Daily Archives: 16 Agosto 2023

L’India esclude l’Ucraina dai Paesi invitati al G20 di Goa

L’India ha scelto di non invitare l’Ucraina al vertice del G20 di settembre. Lo riporta Sky News, aggiungendo che la Russia è stata invece invitata nonostante gli appelli a espellerla dal gruppo. Un elenco formale dei Paesi partecipanti pubblicato sul sito del G20 mostra che sono stati invitati 8 Stati non membri: Bangladesh, Egitto, Mauritius, Paesi Bassi, Nigeria, Oman, Singapore ed Emirati Arabi Uniti. È prevista anche la Spagna tra i non membri, come invitato permanente. Spetta al Paese ospitante decidere quali non membri invitare ogni anno. Kyiv era stata invitata al summit in Indonesia nel 2022 e al G7 in Giappone a inizio anno.

Jenssen (Nato): «Ucraina rinunci ai territori». Podolyak: «Ridicolo»

Una notizia che arriva a poche ore di distanza dallo scontro tra la Nato e il governo di Volodymyr Zelensky. Stian Jenssen, direttore dell’ufficio privato del segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, parlando ai media norvegesi in una tavola rotonda ha detto: «Penso che una soluzione potrebbe essere che l’Ucraina rinunci al territorio e ottenga in cambio l’adesione alla Nato». Appunto che non è piaciuto al governo ucraino, il quale ha puntualmente risposto per voce del consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak. «Scambiare territori per un ombrello Nato? È ridicolo. Ciò significa scegliere deliberatamente la sconfitta della democrazia, incoraggiare un criminale globale, preservare il regime russo, distruggere il diritto internazionale e tramandare la guerra ad altre generazioni», ha commentato Podolyak.

L'India esclude l'Ucraina dai Paesi invitati al G20 di Goa
I membri del G20 (Getty)

Pace tra Kyiv e Nato, un portavoce dell’alleanza: «Con l’Ucraina finché necessario»

Un incidente diplomatico per il quale la Nato è subito corsa ai ripari attraverso una dichiarazione all’emittente pubblica ucraina Suspilne di un portavoce dell’Alleanza. Secondo le fonti ufficiali la posizione della Nato sul sostegno alla sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina «è chiara e non è cambiata». E poi ha aggiunto: «Continueremo a sostenere l’Ucraina finché sarà necessario e ci impegniamo a raggiungere una pace giusta e duratura». In chiusura la specifica: «Dovrebbe essere Kyiv a decidere quando e a quali condizioni raggiungere la pace».

Michela Andreozzi: età, marito e carriera dell’attrice

Michela Andreozzi, nata a Roma il 4 luglio 1967, è un’attrice, regista, comica, sceneggiatrice e conduttrice televisiva. Ha esordito nel 1996 con la collega Francesca Zanni con il duo comico Gretel & Gretel in trasmissioni come Zelig e Quelli che il calcio e…

Michela Andreozzi: biografia e carriera

Andreozzi ha iniziato a studiare recitazione in diverse scuole tra cui il Teatro Argentina di Roma e si è laureata in Filmologia al Dams dell’Università degli Studi Roma Tre, proseguendo gli studi con un corso di sceneggiatura tv alla Scuola Holden di Torino. Ha cominciato a lavorare con Gianni Boncompagni nella redazione di Domenica In e Non è la Rai e nel 2000 ha condotto il programma Bigodini su Italia 1. Dopo aver lasciato il duo con la collega Francesca Zanni, ha iniziato a lavorare da sola partecipando al programma Colorado. Dal 2009 al 2012 ha condotto con Federica Gentile il programma radiofonico Brave ragazze in onda su Rai Radio 2. Negli Anni 2000 ha preso parte a diverse serie tv, fiction e miniserie tra cui La squadra (2004-2008), Don Matteo (2008-2014), Crociera Vianello (2008), Distretto di Polizia (2009-2012), I Cesaroni 5 (2012) e Romolo + Giuly: La guerra mondiale italiana (2018-2019).

Michela Andreozzi, tra carriera e vita privata
Michela Andreozzi e Massimiliano Vado alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2017 (Getty Images).

Come regista teatrale ha firmato diversi spettacoli, anche con il marito Massimiliano Vado. Nel 2017 ha scritto e diretto la sua prima opera cinematografica, Nove lune e mezza. Nel 2019 è tornata con il suo Brave Ragazze mentre nel 2021 ha co-diretto con Bindu De Stoppani la serie Netflix Guida astrologica per cuori infranti, tratta dal’omonimo libro di Silvia Zucca. Al cinema ha recitato in film come Basilicata coast to coast, regia di Rocco Papaleo (2010), Finalmente la felicità, regia di Leonardo Pieraccioni (2011), Com’è bello far l’amore, regia di Fausto Brizzi (2012), Tutta colpa di Freud, regia di Paolo Genovese (2014), La notte è piccola per noi, regia di Gianfrancesco Lazotti (2014) e Genitori vs influencer, regia di Michela Andreozzi (2021).

Michela Andreozzi: la vita privata

Nel 2013 l’attrice si è fidanzata con il collega Massimiliano Vado, con cui il 21 maggio del 2015 si è unita civilmente. La coppia non ha figli.

Migranti: nuovi sbarchi a Lampedusa, ripresi i trasferimenti

Quattro sbarchi con complessivi 155 sudanesi, somali, ivoriani, egiziani, nigeriani, e guineani, sono stati registrati durante la notte, a Lampedusa. A soccorrere le carrette, tutte salpate da Sfax in Tunisia, è stata la motovedetta Cp310 della Guardia costiera. Martedì 15 agosto sull’isola c’erano stati 14 approdi con un totale di 531 persone.

Portati all’hotspot di contrada Imbriacola

Anche i nuovi arrivati sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola dove, al momento, ci sono 2278 ospiti. Su disposizione della Prefettura di Agrigento, fra poco la polizia inizierà a scortare, a piccoli gruppi, verso il porto 600 nordafricani che verranno imbarcati sul traghetto di linea Galaxy che giungerà in serata a Porto Empedocle. Stessa destinazione per i 150 che verranno invece spostati nella serata di mercoledì 16 agosto. Martedì 15, invece, cercando di alleggerire le presenze nell’area di pre-identificazione del porto Empedoclino, i trasferimenti da Lampedusa erano stati sospesi dal prefetto.

Meloni e Sanchez, la strana convergenza che fa comodo alla premier

Giorgia Meloni come Pedro Sanchez? Può sembrare un’eresia guardando la politica con le semplici lenti dell’ideologia. Ma la leader conservatrice italiana e il premier socialista spagnolo che spera nella riconferma dopo le elezioni del 23 luglio 2023 hanno una serie di convergenze politiche in atto che difficilmente sarebbero garantite qualora Alberto Nunez Feijoo, leader del Partito popolare spagnolo, divenisse capo del governo iberico.

Il prelievo dalle banche per incassare prezioso gettito

La tassa sugli extraprofitti bancari promossa da Roma con il benestare di Meloni è solo l’ultimo esempio di questa inusuale comunanza di vedute, mai sbandierata ma applicata di fatto. A dicembre 2022 la coalizione formata dal Partito socialista spagnolo di Sanchez e dalla sinistra di Sumar (già Unidas Podemos) ha promosso la prima importante tassa di questo tipo in un’economia di punta dell’Unione europea. La quale ha permesso di incassare già 1,45 miliardi di euro su un gettito complessivo che Madrid spera essere di circa 2,5 miliardi, in linea con la previsione italiana. Le banche dovranno pagare per gli esercizi 2022 e 2023 una tassa del 4,8 per cento sulle entrate da margini d’interesse e commissioni per le attività condotte in Spagna.

Meloni e Sanchez, la strana convergenza che fa comodo alla premier
Pedro Sanchez e Giorgia Meloni durante l’incontro a Roma (Imagoeconomica).

Gestazione per altri, due chiusure per motivi opposti

E non finisce qui. Anche su un tema etico fortemente sentito dalla destra italiana, quello della gestazione per altri (gpa) e della messa in mora della pratica con mezzi legali, Italia e Spagna non potrebbero essere più vicine. In Italia la destra conservatrice e vicina al cattolicesimo identitario bandisce il cosiddetto “utero in affitto” e censura qualsiasi iniziativa politica volta a dare spazio alla gpa. In Spagna invece il movente della chiusura del governo è il femminismo radicale dell’ex Podemos a cui Sanchez e, soprattutto, la componente femminile del vertice socialista hanno dato apertamente sponda. Difendendo la messa al bando della gpa decisa da José Luis Zapatero nel 2006 dalle proposte dei Popolari di mirare a regolamentare la pratica in forma meno restrittiva.

L’asse su Patto di stabilità e redistribuzione dei migranti

Si può poi continuare. Nei toni e nei fatti Meloni e Sanchez hanno un’aperta convergenza in campo europeo su almeno due punti fondamentali. In primo luogo, la spinta a superare le pulsioni austeritarie e a mettere in campo un nuovo Patto di stabilità europeo che sia virtuoso e orientato alla crescita. In secondo luogo, la ricerca di un accordo-quadro europeo sull’immigrazione che superi le tensioni attuali tra Paesi di primo arrivo e Paesi di redistribuzione dei migranti. In tal senso è stata notevole la sinergia creatasi tra Meloni e Sanchez in occasione della visita romana del premier spagnolo ad aprile. Sanchez in quell’occasione ricordò che i Paesi Ue sull’immigrazione «devono parlare di meno della dimensione interna e parlare di più della dimensione esterna, della collaborazione con Paesi di origine di transito. Italia e Spagna sono responsabili delle frontiere ma serve aggiungere il concetto della solidarietà», mentre Meloni ha dato l’appoggio al piano della presidenza spagnola dell’Ue di accelerare entro fine anno la riforma del mercato elettrico per proteggerlo da eventuali picchi e speculazioni future.

Gli equilibri di potere dentro i Conservatori e riformisti europei

E in quest’ottica tali forme di convergenze non gridate possono fare il gioco tanto di Sanchez quanto di Meloni, nella sua versione moderata e pragmatica da trasferta che sulla scena internazionale mira a incidere. Nel grande gioco politico che porterà alle Europee 2024 e alla nuova Commissione, in un contesto in cui Meloni spera che i suoi Conservatori e riformisti europei (Ecr) giochino un ruolo, possiamo anche supporre che la riconferma di Sanchez a Madrid possa far gioco alla leader di destra italiana. Questa per una triplice serie di motivi.

Meloni e Sanchez, la strana convergenza che fa comodo alla premier
Tra Pedro Sanchez e Giorgia Meloni uno strano asse politico (Imagoeconomica).

Il primo motivo è di stretto ordine politico e ha a che fare con il rapporto di forza tra i Conservatori e riformisti europei della Meloni e il Partito popolare europeo che stanno da tempo mettendo in chiaro gli intenti di una più stretta collaborazione con vista al 2024. Ecr, il gruppo di cui Meloni è presidente, ha attualmente tre leader nel Consiglio europeo, la massima autorità politica dell’Ue, ma pesa più del Ppe al suo interno. I popolari, invece, nonostante siano il partito che esprime i vertici di Commissione e Parlamento europeo, pur avendo otto leader in virtù del meccanismo di voto ponderato pesano per il 14,67 per cento contro il 24,49 di Ecr. Con Feijoo premier il Ppe otterrebbe il 10,49 per cento dei voti nel Consiglio europeo, sorpassando Ecr. E rendendo di fatto meno decisivo l’appoggio conservatore al Ppe a Bruxelles e Strasburgo, diluendo il vantaggio politico su cui Meloni punta. La riconferma di Sanchez e l’assenza di grandi voti decisivi per cambiare gli equilibri nel prossimo anno giocherebbero a favore di questa prospettiva.

Vox indebolito? Paradossalmente è meglio per il governo italiano

In secondo luogo, nonostante l’indebolimento di Vox, partito alleato in Europa di Fratelli d’Italia, un suo appoggio esterno a un governo Feijoo potrebbe paradossalmente ridurre le prospettive di ulteriori opportunità comuni italo-spagnole di sviluppo di agende mediterranee fondate su energia e gestione dell’immigrazione. Il modello del rapporto italiano con Polonia e Ungheria, che proprio in virtù della comunanza ideologica hanno rifiutato ogni solidarietà sui migranti a Meloni, deve essere da monito. Non solo un avvicinamento di Vox alle stanze dei bottoni sarebbe quotidiana fonte di imbarazzi e rischi per la premier, ma paradossalmente si allontanerebbe la via di quotidiana collaborazione costruita da Roma e Madrid.

Occhio alla vicinanza del Partito popolare spagnolo con Berlino

Infine, va sottolineato che il Partito popolare spagnolo è una formazione organicamente vicina alla Cdu-Csu tedesca e dunque apertamente condizionata da diverse sue prospettive politiche in campo comunitario. Lo si è visto ai tempi di Mariano Rajoy, premier che aveva di fatto reso Madrid un “protettorato” di Berlino sugli affari europei, arrivando a promuovere un’autolesionistica austerità di matrice teutonica nel Paese iberico. Cosa vorrebbe dire per l’Italia una Spagna guidata dal partito più amico degli alfieri per eccellenza del rigore nei mesi in cui Madrid avrà le leve negoziali per accelerare, con la sua presidenza Ue, le riforme dei trattati e del Patto di stabilità, che a Berlino vogliono stringere apertamente, è facile da intuire. Ragion per cui è logico supporre che a Palazzo Chigi, in fin dei conti, l’usato sicuro e la continuità a Madrid non siano poi così sgradite.

Atp Cincinnati 2023, Alcaraz agli ottavi. Esordio vincente per Sonego

Carlos Alcaraz approda a fatica agli ottavi di finale del torneo Atp Masters 1000 di Cincinnati (cemento, montepremi 6.600.000 dollari). Lo spagnolo, numero 1 del mondo e prima testa di serie, supera l’australiano Jordan Thompson, numero 55 del ranking Atp e proveniente dalle qualificazioni, con il punteggio di 7-5, 4-6, 6-3 dopo due ore e 48 minuti.

Sonego qualificato al secondo turno 

Intanto Lorenzo Sonego raggiunge Jannik Sinner e Lorenzo Musetti tra gli italiani qualificati al secondo turno del torneo. L’azzurro, numero 39 del mondo, supera il russo Alexander Shevchenko, numero 88 del ranking Atp e proveniente dalle qualificazioni, con il punteggio di 6-3, 3-6, 6-3 in due ore e sei minuti. Adesso dovrà vedersela con lo statunitense Taylor Fritz.

Atp Cincinnati 2023, Alcaraz agli ottavi. Esordio vincente per Sonego
Lorenzo Sonego (Ansa)

Hawaii, il bilancio degli incendi è salito a oltre 100 morti

Il bilancio delle vittime dell’incendio che ha quasi raso al suolo una cittadina dell’isola di Maui ha superato i 100 morti. Lo ha annunciato il governatore dell’arcipelago americano delle Hawaii, Josh Green. «Ora sono 101 le vite che sono state perse», ha detto Green in un discorso televisivo aggiungendo che i soccorritori hanno finora battuto poco più di un quarto dell’area di ricerca che devono coprire.

Hawaii, il bilancio degli incendi è salito a oltre 100 morti
Edifici distrutti a Maui (Getty Images)

L’incendio più mortale in più di un secolo negli Usa

Si tratta dell’incendio più mortale in più di un secolo negli Stati Uniti. La città di Lahaina, sulla costa occidentale di Maui, è stata quasi interamente avvolta dalle fiamme: migliaia di edifici sono stati distrutti e molti ridotti a un semplice cumulo di ceneri. Nell’ex capitale del regno delle Hawaii, che contava 12 mila abitanti, le autorità hanno già avvertito che il bilancio umano dei roghi potrebbe aumentare ancora considerevolmente nei prossimi giorni. I parenti delle persone disperse vengono incoraggiate a sottoporsi al test del Dna per aiutare a identificare i cadaveri, che spesso sono irriconoscibili.

Etna, protezione civile: l’allerta sale a «preallarme»

È passata da «attenzione» a «preallarme» con «alta possibilità di accadimento imminente» la fase operativa sull’Etna diramata dal Dipartimento regionale della Protezione civile siciliana. Dopo gli episodi dei giorni scorsi, la situazione desta di nuovo preoccupazione. Il bollettino di allerta per l’aviazione civile è passato da verde a giallo, ma al momento non impatta sull’operatività dell’aeroporto internazionale di Catania, che resta operativo, anche se sulla pagina ufficiale internet dello scalo risulta «impossibile caricare la lista dei voli».

Il bollettino di allerta per l'aviazione civile è passato da verde a giallo, ma al momento non impatta sull'operatività dell'aeroporto internazionale di Catania, che resta operativo.
Aeroporto di Catania (Ansa)

Sindaci invitati a mantenersi informati sull’evoluzione delle fenomenologie in corso

Le autorità locali hanno ricordato che per l’accesso alle aree del vulcano valgono le prescrizioni contenute nelle «Procedure di allertamento Rischio vulcanico e modalità di fruizione per la zona sommitale del vulcano Etna». Inoltre, i sindaci dei comuni sommitali e gli altri enti territoriali  sono invitati «ad attivare le misure discendenti dalle procedure precedentemente richiamate, con particolare riferimento a: interdizioni delle aree interessate; mantenersi informati sull’evoluzione delle fenomenologie in corso; attivazione di tutte le procedure previste dal vigente Piano comunale di Protezione civile».

I dati dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia: ampie oscillazioni

L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) – Osservatorio etneo comunica che nel corso delle ultime ore l’ampiezza media del tremore vulcanico è stata caratterizzata da ampie oscillazioni dei suoi valori mantenendosi fino alle 15 di martedì 15 agosto circa sempre nell’intervallo dei valori medi. Successivamente, invece, si legge nell’ultima nota dell’Ingv sull’Etna, tali oscillazioni sono diventate ancora più ampie e in brevi momenti l’ampiezza media del tremore vulcanico ha raggiunto l’intervallo dei valori alti. Allo stato attuale l’ampiezza media rientra nell’intervallo dei valori medi. I centroidi delle sorgenti del tremore vulcanico nell’arco della giornata hanno interessato gran parte dell’area sommitale, spaziando tra il cratere Sudest e un’area ad est dei crateri Centrali.

Powered by WordPress and MasterTemplate