Dopo l’Europa, dove sono almeno cinque le vittime, tra cui un bimbo di 5 anni che ha perso la vita in Belgio, anche l’Italia sta facendo i conti con la tempesta Ciaran, che ha già causato tre morti in Toscana e un disperso in Veneto. Un uomo di 85 anni è stato trovato morto nella serata di giovedì 2 novembre nella sua abitazione al piano terra di una casa a Montemurlo, nella frazione di Bagnolo, vicino a Prato, in una stanza completamente allagata. L’ipotesi dei soccorritori è che l’anziano non sia riuscito a raggiungere i piani alti e sia annegato. La zona di Prato è infatti una delle più colpite, con esondazioni di torrenti. La seconda vittima, comunicata poco prima della mezzanotte dal governatore toscano Eugenio Giani, si è registrata nel comune di Rosignano, in provincia di Livorno, mentre la terza è una donna di 84 anni. Si sarebbe sentita male mentre stava spalando acqua dalla sua abitazione sempre a Montemurlo.
Esondato il fiume Bisenzio
In provincia di Firenze, il fiume Bisenzio ha esondato in due punti nell’abitato di Campi Bisenzio (Firenze), a Ponte alla Rocca, nel centro storico, e a Ponte a Capalle. A comunicarlo, lo staff del sindaco Andrea Tagliaferri. Firmata l’ordinanza di chiusura delle scuole con l’invito ai cittadini a recarsi ai piani alti degli edifici. Il Bisenzio è esondato anche a Prato, dove ha portato via le auto parcheggiate e l’acqua è entrata all’interno dell’ospedale Santo Stefano, allagando i sotterranei e una parte del piano terra. Si registrano intere frazioni allagate nel territorio del comune di Prato con problemi anche nel Pisano. Sospesa, per l’allagamento al piano terra, l’attività chirurgica e il servizio di dialisi all’ospedale Lotti di Pontedera. Il maltempo ha inoltre causato danni in varie zone del Mugello, in provincia di Firenze.
Il sindaco di Prato: «Un dolore che ti fa venire da piangere»
«Il sopralluogo in città è stato uno shock. Una botta nello stomaco, un dolore che ti fa venire da piangere. Ma dopo una serata e una notte di devastazione ci tireremo su le maniche per pulire, sistemare e riportare alla normalità la nostra città». Così il sindaco di Prato Matteo Biffoni sui social. «La Regione Toscana ha chiesto lo stato di calamità nazionale e il presidente Eugenio Giani ha già firmato lo stato di emergenza regionale», ha aggiunto Biffoni. «Per questo, raccomandiamo a tutti, prima di sistemare, pulire i danni alle proprie abitazioni o spostare le proprie auto, di fare fotografie per certificare i danni. Il sistema di protezione civile resta attivo e a disposizione della cittadinanza».
Firenze: «Situazione critica»
Disagi anche nella città di Firenze dove vari sottopassi sono stati allagati e particolari criticità che si registrano nell’area nord: il quartiere di Novoli è uno dei più esposti. «Nella città metropolitana la situazione è critica. Sono diffusi gli allagamenti stradali e per questo si raccomanda la massima prudenza». Ad affermarlo è il sindaco di Firenze e della città metropolitana, Dario Nardella: «È vivamente consigliato di non mettersi alla guida in tutta l’area metropolitana. Siamo costantemente in contatto con la Protezione Civile Città Metropolitana di Firenze».
Attesa la piena del fiume Arno
Il maltempo sta causando danni in varie zone del Mugello, in provincia di Firenze. Gli esperti della Regione Toscana si attendono nelle prossime ore una forte piena del fiume Arno, con transito del picco a Pisa venerdì 3 novembre, a mezzanotte. È quanto si apprende riguardo alle previsioni disponibili mentre il maltempo, con temporali continui, si è attestato sull’asse Livorno-Mugello. Nel bacino del fiume Sieve, massimo affluente dell’Arno, i livelli sono in crescita con superamento delle soglie di riferimento in Mugello e raggiungimento del massimo degli ultimi decenni sulle soglie a valle. Situazione da attenzionare per il rischio idrogeologico che può produrre dissesti repentini.