
La fase di selettività alimentare, in cui il bambino appare particolarmente schizzinoso, è una tappa normale dello sviluppo, soprattutto nei primi anni di vita. Rimproverarlo o convincerlo con la promessa di un dolce o di un premio a fine pasto non è però la soluzione migliore: secondo il ricercatore Nick Fuller, questo approccio rischia di interferire con la capacità di autoregolazione e di creare un’associazione sbagliata con il cibo. Meglio valorizzare l’impegno dei bambini e offrire modelli positivi, costruendo così un rapporto sano e duraturo con l’alimentazione.
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