Daily Archives: 29 Novembre 2023

Caso Cospito, Delmastro rinviato a giudizio

Il gup di Roma ha rinviato a giudizio Andrea Delmastro, nell’ambito del procedimento in cui è accusato di rivelazione del segreto d’ufficio in relazione alla vicenda dell’anarchico Alfredo Cospito. Il sottosegretario alla Giustizia andrà a processo e si partirà con la prima udienza il 12 marzo prossimo. L’avvocato di Delmastro, Giuseppe Valentino, ha commentato: «Confidavamo in una decisione diversa perché c’erano tutti i presupposti per una sentenza di non luogo a procedere». Il 6 luglio scorso il gip di Roma ha disposto l’imputazione coatta per il sottosegretario.

L’inchiesta partita dopo le parole di Donzelli

Tutto è iniziato il 31 gennaio. Durante la discussione alla Camera sull’istituzione della commissione Antimafia, il deputato di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli ha fatto riferimento alla visita di alcuni parlamentari del Partito democratico all’anarchico Cospito, in regime di 41 bis, sulla base di documenti teoricamente secretati. In quell’occasione ha dichiarato: «Il 12 gennaio 2023, mentre parlava con i mafiosi, Cospito incontrava anche i parlamentari Serracchiani, Verini, Lai e Orlando. Andavano a incoraggiarlo nella battaglia. Allora voglio sapere, presidente, se questa sinistra sta dalla parte dello Stato o dei terroristi con la mafia». Da lì l’esposto presentato dal deputato dei Verdi Angelo Bonelli e l’apertura delle indagini sulle «intercettazioni ambientali del Dap tra esponenti della ‘ndrangheta e della camorrista con Alfredo Cospito» rese pubbliche in aula da Donzelli. E poi la decisione del gip a luglio.

Caso Cospito, Delmastro rinviato a giudizio
Il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro (ANSA).

Delmastro a luglio: «Nessun segreto è stato violato»

Dopo l’imputazione coatta, Andrea Delmastro ha dichiarato: «Prendo atto della scelta del Gip di Roma che, contrariamente alla procura, ha ritenuto necessario un approfondimento della vicenda giuridica che mi riguarda. Avrò modo, davanti al giudice per l’udienza preliminare di insistere per il non luogo a procedere per insussistenza dell’elemento oggettivo, oltre che di quello soggettivo. Sono fiducioso che la vicenda si concluderà positivamente, convinto che alcun segreto sia stato violato, sia sotto il profilo oggettivo che sotto il profilo soggettivo».

Spotify Wrapped 2023, Sfera Ebbasta è l’artista più ascoltato in Italia

Sfera Ebbasta è ancora una volta l’artista più ascoltato in Italia. Il trapper ha infatti vinto per il terzo anno consecutivo la classifica di Spotify Wrapped, che decreta i mattatori della musica in streaming. Il suo X2VR, disco di platino a una settimana dall’uscita, domina anche fra gli album Fimi GfK, tanto da monopolizzare le prime 12 posizioni della chart dei singoli. Un’egemonia culturale che sottolinea lo strapotere dell’urban nel nostro Paese. Al secondo posto c’è infatti il napoletano Geolier, seguito sul gradino più basso del podio da Lazza. In Top5 anche Shiva e Guè. Solo italiani nelle prime 10 posizioni. In classifica seguono infatti Tedua, Marracash, Pinguini Tattici Nucleari (unica eccezione alla scena rap), Capo Plaza e thaSup. Sfera Ebbasta ha intanto annunciato una seconda data allo Stadio San Siro per il 25 giugno, dopo il sold out della prima.

Spotify Wrapped 2023, in Italia fra le donne Anna batte anche Taylor Swift

Grazie al programma globale Equal, Spotify promuove la parità di genere ed esalta il ricco contributo delle donne nel mondo della musica. Pensato per dare visibilità alle artiste e compositrici, crea delle playlist e delle classifiche specifiche del genere femminile. In Italia, come testimonia il Wrapped 2023, la rapper di La Spezia Anna ha battuto persino Taylor Swift, raggiungendo la vetta anche grazie all’ultima hit Vetri neri. Al terzo posto c’è Madame, mentre si sono accontentate solo di quarto e quinto posto Annalisa, fra le più in voga soprattutto in estate, ed Elodie, impegnata nel suo tour nei palazzetti. Al sesto posto si è invece piazzata Rose Villain, capace di mettersi alle spalle colossi internazionali come Shakira e Rosalia. Chiudono la Top 10 infine Lana del Rey e Rihanna.

Lo Spotify Wrapped consente anche di scoprire i nomi degli artisti italiani più ascoltati all’estero. Qui, senza grosse sorprese, in cima alla classifica ci sono i Maneskin, che stanno infiammando stadi e club di tutto il mondo. Alle loro spalle i Meduza, trio di produttori musicali che ha collaborato con diversi cantanti della scena house internazionale. Sul podio anche Ludovico Einaudi, che si è aggiudicato la medaglia di bronzo. Seguono Gabry Ponte, Antonio Vivaldi e Laura Pausini, di recente insignita del titolo di Persona dell’anno ai Latin Grammy Awards. In Top 10 anche Eros Ramazzotti, Gigi D’Agostino, Andrea Bocelli e il rapper Baby Gang. Quanto ai singoli, come per Apple Music l’ha spuntata Cenere di Lazza davanti a Gelosa, featuring di Finesse con Guè, Sfera e lo stesso Lazza. Al terzo posto Vetri neri di Anna.

Taylor Swift regina mondiale con oltre 26 miliardi di stream

Grazie a Midnights e alle ripubblicazioni di Speak Now e 1989, Taylor Swift ha dominato il mercato della musica in streaming. Lo Spotify Wrapped 2023 ha certificato circa 26,1 miliardi di ascolti sulla piattaforma, stracciando ogni concorrenza. Battuto anche Morgan Wallen, l’artista country che l’aveva battuta in alcune categorie dei Billboard Music Awards. Nella classifica globale la popstar di West Reading ha superato Bad Bunny e The Weeknd, rispettivamente sul secondo e terzo gradino del podio. Quarto posto per Drake, che ha battuto Peso Pluma e Feid. Seguono Travis Scott, in auge grazie all’album Utopia presentato in Italia al Circo Massimo, davanti a SZA, Karol G e Lana del Rey.

Pur essendo la star di Spotify Wrapped 2023, Taylor Swift non può vantare né la canzone né l’album con il maggior numero di stream globali. Fra i singoli ha primeggiato Miley Cyrus con la sua Flowers, seguita da Kill Bill di SZA e As It Was di Harry Styles. Solo sesta Cruel Summer della popstar della Pennsylvania, che si è arresa anche a Seven di Latto e Jung Kook e Ella Baila Sola dei messicani Eslabon Armado. La star dell’Eras Tour può però vantare due brani in Top 10, dato che al decimo posto c’è Anti-Hero. Fra i dischi invece il suo Midnights è secondo, alle spalle di Un verano sin ti di Bad Bunny.

Usa: Putin aspetterà le elezioni presidenziali americane per un accordo di pace con l’Ucraina

Vladimir Putin non concluderà un accordo di pace con l’Ucraina finché non conoscerà i risultati delle elezioni presidenziali americane del novembre 2024. Lo ha affermato un alto funzionario del Dipartimento di Stato americano, che ha parlato con Reuters in condizione di anonimato, specificando che non si tratta di
un’opinione personale, ma di «un punto di vista ampiamente condiviso» dagli alleati della Nato.

Secondo il Dipartimento di Stato Usa Putin aspetterà le elezioni presidenziali americane per un accordo di pace con l'Ucraina.
Donald Trump (Getty Images).

Nella Nato cresce il timore per il possibile ritorno alla Casa Bianca di Trump

La dichiarazione del funzionario del Dipartimento di Stato americano è arrivata tra i crescenti timori per il possibile ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump che, come altri repubblicani, si oppone ad un’ampia assistenza militare a Kyiv. «È in questo contesto che tutti gli alleati hanno espresso un forte sostegno all’Ucraina» durante la riunione dei ministri degli Esteri della Nato, che si è tenuta a Bruxelles il 28 novembre, ha aggiunto.

Secondo il Dipartimento di Stato Usa Putin aspetterà le elezioni presidenziali americane per un accordo di pace con l'Ucraina.
Joe Biden (Getty Images).

Washington ha stanziato più di 60 miliardi di dollari per aiutare Kyiv

Gli Stati Uniti sono il maggiore donatore militare dell’Ucraina. Secondo la Casa Bianca, dall’inizio dell’invasione russa, Washington ha stanziato più di 60 miliardi di dollari per aiutare Kyiv e circa il 96 per cento di questi fondi è già stato speso. Il Congresso degli Stati Uniti non ha ancora adottato un bilancio annuale, che includa pacchetti di aiuti militari per Ucraina e Israele. A ottobre, il presidente Joe Biden ha chiesto al Congresso di stanziare 61,4 miliardi di dollari per aiutare l’Ucraina e 14,3 miliardi di dollari per Israele: all’inizio di novembre, la Camera dei Rappresentanti (controllata dai repubblicani) ha approvato un disegno di legge solo per i 14,3 miliardi di dollari destinati a Israele.

Costantino Vitagliano ricoverato in ospedale: «Ho una malattia rara»

Costantino Vitagliano è ricoverato in ospedale. Lo ha detto l’ex tronista di Uomini e Donne in un video sui social, in cui ha spiegato di trovarsi all’ospedale da una settimana per sottoporsi a degli accertamenti. «Sono qui per una cosa rara, talmente rara che, dopo tutti gli esami che sto facendo, non siamo ancora arrivati alla conclusione di quale sarebbe la migliore terapia da intraprendere», ha detto Vitagliano. Poi Costantino ha proseguito raccontando un dettaglio, da lui considerato un segno del destino, che riguarda colui che ha lanciato la sua carriera, Lele Mora: «Ma la cosa particolare è che oggi sono venuto a sapere, ho conosciuto il primario di questo ospedale. Guardate il caso, come colui che negli anni passati mi ha dato tanto e ringrazierò sempre ossia Lele Mora, anche il primario di questo ospedale si chiama SegraMora, sarà il mio destino che i Mora decidano il mio percorso di vita? Vediamo come andrà questa volta».

Expo 2030, l’attacco di Bertolaso: «Roma è una discarica, non l’avrebbe votata neanche un aborigeno»

La vittoria di Riad, che si è aggiudicata l’Expo 2030, e il terzo posto di Roma, con appena 17 preferenze ricevute a Parigi, continuano a far discutere. Anche dalla Lombardia sono arrivati attacchi e commenti dopo il flop della candidatura della Capitale. L’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso, è stato uno dei più critici dopo la sconfitta. Ha dichiarato: «Oggi vediamo gli alibi che vengono fuori ma neanche un aborigeno avrebbe votato per Roma. La più bella città del mondo che è stata ridotta come una discarica a cielo aperto e nessuno chiede scusa e pensa anche di andarsene di notte, lasciando il disastro che ha combinato in questi anni».

LEGGI ANCHEL’umiliazione di Expo 2030 e il degrado che zavorra ogni ambizione di Roma

Expo 2030, l'attacco di Bertolaso «Roma è una discarica, non l'avrebbe votata neanche un aborigeno»
I festeggiamenti di Riad per la vittoria (Getty Images).

Bertolaso: «Un’umiliazione che provoca rabbia»

L’assessore Bertolaso ha poi proseguito: «Siamo arrivati a questa umiliazione che, da cittadino romano, mi avvilisce e mi provoca anche molta rabbia. Come cittadino romano oggi non posso non manifestare la mia grande umiliazione per la scelta che è stata fatta ieri. Per la scelta che è stata fatta e per come è stata fatta, per il ruolo riservato alla mia città che amo come la mia famiglia. Questo mi ha addolorato parecchio». Nel 2021 lo stesso Guido Bertolaso ha rifiutato la candidatura a sindaco di Roma che gli è stata proposta dal centrodestra.

Letizia Moratti: «Il governo non l’ha sentito come evento importante»

Anche Letizia Moratti ha poi commentato la notizia in diretta a L’Aria che tira, su La7. L’ex sindaca di Milano ha ricordato la vittoria del capoluogo lombardo nel 2015 e ha attaccato: «Questa Expo non è stata sentita come evento importante da parte di questo governo. Io sono stata sostenuta da Prodi, Berlusconi e Renzi. Io ho visitato 80 Paesi a spese mie. Questa Expo era stato ideato da governo precedente, era sbagliato il titolo che avevano scelto, il nostro “Nutrire il pianeta, energia per la vita” era certamente un titolo più sexy di quello di Roma».

Expo 2030, l'attacco di Bertolaso «Roma è una discarica, non l'avrebbe votata neanche un aborigeno»
La premier Giorgia Meloni a Parigi a giugno per presentare la candidatura italiana (Getty Images).

Sala: «Non mi attaccherei al tema dei petroldollari»

Quasi contemporaneamente le ha dato manforte l’attuale sindaco di Milano, Beppe Sala: «Penso che su queste competizioni si deve affiancare al sistema nazionale del Governo, che non è mai fortissimo rispetto ad altri Paesi, una capacità locale forte. Expo 2015 fu portata a casa grazie alla determinazione di Letizia Moratti. Bisogna riconoscere a lei questo merito e questo ci deve insegnare che partite così difficili devono essere gestite in combinata tra Governo e istituzioni locali. Poi non mi attaccherei al tema dei petroldollari, che ci sono, ma si sapeva anche quando si è iniziata questa gara. C’è stata una enorme differenza tra quella che è stata la gara milanese e la gara romana. Dobbiamo ringraziare Moratti per averla portata a casa e poi anche noi abbiamo fatto la nostra parte».

Ucraina, i dubbi sull’avvelenamento della moglie di Budanov: la mano di Mosca o faida interna?

Che il capo dell‘intelligence militare ucraina Kyrylo Budanov fosse nel mirino dei russi non è certo una novità. A sua dire ha subito una dozzina di attentati da quando è iniziata la guerra ed è comunque ovvio che Mosca punti ad azzerare i vertici nemici. La cosa è naturalmente reciproca. L’avvelenamento della moglie Marianna e di altri membri dello staff di Budanov rientra quindi nella cornice di una guerra che non si combatte solo nel Donbass e nel sud dell’Ucraina in modo convenzionale, ma appunto con mezzi e obiettivi differenti, dappertutto. Lo stesso Budanov si è assunto ad esempio la paternità degli attentati alla figlia del filosofo ultanazionalista russo Alexander Dugin, Darya, saltata su un’autobomba l’estate del 2022 a Mosca, o quella del blogger Vladlen Tatarsky, ucciso da un pacco bomba regalo a San Pietroburgo nella primavera di quest’anno.

Quello che non torna nell’avvelenamento di Budanova 

La vicenda dell’avvelenamento con metalli pesanti, mercurio o arsenico, forse nel tè o forse nel borsch o chissà dove, di Budanova e degli altri, per quello che si sa finora, è comunque poco lineare e soprattutto lascia molte domande che a loro volta aprono una serie di problemi. Cominciando appunto dalla versione secondo cui dietro il tentativo di questo plurimo tentato omicidio ci sia la Russia: se così fosse – e cioè che i servizi di Mosca e i loro collaboratori in Ucraina sarebbero arrivati direttamente nel quartier generale del Gur per mettere il veleno nel pentolone o nella caraffa del capo dei capi – significherebbe che la rete ucraina è piena di buchi, anche se per fortuna i russi sono ormai famosi per sbagliare nove volte su 10 le dosi. Possibile, dunque, ma non probabile. Se non fossero stati i maligni tentacoli del Cremlino, si tratterebbe allora di cucina casalinga e di cuochi a Kyiv in cerca di stelle in questo periodo pare ne girino diversi. La cornice è quella di un conflitto che non sta andando per il verso giusto. Le promesse del presidente Volodymyr Zelensky di liberare Crimea e Donbass sono lontane dall’essere mantenute, soprattutto per il fatto che l’Occidente ha tirato i remi in barca riguardo agli aiuti militari, complice da un lato l’evidenza di non poter sconfiggere la Russia e dall’altro le altre crisi da gestire, quella in Medio Oriente in primis.

Ucraina, i dubbi sull'avvelenamento della moglie di Budanov: la mano di Mosca o faida interna?
Volodymyr Zelensky (Getty Images).

Zelensky nel mirino: dalla gestione quasi assoluta del potere al controllo della ricostruzione

In ballo c’è ovviamente il potere, quasi assoluto, che Zelensky esercita nel Paese, grazie anche alla maggioranza parlamentare scaturita dalle elezioni del 2019. I contrasti con i vertici militari, soprattutto con il capo delle forze armate, il generale Valery Zaluzhny, partono dai problemi legati alla conduzione del conflitto e alla forbice tra desiderata sbandierati oltre misura e la realtà sul campo, e arrivano alle questioni politiche, fatte di elezioni, candidati, controllo delle risorse del Paese e della ricostruzione del Dopoguerra. Se all’inizio dell’invasione i poteri forti a Kyiv si sono schierati con Zelensky, adesso si pensa già a ciò che  succederà  magari  tra qualche mese o comunque fra un paio d’anni. Ci sono già quindi i primi posizionamenti delle varie fazioni: quella che sostiene il presidente e quella che vorrebbe Zaluzhny suo antagonista alle prossime elezioni, se e quando ci saranno. I blocchi però non sono monolitici: sia in parlamento, dove l’opposizione è variegata e pure all’interno di Servitore del Popolo, il partito del capo dello Stato, si registrano malumori. Senza contare i pezzi del cerchio magico che si sono già staccati sia tra i militari, dove comunque il comandante non ha tutto sotto controllo, soprattutto dopo gli ultimi giri di poltrona ordinati dal nuovo ministro della Difesa Rustem Umerov.

Ucraina, i dubbi sull'avvelenamento della moglie di Budanov: la mano di Mosca o faida interna?
Valery Zaluzhny (Getty Images).

I dubbi sui Servizi interni e militari, lo Sbu e il Gur

E poi ci sono lo Sbu e il Gur, con i servizi interni e militari che notoriamente sono covi di serpi dove tutti controllano tutti, ma ognuno fa un po’ quel che vuole, nonostante ufficialmente dipendano dal presidente. Si ritorna quindi al malriuscito avvelenamento, funzionale a vari livelli, e alle lotte interne che recentemente sono già costate la vita a un luogotenente di Zaluzhny, morto per l’esplosione di un pacco bomba arrivato sotto forma di regalo di compleanno: una granata assassina secondo il generale, un incidente secondo la versione ufficiale. L’arsenico per Budanov fa insomma pensare meno a Vladimir Putin e più ai vari misteri di Kyiv di cui questo non sarà certo l’ultimo.

 

Chef Rubio condannato per i post su Israele, dovrà risarcire Linkiesta

Il tribunale di Milano ha condannato chef Rubio a rimuovere un post contro Israele pubblicato sul proprio profilo X e a risarcire Linkiesta per 2.700 euro. A comunicarlo è lo stesso Rubio, all’anagrafe Gabriele Rubini, pubblicando la sentenza del giudice e commendando di rispettare il provvedimento del magistrato «anche se non lo condivido».

Aveva accusato la testata di essere sionista

Nella sentenza il giudice Andrea Manlio Borrelli ordina all’ex conduttore televisivo di «rimuovere immediatamente» un post in cui offendeva Linkiesta, accusandola di essere «sionista» e minacciando così la testata: «Un giorno dovrete rispondere del vostro supporto ai coloni terroristi ebrei». Già in passato chef Rubio era stato indagato per le sue esternazioni sui social. Lo scorso gennaio, proprio in occasione del Giorno della Memoria, è stato denunciato insieme con altre 19 persone, tra cui dei no-vax, per le ingiurie nei confronti della senatrice Liliana Segre.

I successori del papa malato, tutti contro Gualtieri per Expo 2030 e altri spifferi

Papa Francesco sta male, non può viaggiare, le sue condizioni preoccupano i medici. In Vaticano si pensa al successore, una gara che al momento vede in pole position il presidente della Cei, il cardinale Matteo Maria Zuppi. E ripartono i veleni: il primo bersaglio è proprio Zuppi, che con il governo di Giorgia Meloni praticamente non dialoga. Ecco così spuntare le accuse di finanziamento vaticano a Luca Casarini. Comunque, anche gli Stati Uniti non amano Zuppi perché «è troppo dalla parte della Russia», dicono.

I successori del papa malato, tutti contro Gualtieri per Expo 2030 e altri spifferi
Papa Francesco e il cardinale Zuppi (Imagoeconomica).

Tutti contro Gualtieri

Adesso che la votazione parigina ha decretato l’inutilità della candidatura di Roma all’Expo 2030, tutti ce l’hanno con il sindaco Roberto Gualtieri, che ha detto «i sauditi hanno dilagato grazie ai petrodollari». C’è chi gli dà dell’incapace (ma nella Capitale lo dicono in tanti, e da quando è stato eletto), chi del pazzo, chi del temerario (e questi sono i più buoni). Non finirà qui, ovviamente: comincerà il vertice del Partito democratico, al quale l’attuale primo cittadino non piace per niente. Il centrodestra capitolino ha già pronta la richiesta di elencare tutte le spese, inutili, che sono state fatte in giro del mondo per conquistare la bellezza, pardon la bruttezza, di 17 voti. Pranzi, cene, voli intercontinentali, alberghi, tutto dovrà essere rendicontato: anche perché Ignazio Marino lo avevano fatto nero per gli scontrini dei ristoranti pagati con la carta di credito del Campidoglio, oltre che per la storia della Panda rossa e delle multe. Comunque, gli oppositori di Gualtieri “salveranno” l’assessore ai grandi eventi, sport, turismo e moda Alessandro Onorato, al quale è stata assegnata una sufficienza da parte del centrodestra nel pagellone che qualche giorni fa hanno dedicato alla giunta comunale romana. Chissà perché…

I successori del papa malato, tutti contro Gualtieri per Expo 2030 e altri spifferi
Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri con l’assessore ai grandi eventi, sport, turismo e moda Alessandro Onorato (Imagoeconomica).

Ci hanno fatto un Busan così

Volete sapere qual è stato il primo commento romano doc, dopo aver saputo che nella gara per conquistare l’Expo 2030 la Capitale è arrivata solo al terzo posto, addirittura dopo la Corea del Sud? «Ci hanno fatto un Busan così».

Calabresi pubblica con Mondadori

Nei salotti romani non si parla d’altro: «Hai visto che Mario Calabresi pubblica con Mondadori?». Che poi mica è la prima volta, ma evidentemente non se ne ancora erano accorti, visto che erano impegnatissimi a giocare a burraco. Fatto sta che il 30 novembre al Teatro Manzoni di Roma Calabresi sarà protagonista del nuovo appuntamento di “Scrittori in scena” con il suo libro A occhi aperti. Come si presenta ora Calabresi: «Giornalista e grande appassionato di fotografia, ha viaggiato a lungo per incontrare gli autori di scatti divenuti ormai iconici e farsi raccontare quali emozioni li avessero attraversati mentre fermavano sulla pellicola un pezzo di storia». Dell’esperienza passata al quotidiano la Repubblica, nessuna traccia. A lui piace parlare di Josef Koudelka, Don McCullin, Steve McCurry, Gabriele Basilico, i grandi fotografi: di largo Fochetti meglio non fare accenni.

I successori del papa malato, tutti contro Gualtieri per Expo 2030 e altri spifferi
Mario Calabresi (Imagoeconomica).

La sosia di Elly Schlein

Dicono che è la sosia della segretaria del Partito democratico Elly Schlein: in effetti, la guida creativa degli accessori di moda di Hermès, Clémande Burgevin Blachman, le somiglia molto.

 

Tribunale di Latina, si cosparge di benzina e tenta di darsi fuoco: arrestato

Momenti di panico al Tribunale di Latina dove un uomo di nazionalità italiana avrebbe tentato di darsi fuoco dopo essersi cosparso il corpo di benzina. Solo il pronto intervento dei responsabili della sicurezza avrebbe evitato il peggio. L’uomo è poi stato fermato e sul posto sono intervenute le forze dell’ordine che hanno provveduto ad arrestarlo.

I possibili motivi del gesto

In base alle prime ricostruzioni, parrebbe che l’uomo stesse cercando di entrare nel Tribunale di Latina e, all’altezza dei metal detector, abbia iniziato a cospargersi di benzina tenendo in mano un accendino. Non chiari, al momento, i motivi del gesto, anche se secondo alcune testimonianze l’uomo intendeva protestare contro i ritardi del processo sulla morte della moglie.

Aumentano i suicidi negli Usa, nel 2022 record da oltre 80 anni

Negli Stati Uniti sono in aumento i casi di suicidio, con il 2022 che ha segnato un incremento del 2,6 per cento rispetto al 2021: un record assoluto da quando le autorità sanitarie hanno iniziato a tenere il conto nel 1941. Lo riporta la Cnn citando i dati provvisori dei Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie.

Tra le cause l’ampia disponibilità di armi da fuoco

Sono poco meno di 50 mila le persone che si sono tolte la vita negli Usa nel 2022, in maggioranza uomini (l’80 per cento del totale), bianchi, e di età compresa tra i 25 e i 64 anni. Ma è raddoppiato anche il numero delle donne suicide, con incrementi particolarmente significativi tra le donne bianche e tra quelle di età compresa tra i 25 e i 34 anni. Nonostante l’aumento complessivo, i dati provvisori del 2022 mostrano segnali di miglioramento nei tassi tra bambini e giovanissimi: nella fascia tra i 10 e i 14 anni sono scesi del 18 per cento nel 2022 (2 ogni 100.000 bambini) mentre nella fascia di età 15-24 anni si è ridotto del 19 per cento. Tra le cause gli esperti indicano una rete di assistenza alla salute mentale insufficiente e l’ampia disponibilità di armi da fuoco, che sono utilizzate in più della metà dei suicidi. Il Johns Hopkins Center ha scoperto che i suicidi da armi da fuoco hanno raggiunto un nuovo massimo nel 2022: «I suicidi da arma da fuoco continuano a prendere le vite di uomini bianchi anziani ad alti tassi e, sempre più spesso, le vite di adolescenti neri», ha scritto Ari Davis, consulente politico del centro, nell’analisi.

«Se non torni ti faccio fare la fine di quella in tv», uomo arrestato nel Siracusano

«Se non torni con me ti faccio finire come a quella di cui stanno parlando in televisione»: è la minaccia riferita alla sua ex compagna, con un chiaro richiamo a Giulia Cecchettin, fatta da un 64enne di Priolo Gargallo che è stato poi arrestato dalla polizia. Nei confronti dell’uomo è stato eseguita un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari con uso del braccialetto elettronico per atti persecutori, emessa dal gip di Siracusa su richieste della locale Procura. Il provvedimento restrittivo è stato emesso pochi giorni dopo la denuncia della vittima su aggressioni verbali, pedinamenti e molestie a cui era sottoposta dall’ex.

Dopo minacce simili un 18enne è finito in carcere in Val d’Aosta

Un episodio analogo si era già verificato ad Aosta, dove un 18enne è stato arrestato dai carabinieri per le gravi minacce rivolte all’ex fidanzata minorenne: «Ti faccio fare la fine di quella là», riferendosi a Giulia Cecchettin uccisa da Filippo Turetta. Dopo vessazioni, minacce e violenze, la ragazza con cui aveva una relazione dall’estate del 2022 lo aveva lasciato e lui avrebbe cominciato a mandarle messaggi minatori, poi a pedinarla davanti a scuola, ad appostarsi alla fermata dell’autobus e, infine, a pronunciare le minacce di morte. Sono stati i genitori della ragazza, una studentessa, a rivolgersi ai carabinieri di Aosta, essendo peraltro già a conoscenza dell’incubo che stava vivendo la figlia. Durante l’interrogatorio di garanzia nel carcere di Brissogne, il 18enne ha negato ogni addebito.

LEGGI ANCHE: Violenza sulle donne, esposto ad Aosta uno striscione che nega il patriarcato

Incidente treno in Calabria, giovedì sciopero di 8 ore di Ferrovie dello Stato

A seguito dell’incidente ferroviario mortale avvenuto martedì sera nei pressi di Corigliano Rossano, in provincia di Cosenza, i sindacati hanno indetto per giovedì 30 novembre uno sciopero di 8 ore, dalle 9 alle 17, dei lavoratori di tutto il Gruppo Fs italiane e di tutte le imprese ferroviarie «per denunciare, in attesa che la magistratura faccia piena luce sull’accaduto, la fragilità di un sistema infrastrutturale dimostratosi nuovamente inadeguato per utenza e lavoratori». Così le organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa trasporti e Fast Confsal.

I sindacati: «A istituzioni e Rfi non interessa alzare standard di sicurezza»

È di due morti il bilancio dell’incidente in cui sono rimasti coinvolti un treno e un camion. Le vittime sono la capotreno del convoglio, Maria Pasini di 61 anni, e il conducente del mezzo pesante che viaggiava da solo, Said Hannaoui di 24 anni. «Esprimiamo il nostro cordoglio ai familiari delle vittime e la nostra vicinanza a tutte le persone coinvolte nel grave ed ennesimo incidente ferroviario. Da anni denunciamo la pericolosità dei passaggi a livello in tutti i livelli di confronto, chiedendone la soppressione totale. Eppure, nonostante l’Agenzia nazionale per la Sicurezza ferroviaria abbia evidenziato il numero di incidenti e di vittime determinati da incidenti analoghi a quello odierno, i passaggi a livello in Italia sono ancora migliaia», hanno dichiarato i sindacati, accusando che «le istituzioni e Rfi non si preoccupano di innalzare gli standard di sicurezza sulla infrastruttura ferroviaria, in un continuo rimpallo di responsabilità».

Che Tempo Che Fa, Woody Allen ospite domenica 3 dicembre

Fabio Fazio colpisce ancora. Dopo aver portato nel suo studio di Che Tempo Che Fa Beppe Grillo, lontano dalla tivù dal 2014, il conduttore mette a segno un altro colpo annunciando sui social il prossimo ospite. Domenica 3 dicembre, infatti, l’attore e regista Woody Allen parteciperà alla trasmissione per parlare del suo nuovo film Un colpo di fortuna. Scrive su X la pagina ufficiale del programma: «Il quattro volte Premio Oscar Woody Allen questa domenica sarà ospite dell’ottava puntata di #CTCF sul Nove, con il suo ultimo film Un colpo di fortuna».

Un colpo di fortuna al cinema dal 6 dicembre

Presentato fuori concorso all’80° Mostra di Venezia, dove ha ricevuto un caloroso plauso da parte del pubblico e della critica, Un colpo di fortuna (Coup de chance) di Woody Allen arriverà nelle sale italiane il 6 dicembre con Lucky Red. Ambientato a Parigi e girato per la prima volta in lingua francese, questo film è il 50esimo del regista.

Salgono a 338 i casi di Dengue in Italia nel 2023

Salgono a 82 i casi di febbre Dengue autoctoni – ovvero trasmessi localmente – in Italia, in aumento rispetto ai 76 notificati la scorsa settimana. I casi sono riferiti a quattro episodi di trasmissione non collegati tra loro in provincia di Lodi (41 confermati), in provincia di Latina (due casi) e in provincia di Roma (38 casi con esposizioni in diverse parti della città metropolitana di Roma e uno ad Anzio, per cui sono in corso indagini per verificare eventuali collegamenti epidemiologici). Tutti i casi, di cui è noto l’esito, sono guariti o in via di miglioramento. Dall’inizio dell’anno sono stati notificati anche 256 casi di Dengue importati da altri Paesi, per un totale di 338. È quanto emerge dal bollettino della febbre Dengue aggiornato dall’Istituto Superiore di Sanità.

Salgono a 338 i casi di Dengue da inizio anno in Italia. Sono 82 quelli autoctoni. Il bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità.
Zanzara Aedes aegypti (Getty Images).

Dalla febbre alta ai rush cutanei, i sintomi della Dengue

Febbre alta e prolungata, associata a malessere diffuso, dolori osteoarticolari e rush cutanei. Sono questi sintomi iniziali della malattia. La Dengue è causata da quattro virus molto simili, trasmessi agli esseri umani dalle punture di zanzare che hanno, a loro volta, punto una persona infetta. Nell’emisfero occidentale il vettore principale è la zanzara Aedes aegypti, ma sono stati registrati anche casi trasmessi da Aedes albopictus. Per avere la certezza di avere la Dengue serve un esame del sangue specifico, un test diagnostico riservato a centri qualificati.

Bonus 1.500 euro per professori e presidi: l’annuncio di Valditara

Il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara ha annunciato, in un’intervista a La Repubblica, che nel mese di dicembre il comparto scolastico avrà diritto a un bonus una tantum per le vacanze natalizie. Si va dai 1.516 euro per i dirigenti scolastici fino agli 829 euro per gli insegnanti di medie e superiori con più bassa anzianità. Il ministro, inoltre, ha parlato del dimensionamento scolastico e della questione relativa agli asili.

Bonus natalizio e dimensionamento scolastico

Valditara ha spiegato: «Posso anticipare che a dicembre tutto il personale scolastico riceverà un anticipo una tantum legato alla vacanza contrattuale protratta fino ad ora: si va dal 1.516 euro dei dirigenti scolastici ai 1.228 per i professori di superiori e medie con maggiore anzianità, dai 1.056 per i maestri della stessa fascia agli 829 dei professori di medie e superiori con più bassa anzianità». Sul dimensionamento scolastico ha detto: «C’è stata una sentenza della Corte Costituzionale che, rigettando il ricorso di alcune Regioni, ha chiarito due cose: la legge è costituzionalmente legittima e non viene chiuso, a differenza di quanto qualcuno ancora paventa, nessun plesso scolastico. L’allarmismo che si continua ad alimentare su questa vicenda è del tutto ingiustificato».

La questione legata ai fondi per gli asili

Sulla questione asili, il ministro sostiene: «Nel Pnrr c’erano a disposizione 4,6 miliardi di euro per realizzare 264 mila posti in più. Poi la Commissione Europea ci ha comunicato che alcuni fondi impegnati dal precedente governo, 900 milioni per la gestione degli asili e 450 per la loro ristrutturazione, non possono rientrare nei 4,6 miliardi. A questo punto potevamo fare due cose: definanziare o intervenire. Questo Governo, per cui gli asili sono una priorità, ha deciso di non definanziare ma ha stanziato 530 milioni aggiuntivi nel decreto Caivano e si è impegnato a trovare altri 900 milioni. Con gli investimenti fatti, la prima quota è già superata e arriveremo a sfiorare la seconda nel 2026, con quattro anni di anticipo».

Fine del mercato tutelato su gas e luce: cosa accade ora, date e regole da sapere

Nel Decreto energia approvato martedì dal consiglio dei Ministri non è prevista la proroga del mercato tutelato di luce e gas, il regime in cui prezzi e condizioni contrattuali erano definite dall’Arera e non dalla concorrenza. Dopo la decisione del governo, che cosa succederà alle 15 milioni di utenze di famiglie e clienti di piccole dimensioni che ancora non hanno scelto di aderire al mercato libero? Vediamo tutte le possibilità, le date e le regole da sapere.

Le opzioni disponibili per famiglie e imprese

Le famiglie e le partite Iva dovranno sottoscrivere un nuovo contratto dal 10 gennaio per il gas, e dal primo aprile per l’elettricità, date in cui i prezzi del mercato tutelato decadranno. I clienti interessati dal passaggio dovrebbero già aver ricevuto dai rispettivi venditori una lettera in cui sono illustrate le possibili offerte e alcuni chiarimenti sulle scadenze. Si dovrà decidere se conservare l’attuale operatore accettando la nuova offerta proposta, oppure rivolgersi ad altri venditori. Anche nel mercato libero sono previste tutele per i consumatori, in quanto i fornitori dovranno indicare nelle bollette una serie di informazioni obbligatorie, e non potranno modificare in modo unilaterale un contratto senza un preavviso di almeno tre mesi. Chi non opta né per la prima né per la seconda scelta, da gennaio 2024 verrà trasferito automaticamente a una fornitura Placet (cioè a prezzo libero a condizioni equiparate di tutela) con lo stesso venditore.do

Le categorie esentate dal passaggio

Sono esentati dall’obbligo di questo passaggio i cosiddetti “vulnerabili“: gli over 75, chi gode di bonus perché in particolari condizioni economiche, chi ha in casa i macchinari salvavita e chi beneficia della legge 104. Il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica ha comunque fatto sapere che istituirà un tavolo per studiare modalità di passaggio graduale per le famiglie.

Il buco nero al centro della Via Lattea altera lo spazio-tempo

Sagittarius A*, il buco nero supermassiccio al centro della Via Lattea, è in grado di alterare lo spazio-tempo. È quanto emerge da un recente studio di alcuni fisici della Penn State University americana effettuato con il telescopio a raggi X Chandra della Nasa. Analizzando le onde radio e le emissioni presenti nel materiale che lo circonda, gli scienziati ne hanno potuto calcolare la velocità di rotazione capace di trascinare tutto quello che orbita attorno. «In questi casi, lo spazio-tempo non è simmetrico, perché il buco nero lo schiaccia», ha spiegato alla Cnn Ruth Daily, principale autrice della ricerca. «Ricorda da vicino un pallone da calcio». Pur singolare e affascinante, il fenomeno non desta alcuna preoccupazione per la salute della nostra galassia, ma potrebbe aiutare gli esperti a comprenderne origine e sviluppo. Lo studio è disponibile integralmente sulla rivista scientifica Monthly Notice della Royal Astronomical Society.

Sagittarius A*, il buco nero al centro della Via Lattea, altera lo spazio-tempo grazie alla sua velocità di rotazione. Lo studio della Nasa.
La conferenza negli Usa sul buco nero Sagittarius A (Getty Imagess).

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Gli effetti del buco nero supermassiccio sulla Via Lattea

Lo spazio-tempo costituisce il continuum quadridimensionale che descrive il modo in cui siamo abituati a vedere l’Universo. Fonde infatti assieme il tempo unidimensionale e lo spazio tridimensionale, a sua volta composto da lunghezza, larghezza e profondità. Concetto coniato dalla teoria della relatività di Einstein, rappresenta il tessuto spaziale che si curva in risposta ai massicci corpi celesti. Alla presenza di buchi neri, come il Sagittarius A* distante 26 mila anni luce dalla Terra, può deformarsi. Attraverso una continua serie di rotazioni su se stesso, il supermassiccio causa quello che i fisici chiamano effetto Lense-Thirring, anche noto come trascinamento del fotogramma. «Siamo abituati a vivere in un mondo dove tutte le dimensioni sono equivalenti e lineari», ha proseguito Daily. «Nelle vicinanze di un buco nero, tutto si schiaccia come con un pallone da calcio».

Studiando le onde radio con Chandra, gli scienziati della Penn State hanno quantificato anche la velocità di rotazione del buco nero. Sagittarius A*, in una scala che va da zero a uno, ha un movimento angolare tra 0,84 e 0,96, molto vicino al massimo assoluto. L’unico a raggiungere tale valore è M87, situato nell’ammasso della galassia della Vergine a 55 milioni di anni luce dalla Terra. Un dato che, assieme alla massa del supermassiccio, indica che la sua formazione deriva dalla fusione di corpi celesti più piccoli. «È frutto dell’accrescimento, di come si nutre di materia», ha spiegato Dejan Stojkovic, cosmologo presso l’Università di Buffalo. «Conoscerne lo sviluppo consente di scoprire storia e struttura della Via Lattea. Potremo anche dedurre l’esistenza di uno o più warmhole»

Mosca si prepara a far firmare un “patto di fedeltà” agli stranieri che entrano in Russia

Il ministero degli Interni di Mosca intende proporre un disegno di legge pensato appositamente per i cittadini stranieri, che prevede l’introduzione di una sorta di “patto di fedeltà” (così lo definisce la Tass dando la notizia) con la Federazione Russa. In base alla nuova norma, mentre si trova nel Paese, a qualunque cittadino straniero sarà vietato «ostacolare le attività delle autorità pubbliche della Federazione Russa, screditando in qualsiasi forma la politica statale estera ed interna, le autorità pubbliche e i loro funzionari».

Mosca si prepara a far firmare un “patto di fedeltà” agli stranieri che entrano in Russia: che cosa prevede.
Controllo passaporti all’aeroporto di Rostov sul Don (Getty Images).

L’accordo vieterà ogni forma di «propaganda di rapporti sessuali non tradizionali» da parte dello straniero

Il patto di fedeltà, si legge nel documento del ministero degli Interni, «è il permesso degli organi statali della Federazione Russa per l’ingresso di un cittadino straniero nella Federazione Russa, da un lato, e il consenso del cittadino straniero, espresso con l’ingresso nella Paese, ai divieti stabiliti per tutelare gli interessi nazionali». In base all’accordo, sarà vietato ogni «abuso del diritto alla libertà di informazione», compresa la diffusione di «informazioni volte a sminuire o indurre alla negazione di valori morali e di altro tipo costituzionalmente significativi, comprese le idee sul matrimonio come unione di un uomo e una donna», e poi su «famiglia, maternità, paternità e infanzia». Vietate poi ogni forma di «propaganda di rapporti sessuali non tradizionali» e di «distorsione della verità storica sull’impresa del popolo sovietico nella difesa della Patria e il suo contributo alla vittoria sul fascismo».

Mosca si prepara a far firmare un “patto di fedeltà” agli stranieri che entrano in Russia: che cosa prevede.
La Duma di Stato russa (Getty Images).

In base al disegno di legge, gli stranieri dovranno evitare «azioni volte ad adottare, modificare, abrogare leggi» della Russia

L’accordo, secondo quanto riporta la Tass, indicherà anche il divieto di «azioni volte ad adottare, modificare, abrogare leggi, nonché un atteggiamento negligente nei confronti dell’ambiente, delle risorse naturali, dei valori materiali e culturali» della Federazione Russa. Inoltre, gli stranieri, se il disegno di legge verrà adottato, dovranno accettare di «non mancare di rispetto per la diversità degli stili di vita regionali ed etnoculturali della popolazione e per i valori morali e spirituali tradizionali russi». Non è chiaro quando avverrà la presentazione alla Duma di Stato del disegno di legge elaborato dal ministero degli Interni. Secondo Kommersant, la Federazione Russa cova l’idea di obbligare gli stranieri a firmare accordi di questo tipo dal 2021, senza però essere mai giunta (finora) alla stesura di un disegno di legge in materia.

Cadavere in resort vacanze a Paestum, ipotesi femminicidio

Potrebbe essere stata vittima di femminicidio la 57enne napoletana che, lo scorso 10 novembre, era stata ritrovata cadavere in un villaggio turistico di Capaccio Paestum (Salerno) chiuso al termine della stagione estiva. Sul corpo della vittima, come riportato da Il Mattino, sono stati riscontrati dei segni di strangolamento. L’autopsia ha permesso anche di confermare l’identità della donna: si tratta di Virginia Petricciuolo, originaria di Portici ma residente a Napoli.

Il corpo era stato ritrovato da una delle proprietarie

I carabinieri avevano trovato il suo documento d’identità all’interno della struttura ma, in una prima fase, non era stato possibile appurare con certezza l’identità della donna, in quanto il corpo era in avanzato stato di decomposizione. L’ipotesi è che si trovasse in quella stanza da almeno un mese. Sull’inchiesta vige il più stretto riserbo e gli investigatori continuano a vagliare ogni pista. In queste settimane carabinieri e Procura hanno scavato nel passato della donna, ascoltando diverse persone per capire come e perché si trovasse in quella struttura – aperta solo d’estate – di Capaccio Paestum. Il corpo, infatti, era stato ritrovato da una delle proprietarie, insospettita dall’odore nauseabondo proveniente dalla stanza. All’interno gli investigatori avevano ritrovato anche i resti di un pasto, probabilmente consumato da due persone. Probabile, dunque, che la 57enne non fosse da sola.  E i segni emersi dall’autopsia confermerebbero questa ipotesi, anche se l’indagine prosegue a 360 gradi.

Previsioni meteo, arriva il freddo polare al Nord: forti nevicate sulle Alpi

Il freddo polare che sta imperversando sul centro Europa lambisce il Nord d’Italia portando abbondanti nevicate sulle Alpi. È quanto annunciato nelle previsioni meteo di Lorenzo Tedici, meteorologo del sito iLMeteo.it.

La breve tregua dal freddo prima della gelata

Nella giornata di mercoledì 29 novembre, avremo una tregua con sole prevalente, poi tra giovedì 30 novembre e venerdì 1 dicembre troveremo tante precipitazioni nevose sulle Alpi e qualche fiocco al Nord-Ovest in pianura e possibili nubifragi tra Liguria di Levante ed Alta Toscana. Un altro periodo perturbato con allerta per possibili piene fluviali. Dal weekend una nuova ondata di freddo dalla Russia inizierà ad affluire verso l’Italia e sabato torneranno le nevicate a quote collinari e maltempo dal Nord verso il Centro. Per domenica sono previste forti gelate al mattino, ma con cieli più sereni in un contesto rigido. Per Sant’Ambrogio, 7 dicembre, i modelli meteo intravedono, infine, la possibilità di una discesa di aria artica che punta dritto al cuore dell’Italia con valori termici record che non si registrano da anni.

Il meteo dei prossimi giorni nel dettaglio

Entrando più nel dettaglio, mercoledì 29 novembre al Nord è previsto cielo poco nuvoloso, con gelate diffuse in pianura. Al Centro sereno o poco nuvoloso e al Sud è attesa un pò di instabilità sul basso Tirreno. Giovedì 30, invece, al Nord piogge diffuse, neve al primo mattino fin quasi in pianura al Nord-Ovest. Al Centro maltempo, specie sulle tirreniche, e al sud peggioramenti specie in Campania. Nella giornata di venerdì 1 dicembre al Nord si attende neve forte in montagna e piogge diffuse in pianura. Al Centro rovesci sull’alta Toscana e venti fortissimi da Sud. Nel Meridione bel tempo, ma molto ventoso. Per il weekend, la tendenza di sabato sarà quella di un veloce maltempo al Nord che poi scenderà verso il Centro, mentre la giornata di domenica sarà contraddistinta da temperature basse molto diffuse.

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