Daily Archives: 30 Novembre 2023

Attentato a Gerusalemme, tre israeliani uccisi e quattro feriti gravemente

Sono almeno tre gli israeliani uccisi e sei quelli rimasti feriti, di cui quattro gravi, in un attentato a colpi d’arma da fuoco avvenuto giovedì mattina, 30 novembre, a Gerusalemme. Due uomini palestinesi di Gerusalemme est sono scesi da una vettura aprendo il fuoco contro un gruppo di persone che si trovavano a una fermata dell’autobus. Secondo quanto riferiscono le autorità israeliane, i due attentatori sono stati neutralizzati dai soldati presenti sul posto. Le persone rimaste uccise sono una donna di 24 anni e un uomo di 70 anni, deceduto poco dopo per le ferite riportate, e una terza persona di cui ancora non si conoscono le generalità.

I due attentatori sarebbero collegati a Hamas

I due attentatori sono stati identificati come Murad Nimer (38 anni) e Ibrahim Nimer (30 anni), residenti nel rione di Tsur Baher a Gerusalemme est e detentori di carte di identità  israeliane. Secondo la radio militare entrambi hanno scontato detenzioni in Israele per attività terroristiche. Secondo il ministro per la Sicurezza nazionale israeliano Itamar ben Gvir e il sito palestinese QudsNews, sarebbero entrambi collegati a Hamas. Nella loro automobile, secondo la polizia, sono stati trovati centinaia di proiettili. I due progettavano dunque, a quanto pare, un attentato di grandi dimensioni.

Attentato a Gerusalemme, tre israeliani uccisi e quattro feriti gravemente
La fermata dell’autobus a Gerusalemme dove giovedì mattina è avvenuto l’attentato (Getty Images).

Prorogata la tregua per il rilascio degli ostaggi 

L’attacco è avvenuto poco dopo la proroga per un settimo giorno della tregua nei combattimenti a Gaza, confermata da Hamas giovedì mattina. In precedenza le Forze di difesa israeliane (Idf) avevano scritto in un post sul loro account X che la tregua a Gaza continuerà «alla luce degli sforzi dei mediatori per portare avanti il processo di rilascio degli ostaggi». Le autorità israeliane hanno ricevuto un elenco di 8 ostaggi di Hamas che, secondo l’accordo, saranno rilasciati giovedì sera.

Kazakistan, incendio in un ostello ad Almaty: almeno 13 morti

Almeno 13 persone sono rimaste uccise nell’incendio di un ostello scoppiato nella più grande città del Kazakistan, Almaty, prima dell’alba di giovedì 30 novembre 2023. Secondo quando riportato dal dipartimento di emergenza della città, «nel corso della ricognizione e dello spegnimento dell’incendio, sono stati inizialmente scoperti 13 morti, la cui identità è in corso di accertamento». E poi aggiungono: «In merito a quanto emerso dai primi accertamenti sanitari, sono morti per avvelenamento da monossido di carbonio».

Al momento dell’incendio erano 72 le persone all’interno della struttura

L’incendio in via Adi Sharipov, nel centro dell’ex capitale, è stato segnalato poco dopo le 5.30 ora locale, ovvero le 23.30 di mercoledì 29 novembre in Italia. Secondo le ricostruzioni, i vigili del fuoco sono arrivati sette minuti dopo la chiamata e hanno trovato il seminterrato di un edificio residenziale di tre piani in fiamme. Il dipartimento di emergenza ha spiegato che al momento dell’incendio alloggiavano nell’ostello 72 persone, 59 delle quali sono state evacuate in sicurezza.

Le reazioni alla morte di Kissinger. La Cina: «Una perdita enorme, era una caro amico»

Si è spento nella serata di mercoledì 29 novembre sua casa in Connecticut l’ex segretario di Stato americano Henry Kissinger che lo scorso maggio aveva spento 100 candeline. Tante le reazioni alla sua morte nello scacchiere mondiale.

Il telegramma di Putin alla vedova Kissinger: «Statista lungimirante»

Il presidente russo Vladimir Putin ha espresso le sue condoglianze per la morte di l’ex segretario di Stato americano Henry Kissinger, attraverso un telegramma alla vedova di Kissinger, Nancy: «Era un saggio e uno statista lungimirante».

Calenda: «Saggista interessante, politico molto controverso»

«Kissinger è stato un formidabile reazionario, un anticomunista viscerale. Però ha scritto libri che sono manuali di politica estera, tra cui “Ordine mondiale” in cui sostanzialmente dice che più si è idealisti in politica estera più si fanno danni, più si è realisti meno danni si fanno, lo consiglio. Il Kissinger saggista è molto interessante, il Kissinger politico è molto molto controverso» ha detto il leader di Azione Carlo Calenda ospite di Omnibus su La 7.

Il senatore russo Kosachev: «Uomini così non ne nascono più»

«Questo è un caso in cui è davvero passata un’era con una persona. Come si suol dire, non nascono più persone così». Lo ha scritto su Telegram il vicepresidente del Consiglio della Federazione Russa Konstantin Kosachev che conosceva personalmente l’ex segretario di Stato americano. Il senatore russo ha osservato che Kissinger era «per molti versi un politico leggendario, il cui destino era legato a importanti eventi del secolo. È morto un rappresentante dell’epoca in cui gli Stati Uniti non erano guidati da fobie e utopie, ma da interessi e realtà. Quando Washington aveva nel suo arsenale, la diplomazia, e non solo le sanzioni».

Steinmeier: «Perdiamo un uomo straordinario»

«Con Henry Kissinger perdiamo un uomo straordinario con una storia di vita incredibile». Così il presidente tedesco, Frank-Walter Steinmeier, sulla scomparsa dell’ex segretario di Stato Usa, Henry Kissinger. «Con un linguaggio chiaro e una diplomazia coraggiosa, ha avuto un’influenza decisiva sugli Stati Uniti e sulla politica mondiale nel dopoguerra», ha scritto ancora Steinmeier. «Onoreremo la sua memoria», ha concluso.

Scholz: «Ha plasmato la politica estera come pochi altri»

«Henry Kissinger ha plasmato la politica estera americana come pochi altri». Così su X il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, sulla scomparsa dell’ex segretario di Stato Usa «Il suo impegno a favore dell’amicizia transatlantica tra gli Stati Uniti e la Germania fu significativo e rimase sempre vicino alla sua patria tedesca», ha scritto ancora Scholz. Per il cancelliere tedesco, con la scomparsa di Kissinger «il mondo ha perso un grande diplomatico».

Il presidente del Consiglio europeo: «Attento al più piccolo dettaglio»

«Le mie più sentite condoglianze al popolo americano e alla famiglia la scomparsa di Henry Kissinger. Ho avuto il privilegio di incontrarlo più volte. Un essere umano gentile e una mente brillante che ha plasmato i destini di alcuni tra i più avvenimenti importanti del secolo. Uno stratega attento al più piccolo dettaglio, ha detto il presidente del Consiglio europeo.

Il premier giapponese «Ha contribuito alla pace e alla stabilità»

«Ha apportato contributi significativi alla pace e alla stabilità nella regione, compresa la normalizzazione delle relazioni diplomatiche tra gli Stati Uniti e la Cina», ha ricordato il primo ministro del Giappone, Fumio Kishida.

Bush: «Una delle voci più affidabili in politica estera»

«L’America ha perso una delle voci più affidabili e significative in materia di affari esteri», ha dichiarato l’ex presidente George W. Bush: «Ho ammirato a lungo l’uomo che è fuggito dai nazisti da giovane, proveniente da una famiglia ebrea, e che poi li ha combattuti nell’esercito degli Stati Uniti. Quando poi è diventato Segretario di Stato, la sua nomina come ex rifugiato ha detto tanto sulla sua grandezza quanto sulla grandezza dell’America».

L’ambasciatore cinese in Usa: «È morto un vecchio amico»

L’ambasciatore cinese negli Usa, Xie Feng, si è detto «profondamente» rattristato dalla notizia della morte dell’ex segretario di Stato americano Henry Kissinger: «È una perdita tremenda sia per i nostri Paesi sia per il mondo», ha scritto in un post su X. «La storia ricorderà» il contributo di Kissinger alle relazioni Cina-Usa e «rimarrà sempre vivo nei cuori del popolo cinese come un vecchio amico molto apprezzato».

Tricia Nixon e Julie Nixon Eisenhower: «Sarà ricordato per i suoi successi nel promuovere la causa della pace»

Le figlie di Richard Nixon hanno descritto Henry Kissinger «come uno dei diplomatici più abili d’America» che «ha sostenuto le decisioni militari di nostro padre» per porre fine alla guerra del Vietnam. In una dichiarazione, Tricia Nixon e Julie Nixon Eisenhower hanno citato il suo lavoro durante la presidenza del padre, compreso il suo ruolo nei negoziati di Parigi che hanno contribuito a porre fine al coinvolgimento degli Stati Uniti in Vietnam e migliorare i legami con la Cina e l’Unione Sovietica. Hanno descritto il rapporto Nixon-Kissinger come una «partnership che ha prodotto una generazione di pace per la nostra nazione»: «Henry Kissinger sarà a lungo ricordato per i suoi numerosi successi nel promuovere la causa della pace. Ma era il suo carattere che non dimenticheremo mai».

Maretta in Corte dei Conti per la nomina del nuovo Procuratore generale

C’è grande maretta alla Corte dei Conti in vista della nomina del nuovo Procuratore generale. Anche perché sono molti i candidati in lizza. Tra i più accreditati a ricoprire l’incarico ci sono Pio Silvestri, procuratore regionale del Lazio, Donata Cabras, sua omologa in Sardegna, Massimo Lasalvia, presidente della Prima Sezione d’appello e consigliere giuridico del ministro della salute Orazio Schillaci. E Mauro Orefice, presidente della sezione per il controllo sulle amministrazioni dello Stato. A scegliere, venerdì 1 dicembre, sarà chiamato il Consiglio di presidenza della Corte, l’organismo formato da quattro togati, quattro laici, guidato da Guido Carlino, presidente della Corte in carica dal 2020, magistrato legatissimo a Sergio Mattarella per antichi trascorsi familiari palermitani. E da Tommaso Miele, presidente aggiunto e protagonista nel 2020 di una polemica con Matteo Renzi per una serie di tweet offensivi (peraltro disconosciuti) che avevano come bersaglio il leader di Italia Viva.

Maretta in Corte dei Conti per la nomina del nuovo Procuratore generale
Pio Silvestri (Imagoeconomica).

Contro Silvestri giocano i suoi rapporti con la vicesindaca di Roma Scozzese

Carlino, contro il parere della maggior parte dei magistrati della Corte, punta tutto su Silvestri, il cui nome però incontra molte resistenze per i suoi rapporti con Silvia Scozzese, vicesindaco e assessore al Bilancio del Comune di Roma, la cui attività Silvestri ha sempre guardato con molta attenzione. In un incontro riservato alcuni consiglieri anziani della Corte hanno fatto notare che la sua nomina corrisponderebbe, per durata, a quella dell’attuale presidente Carlino rendendo di fatto la magistratura contabile ingessata per i prossimi tre anni. E mettendo così definitivamente fuori gioco magistrati autorevoli come Manfredi Selvaggi, capo della struttura di missione di Raffaele Fitto, ministro incaricato dell’attuazione del Pnrr, e Salvatore Pilato, un altro palermitano doc, presidente della Sezione di controllo della Corte dei conti in Sicilia. Ma anche l’altro candidato forte, Lasalvia, è stato oggetto di polemiche riprese dai giornali per alcune iniziative legate a Enasarco, la cassa pensionistica privata dei rappresentanti di commercio, su cui la Corte non ha alcuna giurisdizione.

Maretta in Corte dei Conti per la nomina del nuovo Procuratore generale
Donata Cabras (Imagoeconomica).

Cabras data per favorita anche perché lontana dai giochi romani

Alla fine, tra tutti questi veleni, a spuntarla per la prima volta nella storia della Corte potrebbe essere una Procuratrice generale donna. Donata Cabras, che nell’ambiente della magistratura contabile gode di grande apprezzamento, ha fatto tutta la sua carriera in Sardegna, soprattutto nelle funzioni requirenti, ed è lontana dai giochi romani. Delle concrete possibilità di Cabras ha parlato sicuramente con la premier Giorgia Meloni il consigliere Marco Villani, vicesegretario generale della Presidenza del Consiglio proveniente anche lui dalla Corte, e in stretti rapporti con una sua collega, Erika Guerri, capo di gabinetto del ministro del Turismo Daniela Santanché. Villani e Guerri sono molto legati tra loro e hanno facilitato l’ingresso massiccio di personale della Corte negli uffici di quel ministero, tanto da far irritare Consiglio di Stato e Avvocatura.

È morto a 100 anni Henry Kissinger, il Machiavelli d’America

Si è spento nella sua casa in Connecticut l’ex segretario di Stato americano Henry Kissinger che lo scorso maggio aveva spento 100 candeline. Autore della celebre frase «il potere è il massimo afrodisiaco», l’eredità del machiavellico statista continuerà ad essere discussa tra chi lo considera un genio diplomatico e chi un genio del male. Astuto manipolatore e influente fino agli ultimi giorni, per l’ex 15enne ebreo in fuga dall’Europa alla vigilia della Seconda guerra mondiale il mondo era un gigantesco puzzle in cui ogni pezzo giocava un ruolo importante e distinto verso un unico fine: gli Usa come superpotenza internazionale anche al prezzo di interventi di realpolitik sullo scacchiere mondiale giudicati da molti brutali ed illegittimi, come il bombardamento e l’invasione della Cambogia e il sostegno al colpo di Stato di Augusto Pinochet in Cile del 1973 che defenestrò Salvador Allende.

È morto a 100 anni Henry Kissinger, il Machiavelli d'America
Henry Kissinger con Zhou Enlai nel 1971 a Pechino (Getty Images).

In queste ultime settimane, dallo scoppio della guerra a Gaza, Kissinger non è mai intervenuto pure essendo stato uno dei protagonisti del conflitto del Kippur che vide Israele vincitrice nel 1973. Tra i suoi ultimi impegni pubblici, un incontro nella residenza a Washington dell’ambasciatrice italiana Mariangela Zappia con la premier Giorgia Meloni lo scorso luglio.

È morto a 100 anni Henry Kissinger, il Machiavelli d'America
La premier Giorgia Meloni con Kissinger lo scorso luglio (dal sito del governo italiano).

Il figlio David: «Inesauribile curiosità per le sfide del momento»

Per il politologo Robert Kaplan, Kissinger è stato il più grande statista bismarckiano del Ventesimo secolo. Con un occhio attento anche sull’Italia, di cui Kissinger, amico intimo di Gianni Agnelli, apprezzava il ruolo nel Patto atlantico pur avendo il Partito comunista più potente d’Occidente. In occasione del suo centesimo compleanno sul Washington Post, il figlio David, interrogandosi sulla eccezionale vitalità fisica e mentale di un uomo che ha seppellito ammiratori e detrattori a dispetto di una dieta a base di bratwurst e Wiener Schnitzel, individuò la ricetta nell’inesauribile curiosità paterna per le sfide esistenziali del momento: dalla minaccia delle atomiche negli Anni 50 all’intelligenza artificiale su cui due anni fa scrisse il penultimo libro, The age of Ai: and our human future, a cui ha fatto seguito Leadership: Six studies in world strategy.

È morto a 100 anni Henry Kissinger, il Machiavelli d'America
L’allora governatore del Texas e candidato alla Casa Bianca George W. Bush con Henry Kissinger nel 2000 (Getty Images).

Al servizio di Richard Nixon e Gerald Ford

Da bambino, si diceva, era troppo timido per parlare in pubblico. Straniero nella nuova patria dopo la fuga dalla Germania nel 1938, Heinz divenne Henry e imparò a esprimersi in perfetto inglese conservando sempre l’accento tedesco. Si fece largo prima a Harvard, poi a Washington, fino a raggiungere, complice Nelson Rockefeller, il tetto del mondo al servizio di due presidenti: Richard Nixon e, dopo il Watergate, Gerald Ford. Kissinger concentrò nelle sue mani ogni negoziato, rendendo superfluo il lavoro della rete diplomatica: dalla prima distensione verso l’Urss al disgelo con la Cina, culminato nel viaggio di Nixon a Pechino. Gli accordi di Parigi per il cessate il fuoco in Vietnam dopo quasi 60 mila morti Usa gli valsero un controverso premio Nobel per la Pace: due giurati si dimisero per protesta.

È morto a 100 anni Henry Kissinger, il Machiavelli d'America
Richard Nixon con Henry Kissinger nel 1973 (Getty Images).

Nel 1977 fondò lo studio di consulenza Kissinger Associates

Kissinger fu di fatto un presidente ombra, anche se la scrivania dell’Ufficio ovale restò sempre per lui un miraggio impossibile per il fatto di non essere nato negli Usa. La sconfitta di Ford e l’elezione del democratico Jimmy Carter segnarono la fine della sua carriera pubblica, non dell’impegno in politica estera attraverso gruppi come la Trilaterale. Dopo aver lasciato il governo nel 1977, Kissinger fondò il celebre studio di consulenza Kissinger Associates, attraverso la cui porta girevole passarono ministri e sottosegretari e i cui clienti erano governi mondiali grandi e piccoli. Ed è stato proprio il suo studio a dare la notizia della sua morte.

L’andamento di Borsa italiana e spread oggi 30 novembre 2023

Grande attesa per l’apertura delle Borse europee e per lo spread dopo l’ottima giornata di ieri. La scorsa seduta, quella del 29 novembre 2023, si è chiusa con i listini del Vecchi Continente in rialzo. A Milano l’indice Ftse Mib ha toccato 29.688, ai massimi dalla fine di giugno 2008. Il differenziale tra Btp e Bund tedeschi riparte da 173 punti base.

4.00 – Hong Kong apre poco mossa, a -0,05%

La Borsa di Hong Kong apre la seduta poco mossa in attesa dei dati relativi all’inflazione Usa: l’indice Hang Seng cede lo 0,05%, a 16.985,18 punti. L’indice Composite di Shanghai cede appena 0,58 punti a quota 3.021,10, mentre quello di Shenzhen perde lo 0,15% scendendo a 1.886,95 punti.

1.25 – Tokyo, apertura poco variata (-0,13%)

La Borsa di Tokyo inizia gli scambi poco mossa, dopo la chiusura incerta degli indici azionari statunitensi e la progressiva fase di rivalutazione dello yen che incide sul comparto dell’export. In apertura il listino di riferimento Nikkei segna una variazione appena negativa dello 0,13% a quota 33.276,92, con una perdita di 44 punti. Sul mercato valutario la divisa nipponica si rafforza al cambio con il dollaro poco sopra a 147 e sull’euro a 161,40.

 

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