Netanyahu: "Il riconoscimento di uno Stato palestinese è "pura follia"
Almeno 100 delegati si sono alzati nel momento in cui il premier israeliano ha preso la parola all'Assemblea generale dell'Onu
E’ un intervento che entrerà nella storia anche per la protesta che lo ha preceduto. Sono decine le delegazioni che disertano l'Aula ancora prima che iniziasse il discorso di Benjamin Netanyahu. Mentre lasciano la sala, c'è chi esulta. Fuori sono in migliaia a manifestare con striscioni in supporto a Gaza.
Come altre volte, Netanyahu si porta dietro una mappa, di quello che definisce l’Asse del Male. E' una prova, dice il primo ministro isrealiano di come Tel Aviv ha distrutto "la maggior parte della macchina del terrore di Hamas" e "paralizzato Hezbollah". E poi l’obiettivo più importante: aver devastato il programma iraniano di armi atomiche e missili balistici".
Nel suo discorso, Netanyahu suggerisce che gran parte del mondo non ricorda più gli attacchi del 7 ottobre 2023. E legge i nomi di ostaggi isrealiani ancora tenuti nell'enclave palestinese. E poi, gli si rivolge direttamente, in ebraico e in inglese, attraverso gli altoparlanti che l'esercito israeliano ha installato al confine di Gaza.
Netanyahu parla anche al popolo americano. fa paragoni tra 7 ottobre e 11 settembre, ringrazia direttamente il presidente Trump ricordando che il presidente americano è dalla sua parte quando si tratta dell'Iran. UPSOUND
si rivolge all’Onu che lo ha condannato, negando ancora che Israele stia prendendo di mira i civili. Chi vuole commettere genocidio non invita all’evacuazione, spiega; e nega qualsiasi riconoscimento dello Stato palestinese. “una pura follia, dice. Un suicidio nazionale. Non lo faremo”,
Lascia il palco accolto da una standing ovation da parte di un gruppo di osservatori sul balcone sopra la sala dell'Assemblea generale mentre i posti ufficiali dei delegati nella sala principale sottostante, sono dall'inizio in gran partes ilenziosi e vuoti...
Fonte: www.rainews.it