopo tanto tempo

Non è la prima volta che viene realizzata una pellicola con entrambi i mostri sullo schermo. Il debutto avvenne nel 1963 con Il trionfo di King Kong. Dunque, questo film è uscito 59 anni dopo il primo incontro tra i due colossi mostruosi.

Godzilla vs Kong è il film che andrà in onda questa sera su Italia 1 ecco trama, cast e curiosità di questa pellicola.
Lo scontro tra i protagonisti (X).

Godzilla vs. Kong, una curiosità sul personaggio di Jia

A interpretare il personaggio Jia c’è Kaylee Hottle. La ragazza nel film è sorda ma Kaylee non ha avuto problemi a calarsi nella parte visto che proviene da una famiglia dove tutti hanno tale disabilità. Inoltre, sembra che durante il provino abbia impressionato il regista Adam Wingard per la sua professionalità.

Godzilla vs. Kong, il sogno del compositore

Prima di essere ingaggiato per comporre la colonna sonora, il compositore Tom Holkenborg aveva già composto di sua iniziativa una melodia che potesse essere usata per un film di Godzilla. Questo perché il professionista è un grande fan del mostro cinematografico e ha anche una collezione di tutte le pellicole in giapponese dedicate al personaggio.

Godzilla vs. Kong, ciò che ha convinto Alexander Skarsgard

L’attore Alexander Skarsgard ha voluto partecipare al progetto per due ragioni. Da una parte voleva interpretare un ruolo più leggero rispetto a quelli che aveva scelto prima. In secondo luogo, voleva collaborare con il regista Adam Wingard che considera una persona intelligente e ammirevole.

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