
A distanza di oltre un anno dalla tragica morte della diciottenne ciclista svizzera Muriel Furrer, l'inchiesta è ancora in corso e sono emerse inquietanti verità: l'UCI aveva rifiutato l'offerta gratuita di installare su tutti i 120 corridori juniores sistemi GPS di tracciamento in tempo reale. Che avrebbero potuto salvare la vita alla ragazza. "È chiaro che è stato commesso un grave errore" il dolore dei genitori, "e quando lo si commette ci sono dei responsabili: ad oggi non ce n'è uno"
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