Daily Archives: 2 Novembre 2023

Papa Francesco: «L’antisemitismo c’è, non è bastato l’Olocausto»

«Purtroppo l’antisemitismo rimane nascosto. Lo si vede, nei giovani per esempio, di qua e di là, che fanno qualche cosa. Non è sempre sufficiente vedere l’Olocausto che hanno fatto nella Seconda Guerra mondiale, questi sei milioni uccisi, schiavizzati. E non è bastato. Purtroppo, non è bastato. Non saprò spiegarlo e non ho spiegazioni è un dato di fatto che io vedo e non mi piace». Sono queste le parole scelte da Papa Francesco nella sua intervista al Tg1 per commentare i sempre maggiori episodi di odio antisemita che si registrano in Europa e nel mondo. Una lezione del passato che, per il Pontefice, gli esseri umani sembrano ancora non aver appreso, tanto da continuare con le guerre e le discriminazioni.

«Non si risolve nulla con la guerra»

Al centro del dibattito internazionale c’è, naturalmente, il nuovo scenario drammatico della guerra tra Israele e Palestina, con il Papa che al direttore del Tg1 Gian Marco Chiocci ha ribadito: «Ogni guerra è una sconfitta. Non si risolve nulla con la guerra. Niente. Tutto si guadagna con la pace, con il dialogo. Sono entrati nei kibbutz, hanno preso ostaggi. Hanno ucciso qualcuno. E poi la reazione. Gli israeliani vanno a prendere quegli ostaggi, a salvarli». E ancora: «Nella guerra uno schiaffo provoca l’altro. Uno forte e l’altro più forte ancora e così si va avanti. La guerra è una sconfitta. Io l’ho sentita come una sconfitta in più. Due popoli che devono vivere insieme. Con quella soluzione saggia: due popoli due Stati. L’accordo di Oslo: due Stati ben limitati e Gerusalemme con uno status speciale».

Papa Francesco
Papa Francesco (Imagoeconomica).

La salute, gli amori di gioventù e il calcio

Il Santo Padre ha poi spaziato su vari aspetti, dal suo stato di salute – dicendo, scherzosamente, di essere «ancora vivo» – al calcio, passando per le passioni di gioventù. Su quest’ultimo aspetto, Francesco ha ricordato la sua fidanzata di quando era ragazzo, conosciuta e amata prima di prendere i voti: «Una ragazza molto buona. Lavorava nel cinema. Poi l’ha ritrovata l’arcivescovo di Rosario in una parrocchia con il marito, i figli». Un ricordo non troppo doloroso per il Papa, che ha anche dichiarato non aver avuto mai la sensazione di sentire vacillare la sua fede: «Nel senso di perderla, no. Ma nel senso di non sentirla e di camminare nei sentieri bui: dove sta il Signore? Si sente che il Signore si nasconde, dove sta lui solo? O noi andiamo indietro e ci allontaniamo da lui. E tu dove stai Signore? E perché non risolvi questo? E tu senti il Signore che ti dice dentro, perché non ho la bacchetta magica. Il Signore non è Mandrake, no. È un’altra cosa». Infine il calcio e la sorpresa: alla domanda delle domande, ovvero meglio Messi o Maradona, l’argentino ha risposto: «Io metterei un terzo, Pelé».

Tossicodipendenze in Italia: aumenta il consumo di droga e alcol tra i più giovani

L’inchiesta della procura di Torino sulle scommesse nel mondo del calcio ha acceso i riflettori sui rischi derivanti dall’esercizio del gioco d’azzardo su piattaforme illegali, con un allarme riferito soprattutto ai più giovani – protagonisti indiscussi del mondo del web e fascia con maggiore dimestichezza con la tecnologia. Un rischio concreto, considerando che adolescenti di 13-14 anni hanno già avuto esperienze di scommesse, molti sanno come funzionano i bitcoin e altri come si “gioca” in Borsa. Ma, osservando i dati della Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia 2023, raccolti dalle amministrazioni centrali, periferiche, dai centri di ricerca e dagli enti del privato sociale competenti in materia, emerge che i numeri più allarmanti per le nuove generazioni siano quelli riguardanti il consumo di droghe e alcol.

Nel 2022 l’assunzione di sostanze stupefacenti è salita al 27,9 per cento tra i giovani

L’adolescenza e la giovane età adulta costituiscono una fase di vita universalmente riconosciuta come particolarmente delicata, caratterizzata da profondi mutamenti a livello fisico, emotivo e sociale. Durante questo periodo, l’impulsività e la ricerca di nuove esperienze possono indurre i ragazzi ad adottare comportamenti rischiosi tra cui l’uso di sostanze psicoattive, legali e illegali, che risultano piuttosto diffuse tra i ragazzi. Nel 2022 si è osservato un generale aumento dei consumi, che sono tornati a valori in linea o superiori rispetto a quelli prepandemici. L’assunzione di sostanze stupefacenti è infatti cresciuta sia nella fascia 18-64 anni sia nella fascia 15-19 anni, con un preoccupante incremento tra i giovani rispetto ai dati riferiti al 2021 (i consumi sono aumentati dal 18,7 al 27,9 per cento) – soprattutto per quanto riguarda cannabis e NPS (Nuove Sostanze Psicoattive). Si tratta, in quest’ultimo caso, di un insieme ampio e dinamico di composti sintetici che, essendo rapidamente manipolabili, sono difficili da rilevare e contengono sostanze molto pericolose o potenzialmente letali. Circa il 6 per cento degli studenti dai 15 ai 19 anni, equivalente a oltre 140 mila ragazzi, le ha assunte almeno una volta nel 2022. Quelle maggiormente popolari tra la Gen Z sono i cannabinoidi sintetici (4,4 per cento), che hanno visto un ritorno ai valori pre-pandemici, seguiti da oppioidi sintetici (0,9 per cento), ketamina (0,7 per cento) e catinoni (0,5 per cento). La Relazione ha inoltre evidenziato una crescita del consumo di cocaina, tra le sostanze più presenti nel mercato delle droghe in Italia, che nell’anno è stata consumata da circa 44 mila studenti tra 15 e 19 anni, pari al 2 per cento della popolazione studentesca.

Alcol consumato da quasi 2 milioni di studenti

Per quanto riguarda invece le sostanze psicotrope legali, la più diffusa è l’alcol, consumato nel 2022 da circa 1 milione e 900 mila studenti di 15-19 anni. Per oltre 780 mila (33 per cento) si è trattato di un consumo elevato che ha portato all’intossicazione alcolica e, tra i 18-24enni, la quota di quanti si sono ubriacati nell’ultimo anno è circa il 50 per cento. In forte aumento anche l’uso di psicofarmaci senza prescrizione medica, che nell’anno ha coinvolto quasi 270 mila 15-19enni. Queste sostanze risultano da sempre più diffuse tra le studentesse per le quali, nel 2022, si sono registrati i valori di consumo nell’anno più elevati mai osservati (15,1 per cento).

I nuovi rischi legati a Internet 

Oltre all’uso di sostanze, negli ultimi anni, si è assistito all’emergere di ulteriori comportamenti a rischio e potenzialmente additivi, spesso legati alle nuove tecnologie. In seguito alla pandemia si osserva infatti un incremento dell’utilizzo di Internet a rischio e della percentuale di vittime e autori di atti di cyberbullismo. Sempre nel mondo delle relazioni digitali emergono nuovi fenomeni come il ghosting o il ritiro sociale volontario. Il primo, nel 2022, ha coinvolto oltre 850 mila studenti, mentre sono circa 55 mila i ragazzi che sono rimasti isolati per oltre sei mesi. Nello scenario attuale si osserva sempre più frequentemente una concomitanza di questi comportamenti, associati spesso tra loro e al consumo di sostanze psicoattive, legali e illegali. Si configura dunque la necessità di considerare numerose dimensioni di fragilità in una fase dello sviluppo così delicata e l’urgenza di prospettare una presa in carico multidisciplinare capace di accogliere i bisogni dei più giovani.

Le quotazioni di Borsa italiana e spread oggi 2 novembre 2023

Grande attesa per l’apertura delle Borse europee, che hanno cominciato positivamente la settimana con Milano protagonista, nonostante l’incertezza derivante dal conflitto in Medio Oriente. Due giorni fa, martedì 31 ottobre, Piazza Affari ha guidato i listini del Vecchio Continente chiudendo  a +1,47%.

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